[HUNT] L'Armonia Perduta

Chiba

Filler - A 3 giorni dall'essersi perso

Luogo: Villaggio Yuzo
Orario: Mattino

Erano passati circa tre giorni da quando Chiba aveva lasciato in malo modo il monastero di Ryushang, venendo cacciato dal maestro e dovendo lasciare la vecchia vita indietro, senza nemmeno poter riflettere sul percorso. Per fortuna di Chiba, Lan è stata fin troppo gentile, accogliendo il ragazzo per la cena e dandogli la possibilità di potersi riposare con calma prima del lungo viaggio. Comunque sia il tempo è passato e lo stomaco di Chiba non poteva che essere su di giri, dato che ha finito molto presto le riserve di cibo donategli dall'amica, rimanendo dunque a bocca asciutta da quasi un giorno. Il ragazzo si muove per le pianure che conducono al villaggio Yuzo, speranzoso di riuscire a trovare del cibo, anche se con se non ha soldi o averi con cui comperare qualcosa, avrebbe dovuto sperare in qualche buon samaritano.

SIGLA

La strada si faceva sempre meno precisa e coperta da terriccio e foglie cadute dagli alberi, rami e ciarpame non mancano per la strada che porta al inizio del villaggio, riconoscibile dalle casupole umili che appaiono alla vista di Chiba. "Oh! Finalmente, civiltà!" esclama rallegrato il ragazzo, che ora più che mai sperava di poter addentare qualcosa, per mettere fine ai morsi della fame. Giunto alle prime case incrocia subito gli sguardi di contadini vestiti alla meglio, in un ambiente che sembra essere leggermente spento, anche se la causa è ignota al ragazzo. "Salve! Senta, sa dove posso trovare un baracchino di ramen o una locanda?" il ragazzo non nasconde la gioia di incontrare delle persone, era da almeno un giorno che non ne vedeva, oltre che affamato era annoiato dalla solitudine. "Beh, ragazzo, puoi trovare l'unica locanda a pochi passi da qui, verso la residenza del mercante Jozai, il padrone di questa terra." rispose il contadino con tono fermo e leggermente depresso, forse era tra i meno persi d'animo del luogo. "Oh, in questo caso ci vado subito, grazie della dritta." rispose sorridente il ragazzo, per poi incamminarsi verso dove vi erano altre casupole. "Ehi, aspetta!" schiamazza il contadino, intento a fermare il ragazzo per qualche motivo, "Non sei un guerriero, interessato ad abbattere la bestia per la ricompensa?". Chiba incuriosito si fermò e dopo aver rivolto lo sguardo al contadino rispose; "La bestia?" il ragazzo non sapeva nulla di questa bestia e della ricompensa, era giunto in quel villaggio per puro caso. Un lieve silenzio armonioso era caduto nella distanza ricoperta tra i due, fin quando Chiba non decide di rispondere "No. Sono qui per puro caso. Ancora grazie per le indicazioni, arrivederci e buona giornata." terminò il ragazzo, riprendendo il suo passo e lasciando il contadino insoddisfatto delle parole del giovane.

Finalmente giunto a quella che sembra una locanda, il ragazzo entra senza esitare e nota come l'ambiente dell'attività rispecchi quello del villaggio; sembra che una forte povertà sia calata su questa povera gente. Nella locanda sono presenti appena un paio di uomini, più il locandiere, che sembra alquanto insoddisfatto e depresso. "Salve. Volevo mangiare qualcosa, tipo una ciotola di riso e della carne, vanno bene anche le verdure." dice il ragazzo, con un tono fortemente spensierato. Il locandiere lo guarda, aprendo soltanto l'occhio sinistro, come se non sperasse nell'arrivo di qualche altro cliente, ma non essendo neanche felicitato della cosa. "Hai con te dei soldi, ragazzo? Con cui pagare quel che consumerai." risponde il locandiere, che con occhio esperto deve aver capito che il ragazzo non ha neanche un soldo bucato in tasca. "Ecco..." risponde il ragazzo sorridente, portando la mano sinistra dietro la nuca ed iniziando a sudare. "...a dire il vero...no.". "Mph...niente soldi, niente cibo, se vuoi mangiare devi pagare." risponde scocciato il locandiere. "Beh, ecco...adesso non ho soldi con me, ma se lavassi i piatti, tenessi vivo il fuoco o pulissi i tavoli? In tal caso mi offrirebbe da mangiare?" risponde speranzoso il ragazzo. "Ti sembro un santo? Fuori da qui ragazzo, se tornerai con dei soldi sarò felice di cucinare per te, ma fino a quel momento questo edificio non esiste per te." il locandiere è stato un po scontroso, ma ha tutte le ragioni per esserlo. Chiba esce dalla locanda, deve trovare un modo per procurarsi delle monete, o non potrà durare a lungo in questo mondo. "Uff...devo trovare un modo per guadagnare qualche spicciolo o mi sarà impossibile mangiare. Aaah, ho lo stomaco che fa i capricci. Uh! Aspetta!" il ragazzo si ricorda le parole del contadino e si mette a cercare il palazzo di questo mercante, sperando di trovare un lavoretto semplice con cui potersi sfamare.

Giunto dinanzi ad un imponente edificio, circondato da mura, rimane sbalordito dal fascino della proprietà, non aveva mai visto una casa tanto decorata. Anche il monastero era molto pregiato nella sua struttura, ma di certo portava il peso degli anni e non splendeva più come un tempo, mentre questa villa era ancora sontuosa ed in ottimo stato. Fu in quel momento che sentì qualcuno chiamarlo, non per nome ma Chiba capii che l'individuo stava parlando con lui. Il ragazzo si voltò, per vedere chi fosse e notò un ragazzo imponente rispetto a lui, che indossa un equipaggiamento da combattimento appariscente. L'individuo gli chiese se era in coda per vedere il mercante e se sapeva qualcosa di una creatura delle risaie, Chiba non ci capiva molto ma rispose; "Una creatura? In realtà no, anche se un contadino ha accennato a qualcosa di simile. Si sono anch'io in coda per vedere il mercante, devo chiedergli un favore." rispose a modo il ragazzo. L'individuo decise di presentarsi, disse di chiamarsi Jin, Chiba non poteva far altro che presentarsi, questo Jin non gli aveva fatto nulla e poteva fidarsi per ora, "Piacere, Chiba."

Non ci fu molto tempo per fare conoscenza, una guardia armata di lancia venne a chiamare i due e li portò al cospetto del mercante. Il mercante si presentò ed invitò i guerrieri a sedere, Chiba non se lo fece ripetere e si gettò sul cuscino posto a terra, per mettere a riposare le natice. Era da giorni con si stendeva su qualcosa di morbido e comodo, dunque godette della comodità finché poté. Dopo il mercante Chiba si presentò, esordendo con: "Piacere, il mio nome è Chiba e vengo dal monastero di Ryushang.", poi si presentò Jin, che iniziò a discutere con il mercante a riguardo della ricompensa. Quando i due finirono di parlare, Chiba s'infilò nel discorso dicendo: "Beh, io sono pronto a partire, prima finiamo prima intaschiamo la ricompensa no? A proposito signor Jozai...potrebbe offrirmi il pranzo?" disse con il suo solito sorriso ingenuo. "Sa, se non sono a stomaco pieno non combatto al pieno delle mie forze."

Chiba

Il mercante era più serio di quanto si potesse pensare, ma Chiba non ha particolare affinità con l'espressività altrui o i modi di fare, dunque non si accorge di essere stato un po sfacciato. Dopo aver risposto alla domanda di Jin, il signor Jozai fece portare dei dolci da una ragazza, mentre il mercante prese congedo e tornò nelle sue stanze. Alla vista dei dolci Chiba perse il senso della concentrazione e non appena vennero posati sul tavolo divenne fremente, lasciò che Jin fosse il primo a servirsi, era abituato a dare la precedenza agli altri, in quanto al monastero era tra i più giovani e doveva aspettare di essere servito dopo i più anziani. Ma non appena poté servirsi iniziò a divorarne uno dietro l'altro, troppo buoni e soffici per essere lasciati li a seccarsi, mentre notò che pure Takezo, la guardia con lancia che gli ha scortati, ne prese uno. Nel notare la cosa, a Chiba sfuggì un leggero ringhio, non fa parte dell'indole del ragazzo, ma evidentemente era molto affamato e voleva i dolci per se. La cosa durò appena un istante, troppo distratto dagli zuccheri del dolce. Una volta svuotato il vassoio, bevve il tè, per mandare giù con più facilità ciò che aveva appena mangiato, per poi fare un leggero sospiro di soddisfazione.

Una volta terminata la pausa, Chiba, Jin e Takezo, si sarebbero diretti alle risaie, il lanciere non sembrava avere intenzione di trattenere troppo i due guerrieri. Ripercorsero il villaggio ed in poco tempo arrivarono a destinazione, nel mentre il lanciere descrisse le abilità della bestia; manipolazione dell'acqua, pelle impenetrabile, inoltre ci si mette la nebbia ad oscurare i dintorni. Chiba non fa troppo caso a queste cose, sa di saper soltanto tirare pugni, dunque sfrutterà le sue armi e spererà nel miglior risultato possibile. La nebbia iniziò ad infittirsi intensamente, nel mentre Takezo puntò la sua lancia, per poi scaricare la faccenda sui due avventurieri. L'uomo iniziò ad indietreggiare e pian piano i suoi passi si fecero silenziosi, soltanto voltandosi Chiba e Jin avrebbero appreso della scomparsa dell'uomo, se l'era data ovviamente a gambe; "Ooh! Ottima idea, nascondersi per colpire la bestia nel momento più propizio, mentre noi la distraiamo. Devo aver sottovalutato quell'uomo." pensa tra se e se Chiba, mentre Jin afferma "Lo vedi anche tu?". A quelle parole Chiba non può che rivolgere lo sguardo di fronte ai due, per notare la sagoma della creatura. La visione non è di certo gradevole, anzi inquieta persino l'animo del ragazzo, ma si ricordò di dover rispondere a Jin "Si, lo vedo." afferma con voce guardinga. Poi Jin disse a Chiba di colpire la bestia da lontano se ne avesse modo, ma il ragazzo non dispone di armi e non è in grado di generare proiettili, dunque non potrà soddisfare la richiesta del compagno. Jin scattò e prese di petto la bestia, Chiba pensò che il compagno volesse stendere subito la creatura, se il mercenario era così forte il ragazzo non avrebbe dovuto fare molto altro. Ma era scortese rimanere a guardare, dunque Chiba prese posizione e si portò avanti per circa cinque metri, per giungere a portata della creatura, non voleva essere troppo aggressivo era meglio tenersi delle opzioni evasive. Una volta arrivato vicino avrebbe sferrato un singolo pugno, doveva testare la resistenza della creatura e tenersi pronto alla risposta della bestia.

Stance: Kemto
Movimento Base: 5m - m6 -> k6
[Rapido - Attacco Fisico]
Danno Inflitto = 40 danni fisici

Chiba

Chiba colpì in pieno la bestia, sentendo il suo pugno impattare sulla pelle coriacea della bestia, ma senza alcun risultato. La creatura non sembrava indebolita, anzi sembrava non aver nemmeno udito il minimo senso di dolore, divenendo immune agli impatti fisici, dunque il peggior nemico per un monaco di così poca esperienza. Il ragazzo rimase sorpreso dal fatto e soltanto dopo aver portato a segno il proprio colpo, notò quanto orripilante poteva essere quella creatura; metà cavallo e metà pesce, ma quale orrore si è manifestato per le risaie di questo povero villaggio? Chiba non aveva una risposta a questa domanda, sentiva soltanto lo stomaco torcersi su se stesso dal disgusto, non si aspettava di incontrare qualcosa di così assurdo e macabro.
Non c'era più tempo per pensare a quale orrore stesse affrontando, la creatura stava rispondendo; Jin venne colpito dalla coda della creatura, che con furia indescrivibile aveva iniziato a dimenarsi. Un colpo della stessa natura era diretto al corpo del giovane monaco, ma quest'ultimo si era preparato per un eventuale colpo. Essendo stato cauto, non si era sbilanciato nell'offensiva e poté organizzare una schivata, evitando l'immensa coda della creatura, eseguendo un salto rotante in aria, tornando alla sua vecchia posizione in men che non si dica.

[Azione]+[Rapido]: Schivata

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RECUPERO

Tornando in posizione eretta sul terreno, Chiba poté notare che la bestia si era spostata all'indietro, spingendosi con i suoi possenti arti anteriori. "Come ha fatto ad essere così veloce?" pensa tra se e se il ragazzo, incominciando a prendere seriamente la cosa, quella creatura non solo era forte ed immune ai danni fisici, ma era anche piuttosto rapida. Non poteva commettere errori nell'esecuzione di tecniche o spostamenti, anzi non poteva fare nulla, era soltanto bravo a colpire con i propri pugni i bersagli, ma in questo caso sarebbe stato inutile. La creatura aveva ancora dei progetti però, lanciò una bolla d'acqua a grande velocità, diretta verso Jin, che però riuscì a schivare facilmente. Per un istante il mercenario si voltò verso Chiba; "Chiba.. qualsiasi cosa succeda, rimani lontano dall'acqua." esclamò con forza e tono cupo Jin, tornando a posizionare il suo sguardo rapidamente sul nemico. Sembrava intento a sferrare un potente colpo alla bestia, forse l'essere stato colpito ha scatenato in lui un senso di vendetta, che sia un uomo orgoglioso?

Ad ogni modo, il mercenario prese posizione e si irrigidì, tirando ogni muscolo del suo corpo, per poi portare la mano sinistra a stringere il polso del destro. Chiba guardava incuriosito ciò che stava facendo Jin, chiedendosi cosa avesse in mente di fare e se quello che gli aveva dato fosse soltanto un consiglio o un vero e proprio avvertimento. Ad un tratto, una serie di scoppiettanti scintille iniziarono a danzare per la mano di Jin. Chiba rimase sorpreso dalla cosa, l'arte del fulmine si presentava davanti a lui con magnificenza, che sia una tecnica in grado di scalfire la creatura?

Chiba decise, nonostante lo stupore che stava trattenendo a stento, di seguire le parole del compagno e si spostò di qualche passo.

Movimento Base: 5m - k6 -> i5

Chiba non doveva però poggiarsi sugli allori, anche se inutile per il momento, doveva essere pronto a difendersi, dunque si preparò ed assunse una posizione difensiva, non sia mai che la bestia faccia brutti scherzi.



Anche se sarebbe rimasto immobile ad aspettare, in attesa di un qualsiasi esito, questo non faceva di lui un codardo o un approfittatore, doveva cercare di ridurre al minimo i danni su se stesso, dato che non poteva infliggerne. Era il momento, Jin scattò verso la creatura ed una volta raggiunta sferrò il suo colpo, ma la mitica mossa del mercenario non era terminata, avrebbe lanciato una saetta sicuramente devastante, contro la bestia. Chiba guardava curioso ed estasiato le capacità di Jin, il ragazzo sapeva che vi sono varie arti elementali, ma finora aveva assistito soltanto alle tecniche dell'aria del suo maestro. Avrebbe osservato ed atteso il momento più propizio.

Chiba

La bestia subì in pieno entrambi i colpi Jin, quel innaturale intreccio tra pesce e cavallo non ebbe i riflessi per evitare il colpo, dunque rimase letteralmente shoccato dalla sorpresa. "Si! Evvai!" esclamò Chiba, felicitato dalle abilità del mercenario, che assesta un buon colpo al nemico. La creatura emise uno strano vapore dal naso, per poi crollare sotto il suo peso, iniziando a ribollire e scomporsi sul terreno. L'immagine non era di certo gradevole, che sia finita qui? E' bastato così poco a ridurre in gelatina quella creatura, che non sembrava neanche aver avvertito i colpi precedenti dei due? Se così fosse Chiba non aveva troppi motivi per felicitarsi della cosa, in quanto non è servito ad un bel niente. Certo sarebbe potuto tornare al villaggio ed incassare la taglia della creatura, ma il suo onore di combattente sarebbe stato scalfito da questa piaga. Sentirsi completamente inefficiente non è una bella sensazione.

Qualcosa non andava, la creatura era tornata in se, anche se scomposta e liquefatta, i suoi occhi vacui si mossero per osservare i due. La scena raccapricciante colpì direttamente l'animo di Chiba, che sentì come se una minaccia si stesse avvicinando. Il tempo di capire che erano stati ingannati ed una copia della creatura si palesò di fronte a lui, caricandolo con i suoi zoccoli. Un primo colpo improvviso colpì Chiba con furia, anche se preparato a schivare i colpi, il tempismo della bestia era stato fin troppo coordinato e non riuscì a parare, tanto meno schivare, l'attacco nemico.

Danni Subiti = 20 elemento acqua

Ma la bestia era furibonda e stava per colpire nuovamente Chiba, dunque il ragazzo riprese velocemente la posizione e tentò di parare il colpo avversario. Questa volta avrebbe fatto ricorso ad una classica tecnica di arti marziali, sfruttando la parata avrebbe reagito con un colpo critico, diretto ai punti sensibili della bestia. Il suo intento non era quello di ferire con la semplice forza fisica la creatura, ci aveva già provato ed era stato un fiasco, avrebbe concentrato il chakra, trasferendolo al interno del corpo della bestia, per infliggere danni ad ossa ed articolazioni. Forse la pelle era resistente, praticamente immune alle minacce fisiche, ma se dispone di organi e risponde alle leggi della natura, l'interno del suo corpo sarebbe potuto collassare.

[Azione]+[Rapido] Action: Counterbreak
Danni Subiti = 20 elemento acqua
Danni Inflitti = 40 danni fisici + CRIPPLE

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RECUPERO

Chiba sperava che il colpo avesse inflitto i danni che sperava, sapere che vi sono dei punti deboli oltre quella pelle poteva essere una manna, dato che sarebbe stato inutile sul campo. Sapendo che non poteva rimanere fermo a fissare quella bestia, che gli si parava dinanzi, spinto dallo spirito di sacrificio, per abbattere un nemico ad ora quasi invulnerabile ai loro attacchi, decise di compiere una peripezia. Aveva notato che quella della creatura era di certo una tecnica magica, forse illusoria, dunque non doveva perdere di vista la creatura e cercare di tenerla ferma, a modo che Jin potesse tirarla giù con i suoi fulmini. Il ragazzo non poteva sapere se la sua idea avrebbe dato dei buoni frutti o se sarebbe stata una follia, ma doveva provarci, restare fermo non avrebbe aiutato nessuno. Inanzi tutto si sarebbe preparato, doveva tenere ferma una creatura ben più possente di lui e non poteva farlo senza potenziarsi, dunque allargò le braccia ed iniziò a concentrare il chakra nei suoi muscoli, iniziando a gonfiarsi ed ingrossarsi. Le vene sembravano soffocare sulla parete della pelle, quasi come se dovessero straripare, la muscolatura cresceva a perdita d'occhio, fino quasi a raddoppiarsi.

"Per fortuna sono riuscito a comprendere la tecnica usata dal maestro, nel nostro ultimo scontro." pensò Chiba, concentrato e pronto all'azione.

Aura: Chant of Bravery = Potenza 10 + 5x Rank = 20
Chakra -15
Stance: Boei *

Ora che era pronto si piegò leggermente e spingendosi con tutta la sua forza saltò contro la creatura; l'avrebbe afferrata per il possente collo, per poi girarvici attorno, così da potersi sedere sul dorso della creatura. Dopodiché non l'avrebbe lasciata andare per nessun motivo, sarebbe stato come un cirripede attaccato alla chiglia di una nave. Avrebbe premuto con tutte le sue forze sulla bestia, ora sarebbero stati di forza paritaria, non poteva farsi travolgere o disarcionare, doveva tenerla ferma per permettere a Jin di colpire la creatura.

Chiba

Chiba riuscì a sentire il colpo deflagrare sul corpo della creatura, anche questa volta aveva compreso come la forza bruta non potesse aiutarlo, inoltre il suo tentativo di afferrare la creatura fu vanificato dal suo scioglimento. Quest'ultima comparì nuovamente nelle vicinanze di Jin, inoltre non avrebbe perso tempo e si sarebbe messo a generare colpi d'acqua contro il mercenario. Quando il ragazzo notò che il compagno rischiava di subire numerosi colpi, decise di frapporsi tra i due, doveva cercare di limitare i danni su Jin, in quanto era l'unico in grado di ferire la bestia.

[Azione]+[Rapido]: Action: Intercettazione - Water Barrage
Danni Subiti = 30 elemento acqua

Chiba avrebbe sentito il colpo dell'acqua impattare sul suo corpo, non si aspettava che un elemento del genere potesse ferirlo, evidentemente con i colpi già subiti i graffi si ampliarono grazie alla pelle bagnata. Si sarebbe di certo ripreso da ferite simili, non erano ancora nulla rispetto agli allenamenti passati.

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RECUPERO

La situazione sembrava grave e la creatura sembrava troppo a suo agio su quel campo bagnato ed in mezzo alla nebbia, purtroppo Chiba non aveva altri mezzi se non i suoi pugni, dunque diventa difficile avere fantasia con così pochi elementi. Ma Jin ha più armi a sua disposizione, possiede conoscenza dell'arte del fulmine e finora è stata l'unica cosa in grado di ferire la creatura. I dubbi incominciarono ad affluire nella mente del ragazzo; la creatura dispone di una pelle impenetrabile, non ha ossa o organi, si dissolve in pozze d'acqua e si rigenera. Che sia solo un'illusione creata da qualcuno nascosto nella boscaglia? Se così fosse cosa guadagnerebbe da tutto ciò? No, forse il ragazzo si stava lasciando suggestionare, ma è anche vero che andando avanti così non avrebbe risolto nulla.

"Jin, dobbiamo cambiare tattica, così non arriveremo a niente. Tu sei l'unico che può ferirlo, ma credo che si tratti di un'illusione, anche se molto ben fatta. Pensaci; la creatura si dissolve in una pozza d'acqua per poi ricomparire, ma solo se colpita da un elemento evocato tramite il chakra. Forse c'è qualcuno nascosto tra gli alberi." affermò Chiba, pensando che l'unica soluzione per venirne a capo sia andando a controllare tra il fogliame.

"Tu prova a tenergli testa, continua a colpirlo con i tuoi fulmini o attira la sua attenzione. Io tenterò di scoprire cosa si cela li in mezzo!" disse Chiba, indicando gli alberi di fronte ai due.

Detto questo Chiba non avrebbe perso tempo, si sarebbe diretto di tutta fretta verso gli alberi, intento a scoprire se era realmente come aveva pensato
o se aveva avuto soltanto un abbaglio.

Annulla Aura: Chant of Bravery
Stance: Boei
Movimento Standard = 5 metri
[Rapido] Movimento Extra = 5 metri
Posizione da h7 a d3