Ambientazione Vaygr

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    Vaygr
    Arcipelago dell'est



    Estensione e caratteristiche della regione
    Arcipelago dal clima freddo e dominato da due isole principali, Niethlung e Vaygrjord, situate rispettivamente a nord e a sud, e da un buon numero di isole minori ospitanti piccoli villaggi di pescatori, minatori e commercianti. E' spesso coperto dalla neve d'inverno e da banchi di nebbia nelle notti d'estate, ma ha una primavera sufficientemente mite da garantire un'agricoltura per l'auto sostentamento. Le isole sono prevalentemente montuose e boscose, con nevai e ghiacciai sulle cime più alte. Se Niethlung risulta essere più ospitale e popolosa, in quanto circondata da fondali lisci e profondi che garantiscono una navigazione sicura, Vaygrjord è una terra inospitale e selvaggia, piena di bestie feroci e dalla costa inaccessibile ad eccezione di pochissimi naviganti che conoscono la via segreta.


    Popolazione e città
    Vaygrjord è il nome dell'isola maggiore situata a Nord-Est dell'arcipelago ed è praticamente irragiungibile da navigatori inesperti a causa delle alte scogliere, il mare agitato e i numerosi scogli. Questa è la terra natìa dei Varyag, un fiero popolo guerriero che crede fortemente nelle proprie tradizioni, tanto da aver rischiato la vita per proteggerle. Secoli or sono questo popolo ha esteso la propria influenza su tutto l'arcipelago fino a colonizzare Niethlung e le isole minori che la circondano. Questa migrazione ha lasciato Varyag per lo più disabitata, eccezion fatta per alcune tribù perse tra le montagne innevate che non hanno contatti con il mondo esterno da tempo immemore. Durante il recente ritorno dei Varyag in questa terra, i guerrieri scoprirono l'antica roccaforte fondata dai loro antenati, l'inespugnabile fortezza di cui le leggende dei loro antenati parlavano. Quando arrivarono sul posto, la trovarono abbandonata e popolata solo da spiriti e qualche scheletro polveroso. Ne presero il controllo e cominciarono ad abbordare e saccheggiare le navi merci al largo dell'isola che da Florentia facevano rotta commerciale verso Niethlung, procurandosi armi, viveri e ricchezze. Vaygrjord è ora abitata quasi interamente da guerrieri di medio e alto rango.

    Niethlung invece, finita sotto dominio imperiale, conserva ancora la memoria delle proprie origini, ed è abitata dai Sàga, ovvero i Varyag che decisero di dare la resa e accettare le condizioni dello shogunato, diventato poi impero. I Sàga misero da parte l'antica indole guerriera, e acquistarono un carattere militarmente silente, ma commercialmente aggressivo, ottenendo il dominio sulle acque dell'impero, come porto più ricco e influente dell'intero continente. I Sàga ospitano regolarmente tornei e combattimenti non mortali in una nuova arena in stile imperiale, che è l'unico sfogo concessogli dall'impero per la loro natura guerriera, ormai sbiadita ma che ancora scorre nel sangue, mentre fuori dalla grande città, sparsi nei piccoli villaggi costieri, vivono alcuni clan sconosciuti e poco numerosi dotati però di abilità dal grande potenziale.

    A Niethlung e nelle isole minori vivono anche diversi clan lontano dalla vita delle città commerciali e imperiali e che conservano uno stile di vita più tradizionalista e spartano. Queste tribù in genere mantengono la propria neutralità con gli stranieri, ma sanno colpire duro se si minaccia la loro libertà e indipendenza.




    Le tradizioni dei Varyag




    La guerra e il valore
    Onore, correttezza, onestà e bontà non sono valori importanti o riconosciuti nei Varyag. Nemmeno l'abilità strategica è particolarmente ben vista, il punto cardine è invece il valore, inteso specificatamente come sangue che scorre sulla lama, teste staccate dal corpo, anime riportate alle terre lontane. Null'altro conta, e qualsiasi mezzo è glorioso e giusto negli occhi degli dei.
    La guerra sopra ogni cosa, offesa prima della difesa e conquista prima della pace. Si dice che solo dopo aver ucciso sessantasei nemici è possibile raggiungere le terre lontane e unirsi agli dei nella gloria divina. Questo concetto è largamente perduto nei Sàga, sostituito da un'idea di commercio aggressivo "tutto o niente" che ricorda il loro antico comportamento militare. Solo i Sàga di Vaygrjord mantengono questa tradizione.


    Frontiere aperte
    L'attacco all'impero ha decimato i Varyag, riducendo i loro numeri a sole due cifre e costringendoli in una terra arida e inospitale, ma inespugnabile, Vaygrjord. Non scorre alcuna ossessione verso la purezza nei loro ranghi, nessun guerriero ha il minimo interesse in quale sangue scorra nelle vene del proprio compagno, finchè il suo animo resterà intatto, il suo valore imponente e le sue armi affilate. In breve tempo, nuovi guerrieri sono stati reclutati in terre lontane, dai deserti del sudovest ai più raffinati nordici, ma mai imperiali. L'isola ospita ora un popolo tanto vario quanto quello della capitale Imperiale, ma ogni singolo abitante è un guerriero di alto calibro, e ogni giorno si tengono combattimenti e tornei, per superare ogni limite umano e prepararsi alla riconquista. I Varyag continuano a reclutare tutt'ora.



    I dimenticati
    Mentre Niethlung è molto popolata e modernizzata, Vaygrjord appare militarmente deserta. In realtà, è ancora popolata da alcuni Clan, culti e gruppi di guerrieri che ne abitano le regioni più remote. Sono dimenticati dai Sàga, neutrali verso l'impero e considerati di numero troppo esiguo per rappresentare un problema. Avventurieri ed esploratori li possono incontrare, con il giusto spirito.
    Tra questi spiccano gli Skjöldr, conosciuti per la loro adorazione della guerra e del combattimento. Si lanciano in combattimento a testa alta e raramente cadono sul campo, corazzandosi di armature d'ossa che alcuni sostengono siano umane. I rinnegati abitano l'antica necropoli e sono il retaggio di un rituale demoniaco sviluppato da uno stregone che li ha lasciati in un certo modo sfigurati, ma anche dotati di abilità molto particolari. Sono i più difficili da incontrare.



    Luoghi d'interesse


    Niethlung
    Questa grande città beneficia del porto più grande al mondo, ed è possibile accedervi solo via nave, salpando dal porto di qualsiasi altra città al mondo.
    Tappezzata di mercati e di espositori, Niethlung pullula di commercio, ma mostra ancora, nella sua architettura acuminata e solida, una tradizione combattente. Teschi e ossa sono tutt'ora usati dalla popolazione come normali ornamenti. La strada è collegata internamente da alcuni canali molto grandi che permettono il passaggio anche alle più grandi navi cargo e da guerra. I due grandi canali si incrociano nel centro della città, dove un lago artificiale fa da nucleo alla città, divisa in un quartieri secondo i quattro punti cardinali. Venditori di armi e fabbri sono molto comuni in questa zona, come anche mercanti di pietre preziose e metalli.
    Il canale che sfocia ad ovest ospita il più grande cantiere navale al mondo. La città occupa tutta la terra dell'isola su cui poggia le fondamenta, tenendo a mente che questa è l'isola più grande dell'arcipelago, e non c'è alcun limbo di terra attorno ad essa. La maggior parte del popolo dell'arcipelago vive qui.
    Esiste un ordine di maghi molto potenti che ha la propria sede a Niethlung che hanno ereditato la magia selvaggia e libera delle terre di Vaygrjord, perfezionandola in qualcosa di più sfarzoso e elegante. E' quindi possibile visitare interi quartieri di edifici fatti interamente in ghiaccio e sculture mozzafiato.




    Rete mineraria di Sveigðir
    Questa grande montagna, situata a Vaygrjord, è in gran parte cava. L'enorme vuoto al suo interno è completamente artificiale, come artificiali sono i sostegni in pietra che ne evitano il collasso. Per quanto questo labirinto di cunicoli e ponti sospesi sia antico e abbandonato, e poche pietre preziose siano rimaste nella montagna, la rete mineraria sopravvive ancora al tempo. Abitata solo da poche creature dell'ombra, è frequentamente usata come punto di ritrovo e dialogo dai partigiani di Vaygrjord, uomini che hanno acconsentito alla decisione di dare la resa al defunto Shogunato, ma con l'idea, fin dal principio, di tramare nell'ombra per riacquistare la libertà.





    La Necropoli
    Questo mausoleo, anch'esso situato a Vaygrjord, era originariamente un cimitero sacro dedicato ai più grandi eroi di guerra del passato, ed è stato recentemente dissacrato da uno studioso di arti proibite. Non è sicuro cosa sia successo, ma tutti sanno che è stata combattuta una sanguinosa battaglia, e l'oscuro figuro è caduto, ma la Necropoli era ormai dissacrata e irrecuperabile, le tombe violate e molte cripte distrutte. I Varyag hanno fatto il possibile per ridare dignità all'antico monumento funebre, richiudendo le tombe e ripulendo le cripte.
    Ad oggi, si pensa che la Necropoli sia tornata come un tempo, ma non è così, è infatti abitata dai Rinnegati.



    Bentus
    Bentus era in origine un'isola abitata dall'elite Varyag, i guerrieri più valorosi e rispettati, circondati dalle fortune accumulate in una vita di saccheggi, duelli mortali (ai Varyag piace duellare giocandosi i propri beni) e bottini d'avventura.
    Ora è un polo per il commercio dei materiali più rari e pregiati, chi si vuole distinguere dai comuni mercanti espone le proprie merci a Bentus, ma solo se porta qualcosa di abbastanza stupefacente, altrimenti gli viene negato l'accesso.
    Bentus è tutt'ora la casa di molti avventurieri di successo che hanno accumulato grandi fortune, spesso maestri della propria arte e dediti a formare nuovi avventurieri.







    Vaygrjord
    Questa roccaforte è situata sulla costa meridionale dell'isola omonima, all'interno di una piccola baia dai fondali molto pericolosi, ma in alcuni punti navigabili. All'interno della maestosa cinta muraria si erge una fortezza formidabile, occupata in piccolissima parte da guerrieri e guerriere. Solo alcune sale e camere sono state ripulite e rese abitabili, nell'ala più esterna che si affaccia sul mare.
    Nella fortezza, i Varyag duellano spesso nel Vrakkar, un grande salone di robusta pietra rossastra, mentre nel Niethvir accumulano le teste dei nemici sconfitti. L'Hasgyr ospita delle riunioni dove tutti i guerrieri si riuniscono per decidere sul prossimo saccheggio, o sulle sorti della guerra. L'unico accesso all'isola è attraverso la fortezza, l'interno dell'isola è un enorme altopiano ghiacciato. In esso, si apre la grande vallata detta Grande Vrakkar dove i guerrieri di rango più alto si scontrano all'aperto in duelli-rituali, per evitare di distruggere la fortezza. La grande pianura ghiacciata nell'ovest dell'isola è chiamata Stòrfalla, ed è abitata da lupi, orsi bianchi, alcuni felini di grossa taglia e molte creature dimenticate dall'uomo. Alcuni guerrieri sostengono di aver visto anche figure umane, ma non sono ancora riusciti ad indagare ulteriormente.







    Rapporti con l'Impero



    Niethlung è dominata dall'Impero e versa tributi regolarmente alla capitale. Nonostante il commercio aggressivo, non rappresenta un problema e porta molto oro all'impero. E' popolata da quegli stessi Varyag che, stanchi di vivere nella guerra, decisero che il conflitto doveva finire, e diedero la resa, consegnando le loro terre agli stranieri del nord. Tuttavia hanno mantenuto gran parte delle tradizioni guerriere di un tempo, definite disgustose dagli imperiali, come ad esempio quella di giocarsi i propri beni in duello, e in ogni caso guardano con diffidenza e a volte disprezzo i filo-imperiali, ostacolando di nascosto chi ostenta la propria lealtà verso l'Impero e proteggendo invece i partigiani.

    Vaygrjord invece è totalmente fuori dal controllo dell'Impero. Per quanto a livello di tributi persi sia insignificante e come terreno pressochè inutile, è una spina nel fianco dell'Impero, che ne denigra gli abitanti chiamandoli barbari e selvaggi. La verità è che dopo la conquista del continente da parte dell'Impero, i Vayrag, ultimo popolo libero rimasto, furono messi sotto embargo. Mentre l'Impero occupava ormai tutte le altre città la popolazione si divise tra chi voleva rispondere dando il tutto per tutto e chi preferiva arrendersi alle condizioni "liberali" della resa: tributi e dominio in cambio di libertà commerciale e pace. Buona parte della popolazione, ormai stanca di resistere, si piegò alle condizioni, mentre i più valorosi decisero di lanciarsi in un ultimo assalto navale. L'Impero impallidì davanti al caos che questo popolo sapeva scatenare in mare aperto: i Varyag diedero fuoco a quasi tutta la flotta imperiale e catturarono le altre navi rimaste, per poi commettere l'errore fatale di attaccare la capitale, prede dell'impeto di battaglia e della sete di vittoria. Mentre la fase navale fu una vittoria indiscutibile, quella di terra fu una sconfitta atroce, e i pochi superstiti si ritirarono in mare su due piccole Drakhr e incendiarono ogni altra imbarcazione, lasciandosi "terra bruciata" alle spalle. Sapendo che tornare a Niethlung non avrebbe fatto altro che ritardare la loro totale disfatta, si rifugiarono nell'antica Vaygrjord.

    Ora i Varyag purosangue, insieme ai reclutati, rappresentano il gruppo di partigiani più compatto e letale del mondo alla ricerca di nuovi alleati, per quanto non particolarmente organizzati. Serbano rancore verso i disertori di Niethlung, ma li considerano potenziali alleati per il futuro e non li attaccheranno finchè non si mostreranno troppo leali all'impero. Tuttavia non uccidono mai quelli che un tempo combattevano al loro fianco. Gli imperiali catturati invece, sono sempre giustiziati, le loro teste conservate nella fortezza di Niethlung, a formare una pila sempre più alta.

    Una piccola parte di Sàga si ritrova occasionalmente nella rete mineraria di Sveigðir per discutere dell'occupazione imperiale. Sono a tutti gli effetti partigiani, e sabotano silenziosamente l'impero sfruttando un'ottima organizzazione e i propri mezzi economici, come una sorta di ordine massonico.

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    Edited by Silver Element - 24/5/2020, 22:58
     
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