Sconvolgimento

Freerole, passaggio dalla vecchia alla nuova ambientazione

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    Takashiro


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    La vita di tutti i giorni...




    Non è altro che una giornata che passa come le altre, totalmente immersi nella ruotine, pochi inconvenienti, qualche piacevole sorpresa e tanta noia.

    Chissà dove posso andare a mangiare stasera...

    Nel mentre il sole tramontava all'orizzonte, un "guerriero" si toglieva le bende dalle mani, il suo corpo sudato e stanco si diresse verso la sua abitazione a pochi isolati di distanza dal campo di allenamento di Konoha; sebbene fosse una giornata noiosa come le altre, Taka era soddisfatto, ultimamente aveva fatto passi da gigante nei suoi allenamenti, temprando il suo corpo oltre ogni limite e sviluppando ulteriormente lo sharingan, anche se nel secondo caso non era possibile accorgersene a prima vista, a meno che non l'avesse mostrato di sua spontanea volontà.

    Nonostante la stanchezza non impiegò molto ad arrivare a casa e farsi una doccia calda per riprendersi dallo sforzo fatto durante il giorno. In breve fu pronto e tirato a lucido per una grande serata, obiettivo: portarsi a letto una ragazza.

    Purtroppo in giro c'erano dei guastafeste difficili da ignorare...


    _|
    Rachel: Takashiro Uchiha quand'è che ti deciderai a combattere per il tuo paese, c'è bisogno che lo Shogunato venga a bussarti alla porta di casa per far muovere il tuo culo da Konoha?

    La risposta seccata dello shinobi non tardò ad arrivare.

    Se volevo una moglie che mi rompesse i coglioni mi sarei sposato con una delle mie fidanzate, possibilmente una meno acida di te.

    In effetti era un sacco di tempo che Taka non usciva dal paese del Fuoco per una missione, fin'ora aveva svolto solo compiti semplici per un ninja del suo calibro, nonostante non volessero promuoverlo, tutti erano a conoscenza che il suo livello e non era assolutamente quello di un chunin, e stava nascondendo diversi assi nella manica ignoti a tutti.
    Sospirò stizzito, mentre Rachel offesa aveva messo il broncio con le braccia incrociate davanti alla porta dell'abitazione, l'intenzione di non farlo uscire era abbastanza palese.


    Come fai a rimanere così tranquillo in una situazione così critica, tutti i villaggi sono in guerra contro una potenza mondiale e invece di stare al fronte a lottare per la tua patria, esci la sera nel tentativo di rimorchiare qualche puttanella.

    Sei tu che ti preoccupi troppo, non so di quanti uomini disponga lo shogunato, ma non saranno mai abbastanza per sconfiggere tutte le potenze ninja, tra l'altro sono rimasti letteralmente impantanati nelle paludi di Oto da mesi senza nessun esito, cosa ti fa pensare che abbiano abbastanza forze per sconfiggere i quattro villaggi?

    Ad esempio la conquista lampo del paese dell'Erba, soggiogato nel bel mezzo degli esami chunin e senza che nessuno potesse reagiare.

    Un buon motivo per rimanere a Konoha per difenderla.

    Sono solo scuse, esci di casa prima che sorga il sole e torni solo la sera, te ne stai tutto il giorno nella foresta ad allenarti, vivi fuori dalla realtà... non ho idea che progressi tu abbia compiuto in questi mesi, ma non credo che siano abbastanza per difend...

    Qualcosa interruppe il discorso della ragazza, qualcosa a cui stentava a credere anche lei, anche conoscendo Taka da abbastanza tempo da capire che era un ragazzo pieno di sorprese.

    hrypz6

    Io credo che siano abbastanza... anzi domani cercherò una missione adatta alle mie capacità contro lo shogunato, è un bel pezzo che non mi faccio vedere dalle loro parti e ho paura che dimentichino la mia faccia...

    Fece una breve pausa per far digerire la notizia a Rachel.

    ... e per farti capire quello di cui sono veramente capace verrai con me, sono sicuro che saprai badare a te stessa nel campo di battaglia.

    La spadaccina si fece superare senza opporre resistenza, non era sotto l'effetto di un genjutsu, ma era la reazione spontanea di qualsiasi persona comune nei confronti di un magenkyu sharingan, sapeva già cosa volesse dire, adesso Takashiro poteva si poteva annoverare tra i ninja più forti del continente.
    Solo lui adesso sapeva quali altre sorprese nascondesse, dietro quella maschera di sufficienza.

    ...

    La vita di tutti i giorni non sarebbe stata più la stessa, qualcosa dietro le quinte del destino si stava muovendo per tutti.






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    Dato che si tratta semplicemente di una free-role per riassumere cos'ha fatto Takashiro in questi cinque anni, metto in conto un suo possibile progresso nelle abilità che può essere avvenuto in questo lungo lasso di tempo e non seguirò minimamente le vecchie regole del GdR, ma sarà una ruolata puramente narrativa.


    Edited by Isawa - 26/12/2015, 04:04
     
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    Konoha




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    Mmm... stasera Konoha è alquanto desolata, possibile che tutti abbiano paura di un possibile attacco?

    Si guardava attorno un pò stupito, effettivamente nella strada più affollata del villaggio c'erano solamente un quinto delle persone che normalmente vedeva la sera, non aveva ancora visto i suoi amici del vecchio team e ciò gli dispiaceva non poco, in quanto probabilmente erano a rischiare la vita fuori dal villaggio.

    Contrariamente a qualcuno che conosco molti ninja di questo villaggio sono pronti a morire per la patria.

    Infatti la sorveglianza dei ninja è al minimo, c'è solo qualche milizia di terz'ordine ha presidiare le strade, cos'ha in mente l'Hokage.

    Probabilmente la stessa cosa che penserebbe un buon leader, cercare di riconquistare i paesi cuscinetto intorno a Konoha per negare un'avanzata rapida al Butai e alleggerire la pressione su Oto, sai sarebbe un gesto carino dato che stanno combattendo il nostro stesso nemico.

    Ad accompagnarlo stasera c'era anche Rachel, non si sa bene per quale motivo fosse lì insieme a lui, forse per evitare nuove conquiste amorose da parte dell'Uchiha, altro motivo per cui l'Uchiha era rimasto così a lungo a Konoha.
    Ma vista la scarsa presenza di ragazze in generale non era nemmeno necessario; anche i negozianti lamentavano la scarsa presenza di clienti, nel loro caso però era molto più grave. Pian piano si stavano sempre più impoverendo, lungo la strada infatti era possibile già vedere qualche saracinesca abbassata con scritto 'vendesi'.

    I due decisero di gustarsi un pò di ramen come si deve (Taka non era proprio un fenomeno a cucinarlo), si sedettero sugli sgabelli vicino al bancone, ordinando entrambi una ciotola grande di ramen. Nell'attesa vollero fare qualche chiacchiera col cuoco, dato che non era per niente indaffarato, essendo loro due i soli due clienti, magari uno a contatto con la gente come lui sapeva qualcosa a riguardo.


    Stasera c'è poca gente in giro per le strade, tutti chiusi in casa a causa della paura di un attacco improvviso?

    Cuoco: Esatto! Tutti hanno paura di un attacco da parte dello Shogunato, ma non hanno paura di uscire di casa, hanno paura ha restare nel villaggio. Molte persone sono tornate dai loro parenti fuori città, altri hanno deciso di cambiare proprio paese, cercando ospitalità nel Paese del Tè o aldilà del mare, è un vero disastro! Di questo passo Konoha perderà la guerra perchè diverrà una città fantasma!

    Si erano già entrambi accorti da diversi mesi che le strade di Konoha erano meno affollate, ma non credevano fosse per quel motivo.
    Ovviamente l'unico bersaglio del Butai se riuscisse a passare il confine sarebbe Konoha, poi il palazzo del Daimyo, distrutta Konoha probabilmente il paese del Fuoco sarebbe perso... anzi addirittura l'intero continente sarebbe in mano all'invasore.
    Ciò non doveva succedere per nulla al mondo, cosa ne sarebbe stato di tutte le persone che vivevano lì, dei ninja e della realtà in cui avevano sempre vissuto fin'ora? L'unica certezza era il caos.


    Paura infondata, nessun esercito può avere la meglio contro Konoha, in più possiamo contare su potenti alleati come Kiri
    e Suna, Masahiro è sempre stato un convinto sostenitore dell'alleanza con Konoha e acerrimo nemico del Butai, credo che il suo pensiero sia condiviso dalla maggioranza dei suoi commilitoni.


    Che vuoi farci, sapere questo non basta alle persone comuni ed hanno deciso di andarsene per non rischiare, ormai tutti sono convinti di una cosa: Konoha non è più la città inespugnabile di un tempo.
    Specialmente con la blanda presenza di ninja a difenderla, stasera i primi che ho visto per strada siete voi due.
    Questo chiosco era frequentato assiduamente da shinobi di ogni risma, ormai riesco a riconoscerli ad occhio anche se vestiti in abiti civili; voi due sembrate molto forti, almeno fisicamente.


    Nel frattempo il cuoco servì le due ciotole di ramen ai due, nemmeno il tempo di posarla sul bancone e subito venne fagocitata in un baleno. Immediatamente entrambi ne chiesero un altro giro per entrambi, stavolta accompagnato da un pò di sake.

    Da quando sei entrato, fino ad ora non hai battuto ciglio, come fai a rimanere così calmo in questa situazione?
    Sembra come se questi problemi non ti riguardassero, perfino l'Hokage sarebbe preoccupato di un attacco, mentre tu sembri la persona più rilassata del mondo.


    Taka cominciò a ridere, suscitando disappunto in Rachel e stupore nel negoziante e di chi per caso aveva origliato la conversazione.

    Semplicemente perchè sono abituato a perdere tutto e ci sono poche cose che mi legano a questo villaggio.
    Non ho famiglia, pochi amici e tutti loro sanno badare a se stessi, inoltre gran parte della mia adolescenza l'ho passata a vagabondare per il continente, sono stato trattato sempre come un cane randagio e per questo ho imparato a badare da solo a me stesso, ciò significa che l'idea di affrontare da solo un esercito non mi spaventa, so che impegnandomi potrei anche riuscire a spuntarla.


    Parole molto arroganti, Taka non era il tipo di persona che parlava a caso solamente per pavoneggiarsi, molto spesso quanto affermava si trattava sempre di pura verità. Nemmeno i suoi occhi tradivano ciò che aveva detto, era sicuro dei suoi mezzi e ogni singola parte del corpo lo mostrava. Il cuoco non obiettò, stranamente l'atmosfera si fece più tesa e né Rachel, né il proprietario del locale sapevano come rispondere.
    Il cuoco si limitò a servire ciò che era stato ordinato, e i due clienti a consumarlo e pagare, per poi salutare ed andarsene.

    La serata era abbastanza fredda e niente invogliava a continuare a rimanere per le strade semi-deserte del villaggio, nell'aria c'era quel senso di sfiducia che sembrava aver contagiato tutti lì, tranne Taka, troppo sicuro di se per pensarla come tutti gli altri. La passeggiata di quella strana coppietta (rammento che Rachel era la figlia di un samurai, mentre Taka era un ninja) si concluse sulla cima del monte che sovrastava il villaggio, per intenderci quello su cui erano scolpiti i volti degli Hokage, da lì si godeva una splendida vista sui dintorni del villaggio, anche se il vento sembrava sferzare il viso dalla forza con cui tirava da Nord.
    Rachel colse l'occasione per porre una domanda all'Uchiha che si teneva dentro da un pò:


    Veramente non tieni affatto a Konoha? Dopotutto è la tua casa, oltre ai tuoi amici più stretti conosci molte altre persone, inoltre qui sono seppelliti i tuoi avi, qualcosa di tutto ciò dovrebbe starti a cuore!

    Konoha è stata attaccata diverse volte in passato, ed è sempre sopravvissuta, ciò non è tanto dovuto alle sue mura, oppure dalla forza o dal numero dei ninja che la difendevano, ma soprattutto dal loro spirito... se anche fosse stata distrutta sono sicuro che sarebbe stata ricostruita, l'importante è che lo spirito di non arrendersi mai dei suoi abitanti sopravvivesse.

    Piuttosto che rimanere qui a morire come topi in trappola gli abitanti del villaggio hanno preferito fuggire e sopravvivere. A prima vista potrebbe sembrare che provino sfiducia nei confronti dei ninja, ma credo che nei loro cuori risieda ancora la speranza, la speranza che questa guerra finisca con una vittoria di Konoha e degli altri paesi ninja.
    Per quello che mi riguarda potrebbero anche distruggere il villaggio, ma finché resiste lo spirito di rialzarsi e combattere la guerra non è persa.

    Godiamoci questa vista dei dintorni di Konoha ancora per un pò, da domani non la rivedrema per un bel pezzo.


    ...

    Non l'avrebbero vista mai più, non la Konoha che conoscevano.






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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 03:11
     
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    L'eterno dilemma: una missione adatta






    Non è mai semplice trovare una missione adatta alle proprie capacità, molto spesso si va incontro a qualcosa di più grande oppure delude le aspettative, rivelandosi una passeggiata. Diventa una vera sfida se a cercarla è un Uchiha arrogante come pochi in circolazione, ma solamente di grado chunin.
    Normalmente tutti i ninja si piegano alle regole imposte dai vecchi Hokage, ai genin vengono concesse al massimo missioni di livello C, al grado chunin massimo fino alla B, mentre ai jonin e alle squadre speciali non è imposto nessun limite; con questi punti fermi sono sempre state assegnate le missioni a Konoha con poche eccezioni alla regola fin'ora.


    Jonin: Non m'interessa chi ti credi di essere, i chunin non possono partecipare alle missioni di grado A e se non ti fosse entrato ancora in testa ti farò sospendere dal servizio per un mese.

    _|
    Te lo ripeto per l'ennesima volta, ultimamente sono stato occupato da altro invece di sottopormi ad uno stupido esame, quindi mi assegni quella stramaledetta missione e facciamola finita!

    Per l'ennesima volta Takashiro sta discutendo con l'addetto alle missioni di turno, cercando sempre di farsi assegnare la missione che più gli aggrada rispetto a quelle adatte al suo grado. Normalmente in queste situazioni aspettava l'uscita dall'ufficio del jonin per assegnarsi da solo la missione che più gli aggradava ed andarsene tranquillamente, sapeva falsificare la firma di chiunque grazie al suo sharingan.
    Finché tornava vivo e con l'obiettivo compiuto nessuno aveva da obiettare, ogni volta evitava una possibile punizione, perchè se il Jonin avesse riferito quello che ha fatto Taka, avrebbero punito anche lui per negligenza.

    Stavolta aveva di fronte un osso duro e nessuno veniva a bussare alla porta a causa della scarsità di shinobi presenti nel villaggio. Doveva cambiare modus operandi.


    Non ti andrà liscia come al solito, stavolta ti farò rigare dritto come tutti. Sei un pessimo esempio per gli altri giovani del villaggio, è un bene che non ti abbiano promosso a jonin, promuoverti ulteriormente sarebbe un disonore per tutto il villaggio...

    Bla bla bla! Posso rimanere qui tutto il giorno e prima o poi dovrai andare in bagno, non potrai sconfiggere la mia tecnica del controllo perfetto della vescica.

    La voce di entrambi era abbastanza alta e chiunque al di fuori della stanza udisse quella discussione non riusciva a trattenere le risate.

    Preferirei farmela addosso piuttosto che dartela vinta!

    Giusto per saperlo... per quale motivo un chunin come te vorrebbe partecipare a questa missione in particolare?


    Semplicemente perchè mancano due membri, io e una mia amica faremmo proprio al caso per completare questo team, altrimenti la missione non potrebbe mai avere inizio.

    Il grado questa tua "amica"?

    Non stiamo a puntualizzare sui gradi! Se gli dicessi che Rachel è solamente una civile e a malapena ha imparato le basi che conoscono gli studenti non la farebbe partecipare per nulla al mondo.

    E' una spadaccina formidabile e dovrebbe conoscerla per fama.


    Non conosco nessuna spadaccina formidabile qui a Konoha, a malapena conosco il tuo nome ed è più famoso a causa delle tue bravate e i tuoi meriti si contano su una mano.

    Questa gente mi manda sui nerviii! Può chiedere a Doritoki Hyuga, ho lavorato con lui per molto tempo e sa di cosa sono realmente capace.

    Lo conosco, è un validissimo shinobi, un esempio di stacanovismo per tutti, ma al momento non è al villaggio, se lo conosci già lo sai, è un sennin sempre in viaggio.

    Lo so razza d'imbecille! Sono stato suo allievo! Ma ogni tre mesi quel testone torna al villaggio per un breve periodo ed è... in ritardo. ...

    Taka non si lasciava sopraffare facilmente, nonostante ciò aveva finito gli argomenti, non sapeva più che scusa accampare, perciò si limitò a rimanere in silenzio. No, non se ne sarebbe andato, e non si sarebbe perso per nulla al mondo il momento in cui la vescica del povero disgraziato di fronte a lui avrebbe ceduto. Una piccola rivincita personale per tutta quell'inutile attesa... però ripensandoci sarebbe stato noioso aspettare tutto quel tempo.
    L'Uchiha sapeva che quando la testardaggine falliva, doveva far entrare in scena la sua astuzia.


    Visto il tuo grado perchè non partecipi tu a questa missione, posso occuparmi anch'io di assegnare missioni al tuo posto.

    So dove vuoi arrivare, non partecipo perchè non sono un ninja adatto alla missione, non conosco nessun genjutsu, né sono abile nel corpo a corpo e la mia arte della manipolazione dell'ombra non può fornire nessuna utilità in un campo di battaglia, sarei facile preda degli arcieri o degli assalti di altri shinobi alle spalle.

    Tutto ciò che dici è giusto. Guarda caso io conosco i genjutsu, ho appreso tecniche ad ampio raggio ultimamente e sono un combattente molto abile ed elusivo, oltre a cavarmela egregiamente nel corpo a corpo. Tutto ciò farebbe di me un candidato migliore di un jonin per questa missione.

    Nel mentre l'Uchiha stava per finire la frase, il Nara colpì il tavolo coi palmi delle mani aperte, nel contempo avvicinandosi all'interlocutore per osservarlo con sguardo minaccioso. A quanto pare quelle affermazioni avevano fatto centro.

    Non dire fesserie! So bene che conosci i genjutsu grazie al tuo sharingan e sei stato da sempre portato per l'apprendimento dei ninjutsu, ma questo non ti fa uno shinobi migliore di me.

    Quindi solo il tuo controllo dell'ombra ti metterebbe sopra ai miei genjutsu, la mia prestanza fisica e la mia conoscenza dei ninjutsu molto più profonda della tua? ... Ah giusto. Dalla tua hai anche il "genio tattico", sai di fronte ad una potenza schiacciante tendo a scordarmi di questi particolari.
    Sinceramente credo di divertirmi un sacco a schernire gli altri, credo che potrei abituarmici,


    La risposta alla derisione non tardò ad arrivare.

    Basta così! Non tollererò ancora i tuoi scherzi, ti sono superiore a te e lo dimostrerò in uno scontro oggi stesso. Fatti trovare alle quindici in punto nella foresta al campo d'addestramento numero dodici. Porta questa formidabile spadaccina, perchè quando avrò finito con te ci vorrà qualcuno che ti porterà in ospedale.

    D'accordo, quindi non ti dispiace se spargo la voce in giro?

    Più persone vedranno la tua disfatta meglio è, così si accorgeranno di quanto sei arrogante e vanaglorioso.

    Se c'era qualcosa che Takashiro sapeva fare meglio che manipolare il chakra, era manipolare le persone, in fin dei conti certe parole hanno più effetto di un genjutsu su certi individui. Sapeva già che il Nara avrebbe preparato trappole in tutta la zona e non avrebbe lasciato nulla al caso, armandosi dei peggiori sotterfugi per vincere... dopotutto era stato proprio lui ad infervorarlo così tanto.

    Ok, ci rivedremo al campo dodici dopo pranzo, ciao.

    Il chunin se ne uscì dall'ufficio con aria soddisfatta e si diresse dritto verso casa a radunare il suo equipaggiamento, anche se probabilmente non sarebbe stato necessario.

    ...

    I ninja sapevano risolvere le dispute solo combattendo e questo sarebbe stata la loro rovina.






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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 16:29
     
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    Una passeggiata




    Cosa ti è saltato in in mente! Almeno sei sicuro di poterlo battere?!

    Certo, altrimenti per quale motivo avrei messo come posta la nostra partecipazione a quella missione.

    Veramente da quello che mi hai raccontato prima quel jonin non ha mai menzionato una cosa simile...

    In effetti era vero, l'aveva solo sfidato ad un normalissimo duello. Forse Takashiro non aveva tenuto conto si questo mentre lo stava infervorando, in tal caso sarebbe un errore grave da parte sua.

    ...

    Quindi ti scontrerai contro di lui per nulla?

    Ovviamente era un accordo implicito, se avessi vinto avrei avuto il permesso per partecipare alla missione.

    Con qualche perplessità la spadaccina credette alle parole dello shinobi.

    Cosa sai sul tuo avversario?

    E' un Nara, non sa usare genjutsu, è scarso in corpo a corpo ed userà qualsiasi sotterfugio possibile per vincere, inclusi trappole e veleni.
    Forse non è stata una buona idea dargli carta bianca sul luogo e sull'ora.


    Non mi aspettavo che lasciassi così tanto vantaggio a quel Nara, sei troppo sicuro di te, probabilmente appena metterai piede in quel campo d'allenamento verrai ridotto in cenci dalle sue trappole.

    Nah, sarà una passeggiata.

    Era ovvio che quel campo d'addestramento era già stato disseminato di trappole, ma l'Uchia possedeva una tecnica adatta a mostrarle tutte. Convinto di questo prese solamente la sua katana come equipaggiamento, vestendosi con una camicia a fiori e dei pantaloni lunghi fino alle ginocchia. Rachel ovviamente l'accompagnò, voleva proprio capire come avrebbe fatto a vincere contro un jonin, per giunta svantaggiato dalla scelta del luogo.

    Prendendosela comoda e arrivando leggermente in ritardo, scoprirono che il luogo pullulava di gente, semplici genin, esponenti di diversi clan, civili e anche un paio di sp. jonin, probabilmente gli stessi con cui avrebbe dovuto affrontare la missione per cui stava combattendo. Insomma, a vedere lo scontro c'era mezzo villaggio.
    Tutti rimasero stupiti dalla calma mantenuta dal chunin, soprattutto dal suo equipaggiamento, praticamente costituito solamente da una singola arma bianca.
    Oltre la folla ad aspettarlo c'era il il suo avversario, anch'esso sicuro di se, dall'espressione sul viso già pregustava la vittoria.


    Jonin: Non credevo saresti venuto.

    Salve anche a te. Sai non potevo deludere tutte queste persone dopo aver sparso la voce in tutta Konoha. Cosa aspettiamo, se non erro il campo d'addestramento dodici è più avanti, oltre quegli alberi.

    Andiamo.

    I due sfidanti si diressero tranquillamente verso la radura al centro della foresta del campo dodici, si trattava di uno spiazzo irregolare del diametro di circa quaranta metri delimitato dagli alberi, da terra fino alle prime fronde erano all'incirca venticinque metri. L'erba alta era perfetta per nascondere trappole di ogni tipo, da semplici buche a qualcosa di più raffinato.
    Dalle fronde degli alberi filtrava abbondante la luce del sole, ovviamente il Nara scelse subito il lato col sole alle spalle, ma Taka aveva neutralizzato quello svantaggio portandosi dietro i suoi speciali occhiali da sole.

    magical_forest_by_alinuredini-d4dp62y

    Entrambi si trovavano a circa quindici metri di distanza uno di fronte all'altro, entrambi erano pronti a sfoderare il meglio che avevano, anche se le loro espressioni sul viso mostravano due approcci totalmente diversi allo scontro. Taka era rilassato, come se si trattasse di un semplice allenamento, mentre il jonin aveva preso la faccenda seriamente e non vedeva l'ora di sconfiggere l'Uchiha.
    Un altro jonin diede inizio allo scontro, poi si ritirò oltre gli alberi insieme agli altri spettatori. lo scontro sarebbe stato senza regole, l'importante era non ferire gravemente il proprio avversario.
    Non appena lo scontro iniziò, immediatamente il Nara tentò di bloccare i movimenti dell'Uchiha tramite la sua ombra, tentativo vano in quanto Taka lo superava nettamente in velocità, indietreggiò di cinque metri, poi scartò l'ombra verso destra quando arrivò alla sua estensione massima.

    Improvvisamente il chunin sentì il terreno sotto i suoi piedi cedere, aggrappandosi al bordo solido col suo braccio destro si diede una spinta abbastanza potente da uscire dalla fossa e allontanarsi tanto quel che bastava per essere oltre il raggio d'azione dell'ombra.


    Ti è piaciuta? ... E questo non è niente.

    Taka aveva già attivato lo sharingan non appena l'incontro ebbe inizio, capì subito che non sarebbe stato facile avvicinarsi, oltre all'ombra, tutt'intorno a lui era disseminato di trappole, l'obiettivo del suo avversario era tenerlo lì fermo, costringendolo ad arrendersi.
    Tutt'altro che preoccupato da tale strategia Taka compose i sigilli necessari al fiato ardente del drago, eseguiti con estrema rapidità e precisione, per poi scagliare la fiammata in direzione retta verso il suo avversario.
    Quest'ultimo eresse intorno a se uno scudo a trecentosessanta gradi d'acqua, quando le due tecniche si scontrarono ne scaturì un'immensa quantità di vapore, tanto che per qualche secondo non si riuscì a vedere cosa stesse succedendo nel campo di battaglia.


    Non sarò bravo quanto te nei ninjutsu, ma sono un maestro di tecniche difensive, perciò non riuscirai a colpirmi con nessuna delle tue tecniche, non importa quale elemento usi, avrò sempre la risposta pronta.

    Non puoi sconfiggermi, se ti muovi rischi di finire in una delle mie trappole e sei fuori raggio massimo dei tuoi genjutsu, non ti rimane che arrenderti.


    Aveva ragione in effetti, forse aveva commesso una sbruffonata sfidando un jonin e concedendogli tutti quei vantaggi.
    Il pubblico sentendo quelle affermazioni cominciava a rumoreggiare; mentre alcuni se ne stavano già andando, la nebbia scaturita dallo scontro precedente cominciava a diradarsi, lasciando tutti sbigottiti: Takashiro era sparito.

    ...

    Sfidare a viso aperto l'Impero era follia, l'elusività era l'unica salvezza degli shinobi.








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    Un trionfo inaspettato




    Sotto gli occhi increduli di tutti Takashiro sembrava svanito nel nulla. Secondo le parole del Nara tutt'intorno a lui si trovavano migliaia di trappole, possibile che sia riuscito ad evitarle tutte per poi uscire dall'arena?
    In ogni caso non si spiega come sia riuscito a non destare l'attenzione del pubblico, ricordiamo che tra loro ci sono anche ninja esperti...
    A tutti sembrava sfuggire qualcosa, l'attenzione della folla fu di nuovo catturata dallo scontro e da quello strambo gioco di magia, e chi se ne stava andando tornò immediatamente a sgomitare per un posto in prima fila.

    Il più impressionato di tutti era il jonin nell'arena, non si spiegava come fosse possibile quella sparizione, secondo le sue ricerche e dai rapporti delle ultime missioni del chunin, quest'ultimo non possedeva tecniche di smaterializzazione o altro che gli consentisse di fuggire.


    Pensato Jonin: Che abbia utilizzato un banale trucchetto per confondermi, utilizzando l'Inner Earth Reflection Lure per andare sottoterra mentre c'era scarsa visibilità a causa della nebbia per costringermi a muovermi?

    Se è così si sbaglia di grosso, tutt'intorno a me sono presenti centinaia di sigilli esplosivi, sono meno potenti di quelli normali, ma la botta si sente eccome e subire molti impatti ravvicinati porta gravi conseguenze. Ovviamente quelli superficiali si attivano grazie a comando, mentre quelli sotterranei solamente se una fonte di chakra gli si avvicina troppo... se riuscisse ad avvicinarsi a me sottoterra probabilmente sentirei un bel botto sotto i miei piedi.

    Ahahaha! Non capisco cosa vuole dimostrare con questa sparizione scenica, se si prova a muovere è spacciato in ogni caso.


    Passarono diversi minuti prima che accadde qualcosa di nuovo, tutti erano col fiato sospeso, mentre l'unico a perdere interesse per la faccenda era il jonin rimasto fermo dall'inizio della scontro nella stessa posizione, teneva ancora attivo il controllo dell'ombra, ma il suo sguardo sembrava molto seccato. Ormai era sicuro della vittoria, perciò si azzardò a parlare direttamente con la folla, in modo che con la sua parlantina potesse convincere il pubblico a legittimare la sua "vittoria".

    Signori e signore, a quanto pare lo scontro si conclude qui, non ho idea di dove sia sparito questo insulso chunin, ma probabilmente si trova nella stessa situazione di prima: incapace di muoversi. Credo che abbiamo aspettato fin troppo. Lo scontro è finito, è la prova che l'intelletto può sconfiggere la forza bruta. Se volete scusarmi ho ancora del lavoro da sbrigare.

    Purtroppo per lui gli spettatori non gli diedero credito; qualcosa aveva attratto i loro sguardi, puntati leggermente più in alto rispetto alla figura del Nara. Stupito, quest'ultimo alzò lo sguardo, solamente per capire che aveva sbagliato completamente le sue previsioni.

    Tu... come hai fatto?

    L'Uchiha non degnò di risposta lo shinobi sotto di lui. L'attimo in cui i loro sguardi si incrociarono fu fatale. Immediatamente lo sharingan con tre tomoe scagliò il jonin in un mondo illusorio, creato su misura per tenerlo occupato più a lungo possibile.
    Mentre il Nara stava cercando di capire se fosse o meno in un genjutsu, Taka si dondolava a testa in giù, aggrappato ad una catena eterea e semitrasparente, creata col suo chakra e fissata al ramo sopra di lui, aveva uno sguardo divertito e soddisfatto, come se stava aspettando quel momento da molto tempo.

    M9Dql4H



    Purtroppo per l'Uchiha quel momento durò poco, infatti al jonin bastarono pochi secondi per capire di trovarsi in un genjutsu ed eseguire il rilascio.
    Takashiro tornò ad essere invisibile, scomparendo nel nulla da cui prima era apparso.


    So che sei lì!

    Come svegliato da un incubo il Nara si riprese di colpo, tentando di immobilizzare l'avversario con l'incatenamento ombroso, accorgendosi immediatamente che l'ombra non aveva toccato nulla.
    Tutti, tranne il jonin, avevano compreso cos'era successo, o almeno lo stavano ipotizzando come meglio potevano... la tecnica della catena eterea (un nome così a caso) era una novità per tutti, nessuno l'aveva mai vista prima e destò grande interesse da parte del pubblico.


    Pensato: Cosa... cosa sta succedendo? Sono stato intrappolato in un genjutsu quando ci siamo incontrati fuori dall'arena?
    Non è possibile! Non può conoscere dei genjutsu così potenti da non poter nemmeno essere riconosciuti da un jonin. Dev'esserci un'altra spiegazione razionale a tutto ciò, forse si sta facendo aiutare da qualcun altro... deve... dev'essere così.


    Dal canto suo, il Nara non sapeva più cosa pensare, tentò nuovamente un rilascio più potente del precedente, ovviamente senza successo; poi si ruppe l'anulare della mano sinistra, sperando che la ferita lo liberasse da quella che credeva essere un illusione, altro tentativo senza successo.
    Il jonin cercò di mantenere la calma, ma sudava visibilmente freddo, guardava in tutte le direzioni, poggiava l'orecchio a terra per sentire eventuali movimenti sotterranei. Non ci stava a perdere.
    Spostò l'ombra verso l'alto, cercando di colpire il suo avversario alla cieca, ancora nulla.
    Provò a far esplodere qualche bomba, ma non sortì alcun effetto, tranne spaventare qualche spettatore.

    Takashiro se ne stava al sicuro incollato al ramo grazie alla sua catena di chakra, ancora sotto l'effetto della tecnica dell'invisibilità. Prese in mano una pigna, una bella grossa e senza troppi indugi la scagliò a potenza bassa contro la testa del Nara con l'orecchio poggiato sul terreno, colpendolo in pieno, nel contempo sciogliendo la tecnica dell'invisibilità.
    Immediatamente il jonin si girò nella direzione in cui proveniva "l'attacco", rimanendo a fissare la figura dell'Uchiha per diverso tempo, per poi pronunciare in tono stizzito.


    Ammetto la sconfitta, firmerò i moduli per farti assegnare la missione, ma solamente il resto del team potrà approvare la tua partecipazione.

    Poi uscì dal campo d'addestramento a testa bassa, senza degnare di uno sguardo nessuno. Probabilmente si sarebbe ricordato a lungo di quella batosta.
    Nel mentre Taka, se ne scendeva dalla sua posizione sempre utilizzando la catena eterea facendola uscire direttamente dal torace (non voleva toccar terra, aveva il timore che potesse incappare nelle trappole) per spostarsi rapidamente verso il bordo della radura.
    Nonostante lo scontro fu breve e per certi versi noioso, tutti rimasero impressionati dalla tattica di Takashiro, tanto che molti da lì in avanti lo avrebbero considerato molto più forte di un jonin.


    ...

    Una di una lunga serie di vittorie, tutte effimere e vane.








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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 04:15
     
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    Un nuovo team




    Non appena Taka uscì dall'arena naturale venne investito da un milione di domande, provenienti un pò da tutti, le più comuni riguardavano le due tecniche utilizzate per vincere lo scontro: la catena eterea sconosciuta a tutti e la tecnica dell'invisibilità conosciuta solamente dalle squadre speciali.
    L'Uchiha evitò di rispondere alle domande, ringraziando tutti gli spettatori per la presenza e tornando invisibile grazie alla tecnica usata in precedenza per non essere disturbato mentre se ne stava andando, lasciando tutti pieni di dubbi.

    La folla si disperse rapidamente, non c'era motivo per restare lì in quanto il vincitore si era dileguato. Rimasero lì solamente Rachel e un paio di shinobi di livello molto alto. Non appena l'ultimo spettatore si allontanò abbastanza, uno di loro, il più alto e grosso, si rivelò togliendosi mantello e cappuccio, rivolgendosi alla spadaccina.
    _|samurai-7--painting-of-kambei
    Era un uomo alto sul metro e novanta, robusto e vestito con abiti bianca e larghi, probabilmente atti a nascondere protezioni o altri assi nella manica; aveva una carnagione leggermente abbronzata e dei lunghi capelli scuri raccolti in dread, portava degli occhiali da sole con lenti rotonde a coprire gli occhi. A primo sguardo sembrava avere più di trent'anni.


    ???: Tu sei la sua amica, quando ha intenzione di rivelarsi Takashiro?

    Non saprei, nessuno sa cosa passa per le testa di quello svitato... comunque piacere di conoscerti, io sono Rachel.

    La ragazza tese la mano verso i due, sperando che rivelassero il loro nome.

    Sono Kenji, ma puoi chiamarmi anche Tiger, piacere di conoscerti Rachel.

    Disse lo shinobi mentre ricambiò la stretta di mano.
    L'altro, alto un pò meno della spadaccina, rimase ancora celato da mantello e cappuccio, ignorando le parole di quest'ultima.
    Rachel ritirò indietro la mano e facendo finta di nulla si rivolse di nuovo a Kenji.


    Ehm... voi sareste gli altri partecipanti alla missione?

    Mi pare ovvio, voglio conoscere di persona i miei compagni di missione e qui non sono l'unico a pensarla così... non voglio lavorare con degli incompetenti. AVANTI RIVELATI, ORMAI CI SIAMO SOLO NOI QUI.

    Takashiro riapparve un secondo dopo di fianco a Rachel.

    Piacere di conoscerti Kenji, ho sentito Leon parlare bene di te, più di una volta.

    Già, mi ha detto che eravate nello stesso team genin, a prima vista non sembri molto sveglio, ma prima mi hai stupito... come fa un chunin a conoscere la tecnica dell'invisibilità, così gelosamente custodita dalla squadra assassina?

    A voi credo di poterlo rivelare... l'ho copiata col mio sharingan mesi fa, tutto qui.

    ???: Vedo che col tempo sei diventato più furbo, Takuccio.

    Quella voce estremamente sgradevole per le orecchie dell'Uchiha, era cambiata, ma sapeva a chi apparteneva e non era buon segno che fosse ancora una volta in team con lui.

    No... non tu...

    ZBzzRLG _|
    La kunoichi si tolse il mantello, rivelandosi una vecchia conoscenza di Taka. Era la sua compagna di team insieme a Leon dopo l'accademia. Da allora la pallida ragazzina dai capelli rossi e dai lineamenti da fata, aveva fatto carriera divenendo un'abile sp.jonin, suscitando invidia nei suoi ex-compagni.

    Asuka: Così sei migliorato un pochino da quando sei andato ad allenarti in segreto, davvero niente male, ma non sei ancora al mio livello.

    Io non ne sarei così sicuro, posso farti il culo a strisce quando desideri.

    Allora sfidami ora e vedremo chi avrà la meglio.

    Smettila Asuka, siamo qui per conoscerci meglio e non per attaccar briga, i ninja migliori dovrebbero essere a combattere al fronte e non a sfidarsi in inutili scontri.
    Takashiro, da quello che ho visto oggi sembri sapere il fatto tuo, discuteremo delle nostre capacità nello specifico in un luogo più adatto stasera... invece di Rachel non so nulla e anche lei parteciperà alla missione insieme a noi. Non è una kunoichi di Konoha e probabilmente non è nemmeno natia del paese del Fuoco, so che la ritieni una compagna affidabile e ti ha aiutato in alcune missioni, ma io non credo che sia all'altezza per un incarico di questo tipo.


    Come vorresti metterla alla prova?

    Mettermi alla prova?!

    Esatto. Una cosa da nulla, se vuoi essere la nostra "combattente di prima linea" devi dimostrare di essere molto più forte di noi in quell'ambito.

    Asuka e Kenji eseguirono la tecnica della moltiplicazione superiore del corpo, creando due copie ognuno, armate entrambe con una katana.

    Abbatti le nostre copie senza subire un graffio e sei dei nostri, altrimenti troveremo qualcun'altro.

    Cooosa? Come faccio a sconfiggere quattro sp. jonin senza subire un graffio? Non ho nemmeno un'arma.

    L'Uchiha lanciò la katana verso la bionda.

    Non romperla e non ti preoccupare, probabilmente sono delle pippe nel corpo a corpo.

    Nonostante le parole "rassicuranti" dell'Uchiha, la spadaccina aveva seri dubbi di riuscire a superare la prova, era la prima volta che affrontava ninja così forti, sebbene non potessero utilizzare tecniche, probabilmente erano molto veloci e forti, in più erano quattro contro uno, sarebbe stato difficile uscirne illesi.
    Un pò preoccupata la spadaccina si allontanò dagli altri di dieci metri e poi si mise in posizione di guardia, seguita dai cloni che la accerchiarono subito dopo, lasciandogli un raggio d'azione di appena due metri.


    Cominciate!

    Il segnale vocale fu subito seguito da un gesto netto della mano che sanciva l'inizio della prova, mentre le copie stavano caricando l'attacco, Taka attivò immediatamente lo sharingan per precauzione, sapeva di ciò che era capace la spadaccina e non voleva andare incontro a brutte sorprese.

    Abbassatevi.

    Sapeva già quale tecnica avrebbe usato Rachel ed erano in pericolo anche loro. Dapprima i due shinobi non capirono, ma non appena le loro copie vennero tagliate in due all'altezza della vita, si gettarono a terra per evitare l'onda tagliente circolare.
    Non appena gli spettatori a quello strano spettacolo rialzarono lo sguardo, videro la ragazza illesa con in mano la katana spezzata a metà, a terra la stessa sorte toccò alle armi impiegate dalle copie.


    Ed ecco un'altra spada da buttare... sono stufo di ricomprarle, per questa missione userai la spada nel seminterrato, spero che almeno quel pezzo d'acciaio e qualunque cosa usata per realizzarla sia abbastanza resistente per durare tutta la missione.

    Mi avete stupito entrambi quest'oggi... non vi credevo abbastanza forti, ma anche i migliori si sbagliano ogni tanto.
    Stasera ci ritroveremo a casa mia per un consulto finale, se avete ancora qualche faccenda in sospeso sbrigatela oggi, perchè da domani non vedremo Konoha per molto tempo.


    Seguì un cenno affermativo da parte di entrambi, poi Asuka e Kenji si volatilizzarono, lasciando i due liberi fino alla sera.

    ...

    Tanta brama di partecipare alla guerra, per poi pentirsene una volta viste le atrocità commesse da entrambi i lati.






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    Inquietudini



    buildings_animestockscom_12



    La mattina dopo Taka e gli altri si misero subito in marcia verso il fronte, prima tappa il confine con il paese delle Valli.

    Come vi ho già detto dovremmo creare un passaggio sotterraneo per infiltrarci dietro le linee nemiche... ma non dovremmo uccidere nessuna guardia, il nostro obiettivo è sabotare i loro rifornimenti. Faremo credere ai comandanti che si tratta solamente di scorrerie di un gruppo di criminali, in modo da non allarmarli subito.

    Poi passeremo a sabotare strade, ponti e imbarcazioni, in modo da tagliare i contatti con il paese. A quel punto per risolvere quel problema invieranno un generale alla testa di un esercito, probabilmente accompagnato da un gruppo di loro ninja. Saranno sicuramente molto cauti e attenti a possibili trappole, quindi l'unico modo per sconfiggerli sarà sfidarli faccia a faccia.


    Cosa?

    Farò io da esca. Attaccarli mentre attraversano i boschi sarà un gioco da ragazzi e attirerò subito l'attenzione dei ninja accompagnatori, poi interverrete tu e Taka per darmi supporto contro di loro, anche se basterebbe Taka da solo a sbarazzarsi di loro.

    Io mi occuperò del resto dell'esercito, grazie alla mia manipolazione del legno posso ucciderli senza espormi al pericolo.
    Il gruppo del generale sarà sicuramente il più difficile da abbattere e non cadrà facilmente, una volta perso il grosso dell'esercito tenterà di nascondersi insieme alle sue guardie personali. Trovarlo sarà uno scherzo grazie ai miei segugi e lo costringeremo alla resa.
    Ricordate: il generale non deve morire per nessuna ragione al mondo.
    Quando il quartier generale dei nemici non avrà più notizie dal paese delle Valli manderanno una squadra di recupero, composta da ninja e guerrieri di altissimo livello. Nel frattempo escogiteremo una trappola, è rischioso affrontarli faccia a faccia, non sappiamo quanti ne invieranno, né le loro abilità; sono certo che non manderanno degli sprovveduti dove ha fallito un generale. Se possibile lasceremo in vita anche uno di loro per estorcergli informazioni.
    Infine ad attenderci al confine con il paese del Fuoco ci aspetterà una squadra di supporto per trasportare i prigionieri al villaggio per interrogarli, poi passeremo alla fase due.


    Mi pare un pò complicata per essere una missione di grado A

    Già e le altre fasi saranno sempre più difficili.

    Quanto tempo abbiamo per concludere questa missione?

    Un mese per sabotare tutte le vie di comunicazione e i rifornimenti di cibo, poi una settimana per occuparci dell'esercito ed un'altra per occuparci della squadra di recupero. Ovviamente le tempiste potrebbero subire variazioni se per esempio l'esercito arriverà una settimana dopo i primi sabotaggi, oppure se non manderanno affatto una squadra di recupero.

    La spadaccina aveva ascoltato attentamente tutte le parole degli shinobi, era inesperta ed era visibilmente preoccupata per l'esito della missione. Specialmente la paura di commettere errori la paralizzava.

    Sinceramente... non credo di potercela fare.

    Non essere sciocca, abbiamo tutte le carte in regola per portare a termine un lavoro simile, dobbiamo mantenere sempre sangue freddo e nervi saldi.

    Esatto. Nonostante possa sembrare un'impresa impossibile sono convinto che ognuno di noi adempirà ai suoi compiti, nonostante la tua inesperienza sono sicuro che saprai cosa fare al momento giusto.
    I prossimi anni di guerra saranno decisivi e il nostro compito è quello di indebolire lo shogunato il più possibile, quindi cercate di rimanere concentrati quando arriverà il momento, non sono tollerati fallimenti per mancanza di spina dorsale.


    Il sole stava scendendo all'orizzonte e finalmente giunsero nei pressi del confine. Kenji compose una serie quasi infinita di sigilli, aprendo una voragine per terra. Con un'altra tecnica sbriciolò la pietra e successivamente cominciò a scavare un cunicolo sotterraneo che probabilmente si sarebbe esteso oltre il confine, attentamente sorvegliato dallo shogunato.

    E' proprio necessario tutto questo?

    L'alternativa era lanciarsi con una fionda gigante.

    Difficile capire dal tono di voce se fosse ironia oppure se realmente a piani alti di Konoha avessero valutato anche questa opzione.

    Cercherò di finire più in fretta possibile, ma dovrei impiegare almeno dodici ore. Quando avrò finito dovrò riposarmi a lungo, perciò Rachel rimarrà a guardia del nostro rifugio nel caso una pattuglia ci individuasse. Takashiro e Asuka agiranno la notte seguente, assaltando i magazzini che vi ho mostrato prima sulla mappa.

    Dovrete agire solo di notte ed in fretta, i genjutsu di Asuka serviranno ad addormentare le guardie e le tecniche distruttive di Takashiro raderanno al suolo i punti di interesse. Una volta finito Asuka cambierà i ricordi dei soldati addormentati, facendo credere loro di essere stati assaltati da un gruppo di banditi comuni. Non ci devono essere morti tra i civili, è una questione di correttezza nei confronti di chi è stato sottomesso contro la propria volontà.
    Tutto chiaro?


    Un cenno affermativo dal resto team rassicurò ulteriormente il leader. Quest'ultimo proseguì con la sua mansione finché non la conclusione all'incirca nell'arco di tempo stabilito, crollando pochi minuti dopo nel suo giaciglio improvvisato all'interno di una galleria.

    Kenji ha fatto veramente un buon lavoro, chissà perchè quello scansafatiche di Leon non è capace di fare queste cose.

    Non tutti sono portati come te e Kenji nella propria Kekkei Genkai; comunque ti sei risposto da solo: il nostro Leonuccio non è interessato è diventare un membro di spicco del suo clan, probabilmente gli basta sapere di essere più forte della maggior parte dei ninja e godersi la vita.
    Se solo avesse continuato a seguire le istruzioni del maestro, adesso potrebbe esserci lui al posto di Kenji.


    Impossibile, quel testone ha un carattere troppo impulsivo per essere il leader.

    Nel mentre pronunciava quelle parole, Taka ripensò al suo maestro.

    Asuka, hai qualche notizia del sensei Doritoki?

    Nulla. Non è tornato al villaggio nel giorno stabilito, è la prima volta che gli succede in questi ultimi anni. So che è forte, ma forse potrebbe essergli successo qualcosa... mi sembra stesse braccando un mukenin molto pericoloso.

    La kunoichi era visibilmente preoccupata, anche i migliori potevano cadere in missione, specialmente contro avversari di pari livello.

    Magari mi sto preoccupando troppo, sarà in ritardo perchè non ha ancora trovato una traccia e non vuole tornare al villaggio a mani vuote.

    E' più plausibile quest'ipotesi, non riesco ad immaginare il maestro sconfitto.

    Conoscevano ciò di cui era capace il loro maestro, se li aveva terrorizzati per anni e lo fa ancora adesso ci sarà un motivo.
    Al momento si trovavano tutti e quattro in una costruzione di legno sita in una delle gallerie scavate, nel bel mezzo del territorio del paese delle Valli, dovevano aspettare che calasse il sole per uscire allo scoperto, ma Asuka decise ugualmente di fare un giro di perlustrazione... creare un tunnel non è un'operazione così silenziosa, anche mettendoci tutta la cura possibile.


    Sei piuttosto silenziosa, qualcosa non va?

    Rachel non aveva detto una parola da quando erano entrati nel tunnel e questo incominciava a preoccupare Taka.

    Lo sai, se non ho nulla da dire preferisco rimanere in silenzio.

    Mi spiace di averti trascinata in una guerra che non ti appartiene contro la tua volontà...

    Questa guerra appartiene a tutti e poi che maestra di spada sarei se mi tirassi indietro.

    L'Uchiha rimase stupito dall'affermazione della ragazza, fortunatamente era riuscita a trovare la determinazione necessaria da sola e questo lo rassicurò molto. Sin congedò da quest'ultima con una pacca sulla spalla, l'aria stantia di quel posto incominciava a togliergli il respiro.




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    La missione prima di tutto




    La sera successiva Takashiro e Asuka sgattaiolarono fuori dalla base, dovevano solamente bruciare un magazzino che si trovava ad appena un chilometro più avanti dalla loro posizione, un compito semplice se non fosse la sua vicinanza ad un villaggio di civili. La presenza delle truppe nemiche non era massiccia, ma il rischio era che l'incendio si propagasse anche alle case della povera gente, un compito non facile per un tipo rozzo come l'Uchiha.

    Sarà davvero la cosa giusta da fare?

    Dici così perchè hai paura di fare un falò con l'intero villaggio?

    No, non è questo. Se ci limitiamo semplicemente a distruggere i magazzini con dentro le provviste non danneggeremo solo l'invasore, ma anche le persone più umili che vivono qui, insomma porteremo la carestia in tutto il paese, provocando la morte degli innocenti.

    Hai ragione, ma tu sottovaluti troppo i civili. Non sono così idioti da rimanere senza una scorta di cibo ben nascosta all'interno della casa.
    Una volta ho perquisito la casa di un contadino fuori Konoha e sotto il pavimento ho trovato un piccolo tesoro, insieme ad una gran quantità di provviste, è riuscito ad ingannare perfino gli ufficiali di stanza in quel luogo. Non credo ci sia da preoccuparsi per queste persone.


    Sono d'accordo su questo, ma una volta che avremo distrutto tutti i magazzini del paese, i conquistatori non si limiteranno a morire di fame, ma cercheranno cibo dovunque, non solo nelle foreste, ma anche nelle case delle persone... e con chi non vorrà cederlo saranno veramente cruenti.

    Questo è vero, ma non possiamo farci niente, sono gli ordini dal villaggio. Quando verrà il momento la pagheranno cara anche i soldati stanziati in questo paese; inoltre se si macchieranno di atti violenti contro i civili, la popolazione potrebbe anche insorgere contro di loro, facilitando il nostro compito.

    Lo shinobi rimase in silenzio, aveva un'espressione amareggiata in volto. La guerra significava anche quello, sfruttare per il proprio tornaconto chi non ha nulla a che fare con essa, anche se credeva che i piani alti di Konoha non avevano previsto tale possibilità.

    So che hai sempre eseguito missioni abbastanza semplici, come uccidi questo bersaglio, oppure trova e sgomina una banda di criminali, ma le missioni durante una guerra implicano perfino azioni più ignobili di queste. Dovrai farci l'abitudine, non possiamo pensare alla salvezza di tutti se prima non riusciamo a salvare Konoha, mettitelo bene in testa, non voglio morire o peggio fallire una missione a causa di un'esitazione nel momento sbagliato.

    Le parole della ragazza erano inconfutabili dall'Uchiha, la lontananza dalle missioni di un certo livello l'aveva ammorbidito e non andava affatto bene, se ne rendeva conto anche lui, doveva tornare come un tempo ad eseguire i compiti che gli assegnava il villaggio senza porsi domande, credendo fermamente che il bene di Konoha e della sua popolazione fosse superiore a tutto il resto; ma più cercava di convincersi di essere nel giusto e più aveva dubbi a riguardo.

    I due raggiunsero in silenzio e senza far rumore il magazzino. Il piccolo villaggio era deserto, niente mura, case povere in legno e vi erano solamente due guardie a presidiare l'entrata del magazzino ed un'altra a fare la ronda intorno al perimetro del centro abitato.


    Occupati della guardia di pattuglia intorno al villaggio, io mi occuperò di quelle davanti al magazzino.

    Taka stava partendo a razzo verso la guardia, quando una mano sulla spalla lo fermò repentinamente.

    Nessun rumore.

    Ultima raccomandazione da parte della kunoichi, prima di cominciare.

    Ecco perchè non voglio lavorare con lei: è una persona stressante!

    Taka mise fuori combattimento la guardia di ronda con un genjutsu, lo stesso fece Asuka con gli altri due soldati con la tecnica del sonno delle piume. I due si ritrovarono vicino al magazzino un minuto dopo. Taka, dopo aver poggiato il corpo esanime della guardia, entrò nel magazzino e appiccò un incendio con una delle sue tecniche katon, senza esagerare come suo solito; nel mentre Asuka cambiava i ricordi dei soldati storditi poco prima, stendendoli poi in posizioni differenti nei pressi del magazzino.

    Fatto?

    Certo. Possiamo andare.

    La notte per i due shinobi non sarebbe finita così presto, avevano ancora del lavoro da fare.
    L'incendio divampò in brevissimo tempo tra le provviste, bruciandole inesorabilmente prima che il villaggio potesse svegliarsi ed organizzare lo spegnimento dell'incendio. I soldati storditi avrebbero dato la stessa versione dei fatti: dei banditi li avevano circondati e resi inoffensivi col minimo rumore, per poi imbavagliarli e costringerli a guardare mentre depredavano il possibile e bruciavano il resto, per poi andarsene nel buio, non prima di averli storditi per recuperare le corde e i bavagli usati.

    Questi eventi si erano ripetuti varie volte quella notte nei villaggi vicini, perciò tutti credettero ciecamente alle parole delle guardie di ronda.
    Casi analoghi si susseguirono con le stesse modalità, anche raddoppiando o triplicando le truppe di pattuglia, perfino i magazzini della capitale vennero depredati e dati alle fiamme.
    I falchi messaggeri si susseguivano di giorno in giorno dal paese delle Valli fino al Butai per richiedere l'aiuto di specialisti e rinforzi immediati, il via vai di lettere dal cielo non sfuggì agli occhi vigili ed attenti di Takashiro ed Asuka.
    I quattro shinobi sapevano dell'arrivo imminente di un esercito a risolvere il problema e dovevano prepararsi ad accoglierlo come si deve; nel frattempo il malcontento saliva tra i civili a causa dei soprusi compiuti dagli occupanti nei loro confronti, inoltre la carestia aveva colpito tutti, perfino i nobili assoggettati cominciavano ad organizzare ribellioni, fomentando segretamente la popolazione contro gli invasori.
    La situazione nel pease delle Valli incominciava a farsi critica per lo shogunato, adesso gli alti comandi del Butai dovevano fare una scelta, mantenere alta la pressione sui confini Konohani o intervenire per non rischiare di perdere una delle nazioni occupate.

    ...

    Tutti i crimini possono essere perdonati in guerra... ma solamente ai vincitori.






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    I ninja del Butai




    Erano passate circa tre settimane da quando Takashiro e gli altri avevano superato il confine, ormai lo Shogunato stava già organizzando una spedizione da mandare in soccorso delle truppe stanziate nel paese delle Valli e i quattro shinobi dovevano accoglierli distruggendo tutte le vie di comunicazione del paese.

    Taka avrebbe sabotato i ponti e le imbarcazioni nella parte ovest del paese, quella più vicina ad Oto; Asuka toccò lo stesso compito nella parte est del paese; infine Kenji si doveva occupare di distruggere le strade principali del paese con la sua arte del legno.
    Per il momento Rachel venne mandata nelle grandi città ad osservare la situazione, specialmente doveva monitorare i falchi in partenza e in arrivo nella capitale.

    Quelle semplici mansioni vennero portate a compimento senza grossi problemi, causando solamente qualche morto nelle truppe occupanti. Ormai agli occhi di tutti quelle azioni non era più opera di criminali, ma di un gruppo di ninja ben organizzato. I nobili assoggettati certi di questo, cominciarono a fomentare la popolazione in pubblico sempre più insistentemente, non avendo più paura delle truppe occupanti allo sbando, cominciando a finanziare delle milizie e dei gruppi di resistenza all'interno del paese. Erano certi che questi ninja li avrebbero appoggiati contro i rinforzi mandati dallo Shogunato e non volevano certo rimanere in disparte, chiunque li avesse mandati avrebbe rivendicato l'intero paese come propria conquista e non volevano certo essere privati nuovamente dei loro poteri da uno stato straniero.

    ...

    shoguns_by_supafly_01-d3j5g2t

    Una settimana dopo sulla costa nord del paese delle valli sbarcò un grosso esercito, il numero delle navi pesanti impiegate era veramente elevato, ciò stava a significare solo un'imponente presenza di truppe e di macchine d'assedio. Sapevano che i ribelli avrebbero reso difficile espugnare le città e perciò erano pronti a radere al suolo le mura. Difficile scorgere altro da quella distanza, anche per la vista sviluppata di Asuka.
    Una cosa era certa, non c'era nessuno ad aspettarli, né i loro commilitoni di stanza nel paese, né la milizia ribelle.
    Le lotte intestine nel paese stavano infuriando e nessuno dei due schieramenti era veramente in vantaggio; i quattro shinobi seguendo le direttive della missione rimanevano in disparte ad osservare, anche se Taka fremeva dalla voglia di aiutare i ribelli.
    La kunoichi aveva visto abbastanza per il momento e trattenersi nella foresta vicino alla spiaggia più a lungo sarebbe stato un grosso rischio.


    Bene, è ora di andare.

    ???: Tu non vai da nessuna parte dolcezza.

    Uno shinobi apparve alle sue spalle, l'avevano raggirata per bene.

    Probabilmente questo tipo conosce l'arte della terra e la traslazione arborea, ecco come ho fatto a non accorgermi della sua presenza, inoltre qualcun'altro mi ha individuato e l'ha guidato verso di me... veramente niente male.
    Siete arrivati qualche ora prima separati dal resto dell'esercito?


    ???: Mi pare ovvio. Sapevano che voi konohani avreste tentato un giochetto simile, per questo hanno mandato dei ninja accuratamente selezionati per scovarvi e farvi arrendere. Tu dovresti essere il loro scout, se ti sei fatta catturare così facilmente gli altri non saranno un granché.

    Catturata? Ne sei sicuro?

    La ragazza si tramutò in acqua subito dopo, lasciando lo shinobi dietro di lei con un palmo di naso. Tramite la forza di gravità venne trasportata fino in terra, lì riprese la forma umana e tramite la tecnica dell'invisibilità sparì agli occhi del suo inseguitore.
    Quest'ultimo, un pò imbarazzato per aver fatto scappare la sua preda contattò il suo "occhio" tramite la sua ricetrasmittente.


    Talpa: "civetta", qui è "talpa", la ragazza mi è sfuggita con un trucchetto, riesci a vederla da lassù?

    Civetta: Si, sta scappando tra gli alberi in linea retta, è più veloce di te, ma ad attenderla più avanti ci sono gli altri, cerca di fare più in fretta possibile, se ci sono ulteriori sviluppi ti contatterò nuovamente.

    La kunoichi, sicura di aver superato il suo inseguitore, sciolse la tecnica dell'invisibilità e stava sfrecciando ad alta velocità tra la foresta, per raggiungere la base segreta. D'un tratto si arrestò bruscamente, tramite il chakra sensing aveva rilevato la presenza di tre shinobi sconosciuti proprio davanti.

    Non sono gli altri, si tratta sicuramente del resto del loro gruppo. Dunque qualcuno mi sta spiando e riesce a seguirmi anche con l'invisibilità attiva. Non posso contattare gli altri, stavolta sono veramente nei guai.
    Dovrei continuare a nascondermi e aspettare l'arrivo di Taka e Rachel?

    Mm... se sanno precisamente dove sono, anch'io posso percepire dove si trovano tramite il mio chakra sensing... cercherò di sfuggirli più a lungo possibile.


    Presa questa decisione la ragazza cambiò immediatamente direzione, fuggendo verso destra per cinquecento metri, per poi riprendere a fuggire nella direzione precedente. Ovviamente la sua posizione era sempre monitorata dall'alto, perciò i ninja del butai erano diretti verso di lei, cercando di tagliargli la strada.

    Sono ostinati.

    Poco prima di essere raggiunta dai suoi inseguitori, Asuka eseguì la tecnica del teletrasporto, compiendo uno scatto in avanti di cinquanta metri, guadagnando un pò di terreno sugli inseguitori. Nonostante il leggero disorientamento la konohana continuò la sua fuga attraverso la foresta, sempre con i ninja del Butai alle costole.
    Cercò di guadagnare terreno eseguendo la tecnica della sostituzione e della traslazione arborea, senza grande successo, in quanto anche i suoi inseguitori disponevano di simili tecniche.

    Quella specie di caccia alla volpe durò per circa due ore, fin quando la ragazza non trovò il luogo adatto per nascondersi sottoterra tramite l'Inner earth reflection lure, infatti in quel punto ricordava la presenza di una grotta sotterranea naturale a bassa profondità; dopo aver penetrato la terra per circa sette metri verticalmente fu all'interno della grotta, non più sotto lo sguardo di chi stava tracciando i suoi movimenti. I giorni passati nel territorio delle Valli non furono dedicati solamente allo svolgimento dei compiti loro assegnati, ma anche a conoscere l'ambiente circostante ed usarlo a proprio vantaggio.

    In sella alla sua aquila d'inchiostro la "civetta" non riuscì più a scorgere la posizione della ragazza, perciò diede l'ordine di ritirarsi ai propri uomini, facendo lo stesso anche lui dopo qualche giro di ricognizione sulla zona.

    ...

    Qualche chilometro più avanti, uno spazientito Uchiha passeggiava avanti ed indietro, deciso più che mai ad accorrere in aiuto della sua amica, ormai in netto ritardo.


    Hai detto che se non fosse arrivata tra mezz'ora avrei avuto il permesso di andarla a cercare, la mezz'ora è quasi scaduta, lasciami andare.

    Non ancora. Abbi più fiducia nei tuoi compagni.

    Nonostante Kenji ostentasse calma e distaccò, perfino lui era preoccupato per Asuka quanto l'Uchiha e una parte di lui avrebbe voluto partire alla sua ricerca immediatamente. Proprio in quel momento la porta del capanno in cui si trovavano i due venne spalancata, per un istante la luce invase la piccola abitazione, non permettendo agli occhi dei due di vedere subito di chi si trattava, tuttavia una voce familiare li rassicurò immediatamente.

    Sono tornaaata ♪

    Asuka aveva tutti gli abiti bagnati e i capelli scompigliati, ma non era ferita. Senza dare alcuna spiegazione la kunoichi entrò nella sua stanza, dopo essersi asciugata e cambiata d'abito, raccontò in breve cos'era successo a Taka e Kenji.

    Dunque sei riuscita a seminarli. Hai controllato se hai addosso qualche microspia?

    Già controllato, non ho trovato nulla. Mi hanno colta di sorpresa, non sono molto forti, ma collaborano bene tra di loro. Dovremmo agire in fretta, prima che l'esercito si organizzi e attraversi la foresta... dov'è Rachel?

    A caccia, dovrebbe tornare a momenti.

    Il problema non è la loro collaborazione, il problema è il loro osservatore dall'alto. Possiederà qualche tipo di abilità che gli permette di vedere attraverso gli oggetti poco spessi e di vederci anche sotto l'effetto della tecnica dell'invisibilità... questo è un grosso problema. Non possediamo tecniche capaci di raggiungerlo velocemente e può comunicare la nostra posizione in qualsiasi momenti al resto dell'esercito.

    Non credo costituisca un problema, di recente sono riuscito a sviluppare una tecnica capace di colpire qualunque bersaglio volante con estrema rapidità. Non credevo ci sarebbe servita così presto, farò da esca io, voialtri mi farete di supporto, fidatevi di me.




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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 18:38
     
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    Un grave errore




    Bell'idea fare da esca.

    Un buon numero di soldati si stava avvicinando, poteva udirli mentre correvano; ma il problema principale attualmente era l'essere circondato da quattro shinobi nemici.

    Facciamo un passo indietro...

    Circa quattro ore fa l'Uchiha si era offerto di fare da esca. Nonostante qualche dubbio da parte di Asuka e Kenji, era l'unico di loro capace di resistere contro molto nemici e nel contempo occuparsi del coordinatore dall'alto. Il piano aveva un punto debole: Takashiro sarebbe rimasto da solo contro quattro finché la sentinella volante non avrebbe più costituito un problema.
    Era di vitale importanza eliminare la sentinella, perchè se era vero che poteva tracciare sempre la loro posizione, sarebbe stato difficile colpire il grosso dell'esercito; infatti avrebbe messo in allarme l'intero esercito al minimo movimento sospetto, rendendo impossibile avvicinarsi ad esso. Senza contare la possibilità dell'invio di ulteriori rinforzi immediati agli shinobi già presenti.

    Secondo le stime dei piani alti di Konoha, il Butai avrebbe inviato sicuramente shinobi più forti se gli attuali non fossero abbastanza per contrastare la minaccia; in futuro, per non trovarsi a combattere contemporaneamente contro i cinque shinobi e altri mandati in rinforzo, dovevano eliminare immediatamente quei cinque e poi l'esercito, prima dell'arrivo dei probabili rinforzi.
    Attaccarli frontalmente tutti e quattro poteva sembrare una buona opzione, ma probabilmente sarebbero riusciti ad eliminare solo quattro di loro, mentre la sentinella sarebbe sicuramente riuscita a fuggire nella confusione della battaglia, avvertendo l'esercito e richiedendo rinforzi immediati dalla patria, inoltre il Butai sarebbe venuto a conoscenza delle abilità di tutti e quattro i membri.
    Per questo motivo occorreva un'esca capace di separare i ninja dai soldati, uccidere la sentinella e scappare appena possibile.

    Ora torniamo dove avevamo lasciato Takashiro.


    Bell'idea fare da esca.

    Talpa: Come vedi non hai via di scampo, ognuno di noi è specializzato in un tipo differente di combattimento. Potrai batterci singolarmente, ma in superiorità numerica non puoi fare nulla.

    L'Uchiha aveva tentato di eliminarne qualcuno di loro prima di occuparsi della sentinella, ma l'impresa era ardua ed era stato ferito alla spalla da un kunai, senza provocare alcun danno ai propri avversari.
    Si trovava in una radura, lontana dalla foresta, grazie allo sharingan poteva tranquillamente vedere dove si trovasse la sentinella, ma non aveva tempo per occuparsi di lei, infatti era costretto sempre sulla difensiva dagli attacchi dei quattro avversari.


    Vorrei proprio sapere come ha fatto Asuka a sfuggire all'agguato di prima.
    La sentinella è sopra di me e si trova all'altezza di sessanta metri dal suolo e la preparazione della tecnica è quasi ultimata, purtroppo non appena la scaglierò gli altri quattro mi salteranno addosso e non potrò fare altro che morire sotto i loro colpi.


    Talpa: Cosa pensavi di fare da solo contro quattro? Credevi veramente di fare l'eroe sconfiggendoci da sol...

    D'un tratto il konohano sollevò il braccio destro disarmato verso l'alto, d'istinto due shinobi del Butai partirono a katana sguainata da direzioni opposte verso di lui, mentre la Talpa entrò sottoterra per attaccarlo dal basso nel caso fosse riuscito a schivare i precedenti attacchi.
    Il braccio si abbassò come se dovesse lanciare in terra un fumogeno, in realtà ad essere lanciata non fu una saetta dal cielo. Quel fulmine in piena regola colpì in pieno la sentinella folgorandola insieme al suo mezzo di trasporto aereo, finendo così per cadere da un'altezza mortale.

    amCn2yq



    Nello stesso istante il corpo dell'Uchiha cominciò a muoversi come strattonato da una forza invisibile, spostandosi dalla posizione attuale senza l'utilizzo delle gambe, evitando di un soffio gli attacchi diretti verso di lui, atterrando a circa cinque metri a destra.


    YOhyfBu



    Quasi mi dispiace usare questi assi nella manica contro dei combattenti mediocri come voi.

    Si trattava infatti di tecniche personali sviluppate durante i suoi allenamenti.
    La prima l'aveva nominata l'Ira di Zeus, sebbene si trattasse di una tecnica abbastanza semplice poteva colpire chiunque in un raggio d'azione molto vasto, paralizzandolo per un breve periodo, nonostante ciò la sua preparazione era molto lunga e in precedenza doveva rilasciare il suo chakra raiton nell'atmosfera prima di poter lanciare un fulmine abbastanza potente, più chakra rilasciava, più era potente; l'unico inconveniente è il non potersi muovere mentre si lancia la saetta.
    La seconda sfruttava il chakra all'interno del suo corpo come il liquido all'interno di un palloncino, infatti spostando il chakra all'interno del suo corpo come fosse dell'acqua poteva spostarlo a piacimento di qualche metro, ignorando le leggi della fisica, consentendo delle fughe inaspettate anche con i muscoli paralizzati.

    Tuttavia il combattimento non era ancora finito. I quattro rimasti non avrebbero lasciato sfuggire per nulla al mondo un nemico che aveva appena abbattuto un loro compagno.
    Proprio dietro all'Uchiha sbucò fuori la talpa, quest'ultimo afferrò Takashiro bloccandogli i movimenti, nel tentativo disperato di aiutare i suoi compagni a mettere a segno un colpo mortale.


    Colpite adesso!

    I tre ninja dello shogunato caricarono il loro colpo migliore, ma la forza del loro compagno non era abbastanza per trattenere il konohano, quest'ultimo con una mossa di judo si liberò dalla presa e lo atterrò, trapassandolo mortalmente con la katana, per poi scappare mediante la sostituzione. Avrebbe poi usato la tecnica dell'invisibilità per svanire dai loro occhi, stavolta nessuno li avrebbe guidati con una ricetrasmittente.


    Non ho molto chakra, ma posso ugualmente liberarmi di loro con l'effetto sorpresa.

    L'Uchiha stava per impugnare nuovamente la sua katana, quando una freccia gli trapassò il braccio all'altezza del bicipite. Sgranò gli occhi e si guardò intorno, vedendo in cielo ancora una volta un'aquila d'inchiostro, come quella che aveva abbattuto poco prima.

    Che sia sopravvissuto a quel volo? No, non è possibile, il suo cadavere è a poca distanza da qui... oh mio dio... come ho fatto a non prevedere una cosa così stupida!




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    Tecniche Proibite




    La presenza di un'altra sentinella volante non è poi così strana, l'imprudente Taka doveva arrivarci subito, non potevano certo lasciare il loro esercito vulnerabile per circa sei ore al giorno. Gli uomini del Butai circondarono nuovamente il konohano, anche senza il loro compagno erano avversari difficili da gestire, specialmente col poco chakra rimanente.

    Arrendersi non è tra le opzioni da valutare, mi ucciderebbero immediatamente.
    Il mio chakra attuale non basterebbe per caricare un altro fulmine potente come il precedente, se tentassi di saltare con la sola forza delle gambe per avvicinarmi sarei in balia dei loro attacchi e probabilmente ci rimetterei la vita. Non vorrei essere costretto a richiamare "lui".


    Con "lui" intendeva una creatura mitologica estremamente potente e non voleva affatto richiamarla. Era un'entità che sfuggiva al suo controllo, tanto potente quanto folle, probabilmente surclassava qualsiasi evocazione esistente in termini di abilità fisiche e il suo potere di fondersi con gli elementi che lo circondavano lo rendeva letteralmente una forza della natura.
    L'ultima volta non andò molto bene, aveva rischiato di radere al suolo una montagna e in quest'occasione probabilmente sarebbe andata molto peggio!

    Non c'erano dubbi che eliminasse i quattro shinobi dello shogunato e il resto dell'esercito, ma non si sarebbe fermato lì, avrebbe reso il paese delle Valli e i territori limitrofi terra bruciata prima di ritenersi soddisfatto.
    Taka riusciva a servirsi di quello strano essere per circa tre secondi, dopo si liberava da ogni vincolo di lealtà e cominciava a fare quello che voleva, tuttavia l'Uchiha nel pieno delle energie riusciva a ricacciare quella creatura nel reame da cui proveniva; ma in questo momento non era affatto nel pieno delle forze, evocare quella creatura significava condannare ogni forma di vita presente nelle vicinanze a morte certa, nessuno escluso.


    No, neanche per idea!

    Dunque per me è finita.


    In realtà c'era ancora qualcosa che poteva fare prima di arrendersi: Tentare il tutto per tutto e attaccare direttamente l'aquila d'inchiostro.
    Si ricordò di una tecnica che gli aveva insegnato il suo sensei ai tempi dell'accademia, si trattava di un semplicissimo fuuton che aumentava la velocità e la distanza dei suoi salti, molto utile per fuggire o per raggiungere nemici lontani velocemente, in quell'occasione era una vera manna.


    Se non arrivo abbastanza in alto rischio di spiaccicarmi per terra come una pera marcia caduta da un albero... ma vale la pena tentare.

    Esattamente come prima i tre avversari attaccarono contemporaneamente l'Uchiha invisibile guidati dal loro compagno volante.

    Ok, nessuno dei tre mi sta attaccando dall'alto, è la mia occasione.

    Eseguì rapidamente un sigillo e spiccò un balzo verso l'alto potenziato dalla tecnica appena eseguita. La sentinella volante capite le intenzioni del konohano, scagliò una freccia diretta verso il petto di quest'ultimo.
    Con un gesto disperato Takashiro bloccò la freccia con l'avambraccio prima che potesse trafiggergli il cuore e componendo i sigilli necessari per la catena eterea con una mano, si agganciò tramite il costrutto di chakra alla creatura d'inchiostro. Il manipolatore d'inchiostro, conscio di essere agganciato, provò a dipingere in fretta e furia una nuova aquila per fuggire, purtroppo la catena eterea colmò la distanza troppo velocemente per consentirgli di finire il disegno, venendo interrotto e ucciso dall'Uchiha con un affondo alle spalle.

    L'aquila d'inchiostro precipitò rovinosamente a terra, tornando inchiostro all'impatto, nel frattempo il konohano era già tornato invisibile. I tre combattenti del Butai ormai privi della loro guida se la diedero a gambe; tuttavia Taka non era così magnanimo da lasciarli scappare così, uccidendoli con affondi alle spalle senza farsi troppi scrupoli, una volta concluso il lavoro tornò alla base.

    Quando il manipolo di soldati dello shogunato mandati in supporto ai propri ninja arrivò sulla scena dello scontro, non v'era più traccia di chi aveva compiuto quella carneficina. Si limitarono a recuperare i cadaveri dei loro compagni per dargli degna sepoltura.

    ...

    Quella sera nella capanna dov'era nascosto il team di konohano, Kenji diede nuove istruzioni al resto del team.


    D'ora in poi non dovremmo più preoccuparci di essere scoperti, senza i loro ninja di pattuglia l'esercito è vulnerabile a qualsiasi attacco da parte nostra.

    Già, stavolta Taka ha fatto più del necessario, ma la sua vittoria schiacciante potrebbe ritorcersi contro di noi. Se l'esercito decidesse di ritirarsi non potremmo sfoltire le forze del Butai e catturare il generale.

    Hai ragione, ma non lo faranno, non cederanno così facilmente questo paese nelle nostre mani o in quelle dei ribelli. Si credono invulnerabili finché rimangono uniti e normalmente avrebbero ragione, tuttavia ho un'arma segreta contro di loro.

    Taka, fin'ora rimasto in disparte ad ascoltare, decise di chiedere delucidazioni a riguardo.

    Precisamente qual'è il piano?

    Non preoccuparti, penserò a tutto io. Tu devi pensare a riposarti, la tua parte per il momento è finita.
    Asuka, da domani dovrai tenere costantemente sotto controllo l'esercito nemico, ormai nessuno tra i soldati è capace di individuarti; Rachel si dovrà occupare della protezione della base e di procurarci il cibo.


    Poi rivolgendosi nella specifico alla spadaccina, disse.

    Scusami se ti assegno sempre compiti ingrati, presto verrà il tuo momento.

    Kenji tornò a rivolgersi all'intero team.

    Partirò subito per osservare l'andamento della rivolta fomentata dai Daimyo locali, darò una mano se sono in difficoltà e mi accorderò con loro per tendere una trappola all'esercito dello shogunato. Agirò da solo, tra qualche giorno avrete mie notizie.

    Detto questo Kenji si congedò. Era un uomo intelligente, oltre che un ninja brillante e sicuramente non aveva rivelato ai suoi compagni le sue tecniche segrete; probabilmente avrebbe sperimentato una di quelle tecniche contro l'esercito del Butai nei prossimi giorni.
    Nella mente dell'Uchiha cominciarono a frullare diverse idee sulla natura di questa fantomatica tecnica segreta.


    Mettendo da parte i genjutsu e i taijutsu non proprio l'ideale contro molte persone, si tratterà probabilmente di un ninjutsu. Tecniche contro folti gruppi di persone ne conosco a bizzeffe... ma non conosco tecniche capaci di annientare un intero esercito.
    Una delle tecniche che gli si avvicina di più è la distruzione infernale, ma non credo sia abbastanza da eliminare migliaia di soldati ben addestrati.

    So che al mondo esistono tecniche così potenti da poter radere al suolo un villaggio, ma data la loro pericolosità chi le ha inventate spesso si è portato il segreto nella tomba. Forse Kenji è venuto in possesso di una pergamena con una di queste tecniche, non mi spiego altrimenti la sua sicurezza. Oggi stesso ho affrontato sei dei loro ninja e per poco non ci rimanevo secco; inoltre la presenza di truppe speciali all'interno delle fila del Butai è garantita, non sono ninja, ma non saranno nemici facili a morire.

    Chissà se con il... no, non credo.





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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 18:39
     
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    Collaborazione - parte 1




    Nel mentre Takashiro si prendeva tempo per ristabilirsi e Asuka monitorava i lenti spostamenti dell'esercito, Kenji doveva occuparsi di una questione ben più delicata: trattare con i daimyo del paese delle Valli.
    Era una rottura di scatole parlare con i nobili, l'unica cosa a cui pensavano era il loro tornaconto personale, sia in tempo di pace e lo stesso in tempo di guerra; erano una spina nel fianco di chiunque, dai ricchi mercanti ai poveracci senza tetto, perfino i potenti ninja spesso dovevano piegarsi al loro volere. Qualunque cosa accadesse nel mondo i daimyo riuscivano sempre ad uscirne illesi, sempre protetti dai loro soldi e dai propri sottoposti, per questo erano sempre altezzosi e testardi. Tuttavia in questa occasione era Kenji a tenere il coltello dalla parte del manico, lui rappresentava Konoha e se i nobili non volevano collaborare poteva sempre tornarsene a casa, lasciandoli da soli contro il Butai.

    Ma cosa sappiamo di Kenji?
    Fin'ora lo abbiamo visto solamente nella veste di leader, prendendo decisioni per l'intero team o compiendo gli incarichi meno rischiosi, in realtà ha un potenziale tenuto segreto molto elevato, se non fosse per una sua decisione personale a quest'ora poteva esserci lui come Hokage.
    Kenji Senju nacque trent'anni fa nella famiglia più rilevante del suo clan, ultimo di tre figli; si è sempre dato da fare fin dalla tenere età per essere all'altezza del suo ruolo, nonostante nessuno della sua famiglia facesse pressioni su di lui. Si iscrisse all'accademia all'età di undici anni, superando senza problemi tutti gli esami, da quel momento in poi si dedicò anima e corpo al miglioramento personale, per lui era una questione vitale essere il migliore.
    Dimostrò grande successo in ogni ambito lavorativo, risultando anche un ottimo stratega e diplomatico, oltre ad essere un ninja dalle doti combattive eccellenti, ponderando ogni scelta per il bene del villaggio.
    Fin dall'infanzia sentiva di essere nato per fare il ninja, era ben conscio di doversi sporcare le mani, eppure non gli sfiorò nemmeno una volta l'idea di dedicarsi a qualcos'altro, come se fosse il suo destino.

    Attualmente il Senju era in viaggio verso la capitale.


    Il Butai deve aver preso la questione molto sul personale, non ha inviato degli shinobi sprovveduti per fare la guardia al suo esercito. Taka ha trovato addosso a loro delle attrezzature davvero interessanti, non credevo esistessero dei visori capaci di far vedere attraverso gli oggetti e capaci di ingrandimenti simili, tecnologicamente sono secoli avanti a noi.

    Senza il nostro aiuto i ribelli di questo paese non avrebbero speranze.


    Kenji impiegò alcune ore a percorrere la strada che lo separava da Tani. La città in tempi di pace era una delle più belle del continente, piena di monumenti e opere pubbliche di pregevole fattura, oltre a possedere la periferia più pulita e meglio realizzata del continente; tuttavia il lungo periodo di guerra l'ha trasformata in una città in rovina.
    Le mura, precedentemente bianchisse e perfettamente squadrate, adesso riversavano in più parti distrutte, sporcate da terra e sangue. Quell'imponente difesa aveva sopportato ben due assedi, quello del Butai di qualche anno fa e il più recente dai ribelli del paese occupato.

    Tutt'intorno alle mura erano ancora visibili fosse e macchine d'assedio distrutte, segno che la battaglia per scacciare l'invasore della capitale era finita da pochi giorni.


    Almeno hanno avuto la decenza di seppellire i morti.

    Sul terreno brullo potevano intravedersi delle chiazze di sangue, difficile capire solo da quello quanti soldati fossero morti.
    Il sennin proseguì verso la città, superando senza problemi la sorveglianza della milizia, passò sui tetti delle abitazioni senza essere notato da nessuno, raggiungendo il vecchio castello dove sicuramente risiedevano i nobili.

    japanese_castle_n2_by_yellomice-d6z0iao

    Scalò le mura del palazzo ed entrò attraverso una finestra, dopo essersi accertato che non vi fosse nessuno. Si trovava in una stanza quasi vuota, probabilmente una camera non più usata da tempo, dato lo spesso strato di polvere presente sul pavimento e sul mobilio; si avvicinò alla porta scorrevole tentando di aprirla, ma non ci riuscì, probabilmente qualcuno l'aveva chiusa dall'esterno.


    Non sarà di certo una porta sbarrata a fermarmi, ma sfondarla di prepotenza non è la maniera giusta.

    Compose pochi sigilli per compiere una tecnica d'innata molto semplice di sua creazione, dal pavimento legnoso dall'altra parte dell'uscio spuntò un piccolo occhio, il piccolo costrutto venne sollevato dal pavimento di qualche centimetro con un supporto legnoso, per avere una visione migliore di quello che c'era interno. Tramite quel bulbo oculare, Kenji si accertò che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, ancora grazie alla sua innata creò un braccio di legno dall'altra parte della porta.


    Catena e lucchetto, molto semplice da aprire. Chissà per quale motivo hanno chiuso questo stanza...

    Senza indugiare ulteriormente il Senju avvicinò un dito dell'arto di legno al lucchetto, plasmando una protuberanza di legno da esso a forma di chiave e aprirlo. Una volta nel corridoio fece degradare rapidamente i costrutti creati in precedenza.

    Con la tecnica dell'invisibilità posso tranquillamente girare per il castello senza essere visto e trovare la sala in cui sono riuniti i daimyo non sarà difficile.

    Negli anni precedenti era già stato nel castello più di una volta nelle vesti di diplomatico e conosceva bene l'ubicazione della sala riunioni ordinaria, tuttavia in quell'enorme castello la presenza di sale riunioni segrete non era esclusa e questo complicava le cose.

    Se mi presentassi alle guardie come ambasciatore di Konoha non mi crederebbero e non mi permetterebbero di vedere i loro leader, se decidessi di farmi strada con la forza allora salterebbe ogni possibilità di trattativa con loro e ci ritroveremo tutta la popolazione contro.
    La mia speranze è pedinare qualcuno all'interno sperando che prima o poi mi conduca alla stanza segreta, ma sprecherei un sacco di tempo e rischio di esaurire il chakra con la tecnica dell'invisibilità.


    Attivò l'invisibilità e si diresse verso la sala riunioni che conosceva, incontrando solamente soldati semplici a pattugliare i corridoi del castello. Non vi era nessuno a presidiare l'entrata della stanza riunioni, fece scorrere la porta senza far rumore ed entrò, chiudendola dietro di se.

    Deserta ovviamente... ormai è certo, i daimyo e i combattenti d'élite del paese si stanno nascondendo in qualche stanza segreta.
    Forse non sono nemmeno qui.


    Il konohano si guardò attorno come per voler scorgere qualche indizio "indicante" la presenza di un passaggio segreto. Provò a postare i cuscini su cui un tempo sedevano i nobili e i consiglieri, ma nessuna botola o altro.
    D'un tratto Kenji si ricordò un particolare importante dapprima ignorato.


    Potrei usare il visore sottratto ai ninja del Butai da Takashiro, per mia fortuna l'ho portato con me... non ho idea di quanto possa "penetrare" gli oggetti, ma sono sicuro che possa vedere attraverso muri spessi un metro.

    Le prestazioni e le capacità di quel visore a prima vista erano veramente favolose, la capacità di vedere attraverso gli oggetti fisici in primis andava di molto oltre le sue previsioni, consentendo di penetrare con lo sguardo oggetti spessi anche tre metri. Inoltre quel "gingillo" era abbastanza facile da usare, perfino un bambino avrebbe potuto utilizzarlo.

    Una volta conclusa la missione dev'essere immediatamente portato a Konoha, questa tecnologia ci consentirà di fare grandi passi avanti nello spionaggio.

    Ecco qui il passaggio segreto che stavo cercando, senza questo visore sarebbe stato impossibile trovarlo.


    Si avvicinò all'armadio attaccato alla parete, spostandolo delicatamente. Oltre il muro vi era un passaggio segreto abbastanza grande da far passare una persona molto robusta. Si guardò attorno ancora, probabilmente c'era una leva nascosta; vide una specie di meccanismo sotto un asse di legno del pavimento vicino ad un angolo della stanza..

    Un meccanismo a pressione...

    Poggiò il piede sull'asse di legno, inizialmente non successo nulla, poi qualche secondo dopo si abbassò di qualche millimetro, attivando una serie di meccanismi che spostarono il muro di mattoni verso il basso, aprendo finalmente l'accesso al passaggio segreto...




    Tecniche



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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 18:54
     
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    Collaborazione - parte 2




    ?: Abbiamo ripreso il controllo sulle maggiori città del paese e massacrato la maggior parte delle truppe occupanti, i sopravvissuti si sono dati alla macchia. Siamo ad un passo dalla liberazione.

    Tre figure se ne stavano sedute a poca distanza l'una dall'altra su dei cuscini, decidendo le sorti delle Valli e della sua popolazione. Il grosso salone sotterraneo, illuminato da innumerevoli candele, era sorvegliato solamente da due guardie, ninja esperti di grado jonin, mercenari assoldati per un lauto compenso per proteggere unicamente i presenti in quella stanza.
    Un altro dei nobili prese la parola, lanciando un avvertimento agli altri due.


    ?: Alcuni miei informatori mi hanno riferito dello sbarco di un imponente esercito sulle coste a nord del paese... sono i rinforzi del Butai mandati per riconquistare il paese e nelle condizioni in cui siamo ci riusciranno in meno di un mese.

    Tuttavia possiamo contare sull'aiuto dei ninja mandati da Konoha...


    A quelle parole intervenne un altro daimyo, visibilmente innervosito dalle parole che stava pronunciando l'interlocutore.

    ?: Sono solo dicerie, nessuno ci ha mai aiutato! Né ora, né quando l'esercito dello shogunato ha varcato per la prima volta i confini sorprendendo tutti prima di poterci organizzare.
    I grandi villaggi stanno cadendo uno ad uno, prima è toccato alla debole Iwa, qualche mese fa perfino Kumo considerato da tutti il più forte villaggio ninja è stato soggiogato... quanto durerà Konoha di questo passo?

    Comincio a pentirmi della scelta di essermi ribellato al Butai, non c'è speranza di vittoria... dobbiamo fuggire ad Est finché ne abbiamo l'occasione, lì saremmo al sicuro...


    Io credo proprio di no.

    Una voce sconosciuta a tutti i presenti s'intromise nella discussione, facendo sobbalzare i nobili sui cuscini, mentre i due shinobi prezzolati avevano già sguainato le armi e le stavano puntando in direzione della figura ancora nell'oscurità.
    A passi lenti e decisi Kenji si avvicinava sempre di più ai nobili, noncurante delle lame puntategli contro dalle guardie del corpo.


    Abbassate le katane immediatamente o sarò costretto a togliervele con la forza.

    La richiesta in tono pacato non venne ascoltata e i due jonin si lanciarono contro l'intruso urlando, venendo intrappolati da arbusti cresciuti direttamente dal pavimento legnoso e resi inoffensivi in un batter d'occhio.
    Neutralizzata la "minaccia", Kenji si sedette vicino ai daimyo tremanti di paura.


    Non sono qui per uccidervi o farvi del male... se fosse stato il mio intento adesso non sarei qui a seduto vicino a voi.

    ?: Allora cosa vuoi da noi?

    Sono Kenji Senju, uno shinobi di Konoha e sono stato inviato dal mio villaggio per proporvi un accordo temporaneo: il mio aiuto in cambio della vostra totale collaborazione.

    Diretto a schietto, senza giri di parole, la situazione non li richiedeva, come non richiedeva arruffianarsi gli interlocutori.
    I nobili rimasero stupiti di fronte ad una richiesta così diretta ed inadeguata a loro parere. Certo, quel tizio aveva messo fuori gioco i due jonin senza battere ciglio, ma paragonare la sua forza a quella dell'intera milizia a loro disposizione gli sembrava una sbruffonata.
    Il più coraggioso dei tre rispose al konohano.


    Il nome è Hiroko Chosobake e credo di parlare a nome di tutti i miei pari qui presenti: rifiutiamo l'accordo.

    Se non hai qualcosa di sensato da dire, vattene immediatamente da qui e libera quei due incapaci.


    Nonostante il nobile fosse impaurito non aveva perso l'arroganza tipica del suo ceto sociale. Gli altri due, più anziani si limitarono ad un cenno di assenso nei confronti delle parole dette poco prima dal loro pari.
    Il Senju rimase calmo, secondo le direttive di Konoha se i nobili non avessero accettato doveva andarsene, ma decise di rimanere. Più di una volta aveva fatto di testa sua durante una missione e aveva sempre riportato vantaggi insperati dalle sue azioni, perciò ormai era diventata consuetudine contravvenire agli ordini quando non gli piacevano.


    Hiroko-sama non mi sto sopravvalutando, voi sovrastimate la forza del vostro esercito. Una mia sottoposta ha valutato le forze del nemico e sono immensamente superiori alle vostre, sia numericamente, sia sotto il punto di vista dell'equipaggiamento... una volta giunti nella capitale faranno un massacro.

    Hiroko: Come può un solo uomo valere più di un intero esercito? Perfino un kage alla fine cadrà contro un esercito, senza averlo annientato completamente.

    Lei valuta solamente la forza fisica di un combattente, tutti i ninja di altissimo livello posseggono almeno due o tre tecniche capaci di cambiare le sorti di una battaglia o conquistare una città ed io, modestamente, posso annoverarmi in questo ristretto gruppo di individui.

    Hiroko: Prima vorrei una prova concreta di questa tua forza: sbalordiscimi ed accetterò il tuo accordo.

    Non qui, in superficie.

    Hiroko: D'accordo, prima libera quei due incapaci.

    Gli arbusti immobilizzanti vennero ritirati e i due jonin liberi, il gruppetto uscì dal passaggio segreto. In breve tempo furono sul grande terrazzo del castello da cui si poteva vedere l'intera vallata di fronte alla città.
    Kenji chiuse gli occhi per qualche secondo, eseguendo una serie infinita di posizioni delle mani, suscitando la curiosità di tutti, specialmente dei due accompagnatori dei daimyo.
    Passò circa un minuto e finalmente il Senju concluse la preparazione della tecnica, riaprendo gli occhi.


    Hiroko: Allora? Dove sarebbe questa portentosa tecnica?!

    Scusi se non l'ho avvertita prima... questa mia "dimostrazione" cambierà leggermente il panorama...

    Nessuno dei presenti comprese le sue parole, guardandosi tra loro perplessi. Improvvisamente davanti ai loro occhi accadde qualcosa che non avrebbero mai immaginato; una fitta foresta prese il posto delle pianure, suscitando lo stupore di tutti gli spettatori di quel particolare evento.

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    ... e questo è nulla. Hiroko-sama, ora capisce per quale motivo l'accordo proposto poco fa è estremamente vantaggioso per lei?

    Ancora un pò intimorito dai poteri del konohano, il Chosobake rispose solamente con un cenno affermativo.
    Una tecnica del genere era totalmente inutile in uno scontro diretto, data la sua lentezza; tuttavia poteva essere sfruttata al meglio contro un esercito numeroso e lento, specialmente per l'effetto sorpresa provocato. In appena un minuto e mezzo poteva inghiottire un esercito immenso, senza lasciare nessun sopravvissuto.

    Senza indugiare ulteriormente il nobile accettò l'accordo proposto, lasciando il comando dei ribelli del paese delle Valli nelle mani di Kenji.

    ...

    Nel frattempo a svariati chilometri di distanza, le truppe del Butai cominciarono la loro avanzata nel territorio delle Valli. Nonostante l'eliminazione prematura dei loro ninja-scout, il generale alla testa dell'esercito era certo che nessuno avrebbe osato sfidarli apertamente, e se lo avesse fatto, sarebbe stato massacrato senza pietà.


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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 19:11
     
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    La trappola




    Era passato circa un giorno dalla stipulazione dell'accordo tra Kenji e il daimyo delle Valli e i preparativi per il piano per contrastare l'esercito nemico erano quasi ultimati. Tuttavia l'avanzata delle truppe del Butai era stata rapidissima, tanto che giunsero poco prima dell'ultimazione dei preparativi, ritrovandosi davanti ai loro occhi un panorama completamente differente da quello che si aspettavano.

    #Soldato: Generale! ... Generale!

    Il soldato scese da cavallo, mentre due commilitoni si occupavano della bestia ansimante; colmò di corsa i pochi metri che lo separavano dal comandante dell'esercito, mettendosi immediatamente sull'attenti quando giunse a due metri.

    #Soldato: La milizia ribelle è accampata fuori dalla capitale e sono una facile preda per la nostra cavalleria...però c'è qualcosa di strano nella geografia di questo luogo.

    Il soldato non sapeva come esprimersi, credeva di essere preso per pazzo, perciò esitò qualche istante. Il generale lo esortò a finire, era un tipo paziente, ma quando una battaglia era alle porte non tollerava indecisioni nei suoi soldati.

    #Generale: Allora! Finisci il tuo rapporto!

    #Soldato: Secondo le cartine in nostro possesso intorno alla capitale vi era solamente una pianura... mentre ora è circondata da una fitta foresta. Lo giuro! Non sono ubriaco!

    Gli altri soldati semplici non sapevano cosa pensare a riguardo, tutti loro sapevano della scarsità di foreste nel paese delle Valli, e dalle mappe in loro possesso qualcosa non andava, e l'assedio sarebbe stato molto più difficile con una foresta intorno alle mura. Invece i più alti in grado e il generale già sapevano cosa significasse.

    #Generale: Ninja... il piano è cambiato! Probabilmente si tratta di una trappola! Fate avanzare l'artiglieria e bombardate l'accampamento!

    Immediatamente l'ordine venne diramato al resto delle truppe dai suoi vicecomandanti, fino ad arrivare nelle posizioni più arretrate dove si trovava l'artiglieria. Tuttavia spostare la macchine d'assedio avrebbe richiesto molto tempo; in quel momento tutto l'esercito si trovava all'interno di uno stretto passaggio tra due alte colline molto ripide e far sgombrare il passaggio ai soldati avrebbe richiesto molto tempo.
    Nel mentre il grosso dell'esercito si trovava nella valle sotto le due colline, delle truppe d'élite si erano arrampicate ed avevano messo in sicurezza il passaggio inferiore per il resto dell'esercito.


    #Generale: Normalmente se avessero voluto tenderci un'imboscata lo avrebbero fatto mentre stavano attraversando la valle, per quale motivo organizzare tutte questo?

    In ogni caso non sarà un problema sbarazzarci della foresta grazie alla nostra artiglieria.


    Le catapulte e i trabocchi trainati dai cavalli vennero gradualmente portate fino all'avanguardia dell'esercito, appena fuori dal passaggio, immediatamente vennero caricate con proiettili infuocati e puntate verso le tende ai limiti della foresta. Li separavano molti metri e l'artiglieria pesante era la migliore opzione per tastare il terreno; il generale aveva avuto a che fare più di una volta con i ninja e fin'ora era riuscito sempre a batterli in astuzia, o perlomeno ad intuire i loro piani in tempo.

    Il bombardamento non lasciò altro che terra bruciata, vennero inviate altri soldati a cavallo in avanscoperta, ma quando tornarono dal generale riferirono tutti la stessa cosa: l'accampamento era vuoto e non vi erano state vittime.


    #Generale: Vogliono attirarci all'interno della foresta, non c'è dubbio. Ho visto ninja o semplici combattenti manipolare piccole porzioni di legno, ma far crescere una foresta nel giro di una settimana è qualcosa di straordinario... Bombardate la foresta con i proiettili infuocati! Dev'essere bruciata tutta prima di stasera!

    Nuovamente le macchine d'assedio scagliarono i loro letali proiettili, generando incendi in varie parti della foresta. Gli alberi vennero ben presto divorati dalle fiamme, lasciando al loro posto tronchi carbonizzati. L'esercito avanzava pian piano, distruggendo la foresta per evitare ogni tipo di imboscata, ma non vi era traccia dei ribelli o di ninja.
    Il generale, sicuro di se, fece uscire interamente il suo esercito dal passaggio tra le due colline, considerato da lui il punto più rischioso, lasciando a sorvegliare il luogo da delle truppe fidate in cima alle ripide colline.


    #Generale: Se hanno organizzato tutto questo solamente per farci sprecare proiettili o per rallentare la nostra avanzata sono veramente degli stupidi, hanno guadagnato solo qualche ora.

    Improvvisamente la terra cominciò a tremare. Gli scossoni fecero cadere i soldati più deboli e destabilizzarono i cavalli, ma cosa più importante provocarono il crollo delle pareti rocciose ai lati del passaggio, chiudendo l'intero esercito in trappola di fronte alla capitale.
    Il generale vedendo lo sconforto e la paura negli occhi dei sui sottoposti più timorosi, cercò di rassicurarli con tono fermo e logicità.


    #Generale: Di cosa avete paura?! Il crollo non ha fatto vittime e anche se siamo rinchiusi in questa piana non abbiano nulla da temere! Siamo di più e meglio armati! Continuate ad avanzare e a bruciare la foresta.

    I soldati rassicurati dal tono autoritario del loro comandante, mantennero le loro posizioni.
    Tuttavia qualcuno osservava da una posizione nascosta e sicura l'avanzata incauta dell'esercito, per la precisione si trovava qualche metro sotto la superficie e si serviva di invisibili occhi situati sugli alberi apparentemente privati della loro vita dal fuoco.


    Ingenui... credono basti del fuoco per sconfiggere un Senju del mio calibro.

    Kenji ultimò la preparazione della sua tecnica definitiva, chiudendo il sigillo del serpente. Sulla superficie, in appena pochi secondi spuntarono immensi arbusti, sollevando e immobilizzando in una stretta mortale l'intero esercito del Butai. A nulla servirono le catapulte e o i trabocchi, distrutti grazie alla pressione esercitata dagli immensi rami.
    Il tutto non avvenne così rapidamente come si potrebbe pensare, nonostante la maestria e la perfezione raggiunta da Kenji, si trattava di una tecnica lenta, perciò sia la coda, sia la testa dell'esercito avevano occasione di fuggire... ma questo particolare non era stato lasciato al caso.

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    Ad attendere i più veloci alla testa dell'esercito vi era la fitta foresta ancora non raggiunta dalle fiamme; i malcapitati, raggiunta la foresta anch'essa gremita di occhi invisibili, vennero immediatamente immobilizzati e resi inoffensivi.
    Una sorte ben peggiore toccò ai fuggitivi della coda dell'esercito, trovandosi di fronte Asuka e Rachel, intenzionate a non lasciar nemmeno un sopravvissuto.

    La battaglia si risolse in pochi minuti, senza nessuna perdita da parte degli shinobi e con il totale annientamento dell'esercito nemico, molti pochi soldati erano riusciti a scappare e non costituivano un problema, tra di loro vi era il generale.

    ...

    Tuttavia ora si poneva un altro problema: cosa fare dei sopravvissuti?
    Infatti molti soldati non erano morti e rimanevano intrappolati in mezzi ai giganteschi arbusti, il paese delle Valli non disponeva di abbastanza risorse per mantenerli e anche in quel caso difficilmente un gruppo di persone così numeroso e ben addestrato avrebbe collaborato. Per Kenji vi era una solo cosa da fare: Ucciderli tutti.

    Chiuse nuovamente una serie di sigilli, più corta, ma ciò non stava a significare una tecnica non meno letale della precedente; i grossi arbusti presero fuoco, generando un'immenso falò, in cui bruciarono anche le migliaia di soldati catturati nella precedente tecniche, non lasciando nessun superstite.
    Stanco per il chakra usato fin'ora, il Konohano emerse dal terreno, sdraiandosi a terra. Venne raggiunto da Asuka, ferita, ma ancora in grado di muoversi e accompagnato verso la città, dove lo aspettavano i festeggiamenti per la vittoria, la sua vittoria.

    ...

    Per uno shinobi uccidere è naturale come respirare, non importa quante vittime lasci dietro le spalle, non avrà nessun rimorso nei loro confronti.






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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 19:28
     
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    I rinforzi




    Si nascondeva in una grotta dalla posizione ignota, se ne stava a rimuginare tutto il giorno e anche la notte sui suoi errori, quel fallimento gli sarebbe costato caro una volta tornato in patria; ma ora non doveva preoccuparsi di quello, doveva sopravvivere, fino all'arrivo della squadra di recupero, una volta interrotta la corrispondenza con il quartier generale i rinforzi non avrebbero impiegato molto ad arrivare.
    Aveva paura il generale, o meglio l'ex-generale del Butai, non aveva più un esercito e nessuno sano di mente gliene avrebbe affidato un altro dopo quel suo fallimento... aveva paura di essere ucciso o peggio catturato dai ninja, ma aveva il terrore di essere considerato un'idiota una volta tornato in patria, nessuno lo avrebbe visto come un tempo.

    Avrebbe voluto togliersi la vita con le sue mani, lì lontano, da chiunque potesse giudicarlo, nella solitudine di quell'umido antro. Aveva vissuto una bella vita tutto sommato, fin'ora aveva compiuto un lavoro egregio e si era meritato quel grado, per quale motivo allora continuare a vivere il resto della sua vita nella vergogna?

    Scacciò dalla mente quei pensieri, scosse il capo come a voler dissolverli, o forse diluirli tra l'orgoglio di far parte dell'esercito del Butai, la sua adorata patria. Avrebbe preferito morire nella battaglia, magari uccidendo il ninja capace di massacrare quell'esercito così imponente, ricordato come un eroe per questo. Invece se ne stava lì, seduto su una roccia a rimuginare sugli errori e a disperarsi pensando al suo futuro.

    ...

    A circa un chilometro di distanza un ragazzo passeggiava insieme ad un cane.
    Tuttavia non sono un ragazzo ed un cane qualunque, il primo è Takashiro Uchiha, mentre il nome del cane è Pakkun; nonostante dessero l'impressione di andare a tartufi, in realtà erano sulle tracce del generale fuggito. Erano già passati due giorni e la ricerca si rivelò da subito difficoltosa a causa della maestria del generale nel far perdere le sue tracce.


    Pakkun: è davvero impressionante questo comandante, quasi come dare la caccia ad un fantasma.

    Ed io che credevo fosse una pippa... farsi sorprendere così da Kenji, lo facevo più astuto, ha dato prova di grande stupidità.

    Ti sbagli, non poteva prevedere una simile trappola perchè non conosceva quello di cui era realmente capace Kenji, neppure io ho mai sentito parlare di una tecnica simile prima d'ora... è gelosamente custodita tra i segreti del clan Senju. Nessuna strategia poteva in alcun modo eludere una tecnica simile, probabilmente nemmeno tu ragazzo mio.

    Parli così solo per sminuirmi di fronte al tuo padrone.

    Oggettivamente Kenji è più forte di te, su questo nessuno ha dubbi, puoi essere più veloce o potente di lui fisicamente, ma non puoi sfuggire per sempre alla sua manipolazione del legno, nemmeno conoscendo i suoi assi nella manica e possedendo le tecniche adatte a contrastarli.
    E' uno dei cavalli vincenti di Konoha, mentre tu fino a qualche mese fa eri un signor nessuno.


    Le parole dette dal cane ninja erano verissime, Taka solitamente era molto prudente sui giudizi delle persone, ma non gli piaceva essere considerato più debole, una specie di complesso avuto fin dall'accademia, nemmeno se come punto di riferimento si sceglieva un sennin di alto calibro.

    Qualche novità su questo "fantasma"?

    Difficile seguire le sue tracce, ma con te hai un segugio esperto, qualche impronta la trovo sempre. Pian piano ci stiamo avvicinando, pazienta ancora un pò.

    L'Uchiha sbuffò dalla noia e si arrampicò su un robusto albero per osservare bene la zona circostante, o forse solo per sgranchirsi un pò le gambe.

    La foresta si interrompe fra un chilometro e al suo posto c'è una vecchia miniera abbandonata, probabilmente il fuggitivo si nasconde in qualche cunicolo in attesa della squadra di recupero. Pakkun! Vieni quassù, ho trovato dove si nasconde il "fantasma"!

    ...

    Rumore di passi, qualcuno si stava avvicinando e nonostante facesse di tutto per coprire il rumore prodotto, l'udito di un comandante esperto come lui non è qualcosa da sottovalutare. L'intruso aveva superato tutte le trappole senza un graffio a quanto pare e si trattava anche di un abile inseguitore per riuscire a seguirlo fin lì.
    In quei giorni aveva corso come mai in vita sua, macinando diversi chilometri e nello stesso tempo coprendo le sue impronte, o qualsiasi segno del suo passaggio.

    In ogni caso non si sarebbe arreso, come recitava il dovere di ogni buon soldato avrebbe combattuto fino alla morte, evitando in ogni modo di essere catturato vivo. Sguainò il suo spadone e si mise in guardia; intorno a lui era buio, ma grazie ai suoi sensi affinati poteva vedere come se fosse giorno, tuttavia il suo inseguitore non provò minimamente a nascondere la sua presenza, il suo arrivo infatti fu preannunciato da un'intensa luce.

    Nell'antro non c'era nessun luogo in cui nascondersi, si trattava di un vicolo cieco, nessuna riparo o via alternativa; era una cupola naturale alta una decina di metri con al centro una pozza d'acqua, immergersi e scoprire dove portasse non era da prendere in considerazione, sarebbe morto affogato... una maniera indecorosa per lasciare il mondo dei vivi.

    Perciò rimase lì in attesa dell'intruso, poi un uomo totalmente ammantato voltò l'angolo, con le mani in alto e presentandosi come un alleato.


    ?: Rilassati comandante, sono un membro della squadra di recupero.

    Disse, mentre si tolse il cappuccio dalla testa. Il generale riconosciuto in lui un viso familiare (oltre a portare con se una lama viola, prova inconfutabile della sua appartenenza alle truppe dello shogunato) si rilassò, rinfoderando lo spadone nella fondina.

    Generale: Meno male. Credevo di essere stato trovato dai ninja nemici, come hai fatto a trovarmi?

    ?: La gemma incastonata nella tua cintura emette un segnale che può essere captato a chilometri di distanza con la giusta attrezzatura... un momento, dov'è il resto dell'esercito?

    Il comandante rimase per qualche secondo senza parole, per quanto avesse rimuginato in quei giorni, non trovava le parole adatte per descrivere quel disastro. Decise di essere schietto e riferire precisamente cos'era accaduto.

    Generale: Tutti morti... il nemico ci ha preso di sorpresa e ci ha annientato in pochi minuti.

    Il suo interlocutore rimase shockato da quella rivelazione, lo guardò attentamente per circa dieci secondi, poi si avvicinò a lui fino ad essere ad appena mezzo metro, come se dovesse rivelargli qualcosa in confidenza.

    ?: Se è così, non ha senso tenerti in vita.

    Prima che lo spadaccino potesse reagire lo shinobi lo pugnalò al cuore, seguito da altre tre pugnalate in punti vitali. Il generale cadde in ginocchio, sboccò sangue e poi cadde a faccia in avanti, morendo davanti agli occhi allo shinobi del suo stesso paese.

    ?: L'Impero non tollera i fallimenti. Questo deve esserti sfuggito quando ti sei arruolato.

    Poi lo shinobi appoggiò il cadavere alla parete, pulendo il sangue e coprendo le sue tracce; se c'era qualcuno all'inseguimento della sua vittima, allora doveva cancellare qualsiasi segno della sua presenza e far credere di essere il primo ad arrivare lì.

    ...

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    Circa mezz'ora dopo fecero il loro ingresso nella grotta Takashiro e Pakkun.


    Pakkun: L'odore del sangue proviene da quel corpo laggiù, probabilmente è ferito... anche se è strano, non ho sentito l'odore del sangue fino a quando non siamo entrati nella grotta... forse si è suicidato.

    L'Uchiha si avvicinò immediatamente al corpo per accertarsi se fosse vivo o meno.

    Morto, ma sembra sia stato pugnalato. Qualcuno è stato qui prima di noi!

    Taka guardò dritto negli occhi il cane ninja, quest'ultimo alzò le spalle, se vi fosse stato qualcuno se ne sarebbe accorto.
    Ormai la ricerca era finita e l'unica cosa rimasta da fare era rovistare tra oggetti gli del cadavere per trovare qualcosa di utile, per poi seppellirlo in un luogo consono.


    Uh? Non hai sentito qualcosa anche tu?

    Pakkun: Come uno scricchiolio?

    Già...

    Entrambi persero l'equilibrio e caddero a terra a seguito di una scossa molto violenta, seguita da altre altrettanto forti da far cadere il soffitto sopra di loro, seppellendoli vivi.




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    Edited by Isawa - 26/12/2015, 22:47
     
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