Tra le braccia di Hel Anni fa, ho sentito parlare di un grande evento, il Braxamundis. Qualcosa di simile a ció che ho fatto negli ultimi due anni, eccetto che questo era l'evento del secolo. Le mie risate, quando ho sentito del disastro, l'Impero, caro impero, cosí ossessionato dalla mania di controllare ogni singola persona, ogni singolo istante di vita di ogni essere umano, l'impero aveva completamente perso il controllo. Quanto ho riso. Per un intero giorno, non ho mai smesso. Hanno provato a frustarmi, ho riso ancora piú forte. Ah, il dolore, é durato per giorni ma ne é valsa la pena. E per qualche giorno ho cominciato a sognare. I miei vecchi compagni, in armatura da battaglia, che si riversano come un fiume nelle tribune e macellano quegli schifosi maiali chiamati che si fanno chiamare "nobili". Erano solo sogni. Nessuno mi avrebbe aiutato, e di certo non conosco arcaiche tecniche segrete dei cosiddetti "Ninja". No, sarei marcito in questo buco. Per non parlare dell'enhancer. Veleno, ti trasorma in una bestia. A malapena umano, tutto ció che potevo fare era uccidere chi mi mettevano davanti e urlare "RAAAAAAAHHHHHH!" . E anche quello richiedeva un certo sforzo. E cosí, nella mia prigionia ho ucciso centinaia di persone. Dicono che ai Varyag piace uccidere, ma questi non erano miei nemici. Non eravamo in guerra, non c'era nessun onore. Non mi aspetta piú nulla nell'aldilá, se non Hel. Mi ero arreso a lasciarmi morire. Ma non riuscivo a fare neanche quello. Un fallito, un assoluto fallito, finché non é arrivata la donna dai lineamenti grotteschi. Da quando é arrivata, le dosi non hanno piú avuto lo stesso effetto. Quell'istinto di uccidere, quella rabbia incontrollabile che non mi permetteva neanche di parlare. Tutto svanito. Ero quasi lucido. Che fare, con questo dono degli dei? Avevo il dono della parola, finalmente, e un pubblico. Avrei potuto dirgli quanto mi disgustavano. Quanto li odiavo cosí profondamente, di quanto schifavo la loro ipocrisia. Scendete sul ring, bestie. Codardi. Perversi. Disgustosi. Disonorevoli. Per un attimo, ho quasi buttato via la libertá. Decisi di fingere. Per la prima volta potevo osservare la folla. Studiare cosa li eccitava, cosa li mandava in visibilio, cosa li faceva contenti. Mi diedero dosi sempre piú abbondanti, tanto che mi preoccupai di perdere questo incredibile dono. Lo sentivo nel mio corpo, una forza che non ho mai avuto prima. Quella povera creatura, aperta dal collo alla coda. Non ce l'avrei fatta, senza quella dose massiccia di Enhancer. L'armatura e la nuova spada mi diedero speranze. Iniziai a colpire la gabbia ad ogni occasione, cercando di passare gli stessi punti, ogni tanto, senza dare troppo nell'occhio. Pieno di stimolanti, non potevano sapere che ero lucido, che avevo un motivo, che avevo cosí tanta forza da incidere l'acciaio. Non sapevo se avrebbe funzionato. Valeva la pena tentare. Negli anni, ho affrontato diverse bestie di larga taglia, e ultimamente, Yasunaga mi ha fatto combattere con avversari sempre piú difficili. Non vedevo l'ora di affrontare qualcosa di enorme. Quello che non mi aspettavo, era il cambiamento in Hel. Aveva cambiato tono. I miei sogni, visioni, o qualsiasi cosa siano... erano diversi. La donna dai lineamenti grotteschi era diventata ossessionata. Forse perché sono stato cosí incapace di morire.Hel: "Se non posso averti, voglio le anime che tu mieterai. In segno di fedeltá. Non sei niente per nessuno, ma puoi essere mio. Portali tra le mie braccia, e sarai ricompensato. Lui... deve morire per ultimo." Yasunaga: Tsuho, uccidilo!! Kuba si é ripreso e Tsuho dovrebbe farcela... i miei ospiti, il mio ring! Dovró scappare a Kameyama, é un disastro... Come ha fatto un semplice schiavo a distruggere il lavoro di una vita!Tsuho: "Si, maestro!" Forse dovrei lanciarmi verso l'uscita? Che faccio se il Varyag vibra la spada di nuovo? No, Tsuho mi puó coprire, sono in mano a lui...Kuba: TSUHO, TIENILO IMPEGNATO! Kuba sta finendo di caricare il fucile, Tsuho estrae la spada e si scaglia verso il Varyag e...Tsuho: AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH! CITAZIONE
Skill: Forward Strike Il guerriero si potenzia per proiettarsi in avanti e compiere un attacco fisico potenziato con la propria arma pesante assieme a uno spostamento rettilineo di 5 metri. Ignora totalmente le immunità di protezioni e armature leggere. Applica CRIPPLE. Colpisce tutti i bersagli in linea retta per il tragitto percorso.
Il suono di ossa spezzate, e Tsuho lancia un urlo di dolore, cadendo sulle ginocchia. Un istante dopo, lo schiavo gli trafigge i polmoni con la lama. Emana il suo ultimo respiro ad appena un metro da me. Gli ultimi ospiti rimasti vivi corrono verso l'uscita e il Varyag alza la spada... Kuba é in quella direzione, ha il fucile carico ma... stupidi idioti! -BANG!!!!!!!!!!!- SWOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSSSHHHHH Uno sparo, e subito dopo un'ondata devastante travolge gli ultimi superstiti. Il suono mi fa chiudere gli occhi per un istante, non so cos'é successo... Li riapro e... oh no. Kuba giace a terra. Lo schiavo, ancora in piedi, mi osserva, illeso. Se quegli idioti non avessero attirato l'attenzione, Kuba avrebbe potuto avvicinarsi e andare a segno...Nell'arena, la bestia continua a caricare la gabbia d'acciaio, sformandola sempre di piú a ogni impatto. Siamo rimasti solo io, lo schiavo, e la bestia. Mi accovaccio e raccolgo la spada di Tsuho per colpirlo alle spalle, é la mia ultima chance, lancio un colpo alto mirando al collo. -CLANG!- E' un istante, perdo la spada e un calcio mi butta a terra. La mia fortuna... la mia fortuna mi ha abbandonato. Ho costruito tutto questo, in cosí tanti anni... avevo lo spettacolo piú ammirato di Aldaresia! Il mio immortale, invincibile e inarrestabile. Avversari impossibili, e sempre piú enhancer. Ho alzato le dosi, per renderlo ancora piú forte. Fino ad oggi, che doveva essere l'ultimo giorno. Gli abbiamo dato una dose minima. La grande caduta dell'immortale, proprio mentre tutti scommettevano a favore. Che colpo di scena... e quanti gold! Sembra che, in qualche modo, io sia riuscito a orchestrare il mio suicidio. Panico. Di istinto, inizio a correre verso l'uscita, ma qualcosa di metallico mi colpisce uno stinco, e cado a terra, la mia mente pervasa da un dolore pungente. Perdo quasi conoscenza. La gamba destra non risponde piú. Continuo, strisciando a terra con le braccia e la gamba sana, cercando di sopportare il dolore, devo andarmene da qui.Einar: "Piccolo verme, che fine squallida." Sento rumori ferrosi dietro di me, come se grossi pezzi di metallo cadessero a terra.Einar: "Ti ucciderei, ma Hel mi ha chiesto l'anima di un guerriero. Devi morire per ultimo, in gloriosa battaglia." Un suono improvviso mi spaventa, chiudo gli occhi e quando li riapro vedo una spada davanti a me. La Zweihander pregiata che gli abbiamo dato. Allungo istintivamente il braccio per prenderla. L'impugnatura é ancora calda. Provo a sollevarla, forse posso... -CRACK-Yasunaga: Aggghhhhhhhhhh!!!!!! Lo schiavo ha pestato il mio braccio destro, non riesco neanche piú a pensare dal dolore.aroehouhoaueroguseghghhhhgfffffffffffffff... Il Varyag si allontana, forse andando dove mi trovavo prima, non so cosa stia facendo. Provo a sollevare la spada col braccio sinistro, ma é estremamente pesante. Mi resta solo un braccio e una gamba, ma forse posso difendermi... no, il dolore é troppo forte. Mi appiattisco al suolo, prendendo respiri profondi e cercando di sopportare il dolore. Non riesco. Preferirei morire.Yasunaga: Uccidimi... uccidimi... Sento dei suoni, come di tessuto che viene sfregato. Il guerriero mi ignora. Sento i suoi passi, si sta avvicinando.-DANGGGGGGGGG- Sento la bestia che continua a caricare la gabbia, facendo vibrare l'acciaio ogni volta. Vedo i piedi del guerriero di fianco a me.Yasunaga: Uccidimi... uccidimi... Mi sputa addosso, e senza dire una parola, cammina verso l'uscita.-DANGGGGGGGGG- Nella gabbia, l'animale continua a caricare. Ancora. E ancora. E ancora. Il dolore non si interrompe neanche per un istante. Stupida bestia, vieni qui e facciamola finita! Il guerriero raggiunge la porta d'uscita. Alzo la testa per osservarlo un'ultima volta. Indossa i vestiti di Tsuho, ricoperti di sangue. Ha preso anche la spada di Tsuho. Non durerá per molto. Volto la testa verso la gabbia, a fatica. La bestia, furiosa, continua a caricare, e finalmente, apre la gabbia completamente, liberandosi. Alza la testa, e mi osserva, sbuffando. Con le ultime forze, volto la testa per non vedere. Sento il terreno vibrare, come se un terremoto venisse a prendermi. Sulle gradinate, una donna dai lineamenti grotteschi sorride.