Spero di non essere in ritardo.Jericho scese in fretta e furia dalla carrozza, sfrecciando tra gli ultimi arrivati per raggiungere Mikael all'ingresso del lussuoso palazzo: l'edificio non era al livello dell'accademia in quanto a suggestione, ma poteva dirsi migliore sotto l'aspetto decorativo.
Intorno a lui vi erano numerose statue e cespugli ben curati, inoltre quel posto non aveva un singolo difetto, sembravano perfetto come se fosse stato inaugurato ieri; il sole era già calato da un pezzo e nonostante le nuvole coprissero la Luna quella notte, i lampioni riuscivano a rischiarare più che abbastanza quel luogo.
Lo studioso dovette avanzare poco lungo l'estesa via pavimentata per raggiungere il gruppo proveniente dall'accademia, incontrandolo di fronte alla grossa fontana al centro del giardino.
Sembra quasi la visita guidata ad un museo...Ad attenderlo vi erano Lord Goldshire e qualche mago anziano, tuttavia intorno a loro vi era un nutrito gruppo di coetanei del biondo.
Scusate il ritardo, mia madre ha insisto per farmi indossare questa "robaccia".Si trattava di una giacca elegante e pantaloni fatti su misura, adatti alle occasioni importanti, purtroppo erano abiti terribilmente stretti e delicati, non adatti ad un tipo sbadato e sempre di fretta come Jericho. Alla precedente rivelazione del giovane mago i presenti trattennero a stento una risata di scherno; ci era abituato ad essere preso in giro e non diede troppo peso alla situazione, dopotutto anche gli altri secchioni li presenti erano stati vestiti dalle loro madri e lo sapevano bene.
Il rettore dell'accademia prese la parola e a bassa voce, con tono serio, si rivolse ai giovani radunati intorno a lui.
Si tratta di una grande occasione per voi: l'opportunità di farvi conoscere dalle alte sfere.
Non dovete farlo per forza, potete anche mischiarvi tra la folla e passare inosservati e godervi il lusso, ma fossi in voi proverei almeno a conoscere qualche personalità importante. Tra gli invitati ci sono membri della nobiltà, grandi generali e ricchissimi mercanti, una soltanto di queste persone può condizionare l'intera città; perciò cercate di tirare fuori il meglio di voi se vi capita di vederle, le dovreste conoscere di fama... se così non fosse seguite me e farò le dovute presentazioni: ognuno di voi è abbastanza intelligente da capire quando aprir bocca.
Un'ultima raccomandazione: qualsiasi cosa succeda, mantenete la calma e non fate cose irresponsabili.Quell'ultima frase aveva spaventato a morte quasi tutti, perfino il più tranquillo tra i ragazzi aveva cominciato a provare ansia e sudare freddo: non vi dico cosa stava passando per la mente del pavido Jericho in questo momento... immagini talmente imbarazzanti da farlo camminare come un manichino manovrato da un burattinaio senza mani per l'ansia.
I maghi avevano salito una larga scalinata fino al portone d'ingresso, dove ad attenderli vi erano dei buttafuori che controllavano ad uno ad uno gli inviti scritti dei presenti. Per loro fortuna molti degli invitati si attardavano all'esterno a causa di chiacchiere, il clima piacevole ed osservando le opere d'arte presenti nel giardino.
I due buttafuori vedendo il folto gruppo di incantatori e riconoscendo Lord Goldshire fecero entrare tutti senza nessun controllo, risparmiando una tediosa attesa; l'interno del palazzo poteva considerarsi all'altezza dell'esterno, le pareti dei corridoi (ed anche il soffitto) erano ricoperti di bellissimi affreschi raffiguranti le scene più disparate, andavano da semplici battaglie a scene riguardanti la sfera religiosa. Inoltre a distanze regolari il passaggio era abbellito da busti in marmo di personaggi importanti ed oggetti d'arte recuperati chissà dove.
Jericho, distratto dall'osservare ciò che aveva intorno, rimase indietro, tanto da suscitare la preoccupazione del suo amico. Quest'ultimo dopo averlo raggiunto lo prese per la manica e lo riportò alla realtà a parole.
Cerca di rimanere con la testa attaccata al corpo, se rimaniamo indietro ci faremo notare negativamente.Sospirando il giovane mago seguì Mikael e si ricongiunse al gruppo: era stato preso dalla storia narrata dagli affreschi e come suo solito, guidato dalla curiosità, voleva vederla tutta.
L'andatura del rettore dell'accademia era celere, tanto da far presumere una certa fretta di arrivare nel salone del ricevimento. Aveva degli affari urgenti da sbrigare oppure aveva semplicemente fame?
Poteva essere possibile la seconda, dopotutto più di una persona in vista di una festa importante preferisce non fare merende in previsione di un'abbuffata.
Grazie ai dipinti Jericho era riuscito a distrarsi un pò, riuscendo a gestire meglio l'ansia e camminando normalmente, senza sembrare vittima di qualche incantesimo di paralisi delle giunture: per un topo di biblioteca quelle feste esclusive erano una vera tortura, preferiva di gran lunga la compagnia dei libri invece delle persone (con alcune eccezioni) e se nelle numerose spedizioni si era abituato a fronteggiare bestie feroci e mostri leggendari, non credeva possibile lo stesso per quelle circostanze mondane.
I maghi fecero il loro ingresso nel salone ancora semivuoto, trovandosi dinnanzi al lusso più sfrenato: lampadari di cristallo e d'oro, quadri di dimensioni esagerate raffiguranti personalità importanti, una gran quantità di camerieri, un'intera orchestra e tavoli imbanditi delle più disparate cibarie provenienti da ogni parte del continente e molto altro.
Per la maggior parte dei giovani maghi lì presenti si trattava della prima occasione di questo tipo e quel mondo sembrava il paese dei balocchi, chiunque di loro avrebbe fatto di tutto per entrare nelle grazie di un potente e poter partecipare ancora a quegli eventi... tutti tranne Jericho.
Come già ripetuto in precedenza aveva altre ambizioni ed in quella situazione non si trovava affatto a suo agio, sebbene riuscisse ad essere addirittura estroverso e socievole, quel tipo di ricevimenti non gli piacevano affatto: leccare il culo alle persone non era proprio uno dei suoi pregi ed anche se ne era capace non si sarebbe abbassato a farlo solamente per compiere una vita agiata.
Le spedizioni compiute negli ultimi mesi avevano leggermente influenzato il suo giudizio e modificato i suoi obiettivi; per quanto amasse i confort, iniziava a trovarsi a suo agio anche a dormire all'aperto o in una taverna di second'ordine; trovava ridicolo spendere tutte quelle energie per pò di notorietà e denaro facile.
Jericho, va tutto bene?La domanda del rettore dell'accademia lo riportò alla realtà dopo qualche attimo di smarrimento. Destata l'attenzione dell'allievo, l'anziano proseguì a discorrere.
Ultimamente ti trovo veramente distratto, spero che non siano gli effetti di qualche malattia contratta durante la spedizione.Non si preoccupi Lord Goldshire, sono solo entusiasta di partecipare a questo evento.Era una bugia grossa quanto una casa e l'atteggiamento mostrato fin'ora dal giovane studioso ne era prova; tuttavia la risposta, oltre ad essere convincente, era pronunciata senza alcun tentennamento, da sembrare sincera.
Non avendo più nulla da dire al ragazzo, il rettore si allontanò definitivamente dal gruppo per unirsi ad altre persone vestite eleganti; tra loro vi era un famoso generale ed un nobile che conosceva di fama persino Jericho: questi ultimi, insieme a Goldshire, si appartarono in un balcone del palazzo.
Evidentemente aveva affari da concludere. Vorrei origliare, ma stavolta seguire la mia curiosità non è affatto una buona idea.Per il momento libero di fare ciò che lo aggradava di più, il biondo seguì il suo amico al tavolo del buffet ed incominciò a servirsi: tra le pietanze presenti, vi erano alcune mai viste prima.
Questa gelatina non ha un aspetto molto invitante...Perchè sembra un rospo rivoltato?Jericho non intendeva proprio questo, ma la considerazione di Mikael lo fece desistere del tutto ad assaggiare quel cibo esotico; mentre il suo amico, incurante di cosa fosse, ne prese un'abbondante porzione.
Si, è sicuramente un anfibio scorticato...Senza aggiungere altro continuò a mangiarlo fino alla fine, sebbene il sapore non fosse dei migliori, provocandogli gesti facciamoli di disgusto abbastanza evidenti.
Tieniti i tuoi anfibi, io preferisco il buon vecchio caro salmone.Per quanto fosse curioso in ambito scientifico e letterario, Jericho non condivideva la stesso interesse per i cibi sconosciuto, preferendo le carni e vegetali apprezzati dalla maggior parte delle persone. I due amici si servirono con il meglio che aveva da offrire quella tavola imbandita, assaggiando anche leccornie mai assaggiate prima, ma considerate da tutti dal sapore eccezionale, saziandosi in appena dieci minuti.
Direi basta così prima di fare indigestione.Condivido.I due normalmente avrebbero concluso le frasi con un sonoro rutto, ma si trattennero per non fare brutta figura.
Nel frattempo il rettore dell'accademia aveva concluso quell'incontro riservato e si era diretto ai tavoli imbanditi anche lui; i due tornati seri raggiunsero l'anziano mago, attendendo che li presentasse alle persone a cui aveva accennato prima di entrare.
Guardandosi attorno con maggiore attenzione Jericho notò la presenza di molti giovani: novizi come lui, ma appartenenti all'esercito. Non vedeva di buon occhio quelle persone, si trattava molto spesso di marmocchi arroganti capaci solamente di attaccar briga; fortunatamente non doveva per forza fare la loro conoscenza e sperava in un lontano futuro di non dover nemmeno collaborare con loro.
Si trovava più a suo agio con gli avventurieri incontrati nel corso delle sue avventure, in quanto non avevano ordini precisi e di solito non possedevano la stessa boria dei soldati regolari.
...
Sto per impazzire.Le noiose presentazioni ed i successivi discorsi (ancor più tediosi) avevano duramente provato la pazienza del biondo, tanto da costringerlo ad appartarsi un qualche minuto per non diventare allergico al clima di quella festa. Aveva scelto uno dei tanti balconi che si affacciavano sulla città, da sempre guardare panorami dall'alto riusciva a rilassare lo studioso... tuttavia si trovò davanti "qualcosa" d'inaspettato.
_| Una ragazza bellissima, tanto da lasciarlo a bocca aperta, mai vista prima d'ora; quest'ultima non si accorse immediatamente dell'arrivo di Jericho e per un istante quest'ultimo tentò di rientrare nella sala, sperando che non si accorgesse di lui. Era da un sacco di tempo che non rimaneva così colpito da una ragazza, forse dall'adolescenza... nemmeno Misaki era riuscita ad interessarlo minimamente sotto quell'aspetto.
Sta tranquillo, me ne vado subito.Si era reso conto della sua presenza e sembrare aver compreso perfettamente il motivo per cui era lì. Il giovane mago arrossì all'istante, tentò di spiccicare parola, ma era visibilmente confuso in quel momento. Non era mai stato un asso con le donne, ma riusciva se non altro a parlarle quando non gli interessavano, ma in quel frangente era completamente diverso.
Facendo appello al poco coraggio che aveva ed al barlume di ragione rimasto riuscì a riprendere un pò di contegno e tranquillizzare la sconosciuta.
Non mi da fastidio, puoi rimanere.Per rendere più rassicurante il suo invito cercò di accennare un sorriso, era la prima volta dopo molto tempo che cercava la compagnia di una persona. Che fosse arrivato il colpo di fulmine anche per un tipo razionale come Jericho?
Certo, prima di affermare che gli piacesse doveva conoscerla a fondo e senza chiacchierare era un pò difficile. La ragazza era rimasta lì, ma avrebbe accettato di parlare con lui?
I suoi abiti fanno pensare che sia di nobili origini e sono inusuali per delle donne aldaresi... Piacere di conoscerti, mi chiamo Jericho Uroboros, tu?Superato l'imbarazzo iniziale cercò di approcciare accennando un inchino o qualcosa di simile, insomma è così che si fa in queste situazioni. La ragazza guardò inizialmente lo studioso con aria indispettita, bollandolo erroneamente come un altro dei numerosi "provoloni" presenti a quel ricevimento; ripensandoci, decise di stare al gioco, fin'ora nessuno aveva mostrato lo stesso imbarazzo di quel ragazzo nel presentarsi a lei.
Lieta di fare la tua conoscenza ser Uroboros, il mio nome è Sigyn Hendrikksen.Il biondo non era un gran conoscitore delle casate nobiliari aldaresi, ma quel nome non gli diceva nulla; decise perciò di sorvolare sulla faccenda e rimanere sul vago, anche se la logica gli suggeriva di trattarla con riguardo.
Non sono un ser, non ancora almeno...Probabilmente non diventerà mai un cavaliere, ma la speranza è l'ultima a morire.
Per il momento sono solo un incantatore e ricercatore dell'accademia di Aethernia, lady Hendrikksen.Oh... sei un mago. Potresti fare qualcosa per farmi sparire da qui e portarmi magicamente altrove?Una richiesta alquanto inusuale da fare ad uno sconosciuto e dal tono sembrava essere serissima. Non sapendo come rispondere il ragazzo cercò di alleggerire la tensione con una battuta.
No, purtroppo all'accademia insegnano solamente incantesimi noiosi, ma ci sto lavorando, alla prossima occasione troverò sicuramente un modo pittoresco per portarti fuori da queste tediosi ricevimenti.Sigyn sorrise all'affermazione di Jericho; finalmente aveva trovato qualcuno che la pensasse come lei e non aveva paura di ammetterlo. Era stufa dei grandi guerrieri che si presentavano a lei con il solo scopo di vantarsi e sedurla, durante quella serata aveva perso il conto dei ragazzi respinti e avrebbe preferito trovarsi in una taverna piuttosto, lontano da quelle maniere fini ed eleganti che in realtà nascondevano loschi intenti.
Incuriosita dalla conversazione con quello "strano" soggetto e non avendo niente di meglio da fare, continuò a conversare.
Dalle mie parti non ci sono molti e non ne ho mai conosciuto uno prima d'ora, cosa sai fare?Il giovane mago stava per rispondere, quando si accorse di non possedere nessuna magia capace di far colpo sulle ragazze. In realtà qualche incantesimo distruttivo lo conosceva, ma quando si conosce uno stregone ci si aspetta che possa lanciare delle stupide palle di fuoco o qualcosa di simile; non voleva mentirgli per fare bella figura, perciò si rassegnò a dire la verità, anche se probabilmente gli sarebbe costata l'interesse della ragazza.
Bè... so creare delle onde anomale, spingere i miei avversari all'indietro senza toccarli e curare le ferite.
Ed io che credevo che i maghi fossero solamente capaci sputare fiamme come delle insulse viverne.Non è superficiale nei suoi giudizi: forse l'unica ragazza intelligente a questo ricevimento l'ho incontrata io.Raccontami alcune delle tue avventure, scommetto che avrai sconfitto molti nemici.In realtà non sono così coraggioso come credi... ma una volta a Neagora sono riuscito a salvare molte persone togliendo l'innesco di una bomba dalle mani di un pazzo. Quella volta ho veramente rischiato grosso, se avessi mancato il bersaglio probabilmente non sarei qui a parlare con te.Te lo stai inventando...E' la verità milady, non oserei mentire su qualcosa di così importante.Sigyn non credeva del tutto all'affermazione di Jericho, ma ricordava di aver letto da qualche parte di un attentato sventato a Neagora: difficile capire se stesse mentendo o meno, ma di certo se un "nessuno" come lui era stato invitato a quel ricevimento, qualche ragione doveva pur esserci.
D'altra parte lo studioso non aveva alcuna prova per attestare la veridicità delle sue parole, non andava certo in giro con la copia del giornale con stampata la sua foto sopra l'articolo solo per ostentare di essere un eroe.
Comunque sia si è trattato di una cosa da niente, probabilmente chiunque avrebbe potuto farlo.
Ma parlami di te, lady Hendrikksen, fin'ora abbiamo parlato solo di me.Trovandosi in quella situazione scomoda, il ragazzo cercò di cambiare discorso e soprattutto conoscere qualcosa in più riguardo la sua interlocutrice.
Non c'è molto da dire su di me... vengo da Niethlung, dove mio padre possiede un castello e delle terre, oltre che una discreta flotta. Ho passato la vita all'interno delle mura, leggendo i libri e sognando di girare il mondo, ma purtroppo non ho mai avuto il permesso... almeno fino a qualche settimana fa.Jericho a stento riuscì a trattenere lo stupore di fronte a quella rivelazione, cercando di concentrarsi su qualcos'altro.
La biblioteca del castello dev'essere molto grande, quali libri preferisci?Ancor più stupita fu la nobildonna a quella domanda, quale persona sana di mente tra "castello", "flotta" e "libri", avrebbe chiesto qualcosa riguardo questi ultimi?
Tuttavia Sigyn era un amante della lettura e di certo non avrebbe rinunciato ad un occasione come quella per condividere le sue preferenze con un altro lettore, forse quella era la prima volta che lo faceva.
Preferisco i libri di avventura, specialmente quelli che parlano dei draghi. Io li trovo creature maestose, non credi anche tu?Certamente, trovo ancora più affascinante il mistero della loro scomparsa. Se ne avesse visto uno in carne ed ossa non penso che sarebbe della stessa opinione.Già, ma qualcuno afferma di averne visto uno nell'isola di Vaygrjord. Ho pregato mio padre di portarmici per scoprire se fossero vere le voci o meno, ma ha risposto seccamente di no, dicendo: "quel luogo è già abbastanza pericoloso senza draghi, figuriamoci se lascio mia figlia andare in giro in quel merdoso nevaio".Tuo padre parla veramente così?Tutti i guerrieri parlano così, i modi raffinati non sono una caratteristica delle mia regione purtroppo... ma tu che sei un mago dovresti sapere se sono vere o meno quelle voci sul ritorno degli Antichi.Il giovane mago avrebbe desiderato tanto confidargli della sua disavventura ad Akkasjar, così da togliersi quel peso dal cuore; ma aveva giurato a Brann di tener segreto l'accaduto, non lo aveva detto a nessuno ed anche se Sigyn sembrava una tipa affidabile non voleva condividere un segreto tanto gravoso con lei. Non avrebbe detto nulla, non per rispetto di Brann o per evitare grane lui stesso, solo per non coinvolgerla in quella pericolosa faccenda.
Sono un mago, non un veggente. Semmai ritorneranno i draghi li lascio volentieri ai cacciatori esperti.Non sei nemmeno un pò curioso di vederne uno dal vivo?Il biondo rievocò i momenti critici dello scontro con il drago ad Akkasjar e sentì le ferite sul petto ormai guarire, bruciare come allora. Era veramente combattuto sull'argomento: da una parte ricordare quei momenti non gli faceva certo piacere; dall'altra sembrava aver stimolato l'interesse della bellissima ragazza e cambiare repentinamente discorso non sarebbe stata una buona idea.
No, fossi scemo. Si, morirei dalla voglia, anche se avrei un pò paura.Un mago avventuroso come te che ha paura dei draghi, pfff... se lo dico ai tuoi amici ne diventerai sicuramente lo zimbello.Il tono era provocatorio, ma non c'era cattiveria nella sua affermazione, proprio come nelle prese in giro di Mikael.
Semmai avrò notizia di altri avvistamenti di draghi ti farò recapitare una lettera e mi accompagnerai di persona. Sono sicuro che nemmeno un drago può nulla contro un mago che ha salvato un'intera città.A quell'affermazione Jericho scoppiò a ridere, mantenne un certo contegno per non offendere l'interlocutrice, poi rispose.
Preferirei accompagnarti a fare una passeggiata sulla spiaggia in sella ad un cavallo, invece di andare alla ricerca di delle fantasie degli ubriachi.
Comunque sia se ti interessano dei libri da leggere sull'argomento posso farti visitare l'accademia di Aethernia; sebbene non ammettono estranei, per te faranno sicuramente un eccezione.Mi sa di premio di consolazione, ma accetto l'offerta... per l'accademia intendo.Domani sono libero, se non hai impegni posso aspettarti alle dieci di mattina all'entrata principale dell'accademia.D'accordo, vedi di non farmi aspettare o dovrai fare i conti con qualcosa di peggio dell'ira di un drago....
I due ragazzi conclusa la conversazione rientrarono nella sala e dopo essersi congedati con garbo, tornarono dai loro conoscenti. Mikael incuriosito dall'espressione ebete sul viso dell'amico si avvicinò in cerca di spiegazioni.
Hai bevuto troppo champagne?Sto benissimo, ho solo fatto conoscenza.A quell'affermazione il suo amico sembrò andare in estasi, iniziando a fare mille domande e suggerire altrettanti modi per conquistarla.
... ma cosa più importante, com'è?Laggiù, vicino ai dolci... cerca di non farti vedere mentre la osservi.Dopo una fugace occhiata, il suo amico diede il responso finale ed inoppugnabile che sanciva se era apposto o meno.
Vedi di non fartela scappare: a qualsiasi costo.Le ultime parole sembravano quasi una minaccia, quanto era serio il tono con cui le aveva pronunciate.
Quando hai intenzione di fissare le nozze?Ma va a cagare.