BRAXAMUNDIS

Vita o Morte

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  1. #Bizzle
     
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    CITAZIONE

    Anche se non avete voglia di leggere tutto, almeno leggete gli ultimi due paragrafi. Vorrei interagire con qualcuno, come leggete, quindi se volete attaccatevi pure da li.



    Braxamundis - 1



    Una delle mie migliori qualità, non che ne abbia tanto, è sicuramente quella di adattarsi. Ero infatti passato da una vita pacifica nel villaggio della foglia all’oscurità ed il sapore di vendetta che offriva Oto, per poi passare ad un auto - esilio nelle montagne subito dopo il superamento dell’esame dei Chunin durato 5 anni fino a.. questo. Non sapevo neanche come chiamarlo. La gente, qui in giro, lo chiama “impero”, ma sinceramente non mi ero ancora fatto un’idea. Come detto, ho passato gli ultimi 5 anni nelle più alte montagne del nord, ad allenare il mio segno, le mie capacità e sopratutto per trovare una pace interiore dopo l’incredibile stravolgimento che la mia vita aveva subito in un arco di tempo molto ristretto. Devo dire che ha sicuramente funzionato. Il mio odio verso il villaggio della foglia si era infatti attenuato. Attenzione, non era sparito, ma diciamo che era mutato, in una forma più matura ed elaborata. Ed io stesso posso direi di essere maturato sia come persona che come ninja, lasciandomi alle spalle le vecchie tecniche imparate e sviluppando un nuovo sistema di combattimento. O meglio, come combattente. Meglio evitare la parola “ninja”, di questi tempi. Questa era infatti una delle maggiori novità: al mio ritorno ho scoperto di essere bandito.

    Non ho avuto esattamente il migliore dei ritorni, anzi, a dire il vero è stato piuttosto scombussolato (fatti narrati in: The New World: Kalendor, free role in arrivo nei prossimi giorni), e nonostante era tornato tra le persone solo da pochi giorni, avevo più o meno capito come andavano le cose e mi ero ambientato piuttosto facilmente. Come prima cosa, alla scoperta di essere bandito così come tutti gli altri ninja superstiti, decisi di cambiare identità. Lasciai alle spalle dunque il mio caro vecchio nome, Amon-Ra Shén, ormai piuttosto famoso nel mondo dei ninja per tutti i fatti accaduti. Ormai molti mi davano per morto, nonostante nel mandato ufficiale risultavo solo come “disperso” (fatti narrati in: The New World: Kalendor, free role in arrivo nei prossimi giorni), e sinceramente questo mi andava più che bene. Decisi dunque per Myto Harakhti. Myto era il nome del vecchio che si prese cura di me in età infantile, mentre Harakhti era semplicemente uno dei nomi di una divinità antica del sole che era conosciuto con tanti nominativi. Un altro di essi era, per l’appunto, il mio vero nome Amon.

    Per quanto riguardava la sistemazione non avevo ancora deciso. Avevo sentito che tutto era cambiato, e l’impero era vastissimo. Tutto ciò mi diede una grandissima voglia di viaggiare, scoprire, e fare esperienze incredibili, anche per scoprire tutto ciò che prima non avevo la possibilità di vedere a causa dei limiti dei villaggi. Di conseguenza la mia idea era quella di vagabondare in lungo ed in largo, fino a trovare poi negli anni una sistemazione ideale. Al momento di trovavo a Louyhong, nel nord del paese, attirato da un manifesto del quale tutti parlavano. Era uno scontro tra gladiatori, due" leggende dell'arena", o almeno così diceva il volantino che girava ormai ovunque per le più grandi metropoli di Kalendor. Chissà, magari si trattava solo di un'esagerazione per attirare pubblico e far cassa, cosa molto probabile. Oppure invece si trattava di due grandi ninja catturati e resi schiavi, cosa altrettanto probabile. Ed era proprio questo che mi attirava maggiormente. A giudicare dalle parole usate, si sarebbe dovuto trattare di due pezzi davvero grossi. Chissà se li conoscevo. Inoltre, mi disgustava quanto impauriva il trattamento che riservavano ai ninja al giorno d'oggi, ma d'altra parte vi era qualcosa che mi attirava a vederlo dal vivo e sentirlo sulla mia pelle.

    Sicuramente tutti gli altri ninja sopravvissuti avrebbero fatto il mio stesso ragionamento, quindi un altro motivo era che sicuramente un evento del genere li avrebbe attirati tutti. Non che volessi amici, anzi, ero un tipo parecchio solitario. Ma perché no, non sarebbe stato affatto male incontrare qualche vecchio “collega”. Infondo la nostra stirpe era ormai inevitabilmente in via d’estinzione, di conseguenza sarebbe stata una saggia idea raggruppare i superstiti. Ma sapevo che sarebbe stata un’impresa mica da poco. Ovviamente anche le guardie imperiali avevano immaginato la nostra presenza, anzi, chissà che non era proprio una trappola per raggrupparci. Di conseguenza sapevo che tutti avrebbero fatto il possibile per nascondersi e proteggere la propria nuova identità. Inoltre, c’è da dire che io, ai tempi dei ninja, non ero certo pieno di amici, anzi, conoscevo ben poche persone. Però contavo sul fatto che la mia storia non era sicuramente passata inosservata tra i più grandi villaggi ninja, quindi sapevo che molti conoscevano la mia faccia. O almeno credevo. L’impero invece non aveva molto informazioni su di me, essendomi dato per dispero per il mio auto-esilio già da prima che tutto questo successe, e sicuramente non conoscevano il mio aspetto.

    Di conseguenza, una volta entrato con discrezione, camminai intorno all’arena prima ancora che i gladiatori entrassero, cercando qualche vecchio compagno. Mi tolsi il cappuccio nero che fino ad ora aveva coperto il mio volto, lasciandolo cadere sul mantello anch’esso nero. I miei lunghi capelli bianchi presero dunque aria, e lasciai scoperta la vistosa cicatrice rossa che mi tagliava l’occhio, cicatrice che mi ero procurato un paio di anni prima a causa di un brutto scontro con un branco di orsi. Altra caratteristica del quale gli imperiali non erano a conoscenza. Vagai dunque per l’arena, scrutando e studiando ogni singolo spettatore che mi ritrovavo davanti, in cerca di una reazione.






    Myto Harakhti






    Edited by #Bizzle - 24/2/2015, 18:01
     
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