[EVENT] Arcana - 1^ Esposizione Aldarense

La città è in festa. Le porte di ottone e ferro battuto aperte a tutti. Passeggiando per le strade potete sentire il familiare profumo dei piatti aldarensi, misto a quello delle fritture e caramelle tipiche delle festività. Lungo tutto il viale principale ci sono infinite bancarelle che vendono le più disparate merci, ogniuno grida d'avere l'affare del secolo e che non sarebbe saggio farsi sfuggire un'occasione così ghiotta. Altri cercando di attirare l'attenzione in modi più comuni, ma tutti indistintamente sono intenti a fare il loro lavoro.
Visitatori, ma non solo passeggiano per le vie di Neagora. Alcune Guardie Imperiali sono presenti come sicurezza, ma non sembra esserci bisogno del loro intervento, tanto che alcune sono intente a discutere con i mercanti o con le giovani ballerine del circo itinerante parcheggiato poco fuori le mura cittadine.

Nella piazza centrale ci sono comunque una buona dose di bancarelle con merci più o meno comuni, ma da padroni indiscussi ora sono gli Artefici, i maghi della tecnica, gli ingegneri della materia. Un nutrito stuolo di persone si affolla davanti ad uno studioso aldarense che spiega come i costrutti creati a Neagora facilitino la loro vita ogni giorno, portando merci pesanti, pattugliando le strade pericolose e soprattutto essendo completamente sotto il controllo dei loro padroni.
Altri Artefici sono intenti a dimostrare come la magia e l'essenza possano essere rinchiuse in particolari gemme per essere poi utilizzate al momento di bisogno.
Proprio al centro della piazza si staglia un enorme tendone presidiato da numerose guardie. Non c'è modo di sapere che cosa ci sia sotto, ma tutti vociferano che si tratti della nuova invenzione che sarà presentata durante il momento culminante dell'esposizione. Davanti al tendone c'è un piccolo palco rialzato. Al momento non c'è nessuno, ma presto qualcuno parlerà, quando sarà il momento propizio.

Jaspar cammina con fare pensoso lungo le vie affollate assieme all'ambasciatore dell'Impero, Sir Gail. Discutono animatamente della situazione cittadina e di quando sarà il momento di fare il tanto atteso annuncio. Molta gente è li solo per quello, persone sono venute da lontano per assistere a quella rivelazione, e non possono attendere troppo.
Lo scienziato indossa le classiche vesti del suo ordine, ovvero una tunica rossa con alcune effigi dorate ed un copricapo scuro con l'emblema del martello e dell'ingranaggio ricamati in modo particolarmente fine. Sir. Gail invece indossa un'armatura pesante con tanto di mantello bordato in oro. Mano appoggiata con fare sicuro sull'elsa della spada mentre conversa.
- Capisco, ma come ho già detto bisogna attendere il momento migliore. Inoltre la sorveglianza mi preoccupa, non staremo esagerando? -
- Forse hai ragione, ma dopo quello che è accaduto a Louyhong durante il Braxamundis voglio andarci cauto. E' la mia testa che potrebbe cadere se qualcosa va storto. -
Proseguono con calma fino alla piazza, incuranti di essere seguiti da sguardi di ammirazione, rispetto ed anche qualche occhiata di risentimento e cattiveria.