[Free Role] Infestazione

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    Infestazione











    La bestia non si sarebbe mai aspettato tanta tenacia da dei semplici umani. Il colore del pelo, le dimensioni, il comportamento e le varie cicatrici sul corpo lasciano intendere che la fiera in passato deve per forza aver avuto altri incontri con umani e, probabilmente, deve averli bollati cme creature indifese e goffe. Quel giorno la sorte gli era stata avversa, spingendola a confrontarsi contro due forze della natura.

    Certo, arrugginite e non più agguerrite come un tempo, ma pur sempre dei cataclismi viventi. Forse non avrebbe avuto la possibilità nemmeno di alzare un unghia contro di loro, nei giorni in cui entrambi erano a servizio del loro villaggio. La lunga e forzata inattività si era fatta sentire, purtroppo, ed Eas ci stava quasi per lasciare le penne. Tuttavia le contromisure adottate per togliersi di dosso quella creatura immonda avrebbero dato subito i frutti sperati.

    La palla di fuoco si chiantò contro l'animale, provocando l'ennesimo guaito sibilante, ma con cieca furia la belva non accennò a voler lasciare la presa nemmeno mentre la propria pelle ormai stesse sfrigolando. Fu la successiva scossa elettrica con cui Eas si circondò ad obbligarla a lasciare andare la gamba della ragazza, mentre involontariamente indietreggiava di un paio di passi.

    [Danno subito: 50]


    Prima che se ne rendesse conto, l'ennesima ondata infuocata la investì, accecandola per qualche secondo e provocando un ruggito disperato, segno che l'istinto predatore stava gradualmente soccombendo a quello di sopravvivenza. Le lame di Shikaku arrivarono subito dopo, infliggendo nella creatura inerme una serie di ulteriori tagli, non profondi ma dolorosi sulla pelle bruciacchiata dell'animale.

    [Danno subito: 60]


    Disorientato e appiattito al suolo per il dolore, il predatore sollevò gli occhi per guardare quel biondo cavaliere che a gran voce gli urlava contro, senza alcuna ombra di paura. Quel comportamento sembrò avere più effetto di ogni altra magia infuocata, tanto che la creatura indietreggiò miseramente, voltandosi una volta per tutte e prendendo a scappare via, con la criniera ancora fumante.

    A quanto pare, la minaccia era stata finalmente scongiurata.
    [Movimento gratuito+extra][f6->d1]




    MAPPA

    Ogni quadrato vale 2.5 metri




    f7

    HP: ?? -250

    ALPHA FERAL DEATHOUND

    Vita: ?? -70 -20 -50 -50 -60
    Potenza: 80
    Res Fisica: 30
    Res Elementale: 30
    Movimenti gratuiti: 10m

    Talenti:
    CITAZIONE
    Action: Voracious Bite
    [Azione]
    La creatura afferra una preda con le massiccie fauci. Applica BLEED.
    Occorrerà infliggere uno status o uccidere la preda per liberarsi.
    La creatura non può usare la schivata, ma può trascinare il bersaglio con sè nei suoi spostamenti.

    CITAZIONE
    Stance: Prowler
    Il predatore aggira la propria preda assumendo un atteggiamento sfuggente. La schivata costa uno slot Rapido.

    CITAZIONE
    Action: Evasion
    [Azione]
    Una schivata che elude tutti gli attacchi di una singola azione offensiva.

    CITAZIONE
    Action: Rabid Attacks
    [Azione]
    Una rabbiosa sfuriata di attacchi. Concatena due morsi rapidi verso uno stesso bersaglio.

    CITAZIONE
    Passive: Infectious
    I morsi portati dalla bestia infliggono POISON. Chi viene colpito, vede i propri danni fisici ridotti del 20% e le cure su se stesso ridotte del 50%.

    CITAZIONE
    Action: Reckless Rush
    [Rapido]
    Il predatore compie una carica di 5 metri rettilinei, travolgendo qualsiasi cosa si trovi sul suo cammino. Consuma il movimento gratuito e infligge danno fisico. I bersagli colpiti perdono uno slot rapido nel prossimo ATTACCO.
    [Danno: 50]



    wTlmuM3
     
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    Lost
    ~ Pieces


    La bestia mi molla dopo la scossa, si allontana e sento la sua pelle sfrigolare. Se fossi stata differente la starei inseguendo per darle il colpo di grazia ma mi fa schifo pensare al fatto che abbia addosso una dannata paura che quella si giri e mi faccia a pezzi. Non posso inoltre non considerare il fatto che la gamba mi sanguini nemmeno troppo delicatamente e che le mie energie anche mentali siano al minimo, forse è il sentirsi mollare, è il non sentire più il caldo fiato dell'animale sulla pelle ma quando mi trovo completamente a terra mi sento quasi togliere qualsiasi energia e mi trascino indietro con le braccia, mi spingo indietro.
    Come un verme.
    Vai via, vorrei urlare, ma non credo di aver nemmeno più fiato per quello. Mi fa male la testa a causa del consumo eccessivo di energie, mi fa male la gamba e soprattutto mi sento pesante senza però permettermi di chiudere gli occhi: non è una di quelle situazione dove se li chiudi smetti di combattere per sempre, solo che con quella cosa ancora intorno non è una cosa che credo sia saggio fare anche se si sta allontanando. Anche se ho accanto uno Shikaku indemoniato per quello che mi è successo e che ha risposto alla mia richiesta di aiuto, anche se potrei attaccarla a distanza con le ultime forze che ho per mandarla credo nel mondo dei sogni.
    Non me la sento, non voglio.
    Non sono un'Uchiha, non voglio esserlo e non voglio essere una combattente com'ero dieci anni fa. Voglio vivere la mia vita lontana da queste cose soprattutto se mi deve prendere ogni volta paura come adesso. Mi ergo su un gomito mentre la mano libera si appoggia alla ferita alla coscia che mi fa male, dovrei pensare a coprirla in qualche modo ma non ci riesco, non ho niente sotto mano. In realtà avrei quel vestito ormai rovinato ma non riesco a pensarci, se solo riuscissi ad arrivare al carro...
    Mentre quell'animale guaisce e se ne va zoppicando, più o meno, io mi appoggio alla colonna e con la mano ancora insanguinata cerco qualcosa di simbolico, l'unica cosa che adesso riesce a darmi un po' di sicurezza: tiro un lembo dei pantaloni di Shikaku avvicinandomi, desiderando che non se ne vada e che non la segua. Se ne arrivasse un'altra non sarei in grado di difendermi e---e---abbasso il capo colpevole, affranta e distrutta.
    « Scusa... »
    Mormorai appena, probabilmente conscia del fatto che lo avevo trascinato indietro e lo avevo rallentato ma se non ci fosse stato non so cos'avrei fatto, probabilmente in modo molto deprecabile avrei usato qualche altra persona come scudo umano per andarmene. Che poi con quali animali? Faceva male ma non parlo solo della gamba, parlo di qualsiasi cosa potesse farlo: anche del cuore che non riusciva a reggere questo slancio di debolezza improvvisa, non credevo me ne sarei potuta macchiare ancora di questa onta.
    Ed invece eravamo sempre lì, dov'era rimasto il tempo e dove si era fermato per me in questo continente.
    « Scusa, scusa... »
    Tremavo.
    Che schifo.
    Guardai altrove, verso il carro per esempio. Non aveva i cavalli ma era sicuro più comodo che stare a terra nel fango. Provai ad alzarmi ma la gamba mi faceva davvero troppo male e mi trovai praticamente attaccata alla colonna incapace a muovere la gamba destra, che poi non mi convenisse con il sangue che stava versando era un altro discorso. Volevo solo allontanarmi da lì adesso. Ero a pezzi in tutti i sensi e feci l'unica cosa che reputai sensata al momento, piegarmi di lato ed appoggiarmi completamente a Shikaku come se volessi nascondermi da tutto quanto, da tutto ciò che avevo intorno e che ormai si era allontanato: magari questo posto fra poco sarebbe pullulato di imperiali e non li volevo intorno ma era come se gli stessi chiedendo di inventarsi qualcosa, lui che sapeva farlo e che in cuor mio immaginavo potesse farlo.
    Forse perché io non potevo.
    Perché non ne ero capace.
    Ma con il dolore alle stelle, il fiato corto, la pelle più pallida di prima ed una gran paura addosso adesso non potevo essere utile a nessuno, tantomeno a lui. Forse gli stavo chiedendo scusa per questo, forse no. Volevo solo mi portasse via di lì adesso.




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
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    Era finita. Era dannatamente finita. Shikaku restò ancora per un po’ in quella posizione statuaria, con le braccia aperte ed il viso ruggente, mentre ansimava profondamente per la lotta appena conclusa. Voleva assicurarsi che la bestia si allontanasse definitivamente da loro e solo quando l’avrebbe vista inoltrarsi tra le oscure fronde della foresta avrebbe abbassato la guardia per assecondare le disperate richieste di soccorso di Eas.

    Sentì tirarsi lievemente, mentre una vocina tenue e docile invocava il suo perdono. Perdono di poi cosa? Era lui che avrebbe dovuto proteggerla. Era colpa della sua incapacità se lei si era ferita. Vederla ridotta in quello stato, così fragile ed indifesa, affranta come non mai, sciupata della sua raffinata eleganza, gli fece completamente sciogliere il cuore. Chissà quanto tempo aveva impiegato per vestirsi elegante e truccarsi a puntino. Ora tutta quella femminile perizia era andata perduta. Ed il fatto che lei si scusasse con lui nonostante non gli avesse fatto nessun torto lo riempì di compassione e calore umano. Animato da questo nuovo sentimento di positività, le ombre che lo coprivano si sarebbero lentamente ritirate, facendo ritornare i suoi occhi e la sua pelle alla normalità.

    Ehi su su, non devi scusarti. Nessuno poteva prevedere che quelle bestie sarebbero spuntate qui all’improvviso. L’unico che qui ha colpe e responsabilità è il sottoscritto.

    Le disse con il tono più dolce e mansueto che la sua voce potesse produrre, mentre si sarebbe piegato su di lei per prenderle la testa tra le braccia e stringerla al petto. E dopo averla tenuta a se per qualche interminabile secondo, stringendola delicatamente, le avrebbe dato un bacio sulla nuca, mentre con una mano le avrebbe accarezzato il viso, pulendolo dalle lacrime. La mano sarebbe poi scivolata sin sotto il suo mento, che avrebbe leggermente alzato in modo che si potessero specchiare gli uni negli occhi dell’altro, a pochi centimetri di distanza. Le punte dei loro nasi si sarebbero sfiorate, i loro respiri intrecciati, erano talmente vicini che potevano udire i battiti rimbombanti dei loro corpi.

    Avevi promesso che non avresti più pianto. E non voglio vederti con le lacrime agli occhi proprio adesso che io sono accanto a te.

    Le sorrise calorosamente.

    Adesso fidati di me, guardami, e non guardare giù. Cercherò di fare più piano possibile, ma sentirai un po’ di dolore.

    Temeva che se lei avesse assistito a ciò che stava per fare, si sarebbe agitata ancor di più. Avrebbe fatto scivolare lentamente la stessa mano che le teneva il mento lungo il suo corpo, per poi fermarla all’altezza dell’addome, laddove aveva ricevuto la prima lancinante ferita. Qui, da sotto la manica della sua cotta, sarebbe fuoriuscito un filamento nero, una sorta di tentacolo poco più spesso di un filo. Questo, si sarebbe fatto largo tra le vesti squarciate ed imbevute di sangue di Eas, arrivando sino alla carne per cucirne i lembi e richiudere le ferite.

    Resisti. E’ una cucitura sommaria, ma servirà a fermare l’emorragia e a non lasciarti brutte cicatrici.

    Sarebbe dunque passato alla gamba, probabilmente messa peggio visto che si vedevano i segni di perforazione dei canini della bestia, ed avrebbe ripetuto lo stesso lavoro. Infine, l’avrebbe presa tra le braccia e sollevata di peso, per portarla sino alla carrozza e coricarla al suo interno, assicurandosi che fosse comoda. Ma non avrebbe potuto restare lì a lungo con lei a darle manforte. Doveva trovare un medico che potesse visitarla al più presto o quanto meno qualcosa che potesse trasportare quella carrozza alla città più vicina.



     
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    Andate pure avanti voi fino alla fine. Avvisatemi quando avete finito che valuto io. Potete postare una valutazione del sottoscritto come master, come definito da regolamento.
     
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    ~ Aftermath


    Ancora quella magia che faceva effetto. Era già la seconda volta che mi salvava da una fine ingloriosa e per la seconda volta provavo un senso di gratitudine nei suoi confronti che non aveva precedenti. Senza contare il fatto che era riuscito in parte a tranquillizzarmi con quel modo di fare che raramente vedevo rivolto a me da qualcun altro, con quel piccolo contatto che mi fece chiudere un attimo gli occhi in uno slancio di dolcezza che non provavo da tanto. Non volevo guardarlo perché pensavo che non sarei stato in condizioni di guardare nessuno negli occhi, forse invece cercavo solo di concentrarmi sul dolore da far passare: continuavo a non capire quale fosse il punto di Shikaku su di me ma al momento questo mi andava bene, sapere che qualcuno tenesse davvero a me era un piccolo sollievo che raramente aveva trovato posto nel mio petto.
    Come faceva a dire di non essere il mio cavaliere bianco?
    Anche se in fondo lo sapevo.
    « Va bene. »
    Qualunque cosa fosse probabilmente non mi avrebbe dato fastidio, non poteva assolutamente farmi senso con tutto quello che avevo visto e facevo ma lui stava facendo del suo meglio per farmi smettere di tremare. Il fatto che avessi ancora uno spavento incredibile addosso era quantomeno allarmante, non mi piaceva riscoprirmi così debole perché mi metteva su un piano molto più normale del previsto: se fossi rimasta al mio locale forse...no, andava bene così. Era quella terapia d'urto di cui avevo disperatamente bisogno. « Dopo...questo, il dolore non mi spaventa. »
    A cosa mi riferivo? Il mio pensiero principale era quella ferita alla gamba che mi faceva davvero male, il graffio che avevo al fianco in confronto ear solo una scottatura da sole. Non cambiò il fatto che piegai un attimo la bocca in un angolo come piccola smorfia, ma che diamine. Ci aveva già pensato lui però mi asciugai le lacrime con il palmo dei guanti, erano un po' polverosi ma che diamine ormai il trucco era andato. « Non sono più abituata ad avere così tanta paura, non sono più abituata ad un sacco di cose. »
    A combattere ma cosa mi aspettavo venendo in questa regione di nuovo?
    Di sicuro non quella bestia, però. Guardai altrove, distogliendo lo sguardo verso il carro. La gamba era davvero messa peggio e quella avrebbe fatto più male: dovevo parlare per concentrarmi su altro. « Ma guarda te che bella giornata...me l'ero promesso pure io di non piangere più, è una cosa che non mi posso permettere. E per cosa poi? »
    Sospirai, mi sarei alzata da sola come potevo ma Shikaku doveva fare le cose bene fino in fondo e mi prese in braccio lasciandomi sorpresa non poco: respirando profondamente mi appoggiai con la testa al suo petto standomene buona buona, realizzando che i miei piani per il viaggio di ritorno erano andati completamente in fumo.

    « Signora! »
    Il...cocchiere?
    Era davvero vivo? Lo vidi spuntare con la testa dalla tenda dell'interno della carrozza, evidentemente doveva aver avuto la geniale idea di nascondersi dopo aver sentito i cavalli nitrire spaventati. Ma fui sorpreso di vedere quell'ometto pacioccone sano e salvo, sicuramente messo meglio di me. Dovevo recuperare un po' di energie per parlare e--- « Come sta? La sua gamba, sono state quelle...? » « Alphonse, che ne è dei cavalli? » « Sono...sono scappati quando si sono fatte vedere quelle bestie. »
    Probabilmente dovevo averlo scosso con quel commento: era palese che fossi pallida ma nonostante questo non volevo mostrare un minimo di cedimento a quella persona nonostante mi trovassi praticamente trasportata come una principessa di qualsiasi fiaba. « Valli a cercare,
    quelle bestie ora non ci sono più.
    » « E' sicura di non aver bisogno di aiuto? » « E' proprio perché ne ho bisogno che devi trovarli, Alphonse: ho bisogno di farmi vedere il prima possibile. Non può portarmi in braccio tutto il tempo, sai? »
    Non ero solita abbassare i toni in generale ed Alphonse doveva essere abituato a me ed i miei capricci, doveva solo armarsi di coraggio ed andare. Cosa che fece subito dopo, infatti, liberando il carro. Dopo sospirai, mi portai la mano alla gamba che mi faceva davvero male ed alzai gli occhi ancora un po' rossi, cercando di sorridere.
    « Via libera, così puoi rilassarti anche tu. E' grande dentro, approfittane. »
    Ci potevano stare fino a sei persone in quell'abitacolo, due sarebbero state più che comode ed almeno quello non era stato rovinato: avevo pagato davvero tanto per renderlo confortevole, con i sedili imbottiti e davvero lucente dentro, come se appartenesse ad un re. Con i vetri chiusi era anche molto difficile sentire l'esterno da dentro ed il viceversa, ovviamente questo era voluto.
    « Sotto il pancale di destra c'è un cassetto, lì dovrei avere delle bende. »
    La sicurezza non era mai troppa in questi casi, giusto il necessario nel caso di qualche piccolo incidente.
    Non potevo stargli in braccio tutto il tempo, no? Avevo anche un po' bisogno di nascondermi.




    Si ringrazia Coralia per il layout.
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    Si stava appunto chiedendo se fosse arrivata con quella carrozza tutta da sola quando improvvisamente, da dentro l’abitacolo, spuntò la testa paffuta di un omino, il cocchiere presumibilmente. Shikaku non apprezzò particolarmente il modo leggermente autoritario con cui Eas si rivolse al poverino, ma contestualmente pensò che era comprensibile visto che si trovava in una grave situazione salutare dove ogni minuto poteva essere prezioso. Probabilmente anche lui, nei suoi panni, sarebbe stato ugualmente diretto e deciso, soprattutto anni addietro, quando faceva il capo di un'intera Nazione, quando gli altri solevano chiamarlo signore e quando lui impartiva ordini senza accettare lamentele. Adesso i ruoli sembravano essersi ribaltati: era Eas ad essere chiamata signora.

    Quell’uomo gli fece molta tenerezza, soprattutto per i modi frettolosi con cui cercava di darsi da fare per assecondare la sua.. signora. Avrebbe voluto chiedergli come stava, in fondo aveva anch’egli assistito all’attacco dei felini e probabilmente l’aveva scampata di un soffio. Tuttavia si limitò a sorridergli magnanime, quasi come se si volesse scusare per i modi un po’ bruschi di Eas. Modi che comunque il cocchiere conosceva più di lui.

    Subito dopo aver coricato la ragazza, avrebbe rivolto un ultimo sguardo all’omino che si allontanava alla ricerca dei cavalli, per poi chiudersi la porta della carrozza alle spalle.

    Chissà da dove venivano quelle bestie, speriamo non si facciano più rivedere. Sarei dovuto andare io a cercare i tuoi cavalli.

    Si chiese perplesso, rivolgendo un’ultima preoccupazione all’uomo. Avrebbe poi dato uno sguardo all’interno della carrozza, girando gli occhi tutt’intorno per ammirarla. Non era abituato al lusso sfrenato. Era sempre stato un uomo piuttosto spartano, anche quando certi vizi poteva permetterseli tranquillamente. Chissà invece come lei poteva permetterseli. Il primo pensiero che gli venne in mente è che si fosse fatta una posizione di tutto rispetto nel nuovo mondo. Se lo sarebbe aspettato da una tipa intransigente e risk taker come lei. Oppure forse quando era scappata dal suo ricco clan, si era portata con sé un’anticipazione della sua eredità. Anche questo sarebbe stato in tipico stile Eas. Per lo meno così lui l’aveva inquadrata. In ogni caso non le avrebbe chiesto l’origine di quel lusso, non gli importava. Era felice che se la passasse bene dopo tutte le peripezie che aveva passato. Si sarebbe limitandosi a commentare con un apprezzamento.

    Vedo che te la passi piuttosto bene.

    Sotto consiglio di Eas poi prese le bende ed il disinfettante dallo scompartimento sotto al sedile. Avrebbe cercato di lenire ulteriormente le ferite della compagna e di fasciargli la gamba al meglio che poteva.

    Così dovrebbe andare.. per un po’..

    Ci avrebbe messo un buon quarto d'ora di tempo ed avrebbe cercato di essere quanto più delicato e minuzioso possibile. Più di una volta fu costretto ad asciugarsi il sudore dalla fronte. Tornando poi a guardarla in viso, a lavoro ultimato, le avrebbe chiesto.

    Dove eri diretta?






    CITAZIONE
    Voto master: 3
    Sei riuscito ad equilibrare creature per due pg di livelli molto differenti. Non era facile e devo dire che, pur essendo stato uno scontro molto snello, veloce e poco impegnativo, ad un certo punto ce la siamo vista brutta con il bestione finale. Non do 5 perchè lo riservo alle role molto lunghe ed impegnative come Necropolis ad esempio, dove appunto ti avevo dato 5. Oscillo per il 3 ed il 4 ma non essendoci una storia di sottofondo ma semplicemente degli avversari do 3, anche se il mio è più un 3,5. Lascio a seph la decisione finale. Se ti da 4 mettiti 4 punti. Se ti da 3 metti 3. Se ti da altro arrangiati XD
     
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    Voto master: 3

    Parto dal presupposto che non sono molto pratico di come siano cambiate le cose in questi anni, dunque mi affido a quello che ho visto scritto dal collega.
    E' stata una role molto breve con qualche turno di combattimento con diversi animali calibrati per un personaggio quasi principiante, uno per uno più durevole che probabilmente avrebbe potuto sistemarlo pure da solo con un minimo di attenzione. Ammetto che la mentalità del capobranco l'ho parzialmente condivisa, capisco che da un lato dopo tanti schianti e senti di essere quasi al limite provi a salvare la pelle ma dall'altro quando ho una preda estremamente indebolita e fragile sotto mano io provo a finirla. Beh, meglio per me! Come detto non mi sorprendo che se ne sia andata, l'ho trovato sensato.
    Mi sono trovato poco con lo stile di scrittura dei primi post ma perché è una questione di occhio mio mentre invece gli ultimi due li ho letti decisamente meglio, giustamente ognuno ha il suo stile.
    Il motivo per cui non ti do di più è perché non ho visto altre cose da te masterate e non so quali siano i tuoi standard attuali, senza considerare che per 4/5 turni di combattimento va bene. Non sono tanti ma nemmeno pochi.
    Giusti.
     
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    On the way
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    Non ero stata proprio gentilissima con Alphonse ma insomma spero che capisca che non sia proprio il momento migliore per perdere tempo con convenevoli quando ho solo bisogno di trovare qualcuno che mi rimetta apposto la gamba. Shikaku sta facendo il suo se non anche di più ma per quanto riesca a metterci una pezza, non può fare miracoli né può fare quello che può permettersi di fare un dottore vero e proprio dunque...
    Però posso confessare che l'imbottitura del carro era molto più comoda e confortevole della terra dove mi ero trovata fino a poco tempo fa.
    « Se la caverà: si è rifugiato qui appena ha sentito il minimo rumore, tornerà tutto d'un pezzo e poi ti preferisco qui. »
    Giusto per una questione di sicurezza personale e di capacità di riuscire a tenerla a bada, completamente calma. Mi sistemai per bene con la schiena e distesi la gamba sul sedile fino a quando non la trovai sotto le mani di Shikaku che stava davvero facendo il possibile per non farmi mancare niente. Iniziavo a sentirmi un po' stanca ma non volevo addormentarmi, questa era una questione di principio.
    « Bene dici? »
    Forse dal suo punto di vista e perché mi ere presentata bene, in fondo faceva parte del mio lavoro vendersi al meglio per avere qualche cliente migliore. Se mi fossi presentata vestita di stracci e su una carretta tirata a mano allora nessuno mi avrebbe presa in considerazione ed il mio bellissimo locale sarebbe fin troppo vuoto. Aver questa ferita significava stare ferma per un po' ma se il compenso era avere la compagnia di Shikaku allora ero disposta anche a pagare questo piccolo prezzo, probabilmente lo avrei fatto anche senza ferita.
    Che diamine, devo pensare a queste cose proprio ora? « Lo valuterai quando mi farai le domande giuste a cui rispondere. »
    Tipo cos'avevo fatto in tutto questo tempo. Però adesso dovevo solo pensare a rilassarmi e far la brava senza dar fastidio a quest'uomo a cui come minimo dovevo regalare una stanza tutta sua se si fosse rivelato in bisogno di un posto dove stare per...per qualsiasi motivo. Non mi misi nemmeno a protestare su come potesse essere troppo stretta o troppo lenta la benda o su quanto davvero ci stesse mettendo Alphonse a tornare. Mi era sembrato di sentire un nitrito mentre Shikaku terminava le ultime procedure dalla piccola porta aperta che aveva lasciato sul carro e---avevo bisogno di aria, mi trovai giusto in tempo ad aprire il vetro e scansare la tendina che mi trovai il faccione pacioccoso del mio cocchiere davanti. Mi prese un mezzo colpo dato che non me l'aspettavo, ma era affaticato e soprattutto sollevato. « Li ho trovati! Non erano molto lontani ma per farsi prendere ho dovuto rincorrerli un po', erano spaventati. »
    Sospirai di sollievo. « Meraviglioso, grazie mille. Sai mica dove si trova...? » « Una clinica vicina? Ho già domandato in giro, si trova solo a venti minuti da qui. Partiamo subito, signora. » « Grazie mille. »
    Richiusi il vetro senza però muovere la gamba: sentivo che tenerla ferma fosse davvero la cosa giusta da fare per evitare che la fasciatura messa in piedi da Shikaku andasse a farsi benedire. Gli sorrisi.
    Come la prima volta che mi aveva vista, quando mi aveva regalato quel fiore. « Mi spiace solo che quella rosa non si sia salvata. » Mi doveva essere caduta nell'andare a vedere di corsa cosa stesse succedendo all'entrata. « Accomodati come meglio credi, il minimo che possa fare dopo oggi è mettere me e ciò che ho a tua disposizione. Per risponderti, dopo che mi sarò fatta sistemare mi farò portare ad Altilantia, mi sono stabilita là. Se non hai da fare, vorrei che tu venissi con me: parlare, lì, non sarà un problema. »
    Davvero.
    E' uno dei miei motti, dal mio locale non esce nulla.
    Il carro parte, i cavalli sono ancora un po' agitati e forse è per questo che non si fanno ripetere due volte di correre più veloce che possono, lontani da lì, mentre io nemmeno guardo fuori ma se avrò silenzio mi coprirò il volto con una mano per riflettere e recuperare energie mentali: per quelle fisiche ho solo bisogno di una visita e torneranno davvero, davvero presto. Spero solo che il mio ritrovato cavaliere non abbia piani.




    Si ringrazia Coralia per il layout.
    Vietata la copia, anche quella parziale.
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    VALUTAZIONE FINALE

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    Mrxxx: 5 exp
    Scrittura 2:
    Ottima come al solito.
    Interpretazione 1: Qui ero indeciso se togliere un punto in meno, ma successivamente ho capito che era il caso di toglierlo in strategia. Sull'interpretazione voglio solo dire che se si vuole difendere una persona, le si sta incollato e si fa in modo che questa rimanga dietro alle proprie spalle. Non dico nelle fasi iniziali dove Shikaku forse non aveva elementi per capire la fragilità di Eas e bisognava dividersi i bersagli, ma verso la fine l'ho visto troppo lontano da lei per essere coerente con il suo desiderio di proteggerla.
    Strategia 1: La build c'è ma ti do un punto innanzitutto perché non l'hai fatta brillare: non hai rischiato sebbene fosse nelle tue possibilità affrontare a viso aperto il boss. E' vero non hai danni, ma hai una sustain paurosa, l'approccio non mi è sembrato ottimale. In più, Eas era il tuo glass cannon da difendere a tutti i costi. L'hai quasi lasciata morire.
    Puntualità +1

    CITAZIONE
    D. x Ace: 6 exp
    Scrittura 2
    : Non hai perso il tocco.
    Interpretazione 2: La prima persona da un tocco davvero personale all'interpretazione. Racconta ogni momento in maniera viscerale e questo rende Eas vera, fragile e donna. Tanto di cappello perché ruolare una donna BENE senza stereotipi e in maniera convincene non è da tutti.
    Strategia 1: Build livello 3, buona concatenazione di danni tra fulmine e fuoco. Il concept c'è, ma devi prendere ancora la mano con i posizionamenti. Sei mage, all'inizio è stato azzardato portarti avanti nello scontro, sarebbe stato più utile aspettare che Shikaku prendesse l'aggro e poi cominciare a castare. E alla fine sei rimasto fermo col rapido in difesa senza sfruttarlo per allontanarti. Ma come primo combat siamo a cavallo.
    Puntualità +1

    Entrambi
    Ricevete anche 2 drop a testa:
    x1 Canino di Deathound Alpha - ferale
    x1 Secrezione animale - alchemico

    Al Master
    3 exp + 1 exp Puntualità

    Edited by Ryuk* - 5/3/2018, 17:46
     
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23 replies since 2/2/2018, 16:55   373 views
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