[EVENT] Arcana - 1^ Esposizione Aldarense

Karma si districava tra la foresta di persone, dovendo dribblare occasionalmente qualcuno che troppo in fretta rischiava di finirgli contro nel fuggi fuggi generale e anzi aveva già dato tre quattro spallate gratuite. Inarcava il collo vagando nervosamente con lo sguardo, cercando di individuare tra il mare di volti quello della rossa o almeno la pelliccia marroncina di Hera. Probabilmente il fatto che la ragazza fosse abbastanza bassa avrebbe reso le cose difficili.

La consapevolezza che l'aereonave potesse esplodere da un momento all'altro lo stava facendo impazzire, ancor di più perché non sapeva dove si trovasse la sua scimmietta. Improvvisamente però le persone si fermarono ad udir parlare di nuovo Sir Gail e lo sgomento generale si trasformò in visibile sollievo e applauso liberatorio. Rendendosi conto che qualcosa era cambiato, Karma fu indotto a voltarsi. Ormai era a decine di metri dal palco e non potè capire cosa stava succedendo, scorse solo un biondino in piedi vicino a Sir Gail e la folla che sembrava acclamarlo. Sul ponte dell'aereonave non si vedeva più nessuno e anzi, l'enorme macchinario cominciò ad innalzarsi in volo.

Allora vola davvero... Si lasciò scappare esterrefatto l'arcadiano, confuso e disorientato. Non riusciva a capire cosa ne era stato della bomba e degli attentatori, sapeva solo che a quanto pare il pericolo era scampato e che le cose stavano tornando alla normalità.

Ma lui non si sentiva ancora sicuro e il desiderio di andare via da quel posto continuava a farsi sentire imperterrito, come l'urgenza di ritrovare Hera e portarla via con sè. Si voltò quando la nave cominciava ad allontanarsi da quel posto per tornare a cercare la scimmia ma si fermò quasi immediatamente trovandosi di fronte la rossa con il suo compagno animale.

Spero che non ti arrabbierai ma alla fine abbiamo fatto senza di te. Affermò dopo aver leccato via un altro pezzo di zucchero filato. Hera annuì vispamente, tra le piccole zampette stringeva un batuffolo rosa di zucchero filato che stava gustando piano piano. Karma guardò i due senza riuscire a nascondere lo shock rinvenuto a causa degli avvenimenti vissuto poco prima. La ragazza lo guardò, scostando di poco lo zucchero filato dal volto, un pò preoccupata. E' tutto a posto?

Karma non rispose subito. Che lei ed Hera non sapessero nulla di quel che era appena successo? Tu.. non hai visto..

Lo svelamento dell'aereonave? No che cavolo l'ho perso. Sono tornata in piazza giusto in tempo per vederla guadagnare quota. Incredibile non è vero? Karma sollevò lo sguardo, osservando quell'enorme oggetto allontanarsi sopra le loro teste. Incredibile era proprio la parola giusta per descrivere una cosa del genere. Mai avrebbe creduto in vita sua di poter assistere ad un evento simile, era come se un intera montagna potesse spiccare il volo. Di questo erano capaci gli uomini delle tribù di cemento? Le foreste di cemento avrebbero infine raggiunto e sostituito la sua amata casa ad Arcadia? Alla fine tutto il paese sarebbe stato ricoperto di montagne volanti e grattacieli di pietra?

Non poteva che sentirsi preoccupato per il futuro ma poi il suo sguardo si soffermò sulla rossa amica che guardava l'aeronave in cielo con occhi lucidi e sognanti. Ciò gli trasmise serenità e speranza. Forse era così che doveva andare, chissà quante altre cose meravigliose e utili avrebbe portato quell'ondata di progresso. Forse era lui che era troppo attaccato alla natura. Forse tutto quello era per il bene degli uomini e c'era anche spazio per la speranza e non solo orrore, in quelle foreste di cemento. Quella nave che si innalzava nonostante il male che era stato progettato per distruggerla era in effetti un vessillo di speranza e di sogni da realizzare. Chissà se un giorno si sarebbe abituato a..

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!