MetaCose

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  1. Impulse
     
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    Parlato Miya
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    Allora: innanzitutto vorrei che mi spieghi la ragione per cui sono stata assegnata a questo genere di compiti. Poi le suggersco di cercare meglio nel suo archivio. Forse non sono stata chiara, sono Miya di N-
    Di Neagora, sì, me lo ha già ripetuto altre cinque o sei volte.
    L'impiegato ne aveva le tasche piene.
    Senta signorina Miya di Neagora, questo compito è stato assegnato proprio a lei. La veda così: anche le mansioni più umili saranno utili per il Grande Impero.
    Non senza sbuffare un paio di volta la ragazzina prese finalmente il pacco e si allontanò dall'ufficio.
    E' veramente uno schifo che personale d'elité come me venga relegato a semplici lavori postali.
    Da un po' di tempo Miya era infatti nei pressi di Kameyama, antica capitale dell'Impero. Era stata assegnata lì per degli addestramenti speciali al fine di potersi preparare per le prove Imperiali e diventare finalmente un effettivo soldato. Il suo alloggio, una sorta di dormitorio militare molto spartano, era situato ad una cinquantina di chilometri a sud della capitale ed era proprio in quella piccola cittadina che aveva ospitato la ragazza negli ultimi mesi.
    Qualche lettera a casa, pochi svaghi e tanta noia erano le caratteristiche principali delle sue giornate. Le sue compagne, stando a quello che diceva Miya, erano tutte stupide e pettegole. Parlavano sempre di quello o quell'altro ufficiale e avevano preso la vita militare come una sorta di stile di vita.
    Erano entrate lì semplicemente perché non sapevano cos'altro fare della loro vita.
    Miya invece, autoproclamatasi 'La Sterminatrice di Draghi', vedeva l'addestramento come una cosa di passaggio, come un trampolino di lancio per la sua brillante carriera. Inutile poi dire che negli addestramenti militari la ragazzina era ben superiore alle sue coetanee e anche ai maschi. Ormai veterana di guerra, considerava gli allenamenti tattici poco più che giochi per bambini.
    Ne aveva le tasche piene di questa situazione e non vedeva l'ora di poter finalmente concludere questa parentesi formativa e darci dentro.
    Cosa comunque difficile visto il genere di compiti che assegnavano ai ragazzi del suo rango.
    Guardiamo il lato positivo: almeno posso farmi un viaggetto per Kameyama.
    Andò nella piazza vicina e chiamò un cocchiere. La carrozza trasportava evidentemente merci ma sarebbe andato più che bene per lei.
    Cosa c'è, ragazzina?
    La maleducazione dell'uomo fece trasalire Miya. Ok che stava caricando delle merci pesanti e poteva essere più stressato del solito, ma era forse questo il modo di rivolgersi ad un ufficiale di alto rango come lei?
    Con la compostezza e l'eleganza che da sempre la contraddistingueva, la ragazzina prese parola.
    Ma le pare questo il modo dico io? Sono in un'importantissima missione per conto dell'Impero stesso e le consiglio di aiutarmi se non vuole problemi!
    L'uomo, sorpreso, si fermò un secondo. Squadrò Miya, poi, non del tutto convinto, riprese la parola.
    E cosa vuoi che faccia? Io sto solo facendo il mio lavoro.
    Miya, finalmente soddisfatta di aver attirato l'attenzione del tizio, parlò con calma quasi stesse facendo un favore al povero carrettiere.
    Devo portare questo importantissimo pacco a Kameyama e devo arrivarci in giornata.
    Perché non prendi una carrozza, scusami? Non vedi che trasporto solo merce? E poi se è così importante perché lo hanno affidato proprio a te?
    Miya trasalì.
    Ma allora sei proprio stupido!
    Urlò. L'uomo, terrorizzato, non sapeva cosa fare.
    La ragazza si ricompose e poi si avvicinò al carrettiere.
    Stammi a sentire...
    Iniziò, bisbigliando all'orecchio dell'uomo.
    E' una missione in incognito questa e non posso dare nell'occhio. All'interno di questo pacco è contenuta un'arma devastante potenzialmente in grado di cambiare le sorti del mondo e solo non dando nell'occhio posso sperare di cavarmela.
    Il carrettiere era sotto shock.
    D-Dici davvero?
    Sì. Come puoi vedere c'è il sigillo Imperiale: questo significa che non sto raccontando frottole. Ora per favore finisci di caricare il carretto mentre io mi sistemo tra la merce e cerca di non dare nell'occhio: i guerrieri di mezzo mondo stanno cercando quest'arma e non vorrei dover finire a fare una battaglia campale proprio qui.
    L'uomo deglutì.
    Come i guerrieri? Io sono un padre di famiglia, per favore lasciami stare, è meglio se...
    Miya lo interruppe e continuò a bisbigliargli nell'orecchio, circospetta.
    Se mi stai a sentire andrà tutto bene, ora però fai come ti dico io altrimenti qui finisce veramente male. E per favore togliti quell'espressione da imbecille!
    L'uomo spalancò gli occhi e si impegnò per assumere un'espressione seria e adatta alla gravosa situazione.
    Va bene, capitano.
    Chiamami pure, Miya 'La Sterminatrice di Draghi'.
    Va bene signora Sterminatrice, cosa devo fare adesso?
    Carica la merce e parti appena puoi.
    Miya salì sul carretto e si posizionò come meglio poteva. Mise il pacco tra le gambe e si sdraiò appoggiando la schiena ad un bordo.
    Senti, avresti mica un qualcosa di morbido da mettere qui? E' un po' scomodo.
    L'uomo frugò e tirò fuori dallo zaino una sorta di mantello che teneva per le piogge improvvise.
    Ho solo questo...
    Miya glielo strappò dalle mani e lo posizionò sotto il sedere.
    Andrà benissimo. Ora per favore cerca di non dare nell'occhio e continua il tuo lavoro.
    Stando ai suoi calcoli ci avrebbero messo almeno un paio d'ore per arrivare a destinazione. Certo, il mezzo era quello che era, ma la ragazzina era contenta di non dover pagare una carrozza per farsi tutta quella strada. Avrebbe potuto chiedere in seguito il rimborso spese per i costi del viaggio e quindi intascarsi qualche spicciolo in più da inviare a casa.
    La giornata non era poi iniziata così male, a pensarci bene.

     
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    Il viaggio si svolge nella maniera più noiosa possibile, nessuno si sarebbe sognato che quel banale carro merci trasportasse qualcosa di così delicato. Probabilmente nemmeno Miya, nonostante le frottole raccontate al povero corriere, immaginava quanto fosse prezioso il contenuto del suo pacco. Se non altro avrebbe avuto sufficiente tempo per fantasticare al riguardo, sempre che la curiosità non l'avesse spinta a dare una sbirciatina.

    Gradualmente avrebbe raggiunto Kameyama, la propria destinazione, per portare a termine quello che era stato etichettato come una "umile mansione". E in effetti non era niente di speciale, semplicemente avevano appioppato alla prima recluta una esmplice consegna noiosa. Tuttavia la situazione non era poi così male in quanto a diversivo rispetto alla monotonia delle giornate al campo di addestramento e Kameyama, seppure più austera delle altre principali capitali di Kalendor, era comunque imponente e interessante.

    Veduta dall'alto di Kameyama


    Edited by Ryuk* - 19/9/2017, 13:31
     
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  3. Impulse
     
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    Parlato Miya
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    Il carretto avanzava zoppicando tra vie grandi e piccole. Ogni tanto Miya saltava per qualche buca e la merce si spostava su di lei quasi affogandola. La ragazzina amava godersi i panorami, soprattutto quelli cangianti come quelli montuosi che c'erano lì al nord.
    A Miya piaceva immaginare di dover viaggiare sempre in posti nuovi: immaginava cosa avrebbe fatto in ogni città, quali missioni incredibili l'attendevano, quali piatti avrebbe mangiato e quali persone conosciuto.
    Mi scusi signora Sterminatrice ma...che tipo di arma è quella?
    A Miya ci vollero alcuni secondi per collegarsi alle idiozie che aveva detto prima.
    Esaminò con più attenzione la scatola. Era piuttosto piccola, forse una quindicina di centimetri quadrati, decisamente troppo piccola per trasportare un'arma di ogni tipo. Miya dapprima immaginò fosse un messaggio, poi una qualche sorta di gioiello.
    E' una gemma.
    Disse infine, cercando di essere più verosimile possibile.
    Come una gemma? Come può una gemma essere un'arma?
    Miya sbuffò.
    Non mi sorprende la tua ignoranza, sinceramente. Se non sai le cose almeno non fare domande così saccenti! E' una gemma dai poteri straordinari e oscuri in grado di fare cose incredibili! Se finisse nelle mani sbagliate l'intero mondo potrebbe cadere in rovina, te ne rendi conto?
    Ti sembra forse un argomento su cui scherzare?

    Il carrettiere, mortificato, cercò di giustificarsi.
    Mi scusi. Sa..non mi è mai capitato nulla del genere e volevo saperne qualcosa in più. Cosa è in grado di fare quella gemma?
    Può modificare lo spazio e il tempo.
    Disse a caso Miya.
    Ora per favore mi lasci in pace.
    il carrettiere annuì e tacque ma tutto quel discorso l'aveva abbastanza preoccupato. Preoccupato e distratto a tal punto che una ruota del carretto affondò in una buca del terreno quasi sbriciolandosi.
    Miya sobbalzò violentemente e il pacchetto volò a terra.
    Fermati, idiota! Hai fatto cadere il pacco!
    Il timore che il contenuto si fosse rotto e che la ragazza fosse riuscita a fallire una missione così elementare la terrorizzava. Se fosse successo la sua reputazione di Sterminatrice di Draghi e guerriera perfetta sarebbe stata inevitabilmente compromessa.
    Ti giuro che se si è rotto te lo distruggo questo cavolo di carretto, cretino!
    L'uomo fermò il mezzo e madido di sudore cercò di calmare la ragazza.
    Mi dispiace, io non volevo, le strade qui sono un po' vecchie e allora...
    Con un balzo Miya riprese il pacchettino e saltò dietro al carretto ordinando a l'uomo di continuare il viaggio. Esaminò il pacchetto e lo trovò un po' ammaccato da una parte e questo la fece sobbalzare.
    Doveva vedere se il contenuto era ancora intatto.
    Tirò fuori uno dei suoi coltelli e pian piano tagliò il nastro e l'imballaggio. Non distrusse tutto, cercò di tagliare in maniera precisa in modo poi da poter richiudere tutto senza difficoltà.
    Una volta sollevato uno dei lembi di cartone, il contenuto fu più sorprendente del previsto. Avvolta in un panno di seta rossa stava una pietra ovale lunga massimo sette o otto centrimetri perfettamente intatta. Aveva un colore bluastro opaco, quasi vuoto, inspiegabile a parole.
    Senza neanche pensarci la ragazzina la prese in mano. Era liscia e perfettamente levigata. Nella sua semplicità, qualcosa in quella pietra attirava Miya. Sentiva che fosse qualcosa di più grande, di più profondo. Come una bambina la soppesò tra le mani e la scrutò in ogni particolare.
    Era bellissima ma in qualche modo sembrava anche inquietante, antica.
    Miya sobbalzò.
    Ma..?
    All'improvviso qualcosa di strano accadde: la pietra... si accese. Un'energia viva e azzura iniziò a permeare l'interno della pietra. Era lontana, sfumata, come un minuscolo smeraldo incastonato all'interno, ma Miya poté vederla chiaramente. Si muoveva e dava alla pietra energia e colore.
    Miya fissò il prodigio per alcuni secondi, incantata. Era tutto così meraviglioso che anche lei era senza parole. Poi, un po' impaurita, avvolse nuovamente la pietra nella seta e richiuse come poteva il pacchetto.
    Siamo arrivati a Kameyama, Signora Sterminatrice.




    Dopo una decina di minuti a vagare incantata tra le vie dell'antica capitale, Miya decise di andare all'accademia dove avrebbe dovuto consegnare il pacco.
    Le strade della città erano pulite, larghe, antiche. Ogni palazzo sembrava un monumento ad un mondo antico e lontano e gli abitanti schizzavano tra una strada e l'altra, indaffaratissimi.
    Era una città molto diversa da Neagora: più silenziosa, più contenuta, più artistica. Le piaceva.
    Con quel suo pacchettino camminava piano piano sentendosi minuscola e facendo vacillare la sua infinita grandezza. Chiedendo indicazioni finalmente riuscì a trovare l'indirizzo dell'accademia: era piuttosto centrale, vicino ad una delle piazze più grandi, a quanto aveva potuto vedere Miya.
    La struttura era grande e imponente ma quasi nulla sembrava lasciar trapelare che cosa fosse insegnato all'interno. Sarebbe potuta essere una scuola elementare come un'accademia per assassini.
    Bussò alla porta.
     
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    Una grande scalinata ti avrebbe condotto verso l'uscio dove c'era un esiguo andarivieni di poche persone. L'ingresso non era controllato e le persone sembravano semplicemente aprire la porta ed entrare nell'edificio. Alla bussata di Miya difatti nessuno avrebbe risposto ma dopo un pò, un'altra persona sarebbe sopraggiunta chiedendole permesso e aprendo la porta per entrare.

    [Interno dell'accademia]

    Una volta all'interno, si sarebbe trovato in un atrio distinto con una decina di persone al suo interno. C'era un leggero brusio dato che i presenti sembravano mantenere basso il volume e garbati i modi. Aveva l'aria più di un università di studi piuttosto che un accademia della guerra, come Miya aveva dipinto al povero corriere.

    Ai lati del corridoio nei pressi della porta c'erano due uomini in armatura, probabilmente guardie. Reggevano alte alabarde e non sembravano troppo all'erta, bensì si limitavano a controllare l'uscio constantemente. Un giovane con gli occhiali e un malloppo di rotoli sotto braccio si avvicinò alla guardia più lontana per chiedere informazioni che gli furono date prontamente e con gentilezza.

    Veduta dall'alto di Kameyama
     
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  5. Impulse
     
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    Parlato Miya
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    Non sentendo risposte la ragazzina, un po' disorientata, decise di entrare.
    L'ambiente che trovò all'intero dell'edificio fu piuttosto tranquillo e piacevole. L'imbarazzo e lo smarrimento di Miya era durato fin troppo e l'imperiale era decisa a finire quella tanto banale quanto stupida missione.
    Salve a tutti! Devo consegnare questo pacco, a chi posso lasciarlo?
    Esordì ad alta voce. La hall piombò nel silenzio. Alcuni ragazzi la guardarono per qualche istante, confusi, per poi continuare a gironzolare o a parlare.
    Solo la guardia, un po' spazientita, le si avvicinò.
    La segreteria è lì a destra, in fondo al corridoio.
    Miya svoltò quindi l'angolo e arrivò alla segreteria.
    Dietro un bancone in legno di noce, una signora occhialuta e un po' ingobbita sfogliava alcune carte. Accanto a lei un paio di ragazzi vestiti in maniera piuttosto sobria chiacchieravano, mentre davanti al bancone si ergeva statuario un uomo sulla cinquantina, barbuto e serio.
    Sì, il laboratorio numero 5 è disponibile per Lei, professore. Ma solo fino alle sedici di domani.
    Disse piano la signora, alzando poi pigramente gli occhi verso l'uomo.
    Grazie mille, gentile come sempre.
    Rispose quello, per venire poi subito dopo travolto da una Miya abbastanza frettolosa.
    E' lei la segretaria, signora? Beh, immagino di sì. Io sono Miya, una soldatessa imperiale d'elité, sono venuta a consegnare questo pacco per il signor...
    La ragazza controllò un lato del pacchetto.
    'Dipartimento Scientifico'.
    Beh, non sarà proprio un signore ma immagino che possa consegnarlo a Lei.

    Senza neanche aspettare la risposta appoggiò la merce sul bancone per poi allontanarsi. Solo dopo un paio di passi si ricordò dell'episodio della carrozza.
    Ah, mentre venivo qui alcuni pericolosissimi briganti mi hanno aggredita. Io ovviamente mi sono difesa in maniera eccellente, sapete, ho anche sconfitto un Drago tra le altre cose, ma dopo la fine della battaglia mi sono resa conto che il pacchetto era un po' ammaccato e allora l'ho aperto per controllare che era tutto ok. Insomma lo apro e vedo che il contenuto del pacchetto non è nient'altro che una pietra! Bella pietra, non c'è che dire, ma tutto qui? Vabbè, comunque nessun'ammaccatura, potete stare tranquilli. Comunque è veramente forte quella pietra, è davvero figo che quando la prendi in mano si illumini di quella strana energia.
    Chissà che cosa ci dovranno fare al Dipartimento Scientifico!

    Miya guardò i suoi interlocutori, in particolare l'anziana signora che sembrava essere rimasta ancora al discorso fatto con il professore.
    La ragazzina si indispettì un poco.
    Ma mi state a sentire? Proprio forti voi studiosi, tanto intelligenti ma così poco educati. Beh, io il mio dovere l'ho svolto, come sempre tra l'altro, in maniera eccellente. Ci si vede!
    Così facendo e senza aspettare neanche risposta Miya si avviò verso l'uscita.
     
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    [Interno dell'accademia]

    Un'improvviso boato si sarebbe udito nel corridoio inducendo tutti a guardare nella direzione in cui era venuto. La porta di legno a due battenti in fondo al corridoio era stata frantumanta e l'ambiente era illuminato da forti fonte di luce sfarfallanti accompagnate dall'inconfondibile sfrigolio dell'alta tensione. Nel caos provocato da quell'evento, tra persone che tentavano di mettersi al riparo, urla concitate e fogli di carta svolazzanti, sarebbe stato possibile riconoscere a malapena le fonti di quel disastro improvviso.

    Tre... cosi scintillanti dalla forma vagamente sferica saettavano da una parte all'altra della sala, provocando ovunque impattassare una sorta di violenta scarica elettrica per poi rimbalzare nella parte opposta a grande velocità. Qualche persona veniva addirittura folgorata dal loro passaggio, finendo a terra con le vesti fumanti ma comunque ancora intere.

    Al riparo, tutti quanti!! Dalla porta sfondata sopraggiunse una ragazza abbastanza giovane, bionda e allarmata.

    Le palle saettanti continuavano ad avvicinarsi sempre di più anche a Miya fino a quando una di esse non colpì proprio il bancone dove si trovava la scatola contenente la pietra che la ragazza aveva consegnato. La palla esplose rilasciando un impressionante quantità di energia e la pietra fu schizzata oltre il bancone sul pavimento del corridoio, in bella vista e illuminata come una lampadina ad alto voltaggio.

    Rimanevano altre due palle saettanti che continuavano a rimbalzare, provocando un rumore assordante.


    Elementale A
    100 %
    Vita: 60


    Elementale B
    100 %
    Vita: 60

    CITAZIONE
    Passive: Pure Lightning
    Immune all'elemento FULMINE.

    CITAZIONE
    Passive: Unstable Body
    Subisce il doppio dei danni fisici. Attacchi fisici subiti infliggono un contraccolpo pari a 30 + il danno fisico subito all'attaccante se rimane a distanza ravvicinata.

    CITAZIONE
    Action: Randomic Assault
    Si fionda per scontrarsi contro un avversario. Infligge danni di tipo FULMINE pari al doppio della proprio Vita rimasta. E' possibile schivare questo attacco pagando uno Slot Rapido.




    Veduta dall'alto di Kameyama


    Edited by Ryuk* - 26/9/2017, 13:41
     
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    Narrato
    Parlato Miya
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    Il fantastico discorso di Miya fu sfortunatamente interrotto da un'esplosione a cui seguì il caos più assoluto. Il boato fu forte e tutti i presenti si girarono e si misero le mani davanti al viso per proteggersi. Una ragazza intimò a tutti di mettersi a riparo.
    Ma da cosa? E dove?
    Le entità che entrarono nella stanza erano degli strani globi di energia elettrici impazziti. Miya fece appena in tempo ad abbassarsi che uno di essi esplose vicino a lei.
    Il pacco venne quasi sbriciolato e la gemma volò via.
    Senza sapere perché Miya con una capriola la prese in mano e saltò dietro al bancone. In fondo la sua missione era già stata completata da lei in maniera eccellente, quindi perché continuare a proteggere quella bizzarra pietra?
    Non c'era una risposta specifica, semplicemente sentiva una qualche sorta di collegamento tra lei e quella meravigliosa gemma. Le sembrava così bella, così...vuota.
    Saltando dietro al bancone afferrò la vecchia segretaria e la spinse ad abbassare la testa e a proteggersi con il legno sulla quale poco prima la ragazzina aveva posato il pacchetto.
    Mentre con la mano sinistra stringeva forte la liscia pietra, con la destra tirò fuori uno dei suoi pugnali.
    La situazione non era affatto semplice: le sfere schizzavano da tutte le parti ad una velocità troppo elevata per essere attaccate fisicamente e usare una tecnica a distanza poteva essere rischioso con tutte le persone che giravano nel corridoio.
    Mettetevi a terra, presto!
    Gridò la ragazzina ai vari studenti. Poi diede una sbirciatina dalla sua posizione per vedere come la situazione stava evolvendo nella sala. Non era né spaventata né preoccupata, solo inizialmente non si aspettava certamente una simile esperienza.
    Veramente assurdo questo posto, sono proprio dei pazzi!
    Si lasciò sfuggire.
     
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    [Interno dell'accademia]

    Dietro al bancone la ragazza era al riparo dal rimbalzare casuale e caotico delle palle elettrizzate, tuttavia ancora un altro paio di persone finirono folgorate mentre tentavano di lasciare il corridoio in preda al panico.

    La biondina che aveva fatto il suo ingresso illuminò le proprie mani di chakra elettrico e sembrava in grado di evitare di finire colpita tramite qualche sorta di tecnica strana, ma per il momento se ne stava solo atterrita in mezzo al caos provocato dagli elementali, non sembrando in grado di fare qualcosa di concreto per fermarle, oltre che evitarle.

    La pietra nella mano di Miya, più splendente che mai, invece reagiva in maniera strana. Come risvegliata dall'improvviso picco di energia che l'aveva investita, pulsava di una forza sconosciuta che solo Miya avrebbe percepito. Era come un flusso rinchiuso in uno scrigno che al minimo tocco esterno poteva essere rilasciato, imbrigliato e direzionato a proprio piacimento. Poteva essere qualcosa di molto difficile da fare per chi come Miya vi entrava in contatto per la prima volta, eppure a prima impressione non sembrava molto diverso dal manipolare il chakra di un elemento per darvi forma e utilizzo. Tutto ciò che Miya avrebbe fatto sarebbe stato un tentativo di concretizzare quel flusso che sentiva nel palmo chiuso della propria mano, il risultato sarebbe stato sicuramente strabiliante.

    Nota del Master: Si ha accesso al primo rank dell'arte segreta Meta Magister. I consumi di chakra per utilizzare le skill però sono raddoppiati e si subisce un contraccolpo ai propri punti Vita pari al consumo della Skill, ruolabile in gdr come una scossa elettrica.


    Elementale A
    100 %
    Vita: 60


    Elementale B
    100 %
    Vita: 60

    CITAZIONE
    Passive: Pure Lightning
    Immune all'elemento FULMINE.

    CITAZIONE
    Passive: Unstable Body
    Subisce il doppio dei danni fisici. Attacchi fisici subiti infliggono un contraccolpo pari a 30 + il danno fisico subito all'attaccante se rimane a distanza ravvicinata.

    CITAZIONE
    Action: Randomic Assault
    Si fionda per scontrarsi contro un avversario. Infligge danni di tipo FULMINE pari al doppio della proprio Vita rimasta. E' possibile schivare questo attacco pagando uno Slot Rapido.




    Veduta dall'alto di Kameyama
     
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  9. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Metacose



    Nulla da fare, ancora una volta tutto il lavoro sporco toccava a lei. Possibile che fosse un elemento così indispensabile dell'impero? Miya avrebbe voluto riposarsi, ogni tanto.
    Nessuno si mosse, se non le due sfere di energia che continuavano a schizzare da tutte le parti folgorando vittime innocenti.
    Cazzo! Ma siete tutti così imbranati qui dentro?
    La ragazzina saltò dall'altra parte del bancone impugnando strettamente uno dei suoi coltelli.
    [Attivazione Aura: Sharpening]
    Nella sua mano sinistra invece la pietra reagì infondendo una strana energia a Miya.
    Cosa..?
    La luce della meravigliosa pietra ora era quasi accecante. La ragazzina sembrò dimenticarsi di tutto per un momento e guardò la pietra. Cos'aveva di così strano? Perché era così bella? Come mai quell'energia stava pervadendo Miya? Sentiva come una strana forza fluire in lei. Era diversa da quella che utilizzava quando usava le tecniche di Tuono. Era un'energia più... neutrale, liscia, enorme. Sentiva di avere in mano una qualche sorta di potere incredibile ma che allo stesso tempo sarebbe potuto rimanere sopito per sempre se non fosse stato usato in maniera corretta.
    Miya cercò di lasciare che questa energia benefica le pervadesse il braccio, le gambe, la testa, il pugnale.
    [Rapido: Dimensional Trick]
    CITAZIONE
    Skill: Dimensional Trick
    [Rapido]
    Focus: Offensivo
    L'utilizzatore, utilizzando l'energia meta elementale, sarà in grado di deformare lo spazio che lo circonda. Il suo prossimo attacco fisico o skill elementale, acquisirà 30 metri di gittata (non applicabile su skill ad area o a bersagli multipli). Ciò si manifesterà con l'apertura di una piccola frattura spaziale davanti al bersaglio dell'attacco. Occorre vedere chiaramente il proprio bersaglio, senza ostacoli visivi.
    [Cooldown: 2 turni]
    [Chakra: 20]

    Sentiva come se tutto lo spazio intorno a lei fosse più accessibile e che le distanze fossero solamente un fattore visivo. Già, con la sua ottima velocità, non aveva mai avuto problemi di spostamenti. Ora però era diverso. Sentiva che avrebbe potuto aprire, con la mano, la porta in fondo al corridoio. Sentiva che avrebbe potuto dare un pugno ad una delle due sfere, sentiva che avrebbe potuto prendere uno dei fogli di carta dietro al bancone. Ma come? E perché? Era solo una sensazione?
    Miya non sapeva cosa pensare, ma in quel momento era convinta che le sensazioni che provava fossero autentiche. Sentiva di aver acquisito dei nuovi occhi, un nuovo posto in quella stanza.
    Beh, si disse, tanto valeva provare.
    Guardò una delle due sfere impazzite e con la mano destra tirò un fendente verso di lui. Era ad alcuni metri di distanza, ma Miya si sentiva ovunque, in ogni luogo in quella stanza.
    [Rapido: Attacco fisico]


    ~Statistiche

    Vita: 200-20=180
    Chakra: 130-10-(20x2)= 80

    Abilità:
    Scassinatore
    Affari d'Oro

    Discipline:
    Armi Leggere
    Elemento: Fulmine

    Scheda:
    Miya

    Cooldown rimanenti:

    Slot Usati:
    [Rapido]
    [Rapido]
    Slot Rimanenti:
    [Azione]


    Auree/Stance/Effetti:
    Aura: Sharpening
    Aura: Sharpening
    L'utilizzatore ricopre le proprie armi di un aura di chakra che ne aumenta l'affilatura. Gli attacchi fisici causano danno aumentato di 10 e applica BLEED se l'avversario è sotto 40% di Vita.
    [Chakra: 10 x turno]

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Armatura dell'Avventuriero [Blocco: 10]
    Arma Leggera x2 [Danno: 10]

    Passive:
    Passive: Rogue
    L'utilizzatore è particolarmente esperto nell'utilizzo delle armi leggere. I suoi colpi con armi leggere guadagnano +30 in danno



     
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    [Interno dell'accademia]

    L'incredibile intuito dimostrato da Miya, oltre a un'inspiegabile affinità immediata con l'energia liberata dalla pietra, le permisero di sfruttare instintivamente le peculiarità concesse dal potere meta-elementale, al punto da creare un vero e proprio paradosso spazio-temporale e riuscire a colpire una delle palle elementali impazzite da distanza di sicurezza, facendola esplodere in uno sfolgorìo di scintille.

    La ragazza avrebbe subito un lieve contraccolpo dovuto alla consistente quantità di energia sprigionata dalla pietra in seguito alla reazione con il proprio chakra, tuttavia la scossa energetica che ne derivava era ancora lieve e poteva comunque sopportarla.

    L'altra palla era ancora intatta e continuò a rimbalzare un altro paio di volte prima di mutare improvvisamente il proprio comportamento. Dopo un ultimo rimbalzo rallentò vistosamente la propria corsa fino a levitare a mezz'aria, intensificando a vista d'occhio il proprio campo di influenza. La sfera elementale abbandonò la sua forma contenuta fino a diventare una diramazione di saette e plasma, assumendo sembianze mostruose.

    Ora era immobile nel centro della sala, coprendo ogni altro rumore con un ronzio assordante di elettricità statica che occasionalmente sfogava in saette sfolgoranti. Delle persone erano nascoste dietro al bancone e non osavano muoversi, tuttavia l'aumento di attività dell'elementale poteva suggerire che presto nessuno sarebbe stato al sicuro in quella stanza.

    Dovete uscire tutti da qui, immediatamente!
    Gridò la biondina che era entrata assieme alle sfere impazzite, tuttavia sembrava che alcuni presenti non potessero raggiungere l'uscita senza finire fulminati.

    Intanto il campo elettromagnetico si era intensificato e l'energia sprigionata dalla pietra sembrava sempre più pressante, fino a pervadere completamente il braccio di Miya.

    Nota del Master: Si ha accesso al secondo rank dell'arte segreta Meta Magister. I consumi di chakra per utilizzare le skill però sono raddoppiati e si subisce un contraccolpo ai propri punti Vita pari al consumo della Skill, ruolabile in gdr come una scossa elettrica.


    Greater Elemental
    100 %
    Vita: 100

    CITAZIONE
    Passive: Pure Lightning
    Immune all'elemento FULMINE.

    CITAZIONE
    Passive: Unstable Body
    Subisce il doppio dei danni fisici. Attacchi fisici subiti infliggono un contraccolpo pari a 30 + il danno fisico subito all'attaccante se rimane a distanza ravvicinata.

    CITAZIONE
    Action: ???
    ???




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    Parlato Miya
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    ~Metacose



    Miya era riuscita nell'impossibile, ma su 'come' ci fosse riuscita non avrebbe saputo spiegarlo nemmeno lei. Non appena il globo di energia esplose, la ragazzina fu colpita da una scarica di energia che le pervase il corpo. Fu dolorosa e intensa, ma fortunatamente durò solamente un istante.
    E ora che succede?
    Fece appena in tempo a chiederselo che l'altro globo assunse forme vagamente antropomorfe. La battaglia non era finita.
    In quel momento Miya si rese conto di avere il fiatone e questo la stupì un poco. Com'era possibile? Andando a vedere bene non aveva fatto nulla se non un semplice attacco.
    Ci pensò un istante. L'impossibile abilità che stava riuscendo a padroneggiare in qualche modo allora richiedeva un quantitativo di chakra e di energia. Modificare lo spazio circostante era come lanciare una scarica di fulmini o una palla di fuoco? Pareva di sì, ma allora questo significava che in realtà non era stata la pietra a permettere di modificare lo spazio ma...lei stessa.
    Come era possibile? E perché sentiva che in qualche modo la pietra era il punto focale di questa sorta di energia? Che fosse una sorta di catalizzatore? Un trampolino di lancio per il suo chakra? O forse era una sorta di fonte da cui Miya poteva attingere aiuto tramite l'ausilio del suo stesso chakra?
    La ragazzina, in quel momento, sentiva di essere in grado di fare qualsiasi cosa in qualsiasi modo. A suo comando sarebbe stata immune da tutto, sarebbe stata grande, piccola, lenta, veloce, pesante, leggera. A suo piacimento sentiva di poter modificare ogni cosa senza neanche sapere come.
    L'energia della pietra l'avvolgeva completamente, sostenendola e donandole sicurezza. Un po' di paura mista a stupore si celava nel suo cuore, ma sentiva che quella misteriosa forza poteva essere padroneggiata in qualche modo.
    Non lì, certo, non in quel momento, ma forse, un giorno. Ci sarebbe mai riuscita, una ragazzina fragile come lei, a padroneggiare l'essenza stessa del mondo in quel modo? E come? Dopo quanto tempo?
    Miya venne risvegliata dagli studenti in fuga e si decise a proseguire nel combattimento.
    L'attacco precedente le aveva fatto capire che quei globi energetici rilasciavano un'onda elettrica se danneggiati. La ragazzina, però, non aveva nessun modo per attaccarli a distanza.
    Miya si ridestò. Ma cosa importava? Lei in quel momento era in grado di fare tutto. Qualsiasi cosa.
    Le tue scariche non mi faranno nulla. Io sono di diamante. Nulla può scalfirmi.
    [Skill: Solidify]
    CITAZIONE
    Skill: Solidify
    Focus: Difensivo
    [Rapido]
    L'utilizzatore è in grado di modificare la materia del proprio corpo ricoprendolo di una barriera trasparente a trame esagonali. Azzera danni elementali ricevuti, raddoppia danni fisici ricevuti. L'effetto permane fino al prossimo RECUPERO.
    Annulla l'effetto di Liquify.
    [Chakra: 20]

    Proprio mentre lo diceva la pietra sfavillò di energia verdastra. Intorno a lei una barriera semi invisibile stava prendendo forma, avvolgendola.
    Sì, era invincibile. Miya fece un sorrisetto, soddisfatta come una bambina.
    Mentre tutti scappavano dall'elementale, lei invece gli camminava incontro, coltello alla mano, pronta per finirlo. Era sicura che questa volta nulla le avrebbe fatto male. Anche questa volta lei stava dominando il mondo, lo spazio la materia.
    Cominciò a correre verso il turbinante nemico, per poi finalmente scagliargli un attacco con la sua lama.
    E allora adesso esplodi pure tu!
    [Rapido: Attacco fisico]


    ~Statistiche

    Vita: 200-20=180-20=160
    Chakra: 130-10-(20x2)= 80-(20x2)= 40

    Abilità:
    Sensor

    Discipline:
    Armi Leggere
    Elemento: Fulmine

    Scheda:
    Miya

    Cooldown rimanenti:

    Slot Usati:
    [Rapido]
    [Rapido]
    Slot Rimanenti:
    [Azione]


    Auree/Stance/Effetti:
    Aura: Sharpening
    Aura: Sharpening
    L'utilizzatore ricopre le proprie armi di un aura di chakra che ne aumenta l'affilatura. Gli attacchi fisici causano danno aumentato di 10 e applica BLEED se l'avversario è sotto 40% di Vita.
    [Chakra: 10 x turno]

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Armatura dell'Avventuriero [Blocco: 10]
    Arma Leggera x2 [Danno: 10]

    Passive:
    Passive: Rogue
    L'utilizzatore è particolarmente esperto nell'utilizzo delle armi leggere. I suoi colpi con armi leggere guadagnano +30 in danno



     
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    [Interno dell'accademia]

    Miya c'era riuscita. Nel momento in cui la sua lama toccò l'elementale, la sua struttura venne irrimediabilmente disturbata provocando una reazione distruttiva che si concluse in un violento sfolgorio di saette e un boato assordante assimilabile a quello prodotto da un fulmine che ti si schianta a pochi passi. La tecnica utilizzata da Miya certo le impedì di venire carbonizzata dall'incredibile quantità di energia rilasciata, ma non sarebbe stata sufficiente a proteggerle le orecchie nè tanto meno risparmiarla dalla violenta onda d'urto liberata.

    E così la ragazzina si sarebbe trovata sbalzata via con inaudita violenza, a terra supina con un terribile fischio nelle orecchie mentre ogni altro suono sembrava annullato. Tutti gli altri sensi ne avrebbero risentito, il danno alle orecchie avrebbe potuto provocare nausea e disorientamento e la vista per qualche istante sarebbe stata inutilizzabile. Mentre era in quelle condizioni, avrebbe sentito l'energia proveniente dalla pietra pulsare come non mai, inebriarne i sensi e schiuderle un mondo di possibilità racchiuso nel segreto della verità meta elementale.

    Improbabile stabilire con certezza quanto sarebbe durato quel momento nella mente di Miya, ma se il contatto con la pietra fosse durato anche solo qualche secondo in più, la materia stessa di cui era composta Miya avrebbe potuto sfaldarsi nell'entropia dell'energia meta elemental, decretando la fine per la ragazza. Ciò tuttavia non accadde perché arrivò prima l'intervento pronto della ragazza bionda che con una specie di attrezzo metallico inglobò la pietra, racchiudendola in una specie di sfera metallica e interrompendo la connessione con Miya.

    La ragazzina probabilmente sarebbe rimasta in uno strato confusionale per qualche minuto, ma se non altro era salva. L'altra, la scienziata Neagorese, si sarebbe approcciata con prudenza, evitando di toccare Miya e ripetendole più volte domande circa le sue condizioni, se poteva capirla e se ricordava come si chiamava.

    Nota del Master: Hai carta bianca per descrivere cosa prova Miya nell'essere pervasa dal pieno potere meta elementale. La percezione è una sorta di consapevolezza di tutto quello che l'arte segreta potrebbe rendere possibile, in tutti i suoi rank, ovviamente da un punto di vista più interpretativo che tecnico. Concludi il post con Miya che gradualmente riprende contatto con la realtà e con i propri sensi e riesce a capire cosa le sta dicendo la bionda scienziata.


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    ~Metacose



    Non appena la sua lama entrò in contatto con l'elementale, un'esplosione elettrica avvolse l'intera stanza. La strana armatura che avvolgeva Miya non venne nemmeno scalfita, sembrò anzi che l'energia scaturita dalla deflagrazione semplicemente le scivolasse addosso. Il suo corpo non era avvolto da un'armatura, il suo corpo, in qualche maniera, stava da un'altra parte.
    Ciò che invece stava ancora lì erano le sue orecchie e il suo volto. Il boato provocato dall'elementale la assordò e quando cercò di portare gli avambracci alle orecchie per proteggerle venne investita da un'onda d'urto che la spazzò indietro di qualche metro.
    Atterrò violentemente su un fianco ma riuscì miracolosamente a non battere la testa.
    Tuttavia perse immediatamente conoscenza e tutte le forze che fino a quel momento sentiva di avere la abbandonarono di colpo. Miya era confusa, stremata e un po' spaventata. Cosa le stava succedendo?
    Istintivamente strinse più forte la pietra. Quella rispose al richiamo infondendo ancora più energia nel corpo della ragazzina, andando ad inondarla completamente.
    Questa volta l'energia che le stava arrivando era troppa e troppo incontrollabile. Era un'onda di gigantesche dimensioni contro la quale Miya non poteva far altro che rassegnarsi. Vi si abbandonò e si lasciò travolgere da quel misterioso e ancestrale elemento che sembrava poterle donare quell'immensa potenza.
    Quell'entità che Miya sentiva nascondersi dentro quella gemma ma di cui non riusciva ad afferrarne l'essenza. Ecco, ora finalmente le si stava avvicinando, anche se solo di poco.
    Ora che era immersa nell'energia della pietra riusciva forse a scorgere la sagoma di qualcosa. Forse i suoi occhi la ingannavano e tutto ciò che la circondava era un vuoto freddo e geometrico.
    Cosa sei?
    Gli chiese Miya, ma nessuno rispose. Camminava in un mare piatto all'interno di un mondo senza alcuna legge fisica. Non un'increspatura, non un soffio di vento, non un solo rumore.
    Forse era un'altra dimensione, forse era la dimensione di sempre vista da altri occhi. Ma da dove la stava vedendo? E chi l'aveva portata lì? L'entità era onnipresente in quel luogo e tutto avrebbe potuto fare. Avrebbe potuto far diventare Miya un granello di polvere oppure una stella, avrebbe potuto far andare avanti il tempo fino a farla morire di vecchiaia oppure farlo tornare indietro a quando era ancora una bambina. Ci pensò un attimo ed ebbe un sussulto: avrebbe potuto riuscirci davvero?
    Lui però non fece nulla e lasciò Miya a naufragare in quel mare di energia infinita e forme esagonali. Sembrava che tutta la dimensione intorno a lei fosse un gigantesco puzzle fatto di pezzi tutti uguali e scambiabili. Bastava sostituire la posizione di un paio di pezzi per poter cambiare l'intera materia.
    Miya era paralizzata dallo stupore ma allo stesso tempo, in quella dimensione, non riusciva a provare nessuna emozione. Il suo sangue non scorreva, il cuore non le batteva. La sua bocca era aperta e il suo sguardo era inebetito per la clamorosa scoperta.
    Tutto questo c'era sempre stato, forse dall'inizio di ogni cosa, ma solo lei lo poteva vedere. Solo lei e solo in quel momento. Era tutt'una con l'entità, con il meta elemento.
    Ti senti bene? Riesci a sentirmi?
    Come da un incubo si sveglio di soprassalto spalancando gli occhi ed emettendo un grido. All'improvviso tutto scomparve e ritornò come era sempre stato. Lei aveva due gambe, due braccia, un peso e una posizione precisa nello spazio.
    Come in un sogno di un febbricitante si era dimenticata completamente di esistere. Si stupì nello scoprirsi ancora viva e le ci vollero alcuni secondi per ricordarsi chi fosse e dove fosse.
    La mano destra aveva da tempo lasciato il coltello, mentre quella sinistra era ancora aperta. La pietra non c'era più. Non ne sentiva più la superficie liscia e perfetta, l'energia.
    Vide la ragazza bionda e fece per chiederle qualcosa ma un ulteriore capogiro le smorzò la parola in bocca.
    Ahia, la testa...
    Mugugnò solamente.

     
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    [Interno dell'accademia]

    La bionda appoggiò delicatamente una mano sulla testa di Miya, quasi sorreggendola per impedirne movimenti bruschi e invitarla a distendersi totalmente. Non fare sforzi, è un miracolo che tu sia ancora intatta. Riesci a ricordare il tuo nome? Non ti ho mai vista qui prima d'ora, sei una Magister?

    La domanda della bionda era lecita. Forse gli altri presenti in quel caos di saette, boati e scariche energetiche non si erano resi conto di ciò che era accaduto, ma la ragazza ne era ben consapevole. Aveva visto Miya utilizzare il potere della corestone e per la scienziata questo implicava solo una cosa: la ragazzina era un'abile Meta Magister. Tuttavia se ciò era vero, si domandava come mai non l'avesse conosciuta prima dato che credeva di essere a conoscenza di tutti i Meta Magister di un certo livello, dato che comunque ne erano pochi a Kalendor. La materia era ancora relativamente giovane e la ricerca su quel campo appena agli inizi. Trovare una ragazza così giovane in grado di fare un utilizzo così avanzato dell'energia meta elementale era emozionante, tuttavia ancora non capiva come non ne avesse mai sentito parlare prima.

    Nel frattempo sarebbero sopraggiunti altre persone, infermieri per lo più che si occuparono di Miya per impedirle ogni sforzo fisico e trasportarla in uno degli alloggi dell'accademia, che possedeva anche un campus studenti. Ulteriori domande sarebbero state riservate per dopo, adesso la salute di Miya aveva la priorità.







    Nota del Master: Ok chiudi tu con uno o due post. Miya fino al suo trasporto negli alloggi e un pò di riposo non riuscirà a trattenere una conversazione completa con la scienziata bionda. Questa comunque si dimostrerà molto interessata a Miya, riferirà alla direzione di ciò che ha visto e una volta appreso che per Miya era la prima volta con l'energia meta elementale, premerà perché questa fosse accettata nell'accademia per affinare il suo incredibile talento. La direzione non avrà problemi ad accoglierla a patto che Miya desse una prova tangibile di poter fare uso responsabile del meta elemento, senza perdere il controllo.

    La png d'ora in poi è tua. Puoi sceglierle un nome e darle il background che vuoi. Se hai voglia, per una questione di completezza, puoi anche ruolarti un minimo di addestramento e nozioni iniziali, in maniera da giustificare il fatto che Miya sbloccherà il primo rank della segreta al fine di questa ruolata.


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    ~Metacose



    Miya si ritrovò ben presto al centro dell'attenzione. Avrebbe voluto dire "piano con gli autografi, anche le star hanno bisogno di riposo" ma era troppo stanca per dire qualsiasi cosa.
    Una che?
    Riuscì solo a dire alla ragazza. Certo che era strana la gente in quel posto! Quella biondina prima aveva scatenato il panico assoluto all'interno dell'accademia e poi si metteva a fare domande all'unica eroina che era riuscita a risolvere la situazione.
    Ora fai un bel respiro e rilassati, ti portiamo in infermeria.
    Disse qualcuno. Miya si girò e vide che era il professore che poco prima parlava con la segretaria. Che fine aveva fatto per tutto questo tempo? Si era nascosto dietro al bancone a vedere come Miya, sola ma invincibile, domava la situazione con abilità e maestria? Bel gentiluomo!
    Lei però non aveva proprio energie per dirgliene quattro, così decise semplicemente di abbandonarsi sulla barella. Alle ramanzine ci avrebbe pensato più tardi.

    ***



    Al risveglio si sentiva già bene, anche se non appena aprì gli occhi le ci vollero una decina di secondi per ricordarsi di cosa fosse successo e di dove si trovasse.
    Si prese il suo tempo e si alzò dal lettino per dare un'occhiata alla stanza. L'infermeria era piuttosto antica, come tutto il palazzo del resto: il pavimento era in marmo e sulle pareti vari quadri rendevano tutto abbastanza artistico.
    Appoggiata al lettino vicino al suo, vuoto, la ragazzina bionda stava dormendo seduta su una sedia.
    Quindi è così che si aspetta un'eroina che ha messo a repentaglio la propria vita per salvarti, capisco.
    Disse scocciata.
    La ragazza sussultò e si svegliò di soprassalto, spaventata.
    Chi è? Cosa? Ah!
    Subito riconobbe Miya e si alzò in piedi.
    Eccomi, scusa, mi ero addormentata un attimo e subito tu ti sei svegliata, tipico eh?
    A Miya, stranamente, venne un sorrisetto. Quella ragazza così bizzarra era buffa. Non che le stesse simpatica, per carità, però le metteva allegria.
    Con calma, fai pure.
    Disse. Mentre lo diceva le veniva da ridere vedendo i capelli tutti spettinati della ragazza appena svegliata.
    Ehm, ciao Miya! Io sono Kea, studiosa del meta elemento e ricercatrice qui all'accademia di Kameyama.
    Ciao, piacere. Sei tu che hai scatenato quel casino all'interno dell'accademia? Se vuoi porgermi le tue scuse stai tranquilla: sono abituata a questo genere di azione improvvisa e non ho problemi di fronte a certi pericoli.
    Kea fece un colpo di tosse, poi riprese timidamente la parola.
    No, non sono venuta per scusarmi. Anzi: sì, anche. Scusa, appunto. Ogni tanto succede che alcune schegge elementali impazziscano ma purtroppo l'accademia non vuole avere guardie imperiali all'interno dei laboratori per paura di contaminazioni. Ma lasciamo stare questo argomento un attimo.
    Sono venuta qui per parlarti di altro.

    Solo in quel momento Miya realizzò che la ragazza conosceva il suo nome senza che lei si fosse effettivamente presentata. Che avesse indagato su di lei?
    Hai mai sentito parlare delle corestone e del metaelemento?
    Chiese poi. La ragazzina guardò perplessa la ricercatrice.
    Non ho sentito parlare di nessun metacoso.
    Come sospettavo. Ho fatto fare alcune ricerche su di te mentre ti riposavi e sembri essere una normale recluta imperiale. Ma allora dimmi: come sei riuscita ad usare la corestone?
    Ecco come aveva fatto a sapere il suo nome.
    Non che conoscere Miya fosse difficile comunque, viste le sue famosissime gesta intorno al mondo.
    Se ti riferisci alla pietra verde che dovevo consegnare beh...non ti so rispondere nemmeno io. L'ho presa in mano e qualcosa di strano è successo. Non so come spiegartelo...
    Miya, a pensarci bene, non sapeva come descrivere le sensazioni provate grazie alla gemma. Poteva dire qualcosa delle abilità che era riuscita a padroneggiare, ma sul come e sul perché non sapeva proprio cosa dire. Era qualcosa che trascendeva la comprensione, anche quella arguta come la sua.
    Vedere che però la ragazza stesse portando l'argomento su quello che era successo la incuriosì molto. Qualsiasi cosa riguardasse quella pietra ora era per lei di fondamentale importanza.
    Provò una malsana voglia di averla di nuovo tra le mani e utilizzarla e dovette trattenersi per non avere un raptus improvviso e chiedere più informazioni.
    Doveva fare la brava e aspettare, la ricercatrice sembrava la persona giusta per lei.
    La biondina si sedette sul lettino e Miya fece lo stesso.
    Non è da tutti...
    Disse, pensierosa.
    Cosa?
    Avere un approccio così forte con il metaelemento.
    Noi qui all'accademia studiamo gemme proprio come quella che hai consegnato tu. Si chiamano 'corestone' e racchiudono poteri incalcolabili. Stimiamo che siano tra le rocce più antiche della terra ma allo stesso tempo sembrano essere troppo raffinate e geometricamente perfette per essere naturali.

    Miya ascoltava con estrema attenzione. Antichissime ma allo stesso tempo fatte da qualcuno. Oppure qualcosa.
    Sono estremamente rare e l'Impero ne è gelosissimo. Qui e in qualche altra accademia si sta provando a capire quali siano i segreti di queste incredibili pietre, ma la strada da fare è ancora lunga.
    E cosa siete riusciti a farci? E dove si trovano queste pietre?
    Miya chiese istintivamente. Tantissime domande affollavano la sua mente. Ciò che era successo quel giorno le aveva cambiato per sempre l'esistenza. Tutto il mondo le sembrava diverso, tutto il tessuto stesso della materia ora sembrava qualcosa di diverso.
    Siamo riusciti a capire che sono strettamente collegate alla materia stessa. Alcuni riescono a padroneggiare il potere scaturito dalle gemme: noi li chiamiamo 'Meta Magister'. Al momento non sono molti ma sono considerati il fiore all'occhiello dell'Esercito Imperiale. Il governo finanzia profumatamente le ricerche sulle corestone e spinge i Meta Magister più promettenti a studiare e adoperare le corestone durante le loro missioni. Come avrai potuto vedere garantiscono un potere al di sopra di qualsiasi altra forma di energia.
    Miya annuì. Non aveva mai sentito parlare di nulla del genere, eppure al governo e a molte altre persone questa cosa era già nota. Eppure la sua esperienza era così personale, così intima. Così incredibilmente profonda da essere indescrivibile.
    Le corestone erano degli oggetti preziosissimi e l'Impero stava cercando in ogni modo di usarle per i propri scopi. Non le sembrò per nulla losco o strano, visto il gigantesco potenziale scaturito. Quanti saranno stati questi Meta Magister? Dove si nascondevano e perché nessuno ne ha mai sentito parlare?
    Ma allora io come ho fatto ad utilizzarla?
    Kea si grattò la testa e riprese parola.
    Beh, è strano, infatti. Si direbbe che sei naturalmente predisposta al metaelemento
    Miya strinse le spalle con aria di sufficienza.
    Beh, questo era assolutamente ovvio! Sapevo da prima di essere predisposta alle metacose, come a tutto il resto, d'altronde.
    Mi stupisco che l'Impero non mi abbia chiamato in precedenza per testare le mie affinità con le corestone. Ho perso tempo nel fare cose inutili in questi mesi, a quest'ora sarei già in grado di modificare l'intero universo!

    Kea sorrise in un misto di imbarazzo e sincera ammirazione. Mai le era capitato di vedere una ragazzina così stupidamente piena di sé, e mai le era capitato di vederne una così stranamente talentuosa con il metaelemento.
    Ho chiesto al comitato scientifico di inserirti nel 'Programma Sviluppo&Crescita dei Metamagister' e hanno accolto la richiesta ben volentieri. Tu saresti disposta ad aiutarci?
    Miya mise le braccia dietro la testa e di distese sul lettino con una gamba a penzoloni lateralmente. L'offerta era assolutamente impossibile da rifiutare.
    Dopo aver intravisto quel mondo, l'unica cosa che voleva fare in questo momento era entrarci del tutto.
    La possibilità di modificare lo spazio e la materia. Il solo pensiero le metteva i brividi di eccitazione. Finalmente tutto il mondo avrebbe conosciuto la sua forza e la sua potenza. Finalmente l'Impero le stava dando l'attenzione che meritava.
    Beh, come dire...ho parecchi impegni in questo periodo. Le missioni, le pattuglie, gli allenamenti. Senza contare poi le corse del lunedì, mercoledì e venerdì mattina alle 6.30, quelle non posso assolutamente saltarle. Ah, il sabato stavo pensando di iscrivermi ad un corso di nuoto: sai, non mi sono mai trovata a mio agio nell'acqua.
    Però...penso di potervi aiutare, sì.

    Kea fece un enorme sorriso e strinse la mano a Miya, contenta.
    Ma è ottimo! Assolutamente fantastico! Diventeremo grandi amiche! Ah, non vedo l'ora di lavorare con te!
    Anche Miya era felicissima.
    Anche io!
    Le scappò dalla bocca. Subito si pentì di averlo detto ma era troppo tardi: Kea già la stava abbracciando.
    Miya sbuffò e i capelli di Kea svolazzarono sulla sua faccia.


     
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