Ainwen Sìlveris

~Taiga

Nome: Ainwen
Cognome: Sìlveris
Età: 20
Luogo di Nascita: Estheltia, Arcadia

Descrizione Fisica: Nonostante sia ormai una giovane donna, Ainwen assomiglia a una ragazzina: non raggiunge il metro e settanta e la sua corporatura esile non l'aiuta di certo a sembrare più grande. Ha gli occhi piccoli, di una sfumatura azzurro-bluastra, le labbra sottili e il nasino all'insù. Il tutto è incorniciato da una lunga chioma di capelli biondo cenere, che, con infinite onde, le ricade dolcemente sulle spalle.
A prescindere dal tipo di abito, che cambia in base alle occasioni, indossa sempre una collana di topazio, che si intona perfettamente con i suoi occhi e con il tatuaggio che porta in mezzo alla fronte fin da quando era una bambina.

Descrizione Psicologica: Ainwen è una ragazza molto timida e insicura, che preferisce stare in disparte piuttosto che buttarsi nella mischia. Riesce ad aprirsi totalmente solo con le persone a cui è più affezionata, con cui si dimostra tranquilla e gentile. Quando si trova nel bel mezzo di uno scontro, però, tira fuori il meglio di sé e da ragazzina diventa donna: l'insicurezza svanisce, lasciando spazio a coraggio e dedizione, due armi che considera fondamentali per raggiungere la vittoria.
La sua introversione l'ha portata a essere una ragazza curiosa: adora passare il tempo in mezzo alla natura, a cercare specie di animali che non conosce o nuovi posti da esplorare, in cui potersi rifugiare e rilassare un po'.

Background: Discendente della casata di Sìlveris, Ainwen è figlia di due studiosi. Fin da piccola passò molto tempo nell'Accademia degli Studi di Arcadia, ma, mentre i genitori cercavano di educarla all'arte della magia, il suo interesse volgeva altrove: la bambina amava cacciare. Aveva imparato da sola, quasi per gioco; le era bastato osservare i grandi, quelli che partivano la mattina e tornavano la sera carichi di selvaggina. A volte li aveva seguiti, di nascosto, per poi farsi trovare una volta arrivati abbastanza distanti da non poter tornare più indietro. Poi si era allenata; all'inizio aveva passato le giornate a rincorrere i piccoli animaletti che vivevano nella città, ma, quando anche questa attività era diventata abbastanza noiosa per lei, si era fabbricata un arco e aveva cominciato a cercare prede più grandi. Inutile dire che, dopo un po', la caccia era diventata una parte fondamentale della sua vita: viveva per cacciare.
Col passare del tempo, però, la sua passione si scontrò con quella dei genitori, che abbandonarono la regione senza dire nulla a nessuno. Ainwen si trovò costretta a dover badare a se stessa e la caccia divenne il suo unico sostentamento: cacciava per vivere.