[Free Role] Infestazione

Uscirmene da un cimitero a braccetto di qualcuno era probabilmente una delle ultime cose che mi sarei immaginata, tantomeno se quella persona fosse stata una che conoscevo dieci anni fa e che a quanto pare non mi aveva mai dimenticato. O meglio sì ma era bastato talmente poco per farmi ricordare che sotto sotto pensavo che non l'avesse mai fatto, in barba a chi diceva che mi dovessi dare un contegno: chi lo diceva adesso per fortuna era morto.
Forse dire "per fortuna" era un tantino un'esagerazione. « Immagino che il motivo sia lo stesso che non mi fa usare il mio, quello prestigioso. » Scimmiottai un po' l'ultima parola come per sottolineare il mio disappunto nei confronti di ciò che avevo detto ma riconoscevo che comunque ai tempi sentire il cognome Uchiha al villaggio ti metteva su un altro piano: solo il capo, lui, poteva permettersi di alzare la voce con noi ma io non avevo la minima intenzione di usarlo così. All'inizio, devo essere onesta, se mi ero avvicinata era perché avevo provato a prendere quel posto speciale che mi avrebbe permesso di vivere bene per poi veder cambiare la situazione. Quel posto lo volevo sempre ma per motivi diversi.
« Oh fidati, non ne avresti volute di persone come me. Già sono sempre stata difficile da gestire io e l'hai visto, sicuro di volerne altri intorno? Probabilmente saremmo venuti alle mani perché ti avrei voluto portare via e te non potevi. »
Avevano fatto difficoltà a gestirmi anche le persone della mia nuova casa ma questo perché non erano pronte ad una persona come me, nessuno lo è mai stato nemmeno dopo avermi conosciuta se non forse una. Non a caso è stato talmente pronto che mi ha quasi ucciso anche se con un aiuto esterno, forse sono anche grata al mondo che non sia successo perché se ci fossi riuscita non mi sarei mai sentita in pace con me stessa, mai nel resto della mia vita. Mi ero anche riabbassata il velo perché nell'uscire da quel campo non avevo la minima intenzione di farmi vedere da nessuno, ma quel tipo di reazione mi divertiva e mi lasciava in gran parte soddisfatta: dieci anni fa non era riuscito a reggere una mia provocazione nemmeno per mezza volta, era bello vedere che le abitudini non cambiano mai e che mi basterebbe poco per metterlo in difficoltà.
« Non ho fatto uno stile di vita eccezionale, ma almeno ho imparato a farmi guardare dagli uomini come facevi tu. Sono curiosa di sentire cos'hai da dir- »
Urla, il rumore di un carro che va alla deriva e soprattutto dei cavalli che nitriscono, impazziscono e se ne vanno. Non avevo memoria di aver visto altri carri al suo arrivo dunque non potevo che pensare che quello fosse il mio e---che diamine, era il mio! Cosa stava succedendo? « Quello è il mio carro! Avete idea di quanto costi? »
Che poi cosa parlavo a fare a delle bestie che probabilmente non avevano idea di chi fossi? Probabilmente nemmeno capivano la nostra lingua e non si sarebbero di certo preoccupati del fatto che fossi davvero tanto arrabbiata: a cose normali me ne sarei anche andata, solo che il signor cavaliere aveva già ingaggiato. Lo avrei lasciato fare volentieri, ma rimaneva il fatto che era una persona contro quattro esseri e---quanto tempo era che non sentivo un filo di energia scorrere nelle vene? Ero davvero titubante, mi ricordavo come fare? Mi ricordavo come infliggere dolore a qualcosa? Avevo eprso la mia arma migliore a causa dell'intorpidimento, avevo perso gran parte delle mie capacità.
Avevo perso la mia forza.
Non avevo praticamente mai preso sul serio la sua autorità perché pensavo di poterla manipolare, cosa gli faceva pensare che lo facessi anche adesso? Sapevo che tornando qui prima o poi mi sarebbe capitato di combattere ancora, meglio che fosse al fianco di qualcuno che conoscevo. « Riportatemi i miei cavalli, bestiacce! »
Avanzai mentre lasciavo fare a Shikaku i suoi artifici pirotecnici, realizzando che fosse la prima volta che lo vedessi combattere così come poteva dire lui per me: non ero proprio nella mise più adatta per farlo, ma si faceva di necessità virtù. [Da C5 a E5]
Mi sarebbe bastato poco, a quel punto: alzai il velo (forse dovrei gettare proprio il cappello), prendendo un bel respiro. Portai la mano destra alle labbra, ve l'appoggiai e poi la tolsi come se inviassi a quelle bestie maledette un bacio: peccato che invece di quello gli avrei tirato un soffio di fuoco dritto per dritto e vero che avrebbe preso qualsiasi cosa sul cammino ma Shikaku era tornato al suo posto, tra me e le bestie non c'era niente dunque perché trattenermi? [Azione - Fire Breath] + [Rapido - Inner Energy] + [Burn-Out] + [Heart of Fire II]
Non sapevo se li avrei presi tutti, ma contavo un paio di sì: quello grosso e quello che stava vicino alla colonna di pietra. Intanto due per volta, agli altri ci avrei pensato dopo ma comunque mi sarei dovuta proteggere un minimo, no? Avrei evocato una piccola barriera di elettricità statica attorno a me che avrebbe reagito a praticamente qualsiasi carica con la controindicazione però che per un po' me ne sarei dovuta rimanere ferma [Rapido - Electric Barrier] + [Charge]. Avrei gettato dopo un'occhiata di scorcio a Shikaku, rimasto leggermente più indietro.
« Sappi che non potrò muovermi per qualche secondo. Sono nelle tue mani ma non approfittarne troppo. »
Anche se forse forse...
Rivoglio il mio carro.

[Difesa]

Che c'è da dire di fronte alla difesa? Non ho praticamente opposto resistenza perché mi sono trovata fin troppo spiazzata dalla repentina mossa delle bestie che hanno coperto una distanza forse superiore alle mie aspettative.
Anzi, sicuramente superiore alle mie aspettative e la cosa mi da un sacco fastidio considerando che mi ha pure rovinato il vestito: prima la carrozza, ora questo bellissimo regalo che è praticamente da buttare. Potrei farlo ricucire ma so per esperienza personale che quando una veste del genere subisce un minimo graffio, non è più riparabile o meglio lo è ma non tornerà mai come prima. Non potete capire quanto sia difficile buttare via un bel vestito e soprattutto doloroso anche se di sicuro non come quello che mi sono trovata a subire dopo che una bestia mi ha gettata a terra. In altre circostanze mi sarebbe anche andata bene una situazione del genere - e mi era capitata - ma stavolta insomma...con una bestia! Per l'amor del cielo!
« Brutta...bestiaccia! Vai via! »
Per fortuna che mi ero un po' preparata e va bene, aveva fatto un male del diavolo tanto da farmi scappare un poco velato lamento di dolore ma nel vederla volare via, quella cosa, e cadere a terra esausta - o meglio morta - mi aveva fatto riacquistare un po' di fiducia in me stessa. Mi trovavo nei pressi di una colonna, va bene che era un ottimo riparo ma ero ancora terribilmente intorpidita e diciamocelo, non più abituata a combattere.
Ed ora anche dolorante.
[Danno subito: 80]

[Recupero]
[Chakra: +10]

Rimasi un po' preoccupata nel vedere che la stessa sorte era capitata al mio compagno di ventura.
« Shikaku! Sto bene ma... »
Avrei voluto tanto chiedergli come stesse ma la situazione non era proprio delle migliori, anche lui stava a terra (e non per merito mio) mentre altri due animali stavano a guardare pronti a fare chissà cosa: se si fossero decisi a far fronte comune per saltarmi addosso non solo avrei potuto dire addio al mio splendido vestito, cosa che mi ero già preparata a fare, ma anche alla gola, ai tendini ed a qualsiasi altra cosa.
Mi scoprii anche leggermente più sensibile nell'immaginarmi la cosa quando anni fa non avrei avuto problemi nel vedere una cosa del genere di fronte ai miei occhi maledetti, voleva dire che il tempo era davvero passato anche per me e non avevo più l'attitudine a stare sul campo od al cavarmela da sola. Sistemare qualche scalmanato che faceva troppa confusione era un giochetto da ragazzi perché comunque si trattava di esseri deboli, ma quando la questione si riversava nel combattere per la mia vita mi scoprii abbastanza debole e soprattutto vulnerabile.
Sensazione che mi preoccupava e mi infastidiva oltremodo: cosa era rimasto del sangue che mi ribolliva nelle vene? Non mi intendevo nemmeno di fauna locale dato che in tempi lunghi tante cose erano cambiate - a momenti non riconoscevo nemmeno la strada - ma nel vedere pochi attimi prima Shikaku di fianco a me guardare dubbioso le bestie non potevo che insospettirmi pure io. Cosa c'era che non andava? Cosa aveva spinto gli animali in questo posto? La fame? La rabbia? Qualcos'altro?
Ecco un'altra delle cose che dovevo combattere: la completa ed assoluta ignoranza. La fortuna era che mi trovassi di fianco ad una persona preparata e che in questi anni, a quanto pareva, non aveva mai smesso di imbracciare le armi e stava reagendo tutto sommato in maniera calma e composta mentre io dopo aver visto quanto fossero in grado di farmi male mi ero un po' intimorita.
E non era da me. Sentivo qualcosa di caldo là dove gli artigli mi avevano colpita e non volevo guardare per timore di scoprirmi molto più vulnerabile del previsto ma una mano a coprire la zona in maniera istintiva ce la portai. Ero davvero troppo, troppo indietro. « Sto... »

...cosa? Sto cosa?
Strinsi i denti guardando tutti gli animali che ci circondavano: uno era caduto e ne rimanevano due normali più uno un po' più grande: dell'altro se ne poteva occupare lui mentre io potevo solo fare da contorno ed occuparmi di quelli piccoli. Sì, sì mi stava bene: si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna e per una volta volevo dimostrarmi all'altezza dell'aspettativa che io stessa mi ero creata, mi sarebbe davvero dispiaciuto se dopo aver visto un volto amico - potevo davvero chiamarlo così? - dopo tutti questi anni lo avessi deluso o peggio ancora.
Anche per dimostrare a tutti quegli arroganti che stavano sotto terra che il mio stile di vita non solo era stato migliore allora ma che è destinato ad esserlo tutt'ora, scacciando quello spettro che mi insegue da quando ho rimesso piede nella regione. « ...sto arrivando! »
Come potevo occuparmi degli altri? Fulminandoli a morte, ecco come.
Trattenni pochi attimi il respiro giusto per cercare di racimolare una sensazione familiare in corpo, quella di quel formicolìo che poteva esser causato solamente da una scarica elettrica ed allora non dovetti far altro che immaginarlo cadere dal cielo in tre forme: non avevo ancora tutta quella confidenza per immaginarmeli strani o differenti da dei semplici lampi bianchi caduti dal cielo dunque mi sarei limitata a quello. Anzi a qualcosina in più perché una cosa accomunava me a tutti gli altri cadaveri con il mio stesso sangue: la padronanza delle fiamme che mettevamo dappertutto ed io avrei fatto lo stesso, mescolando quella piccola scintilla alla scarica più grande tingendola di rosso.
Speriamo che sia sufficiente, in tante cose sono sicura di me ma adesso scopro che il combattimento non è più una di queste e la cosa...mi spaventa.

[Azione - Lightning Strike] + [Discharge] + [Charge] + [Fire Channeling]

[Difesa]

Ehi, era andata bene.
Non credevo sarei riuscita a fare una quantità sufficiente di danni per mettere definitivamente KO una delle bestie rimaste ma a quanto pareva non avevo solo perso coraggio ma anche fiducia, serviva solo che ci credessi un po' di più perché in fondo potevo essere ancora utile. Giusto un minimo. Mi trovai a non dover pensare a nessun'offensiva nei miei riguardi e la cosa non poteva che andarmi bene, ora dovevo solo prendere posto dietro quella colonna per evitare che mi potesse balzare addosso quell'animale tanto pericoloso tanto quanto brutto e come già detto, non sono per far niente di particolare con le bestie se non accarezzarle per qualche coccola amichevole.
Ma niente di più.


[Recupero]
[Chakra: +10]

Inoltre anche Shikaku se ne stava che era una meraviglia: come me aveva preso giusto un morso od un graffio, ma non aveva motivo né lo avevo io di preoccuparmi della sua salute quando se ne stava un incanto.
« Provo a distrarlo, tu colpisci quando vedi l'attimo giusto. »
Uno contro due era abbastanza gestibile, insomma non poteva pensare sia a me che a lui no? Inoltre il fatto che adesso fossimo in superiorità numerica mi dava giusto quell'iniezione di cui avevo bisogno perché mi ricordassi che in fondo io ero io e non dovevo aver paura di niente se non dei nemici terribilmente più forti di me, proprio come mi era già successo in passato ed era un'esperienza che adesso non mi potevo permettere di ricordare. Magari da sola quella fiera mi avrebbe pure fatta a pezzi ma avevo la fortuna di avere dalla mia parte uno dei cavalieri migliori che avessi mai conosciuto e dovevo fargli da supporto nel modo più completo possibile, a costo anche di sprecare un sacco di energie ed evitare di dare anche solo un po' di fiato a quella cosa che avevamo davanti.
Nonostante questo però devo dire che il tutto costituiva un insieme di sensazioni che avevo dimenticato, quelle del combattimento: il sentirsi in pericolo, l'avere di fronte dei nemici, dei cadaveri poi, non dover abbassare la guardia perché altrimenti rischiavi di fare una fine molto meno gloriosa di quella che ti aspettavi...dieci anni fa conoscevo persone che si credevano dei grandi combattenti ma che in realtà erano morti sul campo grazie ad un semplice e banale coltellino, suppongo che a volte si abbia solo ciò che si meriti. In questa situazione però non capivo cosa avesi fatto di male per meritarmi un trattamento del genere, insomma ero solo venuta a far visita ad una tomba - più di una a dirla tutta - e mi ero ritrovata faccia a faccia con uno dei miei vecchi pallini ed ora quelle cose mi dovevano rovinare la mia struggente riunione fatta sotto i candidi raggi del sole in una giornata semi-invernale? Dov'era la poesia in tutto questo?

Al mio locale, ecco dove, ovvero a donne di facili costumi.
Ma comunque di classe.

In ogni caso avevo detto che avrei fornito supporto e non avrei perso molto tempo nel farlo, mi sarei prodigata nel concentrare un po' di energia interna e di soffiarla fuori come prima solo non tanto per coprire un'ampia area da incendiare in tutto e per tutto, potevo creare anche dei danni indesiderati, ma per plasmare di fronte a me una palla di fuoco vorticante su sé stessa composta da lingue che si mescolavano e danzavano fra loro creando la giusta atmosfera ed il giusto calore a cui resistere.
Sembrava che quell'animale fosse parzialmente coperto contro gli attacchi elementali, lo avrei rivisto poco dopo quando (e se) si sarebbe preso quell'attacco dato che non ci misi molto per lanciargliela addosso con un gesto della mano. Non volevo proprio fargli male...cioé sì, ma l'obiettivo principale era spianare la strada a quello che avrebbe potuto fare Shikaku. Ovvero la festa.
Almeno speravo, sembrava preparata come bestiolina ma non avrei mai avuto la curiosità di vedere come se la sarebbe cavata a guardia di un edificio, era pure troppo brutta. Non so quanto Polly si sarebbe sentita al sicuro, dunque meglio morta.

[Azione - Fireball + Inner Energy + Heart of Fire II]
Movimento E5->E7

[Difesa]

Adesso mi faceva i complimenti.
Adesso.
Ma che tempismo pessimo hai Shikaku? Davvero, potrei quasi tirarti le orecchie dopo.
« Rifammeli più tardi quando non abbiamo bestie che vogliono il nostro sangue, i complimenti. »
Insomma c'è un modo ed un momento per qualsiasi cosa, no? Da che io sappia e da quel che ho visto non ha mai conosciuto il romanticismo e non lo conosce nemmeno ora dopo dieci anni, con che coraggio. Deve rimediare ed una volta abbattuta questa bestiaccia cascasse il mondo glielo insegnerò, perché i veri obiettivi della vita in fondo sono questi: insegnare a qualcuno come trattare bene una signora nel momento giusto, ecco. Almeno lui ci sta provando, non come quell'animale che invece sta facendo un po' di tutto per puntarla e farle fare una fine a dir poco orribile dato che se la prende, di lei non ci rimane praticamente niente da quel che ha visto.
Mica come Shikaku che questi animali li avrebbe potuti fare da solo.
E per l'amor del cielo tienimelo lontano che si sta avvicinando e non mi piace per niente.

[Recupero]
[Chakra: +10]

Presente quando ho detto che mi si sta avvicinando, ovvero poco fa?
Ecco lo ribadisco, mi sta puntando perché in fondo ha capito che guardarmi ne vale la pena.
Oppure si è semplicemente accorto che se si avvicina entro i cinque metri, più o meno, sono completamente fottuta da testa a piedi e nemmeno Shikaku riuscirebbe a salvarmi in questa situazione: appoggio un attimo mano alla colonna che mi ritrovo accanto guardandomi nervosamente intorno, poi qualcosa nel ragazzo cambia e vedo che in qualche modo lancia qualcosa per immobilizzare quella bestiolina che ha la bocca tanto bavosa quanto è grande. Non solo lo ha fatto capitombolare un paio di volte, lo ha anche passato mettendomi nel suo mirino e significa che quella già da sola non scherza. Se magari le altre avrei potuto gestirle in un paio di colpi, questa fiera da sola non avrei nemmeno saputo vedere da dove mi stesse attaccando prima di ritrovarmi la giugulare recisa: probabilmente mi sarei nascosta sperando di non finirgli in bocca, attendendo il momento opportuno per filarmela con o senza carrozza. Senza direi, dato che i cavalli sono scappati.
Come ci torno io alla locanda adesso?
Soprattutto quel carro l'ho pagato un occhio della testa, non sarà per niente semplice recuperare i soldi investiti: probabilmente manderò qualcuno a prenderlo e qualche benefattore che mi regali i cavalli lo troverò, dovrò solo lavorare un pochettino.

Che poi perché sto pensando a come tornare a casa quando se quella cosa non muore là nemmeno ci torno?
Trovarmi qui mi fa pensare che sia estremamente strano che io chiami il mio "locale" come casa, ma i tempi cambiano ed io mi adatto. Sono riuscita a tirare su una cosa mica tanto male, in fondo.
« Finischila. Eh... »
Quella si è presa un paio di colpi ed ha dimostrato di avere la pellaccia durissima mostrando un bel po' di resistenza naturale, è altamente probabile che io non riesca a colpirla più di tanto nemmeno adesso per mandarla definitivamente al tappeto. Se potessi gli tirerei anche i cadaveri dei compagni ma penso che peseranno davvero tanto e non mi permetterebbero di muovermi al meglio delle mie capacità. « Ci lavoriamo. »
Ho perso un sacco di confidenza ma il fatto che Shikaku si sia messo quasi in mezzo e me l'abbia bloccato mi da un po' di sicurezza anche se non mi fa passare il dolore al fianco. Non ho ancora guardato se mi abbia davvero ferita o meno, ho quasi paura di farlo per scoprirmi più debole di quanto mai avessi pensato e sarebbe l'ennesimo schiaffo morale di cui non avrei per niente bisogno.
« Tienilo fermo, ti prego. »
Non mi sarebbe servito poi più di tanto per tirargli contro una palla di fuoco: come prima avrei soffiato dalla bocca un piccolo quantitativo di fiamme che con la mano avrei fatto vorticare su sé stesse accumulandole ed ingrandendo le dimensioni della sfera sempre più, questo fino a lanciarla poi con un gesto delle dita verso la bestia per farla esplodere.
Poi mi sarei spostata, sentivo di aver bisogno di star vicina al mio momentaneo cavaliere per sicurezza mia.
In fondo penso che pur di vedermi ulteriormente ferita avrebbe mosso mari e monti, perché non approfittarne?

Spero finisca presto, inizio a sentirmi stanca: non sono abituato a tutti questi dispendi di energia.
Non in questo modo.
[E7->G7]

[Azione - Fireball + Inner Energy + Heart of Fire II + Burn-Out]
Movimento E5->E7

[Difesa]

Difesa...sì, quale? Non ho mai saputo in vita mia difendermi, figuriamoci se lo so fare adesso dopo che metto mano alle mie energie per la prima volta dopo dieci anni in maniera fin troppo seria. E non si parla di un allenamento, qui si parla di combattere per la propria vita in una sfida che sto clamorosamente perdendo.
Pensavo che sarebbe rimasto fermo, che la tecnica di Shikaku sarebbe stata sufficiente ma probabilmente ho dato troppa fiducia ad una persona che poco fa mi aveva dimostrato di non averne e di essersi dato troppe colpe. Il risultato? Non si tratta solo di un lembo sporco, stracciato e strappato via: si tratta di sangue, si tratta di dolore, stanchezza e soprattutto si tratta di paura.
Perché concedetemelo, arrivare al punto di sentire talmente tanto dolore da non riuscire a pensare a cosa potrebbe succedere nell'arco di cinque minuti mi mette addosso un panico che non provavo da veramente tanto, tanto tempo. Sento la gamba farmi male, sento calore e freddo allo stesso tempo in un ringhio somatico che sembra quasi volermi lacerare via quell'arto: non riesco a tenermi in piedi e dopo un paio di colpi con la mano sulla testa di quell'animale mi trovo a cadere a terra con l'espressione più brutta che mi sia mai stata vista fare.
Urlo perché mi fa male.
Mi fa male perché urlo.
Ho paura.
[Danno subito: 80]

[Recupero]
[Chakra: +10]

Non ho molto dove guardare se non quell'animale che provo a scalciare con la gamba libera ma non ci riesco, il dolore mi prende talmente tanto che non riesco nemmeno a muovere l'altra gamba. Per pochi secondi sono paralizzata dalle mie stesse urla e da ciò che mi esce dalla gamba e me la stringe: probabilmente le mie grida hanno raggiunto qualche orecchio spingendolo a correre ancor più veloce mentre quest'animale se la prende con me e Shikaku starà forse realizzando di aver commesso un errore così come pure io nel pensare di essere abbastanza lontana, al sicuro.
Ed ora? Ed ora non capisco nemmeno se la cosa giusta da fare sia urlare o fermarmi a riflettere un attimo nonostante sia al lumicino, inizio a non vederci più ma so di aver guardato in direzione di Shikaku chiedendogli disperatamente aiuto, non sarò lucida ma di poche cose sono sicura e questa è una di quelle. Probabilmente ho anche le lacrime agli occhi dalla paura nonostante mi fossi ripromessa di non farmi mai più vedere da nessuno con le lacrime agli occhi ma come non posso in questa situazione dove davvero sono vicina a non aprire di più gli occhi? La cosa che mi lascia un grosso rammarico è che non lo farei contro un avversario potente, qualcuno che non posso sconfiggere perché di un'altra categoria. Lo farei contro un misero e stupido animale mentre Shikaku da solo avrebbe potuto farli fuori tutti quanti senza troppi problemi.

Mi fa male la gola, probabilmente sto sforzando troppo le corde vocali.
"Ridimmelo quando siamo da soli", ovvero? Davvero voglio andarmene così senza aver provato a lasciare un regalo a questa cosa? Stringo i denti e mi mordo un attimo il labbro inferiore, poco importa se sanguinerà perché sono messa già abbastanza male di mio ma mi serve per recuperare un po' di lucidità e soprattutto dignità. Forse sarò ripetitiva, forse non conoscerò altre soluzioni ma da questa distanza sono sicura di non poter mancare il mio bersaglio: non riesco a capire dove trovo tutto questo fiato nei polmoni, ma quando butto fuori l'aria lo faccio con lingue di fuoco e fiamme che danzano fra di loro e si accumulano. Probabilmente mi esploderanno in faccia ma non ho praticamente più niente da perdere.
Sto facendo davvero la figura dell'Uchiha degno del mio nome, devo dire, a piangere e rotolarmi urlando in preda al panico.
Se proprio devo disonorare il mio clan, lo farò sputando del fuoco in faccia a quell'animale.
[Azione - Fireball + Inner Energy + Heart of Fire II + Burn-Out]

Ma è vicino e forse con un po' di impegno riesco a togliermelo di dosso, devo solo cercare non di calmarmi ma di recuperare energie e tirare una scarica elettrica con parte delle mie ultime energie, quelle che mi rimangono. Si tratta di ultime volontà e non credo che interessi che recitino di voler vivere, non dipende solo da me ora ma da ciò che mi morde e da chi mi sta guardando morire. E farà qualcosa, se lo conosco un minimo: probabilmente gli salterà addosso ma vedremo.
Sarebbe brutto che le mie ultime immagini fossero quelle di una bestia che mi sbrana la gamba sbavandomi addosso.
[Rapido - Electric Barrier + Charge]