Giancarlo

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  1. doropuffo
     
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    Nome: Giancarlo

    Luogo di Nascita: Vaygrjord, Villaggio isolato situato al in una zona montuosa.

    Descrizione fisica: Calvo, occhi rossi, viso squadrato serioso, altezza di poco superiore ai 2,10 metri, fisico muscoloso, alcune cicatrici sulla schiena, nonostante la stazza abbastanza agile, baffi neri come la pece e ben curati (Fu Manchu).
    Descrizione Psicologica: Taciturno, non molto incline ai rapporti di amicizia. A prima vista sembra il classico tipo tutto muscoli e niente cervello, ma nessuno è mai vissuto abbastanza per dire il contrario. Ha un discreto successo con le donne, la sua stazza e il suo viso minaccioso aiutano ad evitare rifiuti indesiderati.

    Background: L’origine della sua stirpe è sconosciuta. Di questo clan si sa ben poco: gli uomini sono tutti calvi e le donne hanno capelli lunghi e neri.Prima dei 16 anni l’iride è completamente bianco, alla prima manifestazione di magia l’iride acquisisce il colore di essa, la colorazione e’ permanente.
    Giancarlo, era un ragazzo come gli altri, a parte la sua morbosa curiosità. Questo comportamento lo ha portato ad allontanarsi dai suoi coetanei, poiché le rigide regole del clan proibiscono il contatto con il resto del mondo. Dopo la caduta dei villaggi Ninja, e con la conseguente migrazione di alcune popolazioni sull’isola, la curiosità non fece che aumentare portandolo ad avere grossi problemi con il capo villaggio. Un giorno mentre spiava i “nuovi” arrivati vide una ragazza attaccata da un animale selvatico, lui senza pensarci due volte si lanciò per salvarla. Purtroppo la ragazza era ferita gravemente. A quel punto aveva solo due scelte portare la ragazza da un medico o lasciarla morire, decise di portarla da un medico, infrangendo tutte le regole del regole del clan.
    Una volta ritornato al villaggio venne convocato dal Capo Clan per “discutere” su quale punizione fosse adatta per la sua trasgressione. Il giorno dopo venne comunicata all’intero villaggio, esilio.
    Giancarlo dopo i saluti di rito prese la spada della sua famiglia, qualche vivero e parti all’avventura. Si diresse a Vaygrjord, in cerca di una nave per salpare verso il continente. Da qui inizia la sua storia, cosa succederà dipende tutto da lui, ora non ha piu regole se non quelle che si impone.

    CITAZIONE
    Richiesta acquisizione Professione: Cacciatore

    Ormai erano passati molti mesi dall’ultima volta che aveva messo piede sulla sua amata isola.
    Il provava un senso di nostalgia era molto forte, anche se sapeva bene che non avrebbe potuto rincontrare i suoi cari e amici, voleva comunque ritornarci per passare qualche momento di tranquillità in un territorio a lui conosciuto.
    Il viaggio in mare sembrava non finire mai. Sia lui che il suo compagno Yogurt, un dolcissimo Jackalope che aveva preso con se dopo il primo scontro con un drago, erano impazienti di giungere sulla terraferma e quando la vedetta della nave su cui stavano viaggiando urlo “Terra”, si precipitarono sul ponte della nave per dare un primo sguardo alla loro casa.

    Il vento gelido gli diede il benvenuto e i lineamenti inconfondibili della città di Benthus fecero calare una lacrima sul volto di Giancarlo e prima che l’uomo potesse asciugarla si congelò.

    Sceso dalla nave decise di prendersela comoda e di girovagare per la città, per esplorarla e pensare a cosa fare del tempo che avrebbe speso sull’isola, prima di imbarcarsi in una nuova avventura, decise che si sarebbe recato nell’entroterra per riprendere contatto con la natura e magari cacciare qualche creatura.
    Verso l’ora di pranzo iniziò a cercare una taverna dove rifocillarsi prima di mettersi in viaggio.
    Nel suo girovagare senza meta si imbatté in una taverna dal nome curioso, “La lacrima dell’orso”.
    Entrato in quella che a lui sembrava una taverna, venne accolto in maniera poco cordiale da un vecchietto.
    La padrona del locale invece era molto più cordiale, e spiegò con calma a Giancarlo che quella non era una semplice taverna ma un circolo in cui si riunivano i cacciatori per condividere le storie delle loro cacce e a volte per creare dei gruppi per dare la caccia a animali molto pericolosi da affrontare da soli.
    Giancarlo era molto interessato alla cosa, il suo cuore di cacciatore era già loro, continuando a parlare con la locandiera scoprì che c’era una bacheca i cui venivano affissi gli avvisi di animali pericolosi o dannosi con tutte le indicazioni su dove trovarli.
    Inoltre per poter far parte della gilda dei cacciatori e quindi ricevere il simbolo distintivo, avrebbe dovuto portare in trofeo di caccia da appendere nella sala comune.

    Dopo aver ringraziato la locandiera ordinò qualcosa per se ed il suo compagno e si mise a spulciare ,mentre il pasto veniva preparato e servito, gli avvisi.
    Tra gli avvisi trovò qualcosa che gli fece rivivere brutti ricordi, una delle sue prime missioni, si trovava ai confini di Arcadia e Nasradeva nel tentativo di recuperare un tesoro rubato dagli imperiali, solo che non era un tesoro qualsiasi, niente oro, gemme preziose o qualche reliquia, ma un gigantesco gambero.
    Purtroppo quella volta non era andata per niente bene, era fuggito per soffio e anche i suoi compagni di battaglia se l’erano vista brutta.
    Giancarlo si sentiva responsabile per non aver liberato quel mostro ed ora doveva mettere fine alle sue scorribande.
    Deciso a compiere il suo dovere, disse alla locandiera che presto avrebbe portato la testa di quel gambero come dono per l’ingresso effettivo alla gilda.

    Invetario
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    • Pozione dell'Energia MinorePozione dell'Energia Minore[40]

    • Pozione dello Spirito[60]




    Edited by Silver Element - 13/5/2017, 11:22
     
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1 replies since 21/4/2015, 21:43   748 views
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