[AUTOGESTITA] Lántiān vs Vanguard

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  1. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    SCALO A FLORENTIA
    M55YyTB
    Lántiān, cosí si chiamava l'imbarcazione, almeno a sentire Ezichi.

    La ragazza e il guerriero sono rimasti ad Alastea. Einar é steso sul ponte della Lántiān, sdraiato con le mani dietro alla testa a osservare il cielo.

    Il piccolo gruppo di avventurieri con cui aveva condiviso il silenzioso viaggio é sceso a Florentia, e non si é fatto piú vedere. Forse nel resto del viaggio sará da solo?

    In lontananza, tra i rumori del porto, sente una voce maschile chiamare qualcuno "bambolina".

    Ma che...?

    Si alza e si sposta per guardare verso il porto, per notare uno strano individuo che indossa un enorme cappello nero, una giacca e altri indumenti che non ha mai visto prima. Era persino piú eccentrico della nobilitá deviata di Aethernia.

    Torna a sdraiarsi, godendosi il sole di quella giornata di tarda primavera.

    Ci sono poche persone sull'imbarcazione, buona parte dei monaci sono scesi a Florentia, forse per fare provviste.
    Quei pochi rimasti, meditano in cerchio vicino all'albero maestro.

    Einar: Niethlung...

    Non si é mai sentito cosí impaziente. Ogni minuto dura una eternitá.
    Qualche flashback dei seni di Ezichi gli occupa la mente, ma cerca di scacciarli.

    Dharmuid...

    La sua bella di un tempo sará ancora viva? Sará con un altro Varyag?

    Muoviamoci!!!

    L'impazienza peggiora soltanto pensando a lei.
    Poi, una interruzione lo distrae.

    Uno strano individuo che, in qualche modo, gli ricordava lo scimpanzé che aveva visto a Sumadea, lo approccia.

    Karma: Hey, tu devi essere un Varyag! Piacere, io sono Karma!

    Con un sorriso, gli tende una mano per stringerla, e aspetta qualche istante, perché Einar non gli risponde immediatamente.

    Einar: Eh? Oh... piacere mio. E... Einar.

    Per un momento si era domandato: puó fidarsi di dare il suo nome? E' il primo sconosciuto che incontra da quando si é liberato.
    Ma osservando il volto di Karma, era chiaro che non era un imperiale, almeno per quanto ne sapeva. I lineamenti non avevano niente a che fare con quelli dei Kameyamani, o delle genti di Aethernia. Karma era forse del sud, a occhio.

    Karma: Torni in patria, eh? Non sono mai stato a Niethlung, ma ho sentito che é incredibile!

    Aveva una certa innocenza, quel guerriero. Perché senz'altro era un guerriero come lui, a giudicare dalla corporatura.
    Sarebbero andati d'accordo, senza dubbio.

    Einar: Non hai la minima idea!
     
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  2. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    VARYAG
    M55YyTB
    Per piú di un'ora, Einar si ritrova a parlare della Niethlung dei tempi perduti. Una Niethlung belligerante, piena di conflitto, che fu forzata ad affrontare l'Impero, e sopravvalutandosi finí schiacciata in una sconfitta atroce.

    Einar: Li avevamo schiacciati in mare... un colpo finale, pensavamo...

    Karma continua ad ascoltare in silenzio, come ha fatto dal principio, con occhi interessati.

    Einar: Che disfatta, probabilmente la peggiore nella storia del mio popolo. Hanno giocato con le nostre formazioni come fosse niente. Non avevamo idea di cosa stavamo andando incontro. Quei generali... non c'era paragone. D'altro canto se non avessimo attaccato immediatamente, forse le cose non sarebbero andate molto diversamente.

    Karma: Come sei sopravvissuto?

    Einar si blocca per un istante. Puó svelare gli anni di prigionia, la fuga? Puó inventare una bugia? Decide di guadagnare tempo partendo dall'inizio.
    Prende un respiro profondo e una postura leggermente sconfitta, le spalle cadenti in avanti.

    Einar: Ho dato la resa, insieme a molti altri. Abbiamo combattuto fino allo stremo, abbiamo visto cosí tanti cadere... Garrion urló "RESA! RESA! CI ARRENDIAMO!". Pochi altri presero la stessa decisione. Garrion era il condottiero del mio gruppo. Dovemmo rispettare la sua decisione di abbandonare il combattimento, e accettare il disonore di uscire vivi dalla battaglia.

    Karma: Sopravvivere é disonorevole?

    Einar: In generale si. La morte in battaglia é l'onore supremo. Il miglior modo per entrare nell'aldilá.

    Cala il silenzio per qualche istante. Einar si lascia sfuggire un sorriso arrogante.

    Einar: Non si sopravvive facilmente ad una schermaglia con i Varyag. Raramente ci ritiriamo. Non importa se hai piú soldati di noi. Il doppio, il triplo. Combattiamo fino alla morte, e i nostri nemici lo sanno. Sanno che, prima o poi, saranno loro in prima fila. Vedono i loro compagni, davanti, smembrati in pezzi dalle nostre Zweihänder.

    Karma: E al contrario di voi, la morte in battaglia non porta nell'aldilá...

    Einar: Esatto. Si sparge il panico, e la diserzione si sparge a macchia d'olio. Persino l'impero ha faticato a trovare un metodo per affrontarci.

    Karma: ???

    Einar: Hanno imparato a ruotare le fila. La prima fila combatte per poco. Un imperiale deve solo fare la sua parte, poi si ritira. I soldati nel retro fanno spazio a quelli davanti, che scompaiono arretrando nella formazione. E ti ritrovi, ogni minuto, a combattere una fila di nemici freschi. Abbiamo provato a fare lo stesso, ma i nostri guerrieri non apprezzano essere tolti dalla battaglia.

    Karma: I Varyag... amano il combattimento?

    Einar si ferma a pensarci per qualche istante.

    Einar: ...mmmmh. No. Molti di noi amano la terra. Hanno la loro famiglia, coltivano i campi. Molti amano navigare. Solo alcuni di noi amano il combattimento, e legano il proprio destino al dio della guerra, seguendo il sogno di una onorevole morte in battaglia.

    Karma: E tu?

    Si ferma a pensarci.

    Einar: Io... ho perso la mia opportunitá. Vivró la mia vita in disonore. Sono andati i tempi in cui si poteva sconfiggere l'Impero, lo vedo chiaramente.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 15:38
     
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  3. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    UNA NUOVA PROSPETTIVA
    M55YyTB
    Karma gli da una pacca sulla spalla come a spingerlo via, e spalanca gli occhi, alza le sopracciglia, con espressione stupita e in un certo senso incoraggiante.

    Karma: Non arrenderti cosí! Sei ancora un Varyag, lo vedo chiaramente! Puoi trovare onore in qualcos'altro! Puoi ancora trovare una causa a cui dedicare la tua vita!

    Einar si ferma a pensarci. Quale causa? Come poteva servire la patria, lui, un guerriero, ora che Niethlung non era altro che una sorta di stato vassallo?
    Fece una faccia di disgusto.

    Einar: Vuoi dire che dovrei servire gli Imperiali?

    Karma pone le mani avanti, capendo il qui-pro-quo.

    Karma: No no no no! Voglio dire che... il mondo é incredibilmente ampio. Ci sono reami, oltre i confini delle terre esplorate, ci sono piccoli villaggi popolati da persone incredibili. C'é cosí tanto da esplorare, cosí tanto da vedere. Io l'ho visto.

    Einar: Non mi interessa il resto del mondo. La mia casa é a Niethlung... e non posso servirla. Abbiamo perso anni fa, e non ci riprenderemo mai piú.

    Karma: Pensaci! Cosí tanti hanno bisogno di un guerriero che li protegga con il suo onore! La tua spada puó servire uno scopo nobile.
    Einar tace, segue un lungo silenzio, riempito solo dalle onde del mare. I monaci attorno a loro meditano, Einar se ne ricorda solo ora, hanno ascoltato la loro intera conversazione. O forse no? Non é sicuro di cosa sia la meditazione.

    Einar: Ora che ci penso... c'é una persona che ho protetto di recente. E' stato un piacere servirla.

    Karma: Non arrenderti alla "sconfitta". Tutto é temporaneo. I confini cambiano, le nazioni nascono e muoiono! L'impero potrebbe cambiare. O anche sfaldarsi. Non arrenderti, Varyag.

    Quell'ultima parola gli da un colpo al cuore. Era la prima volta che pensa alla propria cultura in modo... piú ampio.
    Puó essere un Varyag fuori da Niethlung. Puó essere un Varyag servendo qualcun altro che avesse bisogno del suo onore.
    Non aveva mai avuto questa scelta da quando era nato, c'era sempre e solo stata Niethlung e mai avrebbe immaginato di abbandonarla.

    D'altro canto, deve comunque vedere la sua patria con i propri occhi. Cosa é rimasto, come si poteva reintegrare nella societá.

    Pone una mano sulla spalla di Karma.

    Einar: Grazie, Karma. Non dimenticheró le tue parole. Ma ho bisogno di pensarci. Cambiamo argomento, dimmi di Arcadia.



    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 15:39
     
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  4. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    ARCADIA
    M55YyTB
    Un paio d'ore di viaggio, il sole comincia a calare, e stanno ancora chiacchierando amichevolmente.

    Le tradizioni di arcadia sembrano colpire Einar in modo positivo: ha sempre avuto un certo rispetto per la natura e non ha mai ucciso un animale a meno che fosse davvero necessario, per sopravvivenza. Nemmeno quando si trattava di difesa, aveva ucciso un animale.

    Ad eccezione di quei demoni infernali che aveva incontrato di recente. C'era una differenza tra fauna naturale e bestie disgustose come quelle.

    Forse un vero zoologo avrebbe avuto da ridire, forse quelle bestie erano anch'esse fauna naturale, solo di un'altra zona del mondo. Einar non l'avrebbe mai saputo, ai suoi occhi erano aberrazioni.

    Einar: Comunicano... con gli animali?

    La nozione lo prende alla sprovvista. Ha sempre ammirato la natura, ma comunicare con essa? Un concetto estremamente interessante. Cosa potevano avere da raccontare, gli animali? Quali storie avevano visto con i propri occhi? E usarli nel contesto di una guerra??? Tracciare gli spostamenti di qualsiasi truppa, basta comunicare con un qualsiasi uccello, anche uno banale...

    Karma: Oh, lo fanno in tanti. Hanno un compagno per la vita.

    Einar: Come... com'é possibile?

    Karma: Saresti stupito da quanta intelligenza sia presente in madre natura. Nulla a che fare con l'"addestramento" dei cavalli da battaglia imperiali. Queste sono creature che agiscono di propria volontá, in simbiosi.

    Einar: Wow...

    Pensa immediatamente a quanto sarebbe incredibile combattere sul campo accompagnato da un enorme lupo silvano, oh, glorioso.

    Einar: Sumadea, Arcadia... capisco perché ti piace esplorare il mondo, Arcadiano.

    Karma: Oh, cominció tutto con Yang-Shi.

    Einar: Yang Shi?



    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:18
     
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  5. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    L'OMBRA DEL MALE
    M55YyTB
    Karma gli racconta di un'entitá mostruosa, che aveva affrontato in un monastero qualche anno prima.

    Einar é completamente incredulo alla storia, non fosse per il fatto che ha vissuto storie vagamente simili.
    Ma niente di cosí terrificante. Persino la sconfitta con l'Impero non era stata cosí spaventosa. Erano uomini contro uomini, era uno scontro... ad armi pari.

    Einar: Wow. Mai nella mia vita ho incontrato un nemico del genere.

    Karma: Posso dire lo stesso! Non é stata una bella esperienza.

    Con la coda dell'occhio, Einar sembra notare qualcosa all'orizzonte. Si alza e si avvicina al bordo dell'imbarcazione, indicando col braccio destro. Karma guarda nella direzione, ma i monaci sembrano ignorarli.

    Einar: Karma, hai occhi buoni?

    Karma: Quanto i tuoi...

    Non riescono a distinguere bene, ma sembra un vascello di una certa dimensione. Si avvicina ad una velocitá sproporzionata per una nave cosí grossa.

    Einar: Una nave di quella stazza, non dovrebbe essere cosí veloce.

    Si avvicina sempre piú, notano che in prua l'acqua sembra schizzare violentemente, come se la nave andasse cosí rapida da spostare il mare stesso.

    Karma: Imperiali?

    Einar: Pirati.

    Conosce la prassi. Si avvicinano, puntando la loro imbarcazione con una velocitá spropositata. Hanno un enorme sperone in prua a cui la Lántiān non ha nessuna possibilitá di sopravvivere.

    Einar: Dobbiamo fare qualcosa, subito!

    Si guarda intorno, cercando di pensare rapidamente. Merda! Non conosce questa imbarcazione, avrebbe dovuto studiarla mentre navigavano, invece di chiacchierare con quello straniero.

    Dalle dimensioni, non c'é neanche speranza in caso di abbordaggio, una nave simile ospita almeno un centinaio. Loro cos'hanno? Dieci, quindici... diciotto monaci. Probabilmente non addestrati nell'arte del combattimento.

    Einar: Serve davvero un intervento divino... Lántiān, l'inaffondabile...

    Karma sembra anche lui guardare intorno a sé per cercare di trovare una soluzione.
    Si avvicina a un monaco e cerca di smuovergli le spalle: possibile che non li abbiano sentiti?

    Il monaco non risponde, tiene gli occhi chiusi e si lascia agitare come un sacco di patate, riportandosi a una postura composta quando Karma lo lascia stare. Il guerriero prova a fare lo stesso su altri due monaci, ma niente da fare.

    Karma: Sono tutti in meditazione! Dobbiamo cavarcela da soli, Einar!





    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:33
     
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  6. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    LANTIAN, L'INAFFONDABILE
    M55YyTB
    Le cose peggiorano. Karma e Einar sentono un fischio, a cui Karma non sembra rispondere particolarmente, ma Einar si butta su di lui, portando entrambi a terra.

    Karma: Che fai? Combatti con me?

    Einar punta il dito verso l'albero maestro, appena a un metro da loro. Ad altezza uomo, probabilmente dove stava la testa di Karma pochi secondi fa, sta conficcata una freccia, abbondantemente affondata nel legno.

    Altri tre fischi. Fii fii fiiiiiiiiiiiiiiiiiii....

    Karma muove le braccia in un movimento complesso ma elegante, e una parete di roccia si alza davanti a loro, incassando tre freccie, per poi sgretolarsi.

    Karma: E adesso cos...

    Dalla distanza, una piccola palla luminosa decolla dalla misteriosa nave, e si alza sempre piú, diventanto piú grande. Comincia a scendere, diretta verso la Lántiān.

    Einar: Cominciano le danze...

    La palla di fuoco sta per schiantarsi sull'imbarcazione, Einar sta giá cercando con gli occhi un secchio per spegnere l'incendio. Avranno qualcosa per pulire il ponte, da qualche parte! Si lancia in corsa per scendere sottocoperta.

    Osserva appena sotto le scale e trova subito un secchio di dimensioni decenti. Ormai dovrebbe essere atterrata la palla di fuoco, manca solo qualche istante. Eppure niente.

    Sale le scale, esce, e non vede altro che mille schizzi d'acqua cadere dal cielo. Guarda Karma, l'unico altro "umano" con cui parlare.

    Einar: Ma cos?

    Karma osserva il cerchio di monaci e scoppia in una risata.

    Karma: Hahahaha! Lántiān, l'inaffondabile!

    Fiiii, fiii, fiiii! Altre frecce scagliate, questa volta verso i monaci, raggiungono l'imbarcazione, ma si schiantano in un'altra parete di terra.

    TAC - TAC - TAC -TOC - TAC!

    Einar accenna un mezzo sorriso, forse hanno una chance. Osserva il cerchio dei monaci, al centro una palla d'acqua sta roteando, diventando sempre piú grande, e si lancia in volo verso i loro inseguitori. Esplode a mezz'aria, schiantandosi contro un'altra palla di fuoco.

    La nave che li insegue é ora molto piú vicina, tanto che puó osservare un paio di figure in prua, arcieri, che preparano un'altra scoccata, e un individuo incappucciato, con un mantello che si agita nel vento.

    I monaci uniscono le mani e cominciano a illuminarsi di un'energia intensa. Improvvisamente, un vento micidiale si alza, travolgendo la Lántiān tanto da abbassare la prua in avanti. Prendono velocitá e il vento é talmente forte, lo spinge in avanti verso la prua. Il ponte, ora bagnato, é scivoloso, Einar cade e perde il controllo. Sta per scivolare fuori bordo.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:19
     
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  7. Mike Portnoyz
     
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    VANGUARD, LA FIAMMA DEI MARI
    M55YyTB
    Porta le mani al fodero, estrae lo spadone, e con un colpo di addominali si gira cosí da essere a pancia in giú. Con un colpo energico, pianta lo spadone davanti a sé, mentre scivola all'indietro verso il mare, e come un gatto che si aggrappa con gli artigli, rallenta lentamente, fino a fermarsi. Poi pianta la spada nel pavimento, creandosi un appoggio stabile.

    La nave comincia a ballare su e giú, a causa di quel primo colpo di vento che l'ha fatta accelerare cosí tanto.

    Guarda verso l'orizzonte e nota che i suoi inseguitori sono ora fuori rotta, e devono correggere, visto che la Lántiān si é spostata cosí improvvisamente.
    Realizza anche che il vento non sará cosí piú a favore dei loro inseguitori, i monaci stanno dirigendo la nave contro vento apposta, eppure hanno in qualche modo generato il proprio vento. Geniale. Strizza gli occhi per osservare meglio i loro inseguitori.

    Einar: Oh no...

    E' difficile per un Varyag provare paura, ma quella nave... se la ricorda.

    Einar: La Vanguard. Oh no. Oh no no no. Oh per gli dei no...

    Karma un po' sorpreso si chiede per un istante cosa possa turbare un Varyag cosí tanto.

    Einar: Il capitano di quella nave... Hawkins. L'unico umano che mi ricorda... l'ombra del male di cui mi parlavi prima.

    Puramente in mogano, la Vanguard era una ex-nave ammiraglia di una nazione finita decenni fa, rubata da un pirata molto ambizioso.
    Da allora, come la Lántiān, non era mai stata affondata né da Varyag, né da imperiali.

    Si ricorda ancora quando, sulla sua Drakkhar, incontró la Vanguard. Stoltamente, abbordarono la Vanguard, credendo di poter gestire una nave di stazza superiore. E quasi c'erano riusciti, avevano sconfitto la ciurma con facilitá, ma il capitano... il capitano era qualcosa di innaturale.

    Ogni attacco sembrava non avere alcun effetto. A un certo punto la ciurma della Vanguard aveva ripreso il vantaggio, grazie al loro capitano che teneva testa a tutti i Varyag, fino a che i Varyag stessi, esausti, tornarono sulla Drakkhar e cercarono di fuggire.

    Se la cavarono solo grazie ad una enorme tempesta. Colpí la sua Drakkhar e la Vanguard ugualmente, e entrambe le scialuppe si erano trovate a gestire una situazione di panico. La tempesta duró due giorni, e una volta finita, le due navi erano state sbattute di qua e di lá, ed avevano perso contatto.

    Einar: Se ci abbordano é finita. La nostra vita é in mano a questi monaci.

    La Vanguard sterza in diagonale, guadagnando terreno e avvicinandosi sempre di piú. Altre frecce in arrivo.

    Karma: Non ho molto chakra, non posso continuare a lungo...


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:34
     
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  8. Mike Portnoyz
     
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    HAWKINS
    M55YyTB
    Danzano, salendo e scendendo in un turbinio d'acqua e di schizzi, mentre la Vanguard li segue, avvicinandosi sempre piú. Quattro palle di fuoco decollano verso di loro. I monaci uniscono le mani una seconda volta, illuminandosi di una luce bluastra, e una enorme onda anomala si alza da ogni direzione, avvolgendo la Lántiān come una sfera.
    Einar si prepara al peggio, aspettandosi di affondare immediatamente.

    Einar: Per gli dei.

    Le palle di fuoco rimbalzano sulla sua superficie andandosi a schiantare nell'oceano, lasciando un piccolo alone di vapore.

    La nave perde velocitá per un istante, l'acqua li ha isolati dal vento. L'"onda" si abbassa rapidamente lasciando la nave libera di essere sospinta di nuovo dai venti. La Vanguard non sta piú guadagnando terreno, sembra che le due imbarcazioni procedano a pari velocitá.

    Sulla prua della Vanguard, Einar lo vede. Baffi, testa pelata, muscoli sproporzionati. Hawkins. Incrociano gli occhi, ha un sorriso entusiasmato, pronto per la battaglia.
    Non osa immaginare cosa potrebbe succedere ai monaci, se Hawkins riuscisse a salire a bordo.

    Einar: Polpette.

    Karma: Eh?

    Einar: No, no, niente...

    Ed é lí che lo vede, Hawkins si butta dalla sua nave. E atterra, sull'acqua. Atterra. E comincia a correre. Molto velocemente.

    Einar, Karma: COSA????????

    Einar non ha nulla per fermare l'orribile, atroce futuro che li attende. Hawkins si avvicina sempre piú, correndo a gambe lanciate... sul mare.

    Karma: Ora capisco cosa intendi, Varyag! Provo a fermarlo!

    Karma corre verso la poppa della Lantian, seguito da Einar, curioso di vedere cosa puó fare l'arcadiano.

    Giusto sulla poppa, una piccola sfera di roccia si materializza, crescendo e diventando sempre piú grande, diventando infine un enorme masso.
    Sente il suono del legno spezzarsi sotto il peso della roccia, la nave non reggerá a lungo. Poi, con un gesto come di un forte pugno in avanti, Karma lancia l'enorme sfera verso Hawkins.

    Questo sembra cercare di cambiare direzione, ma forse correre sull'acqua non é cosí facile. Il masso lo prende in pieno, in una botta che ucciderebbe qualunque essere umano. Einar non si illude, ma é compiaciuto di vedere che Hawkins ha perso molto terreno.

    Come si aspettava, nota la sfera affondare nell'acqua, e in un momento di orrore vede Hawkins che cerca di afferrarla, ma non fa in tempo.

    Einar: Non so se hai visto, ma ha cercato di fare presa sul tuo masso. Credo sia abbastanza forte da poterlo lanciare.

    Karma lo guarda con occhi preoccupati.

    Karma: Ah.

    Vedono hawkins nuotare dando un paio di bracciate, poi posa le mani sull'acqua e fa leva come per tirarsi fuori. Emerge, e riprende a correre verso la Lántiān.

    Einar: Quanto chakra ti rimane?

    Karma comincia a creare un'altra sfera di roccia, ma esce solo un sasso.

    Karma: Questo.

    Uno sciame di frecce si alza in volo dalla Vanguard.



    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:49
     
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  9. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    HAWKINS
    M55YyTB
    Fanno appena in tempo a raggiungere l'albero maestro e ripararsi dietro ad esso, stretti e attaccati l'uno all'altro in un abbraccio poco comfortevole e sbadato. Una schiera di frecce atterra sul ponte della nave, trafiggendo due dei monaci al petto. Sanguinano, ma continuano a meditare.

    Einar accorre a cercare di soccorrerli, spezza una delle frecce e rimuove entrambe le parti dal petto del monaco, che caccia un paio di urla di dolore, poi torna in silenzio.

    Einar: Wow...

    Il Varyag é impressionato dalla sopportazione del dolore dei monaci. Si ricorda l'unica volta in cui ha vissuto una situazione simile, la ferita é stata incredibilmente dolorosa per giorni. Il monaco resta lí a meditare, impassibile.

    Ripete la stessa operazione su un altro dei monaci, e nota che entrambi cominciano a rigenerare le ferite rapidamente, avvolti da un alone bluastro.

    Volta lo sguardo e nota di nuovo, Hawkins, davvero vicino. Riesce quasi a distinguere i lineamenti del capitano.

    Einar: Karma, hai niente? Armi da lancio, pesi?

    Karma, che sta tirando il piccolo sasso, non gli risponde, ma estrae una piccola pergamena che lancia verso Hawkins.

    La pergamena svolazza in aria, mentre Hawkins gli corre incontro, e finisce per esplodergli in volton.

    Einar nota Hawkins passarsi la mano sulla faccia come a cercare di pulirsi, non affatto infastidito.

    Karma: Questo lo tengo per occasioni speciali...

    Non riesce a vedere cosa Karma abbia lanciato questa volta, ma una enorme luce inonda l'intero mare per un istante.
    Einar stesso non vede nulla per una decina di secondi, ma quando riapre gli occhi scopre che Hawkins sta di nuovo nuotando, molto piú distante da loro, e si sta sollevando di nuovo per uscire dall'acqua e tornare a "correrci" sopra.

    Questa volta, una fiamma lo avvolge completamente. Si lancia in una corsa spietata, almeno tre volte piú veloce di prima.

    I monaci uniscono le mani, un'altra volta.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 16:58
     
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  10. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da: [AUTOGESTITA] I monaci di Alastea

    LA FINE DI HAWKINS
    M55YyTB
    Questa volta bastano pochi istanti, Hawkins é giá troppo vicino.
    Non ha idea di cosa possano avere in serbo i monaci, che li possa salvare a questo punto. Un'ondata anomala? Probabilmente la salterebbe. Una ventata? Non avrebbe alcun effetto.

    Sotto ai piedi, gli sembra di sentire come una vibrazione molto sottile che gli fa tremare le gambe.

    IIIIIIIIIIUUUUUUUU!!!

    Un verso strano, che gli ricorda le balene dei mari di Hardbakke, eccheggia profondo nelle acque. Vede una enorme ombra allargarsi, sott'acqua, poco a sinistra della Lántiān, che ancora sfreccia grazie ai forti venti evocati dai monaci.

    Stanno passando sopra a una bestia marina dalle dimensioni sproporzionate. L'ombra si allarga sempre piú, la vede, sta per emergere. Hawkins continua a correre, spicca un salto verso di loro, poi scompare, coperto da una enorme creatura bluastra, con piccolissimi occhi neri.

    FzgOf6p

    La creatura esce dagli abissi e fa un enorme salto, a bocca aperta, ingoiando il capitano, per poi abbattersi sull'oceano atterrando di pancia, scatenando due onde anomale ai lati che vanno a sommergere sia la Vanguard che la Lántiān.

    Einar, ormai di riflesso, pianta la spada nella nave e si aggrappa con tutte le forze che ha, la forza dell'acqua lo spinge spietata, sente che qualcuno si é aggrappato a lui e gli sta rendendo molto difficile tenere duro, finché delle rocce non cementano la sua mano alla spada, e la spada alla nave. Karma.

    Passa l'ondata, la nave continua a ballare, cosí come anche la Vanguard, ora piú distante da loro e in difficoltá. Entrambe le navi danno l'impressione che potrebbero ribaltarsi da un istante all'altro, si inclinano ad angoli spropositati e a malapena restano a galla.

    I monaci in qualche modo sembrano essere incollati al ponte. Qualche pesce si dimena, scivolando e tornando in mare, o restando incastrato negli angoli e nelle anfratte dell'imbarcazione.

    Il mostro marino sparisce all'orizzonte, probabilmente portandosi via Hawkins, ma la Vanguard non molla, seppure gli arcieri hanno smesso di scoccare, forse sbalorditi da quanto hanno visto.



    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 17:08
     
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  11. Mike Portnoyz
     
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    IL RITORNO DI HAWKINS
    M55YyTB
    Forse ce l'hanno fatta. Cala il silenzio, la Vanguard ha perso un sacco di terreno, Hawkins é definitivamente fuori raggio, forse ce la possono fare, se sono vicini alla loro destinazione.

    Einar: Karma, dici che...

    Un enorme boato lo interrompe subito. A sudovest, in lontananza, l'acqua esplode, come se un vulcano acquatico avesse improvvisamente deciso di eruttare nel mezzo dell'oceano. Vede la testa della creatura emergere dall'acqua, per poi ribaltarsi al contrario e affondare nell'acqua.

    Poi una piccola scia d'acqua si forma, dalla lontananza, diretta verso di loro, sempre piú veloce.

    Einar: Karma, hai ragione. Sembra che sia giunto il mio giorno per una morte onorevole.

    Rimuove lo spadone dal ponte della nave e lo impugna accanto a sé, pronto a entrare in battaglia contro un avversario impossibile.
    Hawkins si avvicina rapido, correndo sul mare, disarmato e a petto nudo. L'ha visto in azione, combatte usando solo i pugni, e non gli serve altro. Un uomo che ha sviluppato una forza fisica oltre qualsiasi limite che fosse mai stato immaginato da un essere umano.
    Sempre se essere umano era.

    Qualcosa peró lo fa sorridere.

    Einar: Monaci. Non vi sottovaluteró mai piú.

    La creatura marina sembra riprendersi improvvisamente, forse ritornata dal mondo dei morti. Si contorce, si rigira su sé stessa, e comincia a serpentare verso la Vanguard.

    Einar nota, come si immaginava, Hawkins che fa immediatamente dietrofront andando a difendere il suo vascello. Una nave coma la Vanguard non viene costruita ogni giorno. I monaci hanno finalmente capito qual'é il vero bersaglio da attaccare.

    Ma che gli dei li condannino! Potevano farlo dal principio!

    La bestia si innalza fuori dal mare, e prepara a calarsi sulla Vanguard, per abbatterla col suo mero peso. Un Hawkins si alza in salto e tendendo il pugno in avanti ne colpisce il lungo collo, deviandone il corso. La nave si salva per poco, ma la bestia non si arrende.

    I monaci uniscono le mani di nuovo, e brillano di un colore dorato intenso. La bestia si riprende e comincia ad avvolgersi attorno alla Vanguard come un serpente attorno alla sua piccola preda.

    Un altro pugno, la creatura sembra perdere conoscenza.

    Continua cosí altre tre volte, Einar puó vedere un paio di monaci perdere conoscenza, gli altri sembrano avere tensione sul volto, forse stanno esaurendo le forze.

    Unica cosa positiva, hanno preso molto vantaggio e la Vanguard sta diventando un piccolo puntino all'orizzonte.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 17:17
     
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  12. Mike Portnoyz
     
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    IL PORTO DI NIETHLUNG
    M55YyTB
    Vede nella direzione della Vanguard alzarsi una forte nebbia. La nave che trasporta Einar cambia corso, forse correggendo la rotta dopo l'incontro con la Vanguard. Hanno probabilmente virato verso nordest, stima mentalmente dal poco che si ricorda. Ha ragione, nota che stanno virando verso sudest, trasportati ancora dal forte vento.

    La Vanguard é svanita nella nebbia, e dalla distanza si sentono ancora alcuni lamenti dal mostro marino, un vago eco di un "UIIIIIIII!!!".

    Poi la vede, all'orizzonte. Li riconosce. I mari di Hardbakke.

    Persino uno come Hawkins sa di tenersi alla larga da Niethlung, numerose Drakkhar lo...

    Ci pensa un attimo. Che ci siano ancora le Drakkhar? Che siano state sostituite da navi imperiali?

    Strizza gli occhi e subito riconosce il profilo, cosí familiare, di una imbarcazione che vuol dire...

    Einar: Casa.

    Una lacrima gli scende sul volto. Cosí tanto tempo. Vede i cancelli marini di Niethlung, ergersi nella distanza. La cittá occupa quasi l'intera isola, ancora inespugnabile, come un tempo, intoccata.

    Sembra che non sia cambiato nulla da quanto si ricorda, almeno a occhio. No, non é vero. Le drakkhar... sono molte meno che in passato. Anzi... sono lo stesso esatto numero! Sono le navi mercantili a essere decuplicate. Non ha mai visto cosí tanto traffico poco fuori dalla sua isola.

    Meravigliato, osserva una varietá di vele colorate, mercantili di tutte le forme e tipi. Ricorda il porto di Florentia, dove hanno fatto scalo.

    Il sole splende su un mare azzurro e calmo, dando un'aria quasi tropicale all'isola. Di sicuro un tempo ottimo, comparato alla media annuale a cui é abituato un Varyag. Comincia a togliersi l'armatura, per non bruciare sotto al sole. Karma, meno vestito, sembra piú a suo agio.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 19:50
     
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  13. Mike Portnoyz
     
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    S.D.XKXs5BM


    M55YyTB
    Qualcosa che lo stupisce é lo stato delle mura. Sembrano in perfetto stato, anzi forse quasi migliorate da quanto si ricordava.

    La cittá si erge nei suoi colori rossastri, circondata da piccole proturberanze di roccia sparse qui e lí nel mare. Si stanno avvicinando all'ormeggio secondario, che da su una enorme rampa di scale che porta al livello base della cittá, che in realtá é molto elevato rispetto al mare.

    Einar: La rampa di Heimdallr!

    Quanto tempo non la vedeva! Ancora un po' commosso, osserva il via vai di pescherecci, navi mercantili, e Drakkhar che servono l'impero probabilmente, facendo guardia a vascelli pirati come la Vanguard.

    Si ricorda per un istante che fino a poco fa erano inseguiti, ma era bastato avvicinarsi a una cittá controllata dall'Impero per perderli. Almeno un lato positivo.

    Karma: Wow, capisco cosa intendevi, che mura...

    Niethlung é assolutamente impareggiabile a livello di strutture difensive. Nonostante i Varyag siano un popolo aggressivo, per qualche sconosciuto motivo la loro capitale era fortificata oltre l'immaginabile. Giravano leggende che dei giganti avessero aiutato a costruire Niethlung, unica spiegazione possibile per molti.

    Einar si spaventa per un istante, vedendo un monaco passargli vicino. Se li era dimenticati. Sembravano essere tornati alle loro mansioni, come non fosse successo niente. Persino quelli che avevano perso conoscenza vagavano per l'imbarcazione, pulendo macchie di sangue, uno persino stava giá riparando il pavimento, dove Einar aveva piantato la spada.

    Einar: S-scusate, posso pagare, se serve...

    Nessuna risposta. I monaci sono completamente dedicati al silenzio, e continuano la procedura per l'ormeggio senza neanche scambiarsi comandi o indicazioni.

    Agilmente, l'imbarcazione si muove seguendo un arco, per poi dolcemente, e lentamente, approcciare un'ormeggio. Uno dei monaci piú anziani scende con un agile balzo dalla nave, portando con sé una fune, e lega la fune a un robusto palo di legno, mentre un altro monaco getta l'ancora.

    Karma: Sei a casa, Varyag! Che farai ora?

    Einar: C'é un villaggio che devo assolutamente visitare.

    Rapidamente, salgono una lunga scalinata che porta al piano terra. Karma scorge un piccolo locale che offre pranzi con cibo locale, e il suo stomaco sembra rispondere con un sonoro brrrblbrbbrlblbl/

    Karma: Io mi fermo qui. Mangi con me?

    Einar: No... devo andare, davvero. C'é una domanda che mi turba da anni, e la risposta é a portata di mano. Temo che le nostre strade ci dividano

    Karma: Beh... spero di incontrarti di nuovo, Einar. E' stato un piacere.

    48 ore senza allucinazioni, e si era pure fatto un amico. Le cose andavano bene, per il Varyag.

    Strinse la mano energeticamente all'arcadiano, fece un gesto di saluto con la mano, e se ne andó, scomparendo nella folla, camminando per il viale di Meili, la strada principale della cittá.


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 20:08
     
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  14. Mike Portnoyz
     
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    S.D.

    Tre anni, da quando ho lasciato casa. Tre anni da quando ho lasciato Avamfell.
    Ricordo ancora, la mia piccola drakkhar, che speravo di ormeggiare sulle spiaggie di Trondheim.
    Da lí avrei preso il sentiero per Niethlung, per sapere di piú su cos'era successo. O forse sarebbe bastato chiedere ad Avamfell.

    Invece sono naufragata ad Louyhong. E da allora non sono piú tornata.
    So giá che fine hanno fatto. Almeno credo. Ho paura di scoprire la veritá.

    Quando i Saga attaccarono la flotta di Kameyama... lo so, ora, che successe. L'incredibile vittoria, schiacciante.
    E poi, la disfatta.

    Padre, madre. Einar. Preferisco immaginare che, in qualche modo, siate sopravvissuti. Qualcuno dev'essere sopravvissuto.
    E gli dei vi porteranno da me, un giorno. Vivo con questa speranza, che mi illumina le giornate e da un senso al mio domani.

    Il vecchio se n'é andato per sempre, ma alcuni di voi camminano ancora su questa terra. Ovunque voi siate.

    Tre anni da quando ho lasciato casa. Sono ancora piena di speranza, non voglio mollare. Un giorno vi incontreró.
    Giuro che fino ad allora, faró il mio meglio per restar viva, per quanto sia difficile.

    Dharmuid: Kramaaaaa! Vieni piccolo! Andiamo, su!

    Una ragazza bionda, vestita in armatura di cuoio, cammina per le foreste di Ephiora, bloccata in un limbo da cui non sa come uscire.
    Un enorme animale si avvicina a lei con passi talmente pesanti da far vibrare l'intera zona. TUM TUM TUM TUM TUM TUM!

    L'animale si ferma a pochi centimetri da lei, quasi travolgendola, e si ferma per farsi dare due carezze.

    Dharmuid: Bravo...

    Con pazienza, lega delle rudimentali funi alla schiena dell'animale, legando poi alle funi una sorta di sacco di tela particolarmente deperito, pieno di piccoli oggetti, erbe, noci, semi e alcune altre cose.
    Per la prima volta in mesi, si dirige verso nord.

    Dharmuid: Sono pronta...


    Edited by Mike Portnoyz - 13/5/2018, 20:27
     
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    Finalmente riappare la Vanguard *_* Devo dire che mi aspettavo uno scontro totalmente diverso e mi ero perfino dimenticato di Hawkins (che a quanto pare è riuscito ad impadronirsi della nave alla fine :D ); bello il colpo di scena finale, non credevo che Saga fosse la ragazza di Einar.

    CITAZIONE
    Scrittura 2 - Stile pulito e scorrevole, pochi caratteri, ma ben utilizzati.
    Interpretazione 2 - Bene all'inizio, ti perdi un poco durante il combattimento con Hawkins, ma Einar è sempre presente; purtroppo il tuo stile essenziale non ti favorisce molto in questo campo.
    Strategia 0 - Niente combat.
    Bonus Lunghezza 1 - Meritato.
    Ambientazione 1 - Mi è piaciuto come hai gestito lo scontro navale, sebbene non sia molto pratico scendere dalla propria imbarcazione per correre dietro ad una barchetta decisamente più veloce, ma immagino che Hawkins abbia qualche potere nascosto di cui non siamo ancora a conoscenza; buona anche la descrizione (anche se solo a tratti) di Niethlung: hai creato una scena decisamente coinvolti.

    Totale: 2 (base) + 6 (valutazione) = 8 exp + 100 Gold.

    Valutatore: 1 exp + 100 Gold.
     
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