[QUEST] Jack di Spade

BretonSaga - Kinamy - Impulse

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  1. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Jack di Spade



    Il Jack di Spade si rivolse a Miya confermando la sua identità. La sua voce però pareva calma e cordiale e ciò fece un minimo rilassare la ragazzina. Poi il tipo le chiese di presentarsi e di dirgli qualcosa su di lei. Inizialmente rimase un po' sorpresa: possibile che non la conoscesse neanche un minimo? Eppure era molto famosa da quelle parti!
    Beh, io sono Miya, forse con il buio non mi hai riconosciuto! Si, esatto, quella che ha ucciso il drago!
    Esordì, poi mise le braccia sui fianchi e guardando il soffitto pensò a cosa dire. Non ci pensò molto in realtà, poco meno di un decimo di secondo a dirla tutta e iniziò il suo monologo.
    Mi sono da sempre reputata una ragazza superdotata rispetto alle mie coetanee! Ho imparato a leggere a quattro anni e ho fatto la mia prima ruota a cinque. Sono sempre stata molto atletica e ho un talento naturale per il combattimento corpo a corpo. Senza contare poi la mia grande abilità strategica e tattica, ma magari non ne avrai bisogno in questa missione.
    Non era certa di cosa avesse appena detto ma alzò il sopracciglio, ammiccando.
    Dicevo: mia mamma dice che sempre che sono una ragazza troppo avventata e che tendo a stare al centro dell'attenzione. Non ti pare una cavolata? (Scusa il termine)
    Non voglio stare al centro dell'attenzione: semplicemente mi ci trovo a mio malgrado. Ti faccio un esempio: l'altro giorno un signore ubriaco, mentre camminavo per fatti miei, mi ha dato una gomitata. Dico io: ma ti pare normale? Io a quel punto sono stata molto calma e gli ho detto in tutta tranquillità che certe cose non si fanno e che non si gira ubriaco alle tre di pomeriggio! Ho fatto bene? E sai lui che ha fatto? Mi ha ignorato e se ne è andato. Assurdo! Allora naturalmente l'ho inseguito e gli ho dato una testata, ma mi è parso il minimo dopo la sua scortesia.
    Ma sto divagando, torniamo a noi. Sicuramente ti interesserà sapere molto altro su di me, ma ti dirò qualcosa che può farti piacere: non hai bisogno di nessun'altro per questa missione quindi puoi stare tranquillo. So che potresti sentirti in imbarazzo nello stare da solo con una persona popolare come me, però non dev-

    Le sue parole furono interrotte dall'entrata in scena di due nuovi avventurieri giunti lì per il suo stesso motivo. Una era una ragazza piuttosto atletica ma che sembrava tentare senza successo di nascondere la sua palese timidezza, l'altro un uomo barbuto alla cui sola vista Miya inorridì.
    Perché c'erano anche loro? Sarebbe stata questa la squadra che avrebbe dovuto portarsi dietro per la missione? Aprì le braccia e sbuffò sonoramente. Nonostante il Jack di Spade fosse certamente ansioso di sentire fino alla fine il discorso di Miya, l'enigmatico uomo iniziò a parlare ai tre avventurieri della missione. Dalle sue parole il compito non sembrava particolarmente difficile e anzi sembrava non necessitare neanche di particolari abilità, ma una frase la fece trasalire.
    "Problemi con l'Impero"
    Stava per fare una missione per conto di un nemico dell'Impero? Per lo stesso Impero che lei serviva e a cui aveva giurato fedeltà? Per alcuni secondi rimase immobile e zitta, senza neanche rispondere al Jack.
    Se i suoi superiori l'avessero scoperto sarebbe stato un bel problema. Valeva la pena rischiare così tanto per una missione tanto idiota? Miya ci pensò. Pensò anche a come poter trasformare la situazione a suo vantaggio. Avrebbe potuto ottenere informazioni preziose su criminali, luoghi, perché no, anche su questo Jack di Spade.
    L'unica cosa che contava era non lasciare tracce o non fare qualcosa di troppo stupido. Sul fare qualcosa di stupido non c'era problema, essendo lei un'eccellente stratega, ma sul non lasciare tracce poteva sorgere più di un grattacapo. Miya non passava di certo inosservata quando andava da qualche parte e lei lo sapeva bene. Avrebbe dovuto "limitarsi" molto.
    Dentro di lei accettò questo compromesso.
    Per me non c'è problema.
    Disse, questa volta serissima.
    In un certo senso questa situazione così particolare e e rischiosa la emozionava. Sarebbe stato divertente. E chissà, con un po' di fortuna e con la sua astuzia, magari, sarebbe riuscita a fare qualcosa di incredibile proprio per l'Impero.

     
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