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Edited by Gh0st - 26/5/2018, 13:58. -
.Il capitano indugiava con la punta della propria lama sul viso di Scaar, facendola scivolare dalla guancia alla base del collo. Dal giorno che ti trasferirono ho udito notizie sconcertanti. Tu, un terrorista suicida senza più nessun motivo per vivere, accumulavi meriti su meriti tra i ranghi dell'impero fino ad avere un'unità tutta tua e grande libertà di iniziativa. Ancora oggi che ti ho di nuovo qui davanti agli occhi non riesco a capire come tutto ciò sia possibile. Ora, al diavolo l'assalto all'accampamento, Rain e questa merda di posto. Mi dirai qui e ora... come ha fatto un reietto come te che non ha mai avuto interessi nell'alzare un dito per aiutare la causa, a fare tanta strada. E bada, conta la mia pazienza come esaurita del tutto, non sono in vena per i tuoi giochetti!
Le parole del capitano erano sussurrate, quasi dei sibili rabbiosi a denti stretti. Scaar non lo aveva mai visto così prima di allora. Era sempre stato un esempio fulgido di disciplina e padronanza, capace di affrontare assennatamente le situazioni più disperate e guidare i suoi uomini verso la vittoria. Era questa la fama del capitano Reinham. Chissà come avrebbero reagito i suoi uomini vedendo quel suo lato mai mostrato finora.
Doveva essere arrivato all'esasperazione, pensò Scaar. Ma per la prima volta, ebbe l'impressione di parlare con il vero Reinham.
Il corvino annuì spasticamente, cercando di trattenere il proprio ghigno compiaciuto. D'accordo d'accordo, vuoi sapere come ho fatto?
Lo indicò con un cenno della testa. Il motivo ce l'hai proprio sotto al naso kehehehe
Reinham non capì, aggrottando lievemente le sopracciglia confuso. Intendi me? Come?
Scaar dondolò il capo in cenno negativo. Ma no, non tu. Il vostro atteggiamento. Il vostro dannato orgoglio e la vostra presunzione...
Si inumidì le labbra per cominciare a spiegare. Ora che Reinham parlava come un essere umano normale, sentì di dovergli delle spiegazioni per qualche motivo.
Dopo gli avvenimenti al villaggio di Wilde, il generale Hartgard volle avermi direttamente sotto la sua supervisione.
Hartgard.... dovevo immaginarlo... voleva torturarti di nuovo? Chiese Reinham tornando per un secondo alla sua solita empatia da paladino delle cause perse. Scaar tentò di ignorare la propria irritazione.
Già, Hartgard. Credeva che volessi fregiarmi di opere buone per avere una riduzione di pena. Mirava a scoprire il mio bluff e schiacciare il mio spirito, ricordandomi quanto miserevole fosse la mia condizione.
Scaar fece un sorriso storto. La sua arroganza gli si è ritorta contro. Ad Aldaresia ero sotto gli occhi di tutti, l'alto comando imperiale. Notai che più aiutavo l'impero a scovare ninja e mi distinguevo in battaglia, più Hartgard ribolliva di rabbia. Continuai a farlo sempre meglio, sperando di annegarlo nella sua stessa bile.
Ma i ninja.... quelli erano tuoi alleati. Come hai potuto tradirli in quel modo?
L'altro si fece improvvisamente serio a quella domanda, tanto che a Reinham sembrò di averlo in qualche modo insultato, anche se non capiva perché. I ninja erano feccia. Così come lo è l'impero e chiunque altro usi la guerra per ottenere la pace. Per me sono sullo stesso merdoso piano.
Reinham assunse un'espressione di scherno. Bei discorsi per un assassino incallito.
Scaar addolcì l'espressione sul suo volto, ostentando serenità. Almeno io non sono un'ipocrita. Non tento di spacciare la mia merda per oro.
Il biondo capitano non seppe cosa rispondere, anche se non riusciva a scacciare la strana sensazione di capire il punto di vista di Scaar. E ciò lo spaventava. Cosa è successo poi?
Il pallido figuro acconsentì a continuare il racconto. Si era reso conto che la lama della spada non era più puntata alla sua gola ma era semplicemente appoggiata alla sua clavicola. Hartgard cercò pretesti per togliermi dalle unità imperiali e spingere per la mia esecuzione. Non aveva più presa su di me, la mia semplice vista lo mandava su tutte le furie e io non potevo essere più felice. Ma ormai era troppo tardi. Il "consiglio dei generali", o come cazzo lo chiamate, rifiutò di sprecare un arma tanto efficace così mi tolsero dalla supervisione di Hartgard e mi spedirono a Louyhong a scovare sovversivi laggiù. E' successo più o meno nel periodo dell'attentato al Braxamundis...
Il capitano abbassò totalmente la spada, essendosi nel frattempo calmato. Non credevo che fossimo così manipolabili. Credevo che fossimo migliori, anche se non sono più sicuro migliori di cosa.
Alzò lo sguardo verso Scaar, una strana rassegnazione nei suoi occhi. Ti invidio, sai? Ti ho sempre invidiato. Uno come te ha perso tutto nella vita, non dovrebbe avere motivo per andare avanti. Eppure sei ancora qui, ancora in piedi, ancora in grado di trarre qualcosa dalla tua esistenza. Che siano soddisfazioni personali, salvare delle vite innocenti o perseguire nuovi obiettivi.
Abbassò lo sguardo con un sorriso amaro. A me un semplice incidente di percorso ha praticamente distrutto la vita. Non credo di essere stato molto bravo a rimettermi in piedi. Non sono neanche sicuro di averci nemmeno provato. Sono rimasto fermo a 4 anni fa.
Scaar rimase a fissarlo per qualche secondo con lo sguardo accigliato. Quello che aveva davanti non era più lo stesso capitano dai fulgidi ideali che lo aveva difeso a spada tratta la notte in cui i suoi uomini volevano ucciderlo. Provò una strana empatia per quella persona, anche se in realtà avrebbe dovuto essere un suo nemico. Forse capitano, dovresti smettere di fare quel che "devi" fare e cominciare a fare quel che "vuoi" fare. Semplice.
Reinham alzò lo sguardo con un sorriso sincero stavolta. Guardò Scaar negli occhi, il suo aspetto era pessimo tanto da farlo sempre sembrare ad un passo dalla tomba e nessuno gli avrebbe mai dato credito. Eppure in quel caso, come sempre da che ricordava, aveva fottutamente ragione.
Rinfoderò la spada, per poi dare una pacca sulla spalla dell'altro. Hai ragione Scaar. Detto così sembra proprio semplice.*ROOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRGH!*
L'ultimo ruggito era dannatamente vicino. Proveniva dall'atrio sottostante, segno che una delle bestie era penetrata all'interno dell'avamposto.
Fossi in te non riporrei la spada troppo presto. Ne avrai bisogno. Gli diresse Scaar interdetto e Reinham annuì in risposta. Entrambi ripresero a correre giù per il corridoio, tentando di raggiungere il prima possibili gli uomini che stavano già combattendo.
Capitano! Urlò un soldato che arretrava rapidamente insieme ad altri tre. Ne sono troppi, sono all'esterno. Quello laggiù sembra il più grosso finora, è riuscito a sfondare il portone!
Grazie mille, Roman. Manda a chiamare i soldati all'esterno, radunali qui dentro e sbarazziamoci di questo qui. Create una barriera per i mostri più piccoli, teneteli fuori da qui. Una fila di arcieri là sopra per tenerli lontani. Dov'è Morello?
Caduto signore. Le bestie lo hanno circondato....
Reinham incassò un duro colpo. Morello era il suo soldato migliore, per la sua stazza e la maestria in combattimento. Ora senza avanguardia, sarebbe stato difficile affrontarne uno così grosso.
O forse no... Scaar, dobbiamo-
Il biondo si voltò all'indietro verso Scaar, ma si rese conto che l'altro non c'era più. Si guardò intorno più volte, cercando di scorgerlo da qualche parte ma di lui nessuna traccia. Un terribile sospetto cominciò ad impadronirsi di lui ma lo scacciò immediatamente, conscio di dover prima pensare all'incolumità dei propri uomini.
Prendete gli scudi, raduna un'avanguardia e arginate il mostro. Cercheremo di sfiancarlo fino a costringerlo alla fuga. PER L'IMPERO!
Il suo urlo instillò nuovo vigore e coraggio nei suoi uomini.
Dentro il proprio cuore il capitano provava paura.. -
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Edited by Gh0st - 3/6/2018, 12:29. -
.La creatura che era riuscita a penetrare nel cortile dell'avamposto aveva le sembianze di un grosso serpente dalle spire enormi e dalla testa coriacea, ricoperta di escrescenze ossee molto resistenti. I suoi occhi erano bulbi opachi e bianchi, privi di qualsiasi traccia di paura. Sembrava conoscere solo una furia incontrollata, spinta forse dalla propria voracità.
Le sue fauci difatti erano imbrattate del rosso del sangue di diversi suoi uomini. Era chiaro che non c'era modo di respingerla, motivo per cui doveva trovare un modo per abbatterla. Avendo a disposizione delle armi da assedio, qualche grossa balestra ad esempio come quelle in dotazione a Shal'aira contro le colossali tartarughe rocciose, sarebbe stato semplice gestire una simile creatura. Ma a Sumadea non era mai successo di doverne affrontare di così grosse, il che lo portava a domandarsi da dove arrivassero e cosa le aveva spinto ad attaccare.
Non poteva essere una coincidenza che quell'attacco fosse giunto poco dopo la comparsa di Scaar. L'unica spiegazione plausibile era che lui fosse responsabile di quella catastrofe. Era ancora una volta riuscito a rovinargli la vita, ogni volta che le loro strade si incrociavano per il capitano significava solo guai.
Adesso che si trovava a lottare per difendere la vita dei suoi uomini, si malediva per essere cascato nei doppigiochi di quel bastardo. Il generale Hartgard aveva ragione, quelli come lui dovevano essere trattati alla stregua della feccia che erano. Persino Hartgard s'era fatto manipolare da quell'infido assassino, Reinham era solo l'ultima delle sue vittime.
Ma non gli avrebbe permesso di averla vinta. Non senza lottare. Corse in mezzo al campo mentre i suoi uomini più corazzati arginavano la grossa creatura in attesa di lanciarle addosso un'offensiva risolutiva. Alzò un braccio, ora che era vicino alla piattaforma dei suoi soldati armati d'arco e balestre. Arcieri, pronti a scoccare!
Un momento dopo aver rivolto il proprio braccio in alto verso gli arcieri, la piattaforma su cui si trovavano collassò su se stessa e i suoi uomini caddero a terra, travolti dai detriti. Reinham diede immediatamente la colpa ai mostri assedianti, sebbene non riusciva ad immaginare la stazza di una creatura capace di provocare tanti danni.
In quel momento, il grosso serpente sibilò orribilmente schiantando la propria testa verso uno dei suoi uomini, catturandolo nelle sue fauci e sollevandolo a mezz'aria.
NO! Gridò il biondo capitano, impotente. Strinse con forza il pugno attorno alla propria spada, pronto a lanciarsi contro la creatura in prima linea, al fianco dei propri uomini.
Capitano Reinham, alla sua destra! Attento!
Reinham voltò il capo notando solo ora la figura agile che gli si stava avventando contro. Il suo corpo colto alla sprovvista non riuscì a reagire, pochi istanti per realizzare che sarebbe stato colpito senza alcuna possibilità di difesa.*SBOCK*
Sbattè la schiena sul terreno, riuscendo miracolosamente a non sbattere troppo forte anche la nuca. Era per terra, senza riuscire a capire come ci fosse finito. La ragazza era andata a vuoto e lui era tutto sommato illeso, eccezion fatta per la caduta. Sentì qualcosa che gli accarezza le gambe e vide un filamento nero strisciare via dalla propria caviglia.
Girando il capo come poteva, vide Scaar in piedi poco distante che lo fissava. Potrai ringraziarmi dopo. Ora è meglio che tu vada via, e alla svelta.
Lo sguardo di Scaar si spostò poi su Blu, mentre faceva qualche passo avanti per frapporsi tra la donna e il capitano a terra. Da come la guardava il biondo potè presumere che i due si conoscessero, eppure c'era qualcosa di strano. Scaar non aveva il solito sorriso beffardo, sembrava anzi... preoccupato.
Qui abbiamo finito, ho preso quel che mi serviva. Iniziò a dire, dandosi due pacche al petto implicando che avesse qualcosa riposto all'interno della propria veste.
Reinham lo guardò accigliato. Di cosa stava parlando? Era quello dunque il motivo del suo ritorno? C'era davvero quella ragazza dietro tutta quella distruzione?
Scaar sembrava esitante di fronte alla monaca col bastone. Di fronte a quello sguardo di ghiaccio, che non tradiva emozione. Lui rimase immobile, rendendosi conto dell'impassibilità dell'altra. Sembrava essere conscio che lei non gli avrebbe dato retta, non arrivati a questo punto.
A questo punto, Scaar le fece un cenno verso Reinham, ancora a terra. E comunque lui non si tocca.
Era serio, terribilmente serio.
Reinham era paralizzato, non aveva la minima idea di quel che stava succedendo e continuava a cercare un buon motivo per rialzarsi.
Tra la bestia enorme che continuava a decimare i suoi uomini, il folle Scaar e quella misteriosa dama di ghiaccio, faticava a immaginare uno scenario in cui potesse uscire vivo da quella situazione.. -
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Scaar aveva ragione a temerla. C'era qualcosa in lei che lo metteva a disagio, e questo era qualcosa a cui non era abituato.
Per lui, abituato a strumentalizzare la paura o il disgusto degli altri nei suoi confronti per manipolarli, era estremamente difficile riuscire ad interagire con lei.
Persino Rain, per quanto integro e determinato, era manipolabile. Aveva un punto debole troppo esposto, Scaar glielo aveva sempre detto, ma lui aveva deciso di conviverci subendone le conseguenze. Helen era il suo tallone di achille, ma anche la sua forza e Scaar questo lo comprendeva. Vi aveva fatto leva quando lo aveva indotto ad ucciderlo, persino in quel momento provò un brivido di compiacimento nel capire di poter avere ascendente sull'invincibile Rain.
Blu era diversa.
Sembrava che nulla potesse turbarla, nulla la toccava, l'unica cosa che contava per lei era portare a termine ciò che Rain le aveva chiesto. L'unica cosa al mondo per lei era Rain. Probabilmente solo Rain aveva del potere su di lei e Scaar aveva intuito che il ragazzo ne fosse consapevole e che ciò gli procurava qualche preoccupazione. Si era sempre preoccupato troppo. Ma adesso Scaar cominciava a comprendere la sua preoccupazione.
Blu era diversa.
Blu non aveva più nulla da perdere.
Blu era come Scaar.
Scaar: Blu, ho già detto che lui-
Le parole rimasero sospese tra il movimento brusco di Blu e la successiva onda d'urto. Scaar incrociò le braccia e piegò il busto per proteggersi, assicurandosi di offrire sufficiente riparo al capitano a terra mettendosi esattamente tra la fonte dell'onda e Reinham.
Scaar: Reinham togliti dal cazzo!
Gli imprecò contro Scaar tenendo gli occhi puntati su Blu. Era messo male per quello scontro: non conosceva le reali capacità di Blu e lui non si era ancora completamente ripreso dopo essere rimasto rinchiuso tutto quel tempo ad Haven.
Ma non era nemmeno quello il problema. Sapeva che se si fosse in qualche modo inimicata Blu o le avesse fatto qualcosa, Rain non lo avrebbe mai perdonato. Aveva guardato l'amico negli occhi, l'ultima volta. Era cresciuto, era più freddo ma soprattutto era diffidente nei suoi confronti. Non poteva dargli tutti i torti, ma questo rendeva difficile averci a che fare.
Quando tutto sarebbe finito sapeva che avrebbe dovuto affrontarlo e allora entrambi avrebbero dovuto prendere una decisione difficile.
Nel frattempo, doveva sbrogliare questa matassa nella maniera più indolore possibile. Non poteva lasciarle Reinham, il capitano non se lo meritava. Il resto degli imperiali poteva bruciare all'inferno per quanto lo riguardava.
Reinham abbassò le braccia che aveva usato per proteggere il volto dalla polvere e detriti sollevati dall'onda d'urto. Era ancora illeso, protetto per una seconda volta da Scaar che per qualche motivo insisteva nel difenderlo e aiutarlo a scappare.
Il cervello del capitano era in stallo. Non riusciva ad assimilare il significato di quegli avvenimenti, non riusciva a capire il senso delle azioni di Scaar e soprattutto non riusciva a realizzare come tutto ciò che aveva sia potuto crollare così, in una sola notte. Ancora una volta.
Alzò lo sguardo e osservò i suoi uomini corazzati tenere a bada la creatura più grossa. Qualche arciere s'era tirato fuori dalle macerie e aveva incendiato qualche freccia per tentare di scacciare il mostro con il fuoco.
Raggiunto dai dardi infuocati, la bestia difatti aveva a preso a ruggire minacciosa, fermando i propri attacchi e raggomitolandosi mentre le falangi con scudo a torre l'accerchiavano.
Un nodo gli attanagliò la gola nell'osservare il coraggio dei propri uomini. Si sentì fiero dello stendardo che portava per la prima volta dopo anni in cui non aveva fatto altro che autocommiserarsi nella monotonia dei giorni.
Aveva accettato passivamente di essere capro espiatorio per il proprio impero. Aveva dimenticato cosa significava difendere un ideale. Aveva dimenticato per quale motivo aveva deciso di diventare un imperiale.
Mai più.
Si sollevò dimenticando la paura nel proprio cuore, aiutando con la propria spada puntata a terra. Sollevò il mento nel guardare la ragazza con aria fiera, degna di un capitano imperiale. Sullo sfondo la luce rossastra delle fiamme aumentava e le voci dei soldati si facevano più forti, coordinandosi per il contrattacco.
Scaar si voltò lievemente senza abbassare la guardia, roteando gli occhi e sbuffando pesantemente.
Reinham: Ragazza, non so quale siano le tue motivazioni, ma non ti permetterò-*SWOOOM*
Repentinamente Scaar si voltò rivolgendo le mani aperte verso Reinham e sprigionando un portentoso impulso magnetico.
La spada guizzò via dalle mani del biondo perdendosi tra le macerie e Reinham stesso finì proiettato all'indietro, perdendo l'equilibrio e tornando a terra.
Scaar: Sei un coglione.CITAZIONESkill: Magnetic Pulse
[Azione]
Focus: Utilità
Disarma un avversario con armi metalliche, e lo respinge indietro di 5 metri se indossa armature metalliche. L'arma atterra un ulteriore 10 metri più indietro rispetto a chi la stava utilizzando.
[Chakra: 30]
[Cooldown 3 turni]
Si voltò poi verso Blu, richiamando nuovamente il chakra per circondarsi di scariche elettriche che per il momento dovevano servire solo da deterrente verso di lei.CITAZIONESkill: Electric Barrier
[Rapido]
Focus: Utilità
Crea uno scudo circolare attorno all'utilizzatore di raggio 2 metri. Riduce il danno di Skill Fulmine, d'aria o di fuoco di [10xRank].
Venire colpiti da attacchi ravvicinati infligge 10 danno elementale fulmine di contraccolpo e SHOCK all'attaccante. Compiere movimenti extra, talenti fisici o attacchi fisici interrompe la skill prima del completamento di tali azioni.
Dura 2 turni incluso quello di attivazione.
[Cooldown 2 turni dopo la disattivazione]
[Chakra: 30]CITAZIONEPassive: Charge
Una volta per turno, quando si esegue una skill Fulmine, è possibile pagare 10 chakra per ottenere 10 punti carica fino a un massimo di 10+[10 x Rank] L'energia accumulata si rivela come uno strato di saette che circonda l'utilizzatore.
Ogni attacco fisico subito infligge un contraccolpo di danno elementale fulmine pari a metà dei punti carica accumulati.
Scaar: Mettiamola così, forse ti è più chiaro. Se vuoi lui dovrai passare sul mio cadavere.
La fissò in modo serio ma cercando di non essere minaccioso.
Non che Scaar intedesse davvero morire per uno come Reinham. Ma sperava che bluffare a tal punto potesse far desistere Blu prima ancora di provarci. Voleva vedere fino a che punto non fosse manipolabile.
Edited by Ryuk* - 13/6/2018, 11:55. -
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.Chissà perché non si sarebbe aspettato una risposta diversa. Blu sarebbe andata fino in fondo, glielo leggeva negli occhi. Sentirla parlare in maniera tanto determinata nonostante fosse sola in mezzo ad un accampamento nemico e con l'unico proprio alleato che la osteggiava lo rese inquieto.
Era abbastanza giovane da credere ancora che valesse la pena di morire per un ideale.
Scaar: Io non devo spiegazioni a te, Blu. Né ho bisogno della tua compassione. Tu non mi conosci. Sentì di dover rispondere Scaar. Tutto quell'arroganza mascherata da forzata gentilezza ormai lo aveva spazientito. Cocciuta o meno, avrebbe fatto bene a togliersi da lì prima che gli imperiali le ficcassero una freccia nel petto. Sapeva già che Rain lo avrebbe incolpato per questo, ma lui doveva pensare a se stesso in quel momento. E per il momento Reinham gli serviva.
Reinham: Scaar, vuoi spiegarmi cosa cazzo succede??
Scaar grugnì, sentendo Reinham che gradualmente si rialzava alle proprie spalle.
Scaar: Succede che ti sto salvando la vita, coglione!
Tempo scaduto. Blu non ammise altre interruzioni, concentrò il chakra per un attacco su vasta scala, non particolarmente pericoloso ma certamente insidioso.
Scaar: Ci siamo...
Non avrebbe potuto difendere Reinham da questo attacco, ma poteva tenere impegnata Blu. Fu spazzato via assieme al biondo all'indietro dall'onda anomala, ma si rimise immediatamente in piedi spiccando un salto portentoso che lo riportò nuovamente a distanza ravvicinata con la ragazza.
[Action: Mantis Jump]CITAZIONEAction: Mantis Jump *
[Rapida]
Durante l'ATTACCO, si effettua un salto in lungo di massimo 10 metri (massima altezza 5 metri). Ignora terreno difficoltoso.
[Cooldown: 2 turni]
Scaar: Farà più male a me che a te, credimi!
Il chakra elettrico sfolgorò nella penombra della giungla sulla figura arrossata dai riflessi delle fiamme dell'incendio tutt'intorno. Atterrato come poteva, stava per continuare la propria corsa contro Blu quando un portentoso ruggito squarciò l'aria circostante.RWOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRWWWW!
Il manipolo di uomini che invano avevano provato ad arginare la bestia erano ormai a terra quando questa saettò via. Le ferite ricevute dagli arcieri bruciavano più di quanto avrebbe potuto fare il fuoco circostante, la creatura era in preda alla furia più totale e si era gettata appena gettata sugli arcieri che dalla distanza insistevano nel punzecchiarla.
Poi con un'altra portentosa virata si diresse verso Scaar e Blu, più veloce di un treno in corsa.
Scaar: Merda!
In quel momento Scaar aumentò la propria rincorsa verso Blu, cambiando però diametralmente le proprie intenzioni. Con uno sforzo immane spiccò un salto finale, travolgendola ma salvandola in questo modo dalla furia della bestia mentre entrambi sarebbero finiti ruzzolando qualche metro più in là.
Quando Scaar si riprese, si rese conto di essere finito proprio sopra alla ragazza.
Scaar: Non c'è di che...
Le disse soffermandosi giusto un attimo, ma il frastuono causato dalle spire della bestia lo riportarono all'ordine.
Il serpentone ce l'aveva proprio con loro e questo rimescolava le carte in tavola.
Scaar si rimise prontamente in piedi, ancora avvolto dalla magia elettrica difensiva lanciata poco prima. Si frappose instintivamente tra il mostro e la giovane, più preoccupato che impavido.
Scaar: Dimmi che hai qualcosa per sbarazzarci di questo qui o la vedo davvero male.
Edited by Ryuk* - 5/7/2018, 09:29. -
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Edited by Gh0st - 10/7/2018, 13:52. -
.Non rischierò la vita per uccidere questa bestia che già tanto mi si è dimostrata utile e alleata.
Dal suo atteggiamento non sembrate poì così culo e camicia...
Commentò Scaar tenendosi pronto dato che la bestia stava già per caricare.
Cosa vuoi fare, Scaar? Vuoi tornare ad Haven o vuoi rimanere qui? Perché in caso questo qui sarebbe un problema tuo e dei tuoi nuovi amici.
Non rimango qui un minuto di più!
Semplicemente rispose poi, già pronto a frapporsi nuovamente tra Blu e la bestia. La ragazza sembrava incerta su come affrontarla e per il momento a Scaar non veniva nessuna idea migliore se non quella di fare da scudo di carne. Cosa che se non altro gli riusciva benissimo, data la sua coriacetà.
In altre circostanze non si sarebbe fatto troppi problemi ad affrontarla a viso aperto, ma occorre ricordare che non aveva ancora recuperato la forma migliore. Il corpo non rispondeva prontamente e risentiva nelle ossa e nei muscoli tutta l'atrofizzazione accumulata durante la recente prigionia.
Al diavolo!
Ma che... Scaar vide la ragazza guizzargli affianco fiondandosi sulla bestia. L'affrontò con due colpi agili e veloci sebbene troppo deboli per sperare di impensierire il mostro. Poi con agilità inaudita riuscì a tornare indietro, avendo catturato l'attenzione della creatura.
L'uomo la guardò interdetto, per un momento sbalordito da tanta incoscienza. Il piano era una merda, qualunque esso potesse essere, ma il coraggio dimostrato era encomiabile.
Scaar sorrise poco prima di lanciarsi contro il mostro.
Blu era proprio come lui.
Dopo aver compiuto le falcate sufficienti per mettere nella propria traiettoria il serpentone che inseguiva Blu, accumulò il proprio chakra nelle proprie gambe per effettuare un portentoso salto che avrebbe dovuto aiutarlo a centrare in pieno il capo della bestia.
[Rapido][Action: Matis Jump]
Mentre era a mezz'aria, la sua figura e le cornee furono improvvisamente attraversate da uno sfolgorìo scintillante di saette minacciose, riempendo l'aria del classico sfrigolìo elettrico. La creatura ebbe giusto qualche istante per rendersi conto della figura che le si stava per schiantare addosso. L'uomo riuscì ad atterrare sul suo capo avvinghiandolo con i propri tentacoli e destabilizzandone l'avanzata.
[Aura: Overcharged]
La bestia deviò leggermente, issando subito dopo la parte anteriore del lungo corpo per tentare di disarcionare Scaar. Prima che questa potesse concretizzare le proprie intenzioni, Scaar riuscì a stabilire una salda presa sul dorso dell'animale e richiamando ancor più il chakra elettrico schiantò il palmo aperto della propria mano sulla bestia, espandendo le saette elettriche su tutto il suo corpo e inebriandone per qualche secondo i sensi.
[Gratuita][Skill: Shock]
[Rapido][Attacco fisico Corpo a Corpo]
Niente di personale baby ma ormai sei servita al tuo scopo!
Con unico swing portò le mani alla propria arma, il grosso chakram piccato riposto alle proprie spalle, e mentre si fiondava giù dalla creatura menò un portentoso colpo facendo schiantare la propria arma contro il capo della bestia. La forza cinetica sprigionata fu inaudita, tanto che il capo della bestia seguito dal resto del corpo fu sparato all'indietro, mandandola a sbattere contro l'ultima parte intatta dell'avamposto, provocando un ultimo e devastante crollo.
[Azione][Skill: Knock Away]
Sbilanciato dal potente colpo a mezz'aria, Scaar sbagliò l'atterraggio piombando a terra di spalle e ruzzolando malamente poco distante da Blu.
Il dolore provato fu inaspettatamente intenso, conseguenze dell'indebobilmento che ancora non abbandonava il proprio corpo.
Rimase supino a rantolare in cerca d'aria, mescolando gemiti di dolore e una risata nervosa e liberatoria.
Mosse la testa quando il dolore gli permise di riacquistare una certa lucidità, guardando verso Blu.
Che ne dici di togliere il disturbo? Qui non c'è più niente da vedere...
E tentò di far forza ignorando i postumi dell'impatto, rizzando l'addome e raccogliendo le gambe. Tutto intorno l'avamposto stava venendo divoranto lentamente dall'incendio. Molte strutture erano crollate e gli uomini ancora vivi potevano contarsi sulla punta delle dita.
Tre di questi stavano correndo verso l'altra parte dell'ampio cortile dove un esausto Reinham cercava di rimettersi in piedi.
Guardando in quella direzione, Scaar si rese conto che il capitano stava restituendo lo sguardo. Per interminabili secondi i due si guardarono da lontano, in silenzio. Il corvino non sapeva cosa pensasse il capitano, sebbene lo immaginasse.
Adesso Reinham lo odiava. Avrebbe incolpato lui di ogni sciagura avvenuta nella propria vita. La perdita dei propri uomini, probabilmente del suo rango, di tutto. Lo avrebbe odiato più di ogni altra cosa al mondo, anche se Scaar gli aveva successivamente salvato la vita.
Non era la prima volta che succedeva. Chi gli stava vicino subiva spesso una sorte simile, contagiato dalle sciagure che egli stesso attirava.
Non gli era mai importato più di tanto fino a quando a causa di ciò non aveva messo in pericolo persino Rain ed Helen.
Ora anche Reinham aveva pagato lo scotto di essergli stato vicino, in un certo senso.
Ma non aveva tempo di dispiacersene né di autocommiserarsi. Aveva ancora una questione da risolvere, ritrovare la donna responsabile della propria triste condizione, l'unica in grado di liberarlo dall'ingerenza dell'impero.
Quello sarebbe stato il suo unico obiettivo e lo avrebbe raggiunto a qualunque condizione.
Dopo. Dopo avrebbe avuto tutto il tempo per esaminare la propria condizione. E giungere finalmente ad una decisione in grado di mettere a posto finalmente le cose.
La bestia non rimase stordita a lungo e Reinham e i suoi uomini si ritirarono dall'altra parte dell'accampamento, lasciando completamente perdere Scaar e Blu.
Prima che la creatura potese riprendersi del tutto, anche Scaar e Blu filarono via, riguadagnando il fitto della foresta per iniziare il viaggio di ritorno verso Haven.
Una volta a Forentia, avrebbe rivelato a Blu che non sarebbe tornato con lei da Rain. L'ultima parte del viaggio era qualcosa che doveva compiere da solo, senza l'aiuto di nessuno. Aveva già rovinato Reinham, non voleva che alla ragazza potesse toccare una sorte simile.
Scaar non parlò molto ma spesso guardava verso quella ragazza, quasi affascinato dalla sua persona.
Incosciente, determinata e imprevedibile.
Se solo fosse stato 70 anni più giovane...FINE
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Bravi ragazzi, bellissima role, me la sono goduta dall'inizio alla fine. CITAZIONEGhost,
Punti Base +2
Scrittura +2 Ottimo. Molto scorrevole come al solito.
Interpretazione +2 Si è visto poco Rain, ma comunque quando si è visto sono emerse perfettamente le sue preoccupazioni ed i suoi dubbi. In compenso si è vista molto bene Blu, personaggio carismatico e molto intrigante. Alla fine mi sono chiesto quando avrei letto ancora di lei.
Strategia 0 Talenti usati solo in maniera scenica.
Puntualità +1
Punti Totali: +7 exp e +200 goldCITAZIONERyuk,
Punti Base +2
Scrittura +2 Ottimo anche tu.
Interpretazione +3 Affido un punto bonus. Scaar è di uno spessore psicologico pazzesco.
Ambientazione +1 Mi è sembrato davvero di trovarmi all'interno di un accampamento imperiale nella foresta di Sumadea.
Strategia 0 Talenti usati solo in maniera scenica.
Puntualità 0 Ci sono ritardi molto grossi.
Ricordando che ricevi exp dimezzata per aver utilizzato un png,
Punti Totali: +4 exp e +200 gold
Valutatore: +2 exp e +100 gold.