Il Ruggito della Regina!

Akkasjar, Arcipelago di Vaygr.
Una terra gelida, circondata da nient'altro che acqua, in ogni sua forma: il mare da una parte, la neve sulle montagne dall'altra. Mi trovo qui per la caccia al Drago, devo attendere le 17 di domani pomeriggio per avere informazioni in più. Mi sono svegliata piuttosto tardi, sono circa le 18, dopo l'arrivo al porto stamattina verso le 4. Una bella dormita mi ci voleva, anche da 14 ore, in nave non ho fatto altro che lavorare e bere, sono arrivata stravolta nonostante il viaggio sembri essere durato un nulla, altro che una giornata.

Inizio ad avere fame, mi brontola lo stomaco. Meglio scendere al piano terra, la locanda sembra ben fornita in cucina e, per una volta, posso anticipare la cena hahahahahahhahhaha

Sono seminuda nonostante il freddo esterno, dentro la camera la temperatura è ottima: il camino, le coperte in pelliccia, persino l'uso dei materiali giusti per trattenere il calore internamente alla stanza, tutto perfetto.
Non vorrei nemmeno dover scendere, ma non penso offrano il servizio in camera in questo posto. Mi vesto, mettendomi sopra anche la mantella in pelliccia d'orso, mi terrà al caldo, sotto temo si geli.
Uscita dalla camera, m'affaccio alla ringhiera, per dare un occhio a cosa sto andando incontro: la gente beve, mangia e chiacchera, tutto in armonia. Le zone del nord sono state toccate dall'Impero, ma qui sembra regni la pace. D'altronde, una florida stazione commerciale come questa, di cosa dovrebbe soffrire?
Scendendo le scale, odo anche il suono di chi si diverte in maniere più adulte, e le bestemmie agli Dei di chi sta perdendo a carte.

Se tornassi viva dalla spedizione che m'attende, questo sarebbe il primo luogo dove mi rifugerei per riposare, altro che quei bacchettoni Arcadiani. M'ha un po' stufato vivere rigidamente come Guerriera, devo iniziare a godermi il mondo e la vita in esso.Dopo quello che è successo poi.

Già, quello che è successo poche settimane fa. Ero praticamente morta. Lei era praticamente morta. Eppure entrambe siamo scampate al richiamo nei giardini Divini.

Yves, perchè proprio noi sorelle, figlie di Ysabeth, abbiamo rischiato di strappare le vite l'una dell'altra? Questa domanda ha una sola risposta, che combacia perfettamente con il fautore delle nostre sofferenze. L'Impero. Ma sono debole, troppo debole, per combattere da sola. Ecco perchè mi trovo qui, per trovare qualcuno, o qualcosa, con cui combattere.

Mi siedo al bancone, sorridendo all'oste che subito s'avvicina

Ehi,BelliCapelli, cosa ti porto?

Chiede sorridendomi a sua volta.

Buonasera, è già aperta la cucina? Sono affamata dopo la lunga dormita di oggi.

Dimmi cosa vorresti mangiare e ti dirò se la cucina è aperta, mia cara HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA Scusa scusa, sto scherzando, è aperta tutto il giorno, tutti i giorni. Persino la notte! Qua non chiudiamo mai! Eccoti il men..

Il Cinghiale alla brace andrà benissimo, contornato di patate poi! Se possibile, un paio di litri di quella birra vostra, non ricordo il nome, ma so che ha capito

Lo interrompo con la lingua che passa sulle labbra appena leggo "Cinghiale", è la mia selvaggina preferita, non vedo l'ora.

Vuoi mangiare qui?O te lo faccio portare di sopra?

Se potesse farmi questa cortesia, la mia riconoscenza per lei aumenterebbe drasticamente.

Paghi in contanti, ci mancherebbe che non sono gentile HAHAHAHAHAHHAHAHAH Sicura di reggere due litri della nostra birra?

No, ma tanto devo dormire lo stesso, domani riparto e devo essere riposata.

Ci sorridiamo, lascio le monete sul bancone e torno in camera. Mi chiudo dentro e mi rispoglio velocemente, qui dentro fa troppo caldo con la pelliccia, l'intimo va più che bene. Poi, coi climi del sud, chi ci è abituata a stare vestita.
Il garzone arriva, diventa paonazzo quando entra, la sua giovine età lo tradisce nonostante la spavalderia del suo sguardo.
Una piccola mancia, oltre l'aver visto forse per la prima volta una donna quasi nuda, lo rallegra. Ringrazio, mi barrico nel mio caldo fortino e mi metto a tavola. Sento la mente sgombra mentre il dolce sapore di questa birra rossastra scende in gola, mentre la tenera carne speziata fa a botte coi miei canini. Un orgasmo culinario.

Farò i miei complimenti al cuoco, domani.

La birra scende, più scende più i miei pensieri diventano cupi. Inizio ad essere brilla, ma l'alcool è finito. Reggo bene,ma meglio sdraiarsi.

La mia forza non è abbastanza per cambiare le cose nella mia terra, lo riconosco. Non che io sia peggio d'altri, ma non sono meglio di molti. Io devo brillare. Devo evolvere. Devo lasciare che la forza Naturale di Ysabeth mi pervada, mi sfrutti come tramite per disperdere il sangue di chi, la natura, la sta distruggendo. Ma ce la farò, sarò la migliore. Sarò come Ysabeth stessa, guidata da Rakshasa, verso una me stessa migliore

Maledirmi non sarebbe abbastanza, per quanto ho bevuto. Ho ancora più di un giorno, prima della caccia al Drago, ma bere non è stata la scelta migliore.
Supina, braccia incrociate dietro la schiena, fisso un nudo del legno del soffitto. La mia testa, prima vuota da qualsiasi pensiero, si riempie di malinconia.
Una sorella. Hai quasi ucciso una sorella. E sei quasi morta, nel farlo. Dal preciso momento in cui la tua lama è penetrata nelle sue carni,ti sei odiata. Hai provato a non pensarci, sono giorni che ti distrai nelle maniere più stupide. Ma ora sei sola. Siamo io e te, Hororo.
Quello che hai fatto, perchè l'hai fatto? Perchè Yves era al servizio dell'Impero, ti ripeti da giorni.
Quello che hai fatto, perchè non l'hai terminato? Perchè infierire non è nel mio stile, ti ripeti da giorni.
Ma se non le hai dato il colpo di grazia, perchè l'hai quasi uccisa?
La realtà è che a questa domanda non ho risposta da allora. Collego il mio gesto all'odio verso l'Impero, ma la mente fredda mi ricorda che, collaborando, avremmo ucciso il Trampler senza problemi. Ch'io sia una bestia? Guidata dal puro istinto, dalla sete di sangue?
Eppure ho sempre vissuto con la ragione, persino quando spaventavo gli Imperiali nelle nostre foreste.
Già, le Foreste Arcadiane. Sono partita per visitare il Mondo, per trovare alleati contro l'Impero, ma già ne soffro la mancanza.
I verdi prati, soffiati da una brezza calda.
Le fronde degli alberi, attraversate dai raggi del sole.
I ruscelli, limpidi specchi d'acqua gelata.
Mi manca tutto questo, mi trasmetteva calma e serenità.
Ma.
La politica.
Già.
La politica.
Sono una guerriera, ma non sono stupida. Questa coesione con l'Impero è solo un accordo politico, per aumentare gli ingressi alle nostre casse. Eppure non ne avremo bisogno. La Natura ci offre tutto il necessario per vivere. Il resto Gea e Ysabeht, con i loro insegnamenti.
Già, Ysabeth, o mia Dea. Madre. Perchè tua figlia è così debole? Prima Karma, poi il Nordico. Come farò?
Madre, aiutami.

I Pensieri di un'ubriaca, sconnessi e casuali, stimolano la mia mente. Ma i miei occhi si chiudono, cerco la pace nel sonno.

Ysabeth: Hororo, Svegliati. Figlia Mia,L'Ora è Giunta.

Ysabeth: Avanti Figlia Mia, svegliati. Non è più il tempo di dormire. Ora devi alzarti.

Mmmmh.Chi sei? Lasciami stare. Sono Sbronza e stanca.
Ysabeth: Hororo. Ho detto svegliati. Non accetto altri ritardi. Avanti Figlia Mia.
Non ho una madre, dai lasci
Rakshasa:ROOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAR!
Apro gli occhi di soprassalto, spaventata dal più potente dei ruggiti.Per la paura neanche vedo chi ho davanti, ma indietreggio velocemente, finendo contro un albero. Poi le vedo. Ysabeth. Rakshasa.
Co..Co..Cosa? Chi ssssiete vvoi?
La mia voce trema, come le mie mani.
Ysabth: Sai benissimo chi siamo, Sangue del Mio Sangue. Ti accompagnamo nel tuo viaggio da quando sei nata. Siamo la tua lama e la tua guida.
Ysabeth.Rakshasa.Madri.
Ysabeth: Si. E tu sei qui per una ragione. L'ora è giunta.
Qui dove? E l'ora di cosa?
Giro il capo, mi trovo in una stupenda distesa verde, piena di fiori. Di Alberi. Di ruscelli. Il Sole splende. Sembra un paradiso.O Un Sogno.
Tutto questo, è reale?
Ysabeth: Solo perchè lo stai vivendo dentro di te, vuol dire che non è reale?
La maestosa tigre sembra sorridere, poi mi si avvicina. M'annusa. Sento l'aria calda uscire dalle sue narici. Poi poggia il suo capo sul mio seno, ascolta i battiti del mio cuore. Alza la testolona, guardandomi fissa negli occhi. Per poi aprire la bocca. Ho paura.
Ysabeth: non devi mai temerla. Mai
Mi lecca la guancia, poi si ritrae, tornando dalla Dea.
Ysabeth: Le piaci. Come è giusto che sai. Ora sappiamo che è davvero l'ora.
Di cosa?
Ysabeth: Di far esplodere il tuo potere.

Resto interdetta per qualche secondo, con la faccia stupita. Non riesco a capire cosa Ysabeth voglia dirmi.
Lo capisce, mi spiega.
Ysabeth: Vedi Hororo, la storia della nostra nazione è recente. Ma le imprese dei nostri antenati sono perse nei meandri nel tempo.
Con un cenno della mano, mi fa intendere voglia fare due passi. Si volta, con la Bestia al suo fianco.
Le seguo, portandomi a lato.
Ysabeth: Passeggiare per quest lande meravigliose ti aiuterà. Continuiamo. Il vero potere che risiede negli Arcadiani non è da ricercare nelle sole capacità in battaglia. Voi, figlie Mie e di Gaia, avete capacità ben superiori. E tutto questo ci ricollega al nostro passato, quando le capacità dei nostri Avi erano di tutt'altro livello.
Come sai,la regione della Nasdraeva può essere vista come una scissione del territorio Arcadiano. Con una differenza: mentre noi imitiamo e salvaguardiamo la natura, loro s'immedesimano in essa, riuscendo addirittura a copiarla. Da questo, deriva il tuo potere latente. A differenza di molti di noi Arcadiani, più propensi ad avere compagni animali
Accarezza Rakshasa, sorridendo.
E quindi ad una stretta collaborazione, per il bene della natura, Tu possiedi una capacità straordinaria. Hai capito dove voglio arrivare.
Il Potere Nasdraeviano? Io posso trasformare me stessa in un animale?
S'avvicina ad un ruscello, limpido come uno specchio
Ysabeth: Guardati, questa è la vera te.
Mi avvicino allo specchio d'acqua, piatto e calmo. Sporgendomi, i miei occhi sgranano. Non credo alla mia vista,iniziando un balletto per specchiarmi ripetutamente. Fino a rimanere ferma, fissandomi.

Cosa sarebbe. Questa non sono io. Spiegami, Madre. Cosa mi succede? Perchè?
Le chiedo portandomi le mani al volto, come a cercare di togliermi una maschera. Ma le mie mani sono normalissime, non comprendo.
Ysabeth: Ooooo, tesoro, non ora. Questa è solo un'anticipazione. Quella sarai tu, dopo il nostro addestramento.
Non faccio in tempo ad aprire bocca che le mie orecchie odono suoni ostili, provengono da dietro di noi. O meglio, di me. Ysabeth e Rakshasa non ci sono più.
Madri? Dove siete? Cosa succede?
La terra, florida e sorridente, muore. I fiumi pieni di rifiuti. Le piante appassiscono. Tutto in torno a me si trasforma, mentre dei soldati imperiali mi raggiungono.
Soldati: A MORTE A MORTE A MORTE. LA NATURA NON CI SERVE, LE NOSTRE TECNOLOGIE CI BASTANO
Ripetono in coro, come una cantilena. Mi martellano la testa, la piccola legione mi accerchia. Sono disperata.
Madri, perchè mi fate questo? Perchè questa visione orribile?
Ysabeth: Calma, figlia mia. Questo è ciò che sarà, se tu non sarai all'altezza. Proteggi la natura che tanto amo, te ne do gli strumenti.Che la forza dei Giaguari, nobili felini, diretti discendenti di Rakshasa, sia con te
Il mio corpo si trasforma istantaneamente in quello riflesso dal fiume. Mi sento più forte, più resistente.
I soldati sono 3, io da sola. Ma mi sento come se valessi per cento.
Incominciamo.

Ysabeth: Bene, figlia mia. Ora il tuo potere latente è risvegliato. Quello che proverai oggi è solo l'inizio. Potrai fare di più, un giorno. Fammi vedere di cosa sei capace.
Tra le mie mani si materializzano le mie lame, ora posso attaccare.


Fisso i tre negli occhi, il loro terrore aumenta. Siamo distanzi circa 10 metri, posso iniziare ad attaccare.
Ma mentre sto per partire all'attacco, la voce della Dea mi blocca.
Ysabeth: A cosa serve avere un tale potere se poi non lo utilizzi. Aspetta a combattere. Ora sei un Animale, ragiona come un animale. Rakshasa non si tufferebbe mai all'attacco così. Nonostante sia una bestia, pensa prima di agire. Quando combatte, lo fa solo per vincere.
Pensare come un animale? Come posso farlo? Io sono una Lama, non una bestia.
I tre si fanno coraggio, forti del numero, iniziando ad avvicinarsi. Noto comunque che i loro passi sono lenti, tremolanti.
Che sia coraggio il loro, o pazzia?

Innanzitutto non sono mal equipaggiati come pensavo:

Possono attaccarmi anche da distanza, con quelle lance. Devo evitare si avvicinino troppo. Ma come? Io sono una combattente ravvicinata, prima di essere una bestia.Pensa Hororo, Pensa.
Mente loro si avvicinano, Rakshasa inizia a sbuffare. Lo sento prepotentemente nella mia testa. Come se volesse farmi capire qualcosa. Uno sbuffo, un grugnito. Continua con questi suoni, iniziando ad essere fastidiosa. Mi rimbombano in testa, continuamente.
Non riesco a pensare.
Non ne posso più."Basta Rakshasa" vorrei urlare, ma dalle mie labbra esce un altro suono
ROAAAAAAAAAR!


Si bloccano. Tremano. Il mio ruggito ha fermato il loro avanzare. E le Dee esprimono il loro assenso con una risatina.
Sorrido, inizio a capire cosa voleva dirmi Ysabeth.

Ysabeth: forse ora puoi procedere, non credi?

I miei nemici sono bloccati dalla paura, il terrore nei loro occhi alla vista della mia trasformazione era già palese, il mio ruggito è stato il colpo finale.
Ma, visto che è uno scontro, qualcuno dovrà pur muoversi. Lo farò io.
Ysabeth: Colpisci figlia mia, fai danzare quelle lame sul nemico!
Accenno con il capo, ringhiando.

Con un movimento repentino mi trovo al sinistro del lanciere di sinistra: nel vedermi muovere, quello che sembra in capitano arretra, incitando l'altro lanciare ad avanzare; lui lo fa, ma rimane dietro il suo compagno, lasciandolo al macello.
Colpisco per uccidere, con due colpi alla gola del nemico

L'offensiva va a segno, sgozzando la giugulare dell'imperiale che, senza vita, cade a terra.
Un solo colpo. Con un solo colpo ho avuto la forza di uccidere il mio nemico. Questo potere va oltre ogni immaginazione.
Sono stupita e spaventata quasi quanto i due rimasti delle capacità raggiunte in questa forma.
Ysabeth: capisci da sola che, in mani sbagliate, questo potere potrebbe devastare il mondo, vero? Per questo sei qui, devi controllarti e imparare ad usarlo. Devi sapere quando e come attaccare, dovrai farlo per uccidere.
Avanti! Attaccami! Fallo ora!
Urlo al lanciere davanti a me, voglio sapere quanto questo corpo può resistere.
Come una marionetta lui mi segue, caricando il colpo con la lancia.

Un colpo, due colpi, tre colpi. Eppure il mio corpo non ne risente per nulla.
Il primo è un colpo di lancia da parte del soldato semplice
S1: Attacco con Lancia Lunga 40+10=50 HP
Carica la lancia, per poi colpire la mia scapola destra. La lancia non perfora la mia pelle animale, lascia un mero graffio
Danno 50-30=20 Hp
Rido in faccia al soldato, sorpresa. Così esterefatta ed eccitata che nemmeno mi accordo del sopraggiungere dell'altro soldato.
Egli colpisce con due fendenti il mio addome. Una piacevole grattata
S2: Attacco Con Gladio (20+10)*2=60
Danno [(30-30)+(30-30)]=0 Hp
Una potenza difensiva pari al quella offensiva. Questo corpo è una macchina da combattimento.
Recupero
Contrattacco, sono stufa di questi insetti:
con le mie lame colpisco al cuore quattro volte il soldato armato di lancia, troppo facile avvicinarmi
[Rapido]+[Rapido] Attacco con armi Leggere x2+Potenza+Rogue+Dual Wield=[(10+30+30)*1.5]*2=[105]*2=210
Questo, come il suo compare poco fa, scompare ne nulla.
Mi volto poi verso l'ultimo rimasto: tremando ha lasciato cadere la spada e lo scudo, chiede pietà, piange e mi implora.
Avete voi pietà per ciò che vi circonda? Avete voi pietà per gli ecosistemi che distruggete? Io sarò a vendetta di ogni albero distrutto per le vostre manie di grandezza ed espansione.
Mi lancio al collo di lui, questa volte non con le lame, ma con la bocca: gli strappo la carotide, uccidendolo sul colpo
Action: Vicious Bite [Azione]
Madre, ho distrutto i miei nemici. Questo potere è proprio ciò di cui ho bisogno per aiutare la nostra amata natura. Concedimelo, ti prego.
Si materializza innanzi a me, sorridendo.
Ysabeth: Presto Hororo, molto presto. Ma prima, dovrai chiarire una faccenda con una tua sorella. Sto parlando di Yves.

Yves Canterra.
Al solo sentirle pronunciare questo nome il mio sguardo si nullifica, il cuore batte all'impazzata ed inizio a sudare.
Al solo sentirle pronunciare questo nome la mia mente torna al momento in cui Karma mi ha quasi ucciso, dopo che io ho quasi ucciso lei.
Lei, una figlia di Ysabeth, lavorava per l'impero. Scortava un essere immondo, chissà dove, chissà perchè. Nel momento in cui quel mostro fece la sua comparsa, io decisi di colpirla a morte, non potendo accettare che una di noi fosse un cane dell'impero.
Non ho niente da dire.
Ysabeth: difatti dovrai ascoltare.
Non ho intenzione di ascoltare.
Ysabeth: non ho detto che hai scelta.
Ho detto che....
In quel momento la Dea si volta, senza accorgermi di nulla le sue mani cingono il mio collo, vengo sollevata da terra, ed i suoi occhi trasudano potere e morte.
Ysabeth: non mi interessa che tu sia la prescelta o meno, non mi interessa che tu sia mia figlia o meno, tu fai ciò che io ti ordino, non reagisci. Insolente ragazzina. Io sono la Dea Ysabeth, tu sei il nulla in confronto a me. Zittisciti.
Respiro sempre più difficilmente, mentre il mio sguardo pieno di terrore la fissa: mai e poi mai avrei pensato sarebbe successo. Tossisco svariate volte, capisce che sto male e molla la presa.
M'inginocchio, respirando a pieni polmoni
Ysabeth: devi capire qual'è il tuo posto in certe situazioni, Hororo. A volte qualcuno sa più di te, altre volte sono meglio di te. Sii umile e ascoltali. Ed ora silenzio.
Mi rialzo, senza proferire parola, mentre lei parla.
Ysabeth: Yves è una tua sorella, come tutte voi figlie mie. Avete genitori terreni diversi, ma io sono la vostra vera Madre. Ed una madre sa che, a volte, i caratteri forti delle figlie possono scontrarsi. In quella situazione, però, non è stato il tuo carattere a colpire Yves a morte, ma la tua stupidità: hai lasciato che il tuo risentimento verso l'impero colpisse una sorella, quando nemmeno lei sapeva cosa stava accadendo. Lavorava per loro? Certo. Non sono favorevole all'operato dell'impero? Sicuro. Ma che diamine, Hororo, si stava guadagnando da mangiare! Sarebbe bastato pensare un secondo di più, capire se lei e l'altro fossero a conoscenza di quel mostro, per poi colpirlo insieme. Devi iniziare ad analizzare meglio le situazioni che la vita ti pone davanti, non sei una bestia. Potrai diventarlo, certo, ma rimani un essere umano! Pensa, ragiona, analizza! Ora, il mio ordine primario è questo: trova Yves e parlaci. Sono sicuro che ti ascolterà. Ora va, oggi hai un drago da sconfiggere. E ricorda, tu sarai la Regina, un giorno!
Senza poter rispondere, mi risveglio nel mio letto, sola e ancora rintontita dalla sbronza di ieri sera.
Cosa diavolo ho sognato??Mi sembrava così reale!
Una domanda al nulla, come se Ysabeth stessa potesse rispondermi.
Eppure lei ora non c'è, spero solo di incontrarla ancora.