BRAXAMUNDIS

Vita o Morte

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  1. #Bizzle
     
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    @Scaar
    @Danzou


    Braxamundis - 3



    Ricevetti due tipi diverse di reazione, entrambe molto strane, a parer mio. Il primo fu il ragazzo che era appena intervenuto, che sembrava quasi meravigliato e stupito dal fatto che tutti e tre eravamo, una volta ninja difensori del proprio villaggio. Ci disse poi che era da stupidi essere li in quel moment, quasi come se affermasse che si trattava di una trappola. Beh, allora che ci faceva lui qui se era così tanto da stupidi trovarsi al Braxamundis? In ogni caso, è quello a cui avevo pensato anche io, ma sapevo anche che sarebbe stato un raduno di ninja, un’occasione importantissima per radunare ex shinobi e formare una sottospecie di resistenza . In altri posti, sarebbe stato impossibile individuare ex ninja, essendo tutti in incognito con ottime capacità di mimetizzazione. Questa era dunque la possibilità perfetta, e a mio parere valeva il rischio di trovarsi in una trappola. Credevo molto nelle mie capacità e delle loro, se pur non li conoscevo, ma diciamo che avevo una grande fiducia nella vecchia guardia. Ero sicuro dunque che nonostante si sarebbe trattato, molto probabilmente, di una trappola, saremo riusciti ad uscirne vivi. Il gioco valeva la candela.

    La seconda reazione, dell’altro ragazzo, fu invece ancora più stramba. Prima mi diede dell’idiota, minacciandomi in maniera davvero ridicola, visto che non aveva idea di chi si trovava davanti. L’avrei infatti potuto ribaltare ed abbrustolire in un battito d’occhio, se non fosse per le circostanze. Inoltre, una delle mie più grandi qualità era sicuramente l’intelletto, di conseguenza non ero solito raccogliere le provocazioni di chi invece a intelletto è messo peggio. Quello che venne dopo mi destabilizzò ancora di più. Dopo avermi dato dell’idiota perché mi ero avvicinato per radunare dei ninja, e formare un tipo di resistenza all’impero, propose la stessa identica cosa all’altro ragazzo. Un sacco di punti interrogativi comprassero nella mia testa, purtroppo la coerenza non era dote di tutti. Mi tolse anche la mano che avevo sul suo petto, e dopo aver sentito la sua risposta, sempre mantengo la calma, gliela rimisi subito nello stesso punto di prima, e gli risposi riferendomi a quello che aveva appena detto all’altro ragazzo.

    “È proprio quello che ti stavo dicendo io, geniaccio. Secondo te perché mi sono avvicinato a voi? È chiaro che siete due ex ninja, proprio come me, ed è mio intendo formare una resistenza. Da soli e sparpagliati per il paese non dureremo molto, dobbiamo fare qualcosa. E non preoccuparti, mica è una dittatura. Tre ragazzi possono parlare tra di loro, guardati intorno, tutti stanno parlando tra di loro, siamo in un’arena. La guardia più vicina e molto lontana, nessuno ci sta ascoltando, quindi datti una calmata e pensa a quello che dici.”

    Tirai un sospiro. Riuscivo a mantenere la calma sempre, ma atteggiamenti come questo erano sicuramente qualcosa che me la faceva perdere. Per fortuna ero riuscito a controllarmi in maniera egregia, e tornai alla pacatezza che mi contraddistingueva, per poi rivolgermi nuovamente ad entrambi, guardando però il primo ragazzo, che mi sembrava molto più elevato intellettualmente.

    “E si, lo so che potrebbe essere una trappola per trovarci e catturarci. Ci ho pensato anche io. Ma questa era l’unica opportunità per trovarci ed unirci, e ne vale la pena. Se vogliamo sopravvivere dobbiamo restare uniti. Ne usciremo. Non so da dove proveniate, probabilmente siamo tutti e tre di tre villaggi diversi, ideali diversi, storie diverse. Ma questo non ha più importanza. Ora abbiamo qualcosa che ci accomuna tutti. Una nuova alleanza può iniziare oggi, partendo proprio da noi tre.”

    Aspettai ancora qualche secondo per poi finire il mio discorso, per poi girarmi anche verso il secondo. Eravamo decisamente partiti col piede sbagliato, ma questo ci poteva stare. Come detto provenivamo da posti diversi, abbiamo avuto tutti esperienze diverse. Ci stava che non andavamo d'accordo e che avevamo dei dissapori. Ma entrambi dovevamo essere intelligenti abbastanza da andare oltre a questo, e trovare un compromesso per andare d'accordo. In questo mondo non vi era posto per stupide rivalità inutili tra di noi. Io il mio passo l'avevo fatto, gli avevo teso la mano, in maniera metaforica. Mi aspettavo lo stesso trattamento.

    “Dunque, cosa mi rispondete?”





    Myto Harakhti




     
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    Come avevo solo tardamente realizzato, lo strano gruppetto cui mi ero appena rivolto non era un’allegra combriccola di saltimbanchi e anzi, il tipo armato sembrava una specie di cavaliere senza macchia tant’è che mi apostrofò con calma invitandomi a desistere dal cercare ancora dell’alcool, perché sussisteva a suo dire il pericolo che perdessi il raziocinio mettendomi nei guai con le guardie che sorvegliavano gli spalti.

    Sei senz’altro un tipo fuori dal comune… intuitivo e ragionevole ben oltre la media! Tuttavia se non sei in possesso di ciò che cerco in questo momento per me sei, come dire, useless!

    My friend, senza alcool come potrei sopportare la vista di questi insulsi individui che appestano il pianeta con le loro misere esistenze ineluttabilmente indirizzate verso la mediocrità e la bassezza...

    Eseguii un pomposo inchino all’indirizzo del gruppo e voltai loro le spalle rimettendomi alla ricerca di qualcuno che riempisse la mia fiaschetta penosamente asciutta.

    Forse l’ultima chance che mi rimane è quella redhead!

    Posai nuovamente lo sguardo sulla ragazza dai modi rudi che avevo adocchiato prima di interloquire con il domatore di scimmie, la osservai mentre baccagliava all’indirizzo dei due contendenti nell’arena scambiando di tanto in tanto qualche parola con la bionda al suo fianco.
    Scesi i gradini fino a raggiungere la balaustra e facendomi largo tra la folla vociante, mi avvicinai a lei fino a portarmi alle sue spalle.
    Avrei cercato di afferrare il suo polso spostando la mano dalla spalla dell’altra ragazza e mi sarei quindi frapposto tra le due dando le spalle alla bionda, voltandomi giusto per il tempo necessario a sussurrarle un paio di parole.

    Bambolina dovrei discutere di questioni di vitale importanza con la tua amica… fammi spazio s’il vous plait.

    Mi voltai infine verso la ragazza dai capelli rossi, poggiai il braccio sulla balaustra e massaggiandomi la nuca mi rivolsi a lei.

    Ma cherie, abbasseresti il tono della voce? Non riesco ad interloquire con te... tra l'altro ho anche una tremenda emicrania e la mia medicina è insopportabilmente terminata…

    Agitai la fiaschetta davanti ai suoi occhi con fare teatrale e ripresi a parlare

    Condividi con me un po’ del tuo alcool, se ne hai, e ti assicuro che saprò saldare il mio debito... anche stasera stessa, in una delle bettole che infestano il paese… sarà il nostro personale lounge bar!

    Di nuovo mi esibii in un inchino elegante e tornai a rivolgere lo sguardo sulla ragazza.

    Sono Kaos Demiurge e sono talmente sobrio che credo di aver appena visto quel tipo diventare una pozzanghera e poi riapparire come se nulla fosse avvenuto… Ridiculous!

    Indicai con il dito lo sfidante dai capelli bianchi nel mezzo dell’arena prima di concludere il discorso.

    Comprendi ora in che stato verso?


    Kaos Demiurge



    Aspetto: Alto e magro ma muscoloso, capelli neri, barba nera corta, occhi eterocromi, uno verde e l’altro azzurro. Indossa un paio di pantaloni grigi e una camicia bianca arrotolata sulle maniche.Personalità: Dedito alla passione per l’alcool, megalomane, narcisista e misantropo. Viscido e mendace, adora la teatralità e l'inganno, pronto a rivestire qualsiasi ruolo pur di ottenere ciò che desidera.Breve Background: Kaos è un guerriero ma la sua principale occupazione è girovagare per il mondo come un nullafacente finchè non avrà trovato un luogo adatto dove stabilirsi e dove poter perseguire i suoi scopi.



    Edited by Mike Portnoyz - 2/3/2015, 00:47
     
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    Braxamundis
    Vita o Morte




    Ovviamente non sarebbe finita così.

    O forse sì? Il braccio del Mizukage potenziato dalla tecnica tagliente si infilò tra le scapole del serpentesco avversario, trapassandolo da parte a parte per via della potenza del colpo e fuoriuscendo dall'altra parte insanguinato. La figura dell'ex Kokage rimase immobile in piedi con il capo che era finito riverso in avanti con un espressione vuota. Tra la folla si sarebbe diffuso un urlo di sorpresa e di mera delusione per la fine prematura del loro divertimento, ma chi aveva anche solo lontanamente idea delle capacità dei due sfidanti aveva intuito che non sarebbe finita così.

    Per prima cosa, le sfere luminescenti che circondavano i due si mossero, convergendo tutte verso la figura del Mizukage. Al contatto sarebbero esplose rilasciando una nube di chakra ventoso vorticante e stordente, contando sul fatto che se fosse andata a segno più di una, l'effetto si sarebbe sommato.

    Poi si udì un orribili sguarcio come di una veste che si strappa e la figura del Kokage contorcersi quindi dilatarsi e squassarsi all'altezza del collo mentre rapido fuoriusciva dall'involucro ormai vuoto una figura umana. Guizzò rapida una decina di metri più in là, ghignando di perfidia.

    Prima il dovere e poi il piacere, eh Kyle? Va bene, d'accordo. Vedo che non hai alcuna intenzione di star qui a giocare. Vediamo di rendere le cose interessanti ti va?

    Sollevò al cielo il braccio sinistro evidenziando che qualcosa era cambiato. La mano rifulgeva metallica riflettendo la luce del sole: su di essa era indossato un guanto artigliato di acciaio, sull'indice e il medio affilatissimi qualche rivolo di sangue. Mentre era guizzato via dall'attacco mortale di Kyle era riuscito a ferirlo di striscio al braccio che aveva attaccato, quanto bastava ad avvelenarlo con la sua arma.

    {Il veleno provoca un fastidioso bruciore sulla parte ferita. Gradualmente si avvertirà un senso di leggerezza e stordimento. La potenza muscolare cala a causa dell'inebriamento ma allo stesso tempo si diffonde su tutto il corpo un effetto anestetizzante, quindi una maggiore resistenza al dolore.}

    Solo Subuza conosceva il perché di quel veleno, fatto sta che Kyle non ci avrebbe messo molto a capire cosa fosse successo. Intanto il Kokage eseguiva altre posizioni magiche, questa volta con una sola mano visto che l'altra era ricoperta dall'artiglio (la spada invece giaceva a terra affianco al proprio involucro vuoto). La sabbia sotto i suoi piedi prese a muoversi e vorticare mentre uno strato di corrente ventosa cominciava ad avvolgerlo e ricoprirlo come un aura di potenza. Le correnti di vento lo avrebbero reso ancora più agile ed elusivo, il necessario per sfiancare il proprio avversario con colpi rapidi e avvelenati, mirando a farlo stancare poi infliggere il colpo di grazia.

    Spremiti le meningi, mio caro Mizukage. Un tempo era molto più bravo a scorgere la verità dietro quello che vedi. Cosa vedi ora, vecchio mio?

    Allargò le braccia, sfidandolo, invitandolo ad attaccare ancora una volta. Di quale verità stava parlando Subuza?


    * * * *


    Allora, come sta andando cari spettatori? Vi stavate divertendo? Lo spettacolo è di vostro gradimento? O eravate forse troppo impegnati a chiaccherare e bisticciare da perdervi il meglio?

    Beh, forse lo spettacolo all'interno dell'arena era troppo lontano per alcuni di voi e probabilmente era facile perdersi qualche passaggio. Ma uno spettacolo ben più vicino si stava consumando sotto i vostri occhi e difficilmente ve lo sareste perso. Presso le gradinate più in basso, la folla veniva spostata per creare un corridoio e far passare una squadra di cinque guardie imperiali armate di tutto punto che con decisione si diressero verso un paio di individui incappucciati e sospetti, gli avrebbero fatto un paio di domande preliminari, quindi le avrebbero portate via senza ulteriori indugi. I due incappucciati li seguirono mestamente senza poter ribattere. In fondo, il posto pullulava di guardie, qualsiasi tentativo di resistenza equivaleva al suicidio. Specie a causa degli arcieri sugli spalti superiori che con occhi di falco vegliavano sulle tribune.

    Tale vista vi avrebbe innervosito? Meglio. Perché forse ora vi sareste accorti che nemmeno voi eravate passati inosservati. Un paio di guardie sostavano non molto distanti dall'allegro gruppetto di [Scaar, Danzou e Bizzle] buttando ogni tanto l'occhio verso di voi con insolito interesse. Non che sembrassero allarmate o altro. Sappiate solo che vi avevano visto, tutto qui.

    E allo stesso modo i due [Isawa e Imperio] avrebbero notato, data la circospezione richiesta dal momento, che un segugio era anche sulle loro tracce. Una guardia braccia conserte li teneva d'occhio da lontano. Come facevate a saperlo? Andiamo, una vita intera di addestramento ninja permetteva di rendersi conto di questo ed altro.

    E in questo modo, dopo l'arresto di quei due, tutti gli ex ninja o criminali random che avevano un profilo sospetto si sarebbero resi conto che le guardie non erano certo lì a godersi uno scontro mortale tra prigionieri nè per scambiare quattro chiacchere in amicizia. Facevano il proprio lavoro e sapevano farlo. E non era da escludere che i prossimi ad essere prelevati possiate essere voi.





     
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  4. Mike Portnoyz
     
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    L'ex-Mizukage, dopo aver trapassato la sagoma del suo avversario, fece una rotazione a mezz'aria, generando uno scudo d'acqua vorticante attorno a sè, che respinse le sfere una dopo l'altra, infine atterrò a pochi metri di distanza da dove Subuza era fuggito. Sarebbe mai riuscito a capire come quel demonio riusciva a controllare il proprio, reale, corpo in modo così bizzarro e subdolo?

    Kyle: Sudicio animale...

    Raccolse da terra la spada che poco prima il suo avversario aveva estratto da sè stesso, e che aveva dovuto abbandonare per la sua fuga improvvisata. Kyle era sempre stato un ottimo spadaccino, e mentre il gladio di prima gli era quasi completamente inutile, questa era probabilmente un'arma valida.
    Si mise in posizione di guardia, pronto ad un'offensiva.

    Solo alcuni spettatori sarebbero riusciti a vedere che gli occhi di Kyle stavano cambiando, prendendo una colorazione gialla e nera. Chiunque avesse notato quello sguardo si sarebbe sentito trafitto dal terrore, come se la paura avesse improvvisamente preso il sopravvento, come se non ci fosse più nulla da fare. Come se l'unica salvezza risiedesse nelle cupe interiora della morte. Ma Subuza aveva detto qualcosa, che agli spettatori di quel lato sarebbe sfuggito in quanto offuscati da un improvviso e ingiustificato panico. Giusto alla fine dell'intervento della serpe sarebbero tornati in sè, mentre tutti gli spettatori alle spalle di Kyle avrebbero capito ogni parola.

    Subuza: Vediamo di rendere le cose interessanti ti va?

    L'ex-Kokage aveva alzato la propria arma, per mostrare che era andata a segno. Kyle, che non sembrava aver dato attenzione alla ferita, voltò lo sguardo verso il proprio braccio, e la notò con espressione sorpresa. Un istante dopo, cambiò guardia, come ad aver cambiato idea sull'attacco da portare al suo avversario.

    Subuza: Spremiti le meningi, mio caro Mizukage. Un tempo era molto più bravo a scorgere la verità dietro quello che vedi. Cosa vedi ora, vecchio mio?

    Kyle: Vedo colui che ho sempre visto davanti a me. Illuso, con quale arroganza pensi di uscire vivo da QUI? Sei un folle... non immagini con chi hai a che fare. I tuoi trucchetti non basteranno, serpe.

    Dopo aver unito le mani in due particolari posizioni, si scagliò in corsa verso il suo avversario, tenendo la lama dietro davanti a sè, ricoperta di piccole scariche elettriche non poco rumorose e dall'aspetto molto pericoloso. L'offensiva del Kage avrebbe dato spettacolo.



    REGOLE DELL'EVENTO

    Siete nella Piazza Alta, uno spazio aperto nella parte alta dell'arena, pieno di spettatori, oppure siete negli spalti, comunque potete muovervi liberamente.

    - Potete fare quello che volete, ma tenete conto che ci sono molte guardie e molti guerrieri pro-impero nella zona. Si rischia grosso, in particolare con le arti ninja, farsi beccare è un'immediata sentenza di morte.

    - Approcciatevi come vi pare e piace. Non c'è regola nella sequenza dei turni, semplicemente parlatevi, osservate il combattimento.

    - Niente regole, stat o quote di tecniche. Siamo in free role, qualsiasi cosa vogliate fare basta descriverla. Avete una certa elasticità nelle tecniche che potete usare (se siete ex-ninja), cercate di essere equilibrati e non andare oltre al credibile, ma se siete abbastanza furbi potete davvero fare ciò che volete.

    - IMPORTANTE: Mettete un quote di fine post, sempre, con il vostro aspetto, come vi presentate, chi siete. Date un breve paragrafo insomma, così che gli altri possano approcciarvi, e possano sapere come farlo.

    - IMPORTANTE: All'inizio del post, inserite, in grassetto e colorato, una dicitura tipo @NOMEUTENTE per far capire che in quel turno cercherete di approcciare un altro utente. Giusto perchè a qualcuno non sfugga di rispondervi perchè magari non ha notato il post.

    - Siamo a Louyhong, presidio imperiale situato in Ephiora. Gli ex ninja hanno sentito da una voce che due grandi ninja si sarebbero scontrati, e che l'incontro era imperdibile. Chi non è ex ninja potrebbe o meno aver sentito questa voce. Gli imperiali non sanno davvero chi stanno mettendo in campo, ovvero hanno informazioni abbastanza buone su Kyle, ma non su Subuza.


     
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  5. Scaar
     
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    @Danzou
    @Bizzle


    Che quei due gli procurassero un enorme prurito alle mani era indubbio. Non solo per il poco buon senso dimostrato a presentarsi incappucciati in un luogo pieno zeppo di guardie curiose. Vero che era difficile prevedere quanto pepe al culo avrebbero avuto, ma confondersi alla marmaglia chiassosa generale sarebbe stato molto più efficace. Ma quel che più gli faceva girare le palle era quella discussione infantile su chi avesse ragione e chi no. Insomma rischiavano una freccia dietro la nuca alla minima mossa sbagliata, checcazzo.

    Li guardò ancora, prendendosi il tempo per farsi una seconda opinione. In fondo erano bravi ragazzi che sognavano di poter cambiare il mondo con ideali puri e candidi. Chi era lui per rovinare la loro innocenza? Sarebbe stato una brutta persona a farlo.

    Il problema è che lui ERA una brutta persona.

    Avrebbe cominciato dall'albino.

    Mi risulta difficile pensare che basti la solidarietà tra amiche a sopravvivere a quest'inferno, ragazzo. C'erano interi villaggi, famiglie, assassini addestrati, un intero sistema sparito in meno di un decennio. Ognuna di quelle persone che tu o io abbiamo mai conosciuto è morta. Morta, chiaro? E così siamo tutti noi. Siamo morti che camminano signori, solo che molti di noi nemmeno se ne rendono conto.


    Sorrise sincero. Ok, il turno di Jin.

    E tu. Ti sbagli a voler far leva sui miei sentimenti verso qualcosa che meritatamente è stato distrutto. Le virtù di cui parli non sono servite ad altro che a diventare nuove armi nelle mani di stupidi esseri umani. La storia si ripete, dice il saggio. Io? Non posso che essere contento che simili armi ora servano a concimare l'orticelli di altri stupidi esseri umani, sicuramente meno pericolosi.

    Prese fiato.

    Ma in un certo senso hai ragione. Non è giusto che pochi debbano accollarsi tutta la colpa mentre il resto dei responsabili viva una vita piena e felice. A tempo debito, rimpiangeranno di essere nati pregando di morire piuttosto che ricevere la punizione che gli spetta.

    L'occhio ebbe un fremito e c'era sicuramente molto di malsano nel suo volto. Ma poi cambiò di nuovo, tornando tranquillo e pacato. Inespressivo li guardò entrambi, poi le iridi si spostarono verso le guardie che li avevano puntati. Poi sarebbe tornato sui due ribelli-wannabe, sussurrando a sua volta ma più facendo il verso che intenzionato a non farsi ascoltare. Le sopracciglia inarcate e viso fintamente preoccupato.

    Per come la vedo io adesso avete due opzioni. Rimanere per un thè con le guardie e cercare di convincerle di quello che non siete o tagliare la corda e risparmiarvi l'arena. Senza dare nell'occhio. O.. come preferite, sì.

    Da parte sua, si passò una mano sui capelli lunghi e unti come per darsi un tono e prepararsi a qualsiasi cosa gli avrebbe riservato il fato, quel giorno.


     
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  6. Danzõu™
     
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    @Bizzle
    @Scaar


    Narrato l °Pensato ° l Parlato



    15x06yb
    ° E ci risiamo. Allora è proprio ottuso…! °


    Mi dissi mentre vedevo quel baka continuare imperterrito nella sua ostinazione di non voler ascoltare il mio avvertimento. Odiavo quei tipi. Erano i peggiori. Gente spinta dall’impulso prima di riflettere. Dall’istinto più che dalla ragione. Comunque sia, rischiare di essere sbattuto in prigione per la provocazione di un poppante troppo sordo per sentire e troppo cieco per vedere, non ne valeva la pena. Mi limitai semplicemente a muovere il capo in segno di disapprovazione ignorando quel suo tono arrogante. Non avevo tempo da perdere con i mocciosi – o chi seppur adulto, si comportava come tale -, avevo un obiettivo da portare a termine: solo o con qualcuno. Non avrei chinato il capo davanti all’impero. Mai e poi mai. Avrei preferito morire combattendo che, come coloro che avevano rappresentato il più alto comando, accettare la punizione genuflettendosi arrendevolmente. Il loro potere era grande, come d'altronde stavano mostrando a quel pubblico di asini, e allora perché? Perché non ribellarsi invece di continuare quell’imbarazzante teatrino?

    Ragazzo sei decisamente smanioso e questo non è un bene, fidati di me. Parli troppo senza guardarti intorno e di conseguenza ti comporti in maniera poco discreta come un elefante farebbe in una cristalleria. Comunque fatti tuoi. Io di certo non ci tengo a farmi arrestare per la tua sciocca arroganza. Hai intenti onorevoli e questo è un punto a tuo favore, ma il modo come ti poni è totalmente sbagliato. Non acciufferai la luna solo perché tenti di afferrare il suo riflesso nello stagno! Rifletti su quanto ti ho appena detto...


    Affermai con tono sommesso, così da non attirare l’attenzione, seppur, già qualche guardia pareva essersi accorta della nostra discussione. Ovviamente non sembrava essere ancora critica la situazione da dover scappare a gambe levate, ma di certo, rimanere li fregandosene amabilmente di avere i cani dell’impero pronti a stanarti era da incoscienti. Decisi quindi di levare le tende prima che la situazione potesse scaldarsi ulteriormente e non cadere da sciocco nella provocazione di quel tipo troppo preso dal fantasticare per comprendere come bisognava muoversi senza dare nell’occhio, ma non prima di aver ascoltato cosa aveva da dirmi faccia da zombie. Decisi di trattenermi seppur con la coda dell’occhio scrutassi le guardie che con sempre più insistenza osservavano a loro volta il punto in cui sostavamo.

    ° La situazione si sta scaldando troppo. Sarebbe decisamente meglio congedarsi °


    Il suo discorso mi trovava d’accordo in parte, anche se non riuscivo ad accettare come potesse trovare soddisfazione nel vedere altri shinobi ammazzarsi a vicenda. Sicuramente non era un ammiratore dei due Kage: forse attriti del passato lo avevano portato a scontrarsi con uno di loro due, se non addirittura, maledire l’esistenza di entrambi. Il suo sguardo era inquietante, come d'altronde quello strano trucco che portava sulla faccia, nel farlo apparire più un entità spettrale che un essere in carne e ossa. Era un tipo strano e forse fidarsi di lui era la decisone sbagliata, ma diavolo, in un momento come questo non mi potevo permettere di snobbare alcuna risorsa che avrebbe voluto aderire alla causa per cui avrei lottato.

    72d0mq
    Tranquillo. Mi sono accorto che abbiamo ammiratori che ci osservano. Penso sia meglio continuare a discutere non davanti tutte queste orecchi e occhi indiscreti.


    Senza dubbio avrei voluto continuare quella discussione, ma la situazione si stava facendo bollente e fregarsene poteva rischiare di essere scoperti e diventare prossima attrazione di quel pubblico affamato di sangue.

    Credo proprio che leverò le tende, almeno spostandomi da questa zona. Non conviene condividere ulteriormente lo stesso spazio. Stiamo attirando troppo l’attenzione. Comunque…

    ° Il suo punto di vista non è totalmente sbagliato anche se, non posso dire che ci stia proprio con la testa °


    Affermai in una pausa guardandomi per un istante intorno così da essere certo di non avere guardie troppo vicine da rischiare di essere ascoltato.

    Se siete intenzionati ad unirvi nel mio intento, troviamoci alle rovine di Suna. Li avremo modo di parlare senza il rischio di essere arrestati.


    E così, senza perdermi in ulteriori parole, cominciai ad allontanarmi da loro due perdendomi tra quella folla presa a inveire contro i Kage, che a quanto pare, non si stavano trattenendo, ma al contrario, provare a uccidersi a vicenda. Razza di sciocchi.

     
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  7. Saga D
     
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    @Casey91 @Microzoopsia

    La ragazza dai capelli rossi le rispose subito, ma sembrava in qualche modo distratta. Le sembrò, per un istante, che le stesse osservando il petto con aria leggermente sognante, ma sicuramente si era sbagliata. Stava parlando con una donna, non un uomo, no?
    La verità era che non aveva mai conosciuto una lesbica in vita sua, e considerando da dove veniva, non aveva neanche mai avuto motivo di rifletterci più di tanto. Eppure, dopo averle risposto, la rossa si era avvicinata e infine le aveva pure preso la mano.

    Saga arrossì per un istante, ma proprio mentre nell'arena i due Kage si erano appena sfiorati, un uomo malandato e arrogante si intromise tra lei e l'unica persona con cui aveva avuto coraggio di parlare, peraltro con modo molto irritante.
    Il suo istinto immediato fu di alzare la gamba destra per portare una ginocchiata alla schiena dell'intruso, ma si ricordò subito di essere in un luogo pubblico, senza amici, ma soprattutto notò, negli spalti sottostanti, un gruppo di guardie mentre eseguiva un arresto.
    Probabilmente il comportamento violento, per quanto giustificato, le sarebbe costato una notte o più in una qualche carcere oscura?

    Mentre il tizio agitava la fiaschetta in faccia alla rossa, decise di riprendersi il suo spazio, e con una forte gomitata lo staccò dalla balaustra, riprendendosi il suo spazio, ma il tizio, imperterrito, continuò il suo sproloquio.

    Kaos: Sono Kaos Demiurge e sono talmente sobrio che credo di aver appena visto quel tipo diventare una pozzanghera e poi riapparire come se nulla fosse avvenuto… Ridiculous! Comprendi ora in che stato verso?

    Saga: Sei perfettamente lucido, e puoi sopravvivere altri cinque minuti senza Alcohol e senza intrometterti nelle conversazioni altrui! Vai a molestare qualcun altro! Vogliamo vedere il duello!

    Non si fidava minimamente del nuovo venuto e se c'era qualcuno che voleva farsi amico in quel momento, non poteva essere lui per nessuna ragione al mondo. Un alcolista, arrogante ed espansivo, era l'ultima persona che gli serviva in quel momento.



    Saga Dharmuid



    Bionda, lineamenti duri da Saga, occhi di ghiaccio, fisico tonico e coperto di cicatrici.
    Alta 1.75, veste in cuoio e pelliccia.

    Background



    Appartenente al popolo dei Saga che abita l'arcipelago di Vaygr.
    Nata ad Avamfell, piccola isola nell'arcipelago, cresciuta tra Avamfell e Niethlung.
    La sua famiglia era partecipe all'attacco dei Saga contro Kameyama, e la lasciò sola con "il vecchio", il membro più anziano del clan.
    Non tornarono. Tutt'ora non sa dove sono, ma assume che siano morti nell'offensiva, ma non è certa.
    Il vecchio la lasciò, spegnendosi in una notte di luna, nove giorni fa.Rimasta sola, si imbarcò per raggiungere Niethlung ed esporsi alla società, per scoprire se le sue genti erano ancora lì o se l'impero aveva sterminato tutti.
    Naufragò invece a Louyhong, e venne salvata da un soldato imperiale, a cui non ha ancora rivelato la sua identità, anche se lui ha i suoi sospetti e i lineamenti la tradiscono.

    Carattere

    Prudente, solitaria per costrizione. Non può svelarsi troppo perchè non sà quale sia la sua posizione nel mondo: cos'è successo ai Saga? E' finita la guerra? E' al sicuro?
    Spaventata e disorientata, ma determinata e combattiva. Si aprirà istintivamente a chiunque, per poi chiudersi velocemente e passare sulla difensiva.

     
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  8. Edosenpai
     
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    CITAZIONE
    Parlato Enma
    Pensato Enma
    Narrato
    Parlato altrui

    @Gh0st

    Ehm.. si, si tratta di due tra i più forti ninja dell’era passata, così dicono. Mi dispiace, ma non ne so molto, non vengo da queste parti!... Scusa, devo scappare
    Quella fu la risposta che ricevette. Myto continuava a guardare due altri strani tipi mentre rispondeva: sembrava molto incuriosito dalla discussione fra quei due e non sembrava minimamente interessato ad Enma, lo si capiva dallo sguardo e dal tono della voce; Enma non sopportava di essere ignorato in quel modo, quel tono non gli piacque per nulla, non avrebbe dovuto distrarsi in quel modo per andare da qualcun altro nel mezzo della loro discussione...
    Sopratutto in un momento come quello! Già la sua mente vagava per il suo mondo perverso e sanguinario, in più non aveva alcuna voglia di perdersi nulla dello scontro per chiedere ad altre persone delle informazioni.
    Estrasse il suo coltello dalla fodera posizionato sul suo fianco sinistro col suo braccio destro, lo punto sulla schiena di Myto, all'altezza del suo cuore e con un sorriso perverso e malvagio glielo infilò dentro insieme a tutto il braccio, attraversando il petto dell'Harakhti e spargendo sangue dovunque.
    |Che sensazione appagante!|
    Pensò mostrando un sadismo estremo nei suoi occhi. No, non era successo davvero. Era tutto nella sua immaginazione. Certo, gli sarebbe piaciuto così tanto assaporare la sensazione della carne e dell'intreccio di vene che veniva squarciato dal suo coltellino e lacerato dal suo braccio... la vista dei rivoli di sangue che uscivano dalla sua bocca e degli zampilli che schizzavano dal buco formato sul petto... la sua divisa imbrattata ed il suo braccio grondante di sangue... ancora fremeva a quell'idea.
    Tuttavia sapeva di andare incontro a morte certa, o addirittura a cose peggiori dando sfogo alla sua mente malata in pubblico, dunque si rilassò pensandole quelle sensazioni.
    Ogni tanto era invidioso del se stesso nella sua immaginazione: aveva la più totale libertà e poteva agire indisturbato, facendo tutto ciò che gli andava senza conseguenze e, talvolta, senza alcun senso logico.
    |Va... bene... va bene! Non mi serve altro che chiedere a qualcun altro! Devo solo sapere chi sono quei due e che fine ha fatto il secondo... non mi serve altro, non sarà difficile trovare qualcuno fra questa gente.|
    Disse con un leggero sorriso piuttosto nervosetto.
    Riprese dunque la ricerca di qualcuno che avesse visto l'incontro fin dall'inizio e che conoscesse gli sfidanti.
    |Beh, quel tipo ha detto che sono stati due grandi guerrieri in passato... non vedo l'ora di vedere il loro combattimento! Chissà quanto sangue e quanti cazzotti! Dove diavolo è finito il secondo? Non ditemi che ancora non si è presentato... o peggio... si è ritirato!|
    Intrecciò fra loro le dita delle mani dietro alla nuca e camminò con passo modesto, dando la priorità alla ricerca di qualcuno con cui parlare, sperando di trovarlo il prima possibile ma tenendo sempre d'occhio l'arena in cerca del più piccolo cambiamento nell'atmosfera.. Voleva davvero conoscere di più i due contendenti.
    Fra gli spettatori non ce ne erano molti con delle facce abbastanza sveglie da sapere qualcosa... o magari era solo una loro copertura... c'erano comunque alcuni individui particolari, ma la maggior parte di loro già conversava.
    |Che diamine... possibile che sia arrivato così in ritardo? Mi limiterò a chiedere al primo che vedo allora... andrò a tentoni.|
    Ad un tratto scorse una ragazza, proprio accanto a lui: sembrava piuttosto distratta, come se stesse pensando intensamente a qualcosa di estremamente importante per lei. Indossava un bel vestito nero, che insieme ai particolari guanti ed all'insolito ciondolo le davano un'aria davvero aggraziata ma importante.
    |Mi scusi, signorina... lei per caso sa qualcosa dei due sfidanti? Del tipo chi sono, un po' del loro passato e che fine abbia fatto l'alt...?!|
    In quel momento, fu colto alla sprovvista da un altro boato da parte del pubblico: dando le spalle al centro dello stadio non vedeva nulla e subito si girò a vedere appoggiandosi al parapetto. Ciò che vide lo lasciò senza parole: quella chiazza che pareva normalissima acqua si era trasformata in un uomo in carne ed ossa, che con un piccolo gladio infilzò l'uomo-serpente in modo simile a come si era immaginato di uccidere Myto.
    Lo spettacolo lo stuzzicò non poco, ma non era ancora finito. La cosa che lo stupì maggiormente fu che il serpente fece la muta"letteralmente, uscendo illeso da quello che sembrava il precedente strato di pelle.
    |... EH?|- disse in un momento di sorpresa-|Che combattimento stratosferico! Uno esce dall'acqua e trapassa il corpo dell'altro... mentre questo esce dal suo stesso corpo e fa volare quelle strane cose bianche contro l'avversario! Dunque è così che si scontrano le leggende... fantastico!|
    Le parole gli uscivano tutte d'un fiato, quasi una mitraglia di frasi dirette a bombardare tutte le persone nelle vicinanze. Era stato colto da un'improvvisa gioia e pervaso da un senso di soddisfazione che nemmeno lui stesso poteva descrivere.
    Le emozioni che provava in quel momento mescolavano una natura contorta e malsana con l'innocente felicità che chiunque proverebbe nel vedere ciò che più gli piace realizzato: nel caso di Enma, un combattimento all'ultimo sangue composto di colpi di scena improvvisi e scambi di pugni stupefacenti.
    Ancora non riusciva a stare tranquillo, ma sopo essersi calmato un po' ridiresse il suo sguardo, ormai pieno d'entusiasmo e gioia, verso la fanciulla, per poi continuare a chiedere (ormai era troppo impaziente di conoscere di più sui due nel campo).
    |Mi perdoni se insisto ma... lei sa chi sono quei due?|
    Chiese ancora sbigottito, con sguardo affascinato dal sangue, shockato dalla rapidità delle loro scelte d'azione e pieno di curiosità nei confronti dei due eroi.


    Misogi_KumagawaDescrizione fisica:
    Un normale ragazzo di 17 anni, alto 1,78 cm, pesa 72 kg, ha i capelli nero pece, molto scompigliati che terminano con un ciuffetto sporgente in avanti sulla fronte.
    Occhi grandi e di un blu profondo, naso e bocca piccoli, carnagione molto chiara e mento appuntito, tratti somatici molto dolci e gentili accentuati dal sorriso innocente e sincero.
    Magro, esile e ha una muscolatura non particolarmente accentuata ma pur sempre visibile sotto le vesti. Veste con una divisa scolastica blu scuro (fatta su misura per permettere i movimenti da ninja), con grandi bottoni gialli e con colletto alto e bianco. I pantaloni sono anch'essi blu scuro, tessuti in modo tale da permettere una certa agilità.
    Descrizione psicologica: anche se potrebbe sembrare ingenuo e sincero, in realtà quello è solo ciò che c'è in superficie; la sua psiche è molto più contorta di quanto possa dare a vedere un diciassettenne. Ama alla follia le scene truculente ed ha una particolare passione i combattimenti all'ultimo sangue fra più persone. Nella vita di tutti i giorni invece è molto superficiale e tende a non dare molta importanza a ciò che lo circonda, se non quando ha dei cattivi presentimenti.
     
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  9. Imperio III
     
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    @isawa (ho postato solo per te :P)

    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    Mentre l' ex gufo sostava seduto in tutto quel marasma a godersi lo spettacolo molto stava succedendo nei dintorni.
    In primis nell'arena, dove i due ex kage stavano da prima sbeffeggiandosi e solo dopo passare alle mani, quel che infondo tutti volevano vedere.
    Poi c'era il problema degli imperiali che stavano rastrellando qualsiasi tipo sospetto sia dentro che fuori l'arena, non solo, sull'alto piano dove molti ninja assistevano allo scontro bhe, anche li sembrava star succedendo qualcosa, almeno questo è quanto l'uomo dall'altra parte della ricetrasmittente gli diceva:
    Mhm.. immagino che le nostre strade si dividano qui

    L'altro: Buona fortuna, Sebastian.

    Prese la ricetrasmittente staccandola dall'elmo, la distrusse stringendola nel palmo.

    ...

    Alzò un poco la testa, quel che bastava per poter osservare l'interlocutore che ora gli si parava di fianco, quello li per qualche ragione era in vena di chiacchiere, tuttavia il fatto che avesse deciso di parlare proprio con lui la diceva lunga su chi poteva essere, o un ninja o un imperiale, oppure un coglione.
    In tutti e tre i casi non aveva nulla di cui aver paura quindi, se ne restava semplicemente li, seduto:
    Non li ho mai conosciuti in realtà, persino il Kokage, il mio kage.. Immagino che per un Gufo della mia specie sia stato un bene non incontrarlo, anche se...

    Ci faceva caso solo adesso, quei movimenti e quelle tecniche.. no, il carattere non si sposava affatto con quello dell'altra volta, eppure..:
    Ah.. forse l'ho già incontrato in passato, chi può dirlo.

    Si spostò un poco più in là per far spazio al nuovo arrivato:
    Sinceramente? mi stanno annoiando, avevo pensato più ad uno scontro che avrebbe sin da subito devastato tutto e invece... ma raccontami la tua storia.

    Sincero e schietto, tranquillo e pacato.. possibile? la verità è che non era in incognito, non indossava il manto dei Gufi per nascondersi no, lui era li e tutti potevano vederlo, tutti potevano sentirlo e constatare che si, era sicuramente un ninja.. e allora?

    CITAZIONE
    Aspetto: Vestito di un manto nero logoro e cencioso, il cappuccio ampio sulla testa nasconde i lineamenti del volto. Indossa una corazza pesante che fa apparire i suoi contorni sulle spalle spigolosi.
    Sebastian è un ex-ninja di Oto, un Gufo per la precisione, ha sempre condotto due vite parallele fino a quando l'impero non glie le ha portate via entrambi, ora come ora, è meglio girargli alla larga.

     
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    @Imperio (col cavolo che mi faccio arrestare :D )


    Legenda


    Narrato

    Pensato

    Parlato



    Braxamundis


    _|2rwt7at



    Non sapeva per quale motivo si era avvicinato così impulsivamente a quello sconosciuto, ma in ogni caso non fu una buona idea.

    Intorno a loro, sotto al baccano della folla, li sentiva, poteva farlo col suo buon udito, poteva ascoltare anche i bisbigli di un gruppetto poco lontano da lui, sembrava una riunione di ex-ninja e sembravano avere opinioni abbastanza discordanti tra loro.
    Come discordanti erano le intenzioni di Takahiro e dell'uomo con cui stava discutendo in questo momento.
    Perchè quest'ultimo, senza curarsi di chi gli fosse intorno e di chi lo stava osservando in attesa di un suo passo falso, cominciò a discorrere sui Kage e tra le sue parole era facile intuire che fosse stato un ninja in passato, per la precisione un Gufo di Oto. Non era questo il problema per la nostra ombra, ma il tono con cui pronunciò quelle parole... troppo alto per una situazione come quella.

    Nonostante la sua vista non era buona come un tempo, era conscio della presenza di una guardia che li osservava. Non poteva leggere nella mente di quel soldato, ma sicuramente una guardia imperiale vicino ad un ex-ninja che parla del suo passato senza moderare il volume della sua voce, non preannuncia nulla di buono.


    Forse è un pazzo, oppure è troppo sicuro di se... comunque non posso rimanere nelle vicinanze. Non voglio ulteriori guai con l'Impero; vorrei scoprire le reali intenzioni di quest'uomo, per il momento mi allontanerò ed osserverò come reagirà all'arrivo della guardia.

    Taka senza degnarlo di uno sguardo, si limitò solamente a girarsi di spalle per andarsene, chiudendo in fretta la conversazione con una frase enigmatica, ovviamente a bassa voce.

    Il falco non s'intromette in quello che fanno le creature sotto di lui, si limita ad osservare quello che lo incuriosisce...

    Se l'uomo avesse afferrato o meno il significato della frase non gli importava, l'ex-konohano si allontanò senza dire nulla, come se avesse sbagliato persona.
    Purtroppo quel mantello nero dava troppo nell'occhio di giorno, lo usava per guadagnarsi da vivere di notte, dove col favore del buio e grazie alle sue abilità da ninja era praticamente invisibile. Di giorno serviva solamente a coprire i suoi fragili occhi dalla luce del sole, tutto qui.
    Non è un cospiratore, né uno shinobi in cerca di vendetta... almeno fin quando riusciva a mantenere il controllo.

    Avrebbe continuato ad osservare il tipo in armatura da lontano, per vedere come se la sarebbe cavata.
    Non sapeva come avrebbero reagito le guardie, potevano benissimo arrestare quel tizio e continuare a pedinare anche lui, l'idea non gli piacque affatto... dopo quell'evento probabilmente sarebbe fuggito verso l'interno di Ephiora.
    Tra le montagne ephioresi aveva un amico, forse l'unico che gli era rimasto, sarebbe rimasto da lui fin quando non avrebbe deciso cosa fare, era meglio riflettere nella calma di un luogo isolato piuttosto che nella frenesia delle città imperiali.

    Cercò un posto in prima fila per godersi la fine dello scontro, purtroppo non fu fortunato come prima e si dovette accontentare di una posizione relativamente lontana dall'azione nell'arena.
    Tuttavia ogni tanto buttava un'occhio su cosa succedeva intorno a lui, giusto per assicurarsi che le guardie intorno a lui non si stessero muovendo, notò di sfuggita la presenza di un volto familiare tra gli spettatori.

    Purtroppo non poteva avvicinarlo nella sua situazione, avrebbe potuto attirare lo sguardo delle sentinelle anche su quella persona. Taka rimase fermo e in silenzio, in attesa di quello che sarebbe successo a breve.





    Takahiro Isawa



    Aspetto: Altezza 1,82 metri. Peso 57 kg. Età 24 anni. Coperto interamente da un mantello nero, dietro le spalle è visibile l'elsa di una spada. Sotto il cappuccio si possono intravedere i lunghi capelli neri poco curati e degli occhi stanchi e provati dalle atrocità viste durante la guerra.

    Psicologia: Personalità instabile, alterna momenti di lucidità ad altri in cui perde la calma e si fa trasportare dall'odio. Persona di poche parole, odia profondamente l'Impero, è abituato a vivere nell'ombra guadagnandosi da vivere come può, senza farsi scrupoli. Normalmente preferisce restare da solo, ma non gli dispiace fare conoscenza con qualche ex-ninja.

    Background: Dopo essere sopravvissuto miracolosamente a diverse battaglie contro gli eserciti imperiali, è sparito nel nulla. Ora celando la sua identità, vive nei bassifondi delle città, sempre in fuga, vagando per il continente, cercando uno scopo, dato che l'Impero ha distrutto tutto ciò a cui teneva.
    Durante il periodo in cui sparì, cambiò leggermente il suo nome ed utilizzò un cognome falso, il suo precedente cognome avrebbe attirato l'attenzione degli Imperiali su di lui.




     
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    Rain diede un'occhiata ai vari fogli e vide che c'era ancora parecchio da leggere, il che era abbastanza strano. Sicuramente doveva essere successo qualcosa di grave, di straordinario. Ancora non riusciva a capacitarsi di come i due kage potessero essere finiti a fare i gladiatori, era una fine veramente ingloriosa.
    E sospetta. Forse troppo sospetta. Rain si preoccupò di quello che i due kage avrebbero potuto fare, ma azzittì quella voce dentro di sé per il semplice fatto che quella lettera era la prova vivente che le cose alla fine erano andate bene. Lei lo aveva scritto proprio all'inizio, quindi non c'era da preoccuparsi, no? Almeno in teoria.
    Ad essere onesta io non ho capito molto di quello che i due stavano facendo. Il pubblico faceva rumore per ogni mossa che facevano; ma si può sapere cosa c'era da far baccano? Boh! Il combattimento era appena iniziato, a dire la verità.
    Avrebbe pagato oro per vedere un combattimento tra due Kage, a dire il vero. Se si fossero affrontati utilizzando tutte le loro risorse lo spettacolo sarebbe stato decisamente impagabile. Forse avrebbe dovuto andarci!
    Si maledì per aver mandato lei. Alla fine Helen non avrebbe apprezzato per nulla il combattimento, era lì giusto per curiosità.
    Ad un certo punto si è avvicinato un ragazzino, mi ricordava te, dovevi proprio vederlo: che damerino!
    Rain storse il naso. Avvicinato in che senso? Come osò?
    Era abbastanza emozionato anche se non capivo perchè. Sembrava voler davvero capire cosa stesse succedendo dentro l'arena! Gli ho sorriso e gli ho spiegato che quelli erano i due vecchi Kage: uno di Kiri ed uno di Oto. E' strano che non li abbia riconosciuti, no? Sono state figure di un certo prestigio..
    Beh, gli ho chiesto che ci facesse qui un ragazzino come lui. Dello scontro non ci capivo niente e gli altri spettatori erano tipi decisamente bizzarri. Mi facevano quasi paura! Lui invece sembrava un tipo normale. Beh, dovevo pur passare il tempo in qualche modo no? Su, non arrabbiarti.

    Rain non era arrabbiato e neanche tanto preoccupato. Essendo il posto pieno di guardie imperiali era molto poco plausibile che potesse succedere qualcosa tra gli spettatori: persino una semplice rissa sarebbe stata repressa nel giro di qualche istante.
    Sperò che quel ragazzino fosse davvero un tipo normale capitato lì per curiosità. Un po' lo invidiava, quel tizio, almeno lui poteva godersi lo spettacolo, invece di doverlo leggere sotto forma di racconto scritto da Helen.
    Non scriveva nulla dei dettagli sullo scontro, ma almeno era contento che lei stesse bene.
    Sperava solo che Subuza non aveva fatto qualche cazzata.
     
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  12. Casey91
     
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    @Saga
    @Microzzopsia


    Narrazione
    Parlato Revy
    Pensato Revy
    Altri




    Mentre lo spettacolo nell'arena s'accende, sugli spalti si notano ben altri sceneggiati: da una parte le offese e il sangue, o per lo meno arriverà il sangue. Dall'altra arresti, litigi e parecchio divertimento.
    Un tizio malconcio, nonostante quella che lui ostenta chiamare sobrietà, s'intromette tra la rossa Rosa e la bionda Guerriera, interrompendole. Subito Revy si divincola dal sudicio tocco dello schifoso, per poi innamorarsi della reazione violenta della Combattente.

    Che Femmina!

    Esclama dentro se. Per poi accendere l'ennesima sigaretta, rispondendo a Kaos:

    Non mi interessa come ti chiami, schifoso alcolizzato. Anche se ne avessi, non condividerei con te nemmeno una goccia del mio liquore. Inoltre, pensare di ripagarmi sotto le coperte non è una grande garanzia. Butto sti dieci denari che, quando sei sobrio, manco ti funziona l'apparato là sotto. Ed anche se fossi il più grande degli amatori, sai, non rientri nei miei gusti. Sei fin troppo viscido per farti apprezzare. E levami questa fiaschetta davanti al viso!

    Urla sul finale, utilizzando il braccio sinistro per allontanare dai suoi occhi il piccolo contenitore.

    Hai sentito la bionda no? Vattene, non siamo di certo le troiette che sei abituato a pagare il sabato sera. Potresti finire a guardare i fiori di campo dalle radici prima che faccia buio.

    Nel mentre, uno dei suoi uomini si siede laddove v'erano le due ragazze, guardandola negli occhi, in attesa di un ordine. Lei con la destra fece cenno di attendere, dato che non sembra proprio aver bisogno di aiuto.

    Ehi Bionda, io Sono Revy. Almeno mi presento a qualcuno di interessante, non all'alcolizzato di turno. Ora torniamo a gustarci il duello, sembra che i due stiano iniziando a giocare sul serio!




    Revy "Red Rose" Moyre
    24 anni
    Nata a Kiri, Scappata per diventare fuorilegge. Trova rifugio a Tortuga, dove diventa una pirata.

     
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    Braxamundis
    Vita o Morte




    Lo scontro proseguiva ormai a pieno regime.

    Il Mizukage era stato ferito e avvelenato ma non avrebbe comunque esitato un istante prima di ritornare all'attacco. Aprofittando della spada lasciata ai suoi piedi da Subuza nel momento in cui aveva "cambiato pelle", utilizzò una tecnica elettrica molto potente per elettrificare l'arma e con questa tentare di affettare l'ex kokage.

    Costui, usufruendo dell'aura ventosa che l'avvolgeva, era capace di movimenti agilissimi e riflessi di molto migliorati per cui riuscì a schivare tutta la combinazione di attacchi dell'avversario senza troppa difficoltà. Mentre indietreggiava effettuando capriole all'indietro e schivate coreografiche, si soffermava di tanto in tanto ad osservare la direzione degli attacchi di Kyle.

    Le scariche elettriche che ricoprivano l'arma provocavano un rumore assordante percepibile distintamente anche dagli spettatori. I colpi dell'arma però erano perlopiù imprecisi e mancando il bersaglio provocavano solchi profondi sul terreno dell'arena, distruggendolo in più punti e lasciando intravedere le gallerei inferiori delle prigioni. Subuza spalancò gli occhi intrigato dalla situazione.

    Aveva forse esagerato col veleno e adesso il Mizukage ci vedeva doppio? I mesi di inattività gli avevano fatto perdere abilità nell'uso della spada? O forse aveva capito tutto? Fatto sta che quelle apertura nel terreno si sarebbero rivelate un punto a loro favore, non c'è che dire. Dedicò di tanto in tanto uno sguardo verso gli spalti tra una schivata e l'altra.

    Il tempo scorre.

    * * * *

    Un pò tutti gli elementi braccati cominciavano ad assumere un profilo basso e schivo e questo, neanche a dirlo, era persino più sospetto dell'abbigliamento in sè. Intanto un altro paio di incappucciati veniva "prelevato" dalle guardie e scortato via dagli spalti, ma nel complesso la folla urlante dava poca attenzione a questi dettagli, accecate dallo scintillìo delle saette rilasciate dagli attacchi del Mizukage: chi aveva scommesso su Kyle già sfregava le mani l'una contro l'altra pregustando la consistente vincita che lo aspettava perché, ai più, risultava chiaro che Subuza, derubato della propria spada, non avrebbe potuto evitare quegli attacchi spaventosi in eterno.

    Ma torniamo alle guardie. Le due guardie che tenevano d'occhio Scaar, Jin e Myto scattarono quando videro il gruppo sciogliersi di colpo. Una seguì l'incappucciato Jin, aumentando il passo spingendo con autorità le persone che incontrava nel proprio cammino e arrivando inesorabilmente vicino al suo bersaglio. L'altra raggiunse Scaar, che nel frattempo era rimasto fermo, guardando però il proprio compagno che seguiva l'altro sospettato.

    Era uno di loro? Ti ha rivelato qualcosa?


    Chiese a Scaar senza evidenti intenzioni ostili per poi voltarsi verso l'arena, distratto dal trambusto provocato dallo scontro dei due kage. Poco più in là un altro paio di guardie attraversava le tribune popolate, dirigendosi verso Takashiro e Sebastian. Ciò che le aveva fatte scattare anche questa volta fu l'improvviso cambiamento di comportamento nell'Uchiha. La guardia che seguiva Takashiro lo avrebbe raggiunto e, senza troppa ostilità e con un certo garbo, gli chiese

    Signore, devo chiederle di favorire le vostre generalità e di dichiarare se porta con sè armi e/o sostanze illegali.


    L'ultima guardia raggiunse Sebastian, portandosi davanti a lui. Cambiò espressione nel vedere il volto completamente coperto dell'ex gufo. Cercò di mantenere la calma mentre faceva un cenno verso Scaar e la guardia che era vicino a lui.

    Devo chiederle di rimuovere l'elmo, signore. Altresì fornire le vostre generalità e consegnare qualsiasi tipo di arma si trovi in suo possesso.

    Sembrava un operazione organizzata e premeditata. In fondo, lo scontro tra i kage ovviamente avrebbe attirato molti ex ninja, quale occasione migliore per stanare un bel gruppetto di quei bastardi in un colpo solo?







    Edited by Ryuk* - 5/3/2015, 23:50
     
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  14. Scaar
     
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    @Imperio


    Con rinnovata impassibilità osservò i due dileguarsi, come era facile pronosticare. Braccia incrociate si godeva gli ultimi risvolti dello scontro tra Subuza e Kyle. Avrebbe dovuto ringraziarli, comunque fosse andata a finire, specie quella serpe maledetta. Se non fosse stato per lui, l'evento non avrebbe avuto un richiamo talmente altisonante e non sarebbero accorsi tutti quei ricercati. A quel punto era come rubare le caramelle a un bambino. Tra l'altro, il suo passatempo preferito.

    Ma, per rispondere alla domanda della guardia:

    Buffo eh? E' venuto proprio dalla persona sbagliata. O meglio dalla persona giusta, ma al momento sbagliato. O il contrario, credo.

    Lasciò intravedere i denti mentre la bocca si allargava in un sorriso stupido.

    Occhi aperti, comunque. I corvi si stanno organizzando nell'ombra. Cercate di acchiapparne il più possibile, oggi.

    Commentò riferendosi ovviamente ai ninja. Decise comunque di non menzionare il particolare dell'incontro a Suna in quel momento, per un motivo che custodisce gelosamente dentro la propria testolina. Mentre si raccomandava alla guardia, intravide il richiamo di quell'altra che stava interrogando Sebastian. Mollò una leggera gomitata allo stomaco della guardia che gli stava vicino provocando istintivamente un fremito in questa che tossicchiò e si toccò la pancia. Scaar trattenne una breve sghignazzata. Non l'aveva fatto apposta.

    Kheheh.. No dicevo, siamo desiderati laggiù. Andiamohuehkeehe..

    Con un viso raggiante che sprizzava buon umore da tutti i pori discese un paio di gradoni, finendo di fronte a Sebastian, seguito dall'altra guardia: tre in tutto braccavano l'ex gufo.

    Alloralora, cosa abbiamo qui?


    Esordì gongolando, mani dietro la schiena mentre assumeva un aria forzatamente investigatrice. Osservò l'elmo indossato dal Cruelstalker, assottigliando gli occhi come per cercare di penetrarlo con lo sguardo.

    Devi aver pensato fosse un idea geniale venire conciato così a Braxamundis, eh?

    Continuò a dire canzonandolo.

    Ne ho visto una decina vestiti come te. Sai cosa vi accomuna a tutti quanti voi?
    Chiese dondolando la testa. No?

    Quindi si rivolse alle guardie.

    Questo è quello che ama parlare da solo. Penso sia in collegamento con altri. Frugatelo, dovrebbe avere qualche arma addosso. E diffondete l'allarme.

    Tornò a guardare Sebastian con aria trionfante. Quindi strinse le spalle facendo un espressione buffa.

    E' andata così, che ci vuoi fare.

    E fece un occhiolino. Quest'ultimo poteva prestarsi a innumerevoli interpretazioni, ma sono sicuro che voi abbiate colto quella giusta.

    O forse no?






    Edited by Ryuk* - 5/3/2015, 23:57
     
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  15. Mike Portnoyz
     
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    L'ex-Mizukage continuava, imperterito, a dare colpi sempre più potenti, mancando continuamente il suo avversario, che da parte sua non sembrava contrattaccare con particolare tenacia. La pavimentazione dell'arena si stava riempiendo di solchi, e un paio di guerrieri imperiali particolarmente robusti sembravano aver capito qualcosa e, dopo essere rimasti in posa sin dal primo momento in cui il pubblico era entrato, cominciavano ora a muoversi, rivelando di non essere statue molto ben scolpite ma esseri umani.
    Mentre cominciavano a camminare verso il centro dell'arena, impugnando armi particolarmente grosse e pesanti, un'aura rossastra cominciava ad avvolgerli, e partendo dai loro piedi finiva per avvolgerli completamente.


    Warrior_Priest_by_deadhead16mb

    Kyle aveva iniziato a sorridere, mentre portava colpi sempre più potenti e la spada si avvolgeva di scariche intense. Dopo aver fatto un cenno a Subuza, illuminò la spada di un chakra elettrico tra i più brillanti, e dopo che entrambi ebbero spiccato un balzo, scagliò un fendente che squarciò completamente la pavimentazione, creando un enorme varco che dava sulle gallerie sottostanti e facendoci cadere uno dei due guerrieri dall'aura rossastra. Alcuni spettatori sarebbero riusciti a intravedere che quelle prigioni, ora esposte alla luce del sole, ospitavano numerosi gladiatori, prigionieri di guerra e chi più ne ha più ne metta. Il pubblico si divise tra urla d'incitazione e espressioni di timore e paura. Qualcuno forse temeva le possibili conseguenze di un'evasione di massa? D'altronde, nessuno di loro sapeva veramente cosa ci fosse sotto al Braxamundis. Il mistero era parte del fascino che portava le masse a godersi lo spettacolo ogni settimana, avvolti da un falso senso di sicurezza.

    I Kage sono ancora in volo e l'unico guerriero (probabilmente d'elite?) rimasto sul campo sembra fare un cenno alle gradinate più alte alzando un braccio e tenendo indice e medio alzato, in seguito al quale tutti gli arcieri estraggono una freccia dalla faretra e la preparano sull'arco, pronti a scoccare.

    Elite: TIRATE!

    Abbassò il braccio e tutti gli arcieri scoccarono all'unisono, e un turbine di frecce circondò subito i due ex-kage. L'elite si preparava a spiccare un balzo per finire i suoi avversari, intensificando ulteriormente la sua aura, mentre quello che era finito nelle prigioni era già tornato in superficie con un singolo balzo, anche lui circondato da un focolare di energia rossastra.



    ASPETTA! LEGGI QUI!

    Alcuni membri del pubblico stanno andando nel panico. Altri sembrano più interessati di prima. Le guardie stanno cominciando a braccare chiunque sembri sospetto, ma sono anche distratte da alcuni rumori forti provenienti dal duello e da ciò che sta succedendo, e potrebbero avere dei momenti di insicurezza, ma brevissimi. Sono coraggiosi e risoluti in generale.

    - Aspettate il post di Imperio prima di postare, sta per succedere qualcosa di importante.

    - Potete usare le vecchie tecniche ninja e pure quelle personali, e anche inventare al volo qualcosa di nuovo, abbiate senso comunque della vera forza del vostro personaggio.

    - COMUNQUE niente regole, stat o quote di tecniche. Siamo in free role, qualsiasi cosa vogliate fare basta descriverla.

    - Non siate autoconclusivi.

    - Siamo a Louyhong, presidio imperiale situato in Ephiora. A quanto pare era davvero una trappola per attirare ex-ninja e arrestarli, ma sembra che l'impero non abbia davvero realizzato chi stava mettendo sul campo e cosa sarebbe successo.


     
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