Lo Studio del Meta Elemento

Background per arte segreta - Parte 2

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    Prevedibili Imprevisti


    La carrozza avanzava a passo veloce tra le strade pavimentate in territorio Aldarese, come se avesse degli inseguitori alle calcagna, lasciandosi alle spalle la zona urbana ed entrando nei campi coltivati. Il giorno era ormai prossimo ed ormai il sole stava lentamente salendo all'orizzonte, tranquillizando il conducente; l'aumento di visibilità abbassava il rischio di incidenti, inoltre senza il favore del buio erano meno soggetti ad assalti dei briganti.
    All'interno del calesse un giovane studioso esiliato dalla capitale Aldarese guardava attentamente il rigido paesaggio dopo la gelata notturna di poche ore prima, in cerca di nuovi argomenti per saziare il suo famelico desiderio di conoscenza, mentre cercava di non pensare ai fattacci accaduti nei giorni precedenti.

    Il ragazzo aveva superato la fase piena d'interrogativi e dubbi, ora l'unica cosa a preoccuparlo erano le azioni del suo superiore; purtroppo attualmente non poteva più fare nulla per impedirgli di ottenere pietre chiave funzionali, non che fosse un'impresa alla sua portata, ma poteva riuscire a sabotarlo di nascosto.
    Un gioco pericoloso perfino per il più abile degli assassini, figuriamoci per un mago da poco uscito dall'accademia...

    Forse avrei semplicemente dovuto dirgli che evocare Baal avrebbe ucciso migliaia di persone... ma a cosa sarebbe servito?
    Semplicemente a ricevere immediatamente un coltello nella schiena per mettermi a tacere e la consapevolezza di usare quel potere contro il nemico, infiltrandosi in città ostili all'Impero per distruggerle senza sforzo.


    Jericho continuava a rimuginare sul suo operato, tentando di capire se e dove aveva sbagliato, in quale circostanza avrebbe potuto fare di meglio: ma per quel che lo riguardava si era comportato al meglio, perfino la disputa con quella recluta al ricevimento non era stata uno sbaglio, ma potenzialmente aveva salvato il suo futuro.
    Stufo di pensare, cercò di rilassarsi stendendosi sul morbido sedile dalla carrozza, chiudendo gli occhi e sperando di arrivare a Neagora il prima possibile.

    ...

    Passarono diverse ore ed il paesaggio tipico di Aldaresia lasciò il posto alla steppa neagorese; all'apparenza sembrava lo stesso, ma in realtà saltavano all'occhio i numerosi corsi d'acqua che attraversavano la regione, raggiungendo il mare prima di entrare nel territorio aldarese.
    Il sole era ormai alto nel cielo, ma nonostante tutto le nuvole ne offuscavano la luce e rendevano l'ambiente più cupo del solito, preannunciando pioggia; Jericho nonostante avesse tentato di dormire per sottrarsi alla noia del viaggio, era solamente riuscito ad indursi in uno stato di dormiveglia, popolato da sogni confusi che mostravano una realtà illogica.

    Pian piano gli occhi dello studioso si riaprirono e ritornò pienamente desto; abbassando la guardia aveva rischiato grosso, se fosse accaduto qualcosa di grave mentre si trovava in quello stato?
    Scosse la testa per non pensare alle conseguenze, poi guardò fuori dal finestrino notando qualcosa di strano: la carrozza aveva scelto una strada secondaria per arrivare a Neagora, preferendo un percorso sterrato e più tortuoso per raggiungere la meta.

    Jericho si rivolse immediatamente al conducente per chiedere informazioni a riguardo.

    Come mai abbiamo abbandonato la strada principale?

    Ho ricevuto indicazione di percorrere questo tratto, nemmeno io so il perchè... sinceramente avrei di gran lunga preferito percorrere l'altra strada, questo percorso è molto meno sicuro.

    Quelle parole diedero conferma al brutto presentimento del giovane mago.

    Come immaginavo, presto o tardi dovrò fare i conti con qualche "imprevisto". Non può semplicemente ignorare gli ordini e percorrere l'altra strada?

    Ormai è impossibile tornare indietro, siamo appena entrati in una fitta foresta ed impiegheremmo ore per girare questo mezzo, con il rischio di danneggiarlo.

    Se il biondo fosse stato un tipo più manesco adesso avrebbe colpito con il pugno l'interno della carrozza per sfogare la sua rabbia, ma per il momento si limitò a sbuffare per palesare il suo disappunto.
    Nel frattempo la visibilità si era notevolmente abbassata ed una nebbia innaturale si stava innalzando dal terreno, costringendo la carrozza a rallentare, rendendola un bersaglio facile per un assalto di qualsiasi tipo.

    Conoscere cosa lo attendeva non lo rendeva affatto più tranquillo, anzi, lo studioso conscio delle sue debolezze cominciava a tremare di paura.
    Muoveva gli occhi freneticamente da uno sportello all'altro, nel vano tentativo di accorgersi in tempo di un possibile attacco; ma l'unica cosa che riusciva a vedere era quella bruma biancastra vorticare a causa del movimento della carrozza, senza contare che un attacco poteva provenire anche dall'alto. Affidarsi all'udito era l'unica opzione, ma escludendo i suoni prodotti dalla carrozza, i rumori del sottobosco erano ingannevoli e se non si era degli esperti cacciatori era difficile distinguerli.

    Dei brividi corsero la schiena del mago più di una volta ed ogni sobbalzo della carrozza rischiava di fargli venire un infarto... nemmeno durante le sue disavventure aveva provato una simile angoscia.
    I minuti passavano interminabili, sempre uguali, scanditi solamente dall'andatura dei cavalli e dagli zoccoli che battevano in terra ed infine arrivò il momento fatidico: un'ombra scura attraversò la foschia, variando quel movimento vorticoso sempre uguale; penetrò all'interno del mezzo senza destare il sospetto del cocchiere, pronto ad eseguire il lavoro per cui era stato pagato.

    Tuttavia l'assassino si trovò di fronte ad un piccolo imprevisto: l'interno della carrozza era vuota.




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    Autogestita per il background riguardante l'arte segreta: La ruolata sarà incentrata sulla pura narrazione, se mai descriverò qualche combattimento in ogni caso non inserirò le statistiche, ma solamente le skill usate. Per lo stesso motivo il Portfolio ad inizio post non è necessario.
    Questi avvenimenti sono il seguito diretto di quanto successo nel "Cambio di Prospettiva".



    Edited by Isawa - 9/3/2016, 07:51
     
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    Correre


    L'assassino guardava i sedili in pelle scamosciata vuoti digrignando i denti, i suoi bulbi oculari spaziavano nervosamente da una parte all'altra dell'abitacolo di quella carrozza in cerca di un indizio: era ovvio che il suo bersaglio aveva intuito qualcosa ed aveva preso delle contromisure.
    Non era la prima volta che trovava una persona abbastanza furba (o paranoica) da capire di avere un assassino alle calcagna ed era sempre un fastidio sistemarla; il suo mandante gli aveva assicurato che fosse sulla carrozza, predisponendo le condizioni adatte al lavoro, quindi doveva trovarsi ancora lì.

    Purtroppo non aveva la massima libertà di azione: gli era vietato uccidere il cocchiere e non poteva danneggiare quel mezzo, perciò era costretto a mettere in atto una mossa rischiosa.

    Ferma la carrozza!

    Sapeva di trovarsi nel bel mezzo del nulla e nessuno sarebbe intervenuto, tuttavia mostrarsi ad un testimone non era affatto programmato.
    Il conducente arrestò il mezzo preoccupato; era evidente che quella non era la voce del suo passeggero e che ora si trovava in grossi guai... sia che fossero semplici banditi in cerca di oro o peggio.
    L'assassino mascherato raggiunse con un'acrobazia il cocchiere, puntandogli una lama corta alla gola e sussurrandogli all'orecchio.

    Dove si trova il passeggero?

    L'uomo di mezz'età non sapeva se essere spaventato dal pugnale alla gola o meravigliato per quella domanda; rimase in silenzio, raccogliendo il poco coraggio che aveva per dare una risposta esaudiente.

    Ci ho parlato poco fa, non ne ho idea. Lo giuro!

    L'assassino colpì alla nuca il cocchiere, mettendolo a dormire per un bel pò, così da non doversi preoccupare di lui durante le sue ricerche.
    Scese dal mezzo, controllando subito se era riuscito a sgattaiolare sotto la carrozza, ma non c'era anima viva... l'unico posto rimasto era il portabagagli dietro e non era difficile che fosse altrove. Possedeva un udito molto fine ed era praticamente certo che non fosse riuscito a scappare da lì, se ne sarebbe accorto e li stava pedinando da quando erano entrati in quella fitta boscaglia, quindi era impossibile una sua fuga rocambolesca.

    L'assassino aprì lo sportello per accadere al vano adibito ai bagagli, ma venne inspiegabilmente scagliato via da una gigantesca onda anomala; in quell'attimo gli sarebbe parso di vedere una figura umana scattare verso destra.

    Jericho scattò immediatamente fuori da quello stretto ripostiglio (era riuscito ad entrarci all'interno dell'abitacolo grazie ad un passaggio utilizzato per prendere i bagagli senza uscire) e dirigendosi alla posizione del cocchiere, per utilizzare i cavalli per allontanarsi velocemente da quella minaccia... tuttavia constatò che il suo attentatore aveva già preso precauzioni per una possibilità simile: aveva liberato i cavalli dalle redini e li aveva fatti scappare.

    Merda...

    Nel frattempo il sicario era riuscito a riprendersi dal respingimento provocato dall'enorme massa d'acqua, scattando verso il biondo la lama pronta a colpirlo; l'aldarese resosi conto di essere ormai in trappola tentò una fuga disperata fino alla fine della foresta, utilizzando il meglio del suo repertorio magico per mettere distanza tra lui e l'aggressore.

    Ormai ho solo una chance di cavarmela: correre più veloce di lui.

    Era da un pò che non provava quella sensazione di paura, quel timore di perdere la vita che lo aveva sempre spinto a tirare fuori il meglio di se; ultimamente ne stava sentendo la mancanza, la vita di città era divenuta troppo monotona. Nonostante gli piacesse ancora isolarsi e leggere in santa pace un libro, sentiva il bisogno di azione ed adrenalina.
    Difficile spiegare com'era avvenuta quella mutazione, che sia l'effetto di un sortilegio lanciato da qualcuno per fargli uno scherzo?

    La fine del bosco era ancora lontana e non conosceva affatto quella zona, quindi era impossibile trovare scorciatoie e passaggi segreti, doveva sperare di stancarsi meno del suo inseguitore, altrimenti sarebbe stato tutto inutile... tuttavia sentiva già i primi affanni dovuti a quell'attività fisica non programmata.




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    Incontro Fortuito


    Il respiro si faceva sempre più affannoso ad ogni falcata, mentre il suo aggressore accorciava sempre di più le distanze, nonostante l'aiuto fornito dalla correnti ventose; era unicamente grazie a quel vantaggio "magico" che era riuscito a non farsi raggiungere, ma a causa del chakra speso sentiva ancora di più la spossatezza.
    Le gambe sembravano cedergli ad ogni istante e ben presto avrebbe mollato, solo quel poco d'istinto di sopravvivenza in suo possesso gli impediva di mollare, almeno finché non sarebbe morto d'infarto: di sicuro una fine più rapida ed indolore.

    Il suo inseguitore non sembrava affatto sfinito da quello sforzo continuo e fin'ora sembrava non aver versato una goccia di sudore: riusciva a stare dietro al mago nonostante non utilizzasse alcuna magia per aumentare la sua velocità, la sua prestanza era frutto di un allenamento fisico che surclassava nettamente la pratica nelle arti arcane di Jericho.
    Il sicario si era reso conto che il suo obiettivo non avrebbe resistito a lungo di quel passo e ben presto i suoi pugnali avrebbero potuto raggiungerlo, ponendo fine a quella fuga disperata; l'assassino era talmente sicuro di se che si lasciò scappare delle parole di scherno nei confronti della sua prossima vittima.

    Scappare è inutile, non sei il primo che ha tentato di sfuggirmi e fin'ora non sono mai stato superato da nessuno.

    Con tutti i soldi guadagnati riscuotendo taglie di criminali e portando a termine contratti di assassinio, aveva costituito un'arsenale di tutto rispetto; inoltre si era potuto permettere delle lezioni da parte di alcuni famosi alchimisti nella sintetizzazione di veleni, aumentando esponenzialmente la sua pericolosità.
    Ogni sua arma ne era impregnata con un veleno diverso e farsi colpire una volta significava la morte... a meno che si possegga una quantità di antidoti industriale, altrettanto ampia.

    Le parole del sicario non ricevettero risposta da parte del giovane mago, troppo occupato ad impiegare ogni molecola d'ossigeno per continuare a correre. Addirittura le ignorò totalmente, tanto era concentrato nel dosare al meglio le sue energie; come già ripetuto molte volte, lo studioso non era stato un tipo molto attivo (sebbene invidiasse i suoi coetanei più prestanti), ma grazie al cervello riusciva a sfruttare al meglio quel poco che aveva per rimanere al passo con gli altri.
    Purtroppo il divario in prestanza era abissale e non c'era tattica che tenesse in una pura competizione campestre.

    Attento coniglietto, ormai ti sono alle spalle.

    Quelle parole di scherno non erano pronunciate per semplice sadismo, ma per demoralizzare la sua preda e deconcentrarla... di solito rendeva il lavoro più semplice, più raramente lo complicava.
    L'assassino lanciò un pugnale alla caviglia del mago, tuttavia quest'ultimo riuscì a schivarlo per puro riflesso; purtroppo a causa di quel movimento scoordinato finì rovinosamente a terra, strappandosi i vestiti e sporcandosi di terra.

    Lo studioso conscio di essere morto si girò di scatto, tentando disperatamente di scagliare il suo aggressore lontano, ma ancora prima di ruotare il corpo udì un forte rumore metallico, tipico di due armi che si scontrano.
    Il suo sguardo venne magnetizzato dalla figura che lo copriva interamente: un guerriero coperto da una lucente armatura e con in mano una spada grande quanto lui (sicuramente più pesante); di spalle, a prima occhiata, sembrava un ragazzino, ma guardandola meglio era evidente che si trattasse di una ragazza.

    Non temere, ormai sei al sicuro.
    _|


    La voce era dolce e sembrava si stesse rivolgendo ad figlio, nonostante tutto manteneva un portamento degno del più forte dei cavalieri. Non sembrava affatto intimorita dal suo avversario, tanto che lo apostrofò poco dopo con parole sprezzanti.

    Hai creduto veramente che avessi perso le tue tracce? Sei troppo ingenuo per fare questo lavoro.

    I denti dell'assassino digrignati producevano un rumore tranquillamente udibile da chiunque, tanto stava rosicando; la sua spavalderia era svanita del tutto ed inconsapevolmente stava indietreggiando.

    Scapperai di nuovo? Non ti conviene, una divisione di imperiali sta già circondando la foresta... e stavolta sono pronta ad una maratona.

    La paladina aveva già intuito le intenzioni del criminale e voleva forzarlo ad un confronto diretto, in quanto era chiaro che un inseguimento avrebbe sfiancato la guerriera in armatura: l'unico modo di scappare per l'assassino era superarla in un breve scontro, magari colpendola più di una volta con i suoi pugnali avvelenati.

    Il sicario si mosse agilmente a lato della ragazza, cercando inizialmente di scartarla senza cercare lo scontro diretto, segno che l'aveva già combattuta una volta ed aveva riconosciuto di essere inferiore; quest'ultima ovviamente cercò di intercettarlo, senza però menare un fendente. Due pugnali saettarono in aria, diretti verso la paladina, entrambi deviati con l'ausilio dell'enorme spadone.
    La spadaccina menò infine due fendenti, aggraziata nei movimenti, ma allo stesso tempo letali: il primo andò a vuoto, ma il secondo (inaspettato) colpì in pieno il bersaglio, scagliandolo svariati metri a terra privo di conoscenza.

    Tutto bene ragazzo?

    Jericho si rialzò lentamente, notevolmente frastornato da quello che era successo. La ragazza sfoggiava un sorriso che faceva indivia perfino ad una lady e gli tendeva una mano per aiutarlo, eppure pochi istanti prima aveva mostrato una forza ed un'abilità mai vista fin'ora... poteva perfino rivaleggiare con un generale imperiale.
    Il mago accettò l'aiuto della sua salvatrice, seppur con un pò di vergogna, ringraziandola e presentandosi.

    Non so come avrei fatto senza il suo intervento milady, mi chiamo Jericho Uroboros e si è guadagnata la mia "eterna" riconoscenza.

    La paladina sorrise a quelle parole, rispondendo immediatamente in tono divertito, ma cercando di non offendere il suo interlocutore.

    Lieta di conoscerti, puoi chiamarmi Rachel... e non sono una lady, ma una semplice spadaccina.




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    Edited by Isawa - 19/3/2016, 19:40
     
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    Ritorno a Neagora


    La brutta esperienza dell'inseguimento si era conclusa nel migliore dei modi per lo studioso, grazie all'intervento di una misteriosa paladina ne era uscito indenne; mentre il suo aggressore era finito ammanettato e probabilmente avrebbe passato diverso tempo in cella (dipendeva molto dall'influenza delle sue conoscenze altolocate). Dopo essersi congedato con la sua salvatrice, Jericho era ripartito alla volta di Neagora a bordo della carrozza.

    ...



    Il giovane mago non metteva piede nella capitale della tecnologia dai tempi dell'Arcana, in cui si era distinto per aver evitato l'esplosione del prototipo volante in mezzo alla città: salvando così molte vite, oltre la sua. In quell'occasione avrebbe volentieri evitato di attirare tutte quelle attenzioni, specialmente perchè tra il pubblico potevano esserci altri attentatori, ma le acclamazioni e la notorietà non gli erano dispiaciute.
    In quei mesi la città non era cambiata poi così tanto, era spuntato solo qualche nuovo palazzo dedicato agli studi di nuove tecnologie... in realtà non l'aveva visitata completamente la città, nella sua precedente visita aveva volutamente evitato i quartieri poveri della città: troppo sporchi e pericolosi per un rappresentante dell'accademia aldarese.

    La carrozza superò agilmente le zone limitrofe della città, lasciando lo studioso in pieno centro cittadino.
    L'aria che si respirava lì era più pesante di quella aldarese, a causa delle industrie ed i centri di estrazioni presenti in periferia, ma Jericho non ci fece molto caso... per lui l'aria di Aethernia era diventata "irrespirabile", ma per altri motivi slegati all'inquinamento; stufo della rete di intrighi che la gente tesseva alle sue spalle e del clima perennemente teso intorno a lui a causa degli ultimi eventi, Neagora offriva un pò di pace ed un luogo sicuro dove continuare a studiare.

    Il giovane mago raggiunse senza fretta l'istituto della scienza della città, l'edificio si presentava colossale, addirittura più grande dell'accademia di Aethernia; impiegò svariato tempo per rendersi conto delle sue reali dimensioni e delle persone che ospitava e non riuscì fin da subito ad orientarsi in quel numero infinito di piani ed stanze, raccogliendo una buona quantità di figure barbine.
    Fortunatamente gli errori di Jericho da "nuovo arrivato" passavano in secondo piano, preceduti dalla sua fama di eroe della città: ancora si vergognava quando le persone lo riconoscevano per strada, non sapendo bene come comportarsi, finendo per apparire come un finto umile.

    Dopo ore di estenuanti ricerche, il giovane mago raggiunse finalmente l'ufficio del direttore di quell'istituto. Si trattava di una porta poco visibile, quasi nascosta (chissà per quale motivo...), come se non volesse essere trovata, anche se forse c'era qualcos'altro a renderla davvero difficile da individuare.
    Il biondo bussò alla porta, ma non ricevette risposta. Provò ancora qualche secondo dopo, ma non ricevette risposta; a quel punto decise di aprire la porta, ma perchè arcano motivo la sua mano passò oltre la maniglia.

    Un incantesimo diversivo ed un miraggio: ci tiene proprio a passare inosservato, tutto il contrario di Lord Goldshire.

    Se non vuole aprire con le buone, dovrò utilizzare uno stratagemma.


    Prima di procedere cercò di attirare ancora una volta l'attenzione dello schivo direttore vocalmente, altro tentativo senza successo. Sicuro di trovarlo lì dentro, utilizzò il suo controllo dell'acqua per allagare una piccola porzione di pavimento, per far filtrare l'acqua oltre l'uscio della porta chiusa, per simulare un qualche tipo di allagamento; lo stesso Jericho non era certo che quel trucchetto da quattro soldi potesse funzionare, ma se qualcuno era dentro probabilmente avrebbe attirato la sua attenzione.
    La porta venne tempestivamente aperta di scatto, dissolvendo immediatamente l'incantesimo e meravigliando il direttore che pensava di trovarsi di fronte al solito esperimento andato male; superato l'imbarazzo di quella situazione Jericho si presentò cordialmente, riassorbendo l'acqua che aveva utilizzato come esca.

    Il direttore invitò il nuovo apprendista ad entrare, facendolo accomodare e lodandolo (contrariamente a quello che credeva Jericho) per averlo ingannato con quel semplice trucchetto, cosa che non tutti avrebbero osato.

    Dunque... Jericho Uroboros, mi hai dimostrato subito il tuo ingegno ed hai anche la raccomandazione di Lord Goldshire, tuttavia dovrai dimostrare di meritarti il privilegio di imparare nel nostro istituto.

    Non basteranno i soldi ad impedirci di sbatterti fuori e verrà premiato solamente il tuo impegno nello studio.


    Certo, la ringrazio per questa opportunità.

    Lo studioso rispose in modo risoluto, per nulla impensierito all'idea di venir lasciato a se stesso se non avesse raggiunto certi obiettivi; per lui leggere non costituiva un problema, ricordando con naturalezza qualsiasi argomento stuzzicasse la sua curiosità e sicuramente il meta elemento poteva annoverarsi tra questi.

    Bene, non mi piace perdermi in convenevoli: si occuperà di tutto il tuo supervisore, ovvero Reginald Eimel. Lo troverai nella sala dedicata agli studi geologici al primo piano, la sua lezione inizierà fra dieci minuti.

    Il misterioso illusionista sembrava abbastanza nervoso, come se dovesse a tutti i costi finire un lavoro urgente o dovesse semplicemente andare in bagno.
    Jericho preferì assecondare l'interlocutore, levando le tende il prima possibile, limitandosi ad un cordiale inchino in segno di rispetto, per uscire dalla stanza in fretta.

    Ah. questa probabilmente è l'ultima volta che mi vedrai: a meno che non riuscirai a stupirmi anche in futuro.

    Pronunciò quelle parole poco prima che il biondo superasse l'uscio e tornasse nell'edificio neagorose; sembrava strano, come se avesse viaggiato molto in poco tempo, lasciandogli un vuoto allo stomaco ed un brutto presentimento.
    Sospirando, si diresse verso l'aula indicata dal direttore poco prima, trovando un piccolo gruppo di studenti, seduti ai primi posti ed intenti ad armeggiare con libri, penne ed altri arnesi di dubbia provenienza; lo studioso aveva portato con se solamente lo stretto necessario, lasciando tutto il resto nella carrozza, diretta verso il suo prossimo appartamento.... non credeva di dover assistere ad una lezione non appena messo piede nella città.

    Trovò un posto a sedere e tirò fuori carta e penna per prendere appunti, attendendo l'ingresso del suo supervisore, non riuscendo a nascondere un pò di preoccupazione.




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    Edited by Isawa - 20/3/2016, 16:25
     
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    Il Duro Lavoro


    La lezione non durò molto, appena un paio d'ore di continue spiegazioni senza pause; si trattava di un supplizio che non molte persone riuscivano a tollerare, infatti più di uno studente dovette assentarsi per qualche minuto a causa dello sfinimento.
    Jericho fortunatamente riuscì a stare al passo, anche se con un pò di difficoltà a causa dello stressante viaggio sostenuto... aveva una specie di talento naturale per quanto riguardava rimanere attento durante una lezione, se non c'era Mikael a distrarlo riusciva sempre a stare al passo.

    L'insegnate era un uomo vestito in abiti borghesi con una curiosa cappa in testa, sembrava avere un'età compresa tra trenta e quarant'anni: dalla cappa uscivano ciocche di capelli color biondo, anche se più scuri rispetto a Jericho. Era alto all'incirca un metro e ottanta, e mostrava un fisico magro, ma non per questo esile; le caratteristiche più appariscenti erano il naso aquilino, dei folti baffi e degli occhi color fucsia mai visti in precedenza.
    Il professore, finita la lezione, si rivolse direttamente al nuovo arrivato.

    Se sei giunto fin qui così presto hai incontrato il direttore, davvero un evento raro: solo pochi tra i novizi riescono a "sorprenderlo" e tu ci sei riuscito, ti faccio i miei complimenti...

    Avrebbe fatto una breve pausa, schiarendosi la voce.

    Mi chiamo Reginald Eimel, ma forse già conosci il mio nome. Tu sei il famoso Jericho che si è fatto un nome lavorando per l'accademia di Aethernia, sei un tipo davvero interessante.... ma non per questo ti tratterò con riguardo: questi...

    Disse l'insegnante, estraendo due "mattoni" di infinite pagine da un cassetto della cattedra e poggiandoli di fronte allo studioso.

    ...sono i principi base del Meta elemento, quella che hai ascoltato oggi non che brevi cenni di ciò che è scritto qui.

    Continuò, dando dei colpetti alla copertina dei libri, mentre parlava.

    Non c'è limite di tempo per imparare questi concetti, ma prima li conosci a memoria e prima potrai cominciare lo studio pratico.

    Ha sottolineato "memoria"...

    Il professore diede del tempo al nuovo arrivato per assimilare quelle poche informazioni, probabilmente era frastornato dalla mole d'informazioni ascoltata nelle ore precedenti, attese quindi una risposta dal giovane.

    Non si preoccupi, mi basteranno pochi giorni per capire il necessario.

    Il necessario in questa facoltà equivale a tutto. Per tua fortuna è una scienza in via di sviluppo, quindi per il momento questo è tutto.

    La risposta dell'insegnante fu abbastanza rapida e forse non era la prima volta che uno studente prendeva alla leggera i suoi consigli. A primo impatto sembravano abbastanza esigenti, nulla a che vedere con l'accademia della capitale imperiale, i cui standard gli erano parsi sempre bassi.

    Mi prenderò il tempo necessario per capire ogni singolo aspetto senza farmi ossessionare dall'impazienza.

    Rassicurato da quel cambio repentino di atteggiamento da parte dell'allievo, Reginald si alzò in piedi.

    Ti guiderò personalmente ai tuoi alloggi, sappi che non si trovano all'interno di questo edificio a causa di motivi di... sicurezza, diciamo. A dire la verità si trovano abbastanza lontani da questa zona, perchè teniamo all'incolumità dei nostri studenti quando non sono in laboratorio.

    L'ultima parte sembrava poco rassicurante, ma Jericho era abituato ai peggiori imprevisti/incidenti magici possibili ed immaginabili, ne aveva viste e provate sulla sua pelle di tutti i colori.

    ...

    Il suo insegnante se n'era andato, dopo aver mostrato per intero il suo appartamento. Non era molto grande, ma i pochi mobili presenti lo facevano apparire più voluminoso di quanto fosse in realtà; nonostante l'aldarese fosse entusiasta di tutti quei cambiamenti, quel nuovo alloggio gli faceva sentire già nostalgia di casa.
    Si stese sul modesto letto, guardando per un attimo il soffitto; avrebbe voluto appisolarsi, ma non riusciva a lasciarsi andare. Strana sensazione, simile all'ansia, che non gli permetteva di rilassarsi.

    Sarò all'altezza?

    Non aveva ancora letto il contenuto di quei libri, nemmeno una sbirciata: tutte quelle raccomandazioni lo avevano destabilizzato non poco, frenando il suo iniziale entusiasmo. Buttò un'occhiata verso i tomi, rimuginando per qualche secondo sul da farsi.

    Non ancora... credo che farò prima un giro nei laboratori, da quello che ho capito l'ingresso per gli allievi della facoltà è libero, l'importante è non disturbare.

    Ripensò per un attimo al direttore che aveva incontrato poche ore fa: per quanto si sforzasse non riusciva a ricordare il suo aspetto fisico, eppure lo aveva visto bene... anzi, non riusciva a ricordare affatto nessun particolare una volta entrato nel suo ufficio. Era evidente che aveva manipolato i suoi ricordi, ma lo studioso non ci fece molto caso, alcuni potenti maghi erano conosciuti per la loro capacità di manipolare le menti inferiori, proprio come quel misterioso direttore.
    La manipolazione delle menti altrui era una disciplina che avrebbe volentieri aggiunto al suo repertorio, ma non si trattava di una materia affatto facile e probabilmente non avrebbe mai incontrato un praticante tanto folle da insegnargliela.

    Pigramente scese dal letto, avvicinandosi ai tanto temuti libri; si sarebbe piegato con la schiena, avvicinando il viso alle pagine, per poi alzare la copertina timidamente con un dito, come se in quel libro si nascondesse un mostro o una maledizione.

    Ho proprio bisogno di vedere qualcuno alla pratica.

    Nella sua mente erano ancora vividi i ricordi dell'unico meta magister visto in azione fin'ora ed era stato capace di rendere intangibile perfino un drago. Perchè ora che era riuscito ad avere la possibilità di imparare quella scienza non riusciva a concentrarsi?

    Che sia ansia da prestazione?

    Era da un bel pò che ci pensava e l'unica spiegazione plausibile era quella: dopo tanto tempo si sentiva oppresso da quel terribile stato d'animo, sentiva di fallire in quello studio e deludere se stesso.

    Uscì dalla stanza, correndo velocemente verso la facoltà che aveva lasciato poco prima; se aveva fortuna avrebbe assistito a qualche esperimento pomeridiano. Le dimostrazioni pratiche erano riuscite da sempre a galvanizzarlo, scacciando ogni forma di dubbio o insofferenza dai suoi pensieri.




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    L'Esperimento


    Non erano passata nemmeno un'ora da quando Jericho aveva lasciato l'edificio più importante di Neagora e già ci stava tornando.
    Doveva fare un pò di pace nella sua mente e non conosceva altro luogo per farlo; una comune biblioteca non sarebbe bastata, semplicemente distarsi con qualcos'altro avrebbe peggiorato il problema.
    Un'ora prima, dopo la lezione, aveva ascoltato distrattamente una conversazione tra due altri studenti: i due aveva discusso brevemente di un presunto esperimento che si sarebbe tenuto nell'aula 33 dell terzo piano. In un primo momento l'aldarese pensò si trattasse di frottola, ma non poteva esserne certo e tanto valeva tentare... il peggio che poteva accadere era tornare deluso nei suoi alloggi.

    Superò le rampe di scale giungendo nei pressi della stanza dove si sarebbe tenuta la dimostrazione; prima di entrare cercò di sbirciare qualcosa dalla serratura, constatando la presenza di molte persone ammassate in un luogo molto piccolo per un esperimento magico.

    Vediamo se riesco a farli espellere al primo giorno.

    Con titubanza aprì piano la porta, quasi come se avesse paura di essere scoperto. Per un istante tutti nella sala si girarono verso l'ingresso, per poi rivolgere la loro attenzione all'uomo al centro della stanza: Reginald Eimel.
    Mettendo da parte l'imbarazzo per quella comparsa inaspettata, Jericho cercò di trovare un posto dove poter ammirare l'incantesimo; solo in un secondo momento si accorse che all'interno di quella sala era l'unico a non indossare una lunga tunica nera e rossa.

    Avrebbero dovuto avvisarmi in qualche modo.

    Tuttavia nessuno all'interno della stanza sembrò farci caso.
    Dopo un lungo silenzio, il professore prese finalmente la parola, presentando agli spettatori in cosa consisteva la prova.

    Saltiamo i convenevoli: si tratta dell'ultima scoperta nella manipolazione del Meta elemento, ovvero alterare il tempo d'invecchiamento cellulare in un soggetto vivente.

    Molti tra i presenti rimasero sorpresi e addirittura a bocca aperta (come Jericho); alcuni invece non sembravano affatto sorpresi, quest'ultimi forse avevano partecipato attivamente nella ricerca.

    Per questo esperimento avrò bisogno di una "cavia"... qualche volontario tra il pubblico?

    La successiva domanda fece raggelare il sangue alla maggior parte dei presenti: chi vuole assistere ad un esperimento non si aspetta certo di testare in prima persona gli effetti dell'esperimento, specialmente se si trattava di qualcosa di così radicale come aveva annunciato lo scienziato.

    Suvvia, non fatemi scegliere a caso.

    A quelle parole si fece avanti un uomo sulla trentina con un sorriso beffardo sulla bocca, come di chi sapeva già tutto a riguardo; si avvicinò senza timore verso il suo collega e si tolse quell'abito per mostrare meglio a tutti gli effetti di quell'incantesimo, sempre che possa chiamarsi tale.
    Jericho aveva letto di maghi dalle capacità prodigiose, come trasformare possenti bestie o invincibili guerrieri in innocui roditori, ma non si sarebbe aspettato certo di poter manipolare l'età di una persona.

    Vi prego di rimanere indietro e, per chi le possiede, di non attivare le proprie Corestone.

    Il giovane mago aveva già sentito quel nome più volte: si trattava di speciali gemme che in risonanza con il chakra delle persone permettevano di manipolare il Meta elemento. A quanto pare l'unico modo di realizzare quei miracoli era possederne una e questo sarebbe dipeso dai progressi fatti nello studio da parte degli studenti.
    Reginald avrebbe raccolto a se per qualche istante l'energia, facendola poi fuoriuscire dal suo corpo come un flusso di plasma simile ad una scarica elettrica di colore bianco; tuttavia quell'energia sprigionata non emanava calore, né causava danni a chi ne entrava in contatto, ovvero la cavia.

    Quel procedimento durò diversi ed interminabili secondi, senza che nessuno staccasse gli occhi dalla scena; poi accadde quello che aveva annunciato il professore: la pelle del soggetto si raggrinzì lentamente, mentre i muscoli perdevano di volume ed i capelli divenivano man mano sempre più bianchi.
    Inizialmente Jericho non volle crederci, dopotutto poteva sempre trattarsi di una suggestione o qualcosa di simile, ma i dubbi vennero infine fugati dal soggetto "invecchiato".

    Purtroppo ancora non conosciamo il modo di invertire il processo ed i vari tentativi eseguiti fin'ora hanno dato esito negativo... tuttavia dopo qualche minuto il corpo tornerà normale, senza rischi per la salute per l'uomo.

    I presenti avrebbero applaudito entusiasti, nonostante tutto si trattava di una conquista non indifferente per una scienza in via di sviluppo; senza contare che in un prossimo futuro avrebbero potuto addirittura far ringiovanire le persone.

    Non è stata una cattiva idea osservare l'esperimento, era proprio ciò che mi serviva per impegnarmi nello studio.

    Lo studioso aldarese attese ancora qualche minuto, per avere conferma sulla durata di quella "modifica", constatando che non diceva il falso sull'argomento; in pochi secondi il processo s'invertì inspiegabilmente, facendo tornare l'uomo alla sua età originale senza conseguenze.

    ...



    Jericho la stessa sera riuscì finalmente ad aprire quel tomo infinito in cui erano contenute le basi per la comprensione di quella scienza.
    Come si aspettava trovò difficoltà nello studio di una materia così distante da quello che fin'ora aveva studiato: per i profani quella si trattava sempre di magia, ma nella realtà dei fatti era completamente diversa e richiedeva un approccio totalmente diverso, iniziando proprio dalle Corestone.
    Quel particolare minerale, come aveva visto lo stesso giorno, entrava in risonanza con il corpo umano, permettendogli di fare cose altrimenti impossibili... basti pensare che quel minerale era utilizzato anche come nucleo energetico per le creazioni meccaniche in tutta Neagora.

    Il biondo continuò a leggere con bramosia quelle pagine. Per quanto l'argomento fosse difficile da comprendere non si arrese, rileggendo alcune frasi per comprenderne il senso, aiutandosi molto spesso con gli esempi presenti un pò dappertutto in quell'enorme ammasso di pagine ed inchiostro.

    Seguitò così per diversi giorni, facendo poche pause solamente per mangiare, dormire il necessario ed assistere ad altre dimostrazioni simili; man mano imparando ciò che era necessario per passare finalmente allo studio pratico. In molti avrebbero voluto quelle "capacità", tuttavia si trattava di un argomento assai complesso ed in molti si arrendevano, preferendo qualcosa di più semplice.
    Contrariamente Jericho era da molto tempo che non si sentiva così eccitato, a lungo aveva desiderato di studiare una scienza capace di donare potevi simili a quelli di un dio e finalmente era riuscito nel suo intento.




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    Corestone


    Dopo diversi giorni passati nel totale studio, finalmente Jericho uscì dalla stanza; come suo solito, quando iniziava un libro, non riusciva a staccarsi da esso fino alla fine e così è stato anche per quelli riguardanti la nuova materia di studio.
    L'aldarese si aspettava un maggior aiuto dai supervisori nell'apprendimento della materia, invece gli studenti venivano lasciati a loro stessi alle prese con un libro pieno zeppo di concetti complessi: non che per Jericho fosse stato un problema, ma la selezione cominciava proprio da lì.

    Da tutte le raccomandazioni ricevute mi aspettavo qualcosa di più, ma alla fine con il semplice impegno sono riuscito a capire persino i passaggi più complicati... ovviamente non tutti hanno la mia stessa preparazione in ambito scientifico, ecco perchè in molti falliscono.

    In quei giorni non era solo rimasto rinchiuso nel suo appartamento a perdere diottrie sui libri, ma si era anche fatto spiegare come funzionava quel corso. Ebbene chiunque non riuscisse a superare il test scritto non veniva ammesso allo studio pratico (ed al vero apprendimento della scienza); fortunatamente quel test si poteva richiedere in qualunque momento e si poteva ripetere più volte se non si superava alla prima prova.
    Molto spesso succedeva che gli studenti preferissero cambiare corso di studio, per diventare magari dei tecnomanti, perchè quella materia era più semplice.
    Lo stesso Jericho aveva preso in considerazione quella possibilità, tuttavia i recenti esperimenti a cui aveva assistito gli avevano fatto cambiare radicalmente idea: controllare dei mecca non era minimamente paragonabile a manipolare lo stesso creato in ogni sua forma.

    Si diresse alla facoltà con i libri sotto braccio, ansioso di dimostrare cosa aveva imparato. Non sarebbe riuscito ad aspettare oltre in ogni caso, tanta era la smania di cominciare. Aveva già prestabilito tutto qualche giorno prima con Reginald, il suo supervisore; all'incirca alle dieci di mattina sarebbe cominciato il test.

    ...



    L'esame scritto durò un'ora ed alla fine riuscì a passarlo, ma non come si aspettava: la soglia minima era di 95 quesiti esatti su 100 e lui non era riuscito ad andare oltre a causa del poco tempo a disposizione. Nonostante fosse soddisfatto del risultato ottenuto, si sentiva un pò deluso di non aver ottenuto il massimo.

    Pochi tempo dopo la correzione del test, venne invitato dallo stesso Reginald a seguirlo. Non si trattava di una semplice conferimento di un pezzo di carta, ma qualcosa di più serio.
    I due raggiunsero quasi la sommità dell'immenso grattacielo che svettava sull'intera Neagora; da lassù la vista poteva ben dirsi surreale, ma lanciando l'occhio verso i quartieri poveri della città quell'incanto svaniva di colpo, riportando gli osservatori più sensibili alla realtà, sminuendo persino le vertigini.

    Reginald sussurrò una specie di formula magica, veloce e talmente piano che fu impossibile per Jericho riuscire a comprenderla.
    All'improvviso apparve dal nulla un enorme cassaforte che si aprì lentamente, mostrando al suo interno una gran varietà di oggetti magici ed artefatti, tutti dal grande valore, ma solamente uno interessava al Meta magister: la corestone.
    Il minerale su cui si basava il loro intero potere era tenuta al sicuro all'interno di una cassaforte e veniva concessa solamente a chi si dimostrava degno oppure utilizzata per animare i costrutti di metallo (anche se più di una persona pensava che era sprecata per far muovere un pezzo di latta).

    Quale preferisci?

    La domanda del suo supervisore interruppe bruscamente i pensieri del giovane, quest'ultimo trovandosi impreparato a rispondere chiese spiegazioni.

    Cosa?

    Nei giorni passati a studiare il Meta elemento, aveva imparato a fondo le caratteristiche di quelle pietre e da quel che ne sapeva non ne esistevano di tipi diversi; perciò quella domanda lo lasciò perplesso.

    Intendevo: preferisci un anello, un bracciale o una collana? ... abbiamo anche degli orecchini se proprio vuoi.

    Lo studioso sarebbe scoppiato a ridere se si fosse trovato in una situazione diversa, non aveva considerato che per portarla addosso senza perderla era preferibile indossarla come accessorio.

    Un bracciale va più che bene.

    L'interlocutore porse il prezioso minerale al ragazzo e quest'ultimo lo raccolse con un pò di titubanza.
    Anche in questo caso gli tornarono alla mente i concetti studiati i giorni prima: la corestone infatti entrava in risonanza con il chakra del possessore, divenendo quasi una parte di quest'ultimo, alterando il suo chakra per sempre, anche se non si è ancora scoperto completamente come.

    Appena il minerale entrò in contatto con la mano di Jericho, quest'ultimo sentì un'energia esterna pervadergli il corpo, si trattava di qualcosa mai provato prima, come diventare quasi una divinità che tutto può e a cui tutto è dovuto.
    Quell'estasi durò brevi istanti, poi nuovamente il flusso di chakra all'interno del suo corpo si normalizzò, lasciando comunque le capacità latenti all'interno del corpo.

    Eccitante, non è vero?

    Per ognuno è diverso, ma tutti concordano che si provi una sensazione di immensità. Tuttavia con lo studio e la pratica è possibile tornare a raggiungere picchi di potere simile, fin'ora nessuno ci è riuscito... che io sappia.


    Jericho rimase in silenzio, ancora scombussolato dalle sensazioni provate pochi istanti prima. La corestone venne poi innestata in un semplice bracciale in lega robusta e stretto intorno al polso, per evitare di romperlo o perderlo.

    Domani mattina fatti trovare alle nove in sala tredici, mi aspetto grandi cose da te.




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    I Primi Risultati


    Jericho l'indomani arrivò nell'aula indicata da Reginald: non si trattava di un laboratorio nel senso stretto dalla parola, ma più di una palestra per allenarsi. Sui muri infatti vi erano strani tagli, oltre che diverse bruciature e segni di impatti un pò dovunque, inoltre anche il materiale con cui era costruito sembrava molto più resistente di quello utilizzato per le comuni aule.

    Non vorrà mica combattere.

    Il giovane mago non era certo uno di quei maghi sempre in cerca dello scontro, le sue magie perlopiù erano di supporto, anche se ultimamente aveva appreso diversi incantesimi per difesa personale; era una follia far combattere un allievo contro un mago esperto, perciò si tranquillizzò immediatamente.

    O forse hanno solo paura che perda il controllo...

    C'era anche quella possibilità. La scorsa notte non era riuscito a dormire bene, inoltre sentiva se ci fosse qualcosa di strano in lui, come se qualcosa d'instabile si stesse ancora assestando; quella sensazione era dovuta alla corestone e secondo Reginald non doveva preoccuparsi, anche se in alcuni momenti il suo corpo stava realmente sul punto di esplodere.
    L'aldarese non attese molto per ricevere le risposte agli interrogativi, in quanto il suo insegnante entrò poco dopo nella stessa stanza, indossando la tunica tipica dell'ordine dei Meta magister.

    Dunque è andato tutto per il meglio, per fortuna...

    Il supervisore sembrava veramente sollevato di rivedere Jericho tutto intero ed lo conosceva da troppo pco tempo per dire se stesse solo scherzando. In ogni caso si sarebbe avvicinato al ragazzo, imponendogli le mani sulle spalle e iniziando la lezione.

    Ora io farò passare una scarica elettrica all'interno del tuo corpo: per evitare di arrostire come un pollo sullo spiedo, utilizza le tue conoscenze per solidificare le particelle meta elementali intorno al tuo corpo, per formare una specie di esoscheletro protettivo.

    Aveva studiato bene l'argomento ed aveva ben compreso che il meta elemento aveva delle capacità molto versatili, tra queste c'era la possibilità di annullare completamente gli effetti delle magie più comuni, anche le più potenti.
    Tuttavia era la prima volta che faceva pratica e cominciare così in fretta gli metteva una grande ansia addosso; Jericho era una persona che rifuggiva le occasioni come quella che lo mettevano in pericolo; purtroppo per lui aveva trovato un insegnante che utilizzava un metodo d'insegnamento completamente opposto.

    Cominciamo.

    Dalle mani dell'uomo scaturirono delle piccole scariche elettriche che ben presto si sarebbero propagate per l'intero corpo del ragazzo; quest'ultimo non appena percepì il dolore, riuscì istintivamente a ricoprire il corpo con uno strato di poligoni luminescenti. L'elettricità scivolò sulla superficie quasi come se fosse acqua e si scaricò completamente a terra, lasciando solamente un segno nerastro intorno alle scarpe dell'apprendista.

    Proprio quello che volevo: utilizzando i metodi tradizionali avresti impiegato settimane prima di poter fare progressi accettabili, in questa maniera hai appena sperimentato cosa vuol dire utilizzare il Meta elemento.

    Hai le conoscenze e la capacità, quello che ti serviva era solamente un "forte stimolo".


    Se non ci fossi riuscito al primo tentativo?

    Il secondo sarebbe andato meglio, te l'assicuro.

    Avrebbe finalmente tolto le mani dalle spalle dell'allievo, per allontanarsi di qualche passo da lui, prima di continuare la lezione.

    L'altra parte fondamentale di questa lezione è imparare il processo inverso: ovvero la 'liquefazione'.

    Contrariamente alla 'solidificazione' viene utilizzata per evitare di farsi ferire da attacchi fisici. Allentare i legami atomici del tuo corpo è abbastanza facile, tuttavia il difficile sta nel mantenere una forma ben definita, trattenendo le molecole all'interno di una sottile membrana.


    Il giovane mago tentò immediatamente di eseguire quello che aveva appena detto Reginald, tuttavia qualcosa andò storto ed esplose in terra in una miriade di piccole goccioline simili al mercurio. Il suo insegnante osservò la scena senza battere ciglio, forse abituato a simili fallimenti.
    L'insegnante si chinò in terra e manipolando l'energia Meta elementale "assemblò" letteralmente il suo studente, riportandolo alla forma originale.

    Non abbatterti, è normale sbagliare le prime volte... l'importante è ritrovare tutti i pezzi.

    Ricorda: utilizzare il processo inverso annullerà gli effetti del precedente, ed è così che ti ho riportato alla tua forma originale. Concentrati di più sul mantenere una forma ben definita.


    Non era di grande aiuto saperlo, ma prima aveva solamente pensato a sciogliere il suo corpo, tralasciando la parte precedente. Riprovò ancora, ma il risultato fu identico a prima, riuscendo a mantenere le sembianze umane solamente per un secondo.

    ...



    Seguirono ulteriori tentativi, ed altrettanti fallimenti, ma finalmente Jericho riuscì ad apprendere con successo anche la liquefazione.
    L'istruttore avrebbe proseguito con le sue spiegazioni; mostrò innanzitutto come accumulare nella propria mano l'energia Meta elementale e scagliandola verso un bersaglio, preparato poco prima: l'impatto non sortì alcun effetto, se non quello di "ammorbidire" il materiale con cui era fatto.

    Non c'è niente da spiegare: accumula energia, controllala e poi rilasciala.

    Non essendo così diversa dai comuni incantesimi offensivi riuscì immediatamente nel suo intento.
    Il supervisore interruppe lì la lezione, non vi era nient'altro da imparare, ma nei giorni successivi sarebbero tornati lì a migliorare la velocità nella manipolazione dell'energia: era pur vero che quella era una scienza, ma sempre più spesso i suoi conoscitori venivano impiegati come supporto alle truppe imperiali, perciò anche gli apprendisti dovevano raggiungere un livello di preparazione minima prima essere inviati in missioni speciali.
    La collaborazione con l'Impero era importante per ricevere ulteriori fondi nelle loro ricerche e non volevano assolutamente peggiorare la loro reputazione per nessuna ragione.

    Nelle successive due settimane Jericho riuscì ad apprendere alla perfezione gli incantesimi di base e gli venne concessa piena possibilità di sperimentazione, sia all'interno che all'esterno della facoltà scientifica della città.




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    Mi spiace che questa ruolata non sia stata all'altezza dell'altra, ma già da un pò di tempo avevo altro per la testa <.< In ogni caso spero sia stata sufficientemente dettagliata e piacevole da leggere.


     
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    La ruolata è godibile, la parentesi iniziale ben descritta e movimentata. La sequenza di inseguimento è stata resa con la giusta suspence e ha vivacizzato una ruolata altrimenti un pò sotto tono dal punto di vista dell'azione.

    Nel complesso mi è sembrata una role "obbligata", nel senso che è stato un sequel forzato di quanto introdotto nella prima role. L'idea di dividerle è di per sè buona, altrimenti avresti rischiato di far diventare tediosa ed eccessivamente lunga la prima, ma il materiale che ti sei lasciato per questa non è stato sviluppato con la stessa qualità che la prima trasuda. Probabilmente per via di questioni personali come hai detto tu, tutto sommato però non si può dire che non sia una role curata e scritta bene.

    Ottima base su cui basare l'esperienza futura di Jericho con il meta elemento.

    BONUS: Hai diritto a +1 PA bonus per autogestia per il conseguimento della segreta. Puoi richiedere immediatamente l'aggiunta in scheda.

    EXP GUADAGNATA

    CITAZIONE
    Scrittura: 2 (Impeccabile)
    Interpretazione: 2 (Jericho è presente e coerente in tutto il suo stile e personalità, anche se gli eventi raccontati hanno permesso meno introspezione del solito.)
    Bonus
    Perfezione grammaticale: +1 (Si nota che hai riletto e curato ogni singolo post. Apprezzo anche la chiara strutturazione dei paragrafi, dei colori del parlato e del layout.)

    Totale: 5 exp
     
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