[AUTOGESTITA] Memorie Varyag

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    Prosegue da: [AUTOGESTITA] Home. Home is gone.

    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Eccolo di nuovo, a bordo della Lántiān, una nave sacra che non era stata affondata da dodici lustri.

    Era riuscito a malapena a passare per la madrepatria, Niethlung, per poche ore. Un tocca e fuggi. Poco piú di un'ora per cavalcare verso casa e scoprire che non era rimasto nessuno.

    I guerrieri non erano mai tornati, e se erano tornati avevano deciso di non restare. Come anche Einar aveva deciso. Quel posto gli dava solo dolore.

    Era passato per Avamfell, dove la sua ragazza, la bionda, risiedeva in passato. Niente anche lí. Era tornato giusto in tempo per trovare un Varyag anziano, forse un ex guerriero, derubato da tre imperiali.

    Li aveva massacrati senza pietá, ma un'altra pattuglia di imperiali l'aveva costretto a cavalcare verso Bentus.
    Si era poi dileguato nel percorso montano che collegava Trondheim a Bentus, che gli Imperiali non conoscevano.

    Finalmente arrivato a Bentus, non aveva avuto altra scelta che ritornare a bordo della Lántiān, in fretta e furia e... fingersi uno dei monaci.

    Credevo di essere un tipo silenzioso, e invece...

    Non sapeva che fare. Gli avventurieri avevano chiacchierato amichevolmente tra di loro per tutto il tragitto, ma Einar, ormai in silenzio da tre ore, non ce la faceva piú. Era strano non poter parlare, non per propria scelta.

    Tuttavia non se la sentiva di rompere il silenzio. Continuó nelle sue "mansioni", sentendosi anche forse in qualche modo utile. Era da molto che non aiutava a bordo di un vascello. Anche quella era una parte importante del navigare.
    I monaci sembravano non avere problemi con lui. Avrebbero avuto problemi se avesse cominciato a parlare? Era sacrilegio rubare le tuniche di qualcun altro?

    Stanco e annoiato, quando si trovó senza piú nulla da fare, decise di scendere sottocoperta, e cercare un letto.
    Inutile a dirsi, i monaci non avevano niente di comodo a bordo. Dopo aver cercato qua e la, trovó una coperta e la stese sul pavimento piegata in due, per poi stenderci sopra, e rilassarsi.

    Era ancora deprivato del sonno dal giorno precedente, quando aveva passato la notte nella sua casa d'infanzia.
    Senza accorgersene, si addormentó immediatamente, perdendosi in sogni di battaglie e divinitá Varyag.

    Lo rinnegavano, e lui si sentiva sempre piú in colpa per il disonore, mentre i suoi vecchi compagni di battaglia lo schernivano, ridendo a crepacuore e sputandogli addosso con disgusto.

    Si sveglió dopo qualche ora. La nave era ferma, e udiva di nuovo i rumori della cittá. Ma quale cittá?


    Edited by Mike Portnoyz - 16/5/2018, 03:40
     
    Top
    .
  2. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Florentia. Altilantia, per essere precisi. Lasció lo spadone sottocoperta, nascosto bene tra un mucchio di coperte, e uscí all'aria aperta.

    Vide gli avventurieri scomparire tra le strade del porto, che dava su un mercato fiorente quanto particolare. I monaci stavano giusto ora legando la nave agli ormeggi, voleva dire che aveva un paio d'ore per fare una camminata, sgranchire le gambe e rilassarsi.

    Pochi minuto e si ritrovó nel cuore della cittá, era una cittá di dimensioni piuttosto modeste ma ospitava una ricchezza indicibile.
    Probabilmente era comparabile a Bentus, se non forse anche piú ricca.

    Sentí un boato improvviso scatenarsi da poco distante, come di un centinaio di persone che urlano allo stesso momento.

    Si avvicinó a una struttura circolare, con un anello sul perimetro che la copriva con pelli d'animale.

    Un'arena?

    Disarmato e vestito da monaco, si avvicinó all'ingresso e diede un'occhiata all'interno. Due guerrieri combattevano sull'arena sabbiosa, spada contro spada, nel clangore delle armi.

    Varcó l'ingresso e osservó attorno a sé. C'erano davvero un centinaio di persone, alcuni facevano il titolo, alcuni sedevano silenziosi, mentre altri chiacchieravano tra loro.

    CLANG! CLENG!

    I due contendenti se le davano di santa ragione.
    Uno veniva da Kameyama, e usava uno stile fluente di attacchi, spesso roteando su sé stesso, usando il proprio peso per imprimere piú forza.
    Il suo avversario usava una spada corta, e accompagnava i propri attacchi con degli strani aloni di oscuritá, di tanto in tanto proiettando un'ombra sull'arena molto piú grande del normale.

    Era quasi piú interessante guardare le ombre che non i combattenti.


    Edited by Mike Portnoyz - 17/5/2018, 23:31
     
    Top
    .
  3. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Prende un posto a sedere, sorpreso che nessuno gli abbia chiesto di pagare.

    Osserva il duello, e si rende conto poco dopo che ha di fianco a sé un altro Varyag. Di fatto, o sta osservando.
    Si volge verso l'estraneo e resta senza parole.

    Einar... MAGNUS!

    Esplode, senza riuscire a contenersi.

    Magnus: EINAR!!!! EINAR! Che ci fai qui!!!! Per gli dei... sei vivo!

    Magnus lo prende per le spalle e lo scuote, per poi dargli un energico abbraccio.

    Magnus: Einar, ero sicuro che fossi morto! Quanto sono, cinque, dieci anni? Non lo so neanche piú...

    Einar: Neanch'io! Magnus! Sei il primo che vedo dalla grande sconfitta!

    Magnus sembra essere sorpreso. Si batte un pugno sul petto, con un risonante PAF!

    Magnus: I Varyag sono di un'altra lega! Ci hanno torturato, usato per anni, ma non é facile tenerci sotto controllo. Hanno smesso di badarci dopo qualche anno, non riuscivano a tenerci a bada.

    Magari fosse andata cosí anche a lui. Si sentí insignificante per un attimo, il suo onore leso. Gli altri erano riusciti a creare un tal casino da diventare piú un problema che un vantaggio, lui invece aveva continuato a creare profitti al suo... "proprietario". Forse era stata la droga, ma per lui non era una scusa.

    Magnus: Dimmi un po' che ci fai qui?

    WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

    Il pubblico lancia un urlo di eccitazione, ammirando una mossa incredibile fatta dal guerriero di Kameyama. Einar ne approfitta per deviare l'attenzione su Magnus.

    Einar: No, che ci fai TU qui! Voglio sapere tutto, poi ti spiegheró... questo. Disse, indicando la tuna da monaco. La testa rasata era piú che normale nella tradizione Varyag. Vestirsi da monaco, un po' meno.

    Magnus: Oh, é una storia piuttosto lunga. Sicuro di aver tempo?

    Einar: Tutto il tempo del mondo.


    Edited by Mike Portnoyz - 17/5/2018, 23:42
     
    Top
    .
  4. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Magnus: Ero nel terzo squadrone, quando abbiamo attaccato Kameyama. Uno di quelli... fece segno indicando il guerriero di Kameyama nell'arena mi prese alla sprovvista, fiancheggiandomi mentre ero impegnato con un soldato semplice.

    Indicó una grossa cicatrice sul suo braccio sinistro.

    Magnus: Tre ferite, e questa é la piú leggera. Fui uno dei primi a cadere ai loro... giochetti tattici. Osservai l'intera disfatta steso a terra, moribondo...

    A Einar non era andata poi cosí diversamente.

    Magnus: Hanno pensato bene di curarmi, per negarmi una morte onorevole, e mi hanno messo ai lavori forzati, per mesi...

    Suonava familiare.

    Magnus: Ma hanno fatto un errore... hanno tenuto cinquanta di noi in un grande scavo di pietra bianca... tutti Varyag. Pensavano di essere al sicuro, con le loro spade, le loro lance. Non ne é sopravvissuto uno.

    Disse, senza dare piú di tanto dettaglio.

    Magnus: Ci siamo sparsi in direzioni diverse, e abbiamo ripreso una nuova vita, mischiandoci ai Saga.

    Einar sembró confuso.

    Einar: I Saga?

    Saga era il secondo nome della bionda di Avamfell, la sua amata del passato. Che c'entrava il suo clan con questa storia?

    Magnus: Non sai? Diamine devi essere uscito dalla prigionia da poco... Einar annuí, con vergogna.

    Magnus: Saga é un termine usato dagli imperiali per descrivere i Varyag che si sono arresi. Sono il clan piú numeroso, e col tepmo gli Imperiali hanno iniziato a chiamare Saga tutti i Varyag pacifici. Varyag ora é un termine usato a Vaygrjord, per lo piú.

    Einar: Cosa? L'antica cittá?

    In effetti aveva senso per i veri Varyag, ritirarsi alle antiche glorie. Da quanto si ricordava, Vaygrjord era disabitata da decenni, troppo difficile da raggiungere e da abitare. Wow. Incredibile a pensarci. Forse un giorno si sarebbe unito a loro.

    Magnus: Si, l'antica cittá. L'ho visitata... non é un posto dove vivere. Ho preferito tornare nel continente, e girare le arene come combattente itinerante...

    Una vita forse degna di un Varyag, ma priva di significato. Combattere per la propria gloria personale? Einar non era interessato.



    Edited by Mike Portnoyz - 17/5/2018, 23:54
     
    Top
    .
  5. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Einar non era particolarmente eccitato all'idea di ripetere la sua parte della storia.

    Magnus: Qual'é la tua storia, Einar? Che avventure hai passato? Anche tu non sei ridotto troppo bene... disse, notando le numerose cicatrici che si potevano notare dalla tunica Garuda, mezza aperta, che indossava.

    Einar esitó, salvato infine da un altro WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO della folla.

    Il guerriero di Kameyama trafisse il suo avversario, infliggendo un colpo mortale. Il duello era finito.

    Magnus: Dannazione Einar, ero impaziente di sentire la tua. Ci sentiamo quando finisco questo principiante...

    Il Varyag abbandonó gli spalti per entrare nell'arena. Einar non si aspettava che proprio lui fosse il prossimo combattente.
    Mentre camminava a passo pesante, coperto di armatura in placche d'acciaio, Magnus fu avvicinato da un ragazzino, che gli passó molto vicino, per poi correre verso l'uscita.

    Il Varyag e il guerriero di Kameyama, anche lui coperto di armatura ma con una spada a una mano, si osservavano da una estremitá all'altra dell'arena.

    Fecero un piccolo inchino, e nel boato della folla, cominciarono entrambi a correre per avvicinarsi.

    Le spade esplosero in un suono metallico appena si incrociarono, poi i guerrieri riavvicinarono l'arma al corpo per virare altri fendenti, montanti e qualche affondo occasionale, ma i due sembravano essere alla pari.

    Magnus riusciva a usare il raggio del proprio spadone per compensare la velocitá della spada ad una mano dell'Imperiale, che faticava ad avvicinarsi.

    Einar peró notava che, ogni minuto in piú di combattimento, Magnus sembrava sempre piú lento, la sua posa di guardia sempre piú approssimata e i suoi movimenti avevano un certo ritardo. Come se avesse perso vivacitá nei riflessi.

    Si ricordó il ragazzino che l'aveva sfiorato prima del combattimento, e ripensó ai propri duelli, quando combatteva come schiavo per il suo vecchio "padrone".
    Droghe e veleni non erano rari in quel circolo.


    Edited by Mike Portnoyz - 18/5/2018, 00:02
     
    Top
    .
  6. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    L'Imperiale cominció a piazzare alcuni colpi con susccesso sull'armatura del Varyag. Non particolarmente efficaci, ma lo stavano stancando sempre piú.
    La sua guardia era piú bassa, e i suoi movimenti ancora piú lenti.

    In poco tempo, aveva giá cominciato a barcollare. Ancora vagamente pericoloso a causa dell'enorme spadone, ma il suo avversario ormai stava piú giocando che combattendo.

    Dando spettacolo al pubblico, lo colpiva al braccio, alla gamba, per poi offrire un sorriso al pubblico e farsi fare docce di urli e incoraggiamenti.

    Il pubblico cresceva impaziente, e qualche FINISCILOOOOO si faceva sentire di tanto in tanto dagli spalti.

    Finisce malissimo... schifosi...

    Einar cominciava a sgranocchiarsi le mani, che gli prudevano dall'impazienza.

    L'imperiale buttó a terra Magnus, che ormai non riusciva piú a rialzarsi. Non che non ci provasse, ma ogni volta che si era quasi rialzato ricadeva da solo.
    Era evidente che il duello era stato fissato in precedenza, e Magnus ora non aveva speranze.

    A spada alzata, il guerriero dell'ovest guardava la folla, annuendo con la testa come a vantarsi e a chiedere se dovesse finirlo.
    Il consenso era pressoché universale.

    Si apprestó ad abbassare la spada per decapitare il Varyag, quando all'improvviso un monaco garuda gli si buttó addosso, arrivandogli alle spalle in una corsa sfrenata, e prendendogli la testa con entrambe le mani.

    In un istante, l'imperiale si ritrovó con la testa piantata nel terreno, per poi ricevere una gomitata energica alla nuca, e poi vedere il buio.

    Sull'arena, Einar, vestito da monaco, stava per dare un altro pugno alla testa del povero imperiale, mentre Magnus tendeva la mano verso di lui.

    Magnus: Einar... che... fai...

    Magnus non capiva perché Einar volesse derubarlo di una morte onorevole. Forse non si era reso conto dell'effetto del veleno, o forse il veleno era un figmento dell'immaginazione di Einar, che non voleva accettare che l'impero, ancora una volta, aveva schiacciato il suo popolo in modo cosí violento e sbruffone, o perlomeno una rappresentazione di questo concetto.

    Einar: I bastardi ti hanno avvelenato! Non c'é onore nel morire contro questo insetto!

    Sollevó ancora la testa dell'imperiale per sbatterla nel terreno un'altra volta, quando due guardie lo sollevarono per le ascelle, portandolo fuori dal ring e sbattendolo a terra, per poi prenderlo a calci nelle costole.

    Senza armatura, accusó i colpi con violenza, specie considerando che i due indossavano parastinchi in acciaio.


    Edited by Mike Portnoyz - 18/5/2018, 00:11
     
    Top
    .
  7. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Si risveglió pieno di ammaccamenti e sangue sul viso, in una stanza cupa, una prigione.

    Ricominciamo... per gli dei, no... Hel, portami via! Basta! Non un'altra volta!

    Stava giá contemplando idee per il suicidio. Se c'era una cosa che non avrebbe tollerato mai piú in vita era la schiavitú.

    Guardia: Hey, Garuda! Il capo vuole vederti.

    Sulle prime non rispose, poi si rese conto dei vestiti che indossava.

    Si alzó, e fu condotto dalla guardia lungo un breve e stretto corridoio, in uno stanzino dove un Imperiale vestito di un'armatura dorata gli fece un discorso con tono severo.

    Garan: Non ho mai visto un monaco Garuda esibire tanta violenza... da dove cominciamo... interruzione di un rituale sacro... violenza gratuita su uno dei duellanti... aggressione verso un veterano imperiale... danno all'economia locale... per non contare il disastro burocratico che mi hai causato!

    Einar, non il miglior negoziatore di questo pianeta, rispose con la veritá.

    Einar: Lo scontro era truccato! Il Varyag é stato avvelenato! Non c'é onore in una morte del...

    Garan: Silenzio! Questo é un processo sommario. Taci e ascolta la tua condanna.

    Seguí un momento di silenzio. Einar non poté che sperare che si trattasse della pena di massima severitá: decapitazione.

    Garan: Sono due anni di prigione per l'interruzione del rituale sacro dell'arena. Attaccare un imperiale é sufficiente per dare un decreto di morte.

    Lo guardó negli occhi.

    Garan: Tuttavia... ho un debito personale con i Garuda. Uno dei vostri curatori mi ha salvato la vita tre anni fa. Con questo, voglio ripagare il mio debito. Sei libero. Ma fatti vedere qui un'altra volta, e ti posso garantire che non sfuggirai alla pena di morte. Idiota di un'apprendista! Ma che ti é preso? Attaccare un duellante cosí... Torna alla Lantian e non farti piú vedere...


    Edited by Mike Portnoyz - 18/5/2018, 00:21
     
    Top
    .
  8. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    MEMORIE VARYAG
    M55YyTB
    Completamente sfigurato, camminó verso la Lantian, arreso. Non sapeva neanche se Magnus fosse sopravvissuto, anche se nel suo cuore sentiva che doveva essere ancora vivo. Doveva.

    Camminó, zoppicando, con le costole in pezzi, ogni singolo movimento un dolore. Finalmente le vide, le vele azzurre della Lantian.

    Niethlung... Florentia... mi faró odiare in tutto il mondo conosciuto, una regione alla volta... haha... per gli dei, che dolore... ma sono libero.. hA! HaHahA!

    Con un mezzo sorriso, zoppicó a bordo della Lantian, per poi tornarsene sottocoperta, osservato da un piccolo gruppo di avventurieri increduli che probabilmente lo osservarono e forse gli fecero anche qualche domanda, ma lui non c'era piú. Non era presente. Si buttó su un mucchio di coperte e prese sonno immediatamente.

    Sul ponte, i monaci slegarono la nave dagli ormeggi, e nella loro solita routine ben preparata, senza una singola parola, navigarono fuori dal porto e presero rotta verso Sumadea, il capolinea della loro rotta.

    Il sole tramontava, scendeva la notte, e Einar dormiva profondamente come non mai, sopra a un mucchio di coperte ora completamente insanguinate.

    Alcuni dei monaci scesero sottocoperta, notando l'enorme Varyag vestito da monaco e perso nel mondo dei sogni.

    Uno di loro lo spostó, facendolo cadere sul freddo pavimento, mentre altri due presero delle coperte per andare a stendersi in due angoli della stanza.

    Einar, senza rendersene conto, si rialzó, prese una coperta e si mise anche lui in un angolo, addormentandosi di nuovo.

    La mattina dopo, si sveglió al suono delle onde, salendo sul ponte della Lantian pieno di dolori.

    Nessuno dei monaci era a bordo, né alcun passeggero. Erano ormeggiati nella baia di Florentia, poco distante da Anastea, ma era completamente solo. Forse i monaci erano tornati al monastero in cittá?

    Si sedette sul bordo della nave, scaldandosi al sole e osservando l'oceano e l'orizzonte.

    Sono ancora libero. Che idiota. Quante volte ancora mi faró notare cosí? Eppure non potevo lasciarlo morire... una morte cosí disgustosa. Inutile. Disonorevole. Un inganno.

    Ripensó alla bionda di Avamfell. Dharmuid. Era l'unica cosa che lo faceva andare avanti, il pensiero di poterla reincontrare un giorno.

    Dharmuid... Saga. Povera Dharmuid. Il tuo clan si é arreso ai voleri dell'Impero. Hanno gettato l'orgoglio e banchettano con il disonore.

    L'Impero era, per Einar, il simbolo stesso di individui spregevoli, disonorevoli, solo legati al denaro.
    Non aveva mai incontrato nulla di diverso, finora. Forse in futuro avrebbe, in parte, cambiato idea.

    Ma tu non sei cosí. Non sei una che si arrende. Sei libera, da qualche parte, forse combatti in arena, come Magnus. Non so come faró a trovarti.

    Non lo sapeva. Non aveva un piano, una strategia. Ma l'avrebbe cercata. L'avrebbe cercata dappertutto. Il suo cuore gli diceva che Dharmuid doveva essere nel continente.

    Ma non nelle arene. No, la bionda non era mai stata cosí appassionata alla violenza. Si sapeva difendere, oh se si sapeva difendere. Ma se aveva scelta, avrebbe sempre scelto la strada pacifica, se la ricordava bene. Doveva essere cresciuta, ormai. Una vera e propria donna.

    Voltó le spalle al sole e al mare, e cominció a camminare verso Anastea.

    Ezichi... scommetto che non si aspettava di rivedermi cosí presto.

    Un passo dietro l'altro, un dolore dietro l'altro, si apprestó a tornare dalla donna che aveva abbandonato appena due giorni prima, la donna che lo aveva portato al sicuro e gli aveva dato un riparo.

    E' qui che inizió la sua vera avventura. E' qui che cambió tutto, per sempre.


    Edited by Mike Portnoyz - 18/5/2018, 00:37
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Divinità

    Group
    Member
    Posts
    24,443
    Location
    Murim

    Status
    Anonymous
    Nonostante sia una ruolata di tutto rispetto, ho notato meno contenuti rispetto all'ultima volta. Avrei preferito maggiore approfondimento durante l'interrogatorio, invece di una giustificazione per tagliare corto, immagino si tratti di una scena d'intermezzo.

    CITAZIONE
    Scrittura 2 - Stile semplice e scorrevole, piacevole da leggere.
    Interpretazione 2 - Essendo una ruolata "pacifica" sei rimasto più costante nei post, le reazioni di Einar sono verosimili e coerenti con il suo passato, nonostante queste lo portino ad incappare puntualmente nei guai con l'Impero. Ho gradito anche la metafora dietro lo scontro nell'arena tra il varyag e l'imperiale.
    Strategia 0 - Niente combat.

    Totale: 2 (base) + 4 (valutazione) = 6 exp + 100 Gold.

    Valutatore: 1 exp + 100 Gold.
     
    Top
    .
8 replies since 15/5/2018, 18:29   107 views
  Share  
.