Scherma - Europei 2011

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    Scherma - Europei, storico podio tutto Azzurro


    Giorgio Avola è il nuovo campione europeo di fioretto. Alla rassegna continentale di Sheffield, Avola ha superato in finale l'altro azzurro, Andrea Cassarà, per 15-14. A completare il 'triplete' il bronzo di Andrea Baldini, che in semifinale era stato battuto proprio da Cassarà


    E' Giorgio Avola il campione europeo 2011 di fioretto maschile. Il più giovane tra gli azzurri, classe '89, sale sul gradino più alto del podio tutto italiano che conclude la seconda giornata di gare agli Europei di Sheffield.
    L'atleta siciliano è stato artefice di una prestazione eccellente, iniziata sin dalla fase a gironi, dove non ha perduto alcun assalto, e conclusasi con la vittoria per 15-14 al termine di una finale tiratissima e combattuta contro Andrea Cassarà. Ad arricchire il podio azzurro è stato anche Andrea Baldini, giunto terzo dopo la sconfitta subita in semifinale da Cassarà per 15-11.
    "Gioia infinita, non ci credo ancora - è il primo commento di Avola - Contro Cassarà non mettevo più di dieci stoccate nemmeno in allenamento. Oggi però ho vissuto una giornata straordinaria. Dedica? Sono egoista se dico che me la meritavo proprio questa vittoria? Quest'anno mi sono sacrificato tantissimo, ho tralasciato anche l'università. Ho detto ai miei amici 'voglio vedere dove arrivo' ed adesso eccomi qua. Non ci credo ancora".
    Percorso netto quello di Avola. Dopo la fase a gironi che lo ha visto vincere tutti gli assalti, ha superato nel tabellone dei 32 il padrone di casa Halsted per 15-9. Nel turno successivo ha avuto la meglio per 15-9 sul greco Nakis, mentre ai quarti ha invece dovuto tirare fuori grinta e carattere per avere la meglio sul tedesco Bachmann, sconfitto 10-9 al minuto supplementare. In semifinale la vittoria sul russo Cheremisinov per 15-8 è stato il preludio alla prestazione contro Andrea Cassarà, di cinque anni più grande e dal curriculum più prestigioso. I tre azzurri sul podio attestano il dominio italiano nel fioretto, anche al maschile.

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    Europei Scherma - Tagliariol deluso e Vale battuta


    Il campione olimpico "Non è facile essere quello da battere". Ma il ct Cuomo gli dà fiducia, elogiando le sue doti tecniche. La finale del fioretto femminile è stata tutta italiana: Valentina Vezzali ha sfidato Elisa Di Francisca e ha perso


    Matteo Tagliariol chiude al sesto posto la prova individuale di spada maschile agli Europei di scherma a Sheffield. L'olimpionico infatti, dopo aver vinto l'assalto del turno dei 32 contro il finlandese Bade per 15-2 ed aver superato anche l'ungherese Bocko per 15-11, è stato sconfitto dal polacco Motyka nell'assalto dei quarti, col punteggio di 15-13. "Credo di aver raccolto molto meno di quanto meritassi - è il commento amaro dell'azzurro - Per come mi sono preparato e per come mi sono espresso oggi, una medaglia poteva essere sicuramente alla mia portata. Purtroppo non è semplice essere sempre, per tutti, l'avversario da battere. Così come non è semplice incrociare le lame con un atleta che ti studia da anni. Volevo tornare a casa con una medaglia e non mi va giù di non aver raggiunto il podio".
    Dello stesso avviso anche il ct, Sandro Cuomo. "Matteo oggi ha ancora una volta attestato di essere un leader mondiale di questa specialità - commenta - Basti pensare alla qualità espressa nell'assalto contro l'ungherese Boczko che all'inizio sembrava dover essere il match più duro. Peccato, perché meritava la medaglia".
    Si sono invece fermati nel tabellone dei 32 sia Alfredo Rota, sconfitto 15-7 dal russo Khodos, e Stefano Carozzo, eliminato dall'israeliano Ajenstadt per 15-9. In precedenza Rota aveva vinto per 15-7 l'assalto contro il portoghese Cordeiro, mentre Carozzo aveva avuto la meglio sul ceco Coufal per 15-8. Matteo Tagliariol aveva invece superato l'irlandese Fenwick per 15-7.
    Sconfitto nel tabellone dei 64 Paolo Pizzo, superato 15-14 dal polacco Mikolajczak.
    Dopo il 'triplete' nel fioretto maschile, l'Italia piazza però la doppietta nel femminile. A contendersi il titolo europeo in finale a Sheffield sono state infatti Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca. Come dolce abitudine, ancora una volta due rappresentanti dell'Italia di fioretto si ritrovano a contendersi un titolo. La finale Vezzali-Di Francisca è il remake di quella già vissuta ai campionati italiani 2010 e 2011 oltre che ai Mondiali di Antalya 2009 dd in varie prove di Coppa del Mondo. Ma è soprattutto la sfida tra la numero 1 e la numero 2 del ranking mondiale. Vince Elisa Di Francisca, che sconfigge la connazionale 10-8
    La Vezzali è arrivata in finale superando l'ungherese Knapek per 12-4 mentre la Di Francisca ha avuto ragione della russa Lamonova per 13-12.

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    Europei Scherma - Fioretto e sciabola: doppio oro azzurro


    Doppio oro al collo delle nostre rappresentative negli Europei di scherma in corso di svolgimento a Sheffield in Inghilterra: successo nel fioretto maschile in finale contro la Francia e nella sciabola femminile contro l’Ucraina


    Risuona due volte, oggi, l'Inno di Mameli all'English Institute of Sport di Sheffield: merito della Nazionale azzurra di fioretto maschile e di quella di sciabola femminile che si aggiudicano l'oro nella quinta giornata degli Europei di scherma. Una giornata trionfale arricchita anche dalla medaglia di bronzo nel fioretto maschile paralimpico. Un dominio assoluto.
    Se nel fioretto maschile dopo la tripletta azzurra della prova individuale l'Italia era data tra le favorite, nella sciabola femminile le azzurre sono state artefici di una prestazione straordinaria superando in semifinale la Russia numero 1 del ranking mondiale e, in finale, le campionesse olimpiche dell'Ucraina, conquistando il primo titolo continentale per la sciabola rosa italiana.
    "E' una giornata memorabile per la scherma azzurra - commenta un raggiante Presidente, Giorgio Scarso, assieme ai due capi delegazione, Paolo Azzi ed Andrea Cipressa -. Il successo straordinario non è solo relativo alla vittoria del doppio titolo europeo, ma anche alla qualità della scherma espressa dai nostri atleti sia nel fioretto che nella sciabola. Mi piace sottolineare anche il coinvolgimento di tutti gli atleti della delegazione che erano presenti in tribuna a tifare, segno di un ambiente sereno, unito e, probabilmente anche per questo, vincente".
    Il fioretto maschile ha ribadito la sua supremazia in campo mondiale e continentale, grazie ad una prestazione che ha visto i quattro azzurri Andrea Baldini, Andrea Cassarà (nella foto), Giorgio Avola e Valerio Aspromonte superare per 45-35 ai quarti la Polonia, poi la Germania in semifinale per 45-31 ed infine la Francia col punteggio di 45-28, al termine di un assalto giocato anche sul filo dei nervi.
    "E' difficile non essere ripetitivi - dice il Ct del fioretto azzurro, Stefano Cerioni -. Questi ragazzi non finiscono di regalare spettacolo schermistico e successi per l'Italia. Da parte mia non posso che fare altro che complimentarmi con loro per quello che hanno saputo esprimere sulle pedane, sia nella prova individuale che in quella a squadre e non solo in questi Europei!".
    Ad "aprire le danze" nella giornata d'oro è stata la sciabola femminile. Gioia Marzocca, Ilaria Bianco, Irene Vecchi e Paola Guarneri, trascinate da un tifo da stadio che ha visto Aldo Montano nelle vesti di "capo ultrà", hanno tirato fuori grinta, carattere e determinazione. Armi in più per superare l'Ucraina della temibile Olga Kharlan al termine di un assalto con le azzurre che hanno iniziato con un perentorio 5-0 ma che successivamente sono state costrette a rincorrere. La rimonta finale è stata affidata dapprima ad Ilaria Bianco che ha mantenuto il distacco, poi a Gioia Marzocca che ha inflitto un parziale di 7-0 alla sua avversaria, sino ad Irene Vecchi, ultima frazionista che, dinanzi alla Kharlan, è andata avanti sino al 44-39, mantenendo la lucidità sul recupero della campionessa ucraina, numero 2 del ranking mondiale, per fissare poi il punteggio sul definitivo 45-43.
    "Grande gioia e soddisfazioneinfinita - dichiara il Commissario tecnico, Giovanni Sirovich -. Ilaria, Irene, Gioia e Paola hanno espresso una scherma bellissima e dal valore tecnico altissimo. Sappiamo tutti che è nelle loro corde, pecchiamo però d'autostima e di consapevolezza. Spero che questo successo storico aiuti tutto l'ambiente a rendersi conto di non essere secondi a nessuno. Un ambiente che, a mio avviso, ha nel gruppo l'arma in più. A squadre infatti i risultati arrivano perché non si sommano le qualità, ma si moltiplicano!".

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    Europei Scherma - Tripudio Azzurro: oro nel fioretto!


    Il "Dream team" azzurro del fioretto femminile ha vinto la medaglia d'oro agli Europei di Sheffield. Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali hanno battuto in finale la Russia in rimonta per 45-43


    All'English Institute of Sport di Sheffield risuona ancora una volta l'Inno di Mameli. A cantarlo sul podio sono le straordinarie interpreti dell'oramai noto al Mondo come "dream team". Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori conquistano il terzo titolo europeo consecutivo e consacrano il fioretto azzurro quale leader indiscusso in Europa. L'oro delle ragazze del fioretto femminile è infatti la settima medaglia delle otto che il programma di fioretto prevedeva in questa rassegna continentale. Una leadership ribadita anche sulla pedana finale della prova a squadre di fioretto femminile. Chi, dopo la vittoria ai quarti sulla Gran Bretagna per 39-34 e in semifinale sulla Germania per 45-24, parlava di "vittoria annunciata" è stato subito smentito dalla Russia che, dopo i primi tre parziali, era avanti per 15-8.
    Un distacco giunto anche a +8 per le atlete ex-sovietiche. Da metà assalto in poi però, il Ct Cerioni chiede a tutti uno slancio di carattere e di tirare fuori voce e grinta. A metà gara si inizia a rosicare qualche punto sino ad iniziare il terzultimo match col punteggio di 24-22 per le russe. Arianna Errigo mantiene il distacco sino al 30-28 con cui cede il testimone ad Elisa Di Francisca. La Campionessa mondiale2010 e neo campionessa europea compie il sorpasso, lasciando la pedana tra gli applausi sul 40-36 per l'Italia. Ultima frazionista Valentina Vezzali che dapprima aumenta il distacco poi subisce la rimonta di Aida Shanaeva che porta lo score sul 43-41 per la Russia. E' a quel punto che Valentina si ricorda di essere ValeOro e "mette il turbo" siglando un parziale di 4-0 che fissa il punteggio sul 45-43 finale.
    "Oggi abbiamo dimostrato che la nostra forza non è solo la qualità delle singole atlete ma dell'intera squadra - dice il Commissario tecnico, Stefano Cerioni - In avvio abbiamo sofferto, contro una squadra, la Russia, dalla quale abbiamo subito l'unica sconfitta in questa stagione. Valentina, Elisa ed Arianna sono state però straordinarie e soprattutto capaci di interpretare la giusta tattica che alla fine si è rivelata vincente".
    "Avete visto di che pasta siamo fatte?" domanda ironica Elisa Di Francisca subito dopo la vittoria, mentre Valentina Vezzali esulta per il successo e per aver dimostrato di essere la campionessa che il Mondo conosce. Per il terzo anno consecutivo il fioretto italiano fa man bassa di titoli continentali. A Plovdiv 2009, a Lipsia 2010 ed anche a Sheffield 2011 non c'è stato oro nel fioretto che non sia andato ad un atleta azzurro.
    "Merito di tutti - ammette Cerioni - Se questi atleti arrivano a questi livelli è perché dietro c'è una struttura, ci sono maestri e società che li sostengono. Ecco perché il mio ringraziamento va a tutti quanti lavorano su questi ragazzi e non intendo solo su quelli che sono stati convocati ma sugli atleti che sono nel giro della Nazionale e che sono pronti a mantenere questi livelli quando vengono chiamati in causa". Con il titolo del fioretto femminile, l'Italia si aggiudica, ad una giornata d'anticipo la vetta del medagliere. Per gli azzurri, in attesa della prova a squadre di spada femminile (Moellhausen, Del Carretto, Navarria e Cascioli) e di sciabola maschile (Montano, Tarantino, Occhiuzzi e Pastore), il bilancio è di cinque ori, due argenti e due bronzi.
    Ma la giornata odierna ha visto anche l'Italia di spada maschile chiudere al settimo posto la sua gara. Il quartetto azzurro, composto da Alfredo Rota, Enrico Garozzo, Matthew Trager e Luca Ferraris, dopo aver superato nel tabellone delle 16 l'Olanda 45-34, e' stato sconfitto dall'Ucraina, ai quarti, col punteggio di 37-36 alla priorità. Nel tabellone per i piazzamenti, gli azzurri sono stati superati dalla Svizzera per 45-44, dopo una rimonta che ha portato al 44-44. Infine, Rota e compagni hanno sconfitto l'Estonia per 45-39.
    "Quando perdi un assalto alla priorita' rimane sempre tanto amaro in bocca. Inutile dire quanto te ne rimane quando perdi un match che vale l'accesso in semifinale - ammette il Commissario tecnico della spada, Sandro Cuomo - Non mi sento però di definire negativo questo test. Tutt'altro. C'è mancata probabilmente quell'esperienza necessaria in situazioni e gare come questa. Proprio quella esperienza che oggi i più giovani hanno tratto e porteranno con sè nelle prossime competizioni. L'obiettivo della vigilia è dunque raggiunto. Questi ragazzi formano un gruppo che tira col cuore. La testimonianza e' data dalle rimonte contro Olanda e Svizzera, ma soprattutto dallo spirito che si respira in panchina".
    Si è concluso oggi anche il programma delle prove paralimpiche. La prova a squadre di spada maschile ha visto l'Italia concludere ai piedi del podio. Matteo Betti, Andrea Macri', Marco Cima e Riccardo Formenton, dopo aver sconfitto l'Ucraina ai quarti, sono stati superati dalla Francia in semifinale e, nella finale per il bronzo, dalla Polonia per 42-27. La Nazionale paralimpica torna in Italia quindi con sei medaglie, tre di argento e tre di bronzo che soddisfano la delegazione azzurra e il Ct Fabio Giovannini. "C'è qualche rammarico per qualche ulteriore medaglia che si poteva conquistare - commenta Giovannini - ma non rimprovero nulla a questi straordinari atleti che hanno regalato emozioni e che hanno dinanzi un percorso che, grazie al sostegno della "nuova" famiglia della Federazione Italiana Scherma, non potrà che condurli ad un miglioramento. Le maggiori soddisfazioni, sono certo, arriveranno. Magari sin dai Mondiali di Catania".

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