[QUEST] TEMPERANZA

Ciclo di Trama: Il Segreto dell'Impero

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    Temperanza
    Ciclo di Trama: Il Segreto dell'Impero




    Quanto era spietata la guerra, quanto era stato infame il destino a far andare le cose in quel modo!
    Per Jaheen, che ormai riteneva di non essere più un partecipante attivo di quel mondo, fu un colpo al cuore. Le immagini che gli si consumarono davanti furono grottesche, atroci, tremende.
    La ragazza venne letteralmente trapassata dai tentacoli appuntiti di Javon, che con spietatezza le profanarono il corpo irreversibilmente, bucando come un ago da sarto la pelle bianca e delicata della fanciulla.
    Jaheen vide negli occhi della ragazza il terrore di morire, ovvero la paura che tutti gli esseri viventi hanno dalla nascita.
    Lei sarebbe morta, sarebbe morta lì sola e dimenticata, senza nessuno a tenerle la mano, senza nessuno a porgere un fiore per lei o a versare una lacrima.
    Come era potuto succedere? Jaheen aveva lasciato che tutto questo accadesse, quindi la colpa era sua?
    No, no. Non era colpa sua, lui anzi non c'entrava proprio nulla.
    Lui aveva visto delle cose, si era trovato davanti scene di un futuro contorto e difficile. Aveva visto due avventurieri, poi aveva visto Javon morto e lui uscire da lì, fine.
    Senza dettagli, senza urla, senza sangue. Tutto questo non l'aveva visto, ma di certo avrebbe potuto immaginarselo.
    Eppure, stupido e ingenuo, aveva pensato che tutto sarebbe stato facile e semplice.
    Una fitta di dolore e tristezza gli ferì il cuore quando il corpo della ragazza bionda venne spazzato via dall'onda d'urto di Javon. Era volata via come una bambola senza vita, come un cappotto o una coperta di lana.
    Eppure, pochi istanti prima dentro di lei c'erano vita, speranze e sogni.
    No...cazzo...
    Disse, come se quello che era appena successo non fosse stato altro che un incidente frutto di una piccola disattenzione: un po' di latte caduto per terra, un piede pestato per sbaglio.
    Mentre realizzava, invece, che la morte era irreversibile, provò nuovamente paura e tristezza.
    Si riprese solo quando Rufio, lo strano animale che accompagnava il cavaliere, gli era a pochi metri.
    Cosa voleva? Stava provando forse ad attaccarlo?
    Non c'era tempo per farsi domande e Jaheen fu costretto a difendersi. Le gemme si illuminarono di un bagliore misterioso e attraente, dandogli accesso a capacità incomprensibili.
    Il becco di Rufìo si chiuse facendogli stringere nient'altro che aria e la gamba di Jaheen divenne impalpabile come tutto il suo corpo.
    [Jaheen] [Rapido] [Empowered Liquify]
    CITAZIONE
    Skill: Empowered Liquify
    [Rapido]
    L'utilizzatore è in grado di modificare la materia del proprio corpo per renderlo simile ad un liquido. Ogni oggetto solido vi passa attraverso senza interagire. Azzera danni fisici ricevuti. L'effetto permane fino allo scioglimento volontario da parte dell'utilizzatore.
    E' possibile utilizzarlo anche su un alleato. Annulla l'effetto di Solidify sul bersaglio.
    [Chakra: 20 per turno]

    Quando alzò lo sguardo, ciò che vide fu un'altra morte.
    Javon, indifeso, stava per essere falciato dai fendenti di Asker.



    L'aveva uccisa quella bastarda, ce l'aveva fatta!
    L'adrenalina fluiva in lui copiosa e gli occhi si spalancarono alla vista del corpo senza vita di Anastasya che rotolava via e sbatteva sulla parete rocciosa.
    Hahahaha!
    Rise di gusto, folle di una rabbia atavica e repressa per decenni.
    Spalancò le braccia e si godette quel momento, assaporando la vittoria schiacciante e brutale appena conquistata. L'unico rumore in quella caverna era la sua energia oscura, che continuava a turbinare incessantemente intorno a lui e a risucchiargli le energie.
    Quante volte era dovuto stare zitto, il vecchio Javon, quante!
    Per anni gli avevano dato del fallito, sia come mago che come inventore. Alla fine anche lui se ne era convinto, depresso, solo e gonfio di rancore.
    Osservava con odio i vincenti, gli ufficiali, l'Impero in generale. Per lui, una mente logica ma con velleità rivoluzionarie, tutti gli esseri umani dovevano vivere senza rendere conto a nessuno, senza vessilli e senza bandiere.
    Basta oppressioni, basta ingiustizie! Chi era sempre arrivato ultimo aveva il diritto di essere primo, almeno una volta. E Javon, uccidendo Anastasya, lo era diventato. Anche solo per un istante.
    L'essere entrato a contatto con il circolo anarchico Neagorese fu per lui una nuova rinascita. A corto di personale ma con idee esplosive e reazionarie, avevano affidato a lui il più importante dei progetti: mettere a punto delle armi che avrebbero potuto aiutare il piccolo esercito autonomo neagorese a sconfiggere gli Imperiali nelle battaglie più dure. Per lui quello non fu un compito, ma una missione.
    Anni di sacrifici come inventore di poco successo e come mago poi votatosi all'oscurità si univano sotto il vessillo della libertà e della rivalsa sociale.
    Grazie a lui stava vivendo il progetto di un mondo forse migliore, in cui quei maiali ufficiali dell'Impero avrebbero dovuto finalmente concedere libertà a Neagora, una terra ricca di opportunità e geni come lui.
    Poi una spadata verticale gli tranciò in due la schiena.
    Il dolore fu immenso.
    Javon ebbe soltanto il tempo di inginocchiarsi e girarsi per vedere il volto dell'aggressore: Asker.
    L'oscurità si spense come la fiamma di una candela al vento e quello che poco prima era uno spietato mago nero ora era semplicemente un vecchio pietoso che si copriva il volto, attendendo la sua fine.
    In un secondo gli occhi si gonfiarono di lacrime e Javon si chiese quando era stata l'ultima volta in cui aveva pianto. In quella frazione di secondo che ebbe per darsi la risposta, non riuscì a ricordarselo.
    Aveva vissuto sperando di vendicarsi sugli altri, sugli approfittatori, sui prepotenti. Categorie di persone infinite, invincibili e nascoste ovunque. Pronte sempre a schernirlo e a denigrare i suoi successi.
    Stava morendo solo, ma l'ultimo battito del suo cuore fu un battito potente, fiero e giovane.
    Era il battito del cuore di un'idea utopica e folle, di una speranza che non moriva neanche per ultima ma che sarebbe sopravvissuta a lui.
    I suoi esperimenti, le sue invenzioni...tutto sarebbe servito, tutto avrebbe aiutato la libertà e la speranza di chi aveva sempre vissuto all'ultimo posto sperando però di essere in cima.
    Il cuore esplose, nel fare quell'ultimo battito così dignitoso, ingenuo ma deciso.
    Poi il secondo fendente gli squarciò il collo e con un rantolo orrendo Javon si accasciò a terra, spento.



    Asker, fatto fuori il vecchio Javon, sarebbe sostanzialmente rimasto da solo.
    Avrebbe visto Jaheen, lentamente, camminare nella sua direzione attraversando Rufio come se fosse fatto di nebbia.
    Il ragazzo si tolse il cappuccio, rivelando dei capelli blu spettinati e un po' lunghi.
    Mi dispiace tanto..
    Avrebbe detto.
    Le sue movenze e le sue parole erano quelle di una persona sull'orlo di una crisi di pianto, ma la sua voce invece era fermissima.
    Era come se da una parte fosse mortificato per ciò che era appena successo, mentre dall'altra mantenesse un atteggiamento gelido e distaccato, come se tutta quella faccenda fosse stata soltanto una recita, uno scherzo.
    Forse Asker avrebbe pensato che il ragazzo lo stesse solo prendendo in giro, forse invece si sarebbe fatto domande e si sarebbe posto dei dubbi più importanti.
    Quel ragazzino onnipotente lo guardò in silenzio per alcuni istanti, non sapendo cosa dire.
    Mi dispiace tanto per la tua amica...
    Non doveva andare così.

    Si sarebbe quindi girato verso Anastasya, accartocciata su sé stessa in un bagno di sangue.
    Guardò poi Javon, morto leggermente più disteso e a braccia aperte, come se stesse cercando di afferrare qualcosa.
    Chissà, si chiese Jaheen, quale immagine era passata nella mente del vecchio in punto di morte.
    Lui credeva un'immagine felice e spensierata, forse della sua infanzia ormai lontanissima.
    Magari i genitori, di cui non gli aveva mai parlato, o forse la sua prima ragazza, con cui da piccolo rubava le mele nei campi vicino a casa sua.
    Chissà.
    L'eternità con cui Javon ora avrebbe dovuto fare i conti non spaventava Jaheen, non più ormai.
    Sono io il ragazzo che stavate cercando. Sono io il figlio di Tellah.
    Avrebbe detto poi dal nulla, quasi più ricordandolo a sé stesso che dicendolo ad Asker.
    Il figlio di Tellah, sì, era questo che era. Se ne era quasi dimenticato.
    Questa cava è usata da una setta reazionaria anti imperiale per portare avanti degli esperimenti bellici per un'eventuale guerra su larga scala.
    Spiegò. La sua voce era calma e infondeva un certo senso di benessere, nonostante i tremendi fatti appena avvenuti.
    Non credo però che questa eventualità possa mai accadere, comunque. Anzi: non accadrà mai.
    Un impercettibile sorriso si dipinse sul suo volto. La storia del circolo anarchico era semplicemente folle dal suo punto di vista e la sua realizzazione totalmente impossibile.
    L'aveva sempre saputo, comunque.
    A me non interessa tutto questo. Non più, almeno.
    Le tre gemme si sarebbero illuminate nuovamente per un attimo, facendo tornare Jaheen alla consistenza normale.
    Asker, volendo, avrebbe potuto anche approfittarne per attaccarlo.
    Ho scoperto che queste gemme sono utilizzate dall'Impero per qualche motivo e so che mio padre ha un ruolo nel consegnarle alle autorità. Hai visto che potere conferiscono?
    Chiese sinceramente, aprendo un poco le braccia.
    Se le sai usare con maestria, possono renderti onnipotente.
    Tacque per lunghissimi istanti, guardandosi le mani.
    E questo non dovrebbe succedere...
    Poi guardò Asker, dritto negli occhi.
    Quelle sconcertanti rivelazioni sarebbero state forse incomprensibili, ma Jaheen aveva un disperato bisogno di parlare.
    Voleva ricordarsi di essere umano. Aveva bisogno, poi, di mettere a punto tutto ciò che era successo.
    Perché tutto era troppo, anche per lui.


    CITAZIONE
    Note
    @Mrxxx Non postare nulla.
    Posta soltanto la valutazione a me come master subito dopo questo post.
    Per il destino di Anastasya aspetta il post finale, poi vedremo
    @Ryuk Role libera. Siamo alla fine, quindi cerca di postare in tempo! :)

    Scadenza
    28 Gennaio ore 16.00

     
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43 replies since 11/9/2018, 13:29   754 views
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