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#Bizzle.
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@Scaar
@Danzou. -
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@Saga
@Casey91CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Kaos
Parlato Kaos
Come avevo solo tardamente realizzato, lo strano gruppetto cui mi ero appena rivolto non era un’allegra combriccola di saltimbanchi e anzi, il tipo armato sembrava una specie di cavaliere senza macchia tant’è che mi apostrofò con calma invitandomi a desistere dal cercare ancora dell’alcool, perché sussisteva a suo dire il pericolo che perdessi il raziocinio mettendomi nei guai con le guardie che sorvegliavano gli spalti.
Sei senz’altro un tipo fuori dal comune… intuitivo e ragionevole ben oltre la media! Tuttavia se non sei in possesso di ciò che cerco in questo momento per me sei, come dire, useless!
My friend, senza alcool come potrei sopportare la vista di questi insulsi individui che appestano il pianeta con le loro misere esistenze ineluttabilmente indirizzate verso la mediocrità e la bassezza...
Eseguii un pomposo inchino all’indirizzo del gruppo e voltai loro le spalle rimettendomi alla ricerca di qualcuno che riempisse la mia fiaschetta penosamente asciutta.
Forse l’ultima chance che mi rimane è quella redhead!
Posai nuovamente lo sguardo sulla ragazza dai modi rudi che avevo adocchiato prima di interloquire con il domatore di scimmie, la osservai mentre baccagliava all’indirizzo dei due contendenti nell’arena scambiando di tanto in tanto qualche parola con la bionda al suo fianco.
Scesi i gradini fino a raggiungere la balaustra e facendomi largo tra la folla vociante, mi avvicinai a lei fino a portarmi alle sue spalle.
Avrei cercato di afferrare il suo polso spostando la mano dalla spalla dell’altra ragazza e mi sarei quindi frapposto tra le due dando le spalle alla bionda, voltandomi giusto per il tempo necessario a sussurrarle un paio di parole.
Bambolina dovrei discutere di questioni di vitale importanza con la tua amica… fammi spazio s’il vous plait.
Mi voltai infine verso la ragazza dai capelli rossi, poggiai il braccio sulla balaustra e massaggiandomi la nuca mi rivolsi a lei.
Ma cherie, abbasseresti il tono della voce? Non riesco ad interloquire con te... tra l'altro ho anche una tremenda emicrania e la mia medicina è insopportabilmente terminata…
Agitai la fiaschetta davanti ai suoi occhi con fare teatrale e ripresi a parlare
Condividi con me un po’ del tuo alcool, se ne hai, e ti assicuro che saprò saldare il mio debito... anche stasera stessa, in una delle bettole che infestano il paese… sarà il nostro personale lounge bar!
Di nuovo mi esibii in un inchino elegante e tornai a rivolgere lo sguardo sulla ragazza.
Sono Kaos Demiurge e sono talmente sobrio che credo di aver appena visto quel tipo diventare una pozzanghera e poi riapparire come se nulla fosse avvenuto… Ridiculous!
Indicai con il dito lo sfidante dai capelli bianchi nel mezzo dell’arena prima di concludere il discorso.
Comprendi ora in che stato verso?
Edited by Mike Portnoyz - 2/3/2015, 00:47. -
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Braxamundis
Vita o Morte
Ovviamente non sarebbe finita così.
O forse sì? Il braccio del Mizukage potenziato dalla tecnica tagliente si infilò tra le scapole del serpentesco avversario, trapassandolo da parte a parte per via della potenza del colpo e fuoriuscendo dall'altra parte insanguinato. La figura dell'ex Kokage rimase immobile in piedi con il capo che era finito riverso in avanti con un espressione vuota. Tra la folla si sarebbe diffuso un urlo di sorpresa e di mera delusione per la fine prematura del loro divertimento, ma chi aveva anche solo lontanamente idea delle capacità dei due sfidanti aveva intuito che non sarebbe finita così.
Per prima cosa, le sfere luminescenti che circondavano i due si mossero, convergendo tutte verso la figura del Mizukage. Al contatto sarebbero esplose rilasciando una nube di chakra ventoso vorticante e stordente, contando sul fatto che se fosse andata a segno più di una, l'effetto si sarebbe sommato.
Poi si udì un orribili sguarcio come di una veste che si strappa e la figura del Kokage contorcersi quindi dilatarsi e squassarsi all'altezza del collo mentre rapido fuoriusciva dall'involucro ormai vuoto una figura umana. Guizzò rapida una decina di metri più in là, ghignando di perfidia.
Prima il dovere e poi il piacere, eh Kyle? Va bene, d'accordo. Vedo che non hai alcuna intenzione di star qui a giocare. Vediamo di rendere le cose interessanti ti va?
Sollevò al cielo il braccio sinistro evidenziando che qualcosa era cambiato. La mano rifulgeva metallica riflettendo la luce del sole: su di essa era indossato un guanto artigliato di acciaio, sull'indice e il medio affilatissimi qualche rivolo di sangue. Mentre era guizzato via dall'attacco mortale di Kyle era riuscito a ferirlo di striscio al braccio che aveva attaccato, quanto bastava ad avvelenarlo con la sua arma.
{Il veleno provoca un fastidioso bruciore sulla parte ferita. Gradualmente si avvertirà un senso di leggerezza e stordimento. La potenza muscolare cala a causa dell'inebriamento ma allo stesso tempo si diffonde su tutto il corpo un effetto anestetizzante, quindi una maggiore resistenza al dolore.}
Solo Subuza conosceva il perché di quel veleno, fatto sta che Kyle non ci avrebbe messo molto a capire cosa fosse successo. Intanto il Kokage eseguiva altre posizioni magiche, questa volta con una sola mano visto che l'altra era ricoperta dall'artiglio (la spada invece giaceva a terra affianco al proprio involucro vuoto). La sabbia sotto i suoi piedi prese a muoversi e vorticare mentre uno strato di corrente ventosa cominciava ad avvolgerlo e ricoprirlo come un aura di potenza. Le correnti di vento lo avrebbero reso ancora più agile ed elusivo, il necessario per sfiancare il proprio avversario con colpi rapidi e avvelenati, mirando a farlo stancare poi infliggere il colpo di grazia.
Spremiti le meningi, mio caro Mizukage. Un tempo era molto più bravo a scorgere la verità dietro quello che vedi. Cosa vedi ora, vecchio mio?
Allargò le braccia, sfidandolo, invitandolo ad attaccare ancora una volta. Di quale verità stava parlando Subuza?
* * * *
Allora, come sta andando cari spettatori? Vi stavate divertendo? Lo spettacolo è di vostro gradimento? O eravate forse troppo impegnati a chiaccherare e bisticciare da perdervi il meglio?
Beh, forse lo spettacolo all'interno dell'arena era troppo lontano per alcuni di voi e probabilmente era facile perdersi qualche passaggio. Ma uno spettacolo ben più vicino si stava consumando sotto i vostri occhi e difficilmente ve lo sareste perso. Presso le gradinate più in basso, la folla veniva spostata per creare un corridoio e far passare una squadra di cinque guardie imperiali armate di tutto punto che con decisione si diressero verso un paio di individui incappucciati e sospetti, gli avrebbero fatto un paio di domande preliminari, quindi le avrebbero portate via senza ulteriori indugi. I due incappucciati li seguirono mestamente senza poter ribattere. In fondo, il posto pullulava di guardie, qualsiasi tentativo di resistenza equivaleva al suicidio. Specie a causa degli arcieri sugli spalti superiori che con occhi di falco vegliavano sulle tribune.
Tale vista vi avrebbe innervosito? Meglio. Perché forse ora vi sareste accorti che nemmeno voi eravate passati inosservati. Un paio di guardie sostavano non molto distanti dall'allegro gruppetto di [Scaar, Danzou e Bizzle] buttando ogni tanto l'occhio verso di voi con insolito interesse. Non che sembrassero allarmate o altro. Sappiate solo che vi avevano visto, tutto qui.
E allo stesso modo i due [Isawa e Imperio] avrebbero notato, data la circospezione richiesta dal momento, che un segugio era anche sulle loro tracce. Una guardia braccia conserte li teneva d'occhio da lontano. Come facevate a saperlo? Andiamo, una vita intera di addestramento ninja permetteva di rendersi conto di questo ed altro.
E in questo modo, dopo l'arresto di quei due, tutti gli ex ninja o criminali random che avevano un profilo sospetto si sarebbero resi conto che le guardie non erano certo lì a godersi uno scontro mortale tra prigionieri nè per scambiare quattro chiacchere in amicizia. Facevano il proprio lavoro e sapevano farlo. E non era da escludere che i prossimi ad essere prelevati possiate essere voi.
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Mike Portnoyz.
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Scaar.
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@Danzou
@BizzleChe quei due gli procurassero un enorme prurito alle mani era indubbio. Non solo per il poco buon senso dimostrato a presentarsi incappucciati in un luogo pieno zeppo di guardie curiose. Vero che era difficile prevedere quanto pepe al culo avrebbero avuto, ma confondersi alla marmaglia chiassosa generale sarebbe stato molto più efficace. Ma quel che più gli faceva girare le palle era quella discussione infantile su chi avesse ragione e chi no. Insomma rischiavano una freccia dietro la nuca alla minima mossa sbagliata, checcazzo.
Li guardò ancora, prendendosi il tempo per farsi una seconda opinione. In fondo erano bravi ragazzi che sognavano di poter cambiare il mondo con ideali puri e candidi. Chi era lui per rovinare la loro innocenza? Sarebbe stato una brutta persona a farlo.
Il problema è che lui ERA una brutta persona.
Avrebbe cominciato dall'albino.
Mi risulta difficile pensare che basti la solidarietà tra amiche a sopravvivere a quest'inferno, ragazzo. C'erano interi villaggi, famiglie, assassini addestrati, un intero sistema sparito in meno di un decennio. Ognuna di quelle persone che tu o io abbiamo mai conosciuto è morta. Morta, chiaro? E così siamo tutti noi. Siamo morti che camminano signori, solo che molti di noi nemmeno se ne rendono conto.
Sorrise sincero. Ok, il turno di Jin.
E tu. Ti sbagli a voler far leva sui miei sentimenti verso qualcosa che meritatamente è stato distrutto. Le virtù di cui parli non sono servite ad altro che a diventare nuove armi nelle mani di stupidi esseri umani. La storia si ripete, dice il saggio. Io? Non posso che essere contento che simili armi ora servano a concimare l'orticelli di altri stupidi esseri umani, sicuramente meno pericolosi.
Prese fiato.
Ma in un certo senso hai ragione. Non è giusto che pochi debbano accollarsi tutta la colpa mentre il resto dei responsabili viva una vita piena e felice. A tempo debito, rimpiangeranno di essere nati pregando di morire piuttosto che ricevere la punizione che gli spetta.
L'occhio ebbe un fremito e c'era sicuramente molto di malsano nel suo volto. Ma poi cambiò di nuovo, tornando tranquillo e pacato. Inespressivo li guardò entrambi, poi le iridi si spostarono verso le guardie che li avevano puntati. Poi sarebbe tornato sui due ribelli-wannabe, sussurrando a sua volta ma più facendo il verso che intenzionato a non farsi ascoltare. Le sopracciglia inarcate e viso fintamente preoccupato.
Per come la vedo io adesso avete due opzioni. Rimanere per un thè con le guardie e cercare di convincerle di quello che non siete o tagliare la corda e risparmiarvi l'arena. Senza dare nell'occhio. O.. come preferite, sì.
Da parte sua, si passò una mano sui capelli lunghi e unti come per darsi un tono e prepararsi a qualsiasi cosa gli avrebbe riservato il fato, quel giorno.. -
Danzõu™.
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@Bizzle
@ScaarNarrato l °Pensato ° l Parlato
° E ci risiamo. Allora è proprio ottuso…! °
Mi dissi mentre vedevo quel baka continuare imperterrito nella sua ostinazione di non voler ascoltare il mio avvertimento. Odiavo quei tipi. Erano i peggiori. Gente spinta dall’impulso prima di riflettere. Dall’istinto più che dalla ragione. Comunque sia, rischiare di essere sbattuto in prigione per la provocazione di un poppante troppo sordo per sentire e troppo cieco per vedere, non ne valeva la pena. Mi limitai semplicemente a muovere il capo in segno di disapprovazione ignorando quel suo tono arrogante. Non avevo tempo da perdere con i mocciosi – o chi seppur adulto, si comportava come tale -, avevo un obiettivo da portare a termine: solo o con qualcuno. Non avrei chinato il capo davanti all’impero. Mai e poi mai. Avrei preferito morire combattendo che, come coloro che avevano rappresentato il più alto comando, accettare la punizione genuflettendosi arrendevolmente. Il loro potere era grande, come d'altronde stavano mostrando a quel pubblico di asini, e allora perché? Perché non ribellarsi invece di continuare quell’imbarazzante teatrino?Ragazzo sei decisamente smanioso e questo non è un bene, fidati di me. Parli troppo senza guardarti intorno e di conseguenza ti comporti in maniera poco discreta come un elefante farebbe in una cristalleria. Comunque fatti tuoi. Io di certo non ci tengo a farmi arrestare per la tua sciocca arroganza. Hai intenti onorevoli e questo è un punto a tuo favore, ma il modo come ti poni è totalmente sbagliato. Non acciufferai la luna solo perché tenti di afferrare il suo riflesso nello stagno! Rifletti su quanto ti ho appena detto...
Affermai con tono sommesso, così da non attirare l’attenzione, seppur, già qualche guardia pareva essersi accorta della nostra discussione. Ovviamente non sembrava essere ancora critica la situazione da dover scappare a gambe levate, ma di certo, rimanere li fregandosene amabilmente di avere i cani dell’impero pronti a stanarti era da incoscienti. Decisi quindi di levare le tende prima che la situazione potesse scaldarsi ulteriormente e non cadere da sciocco nella provocazione di quel tipo troppo preso dal fantasticare per comprendere come bisognava muoversi senza dare nell’occhio, ma non prima di aver ascoltato cosa aveva da dirmi faccia da zombie. Decisi di trattenermi seppur con la coda dell’occhio scrutassi le guardie che con sempre più insistenza osservavano a loro volta il punto in cui sostavamo.° La situazione si sta scaldando troppo. Sarebbe decisamente meglio congedarsi °
Il suo discorso mi trovava d’accordo in parte, anche se non riuscivo ad accettare come potesse trovare soddisfazione nel vedere altri shinobi ammazzarsi a vicenda. Sicuramente non era un ammiratore dei due Kage: forse attriti del passato lo avevano portato a scontrarsi con uno di loro due, se non addirittura, maledire l’esistenza di entrambi. Il suo sguardo era inquietante, come d'altronde quello strano trucco che portava sulla faccia, nel farlo apparire più un entità spettrale che un essere in carne e ossa. Era un tipo strano e forse fidarsi di lui era la decisone sbagliata, ma diavolo, in un momento come questo non mi potevo permettere di snobbare alcuna risorsa che avrebbe voluto aderire alla causa per cui avrei lottato.
Tranquillo. Mi sono accorto che abbiamo ammiratori che ci osservano. Penso sia meglio continuare a discutere non davanti tutte queste orecchi e occhi indiscreti.
Senza dubbio avrei voluto continuare quella discussione, ma la situazione si stava facendo bollente e fregarsene poteva rischiare di essere scoperti e diventare prossima attrazione di quel pubblico affamato di sangue.Credo proprio che leverò le tende, almeno spostandomi da questa zona. Non conviene condividere ulteriormente lo stesso spazio. Stiamo attirando troppo l’attenzione. Comunque…
° Il suo punto di vista non è totalmente sbagliato anche se, non posso dire che ci stia proprio con la testa °
Affermai in una pausa guardandomi per un istante intorno così da essere certo di non avere guardie troppo vicine da rischiare di essere ascoltato.Se siete intenzionati ad unirvi nel mio intento, troviamoci alle rovine di Suna. Li avremo modo di parlare senza il rischio di essere arrestati.
E così, senza perdermi in ulteriori parole, cominciai ad allontanarmi da loro due perdendomi tra quella folla presa a inveire contro i Kage, che a quanto pare, non si stavano trattenendo, ma al contrario, provare a uccidersi a vicenda. Razza di sciocchi.. -
Saga D.
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@Casey91 @Microzoopsia
La ragazza dai capelli rossi le rispose subito, ma sembrava in qualche modo distratta. Le sembrò, per un istante, che le stesse osservando il petto con aria leggermente sognante, ma sicuramente si era sbagliata. Stava parlando con una donna, non un uomo, no?
La verità era che non aveva mai conosciuto una lesbica in vita sua, e considerando da dove veniva, non aveva neanche mai avuto motivo di rifletterci più di tanto. Eppure, dopo averle risposto, la rossa si era avvicinata e infine le aveva pure preso la mano.
Saga arrossì per un istante, ma proprio mentre nell'arena i due Kage si erano appena sfiorati, un uomo malandato e arrogante si intromise tra lei e l'unica persona con cui aveva avuto coraggio di parlare, peraltro con modo molto irritante.
Il suo istinto immediato fu di alzare la gamba destra per portare una ginocchiata alla schiena dell'intruso, ma si ricordò subito di essere in un luogo pubblico, senza amici, ma soprattutto notò, negli spalti sottostanti, un gruppo di guardie mentre eseguiva un arresto.
Probabilmente il comportamento violento, per quanto giustificato, le sarebbe costato una notte o più in una qualche carcere oscura?
Mentre il tizio agitava la fiaschetta in faccia alla rossa, decise di riprendersi il suo spazio, e con una forte gomitata lo staccò dalla balaustra, riprendendosi il suo spazio, ma il tizio, imperterrito, continuò il suo sproloquio.
Kaos: Sono Kaos Demiurge e sono talmente sobrio che credo di aver appena visto quel tipo diventare una pozzanghera e poi riapparire come se nulla fosse avvenuto… Ridiculous! Comprendi ora in che stato verso?
Saga: Sei perfettamente lucido, e puoi sopravvivere altri cinque minuti senza Alcohol e senza intrometterti nelle conversazioni altrui! Vai a molestare qualcun altro! Vogliamo vedere il duello!
Non si fidava minimamente del nuovo venuto e se c'era qualcuno che voleva farsi amico in quel momento, non poteva essere lui per nessuna ragione al mondo. Un alcolista, arrogante ed espansivo, era l'ultima persona che gli serviva in quel momento.Saga Dharmuid
Bionda, lineamenti duri da Saga, occhi di ghiaccio, fisico tonico e coperto di cicatrici.
Alta 1.75, veste in cuoio e pelliccia.Background
Appartenente al popolo dei Saga che abita l'arcipelago di Vaygr.
Nata ad Avamfell, piccola isola nell'arcipelago, cresciuta tra Avamfell e Niethlung.
La sua famiglia era partecipe all'attacco dei Saga contro Kameyama, e la lasciò sola con "il vecchio", il membro più anziano del clan.
Non tornarono. Tutt'ora non sa dove sono, ma assume che siano morti nell'offensiva, ma non è certa.
Il vecchio la lasciò, spegnendosi in una notte di luna, nove giorni fa.Rimasta sola, si imbarcò per raggiungere Niethlung ed esporsi alla società, per scoprire se le sue genti erano ancora lì o se l'impero aveva sterminato tutti.
Naufragò invece a Louyhong, e venne salvata da un soldato imperiale, a cui non ha ancora rivelato la sua identità, anche se lui ha i suoi sospetti e i lineamenti la tradiscono.Carattere
Prudente, solitaria per costrizione. Non può svelarsi troppo perchè non sà quale sia la sua posizione nel mondo: cos'è successo ai Saga? E' finita la guerra? E' al sicuro?
Spaventata e disorientata, ma determinata e combattiva. Si aprirà istintivamente a chiunque, per poi chiudersi velocemente e passare sulla difensiva.. -
Edosenpai.
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CITAZIONEParlato Enma
Pensato Enma
Narrato
Parlato altrui
@Gh0st
Ehm.. si, si tratta di due tra i più forti ninja dell’era passata, così dicono. Mi dispiace, ma non ne so molto, non vengo da queste parti!... Scusa, devo scappare
Quella fu la risposta che ricevette. Myto continuava a guardare due altri strani tipi mentre rispondeva: sembrava molto incuriosito dalla discussione fra quei due e non sembrava minimamente interessato ad Enma, lo si capiva dallo sguardo e dal tono della voce; Enma non sopportava di essere ignorato in quel modo, quel tono non gli piacque per nulla, non avrebbe dovuto distrarsi in quel modo per andare da qualcun altro nel mezzo della loro discussione...
Sopratutto in un momento come quello! Già la sua mente vagava per il suo mondo perverso e sanguinario, in più non aveva alcuna voglia di perdersi nulla dello scontro per chiedere ad altre persone delle informazioni.
Estrasse il suo coltello dalla fodera posizionato sul suo fianco sinistro col suo braccio destro, lo punto sulla schiena di Myto, all'altezza del suo cuore e con un sorriso perverso e malvagio glielo infilò dentro insieme a tutto il braccio, attraversando il petto dell'Harakhti e spargendo sangue dovunque.
|Che sensazione appagante!|
Pensò mostrando un sadismo estremo nei suoi occhi. No, non era successo davvero. Era tutto nella sua immaginazione. Certo, gli sarebbe piaciuto così tanto assaporare la sensazione della carne e dell'intreccio di vene che veniva squarciato dal suo coltellino e lacerato dal suo braccio... la vista dei rivoli di sangue che uscivano dalla sua bocca e degli zampilli che schizzavano dal buco formato sul petto... la sua divisa imbrattata ed il suo braccio grondante di sangue... ancora fremeva a quell'idea.
Tuttavia sapeva di andare incontro a morte certa, o addirittura a cose peggiori dando sfogo alla sua mente malata in pubblico, dunque si rilassò pensandole quelle sensazioni.
Ogni tanto era invidioso del se stesso nella sua immaginazione: aveva la più totale libertà e poteva agire indisturbato, facendo tutto ciò che gli andava senza conseguenze e, talvolta, senza alcun senso logico.
|Va... bene... va bene! Non mi serve altro che chiedere a qualcun altro! Devo solo sapere chi sono quei due e che fine ha fatto il secondo... non mi serve altro, non sarà difficile trovare qualcuno fra questa gente.|
Disse con un leggero sorriso piuttosto nervosetto.
Riprese dunque la ricerca di qualcuno che avesse visto l'incontro fin dall'inizio e che conoscesse gli sfidanti.
|Beh, quel tipo ha detto che sono stati due grandi guerrieri in passato... non vedo l'ora di vedere il loro combattimento! Chissà quanto sangue e quanti cazzotti! Dove diavolo è finito il secondo? Non ditemi che ancora non si è presentato... o peggio... si è ritirato!|
Intrecciò fra loro le dita delle mani dietro alla nuca e camminò con passo modesto, dando la priorità alla ricerca di qualcuno con cui parlare, sperando di trovarlo il prima possibile ma tenendo sempre d'occhio l'arena in cerca del più piccolo cambiamento nell'atmosfera.. Voleva davvero conoscere di più i due contendenti.
Fra gli spettatori non ce ne erano molti con delle facce abbastanza sveglie da sapere qualcosa... o magari era solo una loro copertura... c'erano comunque alcuni individui particolari, ma la maggior parte di loro già conversava.
|Che diamine... possibile che sia arrivato così in ritardo? Mi limiterò a chiedere al primo che vedo allora... andrò a tentoni.|
Ad un tratto scorse una ragazza, proprio accanto a lui: sembrava piuttosto distratta, come se stesse pensando intensamente a qualcosa di estremamente importante per lei. Indossava un bel vestito nero, che insieme ai particolari guanti ed all'insolito ciondolo le davano un'aria davvero aggraziata ma importante.
|Mi scusi, signorina... lei per caso sa qualcosa dei due sfidanti? Del tipo chi sono, un po' del loro passato e che fine abbia fatto l'alt...?!|
In quel momento, fu colto alla sprovvista da un altro boato da parte del pubblico: dando le spalle al centro dello stadio non vedeva nulla e subito si girò a vedere appoggiandosi al parapetto. Ciò che vide lo lasciò senza parole: quella chiazza che pareva normalissima acqua si era trasformata in un uomo in carne ed ossa, che con un piccolo gladio infilzò l'uomo-serpente in modo simile a come si era immaginato di uccidere Myto.
Lo spettacolo lo stuzzicò non poco, ma non era ancora finito. La cosa che lo stupì maggiormente fu che il serpente fece la muta"letteralmente, uscendo illeso da quello che sembrava il precedente strato di pelle.
|... EH?|- disse in un momento di sorpresa-|Che combattimento stratosferico! Uno esce dall'acqua e trapassa il corpo dell'altro... mentre questo esce dal suo stesso corpo e fa volare quelle strane cose bianche contro l'avversario! Dunque è così che si scontrano le leggende... fantastico!|
Le parole gli uscivano tutte d'un fiato, quasi una mitraglia di frasi dirette a bombardare tutte le persone nelle vicinanze. Era stato colto da un'improvvisa gioia e pervaso da un senso di soddisfazione che nemmeno lui stesso poteva descrivere.
Le emozioni che provava in quel momento mescolavano una natura contorta e malsana con l'innocente felicità che chiunque proverebbe nel vedere ciò che più gli piace realizzato: nel caso di Enma, un combattimento all'ultimo sangue composto di colpi di scena improvvisi e scambi di pugni stupefacenti.
Ancora non riusciva a stare tranquillo, ma sopo essersi calmato un po' ridiresse il suo sguardo, ormai pieno d'entusiasmo e gioia, verso la fanciulla, per poi continuare a chiedere (ormai era troppo impaziente di conoscere di più sui due nel campo).
|Mi perdoni se insisto ma... lei sa chi sono quei due?|
Chiese ancora sbigottito, con sguardo affascinato dal sangue, shockato dalla rapidità delle loro scelte d'azione e pieno di curiosità nei confronti dei due eroi.SPOILER (clicca per visualizzare)Descrizione fisica:
Un normale ragazzo di 17 anni, alto 1,78 cm, pesa 72 kg, ha i capelli nero pece, molto scompigliati che terminano con un ciuffetto sporgente in avanti sulla fronte.
Occhi grandi e di un blu profondo, naso e bocca piccoli, carnagione molto chiara e mento appuntito, tratti somatici molto dolci e gentili accentuati dal sorriso innocente e sincero.
Magro, esile e ha una muscolatura non particolarmente accentuata ma pur sempre visibile sotto le vesti. Veste con una divisa scolastica blu scuro (fatta su misura per permettere i movimenti da ninja), con grandi bottoni gialli e con colletto alto e bianco. I pantaloni sono anch'essi blu scuro, tessuti in modo tale da permettere una certa agilità.
Descrizione psicologica: anche se potrebbe sembrare ingenuo e sincero, in realtà quello è solo ciò che c'è in superficie; la sua psiche è molto più contorta di quanto possa dare a vedere un diciassettenne. Ama alla follia le scene truculente ed ha una particolare passione i combattimenti all'ultimo sangue fra più persone. Nella vita di tutti i giorni invece è molto superficiale e tende a non dare molta importanza a ciò che lo circonda, se non quando ha dei cattivi presentimenti.. -
Imperio III.
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@isawa (ho postato solo per te ) CITAZIONENarrato
Parlato
Pensato
Mentre l' ex gufo sostava seduto in tutto quel marasma a godersi lo spettacolo molto stava succedendo nei dintorni.
In primis nell'arena, dove i due ex kage stavano da prima sbeffeggiandosi e solo dopo passare alle mani, quel che infondo tutti volevano vedere.
Poi c'era il problema degli imperiali che stavano rastrellando qualsiasi tipo sospetto sia dentro che fuori l'arena, non solo, sull'alto piano dove molti ninja assistevano allo scontro bhe, anche li sembrava star succedendo qualcosa, almeno questo è quanto l'uomo dall'altra parte della ricetrasmittente gli diceva:
Mhm.. immagino che le nostre strade si dividano qui
L'altro: Buona fortuna, Sebastian.
Prese la ricetrasmittente staccandola dall'elmo, la distrusse stringendola nel palmo.
...
Alzò un poco la testa, quel che bastava per poter osservare l'interlocutore che ora gli si parava di fianco, quello li per qualche ragione era in vena di chiacchiere, tuttavia il fatto che avesse deciso di parlare proprio con lui la diceva lunga su chi poteva essere, o un ninja o un imperiale, oppure un coglione.
In tutti e tre i casi non aveva nulla di cui aver paura quindi, se ne restava semplicemente li, seduto:
Non li ho mai conosciuti in realtà, persino il Kokage, il mio kage.. Immagino che per un Gufo della mia specie sia stato un bene non incontrarlo, anche se...
Ci faceva caso solo adesso, quei movimenti e quelle tecniche.. no, il carattere non si sposava affatto con quello dell'altra volta, eppure..:
Ah.. forse l'ho già incontrato in passato, chi può dirlo.
Si spostò un poco più in là per far spazio al nuovo arrivato:
Sinceramente? mi stanno annoiando, avevo pensato più ad uno scontro che avrebbe sin da subito devastato tutto e invece... ma raccontami la tua storia.
Sincero e schietto, tranquillo e pacato.. possibile? la verità è che non era in incognito, non indossava il manto dei Gufi per nascondersi no, lui era li e tutti potevano vederlo, tutti potevano sentirlo e constatare che si, era sicuramente un ninja.. e allora?CITAZIONEAspetto: Vestito di un manto nero logoro e cencioso, il cappuccio ampio sulla testa nasconde i lineamenti del volto. Indossa una corazza pesante che fa apparire i suoi contorni sulle spalle spigolosi.
Sebastian è un ex-ninja di Oto, un Gufo per la precisione, ha sempre condotto due vite parallele fino a quando l'impero non glie le ha portate via entrambi, ora come ora, è meglio girargli alla larga.
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@Imperio (col cavolo che mi faccio arrestare ) . -
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Casey91.
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@Saga
@MicrozzopsiaSPOILER (clicca per visualizzare)Narrazione
Parlato Revy
Pensato Revy
Altri
Mentre lo spettacolo nell'arena s'accende, sugli spalti si notano ben altri sceneggiati: da una parte le offese e il sangue, o per lo meno arriverà il sangue. Dall'altra arresti, litigi e parecchio divertimento.
Un tizio malconcio, nonostante quella che lui ostenta chiamare sobrietà, s'intromette tra la rossa Rosa e la bionda Guerriera, interrompendole. Subito Revy si divincola dal sudicio tocco dello schifoso, per poi innamorarsi della reazione violenta della Combattente.
Che Femmina!
Esclama dentro se. Per poi accendere l'ennesima sigaretta, rispondendo a Kaos:
Non mi interessa come ti chiami, schifoso alcolizzato. Anche se ne avessi, non condividerei con te nemmeno una goccia del mio liquore. Inoltre, pensare di ripagarmi sotto le coperte non è una grande garanzia. Butto sti dieci denari che, quando sei sobrio, manco ti funziona l'apparato là sotto. Ed anche se fossi il più grande degli amatori, sai, non rientri nei miei gusti. Sei fin troppo viscido per farti apprezzare. E levami questa fiaschetta davanti al viso!
Urla sul finale, utilizzando il braccio sinistro per allontanare dai suoi occhi il piccolo contenitore.
Hai sentito la bionda no? Vattene, non siamo di certo le troiette che sei abituato a pagare il sabato sera. Potresti finire a guardare i fiori di campo dalle radici prima che faccia buio.
Nel mentre, uno dei suoi uomini si siede laddove v'erano le due ragazze, guardandola negli occhi, in attesa di un ordine. Lei con la destra fece cenno di attendere, dato che non sembra proprio aver bisogno di aiuto.
Ehi Bionda, io Sono Revy. Almeno mi presento a qualcuno di interessante, non all'alcolizzato di turno. Ora torniamo a gustarci il duello, sembra che i due stiano iniziando a giocare sul serio!
Revy "Red Rose" Moyre
24 anni
Nata a Kiri, Scappata per diventare fuorilegge. Trova rifugio a Tortuga, dove diventa una pirata.. -
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Braxamundis
Vita o Morte
Lo scontro proseguiva ormai a pieno regime.
Il Mizukage era stato ferito e avvelenato ma non avrebbe comunque esitato un istante prima di ritornare all'attacco. Aprofittando della spada lasciata ai suoi piedi da Subuza nel momento in cui aveva "cambiato pelle", utilizzò una tecnica elettrica molto potente per elettrificare l'arma e con questa tentare di affettare l'ex kokage.
Costui, usufruendo dell'aura ventosa che l'avvolgeva, era capace di movimenti agilissimi e riflessi di molto migliorati per cui riuscì a schivare tutta la combinazione di attacchi dell'avversario senza troppa difficoltà. Mentre indietreggiava effettuando capriole all'indietro e schivate coreografiche, si soffermava di tanto in tanto ad osservare la direzione degli attacchi di Kyle.
Le scariche elettriche che ricoprivano l'arma provocavano un rumore assordante percepibile distintamente anche dagli spettatori. I colpi dell'arma però erano perlopiù imprecisi e mancando il bersaglio provocavano solchi profondi sul terreno dell'arena, distruggendolo in più punti e lasciando intravedere le gallerei inferiori delle prigioni. Subuza spalancò gli occhi intrigato dalla situazione.
Aveva forse esagerato col veleno e adesso il Mizukage ci vedeva doppio? I mesi di inattività gli avevano fatto perdere abilità nell'uso della spada? O forse aveva capito tutto? Fatto sta che quelle apertura nel terreno si sarebbero rivelate un punto a loro favore, non c'è che dire. Dedicò di tanto in tanto uno sguardo verso gli spalti tra una schivata e l'altra.
Il tempo scorre.
* * * *
Un pò tutti gli elementi braccati cominciavano ad assumere un profilo basso e schivo e questo, neanche a dirlo, era persino più sospetto dell'abbigliamento in sè. Intanto un altro paio di incappucciati veniva "prelevato" dalle guardie e scortato via dagli spalti, ma nel complesso la folla urlante dava poca attenzione a questi dettagli, accecate dallo scintillìo delle saette rilasciate dagli attacchi del Mizukage: chi aveva scommesso su Kyle già sfregava le mani l'una contro l'altra pregustando la consistente vincita che lo aspettava perché, ai più, risultava chiaro che Subuza, derubato della propria spada, non avrebbe potuto evitare quegli attacchi spaventosi in eterno.
Ma torniamo alle guardie. Le due guardie che tenevano d'occhio Scaar, Jin e Myto scattarono quando videro il gruppo sciogliersi di colpo. Una seguì l'incappucciato Jin, aumentando il passo spingendo con autorità le persone che incontrava nel proprio cammino e arrivando inesorabilmente vicino al suo bersaglio. L'altra raggiunse Scaar, che nel frattempo era rimasto fermo, guardando però il proprio compagno che seguiva l'altro sospettato.
Era uno di loro? Ti ha rivelato qualcosa?
Chiese a Scaar senza evidenti intenzioni ostili per poi voltarsi verso l'arena, distratto dal trambusto provocato dallo scontro dei due kage. Poco più in là un altro paio di guardie attraversava le tribune popolate, dirigendosi verso Takashiro e Sebastian. Ciò che le aveva fatte scattare anche questa volta fu l'improvviso cambiamento di comportamento nell'Uchiha. La guardia che seguiva Takashiro lo avrebbe raggiunto e, senza troppa ostilità e con un certo garbo, gli chiese
Signore, devo chiederle di favorire le vostre generalità e di dichiarare se porta con sè armi e/o sostanze illegali.
L'ultima guardia raggiunse Sebastian, portandosi davanti a lui. Cambiò espressione nel vedere il volto completamente coperto dell'ex gufo. Cercò di mantenere la calma mentre faceva un cenno verso Scaar e la guardia che era vicino a lui.
Devo chiederle di rimuovere l'elmo, signore. Altresì fornire le vostre generalità e consegnare qualsiasi tipo di arma si trovi in suo possesso.
Sembrava un operazione organizzata e premeditata. In fondo, lo scontro tra i kage ovviamente avrebbe attirato molti ex ninja, quale occasione migliore per stanare un bel gruppetto di quei bastardi in un colpo solo?
Edited by Ryuk* - 5/3/2015, 23:50. -
Scaar.
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@Imperio Con rinnovata impassibilità osservò i due dileguarsi, come era facile pronosticare. Braccia incrociate si godeva gli ultimi risvolti dello scontro tra Subuza e Kyle. Avrebbe dovuto ringraziarli, comunque fosse andata a finire, specie quella serpe maledetta. Se non fosse stato per lui, l'evento non avrebbe avuto un richiamo talmente altisonante e non sarebbero accorsi tutti quei ricercati. A quel punto era come rubare le caramelle a un bambino. Tra l'altro, il suo passatempo preferito.
Ma, per rispondere alla domanda della guardia:
Buffo eh? E' venuto proprio dalla persona sbagliata. O meglio dalla persona giusta, ma al momento sbagliato. O il contrario, credo.
Lasciò intravedere i denti mentre la bocca si allargava in un sorriso stupido.
Occhi aperti, comunque. I corvi si stanno organizzando nell'ombra. Cercate di acchiapparne il più possibile, oggi.
Commentò riferendosi ovviamente ai ninja. Decise comunque di non menzionare il particolare dell'incontro a Suna in quel momento, per un motivo che custodisce gelosamente dentro la propria testolina. Mentre si raccomandava alla guardia, intravide il richiamo di quell'altra che stava interrogando Sebastian. Mollò una leggera gomitata allo stomaco della guardia che gli stava vicino provocando istintivamente un fremito in questa che tossicchiò e si toccò la pancia. Scaar trattenne una breve sghignazzata. Non l'aveva fatto apposta.
Kheheh.. No dicevo, siamo desiderati laggiù. Andiamohuehkeehe..
Con un viso raggiante che sprizzava buon umore da tutti i pori discese un paio di gradoni, finendo di fronte a Sebastian, seguito dall'altra guardia: tre in tutto braccavano l'ex gufo.
Alloralora, cosa abbiamo qui?
Esordì gongolando, mani dietro la schiena mentre assumeva un aria forzatamente investigatrice. Osservò l'elmo indossato dal Cruelstalker, assottigliando gli occhi come per cercare di penetrarlo con lo sguardo.
Devi aver pensato fosse un idea geniale venire conciato così a Braxamundis, eh?
Continuò a dire canzonandolo.
Ne ho visto una decina vestiti come te. Sai cosa vi accomuna a tutti quanti voi? Chiese dondolando la testa. No?
Quindi si rivolse alle guardie.
Questo è quello che ama parlare da solo. Penso sia in collegamento con altri. Frugatelo, dovrebbe avere qualche arma addosso. E diffondete l'allarme.
Tornò a guardare Sebastian con aria trionfante. Quindi strinse le spalle facendo un espressione buffa.
E' andata così, che ci vuoi fare.
E fece un occhiolino. Quest'ultimo poteva prestarsi a innumerevoli interpretazioni, ma sono sicuro che voi abbiate colto quella giusta.
O forse no?
Edited by Ryuk* - 5/3/2015, 23:57. -
Mike Portnoyz.
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