Kaos:

La tattica di Kaos colse di sorpresa i suoi due avversari che non avevano mai visto utilizzare quella tecnica, così il tizio sulla sinistra venne colpito in pieno, cadendo in terra dolorante, lasciando il compagno momentaneamente solo. Il biondo riuscì a schivare l'affondo col kunai, cercando di impedire al Konohano di fuggire. Il nemico chiuse un seal, estendendo poi la mano in avanti rilasciando una scarica di elettricità di moderata potenza, cercando subito dopo di coprire i 5m di distanza dal Genin, per tentare un pugno al volto.

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Kurai:

L'effetto sorpresa dell'Aburame riuscì, sebbene annunciandosi in modo spavaldo non fece che far accorgere prima i nemici della sua presenza. I due si gettarono di lato, evitando entrambi per un soffio la palla di fuoco che Kurai materializzò dalla sua bocca. Entrambi si rialzarono velocemente, evidentemente arrabbiati per ciò che stava succedendo. Il tizio sulla destra schioccò le dita, manifestando una fiammella davanti gli occhi di Kurai per un solo attimo, sufficiente all'avversario sulla sinistra di scattare in avanti, tentando di colpirti prima con un gancio sinistro, poi con un calcio girato al fianco destro.

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Estel:

Il Chunin dovette difendersi dall'assalto del Capo del Butai, che portò prima un pugno al suo volto, poi tentò di utilizzare la tecnica del Colpo di Ginocchio, mirando esattamente al petto del Konohano. Il Namikaze tuttavia era più veloce del suo avversario e riuscì a scansare entrambi i colpi fisici senza una grande difficoltà.

Ora tocca a me.

Pensò tra sè e sè. Cercò di sfruttare il lieve sbilanciamento dovuto al mancato colpo dell'avversario per colpirlo, ma il suo nemico era un abile combattente, riuscendo ad evitare il calcio basso portato dal Konohano compiendo un balzo all'indietro.

Però è agile.

Compì rapidamente 3 sigilli, aprendo poi la bocca, sputando letteralmente addosso al malvivente uno quantità d'olio discreta.

Cosa diavolo è questa roba!?

Estel non rispose, fiero che il suo colpo era andato a segno, così senza proferì parola aprì una mano col palmo rivolto al terreno, dal quale fuoriscì rapidamente un kunai. Il Chunin lo afferrò scagliandolo il più veloce possibile verso il nemico, che riuscì a schivarlo d'un soffio.
Tutta la rabbia che prima provava ora era diventata concentrazione, il suo obbiettivo era vincere e abbattere il bastardo che aveva ordinato lo sterminio dei ricercatori.

Il duello era iniziato, vivere o morire, Estel doveva decidere. Ci fu un attimo in cui considerò la fuga, non come mezzo di codardia, ma per non dover macchiarsi le mani di un altro assassinio. A quanto pare al nemico non importava, perchè scattò verso di lui, pronto a ferirlo.

Così sia.

Si disse tra sè e sè, mentre il suo corpo veniva potenziato dall'energia naturale. Dietro la maschera da Anbu i suoi occhi cambiarono colore, divenendo gialli e la pupilla una fessura orizzontale, mentre le palpebre venivano ricoperte di un alone arancione.

Un calcio girato dritto al volto, ecco la prima offensiva del tizio in armatura.

Testiamo la sua potenza.

Andò ad intercettare l'attacco con le sue braccia, eseguendo una parata, fu una pessima idea. La forza fisica del suo avversario era incredibile, gli fece tremolare le braccia e quasi non spaccò la sua azione difensiva.

Ha una potenza inaudita, devo stare in guardia.

L'impatto tra le armature provocò un forte clangore che rieccheggiò nella radura. Il Namikaze effettuò una giravolta di lato, tentando di fiancheggiare il nemico da sinistra, mentre componeva 3 sigilli.

Gamadan Yudan!

Tentò di colpire il suo nemico con un getto d'olio da distanza molto ravvicinata, gli sarebbe servito in seguito, ma tutt'al più ora gli serviva come distrazione: lasciando il nemico a concentrarsi sull'olio o a schivarlo, sperava di riuscire a distarlo abbastanza da prenderlo di sorpresa. Si slanciò dunque in avanti, portando un gancio al volto di Sebastian, seguito successivamente da un montante. Conclusa la rapida combo compì un salto all'indietro di ben 15 metri.

L'Arte Eremitica potenzia ogni mio attacco, ma anche la mia difesa aumenta e riesco a sopportare di più il dolore...Tuttavia il suo colpo mi fa ancora tremolare la braccia con tutta la forza che ci ha messo, e sembrava un solo semplice calcio. Devo stare attento o qui finisce male.

In ultima battuta congiuse le mani nel sigillo della tigre, facendo apparire al suo fianco un ninja totalmente uguale a lui: un Kage Bushin

Solo vedendo come reagisce potrò capire come sconfiggerlo.

Pakkun si faceva agilmente strada nella foresta, Estel faticava a stargli dietro sebbene il cane per sua ammissioen non corresse alla sua massima velocità.

Più sono piccolo più sono veloci, pestiferi cosi pelosi.

Pensò tra sè e sè il Chunin, abituato alle rane non apprezzava affatto i cani.
Ogni metro che percorreva la sua rabbia si trasformava in voglia di vendetta, o meglio giustizia vendicativa. Era contento di aver ricevuto il supporto di Kurai, ma era anche preoccupato per ciò che era successo: un Chunin scomparso ed un Genin assassinato potevano significare molte cose, tra le quali la possibilità di scontrarsi contro nemici potenti.
Si voltò verso Hisashi, notando che gli stava dietro seppure con un po' di difficoltà, ad occhio e croce Estel sembrava essere più rapido di lui nei movimenti. Il volto del Senjuu era una maschera imperscrutabile, le ripetute missioni dovevano averlo reso capace di non mostrare alcuna emozione, infondo il suo grado parlava per sè.
Spostò lo sguardo ancor più indietro, guardando i due Genin che chiudevano il quartetto.

Loro sono quelli più in pericolo, devo pensare prima al bene della missione ma non posso lasciare che corrano rischi.

Era combattuto su come organizzare l'assalto ai nemici, senza pensare che non era neanche lui il caposquadra ma poco gli importava, il suo obbiettivo primario in quel momento era trovare quelli del Butai e fargliela pagare.
Passarono diverse decine di minuti, forse anche un'ora, quando Pakkun si fermò sul ramo di un albero. Estel e Hisashi giunsero poco dopo di fianco al cane.

Sono poco più avanti, accampati nella foresta, percepisco chiaramente l'odore di sangue che si portano ancora addietro.

Hisashi si abbassò, flettendo le ginocchia.

Grazie, sei stato molto utile.

Non esitare a chiamarmi quando avrai ancora bisogno di aiuto.

Il Jonin fece un sorriso ed un segno di assenso, poi chiuse un sigillo facendo scomparire il cagnolino in una nuvola di fumo.

Avanziamo...Fate piano.

Disse Estel rivolto anche ai Genin, saltando poi sul ramo successivo più lentamente del normale, cercando di non fare rumore.
Percorse altri 30 metri, nascondedosi tra le fronde per osservare l'accampamento poco più avanti e sotto di loro. Alla vista dei membri del Butai gli si infuocò il sangue nelle vene, facendo battere veloce il suo cuore per la rabbia.

Finalmente eccovi bastardi.

Bisbigliò più a se stesso che agli altri. Il suo istinto era quello di gettarsi dal ramo ed prenderli tutti a pugni talmente forti da fargli dimenticare persino i loro nomi, ma la voce di Hisashi lo fermò.

Ne contro 10, potrebbero essercene altri intenti a raccogliere provviste. Il mio piano e di piombare ovviamente dall'alto, isolandoli e impedendogli di accerchiarci. Kurai, tu vai a destra e pensa ai due che giocano a carte sotto l'albero, Kaos tu invece occupati dei due che beveno vicino al falò. Io impedirò che possano accerchiarci grazie alle mie abilità.

Si voltò poi verso il Chunin.

Estel, quello grosso lo lascio a te. Dalla sua espressione sicura e dal modo i gli altri uomini lo guardano e lo evitano allo stesso tempo mi fa intuire che sia il capo e anche il più forte tra tutti loro. Fallo prigioniero, non ucciderlo, ci servirà per capire cosa diavolo è successo. Anche per noi altri vale lo stesso, non uccidete se non necessario.

Il Namikaze fece un segno di assenso, chiudendo gli occhi concentrandosi un attimo soltanto. Sulle palpebre e nella zona intorno comparve un alone arancione, mentre le pupille divennero una fessura orizzontale e le iridi di colore giallo.

Andrò per primo, vedermi comparire li distrarrà quel tanto che vi basterà a voi per coglierli di sorpresa.

Si girò infine verso i due Genin, guardandoli profondamente.

In bocca al lupo, se avete difficoltà scappate, è un ordine.

Lanciò un'occhiata fugace a Hisashi il quale annuì impercettibilmente.

Bene allora, al mio 3. 1...2...3!

Con una forte spinta compì un lungo balzo in avanti, atterrando nel centro dell'accampamento a pochi metri dal capo, che da vicino sembrava un uomo alto almeno 1.90, ma snello e con la barba incolta.

E' qui la festa?

Gli uomini del Butai vennero presi totalmente di sorpresa, tanto che alcuni emisero un grido spaventato, per poi tentare di avventarsi sul Chunin poco dopo, senza riuscirci, poichè delle tronchi di legno apparirono dal sottosuolo, creando una barriera trai nemici ed Estel, ad eccezzione del capo.

Oh si, è proprio qui ragazzino.

Disse con tono beffardo, preparandosi alla lotta.