Sebastian Cruestalker

Background: Sebastian Cruelstalker, che dire, un ragazzino come tutti gli altri, nato da genitori prematuri nelle terre che avrebbero un giorno compreso i confini di Oto.
Cresciuto fin dall'infanzia per divenire un ninja rispettato, iniziò a maturare un forte egocentrismo con manie di grandezza, una volta scoperta l'abilità che lo rendeva diverso dagli altri.
Non solo apparteneva ad un ristretto gruppo di individui, appunto dotati di abilità uniche, altrimenti chiamate "innata", ma portava geni di un'innata di cui forse solo i più anziani avevano memoria.

Sebastian tuttavia non trovò sbocchi per poter ricever un addestramento ninja, abbastanza lontano da qualsiasi villaggio, i suoi primi anni di vta li trascorse fantasticando su quanto un giorno sarebbe divenuto potente temuto e rispettato.

All'età di 12 anni tuttavia no riuscì più a tollerare quella vita, gli sembrava di aver perso solo tempo, ed il suo ego smisurato tuttavia lo aeva fatto allontanare dai genitori e dai pochi amici che aveva, fino a quando non decise di partire scappando da casa.

Viaggiò per molti anni, vivendo di borseggio e di piccoli furti per sfamarsi, desiderava a tutti i costi imparare le tecniche di sopravvivenza, ed inseguito ricever un addestramento ninja.


Tornò nei pressi della futura Oto all'età di circa 16 anni, udì le voci di un'epidemia terribile, fu talmente scosso da questa notizia, che decise di tornare a casa, nonostante quei quattro anni passati a gironzolare in giro per il mondo, in cuor suo, si rammaricava per esser scappato via dai suoi genitori, fu così che scoprì una volta tornato a casa che la madre si era ammalata gravemente, fu questo episodio che lo riavvicinò ai genitori e gli fece distogliere l'attenzione dai suoi viaggi e dai suoi pensieri.
Una volta guarita, la madre pregò Sebastian di prendersi una pausa, quest'ultimo rallegrato dalla guarigione della madre, acconsentì, quello che però non avrebbe mai potuto immaginare era che quella pausa non sarebbe durata mesi, ma anni.

Trovato nel nucleo familiare un caldo rassicurante che non temeva rivali, Sebastian rimase "passivo" rispetto alla sua precedente vita per più di 10 anni.

Mentre gli anni per i genitori sembravano passare normalmente, Sebastian conservava una giovinezza insolita, fino a quando, ahimé, in prematura età sopraggiunse la morte di entrambi i genitori, prima della madre, per una ricaduta, poi il padre, che, non riuscendo a confortarsi nell'affetto del figlio, si lasciò andare pochi mesi dopo, fu così che Sebastian scoprì quanto quei dieci anni in famiglia non erano bastati per redimerlo dal fato che aveva vissuto schivo fino a 16 anni, rubando così ai genitori la possibilità di vedere loro figlio crescere, quando ancora i lineamenti "invecchiavano" regolarmente.

Terribilmente scosso per questo suo errori, decise di mollare tutto, spiccio di spiegazioni con i superiori, partì dalle sue terre natali all'età di 26 anni, per non farvi più ritorno.

Passò i primi 5 anni in eremitaggio su di un monte nei pressi di Butai.

L'eremitaggio consisteva nella totale assenza di contatti umani, della comunione con la natura, e del continuo rimuginare sulla morte dei suoi.
A poco a poco il suo pensiero cambiò, o per lo meno tentava di scacciare il vecchio se stesso, benchè esso continuava a riaffiorare in comportamenti e pensieri.

Terminati i cinque anni, Sebastian era un uomo pronto a cambiare, scese dal pendio e si diresse verso Butai, svariate volte si era specchiato nei laghi di montagna, costatando che non invecchiava di un giorno nonostante tutto quel tempo.

Fu proprio questo "non cambiamento" che lo indusse a pensare, che infondo, non era passato poi molto tempo, forse qualche mese, forse un anno, la cognizione del tempo l'aveva persa subito, e la vita era abbastanza noiosa, dunque, anche se sembrava un'eternità, non potevano esser cinque lunghi anni.

Tuttavia, arrivato in città, scoprì quanti anni erano passati, e quanto le cose erano cambiate nel mondo, senza contare che con la barba e le unghie lunghe faceva davvero ribrezzo.

Pulitosi e sistematosi, tornato ai vecchi albori della sua giovinezza, si stabilì a Butai, abbastanza lontano da Oto comunque.

Trovò lavoro come falegname, e prese una modesta abitazione in affitto.

Si fece persino degli amici sul lavoro, e trascorse altri 10 anni della sua vita in perfetta tranquillità.

Nel frattempo, la sua terra era stata inglobata in un nuovo villaggio segreto ninja, "Oto", il cui fondatore rimase nell'ombra per molti anni, quasi tentato di farvi ritorno, dovette invece scappare da Butai, Oto sembrava volerlo ghermire per il suo "potere".

Molti si accorsero della sua "caratteristica unica", alcuni si allontanarono, quelli più restii ad accettare una tale diversità (invidia probabilmente), mentre molti altri si accorsero che quel tizio, apparentemente ventenne, nascondeva in se un'abilità non indifferente, paragonabile a quella di un ninja, quindi, una preda ghiotta.

Fu così che ben presto molti andarono a cercarlo, per lo più mukenin di basso rango o semplici cacciatori di taglie Otoani, lo scopo era semplice, ucciderlo e vender il suo corpo, e con lui, il suo segreto.

Sebastian dovette viver nascondendosi e difendendosi come poteva, dovette abbandonare il lavoro, nonché Butai, assieme alle sue ormai vecchie amicizie.

All'età di 41 anni, intraprese un'altro viaggio, questa volta diretto nelle zone remote delle terre ninja, faceva tappa di villaggio in villaggio, sempre lo stesso schema, non più di 3 anni, niente amicizie, un lavoro una casa in affitto.
Improvvisamente, la sua vita aveva perso di senso, era un continuo scappare dai fantasmi del passato, alla ricerca della sua vera strada, fu così che in un pomeriggio incrociò un nutrito gruppo di banditi sull'isola di Haha-Jima, a sud del paese del te, deciso a non farsi vedere, allungò la strada che lo avrebbe condotto ad piccolo villaggio chiamato "Masyaf".

A Masyaf, la vita scorreva piacevole e calma, erano si arretrati, ma con uno sguardo negli occhi pieno di speranza e bontà, un posto perfetto forse per potervici stabilire.

Questo pensò subito Sebastian dopo pochi mesi, dopo che aveva trovato lavoro e un'abitazione in cui dimorare.

Ben presto però, la tranquillità sembrò finire anche li, o per lo meno, nuovi orizzonti si aprirono per Sebastian, all'età di 45 anni, quando ormai sembra che la vita di una persona è su una carreggiata ormai irreversibile.

Il castello di Masyaf infatti, ospitava una specie di setta, chiamata "la confraternita degli assassini", strani uomini terrificanti quanto regali, vestiti ognuno della stessa tunica in pelle bianca, una visione che mozzava il fiato.
Di tanto in tanto l'uomo aveva potuto scorgerne uno che magari osservava l'orizzonte da in cima ad una rupe, o che correva fra gli alberi senza mai batter ciglio per i vari ostacoli della foresta.
Fu quando però vide uno degli assassini, uccidere un uomo, che Aikanaro cambiò idea sul castello di Masyaf, troppi segreti, e troppe stranezze.

Il mese successivo, successe il finimondo, quella che sembrava un'intera legione di banditi, varcò le soglie del villaggio di Masyaf brandendo armi e poche cortesie, il massacro fu inevitabile, molti caderono nei primi minuti, dopo un'ora, l'intero villaggio era in subbuglio, morti per le strade, banditi che razziavano e commettevano atti intollerabili solo a sentirli raccontare, alcuni banditi avevano persino provato a "giocherellare" con una ragazza davanti gli occhi di Sebastian nei boschi in cui lavorava, fu inevitabile, qualcosa scattò nella testa nell'uomo, subito ne caddero due, poi altri tre, infine il quinto fini rantolante a terra senza un braccio, in pochi minuti aveva decimato quel gruppo distaccato di banditi, ma ormai, era stato dato l'allarme, in poco tempo mentre i banditi iniziali continuavano a cadere sotto i potenti colpi d'accetta di Sebastian, si raggrupparono attorno allo stesso e a chi proteggeva, molta più gente di quanto avrebbe potuto affrontare, fu in quel preciso istante che un assassino, vestito con la solita tunica, tuttavia coperto da una corazza leggera impreziosita, fece la sua apparizione affianco ai due, quasi come fosse comparso dal nulla, sotto il cappuccio, non era possibile scorger granché, se non un sorriso verso il vegliardo che tanto si era affannato per protegger un'innocente, un semplice gesto con la mano in alto, un fischio simile a quello di un uccello, ed in un momento due terzi dei banditi furono abbattuti da innumerevoli frecce di balestra, scoccate dagli alberi da ignoti, i restanti, passarono da terrorizzati ed increduli, a morti, in un battibaleno difatti furono schiacciati a terra da corpi che si lanciavano dall'alto e affondavano una lama nascosta nel polso nel collo avversario on più di una decina, tutti assassini.

Il tempo per le chiacchiere non c'era, un assassino si affrettò a portare in salvo la ragazza, mentre Sebastian stentava ad inseguire gli assassini che si dirigevano al villaggio, con la testa piena di domande, e il cuore pieno di rabbia, piombò al villaggio nel cuore della battaglia armato solo di un accetta e di tutta la sua convinzione, si abbattè su i nemici con fare opposto dei calmi e precisi assassini, ma in un battibaleno undici persone, decimarono un'intera quanto incredula legione, presto chi aveva potuto assister alla scena, non poteva che gridare "all'assassino! all'assassino! Masyaf s'è destata!" e scappare via, gli altri, che magari sbucavano da un vicolo ridacchiando sulle loro scorribande, finirono per colorare di rosso la terra assieme ai cadaveri di innocenti e degli altri banditi periti nello scontro.
Quando le acque si calmarono, Sebastian potè finalmente parlare con l'assassino più anziano, apparentemente della sua stessa età, quasi un coetaneo, i due elderono i ringraziamenti degli abitanti e si diressero verso il castello di Masyaf, mentre gli altri assassini, si preoccuparono di dar mano ai civili per sistemare le strade e prestare soccorso.

Fu così che Sebastian, che ne aveva viste tante in vita sua, venne a sapere la realtà sensazionale celata nel fascino terrificante e misterioso del castello, sede dell'antico ordine degli assassini, non più di 50 membri escluso il mentore, un vecchio che colmava la perdita delle sue abilità d'assassino a causa della vecchiaia, con una sconfinata saggezza.

Sebastian non poté che aderire alla setta, convinto che forse era proprio quello lo scopo della sua vita, redimersi dai propri errori difendendo la pace.

Gli assassini di fatti, non solo uccidevano malfattori le cui colpe erano dirette verso il collettivo di quell'isola, ma si preoccupavano di finanziare opere pubbliche all'interno del loro regno, e alla cura in generale di ogni individua che calcava quel suolo.
Sebastian passò molti anni nella confraternita, per lo più in compagnia del mentore, che ormai, era divenuto il suo maestro, iniziandolo allo sviluppo delle capacità fisiche, della strategia, della distillazione di veleni ed antidoti, nonché alle regole della confraternita, severe e giuste.

Ricevette un addestramento durissimo, la sua predisposizione era talmente alt che assunse nozioni, regole e addestramenti in brevissimo tempo, fortificando il suo corpo ed imparando alcuni taijutsu specifici degli Assassini.

Tuttavia, la sua permanenza nell'ordine durò poco, forse due anni o poco più, gli avvenimenti degli ultimi anni avevano destabilizzato le regole del mondo, la presenza dei ninja era sempre più pesante, e l'ordine, tentando di star al passo con i tempi per continuare il loro ruolo di salvaguardia, si macchiarono di crimini ingiustificati alla ricerca di un potere che potesse contrastare quella dei ninja, sprofondando così in un oblio senza ritorno.

Fu lo stesso Sebastian assieme all'assassino che lo aveva salvato, a distrugger la confraternita ormai allo sbando, una volta che, fu rinvenuto dal mentore un manufatto antico risalente ai primi Kage, capace di creare genjutsu potentissimi, comunque, il mentore morì per mano dei due, e l'ordine morì per sempre, da quel momento in poi, il castello di Masyaf, sarebbe stato abitato solo dai fantasmi, e la memoria degli assassini sarebbe stata perduto per sempre, mentre il loro sapere, rinchiuso nella biblioteca inaccessibile del castello.

Sebastian, comunque, ne uscì integro, nonostante la delusione fu molto grande, aveva raggiunto una conoscenza di se e delle cose molto grande, poteva ora perdonarsi per la sua arroganza, per la sua retta smarrita, e per la distruzione se ben necessaria della setta che tanto aveva amato se pur per un breve periodo.

Rimase al fianco dell'amico all'interno del villaggio per molti anni, finchè esso, morì in una fredda giornata d'inverno, alla prematura età di 60 anni.

Seppellito l'amico, Sebastian decise di far ritorno a casa, più precisamente ad Oto, che ormai esisteva da ben 25 anni, li il suo viaggio era iniziato, li doveva finire.

Trovò molte notizie riguardanti Oto durante il suo viaggio, molti lo definivano un villaggio atipico e terrificante, abitato a gente tutt'altro che con la testa apposto, tuttavia, alcuni riferivano anche che quello era solo uno stereotipo, che in realtà si, molti ninja stavano fuori di testa, ma che più probabilmente era colpa del primo Kokoge, ed i danni causati da quell'uomo ancora si sentivano nell'animo della gente, difatti ora, c'era un nuovo Kokage, benché esso abbia avuto a che fare con il primo, ed abbia passato molta della sua vita facendo del male, sembrava che da 6 anni a questa parte, si stesse forse adoperando per far divenire Oto un villaggio "normale".

Intenzionato a viver per il bene altrui, avrebbe portato il suo giudizio sempre conscio del fatto che "Niente è reale, tutto è lecito", ultima citazione a testimonianza assieme ai suoi abiti della confraternita che gli assassini vivevano in lui.

"Un misero gruppo di poche decine di persone, grandi abilità messe al servizio di un gruppo ristretto di persone, piccoli uomini nel mare delle tenebre, troppo fragili, troppo orgogliosi della loro missione... ma giusti nei principi.." "sarebbe bello poter espander il loro pensiero al mondo"...


Arrivato ad Oto, Sebastian, ormai sessantaduenne nell'animo e ventenne nell'aspetto, trovò in Oto un villaggio tutto sommato piacevole, per quanto l'aria agli stranieri potesse sembrare pesante, offriva molti vantaggi, in testa, iniziò a balenargli strane idee, come la resurrezione dell'ordine degli assassini, proprio li, ad Oto, tuttavia, ne avrebbe dovuto parlare con il proprio Kokage, era il momento di andargli a parlare, di ricever finalmente un titolo ninja, di metter le sue abilità al servizio di uno scopo, e del SUO scopo.

»Ordine cronologico della storia di Sebastian Cruelstalker post Antefatto«

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Fine del Viaggio
^{Sebastian, parte dopo la morte dell'amico dall'isola su cui ha vissuto gli ultimi 12 anni.
intento a raggiunger Oto per provare le sue abilità per diventare un Ninja.}

La carovana del paese di Fiume
^{Subito dopo il suo arrivo ad Oto, gli viene affidata una missione per provare
le sue capacità, Sebastian affronterà da subito scelte difficili, ma troverà il primo adepto per la confraternita, a quanto pare, un discendente diretto}

Le katane non feriscono gli ideali
^{Sebastian viene inviato in una città ai confini con Valli come osservatore.
Dovrà stilare il suo rapporto su ogni aspetto della città, quel che non sa però, è che accadranno molte cose che esulano dal compito assegnatogli}

Ronda Notturna

^{Sebastian incontrerà un Ambu di Konoha, il quale, ha in mente un progetto che sembra far al caso dei dilemmi del Mentore della confraternita}

La Prima Chiave di Masyaf
^{Sebastian troverà la prima Chiave di Masyaf venendo a conoscenza di oscure verità e moltissime altre domande....}

Sulle tracce di un... Gufo

^{Venuto a conoscenza dell'esistenza degli Anbu di Oto grazie a Kumo (anbu di Konoha), Sebastian si metterà sulle tracce dei "gufi" per tentare di entrar a far parte degli stessi.}

Recupero delle quattro restanti Chiavi

^{Sebastian si infiltrerà in un forte templare nei pressi di Hinomoto al posto del disperso Kuma, li capirà molte cose...}

Piena ed alta nel cielo è la Luna pt.1

^{La guerra infuria su Oto, un nuovo potere è stato scoperto, leggenda, verità? il Gufo dovrà scoprirlo.}

Piena ed alta nel cielo è la Luna pt.2

^{Il confine fra realtà e leggenda è molto sottile, ma prima di scoprire la verità, bisogna sopravvivere.}

Ricognizione lungo le coste

^{Il gufo dovrà cimentarsi in una missione di ricognizione assieme a Kai, Genin promettente di Oto. Una missione ordinaria per un giorno ordinario.}

Titani (Arena)

^{Le ultime vicissitudini del Gufo lo hanno portato all'esasperazione, sfogherà la sua ira in uno scontro serrato contro un certo Torque di Kiri}

In Fuga da Oto(?)

^{L'ordine di cattura è stato emanato, poco importa quel che è giusto o sbagliato.}

Albeggia ed il sol leon... A larghe falde sbianca il mar

^{Col senno di poi avrebbero detto che si, quello era stato il loro primo incontro.}

Il nero ed il Bianco

^{Durante una cruenta battaglia, la verità viene a galla e Sebastian dovrà decidere per una delle due strade opposte}