[AUTOGESTITA] Cuor di Pietra

Ruolata Arte Segreta Jin

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    Cuor di Pietra

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    tekken+5+jin-kazama

    Un giorno come tanti splendeva a Sumadea. I raggi riflettevano sulle chiome degli alberi, gli uccelli iniziavano a cinguettare, in lontananza lo scroscio di un fiumiciattolo.. la quiete più assoluta.
    Poi arrivò lui.

    Come un fulmine a cielo aperto, il giovane scese da un albero atterrando come un bue sulla terraferma, prostrandosi poi in una corsa senza fine: le scarpe calpestavano fiori ed erbacce indistintamente, il suo fiatone attirava più di un predatore con molte probabilità. Ma lui se ne fregava: proseguiva a passo di ghepardo nel fitto verde, verso un'unica direzione.
    Era passata più di una settimana dalla sua ultima avventura, la prima che lo aveva veramente messo alla prova: d'altronde, la prima che lo avesse quasi fatto morire.
    Aveva perso moltissimo sangue e le cure di Anastasya furono provvidenziali: era solo grazie ad esse se ora non aveva le costole rotte, così come se aveva dei lividi ingialliti invece che fori di sei centimetri sul petto.

    Perché vi chiederete mai, con il minimo tempo necessario appena per riprendersi, lo Zakama già era tornato in gioco? Con una foga mai vista, oltretutto.
    Nei suoi pochi giorni di permanenza a Niethlung ricevette una lettera: nel foglio vi erano quattro o cinque righe, in cui gli veniva implorato di ritornare ad Ephiora per aiutare la sua gente da un male terribile.

    Ciò che lo sconcertò ed allertò allo stesso tempo fu la grafia della lettera: era sicuro al cento percento che fosse di suo nonno.. ma era convinto che suo nonno fosse morto da un pezzo.
    Un trucco o una magia? Forse, ma un paladino come lui non aveva tempo da perdere: per quanto odiasse non poco l'idea di prendere una nave, la geografia di Kalendor lo costringeva all'uso di quel mezzo.
    Ormai iniziava ad abituarcisi, pian piano, l'importante era che non soffriva più di quella scomoda malattia.

    Non appena l'imbarcazione toccò le sponde di Arcadia, spese un pò dei suoi denari per rimediare un passaggio da una carovana fino a Sumadea.
    Da lì in poi... solo corsa, migliaia e migliaia di passi su fango, erba, legno e terra battuta.
    Di cosa diamine parlava la lettera per spingere il giovane a muoversi con cotanta fretta??
     
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    tekken+5+jin-kazama

    Egli rallentò solo per un attimo, accorgendosi di essere molto vicino ad un paese di confine posteggiato dall'impero.
    Poteva fermarsi e camminare per la città come un qualsiasi straniero venuto per commerciare, per poi riprendere il passo una volta superato il centro, ma voleva perdere meno tempo possibile.

    Avrebbe percorso un sentiero non tracciato attraverso la foresta che terminava ai piedi di una massiccia montagna: da lì i locali di Ephiora avevano creato un ripido e tortuoso passaggio per i più temerari.. fortunatamente Jin era uno di questi.
    Il caso volle che il ragazzo, inconsapevolmente, si avvicinò al pericolo molto più in fretta di quanto pensasse; appena cinque minuti dopo che aveva tagliato nel bosco, un grande boato in distanza lo fece fermare.

    La terra gli tremò attorno per pochi attimi, facendogli quasi perdere l'equilibrio nella corsa: il rumore sordo della terra che si muove in distanza.
    Lanciò uno sguardo ad una pozzanghera a pochi metri da lui, notando come l'acqua dentro ancora traballasse.
    Non era la prima volta che sentiva il ruggire della terra sotto i suoi piedi, dunque iniziò a correre subito senza perdere tempo... ma quel botto, sfortunatamente, non era un sisma.

    Un'altra volta, lo stesso medesimo suono rimbombò dalla distanza; la terra tremò più forte di prima ed un albero alle spalle del Zakama, fortunatamente distante una decina di metri, crollò sotto l'immensa energia.
    Ma allora.. cosa diamine poteva essere? Si chiese il giovane che, non appena sentì un appoggio sotto i piedi, scattò nella direzione delle vibrazioni come un puma: una cosa era sicura, la minaccia di cui parlava la lettera era vicina..
    Infatti, non appena uscì correndo come un forsennato da una radura, dinanzi a sé vide l'impensabile:

    Alto quasi dieci metri, occhi giallo acceso ed uno strato di pelle rocciosa, così dura da sembrare composta della montagna stessa.
    L'abnorme figura dava le spalle al ragazzo ed agitava le braccia a destra a sinistra, cercando di schiacciare un gruppo di umani come fossero mosche: la massiccia schiena gli copriva gran parte della visuale, impedendogli di vedere chi fossero.
    Era tuttavia sicuro che non fossero regolari civili; non avrebbero avuto i riflessi per evitare così a lungo quelle stangate, oltretutto non sembravano esserci cadaveri in giro.

    Due attacchi partirono dall'immonda creatura. Non c'era altro tempo da perdere!
    Si era fatto da parte per quei primi secondi, l'impatto visivo con qualcosa del genere sicuramente lo aveva intimorito: poi il paladino nel suo animo venne fuori, attivando i meccanismi del suo corpo e.. facendolo divenire unamacchina da guerra!
    Sfruttò il fattore sorpresa avanzando verso il nemico, cercando di fargli un agguato proprio quando stava per infierire sul gruppo di umani nuovamente: Jin scattò un balzo frontale, a mezz'aria l'avambraccio destro si ricoprì di saette elettriche e..
    YAAH!
     
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    Incredibile cosa possa fare la volontà umana.
    Tanta forza di volontà ed altrettanta, se non più, prestanza fisica.
    Fin dall'età di sei anni Jin era stato istruito da suo padre, crescendo così in un rigido ciclo di allenamenti quotidiani senza alcun giorno di pausa. Decine di migliaia di piegamenti avevano rinforzato il suo tronco, rendendolo tosto come il marmo; migliaia di metri scalati sulle montagne di Ephiora avevano forgiato i suoi massicci arti inferiori.

    Era la lotta corpo a corpo ciò in cui brillava più di tutto, lo testimoniò la sua entrata in scena teatrale: il peso massimo impattò con le prime due nocche senza ripensamenti, osservando l'elettricità propagarsi nella gamba destra dell'essere e.. svanire, come nulla fosse.
    Spalancò le palpebre intimorito quando notò il gigante di roccia voltarsi incuriosito: il Zakama aveva appena colpito con tutte le sue forze, ma la reazione del nemico fu simile a quella di un pizzico di zanzara.

    Non appena vide il ragazzo sotto di lui alzò il massiccio piede e cercò di schiacciarlo: il combattente saltò diversi metri più in là evitando il colpo, capendo subito cosa avesse generato quei boati precedentemente.
    Aveva stabilito una distanza relativamente sicura con quella schivata, si voltò dunque ad osservarlo: ancora non si capacitava di cosa gli si parasse davanti, di cosa animasse quegli occhioni gialli ora fissi su di lui.

    Ed è all'improvviso che uno degli uomini già in combattimento, prese iniziativa sfruttando il colpo di Jin come un diversivo.

    Qualcosa di giallo e verde apparve alla sua destra, muovendosi ad una velocità inaudita e schiantando il suo pugno contro il Golem.
    CREPA, MOSTRO!
    Era un uomo con capelli alzati biondo chiaro, alto almeno venti centimetri più di Jin e pesante almeno centodieci chili, a giudicare dai dorsali larghi come un portone. Indossava pantaloni lunghi bianchi e vistosi gioielli in oro, ciò che saltava all'occhio non erano le sue sfarzose collane tuttavia: il suo intero colpo era avvolto da una misteriosa aura di chakra verde chiaro.
    Una corazza di energia, forse?
    Dopo aver inveito contro l'avversario, iniziò a picchiarlo con forza sugli arti inferiori e la risposta dell'abominio non tardò ad arrivare: roteò il roccioso busto e sferrò una devastante manata contro il biondo, scagliandolo a cinque metri di distanza.
    Cazzo!
    No. Non era decisamente una corazza di energia...
    Il nostro sfortunato protagonista incominciò a sudare freddo, ricordandosi drammaticamente dell'ultima volta che aveva provato questa paura: era nemmeno una settimana fa, il rischio che affrontava ora era inoltre molto più terribile.
    Decise di passare all'offensiva nuovamente ed era sul punto di farlo, ma venne fermato da qualcos'altro che invase nuovamente il suo campo visivo...
     
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  4. Mad4Opps
     
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    tekken+5+jin-kazama

    Spostati!!
    Gli gridò la figura misteriosa alle spalle: Jin riuscì a percepire lo spostamento dell'aria e si mosse al lato d'istinto, osservando un altro uomo che osava ergersi contro il gigante.

    Il prode era un giovane ragazzo completamente calvo, avvolto da vesti squarciate e visibilmente malconcio: con l'ausilio di una grande quantità di chakra ventoso, si sollevò in volo viaggiando verso il nemico come una pallottola vagante.
    Gridò con tutte le sue forze e, improvvisamente, l'aura che lo circondava si infiammò: il bagliore dell'incendio rifletteva negli occhi di un incredulo Jin che, per quanta adrenalina avesse in corpo, iniziava a chiedersi chi fossero queste persone.
    Aveva ricevuto una richiesta di aiuto, eppure stava tristemente notando di essere nettamente il più scarso in quel trio: nessun comune abitante o cacciatore della zona aveva abilità del genere.

    La combinazione elementale sembrava qualcosa di completamente devastante e lo era, effettivamente, almeno per un umano.
    La colonna di pietra si prese tre montanti fiammanti senza arretrar di un passo, ringhiando infastidito con un tono estremamente profondo: aveva subito un bel colpo, ma il gruppo era ben lontano dal terminare quello scontro.
    Il colosso aggrottò la roccia attorno ai larghi tizzoni gialli, tutt'un tratto serrò quelle quattro tozze dita in un pugno e.. *SBOM* il tipo venne investito in ogni parte del corpo dalla montagna vivente, venendo scaraventato a terra venti metri dietro le loro spalle.
    Cazzo, Kozumo!
    Voltandosi verso il poveraccio ahimè catapultato, osservò una figura di spalle dai capelli grigi sgattaiolare in suo soccorso. Strinse pugni e denti cominciando una corsa verso l'abominio, che nel frattempo chiuse alzò entrambe le braccia cercando di schiantargliele addosso.
    Lo Zakama per un attimo vide la vita scorrergli davanti agli occhi, mentre chissà quante tonnellate stavano per schiacciarlo: corse contro il tempo lanciandosi in lungo, sfuggendo per pochi metri alla rovina.
    -
    La terra tremò sotto i loro piedi all'impatto: gli enormi arti superiori sfondarono parte del terreno conficcandosi in esso, incastrandosi fra terra e radici.
    Il lottatore sfruttò il momento e, non appena sentì le vibrazioni sismiche attenuarsi balzò sui polsi, così massicci da non fargli percepire il fenomeno: stava eseguendo una vera e propria follia, ma quel bastardo doveva pure avercelo un punto debole.
    Valeva la pena tentare, rischiare la morte facendolo era un rischio che doveva correre; concentrò il chakra sotto le scarpe riuscendo a scalare correndo il braccio. Arrivato al deltoide spicco un piccolo balzo e sferrò un devastante diretto destro in pieno collo.
    ..MHM..
    Grugnì la torre vivente che roteò il busto, cercando di sferrare uno schiaffo con la mano opposta: un movimento svantaggioso e difficile per un umano, ridicolmente goffo in questo caso.

    Il mercenario spiccò un balzo a sinistra atterrando sulla schiena dell'essere, mentre esso si colpì da solo con uno schiaffone: iniziò a muoversi cercando di raggiungere la posizione della spina dorsale, ma le sue braccia erano troppo tozze per raggiungerla. Il coraggioso avventuriero sfruttò il momento vantaggioso, sferrando pugni su pugni contro la dura superficie per quanto sembrasse vano..
    MHEHE..
    Sembrò borbottare, ridendosela inquietantemente e presagendo qualcosa di terribile. All'improvviso fece scaturire un terremoto sotto la sua stessa pelle, facendolo precipitare a dirotto l'umano: sarebbe finita lì la sua vita, una volta a terra sarebbe stato schiacciato come una formica. Questo era quello che pensava nella corta quanto infinita caduta.
    E invece no, forse anche peggio accadde.
    -
    Mentre a mezz'aria cercava di rigirarsi come un gattino al suo primo balzo, la mano rocciosa lo aggrappò al volo stritolandolo in una letale morsa: sentì la forza schiacciante frantumargli ogni osso del corpo, strappandogli un grido di dolore disumano.
    Il Golem mugugnò nuovamente scagliandolo via con forza e mettendolo fuori dai giochi...
     
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    tekken+5+jin-kazama

    Hnngh..
    Gorgogliò molto sangue per poi sputarselo addosso, rimanendo fermo come un ciocco di legno: la sua mobilità d'altronde, ormai era peggiore di quella di un albero.
    Strinse i denti lacerandosi le gengive per il dolore non appena provò a strisciare: una fitta tremenda a metà della schiena lo lacerò, facendogli capire di essere in condizioni critiche. Non poteva vedersi la faccia, ma capì ben presto di avere naso e costole semi-distrutte: non riusciva a respirare e giaceva immobile, in una cunetta scavata dalla potenza del suo devastante impatto.

    Se la morsa del gigante lo aveva piegato, il brutale lancio lo aveva letteralmente spezzato: non c'erano chance per lui di ritornare in combattimento, tantomeno di sopravvivere. Tra uno spasmo e l'altro, mano a mano che il cervello perdeva ossigeno, cedette all'incoscienza..
    [...]

    In questo lasso di tempo, il biondo non era stato in un angolo a girarsi i pollici. Forse in parte lo aveva fatto, in realtà.
    Dopo essersi preso quella batosta aveva concentrato una grande quantità di chakra, ripristinando parte dei danni subiti e potenziando il suo corpo ulteriormente. Non era stato altruista come il calvo o come Jin stesso, ma in un mondo come Kalendor a volte un cuore grande porta alla morte: sono i Cuor di Pietra ad avere la meglio..
    Il muscoloso combattente si pulì il sangue dalla bocca come se nulla fosse e scattò ancora una volta frontalmente, sfruttando la potenza della misteriosa aura verde: arrivato in corpo a corpo sferrò con una velocità disarmante ben sei pugni, strappando per la prima volta un vero e proprio lamento al nemico.

    Gli avevano fatto male, ma lo avevano fatto infuriare per davvero adesso: il colosso iniziò a correre travolgendo l'umano nella sua corsa e facendolo sparire sotto quel cumulo di polvere alzata. Come se non bastasse, si chinò e staccò una grossa zolla di terra per poi trasformarla in roccia e lanciargliela addosso.

    Allora fai sul serio.. hahaha..
    Tali parole si udirono chiaramente, pochi attimi dopo il cumulo di polvere si diradò e ne apparve il tipo; aveva preso una bella botta ma era riuscito a rimanere in piedi.
    Avvicinò le braccia ai fianchi e tese ogni singolo muscolo del corpo: alzò gli occhi al cielo e scoppiò in un potentissimo grido, mentre il chakra attorno al suo corpo sembrava prendere vita. I muscoli si ingrossavano sempre più, la figura già bella grossa si innalzava sempre più superando di gran lunga i due metri.
    Alla fine del processo l'aura che lo circondava divenne verde, mentre le sue apparenze cambiarono completamente: almeno venti centimetri in più di altezza, bicipiti delle dimensioni di una testa ed un busto largo come un tronco di sequoia


    Il Golem slanciò con tutta la sua forza un calcio frontale e, nonostante la massa a dir poco ingombrante, il biondo riuscì ad evitare il colpo uscendo lateralmente..

    [...]

    Fortunatamente, dopo poco tempo di buio assoluto gli occhi del Zakama si riaprirono nuovamente: l'adrenalina concentrava tutte le forze del corpo per sopravvivere, togliendogli gran parte della vista.
    Vedeva una figura sfocata protrarre le mani su di lui senza distinguerne abiti o connotati
    ..Dio santo.. Ehi, respiri? Oh respiri, siano lodati gli dei.. riposa, stai fermo!
    Tossì un paio di volte, cercando di distrarsi dal fatto che avesse chissà quanto sangue nei polmoni.
    Tranquillo bello, ce la farai! Non stai male!
    Purtroppo, essendo cresciuto con dei guaritori nel villaggio, sapeva perfettamente che questa era la frase che qualsiasi guaritore direbbe in quella situazione: non riusciva letteralmente a sentirsi la gamba sinistra, rotta contro le comuni leggi della fisica, al contrario sentiva anche troppo preoccupanti fitte alla gabbia toracica..
    Fece appellò ad un pò di coraggio dal suo puro animo, cercando di calmarsi e stabilizzare le sue condizioni: c'era poco da aggiungere, la sua vita era su un filo nella mani dello sconosciuto guaritore.
     
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    Il Kazama svenne essendo ancora provato dal grande colo, per sua grande fortuna l'uomo sembrava avere ottime capacità curative: il flusso di guarigione continuava a lenire pian piano tutte le sue ferite, le ossa si iniziavano ad unire e rafforzare lentamente.
    Bevi questa!
    gli avvicinò una fiala alle labbra proprio mentre stava per perdere i sensi..

    Nel giro di un paio di minuti aprì gli occhi, osservando il suolo parallelo al suo viso si fece forza e rivolse lo sguardo verso l'alto:
    Il monaco aveva un aspetto fuori dal consueto: nonostante i capelli grigi era molto giovane, anziché una tunica era avvolto da stretti abiti da combattimento.
    C'era qualcosa che gli era davvero familiare in quel volto; solamente dopo essersi alzato con il suo aiuto ed averlo osservato negli occhi per una manciata di secondi realizzò
    Li Wang? Cosa..
    Un'occhiata interrogativa venne rivolta a Jin. A differenza del suo interlocutore, egli non era stato riconosciuto; se lo aspettava infondo, quanti ragazzini nascono con i capelli grigi chiaro?
    Sono Jin..
    Il guaritore spalancò occhi e bocca per la sorpresa, ma non riuscì a dire nulla oltre un banale.. Oh..
    Non c'è tempo, dobbiamo tornare al combattimento!
    Senza attender risposta scattò il più velocemente possibile, osservando in distanza quell'abominio sbracciare a destra e sinistra contro il suo avversario.

    Li Wang è quello che in gergo veniva definito un "figlio del peccato". Era un ragazzo poco più grande di lui, cresciuto nei primi anni di infanzia nel villaggio e figlio "extraconiugale" di suo nonno. Sua madre ed il suo nuovo amante tentarono un assalto al villaggio, cercando di prendere potere e uccidendo due abitanti: inutile dire che suo padre Kazuya li aveva mandati al tappeto con non poca fatica e non poca brutalità.
    Fu in quel momento però che il nonno, attuale capo del villaggio, decise di espellere il figlio della donna.. il suo figlio oltretutto, lasciandolo a crescere come un selvaggio nelle ostili terre di Ephiora.
    Questo era ciò che credeva almeno: inutile dire che il bambino dai capelli grigi si era fatto strada da sé, diventando un abile monaco nel tempo. Il Zakama avrebbe ripreso il discorso con lui solo sé e dopo aver risolto il problema più grande, sperava solamente di non essere odiato solo per essere nipote di chi lo aveva cacciato e figlio di chi aveva ucciso sua madre...


    Mentre i due erano ancora dei miseri puntini in lontananza che correvano, lo scontro proseguiva e le sorti di moltissimi umani dipendevano dall'esito dello stesso.
    Persino dalla distanza era evidente che il biondo sapeva il fatto suo: il mercenario pensava di aver preso una botta troppo forte in testa, visto che l'uomo sembrava letteralmente essersi un gonfiato.
    Più che un umano sembrava lui una mini-montagna: il giovane rimase ancor più incredulo osservando la disarmante rapidità del guerriero, che era riuscito a costringere il golem in una posizione di assoluta difesa.

    I due arrivarono nel campo di battaglia in un momento cruciale: i due incrociarono le lame, o meglio dire, le braccia. L'alone di chakra giallo sembrava esser qualcosa di devastante, tanto che spostando il peso in avanti ed opponendosi con gli avambracci, egli riusciva a contenere la massiccia forza.
    Che cazzo aspettate, IDIOTI!
    Gridò mentre gli si gonfiavano le vene in tutto il corpo a causa dello sforzo: il Zakama aveva già calcolato l'attimo propizio, dopo una corsa si piazzò alle spalle del gigante e scaricò tutta la sua energia con una combo wing-chu.

    Sapendo già cosa rischiava in caso di contrattacco, scattò come una gazzella distanziandosi... giusto in tempo, oltretutto.
    Fu come un bagliore, con la stessa rapidità di un fulmine che si schianta al suolo: non appena il biondo colpì con un mortale gancio l'abominio, essò esplose in un lampo bianco, lasciando tutti quanti accecati per un paio di secondi.
     
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    L'istinto di sopravvivenza lo fece agire di scatto, ma non abbastanza veloce da non essere accecato: avvicinò le dita e si coprì il viso ponendo la mano orizzontalmente dinanzi a esso.
    La luce stordente continuava a tenerlo ancora in allerta e forse ciò era un bene; non appena il giovane aprì gli occhi infatti, osservò una spiacevole sorpresa.

    Il bestione era morto implodendo, ma al suo posto vi erano quattro piccole versioni dello stesso: le figure erano alte circa tre metri, composte di una roccia nera visibilmente più grezza della precedente.
    Sembrava comunque più che solida.
    Nonostante i tre incutessero meno timore della loro enorme controparte, la parità di numero non era il loro unico vantaggio: ognuno dei costrutti scattò in varie direzioni selezionando un avversario a testa, mostrando una velocità di gran lunga superiore alla montagna vivente.
    Cazzo!
    In un attimo il Zakama si ritrovò un nuovo nemico faccia a faccia, riuscì ad eludere un pugno in corsa scartando lateralmente: nonostante mostrò notevoli riflessi nell'azione, sembrava quasi che le sue mosse fossero state previste.
    Due diretti con lo stesso braccio in pieno viso lo rintronarono, sbilanciando il suo equilibrio sui talloni in un momento pericoloso
    Non è possibile! E' troppo veloce!
    Erano pugni nemmeno lontanamente paragonati a quelli che aveva subito prima, ma la velocità era così elevata da renderli una minaccia ancor più grande: la mano di quelle statue mobili era così ampia da aver colpito ogni punto sensibile nel suo viso, debilitandolo non poco.

    Il mini-colosso approfittò del vantaggio e continuò a sferrare pugni senza un minimo accenno di fatica; a differenza del loro "fratellone" non emettevano nemmeno rumori, se non lo squarciare del vento che spostavano sbracciando senza sosta.
    Jin rimase sulla difensiva prendendo ancora una volta due colpi, stavolta al busto. Guardò alla sua destra in un frangente del combattimento e vide che, purtroppo, anche i suoi compagni erano sotto assedio: Li Wang dimostrava ottime capacità difensive, riuscendo a rimanere intatto nonostante tutto.
    - -
    Aveva bisogno di pura concentrazione, l'appello al vigore di un eroe che non sarebbe tardato ad arrivare. Ricordò in un solo attimo tutti i suoi insegnamenti in quei lunghi anni di allenamento, facendo appello ala regola base del corpo a corpo che riteneva perfetta contro qualsiasi uomo/essere o animale. Un completo utilizzo dei suoi riflessi; spalancò gli occhi come una tigre pronta alla guerra e iniziò parando i primi due colpi
    "Quando la lancia colpisce.."
    Proprio quando stava per arrivare il classico colpo che sempre incassava, mosse la gamba posteriore a destra abbassando la testa a lato il giusto per schivare
    "..si apre una breccia nella guardia!"
    Proiettò in avanti un diretto sinistro elettrico scaricando il peso del corpo sul mento del nemico, facendolo arretrare di qualche metro.
    Lo aveva colpito attimi dopo aver eluso il suo attacco, sfruttando l'inevitabile apertura che si crea prendendosi il rischio di passare all'offensiva. Nemmeno il maestoso essere poteva eludere questa regola.
    In quanto al Kazama, anche lui era pur sempre un umano: i colpi non lo avevano urtato granché e le cure del monaco lo avevano rimesso in condizioni perfette, ma quei pochi colpi che aveva dato erano bastati ad aprirgli tagli lungo tutte le nocche. Incominciava a sentire fastidio quando chiudeva il pugno, le dita indolenzite si stavano gonfiando non poco.

    Non fece nemmeno in tempo a voltarsi per vedere le condizioni dei suoi alleati che..
    YAH!
    Un impatto così forte che riuscì ad udirlo senza vederlo, susseguito da una scena quasi irrealistica: accumulando un'immensa quantità di chakra in un pugno, il biondo aveva sfondato il busto dell'omone roccioso scagliando il suo corpo senza vita a dieci metri di distanza.
    Che cazz.
    Persino il nemico dinanzi al mercenario si fermò, osservando la scena incredulo tanto quanto lui: il biondo scoppiò in un'inquietante risata, mostrando i muscoli ringhiando agli avversari rimasti in piedi.

     
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    L'avversario perse completamente di vista Jin, avvicinandosi con rapidità al corpo steso a terra: gettò uno sguardo attraverso i vitrei occhi, non più gialli, fulminando il lottatore che ancora se la rideva spavaldo e sicuro della sua potenza.

    Senza fiatare, il bestione alzò orizzontalmente entrambe le braccia ed un'aura di chakra blu emise un bagliore: la rocciosa salma si unì come un meccanismo al corpo del suo alleato.
    La figura si innalzò di un altro paio di metri e si ingrossò non poco, divenendo molto più simile al suo predecessore rispetto che all'ominide che ancora attaccava senza sosta Li.

    La temibile fusione fece un salto in lungo lasciando delle crepe sul suolo al suo posto, scagliandosi sul granitico uomo e sbalzandolo via di diversi metri. Aumentando la massa corporea, il costrutto aveva perso la disarmante velocità, guadagnando in compenso una forza incredibile.
    Il biondo si alzò dalle macerie in fretta e in furia, gran parte del suo corpo era ricoperta di ematomi e sangue; sul suo volto non più un ghigno di sfida ma denti stretti per la furia.
    Alzò ancora una volta lo sguardo al cielo e avvicinò le massicce braccia al petto, iniziando a gridare a polmoni aperti mentre l'aura attorno a lui si deformava. I capelli iniziarono a zampillare come saette, per poi assumere un colore verde chiaro ed allungarsi a dismisura: le gambe tutt'un tratto si allungarono di almeno venti centimetri, accompagnate da un terribile suono scricchiolante che amplificò il rabbioso urlo.

    Per un attimo ogni cosa vista dal Zakama, ogni esperienza vissuta, divenne futile dinanzi ad una scena del genere: le ossa degli arti si contorsero assumendo la forme di zampe, i canini si appuntirono, una coda gli crebbe rapidamente mentre il cranio mutava forma. In pochi attimi una folta criniera ricopriva la pelle di quello che ormai non era più un uomo, bensì un primate alto pochi metri meno del roccioso avversario.


    Era a dir poco terrificante.
    Gli abiti rossi che prima lo avvolgevano in parte erano ridotti ad una logora "cintura da giganti", per lo più gran parte stracciata. Non aveva le allucinazioni, quel cristiano era diventato un'enorme scimmia per davvero: riusciva ancora a notare il distinto luccichio delle gemme sulla sua collana.
    Rimase agghiacciato da cotante abilità maestose, ma dopo quegli attimi di stupore si fiondò in soccorso del monaco: era più che sicuro che al biondo sarebbe stato solamente d'intralcio..



    CONTINUA

     
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    Sono assolutamente basito da questa ruolata, non mi aspettavo nulla del genere.
    Jin Kazama (a volte ti sei dimenticato di scrivere Zakama e l'hai lasciato così, anche nella scheda. Non so quale dei due cognomi sia valido a questo punto) Lee Chaolan e BROLY DI DRAGONBALL affrontano in un bosco un golem di QUINDICI METRI spuntato completamente a caso? Non so come ti possa essere venuto in mente ma è completamente fuori contesto nel nostro GDR. Può starci usare l'immagine di un pg di qualche altro universo come base per l'aspetto del proprio pg, ma direttamente copia-incollarne svariati e mescolarli tra loro è veramente troppo trash, non so cosa dire.
    Mi dispiace perché nella prima ruolata che ti avevo valutato comunque usavi l'ambientazione del GDR in maniera normale e la storia era abbastanza credibile. Perché ora questo? Ti consiglio di ritornare sui tuoi passi e leggere ruolate masterate e autogestite presenti nel forum per farti un'idea su come di solito le missioni si svolgono e da cosa prendono spunto.
    E' un GDR fantasy medioevale a sé stante e quindi non si attacca a nessun altro universo di giochi/manga. Sacrosanto prendere spunto per l'aspetto e quindi usare qualche immagine di altri pg ma trasportare addirittura la storia (leggo di Kazuya, Jinpachi, Lee che è un figlio bastardo) e poteri (Broly coi capelli saettanti da super sayan, poi la trasformazione in scimmia) non va assolutamente bene, anzi.
    Per l'arte segreta, per cui comunque dovrai fare un'altra ruolata, ti chiedo di fare una missione TOTALMENTE diversa da questa e di togliere tutta questa roba per adattarti al GDR. Te lo dico adesso così hai tempo di costruire la tua storia personale, ma non usare questo come prologo o saremo costretti a negarti l'abilità segreta.
    CITAZIONE
    Base +2
    Scrittura 1
    Non sono presenti grossi errori di ortografia, ciò vuol dire che rileggi i tuoi post e questo è assolutamente encomiabile quindi ti meriti un punto. Per il resto usi spesso verbi e altri termini a caso, ovvero usandoli in contesti in cui non c'entrano molto a livello di significato. Mi sono segnato alcuni esempi: riflettere, protrarre, prostrare, splendere, aggrappare, letteralmente.
    Interpretazione 0
    Di Jin Kazama non traspare nulla a livello emotivo, ogni tanto si accenna ad una storia strana mischiata a quella di Tekken e ciò non va bene. Lavoraci su.
    Strategia 0
    Impossibile da valutare nonostante la ruolata sia solo combattuta. Non si capisce che poteri abbiano i personaggi. Jin Kazama usa l'electric wind godfist di tekken? O è una skill di questo forum che tu hai modificato? Cosa sarebbe l'aura di Broly e cosa la sua trasformazione in scimmia? Le uniche cose vagamente simili sono il Dragone Dorato e i Metamorfi, ma funzionano in maniera completamente diversa da quella che hai mostrato quindi...boh.

    Mad4Opps +3 punti exp
    Valutatore +1 exp +100 gold

    Ti dico inoltre in quanto staffer che la tua ruolata per avere l'arte segreta deve essere completamente diversa da questa e deve prendere molto più spunto dall'ambiente del GDR stesso per poter essere presa in considerazione.
    Spero prenderai con il giusto modo queste osservazioni.
     
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8 replies since 20/8/2018, 05:48   104 views
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