[QUEST] Onorare la Tradizione

Ryuk, Ace, Kinamy

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    Onorare la Tradizione

    Nobiltà e Schiavitù


    Calliana Si sarebbe lasciata prendere la mano e avrebbe ascoltato i discorsi di Eas senza fiatare, di tanto in tanto abbassando lo sguardo, forse ritrovando parte del suo comportamento colpevole, o riconoscendosi nelle tue parole. O forse quanto le stavi dicendo non era poi diverso da quello che tutti gli altri le dicevano. Dopotutto, per quanto gentile potessi essere stata, il succo del tuo discorso era: questa sei tu, devi fartene una ragione perché la tua vita è migliore di quella di altri, anche se a te non sembra così.
    Si sarebbe lasciata poi attrarre a te mentre le accarezzavi i morbidi capelli scuri e le pieghe dell'abito. Trovando quel contatto forse rassicurante, come quello di una amica pronta a sostenerla in un momento di debolezza.
    - Ho paura. - ammise poi, ma non proseguì il discorso lasciandoti nel dubbio su che cosa potesse significare di fatto quella frase. Che cosa temeva esattamente? Di dover portare a termine la gravidanza e non poter più vivere la vita di avventure che evidentemente desiderava, o qualcos'altro?
    Aprì la bocca per proseguire il discorso, quando forse sovrappensiero tu le chiedesti se potevi raccontarle una storia. Lei serrò le labbra e poi annuì, lasciandoti modo di esprimerti, ed evidentemente non intenzionata a concludere la frase precedente.

    Se Darina e Asker avessero deciso di andare nuovamente verso le stalle, avrebbero trovato Coril e Rumail intenti a cenare verso il fondo dello stabile su un piccolo tavolinetto di legno e accomodati su degli sgabelli della medesima fattura. Il pasto era molto modesto e composto principalmente da pane, una sorta di insaccato di carne abbastanza solido da poter essere tagliato e formaggio.
    Vedendovi avvicinare Coril si alzò preoccupato. Il suo viso esprimeva una nota di disappunto, come se la presenza del cavaliere lì a quell'ora avesse in qualche modo minato la stima dell'uomo. Evidentemente pensava che tu fossi lì per controllare come se la stava cavando l'uomo con Rùfio.
    Il tuo animale in tutto questo era tranquillamente seduto nello stallo in cui lo avevi lasciato ed era intento a pasteggiare con dei cereali e di tanto intanto affondava il becco nella vicina mangiatoia ricolma di fieno. Vedendoti arrivare avrebbe alzato il collo ed emesso un verso nella tua direzione, come a volerti salutare.
    - Cavaliere, Mestra - disse Coril mentre avanzava verso di voi. - Come mia siete qui a quest'ora? -
    Anche il giovane Rumail, che fino a quel momento vi aveva dato le spalle, si sarebbe voltato e avrebbe strabuzzato gli occhi; in particolare vedendo la figura di Darina, assai diversa da quella che aveva incontrato nella mattinata.
    Il ragazzo sarebbe rimasto imbambolato a bocca aperta a osservare la shalariana nel suo esotico abito blu e oro. Coril, notando l'espressione inebetita del figlio gli rivolse un'occhiataccia, che però non fu sufficiente per svegliarlo dal torpore causato dalla visione della donna.
    - Rumail! Datti un contegno! - lo richiamò.
    Sentendosi chiamare con tale veemenza il giovane si esibì rapidamente in un inchino e chiese scusa per le sue maniere poco adeguate. Tuttavia non smise di lanciare occhiate più o meno furtive a Darina.
    - Eravate per caso preoccupato per il vostro ippogrifo? - chiese poi Coril rivolgendosi ad Asker. - Come potete vedere sta bene ed è una piacevole compagnia per noi questa sera. -
    La stalla di fatto era quieta poiché i cavalli stavano già dormendo ed eccezione fatta per lo sgranocchiare ritmico di Rùfio non vi era altro suono, se non forse in precedenza quello del chiacchiericcio del padre e del figlio durante il pasto.


    NOTE DEL MASTER



    Ruolata libera. Mi siete piaciuti nei vostri post, quindi proseguiamo pure.

    SCADENZA



    Dato che so che Kinamy ha qualche problema con le scadenze ultimamente preferisco non mettere date precise in modo che se dovesse trovarsi oberata non si senta costretta a fare in fretta dato che questa quest verterà molto sull'interpretazione. In ogni caso gradirei che foste tutti in grado di mantenere un ritmo celere, ovvero 48/72 ore al più tardi.. Cercherò di essere il più elastico possibile, ma cerchiamo di non far cadere il ritmo.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Guerriero

    Group
    Member
    Posts
    17,514
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    E A S
    SETSUNA
    U C H I H A


    dbnz89

    { I don't cry on the outside anymore. }


    Tradizione
    ~ A lovely place

    « Certo che hai paura, tesoro. »
    Le dissi continuando ad accarezzarle i capelli. Oh, non era niente di diverso da ciò che avevo già visto: una ragazza che cerca in me un po' di conforto anche solo morale e forse non gliel'avrò dato, ma non sta a me dirle che andrà tutto bene perché insomma non conosco a fondo la situazione, non conosco ciò che sta dietro alle due famiglie e ad esser onesta non mi interessa.
    Mi fa solo quasi pietà vedere una ragazza così giovane e così piena di vita esser costretta a tutto questo. « Non puoi fare ciò che vuoi, che sia anche solo fare un giro a cavallo, e ti senti costretta a tenere qualcosa che non desideri e per il quale non sei nemmeno pronta, te lo si legge negli occhi. E' normale che tu ne abbia. » Anche se probabilmente la sua paura risiedeva in qualcos'altro che potevo immaginare ma di cui ancora non avevo certezza.
    Ma una storia le avevo promesso ed una storia le avrei raccontato, una storia per me un po' pericolosa ma se modificandola potevo darmi un po' di sicurezza allora...che poi perché gliela stavo per raccontare, volevo che facesse qualcosa?
    Forse volevo solo che pensasse con la sua testa anche se per una ragazza del genere è impossibile, la mangerebbero viva nel mondo esterno. La distruggerebbero là fuori e non avrebbe nemmeno la possibilità di provare a difendersi: non ci riuscirebbe. Dunque perché?
    « Su su su al nord, molto lontano da qui, esiste una gran bella città. » Konoha, casa mia.
    « In quella città la vita va meravigliosamente: le persone sono contente, il capo riesce ad amministrare tutto e tenere tutti in sicurezza...il suo lavoro più difficile però è tenere a bada tante piccole casate che costellano le mura di quella città. Casate più o meno antiche, più o meno potenti. Una in particolare è difficile da tener sotto controllo perché la più vecchia del posto, la più potente e la più rispettata. »
    Come gli piaceva sentire a quel vecchio lunatico di mio padre, gli piaceva tanto sentire che il suo cognome era rispettato. « E tutti guardavano i componenti di quella casata quasi con rispetto e timore, cercando di non mancar loro di rispetto. Tutti o quasi, c'era un'altra casata di quelle che diceva anch'essa di essere la più vecchia della città: entrambe sostenevano che l'una derivasse dall'altra e nessuno poteva sapere la verità se non per antiche, antichissime scritture che sono andate perse. »
    « In quelle due casate c'erano due bambini, piccoli, a cui di questo non interessava e contro il volere dei loro genitori sono quasi cresciuti insieme. Solo che il tempo passava ed entrambi iniziavano a rendersi conto di cosa volesse dire far parte di quelle due piccole fazioni anche se non erano proprio d'accordo con le loro filosofie. La bambina della prima casata, in particolare, faceva di tutto pur di cercare di essere una persona comune e questo, ai signorotti, non andava bene al punto che facevano di tutto per farla stare al suo posto. »
    E fin qui era tutta la verità.
    Ora iniziamo a raccontare qualche balla. « Quella bambina, anzi ragazza doveva essere il futuro della casata ma si comportava come se non gli interessasse nulla e nonostante le obiezioni dei genitori segretamente incontrava il suo vecchio amico, il ragazzo del gruppo rivale. Passavano davvero tanto tempo insieme e sai alla fine cosa successe? »
    Questo, però, era vero.
    Me lo aveva confermato il giorno che quasi mi ha tolto la vita, me lo ha confessato in quel pomeriggio di pioggia prima che il mio cavaliere arrivasse a cacciar via l'acqua, il sangue e tutto ciò che mi avesse minacciata. Chiusi gli occhi, fermai la mano e sorrisi prima di distogliere il volto e sussurrarglielo all'orecchio. « Si innamorarono. »
    Risi appena al ricordo dei miei consangugni che mi guardavano con disgusto e scandalo.
    Così come quegli Hyuga che ho detestato tanto quanto gli Uchiha. « Ma durò poco perché lui ormai, stanco di quella vita ormai scritta, se n'è andato facendo perdere ogni traccia di sé e la ragazza, presa dallo sconforto e dal dolore, si chiuse in camera piangendo per giorni e giorni, mangiando appena. Questo avrebbe dovuto responsabilizzarla, invece l'ha solo resa più ingestibile fino al punto che tutte le sue azioni hanno trovato un comune accordo: ha guardato la sua famiglia, si sono riuniti ad un tavolo ed hanno discusso. »
    « Fino a che lei non è stata cacciata dalla sua stessa casa, impossibilitata a tornare. "Meglio così!", urlò in faccia al padre, "così potrò cercare Shin e sentirmi finalmente libera!" e raccogliendo le sue cose se ne andò sbattendo la porta. »
    Strinsi le labbra in un sorriso amaro. « Le persone dicono che sia una storia triste, vedono solo l'aspetto negativo dell'allontanamento da casa sua e dai propri genitori. »
    Era una versione che avevo raccontato tante volte, soprattutto alle ragazze che la sera si mettevano a parlare con me ed avevano bisogno di un po' di conforto. Le persone si sentono meglio se sanno che c'è qualcuno che se l'è passata peggio di loro.
    « Tu cosa ne pensi? »




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
    © 2012

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    GRAMMAR NAZI

    Group
    Member
    Posts
    1,161

    Status
    Offline
    Terminata la cena Darina e Asker raggiunsero le stalle intenzionati a farsi dire qualcosa di più dallo stalliere, nel tentativo di sbrogliare la matassa dei conflitti familiari dei Lanart e prepararsi al viaggio imminente.
    Cavaliere, Mestra. Come mia siete qui a quest'ora? quando li raggiunsero, Coril sembrò infastidito di vederli. Si voltò quindi verso il figlio e vedendolo fissare la temoriana sbottò: Rumail! Datti un contegno!
    Rumail abbassò gli occhi, ma la shalariana aveva ormai notato quanto il ragazzino sembrasse sorpreso di vederla con abiti femminili e trattenne un sorriso.
    Eravate per caso preoccupato per il vostro ippogrifo? Come potete vedere sta bene ed è una piacevole compagnia per noi questa sera. Coril si rivolse allora ad Asker, come offeso che fosse messa in dubbio la sua professionalità.
    No, affatto, intervenne Darina cercando Rufio con lo sguardo, ho ceduto a chiedergli di poterlo conoscere, non avevo mai avvicinato un ippogrifo prima. Avevo intenzione di aspettare domani, ma la cena è finita piuttosto presto e ho voluto approfittare di questa bella serata, concluse con un sorriso.
    Non era del tutto una bugia, quella visita serale era innegabilmente un cogliere due piccioni con una fava: sperava di avvicinarsi a Rufio da quando lo aveva visto fuori dalle porte dei Lanart.
    Ma non volevamo disturbare la vostra, di cena. Se siamo di troppo ci ritiriamo e vi lasciamo mangiare in pace, aggiunse comprensiva osservando il loro tavolo.
    Sperò che Asker reggesse il gioco con la stessa dimestichezza con cui aveva assecondato il signor Lanart dopo le sue uscite decisamente poco discrete. Sarebbe stato un peccato sprecare una scusa così semplice e plausibile.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    Onorare la Tradizione

    Nobiltà e Schiavitù


    Calliana ascoltò con pazienza la storia che le stavi narrando, forse un po'si rispecchiava in quella ragazza che voleva ad ogni costo trovare la sua strada e non accettava che gli altri decidessero al posto suo. Anche se la tua storia aveva dei retroscena che la giovane futura madre non poteva, e non avrebbe mai potuto capire, c'erano parecchie similitudini tra quelle vicende e quelle che stava vivendo lei ora.
    Non avrebbe interrotto il tuo racconto, né avresti notato alcuna emozione particolare sul suo viso mentre parlavi. Ti sembrava concentrata, preoccupata della sua situazione e intenta a riflettere su quello che le dicevi.
    Alla tua domanda finale, lei non rispose immediatamente, forse prendendosi il tempo di ponderare accuratamente le parole. Il suo sguardo però ora non era più velato dalle lacrime, ma era deciso e fermo; era quello che avevi scorto nel pomeriggio mentre parlavi con lei sorseggiando la tisana. Il suo vero sguardo.
    - Mi chiedo solo se poi abbia trovato quello che cercava davvero. - disse voltandosi a guardarti negli occhi.
    Si scostò da te e sospirò lasciando vagare lo sguardo sulla stanza.
    - Capisco quello che cerchi di dirmi Eas, e capisco anche che lo fai per togliermi dall'imbarazzo di sbagliare nel prendere una strada che sicuramente non farà per me. - scosse il capo mentre i suoi capelli scuri e ricci si agitavano come mossi da vita propria. - Eppure voglio poter sbagliare con le mie forze e rendermi conto dei miei errori sbattendoci la faccia. -
    Si sarebbe poi alzata e lentamente si sarebbe avvicinata alla finestra che dava sul cortile interno. Il sole era ormai già oltre l'orizzonte e le tenebre permeavano il paesaggio.
    - Ho solo paura di non poter più essere me stessa se dovessi anche solo assaporare un briciolo di libertà. - disse senza voltarsi a guardarti. - Ho paura anche solo di provare. Eppure non riesco a smettere di pensarci -
    Si sarebbe voltata portandosi le mani al ventre, accarezzando lievemente. Qualcosa cresceva dentro di lei, il miracolo della vita, e anche se prima aveva detto di non volere quel figlio le sue azioni smentivano quelle parole.
    - Forse ho solo bisogno di dormirci su e domani mi passerà. - disse sorridendoti mesta. - Al lago pregherò le Dee dell'Alba e del Crepuscolo per un buon auspicio. -
    Calliana si sarebbe nuovamente avvicinata a te e stavolta ti avrebbe preso delicatamente la mano tra le sue. - Ti ringrazio, Eas. -
    Non ti avrebbe detto di andartene, avrebbe di certo apprezzato la tua compagnia ancora per un po', ma ti era grata per essere andata da lei e averla aiutata almeno un po' a fare chiarezza nel suo animo. Se avevi domande, quella sarebbe stata l'ultima occasione fino al mattino seguente, quando sareste partiti alla volta del Lago Hayln.

    Nel frattempo nelle stalle Coril sorrise all'affermazione di Darina di voler conoscere l'ippogrifo di Asker, e attese comunque il consenso del padrone dell'animale per concedere alla donna di avvicinarsi alla bestiola. Nel frattempo Rumail faticava a togliere gli occhi di dosso dalla shalariana, ma dopo qualche istante spostò piano il piccolo tavolo di legno e tagliò qualche altro pezzo di pane, formaggio e salame offrendoli poi ai due nuovi venuti.
    - Lo avete addestrato bene. - disse Coril poi rivolgendosi ad Asker - E' stato un piacere averlo qui durante la giornata. -
    La creatura piumata del cavaliere sentendosi chiamata in causa abbandonò il pasto per alzarsi sulle quattro zampe e osservare prima lo stalliere e Darina e poi il proprio padrone con aria interrogativa.
    Nonostante Coril avesse accettato con piacere l'apparizione dei due nelle stalle e non si fosse fatto problemi a far avvicinare la donna all'ippogrifo, lanciò un paio di occhiate perplesse ad Asker, come intuendo che ci fosse qualcos'altro dietro la loro visita a quell'ora.


    NOTE DEL MASTER



    Ruolata libera. Ryuk decidi il comportamento di Rùfio nei confronti di Darina.

    SCADENZA



    Dato che so che Kinamy ha qualche problema con le scadenze ultimamente preferisco non mettere date precise in modo che se dovesse trovarsi oberata non si senta costretta a fare in fretta dato che questa quest verterà molto sull'interpretazione. In ogni caso gradirei che foste tutti in grado di mantenere un ritmo celere, ovvero 48/72 ore al più tardi.. Cercherò di essere il più elastico possibile, ma cerchiamo di non far cadere il ritmo.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    Fare amicizia


    Asker: Sono contento che si sia ambientato bene. Di solito non gli va a genio di dormire fuori con gli altri animali, l'ho abituato troppo bene hehehe

    Asker si comportò con disinvoltura, apprezzando la prontezza di spirito della collega nel trovare una scusa convincente per giustificare la loro presenza lì. Effettivamente l'ora era tarda, trovare una motivazione credibile è stata una bella mossa.

    Concentrò la propria attenzione su Rùfio che lo stava guardando, cercando di carpire dall'atteggiamento del padrone come contestualizzare quella situazione. L'animale aveva intuito che di Darina ci si poteva fidare ma dato il profondo legame che persisteva con Asker si rese subito conto che doveva esserci qualcos'altro sotto, proprio come l'intuito di Coril gli aveva suggerito la stessa cosa.

    Per questo motivo i primi passi di Rùfio verso il proprio padrone e la shalariana furono incerti, il suoi occhi vispi erano fissi sul cavaliere. Asker fece un cenno appena percettibile verso l'ippogrifo, un lieve movimento del capo in segno negativo come a comunicargli che era tutto a posto e che poteva stare tranquillo. Fu sufficiente.

    Rùfio distolse lo sguardo rasserenandosi, concentrandosi sulla moretta.

    Si avvicinò a lei con fare docile ed espressione interrogativa, osservandone le mani. Forse si aspettava un dolcetto, il modo in cui Coril ne aveva catturato le grazie.

    Asker: Darina credo che si aspetti qualche forma di dono da te.

    Disse divertito Asker riservando un'occhiata furba verso l'ippogrifo. Quello gracchiò giovalmente, puntando gli occhi verso la ragazza con atteggiamento giocoso. Si avvicinò fino ad abbassare il muso verso le mani di Darina, annusandole e sfregando il musetto su queste. Avvertiva l'amore della ragazza verso gli animali, sapeva di non avere di nulla da temere da lei.

    Asker: Ma guarda, gli piaci.

    Rivolse a Darina con un sorriso, portando le mani a fianchi con atteggiamento rimproverante verso Rùfio.

    Non disse altro, fingendo di concentrarsi solo sull'ippogrifo. Era a Darina che toccava fare domande, Asker lo aveva già messo in chiaro.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Guerriero

    Group
    Member
    Posts
    17,514
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    E A S
    SETSUNA
    U C H I H A


    dbnz89

    { I don't cry on the outside anymore. }


    Tradizione
    ~ A lovely place

    « No, non l'ha trovato. »
    E per quello potevo esserne certa, se avesse trovato ciò che cercava non si sarebbe trovata in questa casa e soprattutto non sarebbe tornata in una regione che le aveva solo fatto male. Forse una persona leggermente più sveglia avrebbe capito cosa le avevo raccontato ma se non l'aveva fatto non mi cambiava poi chissà quanto, anzi penso che mi tornasse più comodo perché mi risparmiava probabilmente troppe domande. Veramente tante.
    « Posso capire la tua preoccupazione, quando stai rinchiusa tutta una vita e poi hai modo di decidere da sola una volta sola, non ci pensi più e ti prendi tutta la fetta della torta. »
    La raggiunsi con le mani dietro la schiena, affiancandola: era un bel panorama, era una bell'aria quella che si poteva respirare ed in fondo non mi sarebbe dispiaciuto adesso che cercavo solo una sistemazione dove potermi mettere a vivere senza troppe preoccupazioni, alla fine chi mi poteva dare contro adesso? Nessuno, nessuno mi poteva dire che qualcosa non era bene per me.
    E mi ricordo che non dovevo immischiarmi in cose non mie, dunque qual era il miglior consiglio che potessi dare?
    « Il dialogo, tesoro, è la miglior arma che ha una donna a disposizione. Le parole sono ciò che può aprirci ogni porta, bisogna solo esser brave a sapere quali usare e come farlo. »
    Aspettai che finisse di parlare, mi voltai verso di lei e le sorrisi dandole un amorevole bacio sulla fronte dopo essermi sentita ringraziare.
    Ehi, aveva una bella musicalità quella parola in fondo. « Potrei essere tua sorella maggiore - » Ed era terribilmente vero, aveva un carattere troppo simile a quello che avevo io. « - e se non ti ascolto io, chi può farlo? »
    Prima di andarmene però dovevo fare una domanda curiosa, sì, ma che era anche un po' con un secondo fine solo che ero terribilmente brava a non far trasparire le mie vere intenzioni ed arrivate a questo punto però penso che mi poteva concedere una domanda del genere. La accompagnai sul letto dato che mi pareva volesse riposarsi, però feci un sorriso furbo guardandomi intorno.
    « Dimmi un po'... »
    Mormorai appena, puntandola con l'indice. « Com'è l'uomo che ti ha rubato il cuore? »
    Nessuno aveva davvero parlato di lui e solo lei, in questa situazione, poteva farlo.
    Perché no?




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
    © 2012

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    GRAMMAR NAZI

    Group
    Member
    Posts
    1,161

    Status
    Offline
    Sono contento che si sia ambientato bene. Di solito non gli va a genio di dormire fuori con gli altri animali, l'ho abituato troppo bene hehehe
    Asker era entrato nella parte in modo del tutto naturale, mentre Rufio, giustamente, sembrava titubante. Che, come aveva sentito di certi animali, anche l'ippogrifo percepisse l'insincerità?
    Dopo aver osservato il proprio padrone come a chiedere una conferma, Rufio finalmente posò gli occhi sulla shalariana che rimase immobile, in attesa di capire l'atteggiamento dell'animale nel suoi confronti. Gli avvicinò appena le mani quando le si avvicinò perché potesse annusarle, ma Asker sembrò fugare ogni dubbio sulle intenzioni della creatura: Darina, credo che si aspetti qualche forma di dono da te.
    La ragazza si voltò verso l'uomo con gli occhi spalancati ed espressione dispiaciuta. Cavoli, non ho neanche pensato di portargli qualcosa. In effetti non so nemmeno cosa mangi... chiese riflettendo per la prima volta su quella questione pratica.
    Con sua sorpresa l'ippogrifo non si scostò dopo aver sentito il suo odore, anzi, si avvicinò sempre più alle sue mani arrivando perfino a strusciarci il muso. Darina non poteva che esserne deliziata e non mancò di riservare delle delicate carezze all'animale.
    Ma guarda, gli piaci, constatò Asker osservando la scena fingendo di impermalosirsi.
    Temo che la cosa sia reciproca. Non vedo l'ora di viaggiare al suo fianco. E' davvero una magnifica creatura. disse continuando a dispensare attenzioni all'ippogrifo. Era davvero un animale incredibile, la temoriana amava sentire la consistenza delle sue piume sotto le dita e osservarne gli occhi luminosi e attenti.
    Se non ho sentito male è con voi da molto tempo, ma non da quando è nato. E' uscito da un uovo? chiese con sincera curiosità. Non poteva tirare subito in ballo il discorso del signor Lanart, sarebbe stato troppo ovvio che si erano recati lì per quello.
    Io ho un cerino dei boschi, ma non direi che è proprio mio, mi è stato dato praticamente all'inizio dei miei viaggi ma l'ho lasciato quasi sempre al sicuro ad Estheltia. Dopo tanto tempo vorrei riportarlo nel suo luogo di origine, con gli altri della sua specie.
    Spiegò e la sua voce forse tradì una certa tristezza. Non negava di sentirsi in colpa per non essere una brava padrona e lasciare il proprio animale nel Giardino ad Arcadia, ma non avrebbe sopportato di mettere Peloso di nuovo in pericolo come a Suamadea, e finché non avesse riportato il cerino al suo luogo d'origine non si sarebbe sentita a posto con la coscienza, nonostante il dispiacere che avrebbe provato a separarsi per sempre da lui.
    Ce ne sono molti? Di che zona sono originari? proseguì con le domande, sperando di coinvolgere così anche Coril nell'argomento.
    Una volta concluso quello scambio di battute sarebbe stato il momento giusto di cambiare discorso.
    Ah, Rumail, iniziò rivolgendosi al ragazzo come ricordandosi all'improvviso, temo che Yora non verrà con noi. Durante la cena dama Calliana ha accennato che le sarebbe piaciuto cavalcare e il signor Lanart...beh... concluse imbarazzata. Dama Calliana mi è sembrata un po' stressata, il viaggio potrebbe farle bene. Suppongo che il lago sia molto bello. Spero che anche il tempo sarà clemente. Se è come i laghi di Arcadia, sarà bellissimo vedere i riflessi del sole sull'acqua. sorrise cercando di alleggerire di nuovo il discorso, un passo necessario: bisognava cambiare argomento, o sarebbero sembrati troppo pressanti.
    Aspettò che i presenti commentassero il lago il tempo e quant'altro, in attesa di tirare fuori le vere domande che volevano fare allo stalliere.
    Spero sia un viaggio senza pericoli. Confesso che quando ho letto il bando ho trovato un po' strano che non fossero delle guardie della famiglia ad accompagnare la signora in dolce attesa, ma posso capire che cercassero qualcuno di più abituato a viaggiare di guardie con lancia e armatura. riprese con tono leggero continuando a coccolare Rufio.
    Anche se... alzò lo sguardo su Coril, con la fronte leggermente aggrottata, poi osservò Asker, come per porgli una domanda silenziosa. Spostò di nuovo gli occhi sullo stalliere, come indecisa se parlare. Ecco, non sono affari nostri e non vorrei entrare nel merito, però... lanciò un'altra occhiata preoccupata ad Asker, per poi abbassare lo sguardo di nuovo su Rufio. Il signor Lanart si è lasciato sfuggire parecchio, durante la cena, non solo sul fatto che dama Calliana non potesse cavalcare...dobbiamo temere che la famiglia Alder incroci il nostro cammino? chiese infine in tono estremamente serio.
    Omise quanto il signor Lanart avesse detto, sperando che Coril pensasse che fossero al corrente di molte più cose di quanto non sapessero in realtà e che parlasse apertamente del problema fra le due famiglie. Forse finalmente ci avrebbero capito qualcosa e avrebbero saputo cosa aspettarsi durante il viaggio.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    Onorare la Tradizione

    Nobiltà e Schiavitù


    Calliana ascoltò le tue parole senza dire nulla, limitandosi ad annuire. Forse avrebbe voluto dire qualcosa, e l'avresti vista esitare mentre dicevi che una donna aveva dalla sua il potere del dialogo, ma infine non avrebbe aperto bocca.
    Sulla carta ad Aldaresia le donne avevano le stesse possibilità degli uomini, ma la verità era che dipendeva tutto dalla tua famiglia. Per quanto assurdo poteva sembrare, una donna di buona famiglia poteva avere meno possibilità di una semplice mugnaia o contadina. Se poi il tuo cognome era Lanart, le porte della libertà erano chiuse ancor prima della tua nascita.
    Eas lo avrebbe indubbiamente capito dalla cena e dal comportamento di Diotima e Calliana nei confronti di Caleb; quella famiglia era antica e rispettata, ma portava con sé anche tutta una serie di tradizioni e usanze che erano ormai scomparse e inutili.
    I tempi in cui le donne dovevano essere protette ad ogni costo, considerate inabili a difendersi da sole, erano ormai passati da tempo e l'Impero comunque garantiva la sicurezza di tutte le persone sotto il suo vessillo. Eppure radicato nel profondo del loro animo l'ideale che la donna dovesse solo essere qualcosa da proteggere, sottomessa al marito o al padre nella propria casa, non sembrava voler sparire.
    Calliana ti sorrise mentre ti definivi al pari di una sorella.
    - Mi sarebbe davvero piaciuto avere una sorella, ma anche Francisco si è sempre comportato bene con me. Era una delle poche persone con cui potevo davvero parlare apertamente oltre a Beltran. - disse interrompendoti. - Forse lo rivedrò per la festa del solstizio d'estate, se gli concederanno la licenza. -
    La tua successiva domanda prese la donna alla sprovvista che sbatté le palpebre un paio di volte, come cercando di capire se aveva udito bene le teu parole. Aprì la bocca e la richiuse un paio di volte intrecciando le dita delle mani evidentemente incerta sul cosa dire.
    In quegli attimi di silenzio non avresti potuto capire il motivo di quell'esitazione, ma i sospetti potevano essere migliaia dai più semplici ai più scabrosi.
    Infine con un sospiro Calliana si decise a rispondere, cercando però il tuo sguardo quasi a voler essere sicura di avere la tua attenzione.
    - Dyan Alder era un brav'uomo. - disse. - Ci sposammo proprio al Lago di Hayln due estati fa. -
    Considerata la sua età attuale il matrimonio non doveva essere stata una scelta sua, quanto una decisione dettata dalla famiglia o dalle famiglie stesse.
    - Sembra assurdo come si possa amare una persona che non si conosce per nulla, eppure non tradì mai i suoi giuramenti e si prese cura di me al meglio delle sue possibilità. -
    Con calma poi prese a raccontare di come trascorse il primo anno di matrimonio nel casato degli Alder, di come Dyan fosse un uomo affettuoso e di come le sue attenzioni non fossero necessariamente limitate alla necessità di avere un erede. Le voleva davvero bene, ma quella felicità durò poco.
    Dyan era figlio di Gabriel Alder, il capo del casato, e aveva un fratellastro che lo seguiva come scudiero. Questo fratellastro, Stefan, era figlio di un casato cadetto e Gabriel lo aveva adottato poco prima della nascita di Dyan in previsione di nominarlo suo erede nel caso in cui non avesse potuto averne uno del suo sangue.
    Nonostante tra Dyan e Stefan ci fosse una certa rivalità, nata ovviamente dal fatto che quest'ultimo si fosse visto soffiare la possibilità di diventare il successore del casato Alder, non aveva mai fatto nulla di male nei suoi confronti. Una sera però, forse in preda al troppo vino, Stefan insultò Calliana in presenza di Dyan chiamandola con epiteti che definire colorati sarebbe alquanto riduttivo.
    Dyan fece appello all'onore e chiese un duello per lavare l'onta, e in quel momento Calliana riuscì per un breve istante a vedere le vere intenzioni dello scudiero, solo celate da quel sorriso che non aveva nulla a che vedere con il suo stato di ebrezza. Tutto questo lo avresti appreso dalle parole di Calliana stessa.
    - Il duello sfociò in un bagno di sangue. Dyan intuì che i colpi di Stefan erano troppo forti e precisi per essere quelli di un ubriaco e rispose per le rime. Il vigliacco però aveva avvelenato la lama del suo pugnale, e bastò un solo colpo. -
    Calliana chiuse gli occhi e si sforzò di non piangere, anche se una lacrima sfuggì alle sue palpebre rigandole il viso.
    - Lord Gabriel era su tutte le furie e per il mio bene mi rimandò a Rothwalk, dove pochi giorni dopo scoprii di essere incinta. Cercammo di tenere nascosto questo fatto, ma le levatrici hanno la lingua lunga e in poco tempo metà Aldaresia sapeva che Calliana Lanart-Alder aspettava un figlio. -
    Non disse altro, lasciando che tu tirassi i fili della trama per conto tuo. Indubbiamente Gabriel rivendicava la paternità del nascituro, tuttavia avendo rimandato la madre dai suoi genitori si era lasciato sfuggire l'unica possibilità di avere un erede. Stefan era stato indubbiamente privato del suo titolo e cacciato dal casato.
    - Sento mia madre e mio padre discutere spesso delle lettere che ricevono da Lord Gabriel e... - s'interruppe per un istante. - Dovrei essere io a decidere che cosa ne sarà di mio figlio, non loro e nemmeno Lord Gabriel. Tutto questo per una stupida questione di eredità. -
    Ora ti sarebbe stato più chiaro il suo disagio e la sua voglia di libertà. Dopo tutto quel parlare si sarebbe voltata verso di te, osservandoti e valutando la tua reazione.
    - Ti prego soltanto di tenere quanto ti ho detto per te. - disse infine Calliana quasi pregandoti.

    Nelle stalle invece Rùfio era più che felice delle coccole di Darina e rapidamente l'attenzione di tutti si spostò sul giocoso ippogrifo di Asker. Coril rispose alla domanda della ragazza descrivendo come per quelle creature non fosse possibile individuare un vero e proprio luogo d'origine poiché le loro uova si trovavano sparse per tutta Kalendor e sembravano in grado di adattarsi a vari ambienti diversi. Indubbiamente nelle zone più fredde erano presenti in numero minore, ma nella zona temperata non erano poi così difficili da incrociare, per quanto per natura schivi allo stato selvatico.
    Alcuni nobili aldarensi addestravano e allevavano gli ippogrifi come cavalcature e animali da compagnia, di tanto in tanto facendosi aiutare da questi nella caccia. Lui non ne aveva avuti molti per le mani, e questo era solo il secondo che aveva avuto il piacere di accudire.
    - L'ippogrifo di Lord Gabriel Alder è parecchio più grande del giovane Rùfio, ed è scorbutico quanto il suo padrone. - disse mostrando una slabbrata cicatrice sulla spalla. - Non sono creature facili da gestire, ma spero che il vostro crescendo mantenga la sua indole giocosa. - concluse rivolgendosi ad Asker.
    Sentendo nominare i Cerini dei Boschi sia Coril che Rumail strabuzzarono gli occhi. Ne avevano sentito parlare, ma non ne avevano mai visto uno dal vivo. Avrebbero immediatamente bombardato Darina di domande sulla creatura: pelo era folto o composto da grosse setole? Di cosa si nutriva? Era vero che poteva vedere al buio e comunicava il suo stato d'animo con la posizione della coda rigata? Il manto aveva un colore unico o poteva avere delle variazioni?
    Al tuo accenno al fatto che Yora non avrebbe potuto accompagnare Dama Calliana nel viaggio fino ad Hayln, Rumail sembrò piuttosto triste e dopo aver scambiato un paio di occhiate silenziose con il padre disse.
    - Magari potreste portarla voi. Mestra Calliana non potrà cavalcarla, ma almeno vederla finalmente fuori dalle stalle non potrà che farle piacere. -
    Coril annuì alle parole del figlio e rassicurò Darina che non ci sarebbero stati problemi, e che alla peggio avrebbero risposto loro a Lord Caleb nel caso in cui si fosse chiesto come mai la guardia del corpo della figlia cavalcava Yora invece di uno dei cavalli destinati agli ospiti.
    Candidamente Darina aveva lanciato il sasso nello stagno e ci mise qualche istante a creare le onde giuste. Inizialmente né Coril né Rumail sembrarono comprendere la vera domanda della giovane, ma poi l'anziano stalliere si accomodò nuovamente su piccolo sgabello di legno e sospirò.
    - Non ho idea di cosa vi abbia detto Mestro Lanart, ma come giustamente dite non sono affari vostri. - disse guardando prima Darina e poi Asker. - Anche se la vostra domanda è piuttosto precisa. Gli Alder dite? -
    Tra uno sbuffo e una indecisione però Coril avrebbe sciolto la lingua raccontandovi quanto sapeva sulla faccenda. Dama Calliana si era spostata due estati prima con Dyan Alder, figlio di Gabriel Alder. Non sapeva che cosa fosse successo, ma Dama Calliana aveva fatto ritorno alla magione Lanart da poco più di sei mesi e solo di recente una levatrice aveva verificato il suo stato di gravidanza.
    - Girano parecchie voci in merito, ma non ho idea di quali siano vere o meno. Si parla di tradimento, alcuni hanno persino insinuato che Dama Calliana sia stata in qualche modo infedele a Dyan Alder e che questo sia incorso nelle ire del padre. Una sola cosa è certa, Dyan ora riposa sotto un buon metro di terra, e come ci sia finito solo gli Dei lo sanno. - disse facendosi un segno scaramantico con le mani.
    Vi avrebbe poi rassicurato che per quanto ne sapeva la famiglia Alder fin ora non si era dimostrata ostile nei confronti dei Lanart, non più di altri casati con cui vi era una accesa rivalità, dunque secondo lui non c'era nulla da temere.
    - Il Tempio del Lago Hayln è un luogo sacro e nessuno si sognerebbe mai di spargervi sangue sopra o peggio. Dunque non avete nulla di cui preoccuparvi. - concluse Rumail anticipando il padre.
    Era evidente che quello era tutto quello che sapevano in merito a quella faccenda, e che non intendevano sbilanciarsi in speculazioni o dare adito a voci non confermate. Erano persone pratiche e difendevano l'onore della famiglia che gli aveva dato da vivere.


    NOTE DEL MASTER



    Ruolata libera.

    SCADENZA



    Dato che so che Kinamy ha qualche problema con le scadenze ultimamente preferisco non mettere date precise in modo che se dovesse trovarsi oberata non si senta costretta a fare in fretta dato che questa quest verterà molto sull'interpretazione. In ogni caso gradirei che foste tutti in grado di mantenere un ritmo celere, ovvero 48/72 ore al più tardi.. Cercherò di essere il più elastico possibile, ma cerchiamo di non far cadere il ritmo.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Guerriero

    Group
    Member
    Posts
    17,514
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    E A S
    SETSUNA
    U C H I H A


    dbnz89

    { I don't cry on the outside anymore. }


    Tradizione
    ~ A lovely place

    Io ho parlato al presente, perché lei lo sta facendo al passato?
    Perché mi racconta di com'era, di come la trattava, di come la guardava e le parlava?
    Oh. Oh. Oh.
    Dunque non solo si era vista privare della libertà ma anche dell'uomo che aveva amato a causa di una stupida questione di eredità da parte di un idiota che molto probabilmente stava solo aspettando questo pretesto per prendersi una vendetta personale che non avrebbe saputo assolutamente di niente. Perché se questo tizio domani l'attaccava, lui cosa otteneva? Che entrambi i casati perdevano l'opportunità di avere un erede e sarebbe stato ucciso sul posto se non da noi, da tutto il resto delle guardie.
    Però era una situazione abbastanza pericolosa perché la folla a guardare domani sarebbe stata ed anche tanta.
    « Il potere, tesoro, è la bestia più pericolosa di tutte: ti abitui alla sua compagnia al punto che non ne puoi più fare a meno e quando apre gli occhi inizia a divorare, ad avere fame e mangia tutto ciò che trova. » E' uno dei motivi per cui il mio clan non mi è mai piaciuto, perché avevano potere e rispetto e ne pretendevano sempre di più: non era un comportamento da tenere questo nei confronti di chi stava intorno ed io non ci sarei mai riuscita con la mia persona speciale.
    Ecco perché non stavo simpatica a nessuno.
    Le accarezzai i capelli e le tolsi la lacrima del volto con un piccolo bacio che cercava di rassicurare. « Le soluzioni migliori sono sempre quelle più difficili da complicare. Devo tenerti compagnia ed assicurarmi che tutto vada bene, ma voglio che stanotte tu faccia solo una cosa: che tu chiuda gli occhi e provi ad immaginarti fra cinque anni. Non voglio una risposta, non voglio che tu lo dica a me e soprattutto né che tu dica che sono stata io a darti l'idea. Tutto quello che vuoi fare, dovrai deciderlo tu ma ricordatelo perché ne sono convinta: le parole sono l'arma migliore per una donna. » Le allungai il mignolo, portandomi l'indice dell'altra mano di fronte alla bocca.
    « Io lo terrò per me, tu non dire a nessuno ciò che ci siamo dette perché beh, io non dovrei essere qui. » Le bisbigliai sorridendo però, non era tanto per lei ma avevo bisogno di essere colei che andava d'accordo con tutti in modo da avere più alleati possibili tra cui scegliere quando fosse arrivato il momento opportuno.
    Al momento sapevo da che parte volessi stare, le altre sarebbero arrivate dopo. Dopo la stretta, se mai ci fosse stata, mi sarei distaccata dopo averle preso il volto tra le mani un attimo. E sorrisi, sì, perché l'arma migliore di una donna non erano le parole, le avevo mentito: era il sorriso.
    « Tu riposati, io vado a parlare con il cavaliere e l'altra ragazza per far sì che tutto domani vada bene. Non ho avuto ancora modo di parlare con loro, penso che sia dovuto. Se avessi bisogno, fammi chiamare: non dico mai di no ad una ragazza che mi chiama nel cuore della notte. »
    Poi mi sarei alzata e, se non avesse avuto altro da dirmi, sarei uscita. Avevo bisogno di parlare con quel tale Asker.
    Probabilmente stavo sprecando un vestito bellissimo ed un trucco meraviglioso per andare a parlare e basta di protezione e sicurezza ma fa tutto parte del gioco: le persone, ad una donna che si tiene bene e sta messa bene, difficile che chiudano la porta in faccia.
    Avrei cercato la prima persona disponibile per sapere dove fosse quel tal Asker: l'altra ragazza gli aveva ronzato intorno da quando eravamo qui, probabilmente li avrei trovati assieme.




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
    © 2012

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    Onorare la Tradizione

    Nobiltà e Schiavitù


    Calliana ascoltò pensierosa le parole di Eas e cercò di non tradire alcuna emozione. Alla tua strana richiesta di immaginarsi la sua vita tra cinque anni ti osservò stranita, ma non disse nulla e dopo un po'annuì, forse rassicurata ancora dalle tue parole e dal tuo sorriso.
    Avrebbe preso il tuo mignolo con il proprio e lo avrebbe stretto, come spesso era usanza fare tra ragazzine quando ci si prometteva di mantenere i segreti; forse in quel momento Calliana si sentiva così, come una bambina con una amica, una persona di cui si poteva fidare a raccontare quanto le era successo.
    Ti avrebbe salutata e lasciata andare senza distogliere lo sguardo da te mentre scivolavi fuori dalla sua stanza con la stessa facilità con cui vi eri entrata.
    Nei corridoi della magione avresti presto incontrato qualcuno della servitù che ti avrebbe accompagnato alle stanze di Asker, tuttavia dall'altro lato della porta non avresti ricevuto alcuna risposta e chiedendo ad altri servi questi ti avrebbero detto di aver visto Asker e Darina andare verso le stalle.

    Al tuo arrivo alle stalle non avresti avuto modo di udire quanto detto da Coril ai due presenti, ma avresti riconosciuto il vociare del cavaliere e della shalariana. Vedendoti apparire all'ingresso dello stabile lo stalliere ti avrebbe guardato un po'stranito, non si aspettava una tua visita e non era certo di come reagire alla tua presenza.
    Con Darina ed Asker aveva instaurato un legame di fiducia quasi informale, ma di Eas non sapeva nulla, se non che era una delle persone che avrebbero scortato Dama Calliana l'indomani. Inoltre il tuo abito suggeriva che anche tu non fossi passata dalle tue stanze al termine della cena.
    Avrebbe prima rivolto uno sguardo interrogativo ad Asker e Darina, e poi si sarebbe avvicinato alla nuova venuta.
    - Buona sera mestra - disse, utilizzando l'appellativo di signora/nobildonna per coprire il fatto che non sapeva quale fosse il tuo nome. - Che cosa vi porta qui a quest'ora? Anche voi eravate ansiosa di fare la conoscenza di Rùfio? - chiese poi voltandosi ad osservare l'animale che era ancora intento a strofinare il becco e le piume sulle mani di Darina.
    Rumail avanzò a sua volta, incuriosito dall'apparizione della donna e si perse qualche istante ad osservarla, stavolta però cercando di non assumere una espressione troppo imbambolata e voltandosi poi verso Darina e l'ippogrifo.


    NOTE DEL MASTER



    Posta prima Ace, poi tutti gli altri.

    SCADENZA



    Dato che so che Kinamy ha qualche problema con le scadenze ultimamente preferisco non mettere date precise in modo che se dovesse trovarsi oberata non si senta costretta a fare in fretta dato che questa quest verterà molto sull'interpretazione. In ogni caso gradirei che foste tutti in grado di mantenere un ritmo celere, ovvero 48/72 ore al più tardi.. Cercherò di essere il più elastico possibile, ma cerchiamo di non far cadere il ritmo.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Guerriero

    Group
    Member
    Posts
    17,514
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    E A S
    SETSUNA
    U C H I H A


    dbnz89

    { I don't cry on the outside anymore. }


    Tradizione
    ~ A lovely place

    Nelle stalle così vestita? Oh beh, ero stata in situazioni peggiori dunque penso che non mi avrebbe fatto male mescolarmi un po' alle cose più terra terra.
    Mescolarmi...come stavo parlando? Non ero di certo una nobildonna, anzi, dovevo solo ricordarmi quale fosse il mio compito: fatto? Ecco, cosa ti dice dunque il cervello? Che non sono una nobildonna. Chiaro? Chiaro? Chiaro. Ora torna dai tuoi compagni. Annuii e mi lasciai condurre nelle stalle dove l'odore di animale era decisamente accentuato e non sapevo dire se fosse un bene o un male, speravo solo di non contaminare quel bellissimo vestito che mi era stato messo a disposizione solo che...cavolo se adesso che non avevo più bisogno di apparire agli occhi degli altri - non troppo almeno - sentivo un sacco di tensione andarsene.
    « Grazie, per il ritorno ricordo la strada. »
    Ringraziai la gentilissima scorta e piano piano mi avvicinai al mucchietto che non dovevano esser di sicuro pronti al mio arrivo, anzi speravo però che non mi prendessero in antipatia perché ero stata più tempo con i signori della casa rispetto che con loro: mi sembravano persone intelligenti, era ovvio che facessi solamente il mio lavoro no? Se mi avessero detto di far l'ispezione del giardino ovviamente sarei stata lì, per dirne una.
    Come detto ci tenevo a non aver nessun'antipatia, avevo bisogno di più alleati possibile in qualsiasi situazione. Ovvio che una me la fossi fatta ma paradossalmente era quella che aveva allo stesso tempo più e meno potere di tutti qui dentro.
    Dovevo giocare bene le mie carte.
    « Eas. Non c'è bisogno di formalità. »
    Risposi all'ometto in principio, salutando gli altri due agitando la mano un paio di volte. Una volta introdottami potevo tranquillamente rilassarmi un po' di più, passando la mano tra i capelli per scioglierli appena e farli tornare alla solita modalità (avevo urgente bisogno di una spazzola per questo, in camera mia ci avrei pensato), allentando anche appena il corpetto del vestito tirando di poco i fili. Sciogliere il corpetto di una veste è quasi sempre un'idea pessima se avevi degli uomini intorno, allentarlo magari no.
    Oh santo cielo che sollievo, potevo tornare a respirare.
    « In parte, non posso negare che sia un animale che mi abbia incuriosito tanto quanto il padrone. » Uno che si era presentato come imperiale, insomma mica poco. Che ci vedesse cosa voleva in quella frase, ero pronta un po' a qualsiasi evenienza. Feci qualche passo avanti lasciando che fosse l'altra ragazza a fare le smancerie con l'ippogrifo, io dovevo ancora inserirmi bene.
    « E soprattutto volevo parlare con loro. » Asker e Darina. « In fondo abbiamo tutti e tre lo stesso incarico, anche se con aspetti diversi. Raccogliere le idee non fa mai male, così come parlare un po'. »
    Anche perché avevo un paio di cose da dir loro. Non sapevo ancora quanto dire di ciò che mi aveva rivelato Calliana, la piccola dolce Calliana, penso che però in una sede diversa avrei potuto avere molta più liberta: qui di certo no, soprattutto con quello stalliere che mi fissava.
    E ne aveva ben donde.




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
    © 2012

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    Confronto e rivelazioni


    Asker partecipava compiaciuto alla prima parte della conversazione. Darina era una ragazza sveglia, aveva concentrato davvero la conversazione intorno a Rùfio, lo stalliere abboccò e sembrò perdere quella diffidenza iniziale.

    Sì ho sentito dire che gli ippogrifi depongano uova, ma non ne ho mai visto uno di persona. Rùfio era ormai cucciolo quando mio padre me lo regalò.


    Fu incuriosito successivamente nel sentir nominare l'ippogrifo del consuocero dei Lanart, trovando singolare che il capofamiglia di un casato nobile avesse un ippogrifo personale come cavalcatura. Era vero, ad Aldaresia non erano rari nemmeno tra i ranghi militari, tuttavia erano considerati "esotici" e raramente venivano preferiti all'eleganza e alla robustezza di un cavallo purosangue. I cavalli aldaresi erano molto più grossi e piazzati degli ippogrifi comuni.

    Credo che essendo con me da quando era cucciolo, tra me e Rùfio c'è un rapporto speciale. A casa nostra era trattato alla stregua di un animale domestico. Questo è sicuramente un bene, perché ha imparato a rapportarsi con le persone e ha instaurato un rapporto di fiducia solido tra noi. Tuttavia...

    Aggiunse Asker avvicinandosi all'ippogrifo e accarezzandogli le penne sul capo. Gli rende molto difficile rapportarsi al mondo selvaggio. E' uno dei motivi per cui mi sono trasferito ad Arcadia. Sentivo che una parte di lui avesse bisogno di maggiore comunione con la natura selvaggia.

    Aprì questa parentesi perché lo stalliere aveva tirato in ballo il carattere degli ippogrifi e lui era fermamente convinto che Rùfio non facesse testo per l'affermazione dell'uomo. Cosa di cui Asker andava fiero, ma che a volte lo preoccupava perché a suo avviso lo rendeva a volte vulnerabile e ingenuo.



    La conversazione comunque volse rapidamente al dunque e Asker fu scioccato nell'udire che la giovane Calliana fosse addirittura vedova.

    Ah, sono costernato... non avevo idea che... Riuscì a dire maldestramente senza accorgersene. Si sentì in colpa ad aver sospettato chissà quali intrighi amorosi. Aveva addirittura immaginato che Calliana fosse stata infedele e che fosse tornata dai suoi perché incinta di una relazione extra coniugale.

    Non poteva immaginare, ma si sentì ugualmente in colpa.

    Quando sentì le ultime rassicurazione dello stalliere, Asker infilò con tono conciliante, rendendosi conto che allo stalliere comunque le loro domande non andavano tanto a genio.

    Ma sì, probabilmente il nostro è solo eccesso di zelo. Sono sicuro che andrà tutto bene e che la giovane Calliana potrà rendere onore alla tradizione in tutta serenità.



    Sopraggiunse poi Eas, che fu accolta con lo stesso sospetto che lo stalliere aveva già riservato ai primi due. Udì la donna rivolgersi a lui in particolare al che Asker si lasciò sfuggire un sorrisetto intrigato. Lui... l'aveva incuriosita?

    Ma ciò che disse poi fu ancor più importante di quella prima frecciatina. Il cavaliere fu più che contento che tutti e tre avessero occasione di parlare prima di partire. A maggior ragione che Eas sembrava avere qualcosa in particolare da dire, poteva aver scoperto qualche informazioni utile.

    Ma certo, mi hai effettivamente letto nel pensiero Eas. Rispose Asker con genuinità, voltandosi poi verso Rùfio.

    La cosa che detesto di questi lavori tramite bando è l'avere sempre poco tempo per conoscere i propri colleghi hehehe Rivolse un sorriso di intesa senza particolari intenzioni verso lo stalliere e l'altro giovane, quindi diede un ultima giocosa scrollata alla testa di Rùfio in segno di commiato. Fai il bravo tu. Ci vediamo domattina. E non dare fastidio al signor Rumail.

    Divertito, spostò poi lo sguardo sullo stalliere. Ah, ha il vizio di svegliarsi di notte per uno spuntino notturno. Colpa mia, lo facevamo spesso quando eravamo a casa. Sto cercando di togliergli il vizio ma non sono stato troppo flessibile. Nel qual caso, lo ignori e basta, vedrà che poi torna a dormire. Mi scuso in anticipo per il fastidio.

    Rùfio lo caricò lievemente, dandogli un colpetto al fianco con la testa e gracchiando in segno di protesta. Asker sapeva perfettamente avrebbe reagito così e rispose giocosamente a quel gesto con un buffetto.

    Ridacchiò ancora, per poi allontanarsi di qualche passo lasciando spazio a Darina di accomiatarsi, se avesse voluto naturalmente.

    Avrebbe poi raggiunto l'interno della casa con le altre due, cercando un buon posto per cominciare a dialogare.





    Credevamo di non riverderti più fino a domattina. In ogni caso, sono contento abbia deciso di raggiungerci. Avrebbe cominciato a dire, rivolgendosi perlopiù verso Eas dato che lui e Darina si erano già confrontati.

    Io e Darina non siamo troppo tranquilli riguardo a questo lavoro. Primo fra tutti, il servo dell'ingresso. Oltre al tentativo fallito di sabotaggio, non mi ispira per nulla fiducia il modo in cui si comporta. Non siamo ancora sicuri di cosa potrebbe fare, ma è sicuramente da tenere d'occhio.

    Fece una pausa per dare il tempo ad Eas di esprimere la sua prima opinione su quell'aspetto, per poi aggiungere. L'esplosione di Caleb non è normale. Lo stalliere ha minimizzazto, ma temo che con gli Alder non corra buon sangue. Abbiamo inoltre appreso che il figlio di Alder è morto, Calliana è quindi vedova. Non conosco i retroscena, ma se la sua morte c'entra un minimo con questa storia, le ragioni per temere qualcosa si moltiplicano pericolosamente.

    Il suo sguardo era preoccupato e il suo tono basso. Guardava negli occhi entrambe le colleghe, curioso di capire che idea si fossero fatte e come ragionassero.

    Lui un suo pensiero preciso lo aveva, ma era perfettamente conscio che la buona riuscita del lavoro sarebbe dipesa da quanto avrebbero agito in sintonia loro tre.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    GRAMMAR NAZI

    Group
    Member
    Posts
    1,161

    Status
    Offline
    Darina ascoltò con attenzione le risposte degli altri e ciò che avevano da dire sugli ippogrifi, ma quando udì della morte del marito di Calliana non riuscì a sostenere lo sguardo dell'uomo e riportò lo sguardo mesto sul Rufio. Non riusciva a immaginare come dovesse sentirsi la povera donna a portare in grembo un bambino già orfano. Per lei era un concetto terribile e difficile da afferrare. Avrebbe potuto spiegare il disagio della giovane Lanart, anche solo in parte. In effetti portava abiti scuri da lutto. Come aveva fatto a non farci caso?
    Mi dispiace per dama Calliana. Non dev'essere facile essere vedova così giovane e con un figlio in arrivo.
    Era una banalità, ma non sapeva davvero cos'altro dire. All'improvviso sentì ancora di più la necessità di proteggere lei e il suo bambino. Per quello che dipendeva da lei avrebbe fatto il possibile perché non le fosse fatto alcun male e stesse meglio che poteva.
    Lo stalliere li rassicurò comunque in merito alla famiglia del defunto marito, sostenendo che non si sarebbero intromessi, e anche il giovane Rumail sostenne che nessuno avrebbe osato profanare la sacralità del tempio. Eppure le cose non quadravano, se davvero fosse stato così per quale motivo qualcuno non voleva che Calliana lasciasse la dimora dei Lanart? La cosa più ovvia era che qualcuno della famiglia sapesse o sospettasse che gli Alder avessero qualcosa in mente e volesse tenerla a tutti i costi al sicuro. Non riusciva a pensare a un altro motivo per cui il servo avrebbe mandato via chi voleva fare da scorta a Calliana nel suo viaggio.
    Ad un tratto la loro compagna d'avventura comparve nelle stalle tanto inaspettatamente quanto loro, a giudicare dal caloroso benvenuto dello stalliere.
    Era in effetti incuriosita dal fatto che una donna di così bell'aspetto e dall'abbigliamento tanto curato fosse un'avventuriera. Non avrebbe saputo immaginare di viaggiare comoda con tanti strati di stoffa e il corpetto, allentato o meno che fosse.
    Pensò che dovesse essere una maga o una particolare studiosa ben remunerata e che poteva quindi permettersi abiti di ricca fattura e di viaggiare comodamente in carrozza. Cosa che alle volte lei stessa avrebbe apprezzato.
    Eas non tirò il discorso per le lunghe ed espresse subito la propria intenzione di confrontarsi con Asker e la temoriana che, dopo il commiato del cavaliere, salutò a sua volta Coril e Rumail ringraziandoli per l'ospitalità e augurando loro una buona notte.
    A malincuore rivolse un'ultima arruffata di penne a Rufio e lasciò che lui e il padrone si salutassero fra loro.
    Seguendo i due verso l'edificio principale non poté fare a meno di chiedersi se Calliana non fosse in realtà coinvolta nella morte del marito. Era un brutto pensiero, ma davvero non sapeva più cosa pensare. Né le parole di Coril né quelle di Asker avevano placato le sue preoccupazioni. Non conosceva Calliana abbastanza da poter dire con certezza che fosse innocente, dopotutto. E se fosse stato un uomo crudele, avrebbe potuto comprendere benissimo un gesto così violento ed estremo.
    Troppi se e forse.
    Quando entrarono nella casa Darina lasciò che fosse Asker a parlare a Eas ed esporle i loro dubbi, concentrandosi ad avvertire le vibrazioni della terra intorno a loro per assicurarsi che non ci fosse nessuno ad origliare le loro parole.

    [Passiva - Earth Empathy]
    CITAZIONE
    Passive: Earth Empathy I Changed
    Individua tramite le vibrazioni del terreno, la presenza di movimenti entro 30m. Il bersaglio deve muoversi sulla stessa superficie dell'utilizzatore.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline

    NOTE DEL MASTER



    Ruolata libera. Proseguite pure a dialogare.
    Darina attorno a sé non percepisce nulla di particolare. Sono in una casa nobiliare ci sono persone che vanno e vengono, ma nessuno che si fermi vicino a loro per poter origliare.

    SCADENZA



    Dato che so che Kinamy ha qualche problema con le scadenze ultimamente preferisco non mettere date precise in modo che se dovesse trovarsi oberata non si senta costretta a fare in fretta dato che questa quest verterà molto sull'interpretazione. In ogni caso gradirei che foste tutti in grado di mantenere un ritmo celere, ovvero 48/72 ore al più tardi.. Cercherò di essere il più elastico possibile, ma cerchiamo di non far cadere il ritmo.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Guerriero

    Group
    Member
    Posts
    17,514
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    E A S
    SETSUNA
    U C H I H A


    dbnz89

    { I don't cry on the outside anymore. }


    Tradizione
    ~ A lovely place

    Non mi trattavano così con reverenza da anni ed il solo ricordo mi faceva venire dei brividi freddi lungo la schiena, speravo che il tutto passasse in fretta. Forse era colpa del vestito ma come potevo restare immune di fronte ad un'opera di questa fattura? Era davvero meraviglioso e come già detto me lo sarei volentieri portata via se avessi potuto e me lo avessero dato.
    Chissà quanto successo avrei fatto a casa.
    « A volte ci sono persone che nemmeno vogliono collaborare, a me in fondo stare a contatto con le persone piace. »
    Era fin troppo vero, ci avevo fatto ormai l'abitudine. Lasciai che il cavaliere (o imperiale che fosse, dovevo approfondire) salutasse il suo animale che probabilmente avrei visto all'opera il giorno successivo, salutai io l'ippogrifo con la manina ed un bel sorriso ed eseguii un inchino verso lo stalliere. « Buona serata. »
    Nelle stalle non avevo niente da fare se non trovare i due compagni ed avendo eseguito la mia missione, feci per incamminarmi: non sapevo ancora in quale stanza fossimo diretti, ma avevo l'impressione che non fosse la mia e questo mi metteva un po' fuori dalla mia zona di conforto ma...me lo sarei fatto andare bene. Di certo non ero con due stupratori, volevo sperare.

    « Fare quello che mi hanno detto di fare è terribilmente pesante, caro: ho imparato in tutto questo tempo che fare la dama di compagnia non si tratta solo di stare lì a guardare e dire di sì. » Sospirai facendo due passi avanti, guardandomi intorno. Non sembrava esserci nessuno nei dintorni della stanza, avevo lanciato delle lunghe occhiate prima di entrare e mi aspettavo che il piccolo BelBel mi seguisse per tenermi d'occhio ma con quello che gli avevo detto, probabilmente non aveva motivo per dubitare di me.
    Ecco perché mi sentivo leggera. « Questo coso mi ucciderà: vestito bellissimo ma portarlo è una fatica... » Sfilacciai un paio di spaghi sui fianchi in modo che facesse ancor meno presa sul busto e sul petto. Bello, fatto apposta per metterti in mostra ma quando lo devi portare per lunghi periodi è una tortura otoana.
    Anche se è così tanto bello...
    Però è una tortura.
    Bella, ma è una tortura.
    Mentre mi allentavo un po' sul fronte, tenendo lo sguardo sul vestito commentai. « So tutto, me ne ha parlato Calliana. Quella ragazza è tanto cara, ha solo bisogno che qualcuno la ascolti. Che poi parli con le persone sbagliate, tipo me, è tutto un altro discorso. »
    Non sapevo ancora quanto o cosa dire di quello che mi aveva rivelato la ragazza, probabilmente non sarei entrata nei dettagli perché in parte mi dispiaceva vederla soffrire così: una ragazza privata del proprio amore da una stupida questione nobiliare.
    Devo smetterla di mettermi al suo posto. « E ti posso assicurare che BelBel vuol fare di tutto fuorché del male alla ragazza: non ispira fiducia, lo so, ma ho avuto modo di guardarlo un secondo ed è così ovvio che tenga tanto a lei. Non so se al punto che vorrebbe le succeda qualcosa per averla per sé o se darebbe la vita per proteggerla ma ne ho visti tanti così, quello è lo sguardo di una persona perdutamente innamorata. Fammi vedere come ti sta... »
    Darina mi sembrava un attimo troppo in disparte ed aveva l'aria di una ragazza che non dava tanto peso alla cura personale, magari il giusto ma non abbastanza e me ne dispiaceva, in fondo ogni ragazza può diventare un bellissimo fiore se annaffiato con cura. Niente similitudini dal dubbio significato. Presi il fermaglio per capelli che avevo legato al polso, quello con la rosa bianca che avevo indossato alla sera, e mi avvicinai alla ragazza per provare a metterglielo tra i capelli dal lato...sinistro! Non so perché ma mi piaceva di più. L'avrei guardata con fare un po' critico, piegando poi la testa indietro verso il cavaliere. « Che dici? »
    Passi indietro, poi sarei tornata all'argomento principale. « Calliana mi ha raccontato tutto quanto, mettiamola così, ma mi ha supplicato di non divulgare i dettagli: cosa fareste al mio posto? E quando dico supplicato, intendo che me l'ha chiesto con gli occhi gonfi di lacrime. »
    Portai le mani dietro la schiena cercando qualche posto per sedermi che fosse vicina ad Asker o almeno nei suoi pressi, riposare i piedi non mi avrebbe fatto male: probabilmente per come sono fatta se non ci fosse stata Darina mi sarei già seduta sulle sue gambe trattandolo come una poltrona umana, era un modo di fare a me terribilmente familiare ed era pure divertente osservare le reazioni degli altri.
    « Per il momento vi posso dire che la morte del marito sono puramente interne alla famiglia Alder ed è quello che mi preoccupa, ho il sentore che la stessa persona venga domani per fare doppietta...o tripletta, se considerate anche la vita del nascituro, ed ho considerato l'idea che il nostro amico servo possa aiutarlo ma andrebbe contro una delle mie ipotesi. I problemi di eredità, credetemi, sono davvero, davvero fastidiosi. Ma dimmi un po'... »
    Oh, c'era una curiosità che dovevo togliermi da stamani che mi stava sulla punta della lingua e faceva capolino dalle labbra per guardare tutti quanti. Mi ravvivai un poco i capelli, volgendo le attenzioni al cavaliere. « Quello di oggi per disperdere la folla era solo un trucco o sei davvero un imperiale? Ammetto che con l'armatura ispiri, se fossi un imperiale vero sarebbe tutto un altro paio di maniche per ciò che dovremmo fare domani. »
    Alternai lo sguardo tra tutti e due, avevo la strana sensazione di essere quasi di troppo.
    « Almeno iniziamo a capire cosa sappiamo fare tutti quanti davvero. »




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
    © 2012

     
    Top
    .
68 replies since 16/3/2018, 11:21   971 views
  Share  
.