Cambio di Prospettiva

Background per arte segreta - Parte 1

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Il Dubbio


    La carrozza avanzava a passo veloce tra le strade pavimentate in territorio Aldarese, come se avesse degli inseguitori alle calcagna, lasciandosi alle spalle i campi coltivati ed entrando nella zona urbana. Il buio era ormai prossimo ed ormai il sole stava lentamente calando all'orizzonte, suscitando malumore nel conducente; la scarsa visibilità non favoriva affatto una guida tranquilla, inoltre col favore del buio erano più soggetti ad assalti dei briganti.
    All'interno del calesse un giovane studioso di ritorno dal deserto Shal'airano guardava distrattamente l'umido paesaggio dopo l'abbondante temporale di poche ore prima, in cerca di risposte che assillavano la sua mente, mentre si sforzava di completare il resoconto dell''esplorazione" del tempo di Baal avvenuta diversi giorni fa.

    Era stanco di viaggiare, specialmente l'attraversata del deserto in andata (e anche al ritorno) era stata decisamente dura per un tipo poco avvezzo alle avventure come lui; aveva passato interminabili ore in groppa ad un cammello e quest'ultimo non era certo un comodo mezzo di trasporto, né tanto meno veloce. Durante quei giorni aveva sperato che un'anaconda delle dune lo inghiottisse per far cessare quella tortura a fuoco lento.
    Tuttavia non vi furono solamente fatti spiacevoli: Nella carovana in cui viaggiava vi erano dei mercanti di antiquariato che avevano messo gli occhi sull'anello donato da Dienyah prima di ripartire, ed era riuscito a venderlo ad un bel prezzo... di primo istinto avrebbe voluto tenerlo, ma non poteva esibirlo in pubblico (sarebbe stato l'obiettivo di qualunque ladro), inoltre tenerlo nascosto in un cassetto a prendere polvere non aveva senso e visto che non aveva alcuna utilità tanto valeva guadagnarci.

    Purtroppo per il ragazzo aldarese, l'ex-vicario non gli aveva lasciato solamente un bel gioiello, ma anche dei dubbi esistenziali.
    Per degli uomini senza scrupoli non sarebbe stato un motivo di rovello, ma per il giovane mago lo erano e come e alle porte di Aethernia ancora non aveva trovato una soluzione a riguardo.

    Un potere che non può essere controllato non ha alcuna utilità, specialmente se è lo stesso potere a controllare te. Dienyah ne ha prova vivente, ha ottenuto innumerevoli vantaggi, ma non era altro che un burattino in mano ad un folle.

    Lui non desiderava ricchezza come Hal'ai Dhin, ma la conoscenza e molto spesso chi desidera il sapere va incontro una fine peggiore degli avari. Aveva letto decine di libri riguardanti di uomini incapaci di resistere ai propri desideri e gettarsi a capofitto verso la loro condanna, sia essa schiavitù o una fine prematura. La leggenda di Hal'ai Dhin era solo una di queste e nel suo caso c'era stato un lieto fine (se così si può chiamare).

    Cosa avrei fatto se fossi stato al posto di Hal'ai Dhin? Avrei avuto la forza di combattere il controllo mentale o mi sarei semplicemente lasciato trascinare verso la morte?

    Non devo lasciarmi influenzare dalle sue parole e continuare per la strada prefissata, se fisicamente non sono un granché, lo stesso non si può dire delle mie capacità mentali... se fossi stato al suo posto forse sarei riuscito a resistere al controllo.


    Probabilmente non lo avrebbe mai saputo, tanto valeva lasciare perdere una volta per tutte quell'argomento e completare il suo lavoro. Sfortuntamente Jericho non era tipo da lasciare argomenti in sospeso, specialmente se stuzzicavano il suo interesse; perciò continuò a rimuginare, giocherellando con la penna in mano.
    Dopo svariati minuti in quella stasi che non sembrava finire mai, improvvisamente concluse il suo rapporto, rapidamente e senza troppi fronzoli.

    Nella vita di chiunque capitano due o tre occasioni per svoltare l'esistenza, passare ad un livello superiore e non si tratta di una proposta lavorativa, dell'amore o di circostanze simili, ma qualcosa di veramente incisivo. Nel caso di Dienyah è stato l'incontro con Baal e nel suo caso non gli ha portato a nulla di buono.

    Forse nel mio caso si tratta di qualcosa di diverso, magari una ricerca su antichi manufatti contenenti una sapienza ancestrale... magari senza alcun "prezzo da pagare".

    Impossibile, non si può ottenere qualcosa senza dare qualcosa di egual valore in cambio, sono le regole fondamentali della natura. La stessa magia per quanto possa sembrava conveniente richiede molto tempo per essere padroneggiata e costa molta energia usufruirne. Una cosa come l'immortalità probabilmente non può essere ottenuta se non privandosi di qualcosa di estremamente prezioso.


    Prima di rimettere i fogli del resoconto in una busta diede un ultimo sguardo alle pietre chiave ormai annerite.

    Chissà come la pensa il rettore a riguardo? Non posso chiederglielo apertamente, non sono certo che risponderà sinceramente... forse dovrei solamente rilassarmi e dormire un pò, sto impazzendo cercando di trovare una risposta definitiva.

    Una cosa è certa, non voglio avere niente a che fare con Baal ed altri poteri proibiti; saranno anche la maniera più veloce per soddisfare i propri desideri, ma non ne vale la pena, fin dall'infanzia ho lavorato duramente per diventare un mago rispettabile ed anche ci volesse un'intera vita per ottenere quello che cerco, prenderò la strada più lunga e sicura.


    Sul viso del biondo si dipinse un'espressione compiaciuta, di chi aveva finalmente fatto una scelta importante. Stravaccandosi sul sedile, cercò di addormentarsi per recuperare un pò di sonno, purtroppo per lui non appena chiuse gli occhi la carrozza si fermò di colpo, facendo sobbalzare Jericho.

    Cosa c'è?!

    Aprì lo sportello della carrozza rivolgendosi con tono alterato al conducente del mezzo; quest'ultimo un pò sorpreso dalla reazione del giovane si limitò ad indicare l'edificio alla sua destra, senza proferir parola. Il mago ruotò il capo verso la direzione indicata e con stupore si accorse di essere dinnanzi all'accademia di Aethernia; suonò un allarme nella sua testa e senza indugiare ulteriormente scaricò i bagagli e i reperti archeologici presenti sul calesse, caricandosi come un mulo e dirigendosi verso l'entrata dell'enorme edificio.

    Non mi ero mai accorto quanto fosse bello di notte...

    I cancelli animati dalla magia si aprirono, facendo passare il biondo. Il lungo sentiero finemente pavimentato e curato che portava fino all'ingresso venne percorso di gran fretta, conosceva a memoria l'accesso a tutte le aree di quel gigantesco complesso e non c'era il rischio di perdersi, cosa tra l'altro impossibile dato che l'intero complesso era illuminato grazie alla magia.
    In quel momento non riusciva a soffermarsi ad ammirare quel panorama, doveva consegnare il rapporto al rettore prima che se ne andasse e visto l'orario di chiusura ormai prossimo non voleva farsi sbattere la porta in faccia a causa di un ritardo per ripassare domani.





    Citazioni


    Autogestita per il background riguardante l'arte segreta: La ruolata sarà incentrata sulla pura narrazione, se mai descriverò qualche combattimento (poco probabile) in ogni caso non inserirò le statistiche, ma solamente le skill usate. Per lo stesso motivo il Portfolio ad inizio post non è necessario.
    Questi avvenimenti sono il seguito diretto di quanto successo ne La Maledizione di Tayksa.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Menzogne


    Sono ancora in tempo.

    L'entrata era ancora aperta, quindi il rettore era ancora nel suo ufficio; solitamente era lui ad uscire per ultimo e sigillare l'edificio, tranne in casi straordinari. Il ragazzo avanzò tra le sale della facoltà illuminate appena da qualche lampada, gli ampi corridoi di notte erano avvolti nella penombra e di solito gli facevano venire i brividi, ma stranamente in quel momento non provava la stessa sensazione... forse si era finalmente abituato o semplicemente aveva altro nella testa a cui pensare in quel momento.

    Nel resoconto ho distorto molti particolari importanti, tra cui l'aspetto di Dienyah e soprattutto la sua sopravvivenza... non oso immaginare cosa mi succederebbe se venissero a conoscenza delle mie menzogne.

    Il passo del giovane era spedito e per quanto i borsoni carichi di cianfrusaglie pesassero molto, non sentiva fatica o cedimenti, forse per una volta l'adrenalina stava funzionando nel modo giusto. Perfino le ripide rampe di scale per raggiungere l'ufficio del rettore non riuscirono a rallentare Jericho, costringendolo comunque ad ansimare per non andare in deficit di ossigeno.

    <i>Impossibile, dovrebbero verificarsi un'assurda quantità di "coincidenze". Nessuno di quei rozzi che hanno sconfitto il vicario riuscirebbe ad avere udienza con un qualsiasi ricercatore di questa prestigiosa accademia ed anche se ci riuscissero nessuno di loro tradirebbe Dienyah.


    Catturato dal flusso dei suoi pensieri, il giovane mago non si accorse di essere davanti alla stanza del rettore. Arrestò l'avanzata repentinamente, sbilanciandosi e rischiando di cadere, ma grazie ad un provvisorio colpo di reni riuscì a riacquistare equilibrio; prima di bussare ed entrare cercò di calmarsi un pochino e riprendere fiato, la luce filtrava da sotto l'uscio e quindi il direttore non se n'era ancora andato.

    Avanti.

    L'invito improvviso del rettore fece sobbalzare lo studioso, ma effettivamente era difficile non accorgersi di una persona alla porta con il silenzio surreale che regnava al momento in quel luogo. Lentamente Jericho aprì la porta e si palesò agli occhi del direttore; quest'ultimo dapprima fu sorpreso di vederlo, poi si alzò dalla comoda poltrona per accoglierlo a braccia aperte e con risvegliato interesse.

    Zzse1xt _|


    Mi fa piacere che sia riuscito a ritornare così presto.

    Lascia i bagagli per terra ed accomodati, sono ansioso di sentire cosa sei riuscito a scoprire a Klatiksa.


    Jericho non aveva ancora spiccicato parola e si limitò a seguire i consigli dell'anziano mago. Quest'ultimo sembrò veramente entusiasta di rivederlo e come ci si aspettava moriva dalla voglia di sapere delle scoperte fatte dallo studioso.
    Dopo essersi seduto, il giovane mago iniziò a raccontare i fatti accaduti giorni fa, l'arrivo, l'entrata in scena di Dienyah ed il combattimento, modificando qualche piccolo particolare per rendere la morte del semidio credibile e fugare qualsiasi sospetto sulla sua sopravvivenza; durante la spiegazione assunse un tono serio e distaccato, senza mai tradire una qualsiasi smorfia involontaria del viso che inducesse a pensare che stava raccontando il falso.

    ... e questo, Lord Goldshire, è ciò che è avvenuto al tempio di Baal.

    L'anziano ragionò un momento sulle parole del giovane, soppesando rapidamente i fatti, poi con tono tranquillo aggiunse.

    Ottimo lavoro.

    Il sessantenne sembrava non dubitare della parola del giovane mago e scorrendo velocemente il resoconto scritto rimase tranquillo.
    Il rettore dell'accademia, Lord William Herald Goldshire, era famoso per essere un mago avido di conoscenza, similmente a Jericho è un ricercatore che farebbe di tutto pur di conoscere qualcosa e nel corso della sua vita ha raggiunto diversi traguardi, scoprendo nuovi incantesimi, ingredienti alchemici e nuove specie; in tutti gli ambiti è stato uno dei migliori e attualmente può essere annoverato tra i più forti praticanti di magia del continente... tuttavia nel corso della sua vita non era riuscito a scoprire la formula dell'immortalità e non lo dava per certo a nascondere di avere intenzione di raggiungerla prima di spegnersi.

    All'interno di quell'edificio aveva predisposto diversi gruppi di ricerca segreti con quello scopo; Jericho non ne faceva parte, ma essendo in un luogo dove il sapere viaggia, i ricercatori coinvolti in quegli studi qualche volta si lasciavano scappare qualche informazione di troppo. Tuttavia nessuno si curava di quelle dicerie, essendo tutti di mente aperte non criticavano certo le scelte del direttore, anzi alcuni la vedevano come una buona occasione per fare qualche passo avanti nella ricerca scientifica.

    Quindi il vicario è morto in combattimento e non c'era nessuna fonte scritta riguardante Baal oltre alla storia del vicario...

    Per un'istante vide gli occhi dell'anziano brillare per ben due volte, la prima quando pronunciò la parola "immortalità" e la seconda quando arrivò all'incirca a metà del resoconto, dove probabilmente aveva letto la stessa parola nero su bianco.

    Purtroppo no. Ho setacciato ogni angolo delle rovine, la maggior parte dei libri erano illeggibili o distrutti.

    La risposta amareggiata del rettore non tardò ad arrivare.

    Un vero peccato.

    Aggiunse secco, sbuffando e seguendo a leggere il resoconto. Chissà cosa avrebbe fatto Lord Goldshire se fosse stato al suo posto?

    Probabilmente avrei dovuto omettere anche quel particolare...

    L'espressione del ragazzo non tradiva alcuna emozione, rimanendo serio ed impassibile, come ci si aspettava davanti al proprio "capo".
    Quest'ultimo era ancora intento ad esaminare rapporto tra le mani, con occhi attenti e vigili. Seguirono istanti di silenzio, fin quando il venerando mago fece un'altra domanda a Jericho.

    Le pietre chiave di cui parli, le hai portate con te, vero?

    Certamente, sono con gli altri reperti, ma attualmente sono inservibili... sembrano aver esaurito tutto il loro potere.

    L'interesse per quelle gemme sembrò rinvigorire il corpo dell'anziano; Jericho poteva immaginare benissimo cos'aveva intenzione di fare: evocare Baal per farsi donare l'immortalità.
    Fortunatamente, quelle sfere erano normalissimi sassi e probabilmente non sarebbero state più utili ad un bel niente; tuttavia poteva percepire il desiderio del suo superiore di usarle.

    Hai fatto un eccellente lavoro con queste gemme, domani le farò analizzare nell'area proibita, così sapremo se è rimasto un pò del loro originario potere.

    Sarebbe un immane spreco se si perdesse per sempre la possibilità evocare un'entità potente come Baal nel nostro mondo per imbrigliare la sua volontà a nostro vantaggio.


    Non si aspettava una dichiarazione così diretta dei suoi intenti, tanto da fargli percorrere un brivido lungo la schiena. Da Dieniyah aveva appreso di cosa era capace un dio malvagio come Baal, non solo avrebbe asservito uno dei maghi più potenti in vita, avrebbe anche raso al suolo buona parte della città di Aethernia per conferirgli i poteri del vicario.
    Inoltre il tono bramoso con cui pronunciò l'ultima frase fece intendere perfettamente al ragazzo che non si sarebbe fermato davanti a nulla per ottenerlo; Jericho non osò replicare, si limitò solamente ad annuire, ma sapeva di non poter reggere ancora a lungo la tensione di quello che si stava trasformando in un interrogatorio.

    C'è qualcosa che devi aggiungere alla tua relazione cartacea o alle parole già dette?

    No. Nulla d'importante signore.

    Purtroppo quella risposta non uscì dalla bocca del giovane come voleva lui; la stanchezza e l'ansia gli stavano giocando brutti scherzi. Il giovane cominciò addirittura a sudare, il suo interlocutore sembrava volergli leggere la mente, quanto lo sguardo era concentrato su di lui al momento, aveva intenzione di farlo cedere così?

    Cos'hai ragazzo? Non...

    Solo stanchezza, stare lontano da casa mi ha tolto il sonno e sono un pò nervoso.

    Prima di lasciarsi andare Jericho riuscì a riprendere il controllo. A quel punto l'anziano mago decise di usare un'approccio più cordiale per non mettere a disagio il proprio interlocutore.

    Rilassati, non sei un soldato, parleremo di questo argomento un'altra volta.

    Apprezzo la tua intraprendenza ed affidabilità, va a riposarti, non voglio assillarti più del dovuto.


    L'apprendista stentava a nascondere il suo disagio, perciò decise di sfruttare l'occasione per andarsene il prima possibile per non destare ulteriori sospetti. In realtà era vero, il tedioso lavoro compiuto durante il ritorno lo aveva provato e tolto il sonno, e non desiderava altro che tornare in un ambiente a lui familiare, libero da ogni onere per dormire come si deve.

    La ringrazio Lord Goldshire.

    Jericho fece un rispettoso inchino e senza aggiungere altro uscì di fretta dall'ufficio e poi dal gigantesco edificio. Una volta fuori tirò un sospiro di sollievo, sperava veramente di non aver destato sospetti nel rettore, altrimenti presto o tardi la verità sarebbe venuta a galla e se tale eventualità si sarebbe verificata, per il povero studioso sarebbero stati guai serissimi.
    Si attardò a girare ancora per il giardino dell'accademia, di notte era un paesaggio suggestivo e voleva tranquillizzarsi un attimo prima di tornare in città; lasciò il sentiero, attraversando il prato e giungendo sulla riva del laghetto interno. Nonostante le nubi in cielo, la Luna riusciva a specchiarsi parzialmente sull'acqua limpida, creando una scena suggestiva.

    Semmai avrò una ragazza, la dovrò portare qui al primo appuntamento.

    Rimase qualche minuto ad osservare quel luogo, fin quando ripresosi da quel momento di pace, si ricordò che doveva tornare a casa entro una certa ora per non trovarla serrata.
    Libero dal peso delle reliquie, poteva muoversi con più agilità e soprattutto con meno sforzo, sfrecciando tra le strade affollate della città, aiutandosi anche con le correnti di vento, giunse infine a casa sua.




    Citazioni


    ---




    Edited by Isawa - 3/2/2016, 02:42
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Grandi Notizie


    La casa in cui abitava Jericho non era niente male: aveva un ampio giardino, era costruita in solida muratura su più piani e soprattutto era molto confortevole all'interno. Essendo sita in un quartiere prestigioso era costata alla sua famiglia un bel pò di soldi, ma grazie agli affari compiuti negli anni precedenti se la sono potuta permettere senza indebitarsi... anche se al momento riuscivano a mantenerla a stento.
    Non appena il giovane mago giunse nei pressi del cancello, i cani da caccia cominciarono a rumoreggiare, riconoscendolo immediatamente grazie al loro naso; lo studioso ignorandoli attraversò il cancello, giungendo alla spessa porta d'ingresso ed aprì la porta utilizzando la chiave che si portava sempre dietro per le emergenze.

    Il corridoio successivo all'entrata era buio, e nonostante lo conoscesse a memoria, avanzava lentamente e a tentoni. Corse su per le scale, sperando che la cena fosse stata servita; anche fosse stata fredda, sarebbe sempre meglio del cibo in scatola mangiato negli ultimi giorni.
    Si aspettava che sua madre fosse a letto, come suo solito a leggere un libro prima di andare a dormire. Non aveva intenzione di spaventarla, per questo sperava di prendere del cibo e sgattaiolare silenziosamente in camera sua.

    Come al solito non c'è niente da mangiare, solo frutta avariata e pane insipido.

    Lo studioso, armandosi di divina pazienza, racimolò quel poco di commestibile e senza far rumore avanzò verso la porta della sua stanza, conosceva il luogo a memoria e la scarsa illuminazione non era affatto un problema; sempre attento a dove metteva i piedi, data la presenza di oggetti sul pavimento, dopo svariati snervanti minuti raggiunse la sua destinazione. Sgranocchiò le vivande con se e senza nemmeno dare un'occhiata sulla sua disordinata scrivania si gettò sul letto come uno straccio.

    ...



    Finalmente Jericho riuscì a fare una dormita come si deve, svegliandosi all'incirca alle dieci di mattina e recuperando parte del sonno perso. Pigramente si tirò fuori dalle lenzuola e si avviò verso il bagno.

    Ero così stanco che non mi sono nemmeno cambiato di prima di addormentarmi.

    Dopo aver svolto i suoi bisogni primari si avviò per uscire e fare una colazione come si deve al primo bar sulla strada dell'accademia; purtroppo per lui accade qualcosa di estremamente sgradevole e per niente previsto...

    Non si dice niente quando si torna a casa? E' così che tratti tua madre?!

    C'era quasi riuscito ad eludere la stretta sorveglianza della genitrice, mancava così poco alla porta... adesso lo attendevano noiosi minuti in cui avrebbe dovuto spiegare tutto per filo e per segno cosa aveva fatto per tutta la sua assenza.

    Non ho tempo di spiegare ora, ho da fare. Lo farò più...

    Non stavolta!

    Prima che Jericho potesse muovere un solo muscolo, sua madre lo strinse in una morsa "letale" da cui difficilmente poteva divincolarsi senza slogarsi qualche articolazione; il ragazzo smise di opporre resistenza e pazientò fin quando fosse stato necessario.
    Dopo interminabili secondi, finalmente l'abbraccio della madre terminò.

    Sono stata in pensiero: da quelle parti girano scorpioni grandi quanto cani e serpenti capaci di stendere un elefante con un morso... ho temuto per il peggio.

    Anche da queste parti le carrozze stendono la gente con un colpo, per non parlare dei "fulmini a ciel sereno", quelli semplicemente li polverizzano.

    Rispose con sarcasmo alle preoccupazioni di sua madre. Durante la sua assenza si era reso conto che nessun luogo del continente era privo di pericoli, forse Aethernia era proprio il luogo più pericoloso in cui vivere; per quanto sua madre si era sforzata negli anni di tenerlo al sicuro, non poteva di certo tenerlo segregato in casa.

    Non scherzare, solo perchè ora sei una persona importante, non ti conviene montarti subito la testa.

    La faccia stupita di Jericho era molto eloquente, tanto che non servirono ulteriori parole per suggerire alla genitrice che suo figlio non aveva idea di dove volesse arrivare.

    Non hai letto la lettera sul tavolo prima di scendere?

    Oh, ma certo che no, eri "troppo occupato"... si tratta dell'invito ad una delle feste più importanti della città, ci saranno tutte le personalità più importanti. Sono così fiera di te.


    Ancora più esplicativa l'espressione del giovane mago a quella notizia: non aveva intenzione di andarci, nossignore; dover chiacchierare di stupidaggini con i boriosi nobili, i rozzi ufficiali e chissà quale altro genere di odiose figure per un'intera serata, avrebbe preferito la tortura fisica.
    Jericho stava già mugolando qualche lamentela, quando sua madre s'impose fermamente.

    Devi andarci, è la tua occasione di farti conoscere da quelli che contano. Non vorrai restare all'accademia tutta la vita a rischiare la vita con incantesimi o pericolose commissioni?

    Almeno non rischio di suicidarmi.

    Parli per inesperienza, non riuscirei a farcela se ti succedesse qualcosa. Devi sistemarti con un lavoro sicuro e redditizio, o prima poi te ne pentirai.

    Stufo di sentire quella manfrina ogni volta, lo studioso fece un cenno affermativo.

    Andrò alla festa, ma non ti aspettare nient'altro.

    Dopodiché il ragazzo uscì da casa sua e con relativa calma s'incamminò verso il suo locale preferito. Si trattava di un posto esclusivo, i dolci e le bevande non costavano un occhio della testa, inoltre erano anche buoni rispetto alle altre bettole della città; in più avevano comode poltrone ed un ambiente confortevole.

    L'unico modo per scrollarsi di dosso quella rompiscatole è fare compromessi; gli ho già spiegato cento volte che non voglio fare l'impiegato o altri lavori tediosi. Andrò al ricevimento, ma non parlerò con nessuno, non m'interessa se ci sono generali o membri del consiglio, non andrò certo a mendicare favori, ho una dignità.

    Meno male che il rettore mi ha concesso qualche giorno per riprendermi dal viaggio, non sono in condizione di lavorare in questi giorni. Certo poteva risparmiarselo questo invito, per quanto mi faccia piacere la sua stima nei miei confronti, non sono certo la persona più adatta per una festa... effettivamente da quando sono stato assegnato sul "campo" ho ricevuto diversi aumenti, giorni liberi e libertà, magari prima mi concederà altri vantaggi.


    Da quando aveva partecipato alla spedizione al tempio di Gautama e riportato campioni del Wendigo Abissale (si, era riuscito ad ottenerli) la carriera di Jericho è stata in discesa, da semplice studente/assistente, neanche tanto preso in considerazione. Era diventato alquanto popolare, gli altri studenti lo vedevano sotto una nuova luce, quasi come un guerriero veterano; mentre gli insegnanti tenevano la sua parola in considerazione, come un loro pari.
    Pian piano anche il suo carattere pavido e remissivo stava cambiando, passava meno tempo a leggere e più a fare pratica con gli incantesimi; di conseguenza meno tempo al chiuso e più all'aria aperta.
    Per quanto la sua vocazione originale era quella di diventare un guaritore, quel ruolo incominciava a sembrargli inappropriato: voleva diventare come quei maghi che sfidano i guerrieri e ne escono vittoriosi, come gli incantatori talmente abili da ammansire persino il più terribile dei predatori... ma per il momento doveva accontentarsi di mangiare biscotti e bere una tazza di tè, fantasticando sul suo futuro.




    Citazioni


    ---


     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Amicizia


    Devo riuscirci ancora una volta.

    La stanchezza aveva ormai preso il sopravvento e ben presto Jericho sarebbe crollato al suolo esausto; ebbene si, era alla conclusione di un allenamento. Non si trattava di migliore il fisico come piaceva ai bruti, ma di un allenamento per padroneggiare meglio gli elementi già conosciuti.
    In particolare si stava allenando nel controllare le correnti acquatiche per scopi offensivi: per un intero pomeriggio si era allenato in particolare per manipolare degli spruzzi ad alta pressione, capaci di lacerare la pelle e dopo aver dato fondo alla sua riserva di chakra poteva ritenersi soddisfatto.

    Si trovava in una zona portuale abbandonata poco distante da Aethernia, aveva deciso di appartarsi in quel luogo solitario perchè aveva il timore di essere visto mentre si stava allenando e giudicato, specialmente da chi lo conosceva. Specialmente sua madre non avrebbe approvato un allenamento appositamente per imparare un incantesimo del genere.
    Il giovane mago ancora ansimava a causa dello sforzo subito, quando il suo udito, acuito dall'assenza di rumori, percepì la presenza di una persona nelle vicinanze. Jericho si ricompose immediatamente preparandosi al peggio: effettivamente era stato un errore allontanarsi così tanto dalla città e rimanere così a lungo in un luogo dove i soldati non pattugliavano.

    Fatti avanti, so che sei lì.

    Mi hai scoperto.

    Quel timbro era familiare, lo conosceva troppo bene per scambiarlo con quello di qualcun altro ed il tono beffardo con cui quelle tre parole erano state pronunciate era inconfondibile.

    Mikael, cosa ci fai qui?

    _|


    Da dietro un capanno abbandonato uscì una figura prestante e fiera, quel viso l'avrebbe riconosciuto tra mille, perchè si trattava del suo migliore amico.

    Mi preoccupo per te. Da quando sei tornato non sei venuto nemmeno a salutarmi ed ora ti alleni come un eremita per mezza giornata.

    Già, scusa, avrei dovuto almeno venire all'accademia a salutarti.

    I due colmarono ad ampia passi la distanza che li separava e si diedero la mano, per poi colpirsi il petto con la spalla a vicenda. Era così che si salutavano, una maniera da ragazzini ribelli (cosa che non erano più da molto tempo), ma era il loro rito personale quando si incontravano dopo lungo tempo; negli ultimi tempi lo avevano usato spesso, entrambi avevano partecipato a spedizioni lunghe e lontane casa, e le occasioni per vedersi divenivano sempre più rare e brevi.
    Difficile crederlo, ma si conoscevano fin da adolescenti, nonostante alti e bassi entrambi sono riusciti a diventare ricercatori di talento, anche se in ambiti diversi; nel caso di Jericho era facile pensare che quest'ultimo sia un mago, ma l'aspetto e il carattere di Mikael farebbero pensare ad un soldato o una sorta di guerriero.

    I due erano tipi totalmente diversi: se Jericho era un secchione fifone, Mikeal era il classico bullo strafottente. Dapprima acerrimi nemici, la passione per quello che studiavano li ha resi buoni amici; nessuno dei due saprebbe immaginare la vita senza l'altro.

    Rimettiti la giacca, con il vento che spira da nord-ovest ti prenderai un raffreddore.

    Tanto i tuoi rimedi miracolosi mi rimetteranno in sesto subito, come l'altra volta...

    Eddai, è stato solo uno sbaglio. Ho confuso un ingrediente per un altro ed il risultato è stato "leggermente" diverso.

    Oh bé, se pensi che sputare fiamme come una viverna sia un "effetto collaterale" tollerabile ti sbagli di grosso.

    Però è stato divertente, mai visto tutti quei boriosi insegnanti avere così paura di uno studente.

    A parte il bruciore di stomaco e la punizione, mi sono divertito anch'io.

    Contrariamente a Jericho, il suo migliore amico si era specializzato nella realizzazione di pozioni ed unguenti, tralasciando gli incantesimi ed imparando solo le basi della manipolazione del chakra e gli incantesimi di autodifesa da principiante. Anche Jericho trovava l'arte di creare composti entusiasmante, ma preferiva l'utilizzo della magia, più pratica e soprattutto non dipendente da fattori esterni... e soprattutto durante uno scontro erano gli incantesimi che decretavano la sopravvivenza, ben più delle pozioni straordinarie.

    Ho sentito della tua ultima impresa, cosa si prova a sconfiggere un semidio?

    Quella domanda l'aveva spiazzato, praticamente in quello scontro il suo contributo (secondo lui) era stato marginale, ma sapeva che senza il suo aiuto le cose sarebbero state notevolmente più difficili per l'intera squadra. Come al solito il pavido studioso si limitò a rispondere sarcasticamente alla domanda del suo amico.

    L'ho trovato un pò deboluccio, credo non fosse alla mia altezza ahahaha.

    Insomma era una pippa confrontato al drago.

    Il secchione ancora non aveva capito dove volesse arrivare Mikael, ma per il momento rimase al gioco. Ancora ricordava cos'era successo a Vaygrjord e stentava a credere di essere tornato vivo ad Aethernia; ritornato a casa aveva ancora sulla pelle i segni delle ustioni provocati dagli attacchi del drago, tuttavia non poteva certo andarsene in giro a raccontare alla città di aver incontrato un drago, perciò fu costretto a mentire: l'aveva promesso a Brann, ma l'aveva soprattutto per non essere incarcerato e torturato.

    Lo sai bene che non ho incontrato nessun drago; per trovare delle scaglie e un pò di sangue appartenuto a chissà quale creatura, sono quasi morto assiderato... in quell'occasione ho desiderato il tuo intruglio "alito di drago" come mai nella vita.

    Ahahaha e tu che lo consideravi la mia peggiore invenzione.

    Era da settimane che non riusciva a farsi una genuina risata, forse era anche per questo motivo che erano rimasti amici per così tanto tempo, nonostante fossero l'esatto contrario dell'altro, quand'erano insieme si divertivano qualsiasi cosa accadesse. Rimasero ancora un pò a chiacchierare lì da soli, lontani dal frastuono della città, almeno finché il sole era prossimo a tramontare all'orizzonte; poi entrambi montarono sul destriero usato per arrivare lì e ripresero la strada di casa passando per la costa.

    Alla fine hai deciso se andare o meno alla festa?

    Conoscendoti credo di no.


    Purtroppo devo andarci o mia madre mi ammorberà con le sue interminabili lamentele.

    Stai tranquillo, non morirai di noia. Una persona importante mi deve un favore, per cui ci sarò anch'io. Inoltre ci saranno alcuni degli insegnati dell'accademia...

    Altre collaborazioni con l'esercito e le compagnie commerciali?

    Cosa ci vuoi fare, d'altronde se la magia e l'alchimia non avessero usi pratici nessuno ci avrebbe investito così tante risorse.

    Jericho l'aveva imparato a sue spese: il ragazzo incominciò a studiare gli incantesimi per diletto, poi insistendo era riuscito a convincere la sua famiglia a mandarlo all'accademia, lasciandosi così alle spalle gli studi a cui l'aveva costretto il padre. Per quanto provasse un immensa soddisfazione nel vedere il frutto dei suoi lavori sotto forma di magie sempre più complesse, si era reso conto che doveva utilizzarle per uno scopo e non solo per alimentare il suo orgoglio. Sebbene il suo valore come ricercatore fosse indiscutibile all'interno dell'accademia, la sua abilità come mago era sprecato all'interno delle mura della facoltà, perciò si convinse di dover dimostrare che il suo "passatempo" poteva davvero essere utile, specialmente ai suoi genitori.

    Fra tre giorni dovrò partire per una spedizione di recupero di alcuni materiali rari, non so quando ritornerò... cerchiamo di passare una bella serata.

    Non vai mica a morire...

    L'umore del suo amico sembrava cambiato radicalmente in pochi minuti e per quanto lo conoscesse a fondo non riusciva a comprendere. Per questo cercò di tirargli su il morale.

    Vedrai che sarà una passeggiata, anzi! Sai che ti dico, visto che hai così paura farò richiesta a Lord Goldshire di accompagnarti personalmente in veste di consulente e custode.

    Io farmi difendere da te? Ne deve passare ancora di tempo prima che questo accada.

    Facciamo a chi arriva per primo in città!


    Senza aggiungere altro (non era una domanda, ma una sfida lanciata sul momento) il ragazzo incitò il cavallo ad aumentare l'andatura; l'amico dapprima riluttante, come al soluto accettò quella sfida ridicola spronando anche lui la sua cavalcatura per raggiungere più in fretta Aethernia.
    Per qualche minuto si dimenticò di non essere un bravo cavaliere e se ne ricordò solamente quando giunsero alle porte della città.

    Allora ci si vede domani sera all'ora prestabilita, mi troverai vicino alla fontana... magari lì conoscerai una ragazza adatta per te.

    Mikael fece l'occhiolino al suo amico, con suo solito sorriso stampato in viso. Jericho non sapeva se odiarla o meno quell'espressione compiaciuta, ma si limitò a rispondere con un pò di amarezza, per poi alzare i tacchi con una certa fretta (non voleva fare di nuovo tardi a cena).

    Come se esistesse un ragazza adatta per me.




    Citazioni


    ---


     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Il Ricevimento


    Spero di non essere in ritardo.

    Jericho scese in fretta e furia dalla carrozza, sfrecciando tra gli ultimi arrivati per raggiungere Mikael all'ingresso del lussuoso palazzo: l'edificio non era al livello dell'accademia in quanto a suggestione, ma poteva dirsi migliore sotto l'aspetto decorativo.
    Intorno a lui vi erano numerose statue e cespugli ben curati, inoltre quel posto non aveva un singolo difetto, sembravano perfetto come se fosse stato inaugurato ieri; il sole era già calato da un pezzo e nonostante le nuvole coprissero la Luna quella notte, i lampioni riuscivano a rischiarare più che abbastanza quel luogo.
    Lo studioso dovette avanzare poco lungo l'estesa via pavimentata per raggiungere il gruppo proveniente dall'accademia, incontrandolo di fronte alla grossa fontana al centro del giardino.

    Sembra quasi la visita guidata ad un museo...

    Ad attenderlo vi erano Lord Goldshire e qualche mago anziano, tuttavia intorno a loro vi era un nutrito gruppo di coetanei del biondo.

    Scusate il ritardo, mia madre ha insisto per farmi indossare questa "robaccia".

    Si trattava di una giacca elegante e pantaloni fatti su misura, adatti alle occasioni importanti, purtroppo erano abiti terribilmente stretti e delicati, non adatti ad un tipo sbadato e sempre di fretta come Jericho. Alla precedente rivelazione del giovane mago i presenti trattennero a stento una risata di scherno; ci era abituato ad essere preso in giro e non diede troppo peso alla situazione, dopotutto anche gli altri secchioni li presenti erano stati vestiti dalle loro madri e lo sapevano bene.
    Il rettore dell'accademia prese la parola e a bassa voce, con tono serio, si rivolse ai giovani radunati intorno a lui.

    Si tratta di una grande occasione per voi: l'opportunità di farvi conoscere dalle alte sfere.

    Non dovete farlo per forza, potete anche mischiarvi tra la folla e passare inosservati e godervi il lusso, ma fossi in voi proverei almeno a conoscere qualche personalità importante. Tra gli invitati ci sono membri della nobiltà, grandi generali e ricchissimi mercanti, una soltanto di queste persone può condizionare l'intera città; perciò cercate di tirare fuori il meglio di voi se vi capita di vederle, le dovreste conoscere di fama... se così non fosse seguite me e farò le dovute presentazioni: ognuno di voi è abbastanza intelligente da capire quando aprir bocca.

    Un'ultima raccomandazione: qualsiasi cosa succeda, mantenete la calma e non fate cose irresponsabili.


    Quell'ultima frase aveva spaventato a morte quasi tutti, perfino il più tranquillo tra i ragazzi aveva cominciato a provare ansia e sudare freddo: non vi dico cosa stava passando per la mente del pavido Jericho in questo momento... immagini talmente imbarazzanti da farlo camminare come un manichino manovrato da un burattinaio senza mani per l'ansia.

    I maghi avevano salito una larga scalinata fino al portone d'ingresso, dove ad attenderli vi erano dei buttafuori che controllavano ad uno ad uno gli inviti scritti dei presenti. Per loro fortuna molti degli invitati si attardavano all'esterno a causa di chiacchiere, il clima piacevole ed osservando le opere d'arte presenti nel giardino.
    I due buttafuori vedendo il folto gruppo di incantatori e riconoscendo Lord Goldshire fecero entrare tutti senza nessun controllo, risparmiando una tediosa attesa; l'interno del palazzo poteva considerarsi all'altezza dell'esterno, le pareti dei corridoi (ed anche il soffitto) erano ricoperti di bellissimi affreschi raffiguranti le scene più disparate, andavano da semplici battaglie a scene riguardanti la sfera religiosa. Inoltre a distanze regolari il passaggio era abbellito da busti in marmo di personaggi importanti ed oggetti d'arte recuperati chissà dove.

    Jericho, distratto dall'osservare ciò che aveva intorno, rimase indietro, tanto da suscitare la preoccupazione del suo amico. Quest'ultimo dopo averlo raggiunto lo prese per la manica e lo riportò alla realtà a parole.

    Cerca di rimanere con la testa attaccata al corpo, se rimaniamo indietro ci faremo notare negativamente.

    Sospirando il giovane mago seguì Mikael e si ricongiunse al gruppo: era stato preso dalla storia narrata dagli affreschi e come suo solito, guidato dalla curiosità, voleva vederla tutta.
    L'andatura del rettore dell'accademia era celere, tanto da far presumere una certa fretta di arrivare nel salone del ricevimento. Aveva degli affari urgenti da sbrigare oppure aveva semplicemente fame?
    Poteva essere possibile la seconda, dopotutto più di una persona in vista di una festa importante preferisce non fare merende in previsione di un'abbuffata.

    Grazie ai dipinti Jericho era riuscito a distrarsi un pò, riuscendo a gestire meglio l'ansia e camminando normalmente, senza sembrare vittima di qualche incantesimo di paralisi delle giunture: per un topo di biblioteca quelle feste esclusive erano una vera tortura, preferiva di gran lunga la compagnia dei libri invece delle persone (con alcune eccezioni) e se nelle numerose spedizioni si era abituato a fronteggiare bestie feroci e mostri leggendari, non credeva possibile lo stesso per quelle circostanze mondane.

    I maghi fecero il loro ingresso nel salone ancora semivuoto, trovandosi dinnanzi al lusso più sfrenato: lampadari di cristallo e d'oro, quadri di dimensioni esagerate raffiguranti personalità importanti, una gran quantità di camerieri, un'intera orchestra e tavoli imbanditi delle più disparate cibarie provenienti da ogni parte del continente e molto altro.
    Per la maggior parte dei giovani maghi lì presenti si trattava della prima occasione di questo tipo e quel mondo sembrava il paese dei balocchi, chiunque di loro avrebbe fatto di tutto per entrare nelle grazie di un potente e poter partecipare ancora a quegli eventi... tutti tranne Jericho.
    Come già ripetuto in precedenza aveva altre ambizioni ed in quella situazione non si trovava affatto a suo agio, sebbene riuscisse ad essere addirittura estroverso e socievole, quel tipo di ricevimenti non gli piacevano affatto: leccare il culo alle persone non era proprio uno dei suoi pregi ed anche se ne era capace non si sarebbe abbassato a farlo solamente per compiere una vita agiata.
    Le spedizioni compiute negli ultimi mesi avevano leggermente influenzato il suo giudizio e modificato i suoi obiettivi; per quanto amasse i confort, iniziava a trovarsi a suo agio anche a dormire all'aperto o in una taverna di second'ordine; trovava ridicolo spendere tutte quelle energie per pò di notorietà e denaro facile.

    Jericho, va tutto bene?

    La domanda del rettore dell'accademia lo riportò alla realtà dopo qualche attimo di smarrimento. Destata l'attenzione dell'allievo, l'anziano proseguì a discorrere.

    Ultimamente ti trovo veramente distratto, spero che non siano gli effetti di qualche malattia contratta durante la spedizione.

    Non si preoccupi Lord Goldshire, sono solo entusiasta di partecipare a questo evento.

    Era una bugia grossa quanto una casa e l'atteggiamento mostrato fin'ora dal giovane studioso ne era prova; tuttavia la risposta, oltre ad essere convincente, era pronunciata senza alcun tentennamento, da sembrare sincera.
    Non avendo più nulla da dire al ragazzo, il rettore si allontanò definitivamente dal gruppo per unirsi ad altre persone vestite eleganti; tra loro vi era un famoso generale ed un nobile che conosceva di fama persino Jericho: questi ultimi, insieme a Goldshire, si appartarono in un balcone del palazzo.

    Evidentemente aveva affari da concludere. Vorrei origliare, ma stavolta seguire la mia curiosità non è affatto una buona idea.

    Per il momento libero di fare ciò che lo aggradava di più, il biondo seguì il suo amico al tavolo del buffet ed incominciò a servirsi: tra le pietanze presenti, vi erano alcune mai viste prima.

    Questa gelatina non ha un aspetto molto invitante...

    Perchè sembra un rospo rivoltato?

    Jericho non intendeva proprio questo, ma la considerazione di Mikael lo fece desistere del tutto ad assaggiare quel cibo esotico; mentre il suo amico, incurante di cosa fosse, ne prese un'abbondante porzione.

    Si, è sicuramente un anfibio scorticato...

    Senza aggiungere altro continuò a mangiarlo fino alla fine, sebbene il sapore non fosse dei migliori, provocandogli gesti facciamoli di disgusto abbastanza evidenti.

    Tieniti i tuoi anfibi, io preferisco il buon vecchio caro salmone.

    Per quanto fosse curioso in ambito scientifico e letterario, Jericho non condivideva la stesso interesse per i cibi sconosciuto, preferendo le carni e vegetali apprezzati dalla maggior parte delle persone. I due amici si servirono con il meglio che aveva da offrire quella tavola imbandita, assaggiando anche leccornie mai assaggiate prima, ma considerate da tutti dal sapore eccezionale, saziandosi in appena dieci minuti.

    Direi basta così prima di fare indigestione.

    Condivido.

    I due normalmente avrebbero concluso le frasi con un sonoro rutto, ma si trattennero per non fare brutta figura.
    Nel frattempo il rettore dell'accademia aveva concluso quell'incontro riservato e si era diretto ai tavoli imbanditi anche lui; i due tornati seri raggiunsero l'anziano mago, attendendo che li presentasse alle persone a cui aveva accennato prima di entrare.

    Guardandosi attorno con maggiore attenzione Jericho notò la presenza di molti giovani: novizi come lui, ma appartenenti all'esercito. Non vedeva di buon occhio quelle persone, si trattava molto spesso di marmocchi arroganti capaci solamente di attaccar briga; fortunatamente non doveva per forza fare la loro conoscenza e sperava in un lontano futuro di non dover nemmeno collaborare con loro.
    Si trovava più a suo agio con gli avventurieri incontrati nel corso delle sue avventure, in quanto non avevano ordini precisi e di solito non possedevano la stessa boria dei soldati regolari.

    ...

    Sto per impazzire.

    Le noiose presentazioni ed i successivi discorsi (ancor più tediosi) avevano duramente provato la pazienza del biondo, tanto da costringerlo ad appartarsi un qualche minuto per non diventare allergico al clima di quella festa. Aveva scelto uno dei tanti balconi che si affacciavano sulla città, da sempre guardare panorami dall'alto riusciva a rilassare lo studioso... tuttavia si trovò davanti "qualcosa" d'inaspettato.

    ZbMSIJ4 _|
    Una ragazza bellissima, tanto da lasciarlo a bocca aperta, mai vista prima d'ora; quest'ultima non si accorse immediatamente dell'arrivo di Jericho e per un istante quest'ultimo tentò di rientrare nella sala, sperando che non si accorgesse di lui. Era da un sacco di tempo che non rimaneva così colpito da una ragazza, forse dall'adolescenza... nemmeno Misaki era riuscita ad interessarlo minimamente sotto quell'aspetto.

    Sta tranquillo, me ne vado subito.

    Si era reso conto della sua presenza e sembrare aver compreso perfettamente il motivo per cui era lì. Il giovane mago arrossì all'istante, tentò di spiccicare parola, ma era visibilmente confuso in quel momento. Non era mai stato un asso con le donne, ma riusciva se non altro a parlarle quando non gli interessavano, ma in quel frangente era completamente diverso.
    Facendo appello al poco coraggio che aveva ed al barlume di ragione rimasto riuscì a riprendere un pò di contegno e tranquillizzare la sconosciuta.

    Non mi da fastidio, puoi rimanere.

    Per rendere più rassicurante il suo invito cercò di accennare un sorriso, era la prima volta dopo molto tempo che cercava la compagnia di una persona. Che fosse arrivato il colpo di fulmine anche per un tipo razionale come Jericho?
    Certo, prima di affermare che gli piacesse doveva conoscerla a fondo e senza chiacchierare era un pò difficile. La ragazza era rimasta lì, ma avrebbe accettato di parlare con lui?

    I suoi abiti fanno pensare che sia di nobili origini e sono inusuali per delle donne aldaresi... Piacere di conoscerti, mi chiamo Jericho Uroboros, tu?

    Superato l'imbarazzo iniziale cercò di approcciare accennando un inchino o qualcosa di simile, insomma è così che si fa in queste situazioni. La ragazza guardò inizialmente lo studioso con aria indispettita, bollandolo erroneamente come un altro dei numerosi "provoloni" presenti a quel ricevimento; ripensandoci, decise di stare al gioco, fin'ora nessuno aveva mostrato lo stesso imbarazzo di quel ragazzo nel presentarsi a lei.

    Lieta di fare la tua conoscenza ser Uroboros, il mio nome è Sigyn Hendrikksen.

    Il biondo non era un gran conoscitore delle casate nobiliari aldaresi, ma quel nome non gli diceva nulla; decise perciò di sorvolare sulla faccenda e rimanere sul vago, anche se la logica gli suggeriva di trattarla con riguardo.

    Non sono un ser, non ancora almeno...

    Probabilmente non diventerà mai un cavaliere, ma la speranza è l'ultima a morire.

    Per il momento sono solo un incantatore e ricercatore dell'accademia di Aethernia, lady Hendrikksen.

    Oh... sei un mago. Potresti fare qualcosa per farmi sparire da qui e portarmi magicamente altrove?

    Una richiesta alquanto inusuale da fare ad uno sconosciuto e dal tono sembrava essere serissima. Non sapendo come rispondere il ragazzo cercò di alleggerire la tensione con una battuta.

    No, purtroppo all'accademia insegnano solamente incantesimi noiosi, ma ci sto lavorando, alla prossima occasione troverò sicuramente un modo pittoresco per portarti fuori da queste tediosi ricevimenti.

    Sigyn sorrise all'affermazione di Jericho; finalmente aveva trovato qualcuno che la pensasse come lei e non aveva paura di ammetterlo. Era stufa dei grandi guerrieri che si presentavano a lei con il solo scopo di vantarsi e sedurla, durante quella serata aveva perso il conto dei ragazzi respinti e avrebbe preferito trovarsi in una taverna piuttosto, lontano da quelle maniere fini ed eleganti che in realtà nascondevano loschi intenti.
    Incuriosita dalla conversazione con quello "strano" soggetto e non avendo niente di meglio da fare, continuò a conversare.

    Dalle mie parti non ci sono molti e non ne ho mai conosciuto uno prima d'ora, cosa sai fare?

    Il giovane mago stava per rispondere, quando si accorse di non possedere nessuna magia capace di far colpo sulle ragazze. In realtà qualche incantesimo distruttivo lo conosceva, ma quando si conosce uno stregone ci si aspetta che possa lanciare delle stupide palle di fuoco o qualcosa di simile; non voleva mentirgli per fare bella figura, perciò si rassegnò a dire la verità, anche se probabilmente gli sarebbe costata l'interesse della ragazza.

    Bè... so creare delle onde anomale, spingere i miei avversari all'indietro senza toccarli e curare le ferite.


    Ed io che credevo che i maghi fossero solamente capaci sputare fiamme come delle insulse viverne.

    Non è superficiale nei suoi giudizi: forse l'unica ragazza intelligente a questo ricevimento l'ho incontrata io.

    Raccontami alcune delle tue avventure, scommetto che avrai sconfitto molti nemici.

    In realtà non sono così coraggioso come credi... ma una volta a Neagora sono riuscito a salvare molte persone togliendo l'innesco di una bomba dalle mani di un pazzo. Quella volta ho veramente rischiato grosso, se avessi mancato il bersaglio probabilmente non sarei qui a parlare con te.

    Te lo stai inventando...

    E' la verità milady, non oserei mentire su qualcosa di così importante.

    Sigyn non credeva del tutto all'affermazione di Jericho, ma ricordava di aver letto da qualche parte di un attentato sventato a Neagora: difficile capire se stesse mentendo o meno, ma di certo se un "nessuno" come lui era stato invitato a quel ricevimento, qualche ragione doveva pur esserci.
    D'altra parte lo studioso non aveva alcuna prova per attestare la veridicità delle sue parole, non andava certo in giro con la copia del giornale con stampata la sua foto sopra l'articolo solo per ostentare di essere un eroe.

    Comunque sia si è trattato di una cosa da niente, probabilmente chiunque avrebbe potuto farlo.

    Ma parlami di te, lady Hendrikksen, fin'ora abbiamo parlato solo di me.


    Trovandosi in quella situazione scomoda, il ragazzo cercò di cambiare discorso e soprattutto conoscere qualcosa in più riguardo la sua interlocutrice.

    Non c'è molto da dire su di me... vengo da Niethlung, dove mio padre possiede un castello e delle terre, oltre che una discreta flotta. Ho passato la vita all'interno delle mura, leggendo i libri e sognando di girare il mondo, ma purtroppo non ho mai avuto il permesso... almeno fino a qualche settimana fa.

    Jericho a stento riuscì a trattenere lo stupore di fronte a quella rivelazione, cercando di concentrarsi su qualcos'altro.

    La biblioteca del castello dev'essere molto grande, quali libri preferisci?

    Ancor più stupita fu la nobildonna a quella domanda, quale persona sana di mente tra "castello", "flotta" e "libri", avrebbe chiesto qualcosa riguardo questi ultimi?
    Tuttavia Sigyn era un amante della lettura e di certo non avrebbe rinunciato ad un occasione come quella per condividere le sue preferenze con un altro lettore, forse quella era la prima volta che lo faceva.

    Preferisco i libri di avventura, specialmente quelli che parlano dei draghi. Io li trovo creature maestose, non credi anche tu?

    Certamente, trovo ancora più affascinante il mistero della loro scomparsa. Se ne avesse visto uno in carne ed ossa non penso che sarebbe della stessa opinione.

    Già, ma qualcuno afferma di averne visto uno nell'isola di Vaygrjord. Ho pregato mio padre di portarmici per scoprire se fossero vere le voci o meno, ma ha risposto seccamente di no, dicendo: "quel luogo è già abbastanza pericoloso senza draghi, figuriamoci se lascio mia figlia andare in giro in quel merdoso nevaio".

    Tuo padre parla veramente così?

    Tutti i guerrieri parlano così, i modi raffinati non sono una caratteristica delle mia regione purtroppo... ma tu che sei un mago dovresti sapere se sono vere o meno quelle voci sul ritorno degli Antichi.

    Il giovane mago avrebbe desiderato tanto confidargli della sua disavventura ad Akkasjar, così da togliersi quel peso dal cuore; ma aveva giurato a Brann di tener segreto l'accaduto, non lo aveva detto a nessuno ed anche se Sigyn sembrava una tipa affidabile non voleva condividere un segreto tanto gravoso con lei. Non avrebbe detto nulla, non per rispetto di Brann o per evitare grane lui stesso, solo per non coinvolgerla in quella pericolosa faccenda.

    Sono un mago, non un veggente. Semmai ritorneranno i draghi li lascio volentieri ai cacciatori esperti.

    Non sei nemmeno un pò curioso di vederne uno dal vivo?

    Il biondo rievocò i momenti critici dello scontro con il drago ad Akkasjar e sentì le ferite sul petto ormai guarire, bruciare come allora. Era veramente combattuto sull'argomento: da una parte ricordare quei momenti non gli faceva certo piacere; dall'altra sembrava aver stimolato l'interesse della bellissima ragazza e cambiare repentinamente discorso non sarebbe stata una buona idea.

    No, fossi scemo. Si, morirei dalla voglia, anche se avrei un pò paura.

    Un mago avventuroso come te che ha paura dei draghi, pfff... se lo dico ai tuoi amici ne diventerai sicuramente lo zimbello.

    Il tono era provocatorio, ma non c'era cattiveria nella sua affermazione, proprio come nelle prese in giro di Mikael.

    Semmai avrò notizia di altri avvistamenti di draghi ti farò recapitare una lettera e mi accompagnerai di persona. Sono sicuro che nemmeno un drago può nulla contro un mago che ha salvato un'intera città.

    A quell'affermazione Jericho scoppiò a ridere, mantenne un certo contegno per non offendere l'interlocutrice, poi rispose.

    Preferirei accompagnarti a fare una passeggiata sulla spiaggia in sella ad un cavallo, invece di andare alla ricerca di delle fantasie degli ubriachi.

    Comunque sia se ti interessano dei libri da leggere sull'argomento posso farti visitare l'accademia di Aethernia; sebbene non ammettono estranei, per te faranno sicuramente un eccezione.


    Mi sa di premio di consolazione, ma accetto l'offerta... per l'accademia intendo.

    Domani sono libero, se non hai impegni posso aspettarti alle dieci di mattina all'entrata principale dell'accademia.

    D'accordo, vedi di non farmi aspettare o dovrai fare i conti con qualcosa di peggio dell'ira di un drago.

    ...

    I due ragazzi conclusa la conversazione rientrarono nella sala e dopo essersi congedati con garbo, tornarono dai loro conoscenti. Mikael incuriosito dall'espressione ebete sul viso dell'amico si avvicinò in cerca di spiegazioni.

    Hai bevuto troppo champagne?

    Sto benissimo, ho solo fatto conoscenza.

    A quell'affermazione il suo amico sembrò andare in estasi, iniziando a fare mille domande e suggerire altrettanti modi per conquistarla.

    ... ma cosa più importante, com'è?

    Laggiù, vicino ai dolci... cerca di non farti vedere mentre la osservi.

    Dopo una fugace occhiata, il suo amico diede il responso finale ed inoppugnabile che sanciva se era apposto o meno.

    Vedi di non fartela scappare: a qualsiasi costo.

    Le ultime parole sembravano quasi una minaccia, quanto era serio il tono con cui le aveva pronunciate.

    Quando hai intenzione di fissare le nozze?

    Ma va a cagare.




    Citazioni


    ---


     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Disputa


    Non aveva grandi aspettative stasera, ma una volta tanto è bello essermi sbagliato.

    Jericho stava sorseggiando un succo alla mela con un sorriso compiaciuto stampato sul volto, buttando l'occhio di tanto in tanto verso Sigyn non si sa per quale motivo di preciso: forse per vedere il suo bel viso, oppure per accertarsi che stesse bene, o semplicemente perchè la desiderava e basta.
    In ogni caso si sentiva euforico, come se nulla potesse andar male: tuttavia il destino aveva in serbo per lui una sgradevole sorpresa.

    Ti trovo bene Jericho, vedo che sei riuscito a divertirti alla fine.

    Lord Goldshire...

    Comunque non sono qui per parlare di futilità, ma per discutere di questioni importanti: nei pressi di Alkarna è stata vista una creatura anomala, pare corrispondesse in parte alla descrizione nel tuo resoconto del vicario di Baal e credono si stia dirigendo verso Nord. Vorrei che indagassi sulla questione, nessuno meglio di te conosce quell'essere.

    Il rettore senza giri di parole era andato direttamente al punto; in quella situazione il giovane mago non riusciva ad elaborare una risposta convincente in breve tempo, perciò si limitò solamente a chiedere spiegazioni: dopotutto se nel suo resoconto aveva scritto della dipartita di Dienyah, per quale motivo dare credito a voci provenienti da chissà chi?

    Dubita di me? Se è così sono nei guai fino al collo. Secondo me non dovremmo seguire delle dicerie, è probabile si tratti di qualcun'altro o di una storia inventata dai banditi per attirare ricercatori da depredare.

    L'anziano mago sembrò riflettere sulle parole dello studente per qualche secondo, poi con tono più rilassato, ma non meno autoritario, aggiunse.

    Potrebbe essere come dici tu, ma la mia curiosità e credo anche la tua non ci permette di ignorare queste voci. Verrai accompagnato da una scorta armata e da due insegnanti dell'accademia per sicurezza; dovrai partire dopodomani, perciò sbriga i tuoi affari alla svelta.

    Jericho avrebbe voluto replicare, ma non voleva sfidare apertamente il suo superiore; fare polemica avrebbe suscitato maggiori sospetti e lo voleva di certo; tuttavia non capiva perchè doveva essere presente, un umanoide caprino alto più di due metri non passa di certo inosservato... quel lavoro poteva essere svolto anche da un qualsiasi essere umano dotato di bulbi oculari decenti.

    Purtroppo c'è un piccolo inconveniente: proprio quest'oggi ho richiesto espressamente di accompagnare Mikael Saint nella sua spedizione ed il committente ha accettato la mia partecipazione in veste di custode. Sarebbe sconveniente per me ritirarmi dall'incarico.

    Fortunatamente quest'oggi si era offerto al committente di quella spedizione di recupero di materiali come guardia ad un prezzo stracciato, quasi dovesse fargli un piacere, ed ovviamente era stato accettato immediatamente. Trovare maghi capaci di quei tempi stava divenendo difficile ed una sicurezza in più non guasta mai nelle missioni in luoghi pericolosi.

    Non sarà un problema, manderò un altro allievo al tuo posto per la stessa paga. Ho bisogno di te sulle tracce del vicario, sei l'unico ad averlo affrontato direttamente e nonostante la tua relazione è molto dettagliata sulla strategia adottata per batterlo, abbiamo bisogno della tua esperienza sul campo... o c'è qualcos'altro che dovrei sapere?

    La repentina interruzione del rettore sorprese il biondo, ma non si trattava della reazione che aspettava l'interlocutore, si trattò più d'indignazione perchè aveva compreso dove volesse arrivare.

    La farò Lord Goldshire, ma come ho già detto in precedenza: sarà una ricerca vana.

    Tengo in considerazione la tua opinione, ma sono io che decido e finché sarò un tuo superiore dovrai seguire le mie direttive. Non possiamo lasciarci sfuggire un'occasione del genere: l'occasione di mettere le mani sul potere di un dio.

    Si vedeva lontano un miglio che non credeva affatto alla parola del ragazzo ed smise di fidarsi alla prima occasione; nonostante le parole diplomatiche ed il tono pacato, pensava tutt'altro.

    Penserà che sono un idiota oppure che gli ho mentito. Costringendomi a partecipare a questa spedizione e facendomi sorvegliare da due insegnanti e da una squadra armata mi ha messo in una posizione scomodissima: tradire Dienyah, consegnandolo a Goldshire oppure sabotare la spedizione e attirare le sue ire su di me.
    Se ha pensato veramente a tutto, avrà formato almeno un'altra spedizione parallela con lo stesso obiettivo per evitare che il mio tradimento possa permettere all'ex-vicario di far perdere le sue tracce; in ogni caso ho le mani legate e l'unico a rimetterci sarò io.
    Comunque sia se il rettore richiamerà Baal su Aethernia probabilmente a rimetterci saranno tutti...


    Il pavido incantatore sentì un brivido corrergli lungo la schiena, sapeva già a cosa andava incontro: espulsione dall'accademia e da qualsiasi altra facoltà di magia sotto il vessillo imperiale. Tutto quello per cui aveva lavorato fin'ora sarebbe andato in fumo, con la sola scelta di vivere una vita da persona comune o fuggire dalla patria per inseguire i suoi desideri in regioni dove l'Impero era considerato il nemico.

    Pochi minuti fa non potevo sperare in meglio ed ora mi ritrovo con il cappio stretto intorno al collo. Se solo ci fosse un modo per evitare di partecipare...

    Lord Goldshire nel frattempo si era allontanato, lasciando Jericho la libertà di architettare un piano per evitare quell'ingrato compito. Il ragazzo si mise seduto a braccia incrociate e con lo sguardo perso nel vuoto, doveva pensare ad un piano senza falle e doveva sfruttare ogni minuti possibile di tempo.

    Ferirsi non avrebbe senso, qui nella capitale è pieno di guaritori eccellenti ed anche io potrei rimettermi in sesto addirittura da solo.

    Non mi permetterà sicuramente di lasciare la città domani e non lo farà nemmeno mia madre quando verrà a conoscenza della mia imminente partenza per una spedizione così importante.

    Potrei farmi imprigionare dalle guardie cittadine... no, attirerei troppo l'attenzione e non farei che confermare i sospetti su di me.

    Fuggire sarebbe l'opzione migliore, ma dove? Nasradeva: senza dubbi sarei il pranzo di qualche mostro ancora non scoperto. Vaygrjord: verrei fatto a fette da un barbaro prima di morire di freddo. Ephiora: sarebbe l'unica opzione possibile, ma c'è sempre il rischio di venire trovato.

    Potrei chiedere a Mikael di creare un intruglio per costringermi a letto per settimane, ma conoscendolo non posso fidarmi delle sue pozioni. Le sue creazioni sarebbero capaci di uccidermi... e comunque sia non voglio coinvolgerlo in questo casino.

    Uff... temo di dovermi rassegnare e confidare nelle capacità di Dienyah.


    Quel luogo ragionare in disparte aveva attirato l'attenzione di qualcuno, per la precisione di un gruppetto di giovani militari facinorosi e a giudicare dalle movenze anche ubriachi. Il loro capo si staccò dal branco e si avvicinò con passo sicuro verso il giovane mago assorto nei suoi pensieri.

    Ehi, voglio sedermi, togliti da lì.

    Il tono era imperioso, ma quell'ordine era stato pronunciato a voce non alta, perciò nessuno all'interno della sala si accorse di cosa stava accadendo (e nemmeno Jericho si curò di quelle parole).

    Potrei sempre attentare alla vita di Goldshire... diciamo che sarebbe la via più facile e rapida per lasciare questo mondo. ahahaha

    Cos'hai da ridere? Ti faccio forse ridere?

    A quel punto il giovane mago si accorse della presenza di quella recluta ubriaca di fronte a se; rammentò le parole dette da quest'ultima nei suoi confronti e si alzò repentinamente lasciando il posto a sedere educatamente, non voleva crearsi ulteriori problema su cui ragionare.

    A me questa sedia non è servita a niente, spero che a te sia di maggiore utilità.

    L'affermazione di Jericho dapprima stupì il militare, poi lo fece scoppiare a ridere; non una risata allegra, ma di una sghignazzata maligna che non presagiva nulla di buono nei confronti del biondo.

    Hai per caso qualche problema? Prima ridi senza senso, poi dici frasi da matto. Sei per caso uno psicopatico?

    Il tono era visibilmente più alto, ma non abbastanza da farsi sentire nel resto della sala. I pochi spettatori si allontanarono subito per evitare di rimanere immischiati, convinti che quella faccenda si sarebbe risolta da sola senza problemi. Il pavido incantatore da parte sua non si voltò nemmeno, ignorando quelle parole, in quel momento aveva fatti più seri a cui pensare.

    Ehi. Sto parlando con te coglione, torna subito qui o saranno guai, non sai chi sono io!

    Purtroppo per Jericho anche lui era umano e il nervosismo accumulato, unito a quelle parole gli fece perdere la pazienza. Ritornò sui suoi passi e con impeto rispose alle provocazioni dell'ubriaco.

    Non so chi ti credi di essere, ma non ci sto ad essere insultato senza ragione dal primo che passa: scusati ora e passerò sopra alla faccenda.

    Difficile dire cos'aveva risvegliato il testosterone all'interno del corpo dello studioso: forse l'incontro con Sigyn, oppure la chiacchierata con Goldshire o probabilmente entrambi gli avvenimenti.
    La recluta tuttavia non sembrava dell'idea di scusarsi, anzi prese quella richiesta di scuse come uno sfogo nei suoi confronti e dimenticandosi del luogo dove si trovava continuò ad insultare l'interlocutore, sotto lo sguardo divertito del suo gruppo.

    E cosa avresti intenzione di fare altrimenti? Abbaiare come un cane o correre da tua madre piangendo?

    Sei ridicolo. Pensi che cada nelle tue provocazioni, che abbia paura di te? Negli ultimi mesi ho visto e passato cose che uno smidollato come te potrà solo leggere sui giornali (sempre che tu sappia leggere), e l'ultima cosa di cui ho paura adesso è di te, patetico bullo incapace persino di articolare degli insulti convincenti.

    Normalmente il "vecchio" Jericho Uroboros avrebbe lasciato correre, ma ne aveva passate troppe per essere messo in ridicolo da un soldatino ubriaco. Purtroppo il soldatino non reagì come si aspettava: certo, rimase basito come mai prima d'ora da quella risposta, ma i suoi compari lo incitavano a rispondere per le rime e l'unica cosa che riuscì a pensare come risposta fu un pugno in viso.
    Jericho incassò quel colpo senza opporsi, ma rimanendo del tutto indifferente di fronte alla misera potenza di quel pugno; senza reagire il biondo alzò il viso, guardando dritto negli occhi il suo aggressore, con un espressione nuova al suo viso: qualcuno l'avrebbe definita truce, altri furiosa, ma sicuramente determinata.

    Il militare, ormai fuori di testa e presa come un'ennesima provocazione, colpì il giovane mago con altri due ganci, senza provocare alcuna reazione in lui. Nel frattempo, all'interno della sala quel pestaggio stava attirando l'attenzione di tutti; i primi ad accorrere furono Mikael e Sigyn, ma vennero bloccati dai compari dell'aggressore. Vista la situazione decisero di intervenire anche gli altri allievi dell'accademia per solidarietà nei confronti del loro compagno di corso, comunque persero il loro coraggio vedendo la massiccia presenza di altre reclute appartenenti all'esercito.

    Sembrava che il pestaggio dovesse continuare fino all'intervento di una personalità importante, ma quando l'ubriaco scagliò il quarto gancio, accadde l'impensabile: Jericho con un movimento repentino mandò a vuoto il colpo e con rapidità eccezionale scagliò lontano l'aggressore con un getto d'acqua, suscitando lo sconcerto generale.

    Ne vuoi ancora?

    La provocazione per niente velata raggiunse le orecchie del militare e quest'ultimo si lanciò urlando contro il mago per rimediare all'onta subita; per niente spaventato Jericho compresse l'aria intorno alla testa dell'assalitore, stordendolo e con un rapido movimento delle braccia manipolò ancora una volta le correnti ventose per schiacciarlo contro un muro e stenderlo una volta per tutte.

    Di lì a poco sarebbe scaturita una rissa, solo l'intervento di Lord Goldshire ed un altro personaggio che aveva l'apparenza di essere un generale riuscì a spegnere gli animi provocati da quella disputa. I ragazzi radunati lì si dileguarono in un istante; rimasero solamente i due contendenti ed i loro sostenitori: ad attenderli una lunga nottata di interrogatorio per niente piacevole.




    Citazioni


    ---


     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    La Fine di un Capitolo


    Abbiamo interrogato tutti i presenti e pare evidente che non sei stato tu a cominciare quel battibecco, né a venire alle mani per primo...

    Di fronte a Jericho svettava un pezzo grosso dell'esercito imperiale, lo stesso che al ricevimento aveva spesso accompagnato Lord Goldshire e nonostante dalle precedenti parole sembrava voler dare una buona notizia, in tono non era affatto rilassato.
    Si trovavano nella caserma cittadina, più precisamente in una stanza adibita agli interrogatori; il giovane mago era seduto su di una sedia ed i polsi incatenati al tavolo, attendendo mesto la sua sorte.
    Non l'avrebbero messo alla forca per così poco, ma ci sarebbero state delle spiacevoli conseguenze.

    Quindi sei libero di andare per la tua strada.

    Il biondo rimase ancora un pò con lo sguardo assente, non riuscendo a metabolizzare quelle parole; dopo qualche attimo guardò stupito il suo interlocutore, non sapendo cosa dire a riguardo e se ringraziarlo o meno, decise di fare la cosa più logica: chiedere spiegazioni.

    Ser Amiran, è stata pagata una sorta di cauzione oppure devo ringraziare l'intervento di Lord Goldshire?

    Niente di tutto ciò ragazzo: per tua fortuna è stata applicata la legge alla lettera.

    Abbiamo ascoltato molti testimoni e tutti hanno dato la stessa testimonianza: ti sei solamente difeso dal comportamento incivile di quell'idiota. Inoltre quella recluta si è ubriacata nonostante gli avvertimenti, è stata legittima difesa e per questo non intendo infliggere alcuna pena.


    Cosa ne sarà del mio aggressore?

    Come ho già detto: è stata applicata la giustizia alla lettera. Per cui passerà i prossimi tre giorni in prigione e verrà frustato pubblicamente, purtroppo i suoi legami di parentela hanno diminuito drasticamente le frustate che si sarebbe meritato per il suo comportamento. Non appena uscirai dalla stanza ti scorterò alle prigioni, lì quell'idiota ti farà le sue scuse.

    Ser Amiran, la ringrazio infinitamente per il suo intervento alla festa.

    Ahaha, non ringraziarmi, se fosse scaturita una rissa da quell'episodio probabilmente avrei passato guai anch'io... piuttosto, vorrei darti un consiglio: stai lontano dalle strade della capitale finché non si saranno calmate le acque; la famiglia di quella recluta ha conoscenze importanti e cercherà di fartela pagare per averlo messo in ridicolo e non sempre riuscirò ad intervenire in tempo.

    Quel suggerimento suonò più come una minaccia, tanto da far venire i brividi a Jericho. In ogni caso Ser Amiran non era una persona cattiva, almeno in apparenza seguiva in maniera esasperata la legge imperiale e non avrebbe mai anteposto la sua volontà ad essa, né avrebbe voltato le spalle ad un cittadino bisognoso d'aiuto.

    ...

    Dopo aver ricevuto le scuse del suo aggressore, il giovane mago ed il generale uscirono finalmente dalla caserma; ad aspettarli fuori vi era una carrozza che lo avrebbe scortati fino all'abitazione di Jericho. Ser Amiran sarebbe rimasto con lui fino all'arrivo in casa, sperando di scoraggiare i malintenzionati dal cercare vendetta nei confronti del protetto con la sua presenza.

    Cerca di limitare le uscite al minimo necessario... quasi dimenticavo, oggi pomeriggio Lord Goldshire vuole vederti urgentemente nel suo ufficio per delle questione importanti. Alle quattro di pomeriggio ti manderà una carrozza ad aspettarti; ti consiglio di non farlo attendere, mi sembrava nervoso.

    Farò il possibile.

    Il biondo scese dalla carrozza, congedandosi come da etichetta dal generale per poi dirigersi con una certa fretta all'interno dell'abitazione. Ad attenderlo purtroppo c'era sua madre estremamente preoccupata ed al contempo arrabbiata per il suo comportamento; ma lo studioso non diede credito ai suoi rimproveri, recandosi in camera sua e schiantandosi subito sul letto a causa della stanchezza.

    Cosa diamine mi è preso? Eppure credevo di essere abbastanza intelligente da non farmi coinvolgere dalle provocazioni.

    Cosa ancora più importante: cosa avrà intenzione di farmi Lord Goldshire?
    Ho disubbidito ai suoi avvertimenti ed ho praticamente messo in cattiva luce l'accademia, probabilmente ha richiesto la mia presenza per strozzarmi con le sue stesse mani... e non posso biasimarlo.


    Tra quei tetri pensieri Jericho piombò in un profondo sonno, ma carico di incubi e di avvenimenti sgradevoli.

    ...

    Lo studioso stava ancora dormendo, quando una voce spiacevolmente familiare lo destò; scese dal letto ancora in pigiama e raggiunse sua madre nella sala da pranzo per capire cosa ci fosse di tanto importante da svegliarlo con tanta urgenza; aveva ancora gli occhi socchiusi ed in generale i sensi ancora annebbiati dal sonno, perciò non si accorse immediatamente di quello che stava succedendo, esordendo con un fiacco.

    Cosa c'è?

    Aperti finalmente gli occhi e resosi subito conto della situazione balzò all'indietro dallo spavento, come se fosse stato colpito da un fulmine e divenne rosso in viso, voltandosi subito dopo per tornare in camera sua, aggiungendo solamente:

    Vado in camera per rendermi presentabile, torno subito.

    L'Ospite non riuscì a trattenere una risata e chiunque avrebbe saputo leggere il disappunto sul viso della madre dello studioso che immediatamente cercò una scusa per sgusciare via da quella situazione imbarazzante.
    Jericho tornò (vestito adeguatamente) con celerità, la sua visitatrice era ancora seduta sulla sedia ad aspettarlo.

    E' così che ricevi le amiche di solito?

    Non mi aspettavo la tua visita lady Hendrikksen.

    Lascia stare le buone maniere, non siano al ricevimento, dammi del tu.

    Dunque a cosa devo la tua visita?

    Il biondo era ancora imbarazzato per la figura barbina di prima, ma questo non gli avrebbe impedito di conversare con la ragazza.

    Volevo solamente volevo solamente sapere come stavi... e complimentarmi con te per aver dato una lezione a quel rozzo donnaiolo.

    Non c'è di che, probabilmente quella recluta stava antipatica a causa del suo comportamento a parecchie persone a quella festa.

    Non mi aspettavo niente di meno dal potente mago che ha salvato un'intera città.

    Ancora con questa storia. Non avrei mai dovuto raccontargliela, mi mette ancora più in imbarazzo.

    Inaspettatamente la bionda si alzò dalla sedia per avvicinarsi a Jericho, avvicinando il suo volto a quello del ragazzo; quest'ultimo arrossì all'istante pensando a qualche dimostrazione di affetto e quando Sigyn poggiò la sua mano sulla sua guancia era sul punto di svenire.

    Per fortuna i segni dei pugni sono già scomparsi. Ti fanno ancora male?

    Detto questo l'ospite si allontanò dal ragazzo, mettendo nuovamente distanza tra loro due; forse nel mentre si era accorta che quel suo comportamento poteva essere compreso, era facilmente intuibile dal colorito rosso vivo sul viso dell'interlocutore.

    Ho rimarginato le ferite con la magia. Non sarò molto resistente, ma conosco altri metodi per sopperire alle mie mancanze fisiche... posso offrirti qualcosa?

    No, sono apposto così.

    Meno male, altrimenti avrei fatto un'altra figura di merda, dato che la dispensa è perennemente vuota.

    Hai davvero una bella casa.

    Purtroppo non è un castello, ma io la trovo confortevole.

    Preferisco stanze piccole e ben arredate come questa al posto degli immensi saloni vuoti e freddi... piuttosto quando mi accompagnerai alla biblioteca?

    Sigyn aveva appena toccato un tasto dolente; probabilmente Jericho sarebbe stato costretto in casa per i prossimi mesi solamente per evitare di attirare l'attenzione ed uscire solamente per un "appuntamento" non era proprio una ragione fondamentale. Tuttavia non avrebbe mai detto all'interlocutrice di non poter uscire solamente perchè temeva rappresaglie, perciò cercò di sfruttare la convocazione da parte del rettore lo stesso pomeriggio come occasione per accontentarla.

    Non ora, sono ancora frastornato, ma oggi pomeriggio alle cinque potrò accompagnarti.

    L'espressione del biondo non era del tutto convincente ed il tono della voce nascondeva preoccupazione.

    Devi dirmi qualcosa d'importante? Se non puoi per qualche impegno improvviso non fa nulla, tornerò domani.

    Non preoccuparti, è solo mal di testa.

    Se lo studioso fosse stato un pochino più audace l'avrebbe tranquillizzata stringendole le mani e con un sorriso complice. In ogni caso a rassicurarla bastò solamente la sua voce.
    I due dopo altre chiacchiere si congedarono informalmente; Jericho si stese sul letto per racimolare le idee e prepararsi all'incontro con Lord Goldshire ed a qualsiasi cosa potesse accadergli.

    ...

    La giornata dapprima soleggiata, lascio il posto a nuvoloni carichi di pioggia. Nel frattempo la carrozza incaricata di portare il giovane mago alla facoltà di magia della città stava già viaggiando altrove, lasciando il passeggero di fronte all'enorme cancello d'ingresso.

    Poche settimane fa consideravo questo posto il più sicuro del mondo e questo cancello le porte dell'Eden... ma ora è l'esatto contrario: assomiglia di più ad una prigione senza via d'uscita.

    Con quei tetri pensieri percorse l'ampio giardino che circondava l'edificio, raggiungendo con passo lento ed incerto l'ufficio del rettore. Bussò con decisione alla porta, sperando vivamente che nessuno rispondesse e di poter andarsene altrove, ma puntuale come sempre arrivò l'invito dell'anziano mago ad entrare.
    Jericho entrò e dopo aver salutato educatamente il suo superiore si sedette davanti a lui; sebbene riuscisse a nascondere bene il suo reale stato d'animo e dall'esterno sembrava la stessa persona di sempre, dentro di lui qualcosa gli suggeriva di sbrigare la faccenda il più velocemente possibile ed andarsene.

    Sarò breve e non starò qui a farti la paternale: alla tua età è facile fare errori, anch'io ne ho commessi diversi, alcuni addirittura più gravi del tuo... ma sono arrivato a sedere dietro questa cattedra solamente rimediando ai miei sbagli.

    Sono consapevole dell'errore fatto e sono pronto a fare qualsiasi cosa per porvi rimedio...

    L'anziano interruppe Jericho con una mano, in quanto non aveva ancora finito di parlare.

    Sei pentito, lo vedo. Purtroppo non c'è rimedio al tuo sbaglio, è una di quelle circostanze in cui non puoi semplicemente voltare pagina ed andare avanti. Da sempre l'accademia di magia e noi maghi in generale collaboriamo con l'esercito, non è un rapporto perfetto ma funziona... funzionava.

    Dopo quella lite la fiducia reciproca si è incrinata: sarà pure vero che la colpa è maggiormente di quella recluta, ma anche tu hai risposto alle sue provocazioni e l'hai steso come fosse un bandito. Se fosse per me e Ser Amiran sarebbe tutto risolto, siamo amici da tempo ed entrambi abbiamo capito che si è trattata di una semplice scaramuccia tra ragazzi... tuttavia non tutti sono dello stesso parere, i tuoi coetanei sono spaventati dal collaborare ancora con i militari e lo stesso vale per le reclute, spaventate da una loro reazione ostile simile alla tua.


    Il giovane mago aveva già capito dove sarebbe andato a parare il rettore e non gli piaceva affatto; impulsivamente alzò la mano per chiedere l'opportunità di replicare ed il canuto interlocutore la concesse.

    Se l'unica opzione è lasciare l'accademia non sono d'accordo. Ammetto di aver la mia dose di colpe, ma tarparmi le ali non sarebbe giusto. Lavorerò più duramente se necessario, pulirò da cima a fondo le caserme di tutta la città se questo basterà a riguadagnarmi la fiducia dell'esercito, ma non rinuncerò agli studi sulla magia.

    Lord Goldshire guardò dritto negli occhi Jericho, quest'ultimo sostenne fieramente lo sguardo, evitando di abbassarlo anche solo per un istante.

    Hai ragione, non sarebbe giusto nei tuoi confronti... perciò avevo in mente un'altra soluzione temporanea a questa situazione scomoda.

    Il giovane mago drizzò le orecchie e con interesse attese la proposta del superiore.

    Andrai ad ampliare le tue conoscenze a Neagora e studierai il Meta elemento.

    Il biondo spalancò gli occhi e se non si trovasse di fronte al rettore, avrebbe spalancato anche la bocca e forse sarebbe caduta dalla poltrona per lo stupore, tra tutte le punizioni possibili non immaginava veramente che Lord Goldshire avrebbe acconsentito a quella specie di trasferta per di più per studiare un argomento tanto desiderato.

    Eppure quella proposta (o meglio ordine) nascondeva altro dietro.
    Era evidente dopo gli ultimi avvenimenti che Jericho Uroboros non era più un subordinato su cui fare affidamento, le ultime spedizioni lo avevano reso più audace e soprattutto meno incline agli ordini, specialmente se contro le sue convinzioni: insomma era divenuto un soggetto con una personalità... e questo lo rendeva pericoloso.
    Certo, poteva farlo imprigionare, espellerlo dall'accademia, esiliarlo per sempre dalla capitale e forse anche perseguitarlo, ma certamente Jericho non avrebbe smesso di studiare la magia ed accrescere i suoi poteri e soprattutto il suo prestigio. Non era più una sua pedina, ma una persona con una coscienza propria, adirarlo voleva dire renderlo un nemico e solo chi sa prevedere con certezza il futuro sa quanto sarebbe potuto diventare pericoloso con il passare del tempo.

    Inoltre l'Impero considerava un ragazzo un eroe, lo stesso si può dire dell'intera città di Neagora e se gli fosse successo qualcosa di spiacevole mentre era sotto l'ala protettrice dell'accademia, avrebbero incolpato proprio Lord Goldshire e questo avrebbe danneggiato la sua affidabilità. Inoltre il ragazzo aveva diverse conoscenze nella capitale, non solamente tra i maghi.
    Per questo quella proposta all'apparenza rose e fiori era solamente frutto di un sofisticato ragionamento atto ad allontanare Jericho più tempo possibile dalla capitale ed evitare che gli mettesse i bastoni tra le ruote; se non poteva più controllarlo era meglio disfarsene, ma in una maniera tale da non creare scalpore o possibili rimostranze.... e quale modo migliore che offrirgli un'opportunità per ampliare le proprie conoscenze come incantatore.

    Lord Goldshire era ormai quasi certo dell'inganno del suo subordinato, sapeva che gli stava nascondendo qualcosa, ma per mantenere le apparenze si sforzava di recitare la parte del rettore interessato alla sorte dei propri allievi; d'altra parte Jericho aveva letto qualcosa nello strano comportamento del superiore ed era spaventato dall'idea che potesse compiere rituali proibiti per assicurarsi l'immortalità, anche a costo delle persone a lui care e forse dell'intera città.

    Dopo una pausa più o meno lunga, in cui il giovane incantatore fece il punto della situazione e si riprese dalla meraviglia, chiese spiegazioni riguardo la soluzione proposta dall'anziano mago.

    Era da sempre mio interesse voler imparare a manipolare il Meta elemento, ma quali effetti positivi potrebbe avere sulla situazione?

    Per risolvere il fattaccio c'è bisogno di tempo. Con il passare delle settimane ed il susseguirsi di altri avvenimenti importanti tutti dimenticheranno l'accaduto... e non averti sotto il naso a ricordarlo non farebbe altro che giovare.

    Ora capisco perchè Ser Amiran mi ha suggerito di non farmi vedere in giro: non per la mia sicurezza, ma solo per evitare di ricordare a tutti quella notizia. Quindi non ce l'ha con me per l'accaduto.

    Se avessi seguito la mia volontà ora non ci troveremmo in questa situazione e tu avresti potuto vivere la tua normale quotidianità... in ogni caso sfrutta quest'occasione per maturare sotto tutti i punti di vista.

    Non la deluderò... se mi è permesso saperlo: quanto starò via?

    Il tempo necessario per far calmare le acque. Ti assicuro che avrai tutto il tempo a disposizione per imparare e l'accademia pagherà il necessario, compresi alloggio ed il necessario per completare gli studi.

    I toni della conversazione si erano man mano rilassati e prima di ringraziare e salutare Lord Goldshire, il ragazzo cambiò repentinamente argomento.

    Cosa ne sarà della ricerca del "presunto vicario" e cosa hanno mostrato le analisi delle gemme di Baal?

    Domande più che lecite da parte di Jericho, dopotutto quest'ultimo era dentro nella faccenda fino al collo ed ora si trovava fuori di colpo senza alcuna spiegazione; tuttavia i quesiti proposti presero alla sprovvista l'anziano mago ed impiegò un pò di tempo per rispondere, segno che stava manipolando la verità.

    Le ricerche sono state annullate, dopotutto mi sono reso conto che erano solamente voci come hai detto tu. Invece per quanto riguarda le gemme sono inutilizzabili ed entreranno a far parte del nostro archivio.

    Nonostante quella risposta fosse credibile, era fin troppo rilassato mentre pronunciava quelle parole, mentre pochi giorni fa sembrava amareggiato dall'impossibilità di non poter ricavare alcunché dalle pietre di Baal; adesso il bugiardo era il rettore e non l'allievo, la verità era un'altra, ma il giovane studioso non avrebbe indagato oltre sull'argomento.

    Se Dienyah ha detto che le gemme erano inutilizzabili lo sono, ma non è detto che abbiano scoperto qualcosa d'importante a riguardo... inoltre come immaginavo non ci sarebbe stata una singola squadra, ma più di una ed il mio buonsenso mi dice che è stato solamente posticipata la partenza delle spedizioni. La ringrazio per la comprensione e l'opportunità offerta, accetto ben volentieri la sua proposta, partirò per Neagora non appena possibile.

    Non preoccuparti, ho già predisposto tutto per la tua partenza. Purtroppo nessuna carrozza copre una distanza così lunga, perciò dovrai percorrere l'itinerario a cavallo: partirai fra quattro giorni, ti farò recapitare tutte le informazioni di cui hai bisogno per lettera.

    Veramente gentile da parte sua... Non so come ringraziarla Lord Goldshire, se permette ora devo incontrarmi con lady Sigyn.

    Non si trattava altro che di una semplice di un armistizio temporaneo, la questione non finiva lì, ma entrambi avevano guadagnato qualcosa da questa tregua. Jericho era libero di fare ciò che più gli aggradava fuori da Aethernia e poteva accrescere potere e prestigio; Lord Goldshire invece si era tolto per molto tempo una pedina scomoda, così da poter agire indisturbato nelle sue ricerche.




    Citazioni


    ---


     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Un Nuovo Alchimista?


    Perchè non puoi?

    Te l'ho già detto perchè: domani partirò per una spedizione e non mi sento all'altezza d'insegnare.

    Dillo che non ci capisci niente di alchimia e facciamola finita.

    Non è vero, ma non è un argomento facile da esporre senza un'adeguata preparazione.

    Jericho e Mikael erano seduti fuori da un ristorante a sorseggiare del caffè e mentre discutevano dell'imminente esilio temporaneo del biondo, quest'ultimo espresse una specie di "ultimo desiderio" all'amico: insegnargli i segreti dell'alchimia.

    Facciamo così: contatterò il mio insegnante di alchimia pregandolo di insegnarti qualcosa... sono sicuro che accetterà di prendere un allievo (anche perchè non ha niente da fare tutto il giorno).

    Ecco il suo indirizzo e buona fortuna, è un tipo molto eccentrico, ma conosce l'argomento meglio di chiunque altro.


    Dicendo questo Mikael s'alzò dal tavolo congedandosi dal suo amico alla svelta per non sentire altre lagne, lasciandolo così solo a meditare sul da farsi.

    Non mi convince per niente questo fantomatico alchimista: con Mikael non ha fatto certo un buon lavoro, visti i suoi numerosi fallimenti nel creare pozioni.
    Per non parlare del fatto che abita in una zona periferica della città: se è bravo come dice perchè vivere emarginato da tutti?

    Proverò prima altrove, dopotutto dovranno esserci luoghi in cui si può imparare a creare pozioni nella capitale dell'Impero.


    Bevve freneticamente l'ultimo sorso della bevanda nella tazzina e con rinnovato spirito partì alla ricerca di un insegnante adeguato.
    Da sempre Jericho aveva il terrore di avere come insegnante un incompetente: per quanto secchione, al nostro caro aldarese non sempre piaceva l'argomento da studiare e stava ai professori l'arduo compito di farlo interessare; quando non ci riuscivano poteva succedere di tutto... molto spesso però con molte difficoltà e tempo se lo studiava per fatti suoi (forse anche per questo alla fine è divenuto un autodidatta).
    In ogni caso l'argomento lo imparava lo stesso, ma con molto più sforzo e soprattutto controvoglia.

    Peccato che all'accademia di magia non hanno corsi per imparare a creare pozioni e comunque gli insegnanti dopo quello che è successo l'altro giorno non mi darebbero lezioni neanche sotto tortura.

    Decise prima di presentarsi alla più prestigiosa corporazione di alchimisti della capitale: l'edificio non era granché, ma dall'interno proveniva un'odore pungente, segno che erano nel bel mezzo di continue lavorazioni ed esperimenti.
    Facendosi coraggio il giovane mago varcò la porta dell'edificio; il portiere lo fece passare senza porre domande, non ritenendolo una minaccia per la sicurezza. Un pò spaesato Jericho vagò per le stanze, fin quando non incontrò un uomo di mezz'età sul metro e ottanta, vestito in maniera elegante; quest'ultimo squadrò da cima a fondo il ragazzo con occhio severo senza dire una parola.

    Mi scusi, vorrei parlare con il direttore di questa corporazione, sa dove posso trovarlo?

    Ce l'hai davanti. Come posso esseri utile?

    La risposta non fu un tantino altezzosa e non nascondeva un pò di disappunto per non essere stato riconosciuto subito come "capo dalla baracca". Armandosi di buona educazione e pazienza il ragazzo pose la fatidica domanda.

    Mi chiedevo: fra qualche giorno devo partire per Neagora, ho assolutamente bisogno di un rapido corso per conoscere le basi dell'alchimia, la ricetta delle più comuni pozioni e un riassunto sui componenti usati in quest'arte.

    L'alchimista di fronte a se guardò negli occhi l'interlocutore, come a voler testare la sua sincerità. Non sembravano richieste sensate, specialmente perchè era una gran mole di informazioni da comprimere in pochi giorni e più ci pensava e più quelle pretese gli parevano insensate.
    Il biondo intuita la risposta dell'uomo intervenne prima che potesse replicare.

    Posso pagare più del dovuto.

    Era un affermazione abbastanza disperata per uno come lui, a tal punto che perfino Jericho stesso si meravigliò delle parole appena pronunciate. L'alchimista diede la sua risposta un pò stizzito, avendo analizzato tutte le variabili.

    Non importa, non posso insegnarti nemmeno le basi in così poco tempo, figuriamoci come reperire le materie prime... declino la tua offerta, per quanto tu possa offrirmi non posso di certo fare miracoli.

    Se permetti ora devo tornare al mio lavoro.


    L'uomo passò oltre il ragazzo, mentre entrava in uno dei laboratori; non poteva credere di essere scartato così di punto in bianco... sembrava che tutti avessero il terrore di insegnare quella materia per paura di non essere all'altezza. Jericho uscì dall'edificio sospirando e cercando altrove.

    ...

    Dopo un'intera mattinata di fallimentari tentativi, il biondo rinunciò all'idea di insegnante e decise di andare alla biblioteca dell'accademia: lì di certo avrebbe trovato quello che faceva al caso suo, era abituato a leggere velocemente ed imparare in fretta.
    Tuttavia non andò come sperava lui...

    Non pensavo che i libri sull'alchimia fossero così noiosi ed inconcludenti. Avrò letto si e no due pagine utili su venti... e poi cosa sono questi ingredienti? Costano decisamente troppo per le mie tasche, non si può usare qualcosa di più economico e facile da reperire?

    Dopo qualche ora di lettura prese finalmente coraggio e si diresse al laboratorio per mettere in pratica ciò che aveva imparato. Stranamente nessuno fece obiezioni sull'usare l'attrezzatura del laboratorio, anche perchè erano presenti solamente alcuni studenti intenti in altro tipo di attività.
    Seguì alla perfezione le indicazioni riportate sul libro e mise scaldare gli ingredienti all'interno di un piccolo crogiolo, si trattava di materiali innocui all'apparenza, il cui unico utilizzo in alchimia era nella creazione di pozioni curative.
    Purtroppo la fretta e la frustrazione avevano distratto Jericho nella lettura, facendogli passare un passaggio importante: "mantenere assolutamente la temperatura stabile a 50° c".

    Il giovane mago distolse per qualche minuto lo sguardo dal miscuglio sulla fiamma, volgendola altrove; quando improvvisamente udì una detonazione dietro la testa.
    Voltandosi immediatamente si rese conto che il crogiolo ed il suo contenuto erano sparsi per la stanza, incorniciati dai segni scuri dell'esplosione sul muro ed il pavimento.

    ...

    Dovrei lasciar perdere, l'alchimia non fa per me...

    Lo studioso stava sulla via del ritorno di casa, demoralizzato dall'insuccesso e per nulla intenzionato a continuare i suoi esperimenti autodidatti. Per assurdo aveva riscontrato meno pericolo nel controllare la magia, se non altro gli incantesimi (a parte quelli fiammeggianti) non ti esplodevano in faccia col rischio di ammazzare te e chi ti sta intorno.

    Un momento... non posso arrendermi! Se Mikael sapesse che non ce l'ho fatta a creare una semplicissima pozione curativa mi prenderà in giro fino al giorno della mia morte.

    Comunque sia non posso rifarlo da solo, stavolta mi è andata bene perchè ero lontano dall'esplosione e non posso rischiare di perdere una mano per una disattenzione: ho bisogno di un maestro... farò un tentativo dove mi ha detto Mikael, dopotutto cosa potrebbe mai accadermi di male?


    Iniziarono a balenargli in mente immagini grottesche di possibili esplosioni o effetti indesiderati della creazione dei miscugli, e in ognuna di queste scene lui finiva irrimediabilmente per morire, molto spesso sparso per terra.
    Vincendo quella nuova paura, prese la strada per la periferia dove abitava l'eccentrico alchimista; non aveva mai sentito parlare da Mikael, quella mattina era stata la prima volta che lo nominò da quando lo conosceva... forse perchè era la prima volta che aveva espresso il desiderio di imparare l'alchimia.

    Abita nel quartiere "Demon Soul" al numero civico seicentosessantasei... dev'essere per forza un tipo con senso dell'umorismo.

    Il giovane mago affrettò il passo, non mancava molto al tramonto e voleva fare la sua conoscenza il prima possibile, non si aspettava certo che iniziasse ad insegnargli la sera stessa.
    Il quartiere Demon Soul era tristemente famoso per la pericolosità delle sue strade di notte e nella situazione in cui si trovava Jericho non era per nulla raccomandabile girovagare da quelle parti; non aveva nulla di prezioso addosso, ma questo i criminali non potevano saperlo. Fortunatamente le strade erano ancora illuminate e c'era un bel via vai di gente in quel momento, ma voleva sbrigare la faccenda alla svelta, prima che calasse il buio.

    La casa dell'alchimista spiccava per dimensioni rispetto alle altre e si trovava in una posizione alquanto particolare, ovvero al centro della strada, tanto che sembrava che la pavimentatura fosse stata effettuata dopo la costruzione della casa. Salì la breve scalinata piena di muschio e bussò alla porta dall'aria antica e molto spessa.
    Inizialmente il silenzio, rotto solamente dai miagolii di piccoli felini all'interno dell'abitazione, poi rumori più forti di passi frettolosi su una rampa di scale in legno ed infine la porta di spalancò con un fragoroso rumore che attirò tutta l'attenzione dei passanti intorno a lui.

    Dall'abitazione uscì una luce fortissima, attirando subito l'attenzione dello studioso. Abituatosi alla forte luce proveniente dalla casa vide l'alchimista di cui il suo amico decantava le doti di maestro: si trattava di un anziano di età imprecisata, alto appena un metro e sessanta e dal vestiario a dir poco eccentrico. Quest'ultimo prese per primo la parola senza esitare, conscio che il visitatore era lì per imparare l'alchimia.

    _|




    Entra pure ragazzo e accomodati dove vuoi.

    Senza proferire parola Jericho entrò in quella strana abitazione, accomodandosi su quella che sembrava una comunissima sedia. Guardandosi attorno vide un sacco di lampade da cui proveniva una luce fortissima, non si trattava di semplice lampade ad olio, ma qualcosa di più particolare... gemme che emanavano luce proprio, ma non come quelle di Baal... era una luce calda.

    Mi chiedo... cosa sono quelle lampade?

    L'anziano guardò un pò stupito il suo ospite, rispondendo poi pazientemente alla domanda posta.

    Pensavo che prima di chiedere qualsiasi informazione ci si presentasse, ma fa lo stesso... è salgemma infuso con uno speciale preparato di mia invenzione, purtroppo non è ancora in commercio per il costo elevato dell'operazione, ma in un paio d'anni conto di economizzare il procedimento.

    Jericho guardò estasiato l'alchimista, per poi riprendere contegno e presentarsi immediatamente per mancare alla mancanza di educazione di poco fa.

    Il mio nome è Jericho Uroboros e...

    So come ti chiami, quel testone di Mikael non fa che parlarmi di te, quindi passiamo al dunque.

    Deciditi, vuoi che mi presenti o no?

    Il padrone di casa servì del tè caldo all'interno di due contenitori utilizzati in laboratorio, ascoltando che aveva da dire il ragazzo, osservando attentamente ogni sua mossa.

    Sono qui per imparare le basi dell'alchimia, mi chiedevo se mi...

    Improvvisamente il vecchietto bevve d'un sorso il contenuto del bicchiere e si infilò la giacca, facendo cenno di seguirlo. Jericho rimase per un istante meravigliato da quell'inspiegabile comportamento, ma fidandosi del suo amico decise di fare come l'anziano.




    Citazioni


    Già che ci sono ci metto anche una parte dedicata all'apprendimento della professione dell'alchimista.




    Edited by Isawa - 19/2/2016, 20:25
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Verso Neagora


    L'alchimista ed il suo apprendista erano in quel momento in strada per raggiungere un luogo non meglio precisato.
    Jericho era stato caricato come un mulo e trasportava le attrezzature necessarie ai prelievi dei materiali (era facile capire di cosa si trattava anche senza essere del mestiere), mentre il vegliardo non aveva alcun tipo di impedimento... dopotutto alla sua età era già tanto riuscire a mantenere quel passo svelto che stava mettendo in difficoltà perfino il ragazzo.

    Ma come fa ad essere ancora così svelto alla sua età? Ok, il peso sulle spalle, ma faccio fatica a stare dietro ad una cariatide.

    L'alchimista, accorgendosi della lentezza dell'allievo, rallentò il passo e cercò di instaurare una conversazione per passare meglio il tempo, distraendo nel contempo Jericho dalla fatica.

    Ti chiederai come faccio ad essere così attivo alla mia età... ebbene è grazie all'alchimia se non sono steso ventiquattrore su ventiquattro su un letto di ospedale in attesa del tristo mietitore; conosco la formula ed il procedimento per sintetizzare elisir ignote a tutti nel mestiere, prima o poi te ne insegnerò qualcuna.

    Adesso capisco perchè Mikael si vanta per qualsiasi obbrobrio crei. Tipo?

    Una pozione per rendere le ossa come acciaio per un'intera settimana... rendendo il consumo di latte e formaggio superfluo.

    Molto utile: conosco un paio di possibili acquirenti.

    I miei servigi non sono più in vendita da un sacco di tempo, adesso mi godo i miei giorni da pensionato.

    Tra una fanfaronata e l'altra, il tempo passò velocemente e di conseguenza l'ambiente circostante mutò: gli sporchi sobborghi della città lasciarono il posto ad un immenso pantano; in quel luogo malsano la puzza sovrastava qualsiasi cosa, persino i rumori circostanti sembravano perdere d'intensità.
    In quell'ambiente lo studioso faticava a rimanere con le ginocchia fuori dal quell'acquitrino maleodorante, le poche zone su cui si potevano poggiare i piedi senza affondare erano le radici degli alberi e le sporadiche pietre che spuntavano dalla melma.
    In lontananza si poteva osservare lo scarico delle fogne cittadine ed i liquami provenienti dalla capitale; in quel luogo insalubre non si sarebbe meravigliato di trovare dei mostri pericolosi o addirittura un covo di mutanti.

    Fin'ora non ho mai incontrato un mutante prima d'ora, forse questa è la volta buona: dicono che possano assumere la forma animale ed alcuni di loro hanno forme ripugnanti.

    Piuttosto, per quale motivo mi ha condotto fin qui? ... Inizio ha preoccuparmi seriamente.


    Avanzarono ancora qualche minuto, ma l'ambiente non mutò tantissimo; aumentò il numero degli alberi ed il terreno divenne abbastanza compatto da non affondare. In compenso iniziarono a comparire dei piccoli stagni dall'acqua torbida e satura di vegetali dall'aspetto poco rassicurante; nel frattempo anche l'odore nauseabondo lasciò il posto ad tanfo più sopportabile tipico delle piante e terreno umido.
    Improvvisamente l'eccentrico vecchietto fece cenno di fermarsi e scaricare il pesante carico, cosa ci fosse lì di tanto importante un novellino come Jericho non riusciva a capirlo.

    La palude è un'ecosistema interessante e vario, ma non credo vi siano ingredienti per delle pozioni.

    Questo è il posto giusto.

    Mi scusi signor...

    Matthieu Bolek, ma puoi chiamarmi Matt per comodità.

    Cosa ci facciamo in questo posto dimenticato da dio (e dai boscaioli)?

    L'anziano sfoggiò un sorriso a trentadue denti, rispondendo alla domanda dell'allievo:

    Dove vorresti andare? L'unico posto dove trovare buoni ingredienti nei dintorni della capitale è questo luogo, specialmente per quanto riguarda le pozioni atte a stimolare la rigenerazione non c'è posto migliore di una palude.

    Passami le pinze e fammi luce, la lezione inizia subito.


    Ma nei libri ho letto che servono delle particolari erbe che crescono solamente...

    Chi scrive quei libri non capisce niente, lo fa solamente per aiutare i mercanti a vendere quella porcheria. Ragazzo, abbi fede nella mia esperienza.

    Jericho fece spallucce e seguì le sollecitazioni del mentore, dopotutto poteva solamente fidarsi in quella situazione.

    Vanno bene queste pinze?

    No, quelle più grandi.

    Lo studioso frugò nello zaino, estraendo da esso delle pinze di dimensioni esagerate per il prelievo di materiali; poi posizionò la fonte di luce in maniera da rischiarare l'ambiente circostante. Infine il biondo impugnò la matita ed il libretto delle annotazioni, per appuntarsi qualsiasi cosa interessante mostrasse.
    Il vecchietto si avvicinò alla pozza d'acqua senza remore, estraendo dalla stessa una quantità grande quantità di alghe, al solo scopo di scartarle: il suo vero intento era raccogliere dei germogli di un muschio rossiccio.

    Questo...

    Disse mostrando il muschio rosso.

    ... contiene delle fibre capaci di catalizzare l'energia mistica più velocemente, ripristinando rapidamente il chakra... tuttavia se non raffinato adeguatamente utilizzando acqua limpida, il suo effetto è molto meno potente.

    Quindi, l'alchimista, spostò la sua attenzione verso gli alberi ricoperti da inquietanti funghi blu: questi ultimi invece vennero immediatamente raccolti in delle provette e subito messi in barattoli sotto vuoto.

    Le spore di questi funghi, detti "Ali di farfalla", servono per aumentare l'effetto lenitivo dei rimedi curativi, alzando la soglia di sopportazione del dolore e uccidendo i batteri che causano infezioni. Purtroppo le spore sono molto delicate ed una volta rimosso il fungo dall'albero tendono a cadere, per questo bisogna tenerle in stasi sotto vuoto, altrimenti perderebbe le sue qualità.

    Jericho scarabocchiò il suo taccuino con disegni stilizzati, scrivendo le parole pronunciate precedentemente dal vecchio; quest'ultimo, soddisfatto della quantità raccolta, puntò lo sguardo verso uno stagno di discrete dimensioni da cui provenivano gracidii.
    Il ragazzo seguì titubante l'alchimista, per niente entusiasta di dover raccogliere delle rane come materiale per pozioni che poi avrebbe dovuto ingerire; con pazienza Matthieu attendeva il momento propizio per catturare gli anfibi, mentre spiccavano il salto per nascondersi in acqua; tra l'altro dimostrava dei riflessi ancora eccellenti, oltre che un'esperienza degna dei migliori cacciatori.
    Infine, l'alchimista, utilizzando sempre il piccolo retino pescò dei piccoli pesci dai colori sgargianti, le cui interiora sono ricche di vitamine e flora batterica con effetti rigenerativi.

    Ora tocca a te.

    Cosa?

    Pensi che ti abbia portato con me solo per portare gli attrezzi a guardare?

    Il ragazzo sembrava abbastanza sorpreso dell'ordine del suo mentore, dopotutto non si aspettava di entrare in azione alla prima lezione. A malincuore dovette seguire le istruzioni di Matthieu e prelevare gli ingredienti in quelle schifose pozzanghere poco rassicuranti.

    E stai attento ai granchi di palude, gli piace mettersi in mezzo ed afferrare quello che possono: il loro utilizzo in alchimia è praticamente nulla, ma pare che godano nel dare fastidio agli umani.

    Quell'avvertimento non fece altro che innervosire ulteriormente Jericho che con mano tremante cercava di scartare le alghe onnipresenti, in cerca del muschio.

    No, quel muschio non va bene: l'elevata concentrazione di calcio e magnesio nell'acqua ha impedito la corretta assimilazione dei nutrienti e non è buono per le pozioni. Passa alla pozza successiva.

    Solamente dopo un paio d'ore, il ragazzo riuscì a trovare del muschio adatto per essere utilizzato nella creazione delle pozioni; il medesimo tempo venne impiegato per raccogliere dei funghi nella maniera adeguata, senza far deteriorare le preziose spore.

    Ora tocca alle rane.

    No, le rane no! Magari un'altra volta...

    Non abbiamo tempo, supera le tue paure per quegli insulsi anfibi.

    Ma saltano via!

    E per te quelli sono ingredienti che scappano velocemente? Dovresti provare a prendere con i "funghi salterini di Barrigan"... la loro iperattività ed intelligenza mi stupiscono ancora dopo anni.

    Si, dei funghi salterini esistevano veramente, ma non si trattava di veri e propri funghi, ma piuttosto di vegetali senzienti, vengono anche definiti le "fate del diavolo", perchè se si ha la sfortuna di incontrarli molto spesso infastidiscono il malcapitato fino a farlo impazzire.
    Tuttavia quelle stupide rane erano prevedibili e soprattutto molto più lente di quello che si aspettava il giovane mago e catturarle non fu difficile ( anche se una volta per tentare di prenderne una, Jericho cadde come un'idiota dentro la pozza melmosa).

    ...

    Nel laboratorio Matthieu diede istruzioni al suo allievo di preparare con cura gli attrezzi per estrarre le sostanze desiderate dagli ingredienti, specialmente quelli contenuti nelle interiora degli animali catturati e sventrati poco prima dallo stesso Jericho.
    Per il momento l'alchimista si accontentò di mostrare quelle che lui considerava le basi, mostrando poi come miscelare gli ingredienti risultanti da quelle estrazioni in liquido, creando così mediocri pozioni curative e per ripristinare l'energia spirituale.

    Questo è tutto per ora, d'ora in poi arrangiati da solo e quando tornerai valuterò i tuoi progressi... ecco una raccolta su carta dei migliori ingredienti e dove trovarli in natura, è un libro molto raro trascritto a mano, cerca di riportarmelo intero quando lo avrai ricopiato altrove.

    ...

    I giorni prima della partenza passarono senza che accadesse nulla di rilevante. Solamente poco prima di partire per Neagora, il giovane mago ricevette un regalo da parte di suo padre: si trattava di un moschetto di pregiata fattura proveniente dai mercanti dell'est.

    Oh quindi papà si ricorda di avere un figlio...

    Quel dono per quanto inopportuno per un ragazzo votato a supportare gli alleati, piuttosto che cagionare danni ai nemici, era lo stesso ben accetto. Dopotutto se si fosse trovato in pericolo almeno avrebbe potuto difendersi senza fare affidamento sugli altri.

    La carrozza arrivò davanti all'abitazione degli Uroboros e Jericho, nonostante le lagne della madre, dovette salutare frettolosamente i presenti e salire all'interno del mezzo di trasporto messo a disposizione dall'accademia.
    In quel momento lo studioso si sentì stranamente nervoso, ma allo stesso tempo libero da un peso che l'opprimeva da lungo tempo; da quando aveva cominciato le spedizioni per conto dell'accademia sentiva di non riuscire più a fare progressi visibili e quella trasferta in una città avanzata come Neagora non poteva che giovare ad una mente curiosa come la sua.




    Citazioni


    Questo altro non era che un prologo, il vero apprendimento della segreta avverrà nella seconda parte in Neagora.
    Per il momento chiedo solo gli exp >_<


     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    Veniamo alle valutazioni quindi.

    Ho trovato questa ruolata davvero ben curata, con un inizio un tantino lento ma che ha saputo catturarmi dal secondo post in poi. Sono rimasto colpito dalla tua capacità di intrattenere in un ambientazione che diciamocela tutta non è particolarmente accattivante (la parte benestante e perbene di Aldaresia) e con un personaggio che non è di per se il classico prototipo di eroe, nè anti-eroe che ultimamente vanno tanto di moda.

    I personaggi sono impeccabili e inseriti al punto giusto per dare colore e movimento alle scene, l'introspettiva è impressionante, utilizzata ampiamente e amalgamata alla narrativa vivace e coinvolgente. La storia seguita inoltre non è mai banale, gli avvenimenti si susseguono dal punto di vista del protagonista in maniera incalzante e inaspettata, nessun tempo morto e svolgimento interessante fino ad arrivare al vero scopo della role, ovvero giustificare un impegno di Jericho con il meta elemento.

    E nel frattempo si è preso una cotta, dando la possibilità di lavorare sulla sfera romantica della sua vita, hai presentato un png strettamente legato a lui e sicuramente utilizzabile in future ruolate (Mikael) e hai gettato le basi per l'apprendimento dell'alchimia (unica parte che stona un pò con il resto perché giustificata in maniera frettolosa, tipo "ah devo partire per Neagora tra quattro giorni, tanto vale studiarmi l'alchimia che non si sa mai)

    Ma merito ancor più grande, hai preso un ambientazione solo abbozzata quale è quella di Aethernia e l'hai ampliata, popolandola, colorandola e interpretandola impeccabilmente rimanendo fedele all'incipit della nostra ambientazione e anzi dando un valore aggiuntivo a tutto ciò. Davvero, ho apprezzato tantissimo.

    EXP GUADAGNATA

    CITAZIONE
    Scrittura: 2 (Perfetto. E dico sul serio)
    Interpretazione: 2 (Jericho, inconfondibile e completo come manco una persona in carne ed ossa. Sospetto ci sia molto della tua personalità in lui perché l'immedesimazione in certi passaggi è stata impressionante)
    Bonus
    Perfezione grammaticale: +1 (Si nota che hai riletto e curato ogni singolo post. Apprezzo anche la chiara strutturazione dei paragrafi, dei colori del parlato e del layout.)
    Originalità: +1 (Ottima prova per quanto riguarda la resa dell'ambientazione, hai colto al 100% l'essenza di Aethernia.)
    Lunghezza/Descrizione: +1 (Anche se non supera i 9 post, ogni post è alquanto corposo ma soprattutto ti sei preso tutto il tempo necessario per descrivere ogni situazione, ogni personaggio nuovo, ogni ambientazione, ogni azione, discorso, sguardo.)

    Totale: 7 exp
     
    Top
    .
9 replies since 1/2/2016, 03:38   175 views
  Share  
.