Il Tesoro di Nasradeva

Le paludi Arcadiane sono un luogo infimo, puoi morirci facilmente, puoi perdertici, qualcosa può trovarti.
Sono con Giancarlo, il baffuto uomo armato di spadone che al monastero ha praticamente diviso in due Yang-Shi. Siamo stati assoldati da non so chi per confiscare una carrozza imperiale, contenente materiale top secret. Danneggiare l'impero ed essere pagata? Sono al vostro servizio, messere. Sapevamo il percorso della carrozza in quanto unico possibile, c'è solo questa strada che passa per la palude fino alla capitale, altre no.
Troviamo il convoglio in pochissimo tempo, la ricerca è minima. Vediamo Yves, la bionda tutta tette del monastero. Cazzo, io volevo farci un altro tipo di lotta, maledizione.
Passo l'indice intorno all'elsa del pugnale sinistro, legandolo col chakra. Ora lanciarlo sarà più facile.


Vedo Giancarlo prepararsi alla lotta, lancia una palla di fuoco. Nel mentre io prendo in mano le armi, facendole roteare.


Dalle mie mani passa altra energia naturale, le lame si ricoprono di una forza verde, la forza di Ysabeth.


Giancarlo parte verso Yves, non vediamo l'altra guardia. Io, come una tigre, lo seguo


Parla di meno, uomo baffuto, colpisci di più!

Io le sono addosso, con la mancina, la mia mano debole, sferro un fendente da sinistra a destra, cercando di colpirle il seno destro. Con la destra un affondo al cuore. Ehi, voglio farmela, mica la amo