Hataris

Scaar (Ryuk*) , Rain (Gh0st)

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    Quello che Blu vide entrando nell'accampamento fu brutto e grottesco.
    Blu sapeva che la regione fosse popolata da strane e aggressive creature, ma non immaginava che il suo gesto di attirarne una all'accampamento potesse avere conseguenze così disastrose. I mostri ora erano almeno una decina, di cui un paio enormemente più grandi degli altri.
    I soldati, colti alla sprovvista, venivano per la maggior parte attaccati mentre cercavano di recuperare le proprie armi nascoste chissà dove. Quelli che invece erano già equipaggiati ed erano di guardia, riuscivano a difendersi e in qualche caso a far fuori qualche creatura.
    Questo non andava bene.
    Per quanto la ragazza fosse adorabile nell'aspetto e nei modi, nei confronti dell'Impero nutriva un rancore atavico senza alcuna speranza. La sua vita non valeva nulla se paragonata alla possibilità di infliggere quanti più danni possibile all'entità onnipotente che tutto aveva preso da quelle terre.
    Si sarebbe volentieri gettata da sola all'assalto della capitale se avesse potuto, giusto per uccidere quanti più imperiali possibile, ma non era stupida. Sapeva che l'unico modo per cambiare le carte in tavola sul tavoliere del mondo era a fianco di Rain, quel Rain che da solo aveva deciso di prendersi sulle spalle il destino di tutto il mondo libero.
    Lei sarebbe rimasta sempre al suo fianco, fedele.
    Tu cosa fai qui? Mettiti in salvo!
    Il flusso dei pensieri venne interrotto dalla voce di un soldato a una decina di metri da lei che correva verso l'accampamento. Aveva una spada nel fodero ma non la stava utilizzando. Forse stava per chiamare rinforzi o per fare un resoconto a qualche stupido superiore.
    Blu fece un'espressione perplessa e rimase ferma.
    Durò un attimo: l'uomo deviò il suo percorso, avvicinandosi verso di lei, poi le prese il polso.
    Ora poteva vederlo bene quel soldato: forse sulla trentina, l'attaccatura dei capelli già in preoccupante ritirata sulla sua testa, la barba incolta, dei baffi unti.
    Vieni all'accampamento, i mostri della palude ci stanno attaccando!
    Provò a trascinarla via, ma Blu puntò i piedi al terreno e non si mosse.
    Che..?
    Non fece in tempo a girarsi che la ragazza gli assestò un colpo a palmo aperto sul fianco.
    [Azione] Break Point
    CITAZIONE
    Action: Break Point
    [Azione]
    Il guerriero individua un apertura nella difesa dell'avversario, sfruttandola per colpire una parte del suo corpo particolarmente sensibile. E' un attacco fisico disarmato che applica STUN ed ignora 10 + [10 x Rank] di blocco delle armature.
    Se l'avversario è sotto al 40% della sua vita, applicherà anche CRIPPLE.
    Non applica Kemto.
    [Cooldown 2 turni]

    L'uomo, colpito alle costole, immediatamente si accasciò, stordito. Improvvisamente si era trovato senza fiato, senza energie e il corpo gli si era bloccato a causa di un qualche tipo di forza.
    Blu notò come lo sguardo dell'uomo, più che impaurito, fosse confuso.
    Non capiva, proprio non ce la faceva. Come poteva un onorevole ed eroico soldato dell'impero essere attaccato da una ragazza? Come poteva qualcuno a cui era stato strappato via tutto attaccare il servo di una dittatura autoritaria e ingiusta?
    Era questo che Blu non sopportava. I soldati, gli ufficiali poi in particolar modo, non concepivano come qualcuno potesse odiare l'impero. Erano troppo stupidi e dogmatici per capire la realtà delle cose.
    La ragazza concluse il lavoro con un calcio girato alto mirando alla testa della vittima inerme. Un'esecuzione da manuale, da perfetta marzialista.
    [Rapido] Attacco Corpo a Corpo
    L'uomo venne colpito in pieno e cadde a terra con un tonfo: probabilmente aveva perso i sensi.
    Quel calcio eseguito in maniera così pulita e perfetta, accompagnato anche da un piccolo kiai, avrebbe fatto sciogliere il maestro Yato.
    Anche Rain, in realtà, avrebbe apprezzato.
    Un piccolo brivido di emozione le salì per la schiena. Helen neanche sapeva combattere...
    Un rumore metallico le impedì di proseguire quel flusso di pensieri che tante volte aveva percorso nella sua mente.
    A una ventina di metri da lei un combattimento epico, per la sopravvivenza della propria specie, stava avendo luogo. Un guerriero imperiale massiccio e robusto stava avendo una schermaglia contro un paio delle due creature, miracolosamente tenendole a bada entrambe.
    L'uomo era grosso e sembrava sapere il fatto suo; probabilmente era un soldato scelto, un caposquadra o qualcosa di simile. Con grande prontezza di riflessi riusciva a capire da quale parte l'attacco sarebbe arrivato e lì posizionava il suo gigantesco scudo ovale. Il mostruoso nemico impattava lì con la coda o con la testa, per poi venire allontanato da un fendente di spadone che l'uomo impugnava con una facilità disarmante. A giudicare dalle dimensioni, lei avrebbe dovuto usare due mani per tenere anche solo la spada o solo lo scudo.
    Le bestie si alternavano negli attacchi ma l'uomo teneva, eroico, la posizione. Ogni tanto i suoi fendenti colpivano di striscio una delle bestie, infliggendo una ferita moderata.
    Blu si avvicinò ulteriormente e prese la mira mettendo il palmo della mano destra aperto davanti a sé. Con una precisione chirurgica fece partire un proiettile d'aria, piccolo e concentrato, verso la battaglia. La piccola folata d'energia, assolutamente silenziosa, colpì in pieno la nuca dell'uomo, aprendo un superficiale taglio che in pochi istanti iniziò a sanguinare.
    Cosa?
    [Rapido] Wind Scythe
    CITAZIONE
    Skill: Wind Scythe
    [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Una folata di vento molto concentrata dalla pressione altissima e tanto localizzata da essere tagliente. Gittata 15 metri.
    [Danno: 20]
    [Chakra: 10]
    [Cooldown 1 per turno]

    Urlò il guerriero, imprecando. Si girò verso Blu, che era a una decina di metri da lui, per vedere da dove fosse partito il proiettile. Quell'istante gli fu fatale. Una delle due creature approfittò di quel secondo di distrazione per colpirlo con una codata in pieno petto.
    L'uomo cadde, impotente. L'armatura pesante gli avrebbe reso impossibile alzarsi in quella situazione, quindi il suo destino era ormai scritto.
    La seconda bestia si avventò su di lui, finalmente libera da ogni impedimento.
    Un'ultima volta il guerriero menò un fendente alla cieca davanti a lui, sperando di allontanare i mostri. Uno dei due venne colpito in pieno, ma nell'istante successivo entrambe le creature si avventarono su di lui, affamate e furiose.
    La scena era orrenda, ma Blu, come sempre, sorrise.
    L'accampamento era nel panico più totale: urla e ruggiti si sentivano da decine di metri di distanza.
    Di Scaar, però, nemmeno l'ombra. Anche se non fosse tornato, si disse Blu, la missione aveva comunque portato degli esiti positivi.

    CITAZIONE
    Potenza:
    Vita: 250
    Chakra: 350-10=340

    Distanza: //

    Abilità/Passive:

    Discipline:
    Corpo a Corpo III
    Elemento: Aria II
    Elemento: Acqua III
    Arte Segreta: Dragone Dorato II

    Link Scheda

    Slot Usati:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Slot Rimanenti:

    Auree/Stance/Effetti:

    Status/Buff:

    Equip:
    Bastone (Danno 10) - Spazzata
    Protezione III (Blocca 50)



    Edited by Gh0st - 26/5/2018, 13:58
     
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    Il capitano indugiava con la punta della propria lama sul viso di Scaar, facendola scivolare dalla guancia alla base del collo. Dal giorno che ti trasferirono ho udito notizie sconcertanti. Tu, un terrorista suicida senza più nessun motivo per vivere, accumulavi meriti su meriti tra i ranghi dell'impero fino ad avere un'unità tutta tua e grande libertà di iniziativa. Ancora oggi che ti ho di nuovo qui davanti agli occhi non riesco a capire come tutto ciò sia possibile. Ora, al diavolo l'assalto all'accampamento, Rain e questa merda di posto. Mi dirai qui e ora... come ha fatto un reietto come te che non ha mai avuto interessi nell'alzare un dito per aiutare la causa, a fare tanta strada. E bada, conta la mia pazienza come esaurita del tutto, non sono in vena per i tuoi giochetti!

    Le parole del capitano erano sussurrate, quasi dei sibili rabbiosi a denti stretti. Scaar non lo aveva mai visto così prima di allora. Era sempre stato un esempio fulgido di disciplina e padronanza, capace di affrontare assennatamente le situazioni più disperate e guidare i suoi uomini verso la vittoria. Era questa la fama del capitano Reinham. Chissà come avrebbero reagito i suoi uomini vedendo quel suo lato mai mostrato finora.

    Doveva essere arrivato all'esasperazione, pensò Scaar. Ma per la prima volta, ebbe l'impressione di parlare con il vero Reinham.

    Il corvino annuì spasticamente, cercando di trattenere il proprio ghigno compiaciuto. D'accordo d'accordo, vuoi sapere come ho fatto?

    Lo indicò con un cenno della testa. Il motivo ce l'hai proprio sotto al naso kehehehe

    Reinham non capì, aggrottando lievemente le sopracciglia confuso. Intendi me? Come?

    Scaar dondolò il capo in cenno negativo. Ma no, non tu. Il vostro atteggiamento. Il vostro dannato orgoglio e la vostra presunzione...

    Si inumidì le labbra per cominciare a spiegare. Ora che Reinham parlava come un essere umano normale, sentì di dovergli delle spiegazioni per qualche motivo.

    Dopo gli avvenimenti al villaggio di Wilde, il generale Hartgard volle avermi direttamente sotto la sua supervisione.

    Hartgard.... dovevo immaginarlo... voleva torturarti di nuovo? Chiese Reinham tornando per un secondo alla sua solita empatia da paladino delle cause perse. Scaar tentò di ignorare la propria irritazione.

    Già, Hartgard. Credeva che volessi fregiarmi di opere buone per avere una riduzione di pena. Mirava a scoprire il mio bluff e schiacciare il mio spirito, ricordandomi quanto miserevole fosse la mia condizione.

    Scaar fece un sorriso storto. La sua arroganza gli si è ritorta contro. Ad Aldaresia ero sotto gli occhi di tutti, l'alto comando imperiale. Notai che più aiutavo l'impero a scovare ninja e mi distinguevo in battaglia, più Hartgard ribolliva di rabbia. Continuai a farlo sempre meglio, sperando di annegarlo nella sua stessa bile.

    Ma i ninja.... quelli erano tuoi alleati. Come hai potuto tradirli in quel modo?

    L'altro si fece improvvisamente serio a quella domanda, tanto che a Reinham sembrò di averlo in qualche modo insultato, anche se non capiva perché. I ninja erano feccia. Così come lo è l'impero e chiunque altro usi la guerra per ottenere la pace. Per me sono sullo stesso merdoso piano.

    Reinham assunse un'espressione di scherno. Bei discorsi per un assassino incallito.

    Scaar addolcì l'espressione sul suo volto, ostentando serenità. Almeno io non sono un'ipocrita. Non tento di spacciare la mia merda per oro.

    Il biondo capitano non seppe cosa rispondere, anche se non riusciva a scacciare la strana sensazione di capire il punto di vista di Scaar. E ciò lo spaventava. Cosa è successo poi?

    Il pallido figuro acconsentì a continuare il racconto. Si era reso conto che la lama della spada non era più puntata alla sua gola ma era semplicemente appoggiata alla sua clavicola. Hartgard cercò pretesti per togliermi dalle unità imperiali e spingere per la mia esecuzione. Non aveva più presa su di me, la mia semplice vista lo mandava su tutte le furie e io non potevo essere più felice. Ma ormai era troppo tardi. Il "consiglio dei generali", o come cazzo lo chiamate, rifiutò di sprecare un arma tanto efficace così mi tolsero dalla supervisione di Hartgard e mi spedirono a Louyhong a scovare sovversivi laggiù. E' successo più o meno nel periodo dell'attentato al Braxamundis...

    Il capitano abbassò totalmente la spada, essendosi nel frattempo calmato. Non credevo che fossimo così manipolabili. Credevo che fossimo migliori, anche se non sono più sicuro migliori di cosa.

    Alzò lo sguardo verso Scaar, una strana rassegnazione nei suoi occhi. Ti invidio, sai? Ti ho sempre invidiato. Uno come te ha perso tutto nella vita, non dovrebbe avere motivo per andare avanti. Eppure sei ancora qui, ancora in piedi, ancora in grado di trarre qualcosa dalla tua esistenza. Che siano soddisfazioni personali, salvare delle vite innocenti o perseguire nuovi obiettivi.

    Abbassò lo sguardo con un sorriso amaro. A me un semplice incidente di percorso ha praticamente distrutto la vita. Non credo di essere stato molto bravo a rimettermi in piedi. Non sono neanche sicuro di averci nemmeno provato. Sono rimasto fermo a 4 anni fa.

    Scaar rimase a fissarlo per qualche secondo con lo sguardo accigliato. Quello che aveva davanti non era più lo stesso capitano dai fulgidi ideali che lo aveva difeso a spada tratta la notte in cui i suoi uomini volevano ucciderlo. Provò una strana empatia per quella persona, anche se in realtà avrebbe dovuto essere un suo nemico. Forse capitano, dovresti smettere di fare quel che "devi" fare e cominciare a fare quel che "vuoi" fare. Semplice.

    Reinham alzò lo sguardo con un sorriso sincero stavolta. Guardò Scaar negli occhi, il suo aspetto era pessimo tanto da farlo sempre sembrare ad un passo dalla tomba e nessuno gli avrebbe mai dato credito. Eppure in quel caso, come sempre da che ricordava, aveva fottutamente ragione.

    Rinfoderò la spada, per poi dare una pacca sulla spalla dell'altro. Hai ragione Scaar. Detto così sembra proprio semplice.


    *ROOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRGH!*




    L'ultimo ruggito era dannatamente vicino. Proveniva dall'atrio sottostante, segno che una delle bestie era penetrata all'interno dell'avamposto.

    Fossi in te non riporrei la spada troppo presto. Ne avrai bisogno. Gli diresse Scaar interdetto e Reinham annuì in risposta. Entrambi ripresero a correre giù per il corridoio, tentando di raggiungere il prima possibili gli uomini che stavano già combattendo.







    Capitano! Urlò un soldato che arretrava rapidamente insieme ad altri tre. Ne sono troppi, sono all'esterno. Quello laggiù sembra il più grosso finora, è riuscito a sfondare il portone!

    Grazie mille, Roman. Manda a chiamare i soldati all'esterno, radunali qui dentro e sbarazziamoci di questo qui. Create una barriera per i mostri più piccoli, teneteli fuori da qui. Una fila di arcieri là sopra per tenerli lontani. Dov'è Morello?


    Caduto signore. Le bestie lo hanno circondato....

    Reinham incassò un duro colpo. Morello era il suo soldato migliore, per la sua stazza e la maestria in combattimento. Ora senza avanguardia, sarebbe stato difficile affrontarne uno così grosso.

    O forse no... Scaar, dobbiamo-

    Il biondo si voltò all'indietro verso Scaar, ma si rese conto che l'altro non c'era più. Si guardò intorno più volte, cercando di scorgerlo da qualche parte ma di lui nessuna traccia. Un terribile sospetto cominciò ad impadronirsi di lui ma lo scacciò immediatamente, conscio di dover prima pensare all'incolumità dei propri uomini.

    Prendete gli scudi, raduna un'avanguardia e arginate il mostro. Cercheremo di sfiancarlo fino a costringerlo alla fuga. PER L'IMPERO!

    Il suo urlo instillò nuovo vigore e coraggio nei suoi uomini.

    Dentro il proprio cuore il capitano provava paura.
     
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    HatarisLa piccola Blu, con in testa un cesto di vimini pieno di strani e colorati frutti esotici, si fermò. Le strade del villaggio di Shal'Aria in cui viveva da qualche tempo erano solitamente sicure e i predoni preferivano ambire a prede più importanti e gran parte delle rapine e degli assalti avveniva più verso sud ovest.
    Per questo la coppia che aveva momentaneamente adottato Blu, anche loro profughi di Ame, mandava la piccola da sola a fare delle modeste commissioni.
    Essendo una famiglia numerosa, poi, ognuno doveva fare qualcosa per aiutare.
    Il cesto di frutta era grande quasi quanto lei, ma la bambina lo portava coraggiosamente, anche se con affanno.
    Si fermò quando vide due guerrieri accampati al lato della strada. Erano sicuramente in una missione di qualche tipo, ma in quel momento stavano riposando davanti alla loro tenda.
    Uno di loro parlò.
    Ciao bambina, vuoi un aiuto con quel cesto?
    Blu aveva la faccia imbronciata, come se le avessero appena preso un giocattolo alla quale era affezionata.
    No, grazie
    Disse semplicemente. Poi con fatica cercò di sollevare il cesto e di metterlo di nuovo sulla sua testa.
    E' educata
    Disse un soldato all'altro. Sorridevano tutti e due, beati, come se effettivamente fossero lì per una missione di beneficenza e per aiutare gente qualsiasi nelle loro faccende quotidiane.
    Il cesto cadde e i frutti si rovesciarono ovunque. Blu iniziò in fretta a raccoglierli e a rimetterli dentro, sbuffando ma senza dire una parola.
    Era una brava bambina.
    Uno dei due soldati si alzò e si avvicinò, poi prese qualche frutto e lo mise a posto.
    Non voglio il vostro aiuto, signori
    L'uomo strinse le spalle.
    Ma perché? Non devi mica pagarci eh
    Blu aveva raccolto altri frutti nella piega della sua maglietta e ogni paio di passi qualcosa le cadeva e doveva abbassarsi a riprenderlo e nel farlo qualcos'altro cadeva.
    Voi avete ucciso mamma e papà e ora sono sola per colpa vostra
    Disse senza alcuna smorfia e con la stessa voce di prima, come fosse la cosa più naturale del mondo.
    Il soldato seduto intervenne.
    Ah è questo quello che vi raccontano? Che l'Impero ha invaso e ucciso senza nessun criterio?
    Blu buttò altri frutti nel cesto.
    Non è così che è andata la storia, bambina. Noi siamo qui per aiutarvi
    Intervenne l'altro.
    Abbandonando gli altri frutti ormai impolverati, la bambina con uno sforzo titanico riuscì a mettersi di nuovo il carico in testa.
    Io non voglio il vostro aiuto e quando sarò grande vi ammazzerò tutti.
    Ora devo tornare a casa, ciao.

    E goffamente, camminando piano piano, la bambina si allontanò.
    I due si guardarono, senza parole.


    ***




    Istintivamente Blu si abbassò sulle gambe e il fendente di spada le passò sopra, sfiorandole i capelli. Rimanendo in quella posizione fece roteare il bastone intorno a sé e nel farlo il soldato che stava provando ad affrontarla venne colpito alle caviglie e cadde rovinosamente in terra.
    Blu gli diede un'altra forte botta col bastone, prendendolo giusto in testa, poi si alzò e si guardò intorno.
    La voce che qualcuno aveva chiamato le bestie si era sparsa e ora alcuni soldati abbandonavano la battaglia contro i mostri per andare contro di lei. Ne aveva già messi fuori combattimento quattro o cinque, ma quelle lucertole di imperiali spuntavano da ogni angolo dell'accampamento ormai totalmente nel caos.
    Piano piano alcuni guerrieri, prese armi e protezioni, avevano isolato le creature e procedevano ad abbatterle pian piano con qualche attacco magico o semplicemente con le armi a disposizione.
    Com'era possibile che avessero all'improvviso imparato a combattere? Molti erano caduti, ma la strada per cancellare ogni traccia imperiale dalla zona boscosa era ancora parecchio lontana.
    Blu, avendo un attimo di tregua, si guardò intorno. Un piccolo gruppo di arcieri, in posizione sopraelevata, scaricava a intervalli regolari una sventagliata di dardi in direzione di una bestia per volta, tirandola giù come un cervo colpito da un cacciatore.
    In un baleno la ragazza scattò in quella direzione. Gli arcieri erano disposti su un piccolo muro di legno e scoccavano al segnale di un tizio in mezzo a loro con uno strano elmo.
    Tirate verso di lei, adesso!
    Blu si rese conto di dover pensare alla svelta. Gli arcieri stavano prendendo in quel momento dalla faretra una freccia e tra sei o sette secondi avrebbero tutti tirato su di lei. Serviva agire subito.
    Tenendo la mano libera davanti a lei, concentrò del chakra acquatico e lo sparò dritto verso il muretto di legno.
    CITAZIONE
    Skill: Water Cannon
    [Azione]
    Focus: Offensivo
    Scatena una cascata "in orizzontale" verso un avversario, gittata massima 15 metri.
    Applica BLIND solo sul prossimo turno e BAGNATO.
    [Danno: 60]
    [Chakra: 30]

    Si scatenò un poderoso getto d'acqua orizzontale che sarebbe bastato da solo a sradicare un albero.
    Il cannone acquatico impattò al centro del muro di legno, di fatto distruggendolo e facendo saltare in aria pezzi di legno ovunque. Tutto gruppo di arcieri cadde, chi indietro chi davanti, per poi vedersi cadere addosso anche svariate lastre di legno.
    Per un po' non sarebbero stati in grado di fare molto. Un vero colpo di fortuna.
    Altre urla attirarono la sua attenzione giusto in tempo per vedere la scena.
    Un uomo biondo, distinto e armato di tutto punto, urlava ordini ai soldati che lo circondavano. Quelli sembravano come rianimati e in un minuto o due fecero fuori tre o quattro bestie senza alcuna difficoltà.
    Blu, se avesse potuto, avrebbe ammazzato tutti quanti da sola, uno per volta. Purtroppo per lei, però, non poteva.
    Per poter arrecare più danni possibile a quelle bestie umane, doveva agire d'astuzia. Era concentrata al massimo, come sempre quando combatteva. Il ritmo del respiro, chiave della meditazione e della concentrazione ascetica, nonostante la fatica era regolare e profondo. I muscoli e le spalle erano rilassate, non un tremolio scuoteva il suo magro ma solido corpo. Aveva studiato tutta la vita per poter combattere in quel modo, senza alcuna esitazione. Come una macchina.
    Se solo Rain avesse potuto vederla...
    La sua prodezza col muro di legno aveva attirato l'attenzione di quell'ufficiale, che urlò qualcosa verso di lei.
    Due soldati si staccarono dal gruppo e le si avvicinarono, armi in pugno.
    Blu non parlò, concentrata, ma anzi si avvicinò anche lei a loro a piccoli passi. A pochi metri di distanza entrambi gli uomini si gettarono su di lei.
    Questione di un attimo. Prima che i due potessero scagliare un fendente, la ragazza concentrò del chakra di vento sulle sue gambe e si proiettò in avanti, in mezzo a loro, con uno scatto fulmineo.
    CITAZIONE
    Skill: Leap
    [Rapido]
    Focus: Utilità
    Un salto in avanti di 10 metri, o in alto di 5 metri.
    [Chakra: 10]
    [Cooldown 3 turni]

    In un istante si trovò quindi ad aver superato i due guerrieri e nello stesso momento era vicinissima all'ufficiale, ora senza le sue guardie del corpo. Corse a perdifiato verso di lui e, saltando, caricò al massimo un colpo con il bastone indirizzato verso la figura dell'uomo.
    Uno dei soldati urlò.
    Capitano Reinham, alla sua destra! Attento!



    Edited by Gh0st - 3/6/2018, 12:29
     
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    La creatura che era riuscita a penetrare nel cortile dell'avamposto aveva le sembianze di un grosso serpente dalle spire enormi e dalla testa coriacea, ricoperta di escrescenze ossee molto resistenti. I suoi occhi erano bulbi opachi e bianchi, privi di qualsiasi traccia di paura. Sembrava conoscere solo una furia incontrollata, spinta forse dalla propria voracità.

    Le sue fauci difatti erano imbrattate del rosso del sangue di diversi suoi uomini. Era chiaro che non c'era modo di respingerla, motivo per cui doveva trovare un modo per abbatterla. Avendo a disposizione delle armi da assedio, qualche grossa balestra ad esempio come quelle in dotazione a Shal'aira contro le colossali tartarughe rocciose, sarebbe stato semplice gestire una simile creatura. Ma a Sumadea non era mai successo di doverne affrontare di così grosse, il che lo portava a domandarsi da dove arrivassero e cosa le aveva spinto ad attaccare.

    Non poteva essere una coincidenza che quell'attacco fosse giunto poco dopo la comparsa di Scaar. L'unica spiegazione plausibile era che lui fosse responsabile di quella catastrofe. Era ancora una volta riuscito a rovinargli la vita, ogni volta che le loro strade si incrociavano per il capitano significava solo guai.

    Adesso che si trovava a lottare per difendere la vita dei suoi uomini, si malediva per essere cascato nei doppigiochi di quel bastardo. Il generale Hartgard aveva ragione, quelli come lui dovevano essere trattati alla stregua della feccia che erano. Persino Hartgard s'era fatto manipolare da quell'infido assassino, Reinham era solo l'ultima delle sue vittime.

    Ma non gli avrebbe permesso di averla vinta. Non senza lottare. Corse in mezzo al campo mentre i suoi uomini più corazzati arginavano la grossa creatura in attesa di lanciarle addosso un'offensiva risolutiva. Alzò un braccio, ora che era vicino alla piattaforma dei suoi soldati armati d'arco e balestre. Arcieri, pronti a scoccare!

    Un momento dopo aver rivolto il proprio braccio in alto verso gli arcieri, la piattaforma su cui si trovavano collassò su se stessa e i suoi uomini caddero a terra, travolti dai detriti. Reinham diede immediatamente la colpa ai mostri assedianti, sebbene non riusciva ad immaginare la stazza di una creatura capace di provocare tanti danni.

    In quel momento, il grosso serpente sibilò orribilmente schiantando la propria testa verso uno dei suoi uomini, catturandolo nelle sue fauci e sollevandolo a mezz'aria.

    NO! Gridò il biondo capitano, impotente. Strinse con forza il pugno attorno alla propria spada, pronto a lanciarsi contro la creatura in prima linea, al fianco dei propri uomini.

    Capitano Reinham, alla sua destra! Attento!

    Reinham voltò il capo notando solo ora la figura agile che gli si stava avventando contro. Il suo corpo colto alla sprovvista non riuscì a reagire, pochi istanti per realizzare che sarebbe stato colpito senza alcuna possibilità di difesa.

    *SBOCK*



    Sbattè la schiena sul terreno, riuscendo miracolosamente a non sbattere troppo forte anche la nuca. Era per terra, senza riuscire a capire come ci fosse finito. La ragazza era andata a vuoto e lui era tutto sommato illeso, eccezion fatta per la caduta. Sentì qualcosa che gli accarezza le gambe e vide un filamento nero strisciare via dalla propria caviglia.

    Girando il capo come poteva, vide Scaar in piedi poco distante che lo fissava. Potrai ringraziarmi dopo. Ora è meglio che tu vada via, e alla svelta.

    Lo sguardo di Scaar si spostò poi su Blu, mentre faceva qualche passo avanti per frapporsi tra la donna e il capitano a terra. Da come la guardava il biondo potè presumere che i due si conoscessero, eppure c'era qualcosa di strano. Scaar non aveva il solito sorriso beffardo, sembrava anzi... preoccupato.

    Qui abbiamo finito, ho preso quel che mi serviva. Iniziò a dire, dandosi due pacche al petto implicando che avesse qualcosa riposto all'interno della propria veste.

    Reinham lo guardò accigliato. Di cosa stava parlando? Era quello dunque il motivo del suo ritorno? C'era davvero quella ragazza dietro tutta quella distruzione?


    Scaar sembrava esitante di fronte alla monaca col bastone. Di fronte a quello sguardo di ghiaccio, che non tradiva emozione. Lui rimase immobile, rendendosi conto dell'impassibilità dell'altra. Sembrava essere conscio che lei non gli avrebbe dato retta, non arrivati a questo punto.

    A questo punto, Scaar le fece un cenno verso Reinham, ancora a terra. E comunque lui non si tocca.

    Era serio, terribilmente serio.

    Reinham era paralizzato, non aveva la minima idea di quel che stava succedendo e continuava a cercare un buon motivo per rialzarsi.

    Tra la bestia enorme che continuava a decimare i suoi uomini, il folle Scaar e quella misteriosa dama di ghiaccio, faticava a immaginare uno scenario in cui potesse uscire vivo da quella situazione.
     
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    Rain si sedette sul letto a gambe incrociate. Da ormai svariati minuti tentava di proseguire la lettura del libro che aveva in mano, senza però riuscirci.
    Si accorse, dopo un po', di stare leggendo lo stesso pezzo un numero indefinito di volte, mentre la sua testa era altrove.
    Sono preoccupato.
    Disse poi, ammettendo che c'era qualcosa che non andava.
    Helen, che stava scrivendo una lettera sulla scrivania, interruppe ciò che stava facendo e si girò verso di lui.
    Per Scaar e Blu?
    Era contento che lei avesse capito subito. Si alzò, si avvicinò a lei e si appoggiò con la testa sulla sua spalla.
    Sì, non so neanche per chi dei due sono più preoccupato. Sono troppo diversi e hanno parti del loro passato oscure che potrebbero uscire fuori da un momento all'altro creando problemi.
    Helen fu felice quando seppe che quella ragazzina profuga di Ame era viva ed era tornata da Rain per aiutarlo nella sua missione. Tra le due. però, c'era un rapporto strano. Blu, criptica, parlava ad Helen con un'indifferenza palese e un sorriso anonimo sulle labbra, mentre la ragazza dai capelli biondi non capiva la ragione di quel trattamento.
    Vedere la "piccola" Blu cresciuta e fattasi così forte e arrabbiata, ad ogni modo, l'aveva scossa. Il ricordo di lei piccolina e indifesa le era spesso tornato in mente, facendole venire qualcosa di simile all'istinto materno. Ora, invece, non sapeva cosa provare per Blu. Voleva cerca di esserle amica, ma le due erano così diverse che la cosa sembrava assolutamente impossibile.
    Pensi che potrebbero finire per scontrarsi? Chi vincerebbe in caso, secondo te?
    Rain ridacchiò. La domanda era buffa. Non era quello il punto, comunque.
    Difficile rispondere così su due piedi.
    Si prese un attimo di pausa per pensare. Lo scontro con Scaar, il corpo dell'amico moribondo e ferito lasciato nelle rovine di Ame, lui che fuggiva lasciandoselo alle spalle.
    Scaar è uscito da un incubo, è come se fosse sempre vissuto su questo mondo, da qualche parte o in qualche forma. Ha combattuto e ucciso tante di quelle volte che ormai credo sappia fare solamente quello.
    E' sicuramente più forte di Blu, ma dopo che lo abbiamo liberato dalla prigionia il suo corpo è incredibilmente più debole e fuori allenamento in questo periodo.

    Blu, invece che un'entità a sé stante, sembrava un pezzo di Rain incarnatosi nel corpo di un'adolescente. Gli era paurosamente fedele e devota e questo ogni tanto gli metteva un po' di inquietudine.
    Aveva realizzato come lui, da un po' di tempo a questa parte, si fosse messo al lato del mondo per far partecipare gli altri, i nuovi, i speranzosi, alla grande battaglia. Lui se ne stava per conto suo, defilato, sommerso da ricordi e pensieri, disinteressato a tutti.
    Quando era un ragazzino, nonostante i mille sogni e incubi, voleva affrontare il mondo da solo, uccidere ogni nemico a pugni, scalare il vertice del mondo, smascherare ogni ingiustizia.
    Quella parte di lui non era morta, ma ancora si faceva sentire. Haven, Blu, Yazh, tutto questo era perché Rain, ancora una volta, voleva fare qualcosa. Qualcosa che la maggior parte del mondo nemmeno avrebbe mai notato, ma che avrebbe cambiato tutto quanto per sempre.
    E quella parte di lui, combattiva, carica di rancore, vendetta e sogni, era Blu.
    Comunque tu non devi preoccuparti, Helen...
    Aggiunse poi per sdrammatizzare, accarezzando la guancia liscia e calda della ragazza col dorso della mano.
    Io sono più forte di tutti e due.



    ***



    Blu si fermò, tornando ad assumere una posizione normale. Un sorriso si dipinse sul volto dolce e familiare della ragazza.
    Sono contenta che tu abbia trovato ciò che stavamo cercando.
    Disse, abbastanza sollevata. La missione era dunque svolta con successo e questo apriva solamente porte auspicabili per tutti. Era stato più facile del previsto, anche se la strada per far tornare Scaar alla presunta normalità era ancora lontana.
    Blu fece un sospiro di sollievo. Poi sollevò ancora il bastone.
    Visto che hai preso le coordinate, aiutami a smantellare questo accampamento di maiali. Puoi smetterla di fare il doppio gioco con l'ufficiale, tranquillo. Ormai non c'è più bisogno.
    Scaar si era messo tra lei e l'ufficiale per far credere agli Imperiali di essere ancora dalla loro parte. Era bravo a recitare e a sembrare amico di tutti, glielo aveva detto anche Rain.
    Adesso, però, il momento della recita era finito. Dovevano approfittarne per distruggere definitivamente l'accampamento e rallentare la presenza imperiale nella zona. Per gli autoctoni sarebbe stato un evento grandioso e per l'Impero una triste disfatta. La loro presenza lì era già debole a causa della fauna ostile e degli autoctoni aggressivi, perdere quel grosso accampamento poi sarebbe significato perdere contatto con la regione.
    Neanche sarebbe arrivata la voce che due persone avevano contribuito alla strage. Sarebbe stato bollato semplicemente come un attacco dei locali o delle orribili bestie della foresta e tutto sarebbe finito bene. Rain sarebbe stato contentissimo e fiero di lei.
    Era sicura che lui avrebbe reagito in maniera abbastanza distaccata e logica, dicendo che comunque era un evento da poco, ma sotto sotto sarebbe stato contento. Quando l'Impero perde qualcosa in maniera inaspettata e veloce, Rain è sempre contento.
    Anche lei sarebbe stata contenta: contenta due volte sia per lei che per Rain.
    Blu smise di sorridere e la sua voce cambiò. Gli occhi blu, zaffiri di un altro mondo, si posarono sull'ufficiale confuso.
    Adesso spostati, Scaar.
    La ragazza, con incredibile maestria, roteò il bastone alla sua destra, poi alla sua sinistra, poi sulla sua testa, infine, con forza, ne fece sbattere un'estremità a terra.
    Davanti a lei si scatenò un'onda d'urto di chakra, ampia e concentrata, che partì dritto per dritto. Il bersaglio era l'ufficiale e la sua combriccola, ma Scaar si trovava giusto nella traiettoria.
    CITAZIONE
    Skill: Shockwave Swirl
    [Azione]
    Focus: Offensivo
    Il combattente colpisce il terreno con un colpo fisico caricato di chakra e causa una onda d'urto nell'area circostante ferendo con danno fisico chi si trova nel raggio d'azione. Raggio 10 metri.
    [Danno: 40 + 10xRank]
    [Chakra: 40]


     
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    Scaar aveva ragione a temerla. C'era qualcosa in lei che lo metteva a disagio, e questo era qualcosa a cui non era abituato.

    Per lui, abituato a strumentalizzare la paura o il disgusto degli altri nei suoi confronti per manipolarli, era estremamente difficile riuscire ad interagire con lei.

    Persino Rain, per quanto integro e determinato, era manipolabile. Aveva un punto debole troppo esposto, Scaar glielo aveva sempre detto, ma lui aveva deciso di conviverci subendone le conseguenze. Helen era il suo tallone di achille, ma anche la sua forza e Scaar questo lo comprendeva. Vi aveva fatto leva quando lo aveva indotto ad ucciderlo, persino in quel momento provò un brivido di compiacimento nel capire di poter avere ascendente sull'invincibile Rain.

    Blu era diversa.

    Sembrava che nulla potesse turbarla, nulla la toccava, l'unica cosa che contava per lei era portare a termine ciò che Rain le aveva chiesto. L'unica cosa al mondo per lei era Rain. Probabilmente solo Rain aveva del potere su di lei e Scaar aveva intuito che il ragazzo ne fosse consapevole e che ciò gli procurava qualche preoccupazione. Si era sempre preoccupato troppo. Ma adesso Scaar cominciava a comprendere la sua preoccupazione.

    Blu era diversa.

    Blu non aveva più nulla da perdere.

    Blu era come Scaar.




    Scaar: Blu, ho già detto che lui-

    Le parole rimasero sospese tra il movimento brusco di Blu e la successiva onda d'urto. Scaar incrociò le braccia e piegò il busto per proteggersi, assicurandosi di offrire sufficiente riparo al capitano a terra mettendosi esattamente tra la fonte dell'onda e Reinham.

    Scaar: Reinham togliti dal cazzo!

    Gli imprecò contro Scaar tenendo gli occhi puntati su Blu. Era messo male per quello scontro: non conosceva le reali capacità di Blu e lui non si era ancora completamente ripreso dopo essere rimasto rinchiuso tutto quel tempo ad Haven.

    Ma non era nemmeno quello il problema. Sapeva che se si fosse in qualche modo inimicata Blu o le avesse fatto qualcosa, Rain non lo avrebbe mai perdonato. Aveva guardato l'amico negli occhi, l'ultima volta. Era cresciuto, era più freddo ma soprattutto era diffidente nei suoi confronti. Non poteva dargli tutti i torti, ma questo rendeva difficile averci a che fare.

    Quando tutto sarebbe finito sapeva che avrebbe dovuto affrontarlo e allora entrambi avrebbero dovuto prendere una decisione difficile.

    Nel frattempo, doveva sbrogliare questa matassa nella maniera più indolore possibile. Non poteva lasciarle Reinham, il capitano non se lo meritava. Il resto degli imperiali poteva bruciare all'inferno per quanto lo riguardava.






    Reinham abbassò le braccia che aveva usato per proteggere il volto dalla polvere e detriti sollevati dall'onda d'urto. Era ancora illeso, protetto per una seconda volta da Scaar che per qualche motivo insisteva nel difenderlo e aiutarlo a scappare.

    Il cervello del capitano era in stallo. Non riusciva ad assimilare il significato di quegli avvenimenti, non riusciva a capire il senso delle azioni di Scaar e soprattutto non riusciva a realizzare come tutto ciò che aveva sia potuto crollare così, in una sola notte. Ancora una volta.

    Alzò lo sguardo e osservò i suoi uomini corazzati tenere a bada la creatura più grossa. Qualche arciere s'era tirato fuori dalle macerie e aveva incendiato qualche freccia per tentare di scacciare il mostro con il fuoco.

    Raggiunto dai dardi infuocati, la bestia difatti aveva a preso a ruggire minacciosa, fermando i propri attacchi e raggomitolandosi mentre le falangi con scudo a torre l'accerchiavano.

    Un nodo gli attanagliò la gola nell'osservare il coraggio dei propri uomini. Si sentì fiero dello stendardo che portava per la prima volta dopo anni in cui non aveva fatto altro che autocommiserarsi nella monotonia dei giorni.

    Aveva accettato passivamente di essere capro espiatorio per il proprio impero. Aveva dimenticato cosa significava difendere un ideale. Aveva dimenticato per quale motivo aveva deciso di diventare un imperiale.

    Mai più.

    Si sollevò dimenticando la paura nel proprio cuore, aiutando con la propria spada puntata a terra. Sollevò il mento nel guardare la ragazza con aria fiera, degna di un capitano imperiale. Sullo sfondo la luce rossastra delle fiamme aumentava e le voci dei soldati si facevano più forti, coordinandosi per il contrattacco.

    Scaar si voltò lievemente senza abbassare la guardia, roteando gli occhi e sbuffando pesantemente.

    Reinham: Ragazza, non so quale siano le tue motivazioni, ma non ti permetterò-

    *SWOOOM*



    Repentinamente Scaar si voltò rivolgendo le mani aperte verso Reinham e sprigionando un portentoso impulso magnetico.

    La spada guizzò via dalle mani del biondo perdendosi tra le macerie e Reinham stesso finì proiettato all'indietro, perdendo l'equilibrio e tornando a terra.

    Scaar: Sei un coglione.

    CITAZIONE
    Skill: Magnetic Pulse
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Disarma un avversario con armi metalliche, e lo respinge indietro di 5 metri se indossa armature metalliche. L'arma atterra un ulteriore 10 metri più indietro rispetto a chi la stava utilizzando.
    [Chakra: 30]
    [Cooldown 3 turni]

    Si voltò poi verso Blu, richiamando nuovamente il chakra per circondarsi di scariche elettriche che per il momento dovevano servire solo da deterrente verso di lei.

    CITAZIONE
    Skill: Electric Barrier
    [Rapido]
    Focus: Utilità
    Crea uno scudo circolare attorno all'utilizzatore di raggio 2 metri. Riduce il danno di Skill Fulmine, d'aria o di fuoco di [10xRank].
    Venire colpiti da attacchi ravvicinati infligge 10 danno elementale fulmine di contraccolpo e SHOCK all'attaccante. Compiere movimenti extra, talenti fisici o attacchi fisici interrompe la skill prima del completamento di tali azioni.
    Dura 2 turni incluso quello di attivazione.
    [Cooldown 2 turni dopo la disattivazione]
    [Chakra: 30]

    CITAZIONE
    Passive: Charge
    Una volta per turno, quando si esegue una skill Fulmine, è possibile pagare 10 chakra per ottenere 10 punti carica fino a un massimo di 10+[10 x Rank] L'energia accumulata si rivela come uno strato di saette che circonda l'utilizzatore.
    Ogni attacco fisico subito infligge un contraccolpo di danno elementale fulmine pari a metà dei punti carica accumulati.

    Scaar: Mettiamola così, forse ti è più chiaro. Se vuoi lui dovrai passare sul mio cadavere.

    La fissò in modo serio ma cercando di non essere minaccioso.

    Non che Scaar intedesse davvero morire per uno come Reinham. Ma sperava che bluffare a tal punto potesse far desistere Blu prima ancora di provarci. Voleva vedere fino a che punto non fosse manipolabile.


    Edited by Ryuk* - 13/6/2018, 11:55
     
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    Blu era furiosa.
    Perché adesso doveva presentarsi questa questione assurda? Cosa diavolo aveva nel cervello Scaar?
    Non capiva. Tutto stava andando nella miglior maniera possibile e ora invece Scaar doveva inventarsi una questione assurda per un imperiale.
    Ma quali erano le motivazioni? Forse quell'ufficiale sarebbe servito a qualcosa in futuro? Se sì, a cosa?
    Il suo compagno aveva deciso di prendersi l'onda di energia che Blu aveva scagliato prima pur di proteggere quel tizio, quindi la questione doveva essere importante.
    Scaar.
    Disse ad alta voce Blu, decisa.
    Se quest'uomo ci è utile in qualche maniera, spiegamene il motivo e portiamolo via.
    Se non fosse stato per i ruggiti delle bestie e per le urla dei guerrieri, sarebbe calato su tutto un silenzio inquietante dopo ogni sua parola.
    Altrimenti spostati.
    Scegli tu se morire con coloro che ti hanno schiavizzato o vivere con quelli che ti hanno liberato.

    Blu credeva di aver parlato nella migliore maniera possibile. Ciò che la preoccupava non era però Scaar, né le bestie, né quel ridicolo ufficiale. Ciò che più la tormentava era la reazione che Rain avrebbe avuto una volta saputo ciò che era successo.
    Un altro tradimento di Scaar lo avrebbe ferito nel profondo e forse anche lei si sarebbe messa in ridicolo per non aver saputo gestire la situazione.
    Blu non poteva rischiare troppo. Affrontare Scaar in quel momento sarebbe stato uno spreco di tempo e di energie, ma se lui aveva scelto di cambiare di nuovo lato, a lei non rimaneva scelta. Ucciderlo sarebbe stato però troppo difficile: d'altronde nemmeno Rain c'era riuscito.
    Ma perché questo cambio di prospettiva? Cosa era scattato nel cervello del guerriero?
    Blu, tolto il suo sguardo glaciale, fece un sorriso e guardò Scaar dritto negli occhi.
    Finiamo il lavoro e torniamocene a casa. Sei stato bravissimo fino ad ora.
    Chissà se qualcuno aveva mai detto "sei stato bravo" a Scaar negli ultimi dieci anni. Blu sentiva di aver rotto questo tabù.
    Il tempo delle chiacchiere però era finito e la scelta sarebbe dovuta avvenire in pochi attimi, perché lei non avrebbe aspettato un secondo di più.
    E infatti non aspettò.
    Con la mano libera concentrò di nuovo una grande quantità di chakra davanti a lei. Questa, pensò, sarebbe stata l'ultima volta quel giorno in cui avrebbe sprecato tanto chakra per nulla. Dopo sarebbe passata al corpo a corpo, con o senza Scaar.
    Questi cani non meritavano nemmeno tanto impegno.
    Utilizzò una delle tecniche più potenti che conosceva, creando una gigantesca onda d'acqua davanti a lei che immediatamente avanzò minacciosa e impetuosa.
    CITAZIONE
    Skill: Big Tide Changed
    [Azione]+[Rapido]
    Focus: Offensivo
    Materializza un onda anomala, travolgendo tutto ciò che incontra. L'onda è larga 12,5 metri e prosegue in avanti per 15 metri respingendo ogni cosa lungo la sua gittata.
    Infligge BAGNATO a chiunque colpisca.
    [Danno: 40]
    [Chakra: 20]
    [Cooldown 2 turni]

    Il cavallone era largo più di dieci metri, quindi anche se Scaar avesse fatto da scudo umano, tutto ciò che era dietro di lui sarebbe stato colpito ugualmente.
    La scelta da fare era ovvia, credeva Blu, e questo avrebbe aiutato il suo amico a scegliere bene. E subito.
    Poi, si disse, il tempo per decidere il proprio schieramento sarebbe finito e tutto avrebbe avuto un seguito. Quel giorno e quelle azioni avrebbero avuto conseguenze a lungo termine, per lei e per Scaar.
    E per Rain, che lontano centinaia di miglia non poteva immaginare cosa stava succedendo proprio in quel momento.

     
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    Chissà perché non si sarebbe aspettato una risposta diversa. Blu sarebbe andata fino in fondo, glielo leggeva negli occhi. Sentirla parlare in maniera tanto determinata nonostante fosse sola in mezzo ad un accampamento nemico e con l'unico proprio alleato che la osteggiava lo rese inquieto.

    Era abbastanza giovane da credere ancora che valesse la pena di morire per un ideale.


    Scaar: Io non devo spiegazioni a te, Blu. Né ho bisogno della tua compassione. Tu non mi conosci. Sentì di dover rispondere Scaar. Tutto quell'arroganza mascherata da forzata gentilezza ormai lo aveva spazientito. Cocciuta o meno, avrebbe fatto bene a togliersi da lì prima che gli imperiali le ficcassero una freccia nel petto. Sapeva già che Rain lo avrebbe incolpato per questo, ma lui doveva pensare a se stesso in quel momento. E per il momento Reinham gli serviva.


    Reinham: Scaar, vuoi spiegarmi cosa cazzo succede??

    Scaar grugnì, sentendo Reinham che gradualmente si rialzava alle proprie spalle.

    Scaar: Succede che ti sto salvando la vita, coglione!



    Tempo scaduto. Blu non ammise altre interruzioni, concentrò il chakra per un attacco su vasta scala, non particolarmente pericoloso ma certamente insidioso.

    Scaar: Ci siamo...

    Non avrebbe potuto difendere Reinham da questo attacco, ma poteva tenere impegnata Blu. Fu spazzato via assieme al biondo all'indietro dall'onda anomala, ma si rimise immediatamente in piedi spiccando un salto portentoso che lo riportò nuovamente a distanza ravvicinata con la ragazza.
    [Action: Mantis Jump]

    CITAZIONE
    Action: Mantis Jump *
    [Rapida]
    Durante l'ATTACCO, si effettua un salto in lungo di massimo 10 metri (massima altezza 5 metri). Ignora terreno difficoltoso.
    [Cooldown: 2 turni]

    Scaar: Farà più male a me che a te, credimi!

    Il chakra elettrico sfolgorò nella penombra della giungla sulla figura arrossata dai riflessi delle fiamme dell'incendio tutt'intorno. Atterrato come poteva, stava per continuare la propria corsa contro Blu quando un portentoso ruggito squarciò l'aria circostante.

    RWOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRWWWW!




    Il manipolo di uomini che invano avevano provato ad arginare la bestia erano ormai a terra quando questa saettò via. Le ferite ricevute dagli arcieri bruciavano più di quanto avrebbe potuto fare il fuoco circostante, la creatura era in preda alla furia più totale e si era gettata appena gettata sugli arcieri che dalla distanza insistevano nel punzecchiarla.

    Poi con un'altra portentosa virata si diresse verso Scaar e Blu, più veloce di un treno in corsa.

    Scaar: Merda!

    In quel momento Scaar aumentò la propria rincorsa verso Blu, cambiando però diametralmente le proprie intenzioni. Con uno sforzo immane spiccò un salto finale, travolgendola ma salvandola in questo modo dalla furia della bestia mentre entrambi sarebbero finiti ruzzolando qualche metro più in là.

    Quando Scaar si riprese, si rese conto di essere finito proprio sopra alla ragazza.

    Scaar: Non c'è di che...

    Le disse soffermandosi giusto un attimo, ma il frastuono causato dalle spire della bestia lo riportarono all'ordine.

    Il serpentone ce l'aveva proprio con loro e questo rimescolava le carte in tavola.

    Scaar si rimise prontamente in piedi, ancora avvolto dalla magia elettrica difensiva lanciata poco prima. Si frappose instintivamente tra il mostro e la giovane, più preoccupato che impavido.

    Scaar: Dimmi che hai qualcosa per sbarazzarci di questo qui o la vedo davvero male.




    Edited by Ryuk* - 5/7/2018, 09:29
     
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    L'espressione di Blu non era mutata affatto, ma i sentimenti che albergavano nel suo cuore erano contrastanti, dubbiosi, pieni di rabbia.
    Il colpo non venne fermato e l'ufficiale imperiale venne colpito, anche se non fatalmente. La situazione, oltre che pericolosa, era anche molto imbarazzante.
    Nessuno dei tre sapeva cosa fare esattamente, e il contesto in cui stava avvenendo quella bizzarra schermaglia era ancora più assurdo visto che l'accampamento stava venendo demolito dalle bestie, sempre più furiose.
    Hai fatto la tua scelta, allora.
    Sentenziò, non parlando oltre. Avrebbe voluto dirgli mille cose, additarlo come traditore, costringerlo a dirle il perché di quel gesto, ma tanto sarebbe stato inutile. Scaar aveva scelto di vivere da solo e di compiere azioni utili solo a sé stesso. Rain, l'Impero e tutti gli altri erano delle comparse, degli attori secondari che potevano interpretare occasionalmente il ruolo di eroi e di carnefici a seconda dell'esigenza che Scaar avesse in quel momento.
    Non era una persona di cui potersi fidare, non lo sarebbe stata mai. Lo avrebbe detto a Rain, anche se forse ci era già arrivato da solo.
    Non c'era modo di cambiarlo, pensò Blu, è nato così e morirà così.
    Senza nessuno.
    Scaar la stava caricando, circondandosi di un'aura elettrica. Blu era pronta al combattimento, come sempre del resto, e non batté ciglio.
    Se questa era la sorte a cui Scaar stava andando incontro, lei non avrebbe più provato a fermarlo. Il suo dovere l'aveva svolto nel migliore dei modi, il resto non doveva importarle. Nel fondo del suo cuore, in quel momento, si scoprì dispiaciuta per come erano andate le cose.
    Tutto, ancora una volta, subì un'interruzione brusca. Una delle creature, tra le più grosse a prima vista, aveva esaurito i soldati imperiali da uccidere e si era avvicinata a loro, meditando un attacco. Blu cercò di pensare il più velocemente possibile a cosa fare in quella situazione. Da una parte la stava attaccando Scaar mentre dall'altra il mostro. Non avrebbe mai fatto in tempo a difendersi da entrambi, quindi si preparò a proteggersi il più possibile dall'attacco della creatura.
    Stranamente però accadde qualcosa di inaspettato: Scaar la travolse, gettandosi su di lei e facendo fallire l'attacco che l'avrebbe quasi certamente colpita.
    Non starmi addosso!
    Disse. Sentiva il peso di Scaar sopra di lei, accorgendosi che nonostante la grossa mole dell'uomo, quello fosse inaspettatamente leggero. La sua pelle era fredda, cadaverica. Questo le fece un po' impressione. Quel contatto così intimo e inaspettato la confuse per un attimo.
    Si scostò da Scaar e si alzò, recuperando il bastone e guardando l'enorme bestia ruggente.
    Non capiva le intenzioni dell'alleato: sarebbe rimasto lì all'accampamento o sarebbe comunque tornato con lei ad Haven? Se sì, cosa avrebbe detto a Rain sul suo operato? Quali erano le sue vere intenzioni?
    Non rischierò la vita per uccidere questa bestia che già tanto mi si è dimostrata utile e alleata.
    Quella regione non era certo imperiale ed era un sacrosanto diritto delle bestie richiamarla e riconquistarla con la forza.
    Il maestro Yato su questo non accettava compromessi: siamo ospiti della natura e dobbiamo cercare di non farle pentire il fatto di ospitarci. Con questo dogma, tra i vari, era cresciuta.
    Intorno a lei si generò una densa aura di energia verdognola, che la avvolse completamente.
    CITAZIONE
    Aura: Jade Prism
    Un alone verdognolo circonda il portatore.
    Ottiene agilità invidiabile e la possibilità di eseguire un movimento extra aggiuntivo.
    Attiva: Durante il turno in cui è attivata, il primo attacco fisico del turno può raggiungere un bersaglio distante fino a 10 metri, tramite uno scatto repentino.
    [Chakra: 10]

    Cosa vuoi fare, Scaar? Vuoi tornare ad Haven o vuoi rimanere qui? Perché in caso questo qui sarebbe un problema tuo e dei tuoi nuovi amici.
    Roteò il bastone ma capì che la bestia avrebbe attaccato nel giro di pochi istanti. Maledisse Scaar, l'Impero, quella maledetta regione. Pregò che Rain in qualche modo la aiutasse, facendole capire cosa fare. Come avrebbe agito lui? Cosa vorrebbe che lei facesse? Tutto era andato in malora: sperò solo di non deluderlo.
    Al diavolo!
    Urlò, sfogandosi.
    Roteò sopra di lei il bastone e poi attaccò in direzione della bestia, che nel frattempo ruggiva e si dimenava, forse a causa delle ferite. Con uno scatto rapido la colpì di punta sulle scaglie dure, di certo non inferendole danni letali ma quantomeno dandole fastidio.
    Ecco: si disse, adesso tutta l'attenzione è su di me.
    Se sei capace a far qualcosa attaccala e debilitala mentre è concentrata su di me!
    La bestia ruggì e spalancò le fauci, poi si avventò su Blu, la quale però era già arretrata.
    Sfruttando la sua agilità e leggerezza, la ragazza si era già allontanata di qualche decina di metri dalla creatura, ormai completamente focalizzata su di lei. Blu era veloce ma il suo nemico senz'altro di più. Se Scaar non fosse intervenuto, sarebbe stata costretta ad affrontare la bestia faccia a faccia o a qualche strana acrobazia.
    Pensò, preventivamente, che forse salire sugli alberi sarebbe stata una buona idea, in caso di fallimento, ma l'enorme lunghezza del nemico sarebbe bastata a raggiungerla anche tra gli arbusti più alti. Gettarsi in mare anche era una possibile soluzione, così come continuare a correre e man mano lanciare qualche tecnica a distanza per ferire un po' alla volte in nemico.
    Sì, si sarebbe inventata qualcosa anche se quel doppiogiochista di Scaar non fosse intervenuto. Lei era forte, era addestrata, era stata scelta da Rain. Era il suo braccio della giustizia e la sua spada, quindi non poteva perdere. Non era nemmeno contemplabile per lei, per il suo Rain e per il mondo intero, che presto avrebbe pagato le conseguenze della propria spregiudicatezza.



    Edited by Gh0st - 10/7/2018, 13:52
     
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    Non rischierò la vita per uccidere questa bestia che già tanto mi si è dimostrata utile e alleata.

    Dal suo atteggiamento non sembrate poì così culo e camicia...

    Commentò Scaar tenendosi pronto dato che la bestia stava già per caricare.

    Cosa vuoi fare, Scaar? Vuoi tornare ad Haven o vuoi rimanere qui? Perché in caso questo qui sarebbe un problema tuo e dei tuoi nuovi amici.

    Non rimango qui un minuto di più!

    Semplicemente rispose poi, già pronto a frapporsi nuovamente tra Blu e la bestia. La ragazza sembrava incerta su come affrontarla e per il momento a Scaar non veniva nessuna idea migliore se non quella di fare da scudo di carne. Cosa che se non altro gli riusciva benissimo, data la sua coriacetà.

    In altre circostanze non si sarebbe fatto troppi problemi ad affrontarla a viso aperto, ma occorre ricordare che non aveva ancora recuperato la forma migliore. Il corpo non rispondeva prontamente e risentiva nelle ossa e nei muscoli tutta l'atrofizzazione accumulata durante la recente prigionia.

    Al diavolo!


    Ma che... Scaar vide la ragazza guizzargli affianco fiondandosi sulla bestia. L'affrontò con due colpi agili e veloci sebbene troppo deboli per sperare di impensierire il mostro. Poi con agilità inaudita riuscì a tornare indietro, avendo catturato l'attenzione della creatura.

    L'uomo la guardò interdetto, per un momento sbalordito da tanta incoscienza. Il piano era una merda, qualunque esso potesse essere, ma il coraggio dimostrato era encomiabile.

    Scaar sorrise poco prima di lanciarsi contro il mostro.

    Blu era proprio come lui.



    Dopo aver compiuto le falcate sufficienti per mettere nella propria traiettoria il serpentone che inseguiva Blu, accumulò il proprio chakra nelle proprie gambe per effettuare un portentoso salto che avrebbe dovuto aiutarlo a centrare in pieno il capo della bestia.
    [Rapido][Action: Matis Jump]

    Mentre era a mezz'aria, la sua figura e le cornee furono improvvisamente attraversate da uno sfolgorìo scintillante di saette minacciose, riempendo l'aria del classico sfrigolìo elettrico. La creatura ebbe giusto qualche istante per rendersi conto della figura che le si stava per schiantare addosso. L'uomo riuscì ad atterrare sul suo capo avvinghiandolo con i propri tentacoli e destabilizzandone l'avanzata.
    [Aura: Overcharged]

    La bestia deviò leggermente, issando subito dopo la parte anteriore del lungo corpo per tentare di disarcionare Scaar. Prima che questa potesse concretizzare le proprie intenzioni, Scaar riuscì a stabilire una salda presa sul dorso dell'animale e richiamando ancor più il chakra elettrico schiantò il palmo aperto della propria mano sulla bestia, espandendo le saette elettriche su tutto il suo corpo e inebriandone per qualche secondo i sensi.
    [Gratuita][Skill: Shock]
    [Rapido][Attacco fisico Corpo a Corpo]


    Niente di personale baby ma ormai sei servita al tuo scopo!


    Con unico swing portò le mani alla propria arma, il grosso chakram piccato riposto alle proprie spalle, e mentre si fiondava giù dalla creatura menò un portentoso colpo facendo schiantare la propria arma contro il capo della bestia. La forza cinetica sprigionata fu inaudita, tanto che il capo della bestia seguito dal resto del corpo fu sparato all'indietro, mandandola a sbattere contro l'ultima parte intatta dell'avamposto, provocando un ultimo e devastante crollo.
    [Azione][Skill: Knock Away]


    Sbilanciato dal potente colpo a mezz'aria, Scaar sbagliò l'atterraggio piombando a terra di spalle e ruzzolando malamente poco distante da Blu.

    Il dolore provato fu inaspettatamente intenso, conseguenze dell'indebobilmento che ancora non abbandonava il proprio corpo.

    Rimase supino a rantolare in cerca d'aria, mescolando gemiti di dolore e una risata nervosa e liberatoria.

    Mosse la testa quando il dolore gli permise di riacquistare una certa lucidità, guardando verso Blu.

    Che ne dici di togliere il disturbo? Qui non c'è più niente da vedere...

    E tentò di far forza ignorando i postumi dell'impatto, rizzando l'addome e raccogliendo le gambe. Tutto intorno l'avamposto stava venendo divoranto lentamente dall'incendio. Molte strutture erano crollate e gli uomini ancora vivi potevano contarsi sulla punta delle dita.

    Tre di questi stavano correndo verso l'altra parte dell'ampio cortile dove un esausto Reinham cercava di rimettersi in piedi.

    Guardando in quella direzione, Scaar si rese conto che il capitano stava restituendo lo sguardo. Per interminabili secondi i due si guardarono da lontano, in silenzio. Il corvino non sapeva cosa pensasse il capitano, sebbene lo immaginasse.

    Adesso Reinham lo odiava. Avrebbe incolpato lui di ogni sciagura avvenuta nella propria vita. La perdita dei propri uomini, probabilmente del suo rango, di tutto. Lo avrebbe odiato più di ogni altra cosa al mondo, anche se Scaar gli aveva successivamente salvato la vita.

    Non era la prima volta che succedeva. Chi gli stava vicino subiva spesso una sorte simile, contagiato dalle sciagure che egli stesso attirava.

    Non gli era mai importato più di tanto fino a quando a causa di ciò non aveva messo in pericolo persino Rain ed Helen.

    Ora anche Reinham aveva pagato lo scotto di essergli stato vicino, in un certo senso.



    Ma non aveva tempo di dispiacersene né di autocommiserarsi. Aveva ancora una questione da risolvere, ritrovare la donna responsabile della propria triste condizione, l'unica in grado di liberarlo dall'ingerenza dell'impero.

    Quello sarebbe stato il suo unico obiettivo e lo avrebbe raggiunto a qualunque condizione.

    Dopo. Dopo avrebbe avuto tutto il tempo per esaminare la propria condizione. E giungere finalmente ad una decisione in grado di mettere a posto finalmente le cose.






    La bestia non rimase stordita a lungo e Reinham e i suoi uomini si ritirarono dall'altra parte dell'accampamento, lasciando completamente perdere Scaar e Blu.

    Prima che la creatura potese riprendersi del tutto, anche Scaar e Blu filarono via, riguadagnando il fitto della foresta per iniziare il viaggio di ritorno verso Haven.

    Una volta a Forentia, avrebbe rivelato a Blu che non sarebbe tornato con lei da Rain. L'ultima parte del viaggio era qualcosa che doveva compiere da solo, senza l'aiuto di nessuno. Aveva già rovinato Reinham, non voleva che alla ragazza potesse toccare una sorte simile.





    Scaar non parlò molto ma spesso guardava verso quella ragazza, quasi affascinato dalla sua persona.

    Incosciente, determinata e imprevedibile.

    Se solo fosse stato 70 anni più giovane...








    FINE




     
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    Bravi ragazzi, bellissima role, me la sono goduta dall'inizio alla fine.

    CITAZIONE
    Ghost,
    Punti Base +2
    Scrittura +2 Ottimo. Molto scorrevole come al solito.
    Interpretazione +2 Si è visto poco Rain, ma comunque quando si è visto sono emerse perfettamente le sue preoccupazioni ed i suoi dubbi. In compenso si è vista molto bene Blu, personaggio carismatico e molto intrigante. Alla fine mi sono chiesto quando avrei letto ancora di lei.
    Strategia 0 Talenti usati solo in maniera scenica.
    Puntualità +1

    Punti Totali: +7 exp e +200 gold

    CITAZIONE
    Ryuk,
    Punti Base +2
    Scrittura +2 Ottimo anche tu.
    Interpretazione +3 Affido un punto bonus. Scaar è di uno spessore psicologico pazzesco.
    Ambientazione +1 Mi è sembrato davvero di trovarmi all'interno di un accampamento imperiale nella foresta di Sumadea.
    Strategia 0 Talenti usati solo in maniera scenica.
    Puntualità 0 Ci sono ritardi molto grossi.

    Ricordando che ricevi exp dimezzata per aver utilizzato un png,
    Punti Totali: +4 exp e +200 gold

    Valutatore: +2 exp e +100 gold
     
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25 replies since 1/3/2018, 14:02   508 views
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