[FREE ROLE] Al cospetto della Prescelta

Puntuale, preciso e pungente al punto giusto. Le parole di Asker ancora una volta avevano perfettamente inquadrato la situazione. Facendo appella alla coscienza di Lavinia ed al suo senso di responsabilità, riuscì a spingerla a rivelare dettagli fondamentali che probabilmente mai avrebbe rivelato di fronte ad “avversari” politici. Infondo rivangare il passato non serviva a nulla.

So solo che Sir Eitoke non era venuto sino ad Estelthia sotto copertura semplicemente per incontrare me e per rivedere sua figlia. So di per certo che ha incontrato qualcun altro. Tuttavia non ha fatto parola con me di chi fosse questo qualcuno, ne di che tipo di affari dovesse sbrigare.

Testa bassa e voce rammaricata. Era tutto quello che aveva da dire e comunque non avrebbe cambiato la sua opinione circa quell’uomo. Reputava che anche lui fosse in qualche modo una vittima, non a caso era morto.

Bene, direi che sei stata esaustiva zia. E’ evidente che hai omesso di dire la verità per timore che questa venisse fraintesa, così come è evidente che volevi proteggere la reputazione di una persona che hai sempre creduto fedele e giusta nei tuoi riguardi. Ciononostante reputo che certi tuoi atteggiamenti palesemente anti imperiali siano estremamente lesivi per l’immagine della nostra regione, soprattutto perché provengono da una donna che ha grande influenza. Ma mi riservo di discutere con te in privato riguardo a ciò, così come mi riservo l’onore di prendere eventuali provvedimenti per i tuoi atteggiamenti.

L'anziana fece un verso di stizza, ma non osò dire nulla. Tra Jisabella e Nyoko invece vi fu un cenno positivo. C'era molta intesa e collaborazione tra le due. Non era un caso che Arcadia fosse oramai considerata inscindibile dall'Impero.

Allo stesso modo io mio riserbo l’onere di sanzionare i comportamenti del qui presente Capitano Swan. Nonostante le sue intuizioni si siano rivelate parzialmente corrette, il suo modo di agire è stato comunque riprovevole e lesivo per lo stemma che porta al petto. Ci aggiorneremo in questi giorni lady Canthora. Prendo congedo.

Insomma ognuno si sarebbe lavato i panni sporchi in casa propria. Nyoko e Lanya sarebbero quindi uscite. Lo stesso avrebbe fatto Lavinia, accompagnata da due soldati entrati apposta per scortarla alle sue stanze. Saresti rimasto solo con la Prescelta la quale tirò un lungo sospiro di sollievo. Evidentemente anche lei era rimasta stressata dalla situazione, ma il fatto che non ti avesse mandato ancora via era una chiara prova che avevi conquistato la sua fiducia. Tanto più che, dopo essersi riparata dietro ad un separé, avrebbe cominciato a spogliarsi della sua veste. Potevi vedere l'ombra del suo corpo nudo venire riflessa sulla bianca tela del separé. Non era da tutti assistere al cambio d'abito di una carica così alta. Di una donna così affascinante.

Evidentemente mia zia non aveva assolutamente idea di chi abbia potuto sottrarmi il medaglione. Ma una cosa è certa: Eitoke non aveva ne la possibilità ne le capacità per potermi sottrarre e manomettere il medaglione. Quest’ultimo è stato affidato a lui da qualcuno nella speranza di farlo intrufolare nel cuore delle Rovine senza doversi preoccuparsi del "giudizio della natura". Ergo la persona che mi ha sottratto il medaglione è più che consapevole della presenza del "giudizio della natura" e potenzialmente potrebbe anche conoscere i segreti custoditi all’interno delle Rovine. D'altronde le parole di mia zia confermano che Eitoke è stato qui ad Estelthia per incontrare qualcuno.

Parlava da dietro il separé, mentre potevi vedere le forme del suo corpo che lentamente venivano coperte da nuove vesti.

Purtroppo per lui, ha fatto male i conti: come ho già detto il medaglione non protegge affatto dal "giudizio della natura". C'è anche da considerare che Eitoke non era solo. Era affiancato da quei due loschi individui, due criminali della peggior specie. Ma non ho idea se lavorasse assieme a quei due o se fosse stato costretto a collaborare con loro nella speranza di conseguire una qualche promessa o un qualche vantaggio. Spero che la generale Nyoko nei prossimi giorni saprà darci qualche informazione in più riguardo quei due criminali, per capire se facessero parte di una qualche organizzazione.

Uscì da dietro il separé: aveva messo un'armatura regale con una corona sul capo. Era semplicemente stupenda.

Quanto a me, cercherò di fare di tutto per stanare colui che mi ha sottratto il medaglione. Deve essere necessariamente qualcuno che abita qui a palazzo. E ho il forte sospetto che si tratti di qualche indipendentista: anche se la guerra è finita da ormai diversi anni, il malcontento di certi personaggi è ancora molto alto, soprattutto di chi un tempo era in stretto contatto con i Daymio e si è visto depredato delle sue ricchezze e del suo status sociale. Fortunatamente sono correnti piuttosto isolate, ma non escludo che possano cercare di boicottare dall'interno i buoni rapporti che si sono instaurati tra Arcadia e l'Impero.

Dunque avrebbe fatto qualche passo in tua direzione per poi porgerti il suo medaglione.

Prendilo, ci aiuterà a tenerci in contatto. Vorrei che tu mi aiutassi ad indagare su chi potrebbe essere intenzionato ad appropriarsi dei segreti delle Rovine. Ma non fare assolutamente parola con nessuno del fatto che qui a palazzo si nasconde un traditore. Posso contare su di te?

Il più dolce dei sorrisi si disegnò sulle sue labbra. Era una richiesta ufficiale posta con estremo garbo. Ma per portarla a termine avresti dovuto dubitare di tutti e fidarti solo di pochissime persone. Ne saresti stato in grado?

[...]

Per un involontario scherzo del destino eccovi uno sopra l'altro. Mariel ti era letteralmente caduta con il sedere addosso, ma era talmente leggera che non credo ti avrebbe fatto del male. In ogni caso l'inaspettata situazione vi avrebbe di nuovo fatti trovare estremamente vicini ed avrebbe riacceso in Mariel la scintilla dell'amore, ricordandole il vero motivo per cui alla fine si era truccata e vestita in quel modo. Si portò una mano davanti alla bocca, quasi fosse preoccupata, e si fece di nuovo rossa in viso.

S-scusa! T-ti ho fatto male?

Forse si sentiva in colpa: in colpa di aver fatto una figuraccia, in colpa di essersi illusa che avrebbe potuto piacerti..

Nemmeno questa volta, così vicini l’uno all’altro, Jericho si fece cavaliere. Mariel aveva già fantasticato che lui l’avrebbe presa per i fianchi, tratta a se e baciata con passione. E invece così non fu, per questo motivo non avrebbe più provato a flirtare con lui. Si sentiva stupida e non era piacevole per una ragazza essere continuamente rifiutata, non dopo tutte quelle volte che gli aveva dato l’occasione di prendere la palla al balzo. E dire che l’inizio era stato veramente promettente.

Così, dopo essersi rimessa in piedi, avrebbe accompagnato Jericho sino all’infermeria dove si trovava la bambina. Dormiva come un angioletto la piccola e forse il medico, dopo averle controllato la cartella clinica, ve ne sareste andati lasciandola riposare in compagnia delle altre adepte. Era arrivato il momento dei saluti.

Ci rivedremo?

Chiese Mariel con un filo di voce. Era delusa dall’appuntamento ma una cotta non passava di certo nel giro di pochi minuti.