Erano da poco passate le sei, ma già tutti erano al lavoro febbrilmente per sistemare le carrozze, i carichi e le bardature sopra ai pachidermi. La maggior parte dei mercenari della scorta era ancora tra le braccia di morfeo, ma non Koshiro: quest'ultimo si era svegliato molto prima per la preoccupazione e non riuscendo più a dormire, si era offerto volontario di supervisionare le operazioni di allestimento insieme ad un paio di guerrieri.
I due sembravano di tutt'altra risma rispetto ai comuni mercenari visti fin'ora, perfino di quelli meglio equipaggiati: entrambi muscolosi ed in possesso di una coppia di armi, sebbene di diverse dimensioni; dietro le spalle avevano un grosso scudo ed indossavano delle corazze a scaglie di diverso spessore.
Dai loro volti non sembrava trasparire la paura vista negli altri mercenari e parlottavano in tranquillità; mentre, di tanto in tanto, controllavano alcune casse prima di essere caricate.
Qualcosa suggeriva all’aspirante samurai che quei due sarebbero stati l'avanguardia del convoglio.
...
Dieci minuti prima della partenza, quando la scorta era riunita al completo, l'ometto con gli occhiali salì sopra una delle bestie da soma e spiegò ad alta voce più in dettaglio le loro mansioni.
Per chi non ha mai partecipato voglio augurarvi buona fortuna, è il massimo che possa fare per voi, quando sarete "là fuori"...Indicando vistosamente la direzione con l'intero braccio.
... potrete contare solamente su voi stessi, nessuno vi verrà in aiuto se una freccia vi trapasserà il petto o sarete troppo spossati per continuare a combattere e stare al passo.Lo Shimada aveva ascoltato quelle tre parole in fila così spesso ieri che non poteva fare a meno di sentire montare l'ansia mentre le ripetevano ogni volta.
Messo bene in chiaro questo punto fondamentale, passo a rispiegarvi con cura il vostro contratto: se svolgerete perfettamente il vostro lavoro, verrete pagati a destinazione per il compenso pattuito, più un bonus; se durante la traversata alcune merci venissero trafugate, niente bonus. Perdere anche una sola di queste bestie (e quindi l'intero carico sopra) ridurrà della metà il compenso di tutti voi... se ne perdiamo due o più, potete ritenetevi fortunati se verrete catturati dagli indigeni.Cercando di enfatizzare l'ultima parte, non per instillare timore, ma per spronare ad avere il massimo dalla scorta.
Se verrete uccisi o catturati dopo aver perso di vista il convoglio, non sarà una mia responsabilità, accettando l'incarico vi siete esposti a questo rischio di spontanea volontà. Ovviamente le vostre famiglie o amici non vedranno un becco di un quattrino in questa circostanza.I più esperti non sembravano intimoriti, sicuri di superare anche quel viaggio; mentre alcuni novizi sembravano nutrire sentimenti contrastanti a riguardo.
Ora passiamo alla strategia che adottiamo, molti di voi la conosceranno già, ma per i nuovi o le teste bacate la esporrò ancora una volta:
Le bestie più grandi e con il carico più prezioso si trovano in testa, precedute da un'avanguardia a "cavallo" per aprire la strada in caso di imprevisti; i veterani si posizioneranno a difesa della testa, a seconda della vostra esperienza verrete assegnati in posizioni più avanzate, i novizi dovranno pensare alle retrovie. In caso eccezionali alcuni veterani potranno sopperire alle mancanze degli inesperti e raggiungere la coda della carovana.
Ricordatevi: mentre non ci saranno scontri reggetevi ai pachidermi; se ci saranno imprevisti come ostacoli sulla strada, scendete e rimuoveteli nella maniera più rapida. Quando inizieranno a piovere frecce, rimanete mobili e pensate solamente a schivare; quando inizieranno i primi assalti di selvaggi, briganti o di entrambi, scendete e bloccateli a terra.
Brevi scontri, massimo sei secondi, poi dovrete correre con le vostre gambe ed intercettare gli aggressori più vicini; non riparatevi sotto le bestie e non provate a fuggire, ve lo dico per il vostro bene.Un colpo di tosse dell'ometto di mezz'età concluse l'elenco delle istruzioni. Schiarita la voce, urlò un ultimo ordine.
IN MARCIA!All'unisono gli uomini scattarono, guidati dalla logistica all'interno delle carrozze. Koshiro venne assegnato alla penultima bestia (in totale erano otto), insieme ad altre mezze cartucce; fortunatamente non vi erano solo guerrieri alla prima esperienza di scorta.
...
Mezza giornata più tardi la marcia proseguiva lenta, secondo i dipendenti alla guida di quei pachidermi (di cui nessuno si era ancora degnato di rivelargli il nome!!£1!) il passo si sarebbe fatto molto più sostenuto durante il pericolo. Per il momento l'ex-shinobi alternava una camminata veloce, al sorreggersi ad una corda sul fianco della creatura, addirittura guadagnando ore di sonno quando si sosteneva al mezzo di trasporto.
Durante quelle ore, il convoglio si fermò per ben due volte, non riuscendo a rimuovere gli ostacoli sul loro cammino abbastanza velocemente o dovendo prendere una via alternativa a causa di un allagamento del percorso programmato. Innervosendo tutti i presenti, tranne lo Shimada concentrato solamente sulla missione... il suo retaggio da ninja doveva pur servire a qualcosa di utile.
La deviazione li aveva portati su un terreno più fangoso e ricco di vegetazione. Quelle enormi creature sembravano gradire quel fuori programma, per nulla rallentate dal terreno instabile e cibandosi avidamente delle tenere foglie sulla loro strada mentre avanzavano, spaventando la piccola fauna autoctona.
Fin lì filò liscio come l'olio, ma addentrandosi di più nella fitta foresta la musica sarebbe cambiata presto.
Mentre costeggiavano uno stagno coperto da mangrovie ed altri viticci, lo spadaccino notò immediatamente la cessazione repentina dei richiami dei volatili. Messo in allarme da quell'inconsueta circostanza, risalì agilmente il fianco del pachiderma per avvertire tempestivamente il conducente; quest'ultimo alla fine del proprio turno, svegliò immediatamente il suo sostituto e cominciò a sbattere energicamente una spranga di metallo contro un sostegno dello stesso materiale a ritmo cadenzato.
Immediatamente l'andatura delle creature si fece più rapida, rischiando di sbalzare via i mercenari meno reattivi; pochi secondi dopo tutta la carovana imitò quel segnale. Nessuno aveva detto nulla a riguardo alla scorta, ma i guerrieri rodati sapevano cosa significasse ed il motivo di tanto baccano, estraendo preventivamente l'equipaggiamento in loro possesso.
Assicurarsi che la fauna del luogo non sia semplicemente nascosta e silente per paura; destare i soldati di ventura più stanchi o addormentati ed a tutti gli effetti queste creature riconoscono quel segnale come l'ordine "va più veloce"... ultimo, ma non per importanza, far desistere i rapinatori dall'attaccare se ancora nascosti, avendo perso l’effetto sorpresa.Non ci volle molto prima che i primi assalitori misero fuori il naso dai loro appostamenti subacquei o arboricoli, apparendo in maniera abbastanza scenica e terrificante per alcuni. Seguì la prima salva di frecce, dirette sui fianchi delle mastodontiche bestie; queste ultime non subirono alcun danno, le frecce rimbalzavano o si conficcavano nel grasso superficiale senza recare reali danni. A subire delle serie ferite, furono alcuni guerrieri colti di sorpresa da quell'attacco.
Fortunatamente l'ex-shinobi, evitò di venire colpito da una di esse grazie ad una schivata in extremis, istintiva e dovuta dall'esperienza avuta ad Estheltia poco tempo fa.
A quel punto il ritmo prodotto delle percussioni si fece più intenso e di conseguenza l'andatura dell'intero convoglio divenne una corsa vera e propria. Le urla di intimorimento dei rapinatori vennero completamente smorzate dal rumore della carovana alla massima velocità, riducendo la paura provocata nella mente dei difensori, rispondendo alla carica dei primi assalitori con una carica a loro volta.
Koshiro in quel frangente decise di non agire, risparmiando le forze e soprattutto rimanendo in allerta per evitare spiacevoli sorprese, schivando di tanto in tanto qualche dardo diretto verso di lui.
Gli aggressori si stanno concentrando sulle tre carrozze più arretrate, ignorando la testa. Probabilmente hanno già un piano per isolarle dal resto del convoglio.Fu in quel momento che l’aspirante samurai individuò un uomo ancora seminascosto tra la boscaglia: sebbene quest'ultimo assalitore non fosse uno sprovveduto, quel movimento repentino all'ultimo momento, sicuro che l'attenzione fosse tutta per l'assalto della fanteria, lo tradì palesemente all'occhio dell'attento spadaccino.
Lo Shimada smontò dal pachiderma, proseguendo sul terreno fangoso; ogni passo sembrava dover trasportare ben più del suo peso corporeo, rendendo la sua missione ancor più difficile. Senza contare qualche aggressore che tentava in vano di colpirlo, liberandosi di loro con un colpo ben assestato, continuando nel suo pedinamento. Non conosceva la sua prossima mossa, ma sarebbe stato pronto a fermarlo.
Si è fermato.Il misterioso assalitore caricò sulla mano una voluminosa pirosfera, attirando l'attenzione dei mercenari più vigili; purtroppo ognuno di loro era già impegnato a combattere, non riuscendo a fermarlo prima di completare l'incantesimo. Quella distruttiva magia sarebbe stata scagliata verso una porzione di terreno, decisamente più asciutto rispetto al resto dell'acquitrino.
Mancavano pochi attimi all'impatto, ma con un perfetto tempismo l'ex-shinobi intercettò la palla di fiamme incandescenti. Rimediando qualche ustione, ma scongiurando il peggio.
Doveva trattarsi di una sorta di trappola, forse esplosivi, contavano di far cadere le bestie all'interno di una voragine.Seguì un'altra pirosfera, anch'essa bloccata col proprio corpo da Koshiro. Sarebbe stato più facile con i ninjutsu, ma non voleva inimicarsi tutti i presenti: purtroppo era costretto a sopportare il dolore e l'umiliazione di non possedere una risposta adeguata.
Cosa mi sono ridotto a fare...L'assalitore a quel punto calò dalla propria posizione privilegiata, scattando con dei pugnali in mano verso lo spadaccino: contava di vendicarsi per quell'affronto subito alla svelta, viste le condizioni del mercenario e di unirsi col resto dei suoi uomini all'assalto diretto delle carrozze.
Le sue speranze vennero disilluse dalla tenacia dimostrata dal suo avversario: l'ex-shinobi parò tutti i suoi fendenti con la sua spada ancora nel suo fodero, tenendogli testa, mentre correva dietro al convoglio.
Una freccia vagante colpì il ginocchio dell'assalitore piromante, costringendolo a cedere il passo, senza prima aver tentato una sortita dalla distanza con i pugnali verso chi lo aveva ingaggiato. Uno venne deviato, mentre l'altro si conficcò nella carne del bersaglio, senza arrecare abbastanza danni da rallentare la sua avanzata.
Con un ultimo sforzo, Koshiro salì sull'ultimo pachiderma facente parte del convoglio, menando qualche fendente se qualche rapinatore si avvicinava troppo alla sua posizione; si libero del coltello e tornò a guardare dietro di se per scorgere ancora una volta il suo avversario.
Sembra si sia ritirato... ma la ferita non smette di sanguinare.Constatò digrignando i denti. Come prima sfida contro un guerriero dotato aveva fatto pena, ma era riuscito comunque a sopravvivere. Ben presto gli assalitori smisero di attaccare e finalmente la scorta poteva godersi un pò di riposo prima del prossimo imprevisto.
Alle loro spalle si erano lasciati una scia di cadaveri, ma molto meno consistente rispetto alle aspettative dell'ex-shinobi.
Evidentemente nemmeno loro volevano una carneficina, ma semplicemente riuscire ad avere la meglio con il numero e trafugare il possibile.I caduti di entrambe le parti sarebbero divenuti il cibo della fauna presente nel pantano, da corvi saprofaghi a bestie più voluminose e soprattutto pericolose... fino ad arrivare a manifestazioni terrificanti di una natura davvero crudele.
...
La traversata della giungla durò ancora per molto. Sporadici gruppi di ladri o nativi tentava invano di potersi appropriare della merce del convoglio, respinti ogni volta da manuale dai difensori. Quel primo confronto con gli assalitori organizzati gli aveva fatto capire come funzionassero le cose lì, sfoltendo il numero di incapaci e lasciando inalterato quello dei guerrieri più forti.
Tra loro vi era l'ex-shinobi, ancora in vita nonostante le ferite ricevute; per sua fortuna venne aiutato dai suoi colleghi temporanei e poteva presentarsi a Louyhong in condizioni decenti.
Finalmente la palude stava cedendo il passo a terreni più rigogliosi e vivibili, allontanando definitivamente lo spettro di un altro assalto ben pianificato e più o meno tutti potevano abbandonarsi ad breve sonno ristoratore senza preoccupazioni.
...
Diverse ore più tardi, nella zona commerciale di Louyhong...
Sapevo che ce l'avresti fatta... non ti preoccupare, la prima volta è intensa per tutti.L'ho notato.Replicò freddo al mandante dell'incarico. Si trovavano all'interno di un magazzino nell'avamposto imperiale ephiorese, il contratto concluso e la paga finalmente nelle mani dello Shimada.
Ancora una domanda: gli altri mercenari borbottavano della tua riluttanza a sfoderare la tua spada, perchè non hai combattuto seriamente?Chiese curioso l'ometto, era davvero strano possedere una katana, ma non volerla usare.
Il mio compito era difendere il carico, non c'era bisogno di perdere tempo ad estrarre la mia arma.Koshiro sdrammatizzò l'atmosfera con quell'affermazione, non voleva apparire debole agli occhi di quel commerciante, poteva essere ingaggiato nuovamente in futuro da quest'ultimo. Quella sparata sortì l'effetto sperato, l'ometto scoppiò a ridere, colpendo l'interlocutore con una pacifica pacca sulla schiena.
Bel lavoro comunque, è anche merito tuo se ci siamo accorti dell'imboscata in anticipo e qualcuno mi ha anche detto che ti sei immolato per proteggere le bestie dal fuoco: lodevole da parte tua... anche se terribilmente sconsiderato.Sottintendendo, neanche troppo, un'azione molto stupida; nessuno si era reso conto di una possibile trappola esplosiva camuffata goffamente. Se quel piromante fosse riuscito nel suo scopo, forse non sarebbero lì a festeggiare.
L'ex-shinobi rimase in silenzio, non c'era motivo di fare presente quel "dettaglio" adesso, poteva anche essere preso per bugiardo o pazzo.
Più importante: ecco il compenso stabilito. Le tue azioni ti sono valse un piccolo premio, te lo sei meritato.Aggiunse alla borsa di monete altro metallo luccicante, porgendogliela senza alcun rimorso di privarsene.
Ti consiglio di spenderli nel bordello al centro del quartiere commerciale di Louyhong, sono sicuro sicuro che ne varrà la pena...Koshiro rispose con un sorriso complice, più eloquente di mille parole. Entrambi parevano condividere la passione per la belle donne, ma forse il mercante aveva degli interessi economici in quel locale.
... se avrai bisogno di altro lavoro cerca il nome di Corwin Gale, mi occupo di trasporti in tutto il continente, terrò in considerazione il tuo nome in futuro.Lo farò senz'altro.Il samurai novizio accennò un inchino in segno di reverenza; quest'ultimo lo derise e lo salutò in maniera informale, tornando ai suoi affari.
Non conosceva granché del suo ex-datore di lavoro, probabilmente era un aldarese o addirittura un imperiale; ma in quel momento non importava, doveva pur sfamarsi in qualche modo e se poteva farlo con i soldi dell'Impero tanto meglio, suonava come una piccola rivincita personale.
Nei giorni successivi alloggiò in una taverna in periferia, non voleva dare nell'occhio o scialacquare immediatamente i suoi pochi averi; aveva già speso abbastanza denaro per rimpiazzare i suoi abiti rovinati e in prostitute, non voleva ritrovarsi al verde prima del Braxamundis.
Inoltre voleva portare qualche dono al suo amico Yamato, non si vedevano da molto tempo e si sarebbe vergognato a presentarsi a mani vuote.