La Retta Via

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  1. :Karma:
     
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    Trauma

    Hera emise un urlo stridulo nel momento preciso in cui le frecce raggiunsero Sum e il suo cadavere cadde a terra, franando da sopra le spalle della guardia corazzata. Karma osservava la scena inorriditi, occhi sbarrati e fisico pietrificato mentre la scimmia al suo fianco saltellava allarmata e spaventata anche dalla reazione scomposta della folla circostante.

    Era stato l'ennesimo bagno di sangue. Non era neanche lontanamente simile a quanto visto al Braxamundis ma fu comunque scioccante per una persona dall'animo sensibile com'era lui. Era abituato a vedere grossi predatori dilaniare le loro prede e banchettare sulle carcasse, per cui non si trattava della vista del sangue in sè. Fu l'assurdità di tutta quella situazione.

    Era stato seduto a parlare con quella persona poche ore prima e gli era sembrata una persona normale e simpatica. E adesso era morta, non prima di aver trascinato con sè altre tre vite.

    Quello che ancora non riusciva a capire, nonostante si sforzasse, era il motivo di tutto ciò. Sentiva che attribuire la colpa ai ninja bollandoli come mostri senza cuore era troppo semplice. Sum gli era sembrata una persona normale, aveva persino cercato di instaurare un rapporto con lui e con Yves. Come era potuto finire a fare una cosa del genere?

    Al momento il suo cervello si rifiutava di trovare una risposta decente e rimase a guardare i soccorsi che accorrevano per tentare di salvare qualcuno degli imperiali stesi a terra. In quel momento si rese conto di essere solo in mezzo a una terra che non capiva, piena di mostri sanguinari e di cemento. Quella catatonia fu interrotta solo da Hera che attraverso versi continui e strattonate, gli indicò la figura di Yves diversi metri più indietro, tra la folla.

    La sua mente si liberò di quella nebbia confusa obbligandolo a correre da lei. Non c'era un vero motivo. Quel volto amico in mezzo a quella confusione senza senso sembrava l'unica cosa che potesse salvarlo dall'impazzire.

    E corse tentando di arrivarle vicino, fermato di colpo da un imperiale che gli urlò contro qualcosa.

    Lasciami, che cosa vuoi? Yves!



    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci


    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.



    Edited by Ryuk* - 24/4/2015, 00:53
     
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    Verità Nascoste
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    Il corpo di Sum cadde a terra nuovamente trafitto da una serie di frecce. Senza un lamento si accasciò a terra, lasciando cadere un silenzio tombale nella piazza.
    Qualcuno esultò, qualcun'altro gridò di terrore pensando che il mostro potesse rialzarsi e colpire ancora. Molti rimasero in silenzio, e lentamente ripresero il loro cammino come se nulla fosse.
    Yves, ancora appoggiata al muro, non riusciva ad organizzare i pensieri. Tutto era successo così velocemente da non lasciarle nemmeno il tempo di ragionare. Era davvero successo? E se fosse stato un altro trucco? Si, adesso Sum si sarebbe rialzato ed avrebbe ucciso a tradimento le guardie. Era così che faceva. Ti prendevano alle spalle, ti pugnalavano quando meno te lo aspettavi. Maledetti.
    Invece Sum giaceva a terra come un sacco, scomposto e macchiato del suo stesso sangue. Una guardia si avvicinò e lo spostò lievemente con la punta della picca, facendolo rotolare sulla schiena. Poi i suoi colleghi lo presero per le braccia e lo trascinarono via.
    La folla prese a seguire le guardie che lentamente uscivano dalla piazza, curiosi di sapere che cosa ne avrebbero fatto del corpo.
    Ad Yves non importava, aveva troppe domande e troppe poche risposte in testa per pensare ad altro.
    "Ricordate tutti, libertà e verità sono le uniche vie da seguire. Vivete le vostre vite! Da combattenti non da schiavi,"
    Con quelle parole si era spento lo shinobi misterioso, ma che cosa volevano realmente dire?
    Che diritto aveva lui di consigliare gli altri sulla via da seguire? Le persone avevano sempre vissuto le loro vite in libertà, ma la verità era stata negata proprio a causa della presenza dei ninja, che dalle ombre proteggevano o uccidevano secondo i propri mandati.
    Con quale pretesa aveva potuto pensare di fare quel pomposo discorso? Lo shock e la sensazione d'impotenza lasciarono spazio alla rabbia e alla decisione.
    Strinse forte l'elsa della spada pensando che era stato fortunato a morire velocemente. Quasi rimpianse di non avergli potuto dare il colpo di grazia personalmente.
    Qualcosa echeggiò nell'aria. Il suo nome.
    Si voltò, ma non riconobbe nessun viso familiare. Poi tra un piccolo campanello di guardie intravide Hera saltellare sulla testa del suo padrone. Inconsciamente sorrise e si avviò verso l'amico.
    Dovette andare contro la corrente della folla che rischiava di trascinarla via. Quando fu abbastanza vicina riuscì a sentire alcune parole del discorso delle guardie:
    - ...straniero, ma girare qui disarmati è pericoloso. Vieni al Centro di Comando, avremmo qualche domanda da farti. -
    - Lui è con me. - affermò Yves mentre si avvicinava.
    Seria il volto squadrò le guardie con la stessa perizia con cui loro squadrarono lei.
    - Un'altra straniera. Forse dovremmo interrogare anche lei. - intervenne la seconda
    - Ho già ricevuto la visita di un vostro superiore mentre mi trovavo alla locanda e Karma era con me. - non vedendoli convinti aggiunse - Ho un lasciapassare. -
    Si scambiarono qualche occhiata dubbiosa, ma lasciarono cadere la discussione. Probabilmente avevano capito che loro non avevano nulla a che vedere con quanto era accaduto al Braxamundis ed ora persino nella piazza di Louyhong.
    Era normale che fossero agitati e pronti a sospettare di chiunque. Persino lei lo avrebbe fatto al posto loro.
    Avrebbe voluto abbracciare Karma, era davvero contenta di rivederlo, ma temeva che quella dimostrazione d'affetto potesse metterlo in imbarazzo o turbarlo, più di quanto la sua faccia preoccupata non lasciasse intendere.
    - Andiamo. - disse - Meglio tornare alla locanda per ora. -


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  3. :Karma:
     
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    Perso

    Karma si stava già scaldando, complice anche quella serie di avvenimenti sconvolgenti ed emozioni contrastanti che lo avevano investito durante quella giornata come una pesante valanga. Ora ci si mettevano anche le guardie di Louyhong che lo avevano preso di mira per motivi che non capiva. Non aveva la lucidità di ascoltare le motivazioni dei gendarmi, voleva solo raggiungere un volto amico per scacciare quella sensazione di disorientamento totale che provava.

    Alla fine sopraggiunse Yves che calmò gli animi e alla fine riuscì a liberarlo dall'insistenza delle guardie, permettendo ad entrambi di allontanarsi il più lontano possibile da quel posto. Non appena guadagnati cinque passi di distanza dai disturbatori, si fermò poggiando le mani sulle spalle di Yves per guardarla diritta negli occhi.

    Stai bene? Non.. Quel Sum ha cercato di farti del male? Chiese preoccupato ed estremamente serio in volto. Dopo aver visto di cosa era stato capace quel Sum, si era sentito crollare il mondo addosso. Era stato un completo stupido ad andare via dalla locanda lasciando Yves da sola con quel mostro. Se quello lì avesse fatto del male anche a lei, non sarebbe mai riuscito a perdonarglielo.

    All'invito della bionda a tornare alla locanda, staccò le mani dalle sue spalle rispondendo poco convinto. Si, forse è meglio.

    Acconsentì quindi a seguirla con espressione incerta. Non riusciva più a sentirsi a suo agio in quel posto. C'erano troppe cose che non capiva e in quel momento non riusciva a trovare nessuna risposta alle sue molte domande. Il suo cervello ronzava in cerchio in preda allo sconvolgimento di quegli ultimi avvenimenti mentre instantanee di Sum che trucidava quelle guardie con relativa facilità e impassibilità non facevano che passargli davanti agli occhi.

    Hai visto.. Sum cosa ha fatto. Cominciò a dire mentre camminavano, era facile leggere il suo sconvolgimento. Assurdo. Abbiamo parlato con lui, seduti al suo stesso tavolo nemmeno 6 ore fa. Non riesco a crederci. Tutti i ninja sono dei mostri spietati.

    Sentenziò, ignorando qualsiasi motivazione giusta potesse celarsi dietro al gesto di Sum. Sospirò pesantemente mentre Hera, appesa per le braccia al suo collo e con la testolina poggiata sulla sua spalla destra, era silenziosa avvertendo la tensione nella voce del suo padrone.

    Voglio tornare a casa.


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    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci


    Hera
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    La Via di Casa
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    La veemenza nelle parole di Karma la colpì. Non pensava che fosse preoccupato per lei fino a quel punto. Anche se Sum avesse tentato qualcosa lei avrebbe potuto difendersi. Ma ci sarebbe davvero riuscita? Ripensare a quello che era successo nella piazza cominciava a farla dubitare delle proprie capacità. Sapeva di avere ancora molto da imparare prima di potersi considerare una guerriera esperta, ma poteva davvero competere con qualcuno, no qualcosa come Sum?
    - No. Tutto a posto. - rispose, cercando di sembrare naturale.
    Dentro di se sentiva lentamente tutte le sue certezze crollare, ma non poteva dimostrarlo esteriormente. Aveva sempre cercato di mantenere quell'aura stoica e dura, di sembrare una persona che non si piegava facilmente davanti agli imprevisti e ai problemi, ma questo davvero andava oltre le sue capacità.
    - Hai visto.. Sum cosa ha fatto. Assurdo. Abbiamo parlato con lui, seduti al suo stesso tavolo nemmeno 6 ore fa. Non riesco a crederci. Tutti i ninja sono dei mostri spietati. - disse Karma mentre camminavano verso la locanda.
    - Ho visto. Purtroppo. -
    - Voglio tornare a casa. -
    A quelle parole Yves non poté trattenersi dall'avvicinarsi a Karma ed appoggiargli una mano sulla spalla. Non disse nulla. Quel gesto poteva valere più di mille parole.
    Quando arrivarono alla locanda era ormai quasi deserta, fatta eccezione per ancora qualche ubriaco seduto al banco intento a fare discorsi senza senso con l'oste. Yves fece cenno a Karma di seguirla al piano superiore, dove avrebbero potuto parlare senza problemi.
    Nella tranquillità della stanza, finalmente la ragazza poté riordinare i pensieri che fino a quel momento sembravano non volerne sapere di tormentarla. Che cosa doveva fare ora? Karma era al sicuro, ma ora? Erano davvero al sicuro? Potevano fidarsi davvero dell'Impero, e sentirsi protetti?
    - Anche io voglio tornare a casa... - iniziò appoggiandosi alla parete ed incrociando le braccia sul petto - ...ma temo che la mia ricerca sia ben lontana dalla sua conclusione. -
    Era ancora incerta sul da farsi, ma ora aveva almeno una direzione da seguire. Doveva capire se ci si poteva fidare dell'Impero, dato che era ormai ovvio che dei ninja non ci si poteva assolutamente fidare.
    Guardò Karma a lungo prima di parlare, e dare finalmente sfogo ai suoi dubbi.
    - Pensi ci si possa fidare dell'Impero? Hanno attaccato Sum perché era un ninja ed era pericoloso, ma... - si fermò, l'arcadiano pareva ancora shockato da quanto accaduto nella piazza cittadina, non voleva fargli nascere nuovi inutili dubbi.
    - No, dimentica questa domanda. Piuttosto, io pensavo di fermarmi ancora qualche giorno a Louyhong prima di ripartire per Estheltia. Se vuoi potremmo ripartire assieme. Viaggiare con un amico rende il tutto più piacevole, non credi? -


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    Commiato

    Erano in quella stanza della locanda, la stanza di Yves. Gli eventi a cui avevano assistito poco prima rieccheggiavano in ogni cosa, ogni pensiero, ogni gesto. Faceva fatica a ritrovare un certo equilibrio, sotto l'ombra di quella maledetta sensazione di non essere al sicuro finché rimaneva a Louyhong. Teneva entrambe le mani sul tavolo, le braccia in tensione a sostenere il busto leggermente piegato in avanti. Lo sguardo era perso e chiuso mentre ascoltava le parole della bionda. Glissò sulla sua prima domanda non avendo proprio il tempo materiale per comprenderla, per cui recepì solo l'ultima parte riguardante il ritorno a casa insieme.

    L'idea non era male anche perché nello stato d'animo in cui versava non se la sentiva di affrontare un simile viaggio da solo. Tuttavia il pensiero di dover cominciare a stabilire i dettagli del proprio ritorno gli riportò alla mente un fatto importantissimo. Non era venuto lì da solo e anzi era passato già tanto tempo dall'ultima volta che aveva sentito Rowan. A quest'ora doveva aver già finito le sue faccende lì a Louyhong e comunque, anche se ne avesse avuto ancora per molto, Karma non aveva intenzione di prolungare eccessivamente il suo soggiorno lì e aveva l'obbligo di avvisare l'amico qualora avesse deciso di andare via senza di lui.

    Volentieri Yves ma non posso tornare ad Arcadia con te. C'è il mio amico che probabilmente sarà in pensiero, per prima cosa devo andare da lui. Effettivamente Rowan gli tornava in mente solo ora. Chi meglio di lui, un imperiale con una buona conoscenza di quel mondo pericoloso, poteva rassicurarlo e spiegargli il senso degli avvenimenti violenti a cui aveva assistito? In fondo, era la persona di cui si fidava di più al momento, era l'unica opzione ragionevole quella di andare da lui, il prima possibile.

    Staccò le mani dal tavolo prendendo ad avvicinarsi alla porta. Ti ringrazio di tutto, Yves. Mi farebbe piacere rimanere per parlare di quanto è successo ma ho prima una persona da incontrare urgentemente. Stammi bene. Disse in maniera anche abbastanza asciutta dovuta soprattutto al fatto di non essere ancora per niente sereno e questo lo portava ad avere poca considerazione dell'altra.

    Mentre fu sul punto di varcare l'uscio però una punta di buon senso gli fece comprendere che non era molto gentile da parte sua lasciarla così, in fondo gli aveva offerto protezione e un posto in cui stare e probabilmente lei era scossa quanto lui per tutta quella situazione. Fece un passo indietro, voltandosi per guardarla negli occhi con un mano sulla maniglia della porta.

    Senti, mi farebbe tantissimo piacere se, una volta ad Arcadia ed esserci lasciato tutto questo alle spalle, ci incontrassimo. Sono sicuro che abbiamo un sacco di cose di cui parlare. Le rivolse il miglior sorriso di cui era capace in quella situazione, assicurandosi che la reazione della ragazza fosse positiva prima di varcare definitivamente l'uscio e dirigersi verso l'esterno della locanda.

    CITAZIONE
    Karma
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    Epilogo
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    Yves sorrise alle parole di Karma. Capiva, e in fondo anche lei aveva ancora qualcosa da fare prima di poter tornare a casa.
    - Allora ci vediamo ad Arcadia. - disse salutando l'uomo che varcava l'uscio della sua stanza.
    Nuovamente sola decise di sedersi alla scrivania e riflettere un po'. Era stata una lunga giornata, piena di eventi che mai si sarebbe aspettata, e soprattutto era riuscita a raggiungere il suo scopo. Aveva trovato la risposta, o almeno una delle risposte, che stava cercando. Sapeva di essere nuovamente sulla retta via.
    Scorse la lettera che aveva scritto alla mattina ancora arrotolata sul tavolino. La prese e la lesse.
    Avrebbe potuto aggiungere una nota alla fine, ma non sarebbe bastato a spiegare le motivazioni della sua reticenza a tornare ancora ad Arcadia. Aveva un compito da svolgere, un compito non facile, e voleva portarlo fino in fondo.
    Accartocciò la lettera e prese un nuovo foglio dalla pila li a fianco. Temporeggiò per qualche istante con la penna in mano, indecisa sul come iniziare. Come poteva spiegare tutti gli eventi che aveva vissuto in poche righe?
    Improvvisamente quel foglio bianco le mise una soggezione ed inquietudine che non aveva provato nemmeno in combattimento. Eppure sapeva di dover cominciare da qualche parte, doveva trovare forza e coraggio, proprio come faceva quando affrontava un avversario. Ora il suo nemico era quel foglio.
    Fece un profondo respiro, intinse la penna nel calamaio ed iniziò a stendere le prime sinuose lettere nella grafia arcadiana.

    Cara Nia,
    speravo di poter ritornare presto ad Estheltia, tuttavia la mia permanenza lontano da Arcadia dovrà prolungarsi ancora un po'.
    Ho fatto alcune scoperte che potrebbero far cambiare idea al Consiglio, e conosciuto alcune persone che potrebbero dimostrarsi validi alleati, ma ora non voglio parlare di questo. Prima voglio raccontarti di come ho ritrovato la retta via, dopo aver perso di vista il mio obiettivo...




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    Ruolata devastante da leggere, lentissima e senza colpi di scena. Non dico che improvvisare non vada bene, ma quantomeno accordarsi un minimo sul da farsi. Tutti e 3 volevate fare cose differenti e alla fine nessuno dei tre è riuscito nel suo intento.
    Silver voleva parlare di Arcadia, Karma voleva menare Sum e Sum voleva chiedere spiegazioni. Alle fine non avete fatto nessuna di queste tre cose ed è uscita una ruolata in cui non succede nulla.

    Silver
    CITAZIONE
    Scrittura- 2
    Stavi andando alla perfezione ma poi con sto post ti sei perso #entry405473062.
    "un'aspetto", "un'altro".
    E' la cattiva influenza di Ryuk? Stacci più attento che eccetto questo era tutto perfetto.
    Interpretazione- 1
    Mi è piaciuto il tuo pg, specialmente nella prima parte. Non ho però ben capito perchè prima Sum ti fa una cattiva impressione, poi dici che sembrava un bravo ragazzo e poi alla fine volevi ucciderlo tu.
    Inoltre la parte in cui entra dalla finestra non ha senso. Senti la sua voce ma non ti giri? Come poteva Yves pensare che fosse una voce immaginaria quando era a pochi metri da lui?
    Strategia- 0
    Impossibile da valutare

    Bonus/Malus
    -1 Puntualità
    Svariati ritardi
    +1 Lunghezza
    Premio per i post ben curati

    Karma
    CITAZIONE
    Scrittura- 1
    GLI APOSTROFI
    Interpretazione- 2
    Molto meglio dell'altra ruolata quindi ti premio. Ho notato che i post però sono molto diversi tra loro. Alcune volte Karma ragiona come un bambino e non è in grado di capire neanche le normali azioni degli esseri umani, a volte fa pensieri profondi e domande sul senso delle cose.
    Inoltre la scimmia la usi a post alterni. A volte è al centro della scena, a volte scompare. Io ancora non ho capito cosa vuoi farci, quindi non so bene cosa hai in mente, però occhio.
    Strategia- 0
    Impossibile da valutare

    Bonus/Malus
    -1 Puntualità
    Svariati ritardi e un turno saltato

    Mak
    CITAZIONE
    Scrittura- 0
    Inutile ripetere cose che già ti sono state dette mille volte.
    Interpretazione- 0
    Sum ha troppe emozioni ed i suoi atteggiamenti non hanno senso. Piange, ride, si arrabbia, tutto nel giro di mezza riga. E' un assassino ma piange a caso mentre si parla, ride e poi si fa serio, si arrabbia e poi non fa niente.
    Il suo "suicidio" finale non ha reali motivazioni in quanto sia Karma che Yves non avevano nulla da temere in quanto semplici abitanti di Arcadia, quindi il gesto di Sum non ha portato altro che morti di guardie innocenti e persone terrorizzate.
    Strategia- 0
    Impossibile da valutare

    Bonus/Malus
    +1 Puntualità

    Silver +3 Exp
    Karma +2 Exp
    Mak +1 Exp

    Valutatore 300 gold +2 exp

    PS. non so quanti gold vi spettano per questa ruolata, potete modificare questo post e scrivercelo voi
     
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36 replies since 3/3/2015, 20:22   558 views
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