[AUTOGESTITA] Home. Home is gone.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    Prosegue da: Lántiān vs Vanguard

    NIETHLUNG
    XKXs5BM
    M55YyTB
    Quell'odore, gli era mancato. L'odore del sale. L'odore di alghe, pesce e acqua di mare. Pervadeva, inarrestabile, le strade di Niethlung.
    E la lingua! Cosí tipica dell'arcipelago, quella lingua cosí dura e piena di spigoli... la sua lingua.

    Quanto tempo...

    E' strano ascoltare la sua lingua natia dopo anni di isolamento. Con una nota di disappunto, si accorge che alcuni parlano nella lingua comune dell'impero, seppure con un accento davvero pesante.

    Vagando per Niethlung, prendendo la strada principale, sta cercando un posto in particolare.

    E' ancora qui!

    La "Grande Stalla" di Niethlung. Da sempre ospita cavalli, bestie da soma e altri animali addomesticati.
    Sembra essere cambiata. Piú grande, e con meno Varyag al suo interno.

    Avró la risposta...

    L'ingresso principale é un grande arco in pietra. La pavimentazione, in cotto, é coperta di un mix di paglia e feci di cavallo. L'odore é pungente.

    Entra con le tasche piene d'oro e fuoriesce con le tasche quasi vuote, ma in groppa a un cavallo.

    Einar: Buono... buono...

    Ha comprato un destriero di moderate dimensioni, che sembra faticare sotto il peso della sua armatura, per quanto leggera rispetto a quanto fosse abituato.
    Si rende conto per la prima volta di quanto diversi fossero i cavalli che suo padre gli aveva fatto provare in gioventú.
    Questo l'avrebbe a malapena portato fino a casa.

    Casa...

    Trotta lentamente, nel viale di Meili, cercando di zig-zagare tra la folla di persone indaffarate. C'é un traffico incredibile, tutti sono cosí indaffarati, trasportano merci da una strada all'altra, chiacchierano nel mezzo della strada, in un baccano frastornante.
    Le cose sono cambiate.

    Dopo una buona mezz'ora, nervoso e impaziente, raggiunge finalmente il cancello nord della cittá, che da sulle foreste dell'isola, e sulla "strada del Nord".

    Impaziente, con un colpo deciso, da una botta di tacco ai fianchi della povera bestia, che nitrisce scontenta e si lancia in una corsa energica.


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 03:21
     
    Top
    .
  2. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    TRONDHEIM
    U8bOnnR

    M55YyTB
    Due ore di cavalcata. Meglio che a piedi, ma era sicuro che un minuto di piú avrebbe probabilmente ucciso quella povera bestia.

    Einar: Schull! Ce l'hai fatta... Bravo bello...

    Gli da un paio di carezze sul collo, ironico considerando che lo ha fondamentalmente preso a calci per tutto il tragitto, consumato dalla fretta di sapere cosa ne é stato del suo villaggio natio.

    Col cuore pesante, lega il cavallo ad un albero, mentre osserva da poca distanza i resti di Trondheim.
    Einar: Hel, potevi lasciarmi a marcire... Piuttosto che vedere questo...

    Cammina seguendo la strada sterrata che, uscendo dalla foresta, si addentra in una piccola radura dove é situato il villaggio di Trondheim.

    Raggiunge una casa diroccata, la piú vicina alla strada. Le pareti sono coperte di muschio, il legno sembra aver assorbito umiditá per troppo a lungo.
    Appoggia la mano, e da una leggera strofinata, per poi annusare le dita.

    Einar: Umido... Marcio... Abbandonata...

    Camminando piú rapidamente, si avvicina al nucleo principale della cittá, la piazza dove combattevano per dimostrare di essere uomini, con l'antico focolare che mai si spegneva.

    Inutile dirlo, il focolare non é spento. Non c'é piú traccia, solo un leggero alone nerastro al centro del piazzale vuoto.
    Il villaggio é ora un villaggio fantasma, abitato solo dalle memorie.

    Einar: Padre... Madre!!!

    Illuso di poter ancor trovare qualcuno, si dirige correndo verso la spiaggia, dove incontrava la sua ragazza quando era giovane, la bionda di Avamfell, che lo visitava cosí spesso rubando la Drakkhar di famiglia.

    Einar: Dharmuid.

    La spiaggia é deserta, solo le onde fanno un suono.
    Il relitto di una Drakkhar, completamente marcita, giace mezzo mangiato nella sabbia. L'albero pende, quasi orizzontale, incastrato nella spiaggia lateralmente. Le onde continuano a dondolare la barca leggermente, forse da anni incastrata in un cicolo di costante erosione.

    Non ci sono altre imbarcazioni per miglia. Non c'é nessuno.

    Si abbandona, cadendo inginocchiato sulla sabbia morbida e bagnata.

    Einar: Cosa credevo di trovare... ?



    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 03:34
     
    Top
    .
  3. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    TRONDHEIM
    U8bOnnR

    M55YyTB
    La sua famiglia non c'é piú. Probabilmente tutti morti nella grande sconfitta. O peggio, schiavi come lui?

    Il resto del villaggio é sparito.

    Trondheim, un covo di onorevoli guerrieri... siamo tutti morti in battaglia. E chi non é morto, ora vale meno di niente.

    Trondheim non era mai stato un villaggio ricco di contadini. Tolti di mezzo i guerrieri, chi rimaneva?
    Il fabbro, le tre famiglie di contadini e una vecchina molto esperta nella fabbricazione di pellicce?

    Il tempo passa, e Einar si rende conto che il sole sta scendendo. Non ha un'imbarcazione per visitare Avamfel, dovrá aspettare il giorno nuovo.

    Guardandosi attorno, si volta instintivamente verso la sua vecchia casa. E' ancora lí, solo coperta di muschio. Si rialza, dandosi qualche colpo di mano sulle gambe per liberarsi della sabbia bagnata, incollata agli stinchi.

    Un passo alla volta, raggiunge la porta di casa, rimasta chiusa. Prova a spingerla per aprirla, e la porta gli da una sorta di timido benvenuto.

    GNIIIIIIEEEEEEE-E-E-EK..

    Chiude la porta dietro di sé e si guarda intorno. Non é rimasto molto. Qualche sedia rotta, un tavolo marcio, muffa e muschio, ragnatele, e polvere.
    I cimeli di famiglia, spariti. Un'ombra adorna il muro nord dell'edificio, la dove suo padre usava tenere il suo spadone da duello.

    Einar: Hanno rubato tutto...

    La casa ha solo un piano ed é terribilmente fredda. Va instintivamente al contenitore dove tenevano la legna, ma ovviamente non c'é nulla.
    La sua vecchia camera é anch'essa vuota. Persino letto e coperte sono spariti, c'é solo un freddo pavimento in pietra e un mucchietto di muschio ed erba in un angolo.

    La camera dei genitori é in simili condizioni, ma sono rimasti alcuni vestiti sfaldati in un angolo. Riconosce una tunica che sua madre indossava spesso. Non riesce a fermare le lacrime, e onestamente non le vuole neanche fermare. Erano anni che non pensava a lei.

    Un ricordo dolce, rassicurante, qualcos adi veramente alieno rispetto alle sue ultime esperienze.
    Senza pensarci, si siede in un angolo, prendendo in grembo la sua tunica, e appoggia le spalle al muro.

    Cala il buio, scende la temperatura e persino la fauna locale si fa piú silenziosa. Un singolo, solitario lupo ulula alla luna, tanto che Einar sbircia fuori dalla finestra, piú che altro un buco nella parete adornato da vetri rotti che lasciano entrare spifferi, per vedere la luna brillare solitaria in un bellissimo cielo stellato.

    Passa la notte, ma Einar non puó dormire. La sua mente é piena di ricordi. Rivive l'infanzia, l'adolescenza, e gli utlimi anni nella sua mente, rivive tutto ció che é accaduto e la nostalgia lo uccide.


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 03:47
     
    Top
    .
  4. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    TRONDHEIM
    U8bOnnR

    M55YyTB
    Si sveglia completamente incriccato, il sole é altissimo nel cielo, dev'essere giá mezzogiorno. Un rivolo di bava gli cola su una spalla e gli occhi sono incollati insieme.

    Si alza lentamente, appoggiandosi al muro, la casa é ancora polverosa, umida e piena di erbe e muschi. Lentamente, aggrappandosi a porte e pareti, esce dall'abitazione per prendere sole e aria fresca. Un risveglio quasi piacevole, finché non collega dove si trova, cos'é successo e cosa significa.

    Trondheim... Il nulla... IL CAVALLO!

    Si ricorda di aver abbandonato il cavallo su un albero a caso, senza una fonte d'acqua, probabilmente anche senza erba, esposto alle intemperie e al freddo.

    Invece lo trova, sembra tranquillo, il cavallo lo guarda e si lascia sfuggire una sbuffata tranquilla, con un leggero tocco di indignazione, ma non piú del giusto.

    Con calma, Einar si prepara, e quando gli é tornato il senso dell'equilibrio spicca un salto per tornare in groppa all'animale. Poi gli da un colpo gentile di tacco per farlo partire, riprendendo la strada principale verso Nord-Est.

    Che ci sia ancora il traghetto per Avamfell?

    Dopo venti minuti di trotto, fatica a trovare il sito del vecchio traghetto. Si ricorda di un vecchio molo dove un anziano spesso trasportava i viandanti con una piccola imbarcazione a vela. Era un tragitto piuttosto breve, almeno se fatto a vela.

    Nessuna traccia del vecchio, della barca o del molo. Forse, vede giusto un pezzo di legno... che sia quello?

    Decide di proseguire verso est, ormai avendo raggiunto la punta Nord dell'isola e non essendoci piú terra da cavalcare o spiaggia da costeggiare.

    Se continua cosí finisco a Bentus...

    Dopo una decina di minuti nota un piccolo casolare sulla costa, isolato, e gli sembra di vedere... un anziano? Riconosce i lineamenti, é un Varyag! Finalmente qualcuno in quella zona cosí desolata? Il cuore gli si riaccende, forse puó chiedergli di Dharmuid!

    Fa cenno con la mano senza neanche rendersene conto, e l'anziano alza la mano in risposta, con un cenno di rispetto.


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 04:00
     
    Top
    .
  5. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    AVAMFELL
    M55YyTB
    Vecchio: Schull!

    Lo saluta un signore sui 60 anni, corporatura robusta, senz'ombra di dubbio un guerriero come lui, in passato.
    Non ha piú la corporatura di un tempo ma si intravede una certa solennitá nei suoi movimenti.

    Einar: Schull! C'é ancora il traghetto per Avamfell? Non riesco a trovare l'ormeggio.

    Riceve un'occhiata confusa e preoccupata.

    Vecchio: Sei tornato da poco, vero? Il traghetto é stato dismesso 8 anni fa... Avamfell é abbandonata da molto.

    Persino Avamfell, abbandonata... aveva senso, come Trondheim, Avamfell era un villaggio di guerrieri.
    Nessuno era tornato. Probabilmente neanche Dharmuid. Eppure deve sapere.

    Einar: Wow... Ho davvero bisogno di andare ad Avamfell. Devo sapere.

    Vecchio: Capisco, guerriero. Puoi prendere la mia barca a remi, non é molto, e ti ci vorranno almeno un paio d'ore, ma vedo che non ti manca forza di braccia.

    Risponde, piazzandogli una pacca sul bicipite con un sonoro SLAP!
    Indica una piccola barca a remi sulla spiaggia poco distante dalla propria casa.

    Einar estrae una sacca con tutto il suo oro e la consegna in mano al vecchio.

    Einar: Conosco i mari della zona. Se non torno vivo, tieni il mio oro e fatti un giro al bordello di Bentus in mio onore.

    Il vecchio lo guarda con sguardo d'approvazione e gli stringe la mano.

    Vecchio: Skull! E' una promessa. Ma seriamente, fai attenzione.

    Einar cammina verso la barca, salutando il vecchio verso il quale, per qualche motivo, aveva una fiducia innata.
    Forse perché é il primo Varyag con cui aveva veramente conversato da anni.
    Sente che appartengono alla stessa nazione, alla stessa tribú, alla stessa patria.

    Posa lo spadone nella barca, la spinge verso la deriva e poi sale a bordo cercando di non ribaltarla col peso della sua armatura.


    Edited by Mike Portnoyz - 18/5/2018, 16:59
     
    Top
    .
  6. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    AVAMFELL
    M55YyTB
    Rema con vigore, ancora e ancora e ancora, solcando i mari di Harbdakke. Ansima, ricoperto di sudore che gronda dal petto.

    L'armatura giace in un angolo della barca, troppo pesante e calda per mantenerla. L'anziano aveva ragione, la barca si muove appena, faticando contro una corrente superficiale che si ostine ad avere una direzione inversa alla sua. Se non altro tornare sará veloce.

    Vede le spiagge di Avamfell avvicinarsi sempre di piú, qualcosa é diverso. Diverso da Trondheim. Si avvicina e lo vede davvero: il villaggio é ben conservato.
    Si, le case hanno ragnatele, e un paio di vetri rotti qua e la, ma i soffitti delle case sono integri, non c'é cosí tanto muschio.

    Si guarda intorno, non c'é nessuno. Cerca la casa di Dharmuid, dev'essere da qualche parte...
    La trova. Inconfondibile, le pareti di un bianco candido e un tetto di paglia gialla, riconosce la disposizione delle finestre e le intagliature della porta d'ingresso.

    Senza problemi la apre e si addentra nell'edificio. Sembra ben preservato. Sono rimasti tavole, spade decorative, trofei di caccia, libri, mobilia. Tutto intoccato.

    Einar: Dharmuid? Dharmuid? DHARMUID?

    Tentar non nuoce. Prova a farsi sentire, magari la ragazza é... nascosta?
    No, le dita di polvere dicono il contrario. Pone la mano sul tavolo della cucina. Un paio di dita di polvere.
    Gli torna in mente l'immagine della sua casa a Trondheim. No, erano diverse.

    Non c'é molta polvere qui... qualcuno é stato qui di recente!

    Un sorriso irrompe sul volto quasi rompendogli la faccia. Lo sa. E' viva. E' da qualche parte. E' rimasta sull'isola. Non é mai entrata in battaglia.
    E' da qualche parte. E' viva. E' rimasta sull'isola.

    Si pianta a pensare le stesse cose per un minuto buono, pervaso da emozioni positive. Forse un giorno la incotrerá! Una lacrima di gioia.

    Questo mi basta. Mi basta sapere che sei viva. Che un giorno ti vedró. Non mi importa dove, non mi importa quando. Lo so che sei viva, da qualche parte!


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 04:23
     
    Top
    .
  7. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    AVAMFELL
    M55YyTB
    Un colpo di remo dopo l'altro, piangendo ancora di gioia, spinge la barca verso la casa dell'anziano che gliel'aveva prestata. Non é passato molto tempo da quando ha lasciato Avamfell, mosso dalla motivazione di volerla rivedere.

    Null'altro é piú importante. Ritroverá la sua buonda di Avamfell, dovesse morire.

    Si avvicina sempre piú alla spiaggia dove aveva trovato la barca ormeggiata, e riesce a vedere delle sagome in lontananza.
    Tre cavalli, legati ad un albero sulla spiaggia. Due sono seduti, uno si sta grattando la schiena sull'albero piú vicino.

    Sente delle voci. Cerca di ormeggiare la barca in modo silenzioso, e raggiunta la spiaggia, scende delicatamente affondando un poco nella sabbia bagnata, e trascina appena la barca per estrarla dal mare e metterla in sicurezza.

    Lentamente, si avvicina al retro della casa, le voci sempre piú forti. Poi un suono secco, come di un'armatura di cuoio che viene battuta. E un altro. E un altro.

    Anziano: Blahhhh... Coff! Coff!

    Imperiale 1: Schifoso Varyag... Provaci di nuovo!

    TUM! TUM!... TUM!

    Einar continua ad avvicinarsi, lento, poi sente il suono di monete d'oro che tintinnano.

    Imperiale 2: Per decreto Imperiale, questo oro spetta alla guardia di Niethlung ora.

    Oro? Il suo oro?


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 04:45
     
    Top
    .
  8. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    IMPERIALI
    M55YyTB
    Imperiale 1: Oro non dichiarato, cosa nascondi, vecchio?

    TUM!

    Finalmente riesce a spogersi da un angolo dell'abitazione per sbirciarli. Gli danno le spalle. Stanno prendendo a calci l'anziano, che cerca di difendersi le costole, disteso a terra, in una posizione a dirla tutta piuttosto efficace, che sfrutta le braccia per assorbire il colpo.

    Ma gli imperiali indossano stivali in placche di acciaio. Quei colpi fanno male. La sua armatura é nella barca... forse se fa piano riesce a recuperare almeno la corazza. Si abbassa lentamente, e cerca di sollevare la corazza senza far rumore.

    Anziano: E' un... COFF... Prestito!

    Oh, quel poveraccio. Diceva la veritá. Non era moneta tassabile, non era un tributo evaso... era sfortuna, una sfortuna nera.

    Imperiale 2: Come osi! Mentire all'Impero é punibile con la morte!

    Persino nei suoi anni di prigionia non si ricordava nulla di cosí gratuito. Forse gli imperiali a Niethlung erano piú spietati che a Aethernia?

    Imperiale 1: E' legge. Smettila di dimenarti!

    TUM!

    Imperiale 2: Resistenza! Punibile con...

    THUD!

    L'imperiale estrae uno spadone e colpisce il povero Varyag con il manico della spada sulla schiena, lasciandolo senza fiato e buttandolo a terra.

    Non fare cose folli... sei sfuggito dall'Impero... ti cattureranno... sei uno contro tre... altri anni di prigionia...

    THUD!

    Imperiale 1: Sporco Varyag! Mostra rispetto!

    Un calcio. Un altro calcio, e un altro ancora. L'anziano si dimena e cerca di proteggersi, ma dalla sua testa cola sangue.

    No no no no non devo... uccidere... uccidere... uccidere.


    Un enorme Varyag in armatura corre verso i tre imperiali, lo sguardo pieno di odio e una enorme spada tra le mani.

    I tre imperiali portano le mani alle spade. Il primo assorbe l'intero impatto di uno Smash' Em, dritto in faccia.
    Non ne rimane molto.

    Un'ondata distruttiva esplode tra il Varyag e i tre imperiali, disintegrando il volto del primo e buttando a terra gli altri due.

    Einar volta lo spadone, roteandolo in un arco dietro di sé, per poi finire il suo gioco di spada trafiggendo il secondo imperiale, prima che si possa rialzare.
    Lo trafigge al petto, piantando energicamente la spada attraverso la sua armatura come fosse burro.

    Il terzo imperiale si alza in tempo, cercando di allontanarsi, ma viene colpito alla nuca, o meglio alla base dell'elmo, e cade sbattendo la faccia a terra, restando poi immobile.



    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 04:46
     
    Top
    .
  9. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    IMPERIALI
    M55YyTB
    Lo sente, il peggior suono che potesse sentire in quel momento. Lo estrae dalla sua ipnosi omicida, riportandolo al mondo reale.

    E' un suono di zoccoli, cavalli al galoppo, almeno cinque, a orecchio, si avvicinano a gran velocitá.

    Guarda a terra. Sangue ovunque. Tre imperiali morti. Due per certo, uno forse. Una sacca piena d'oro, il suo oro. Un anziano, forse morto.
    I cavalli sono veloci e hanno un portamento pesante. Conosce quel ritmo di trotto. Militare. Forse una pattuglia locale.

    Considera per un istante di preparare un imboscata. No, non é fattibile, la zona é troppo brulla. Corre come il fulmine verso il suo cavallo, lo slega in fretta e furia, incastrandosi nei nodi per la fretta, e finlamente riesce a liberarlo.

    Salta in groppa e gli da due colpi di tacco, cominciando ad allontanarsi. Riesce a vedere i cavalli in lontananza, sa che lo vedono abbandonare la scena.
    Incoraggia il suo destriero a fare il suo meglio, e cavalca senza piú guardare indietro.

    Einar: Piuttosto morto che...!

    Non li sente piú, ma sa che sono probabilmente giá sulle sue tracce. E' ovvio, cosa é successo. Come lato positivo, non conoscono la sua faccia.

    Einar: Oh no...

    Il terzo uomo. Non era sicuro di averlo finito. Lo aveva visto chiaramente, in volto, e probabilmente non si sarebbe dimenticato cosí facilmente.
    Niethlung. La sua patria. La sua casa. Niethlung giá non lo voleva piú. Ogni giorno in quell'isola era un rischio. Un rischio di schiavitú, questa volta forse peggiore, considerati che i suoi erano crimini civili.

    Sapeva come funziona l'Impero, come funziona la guerra. Un conto é un soldato che attacca in guerra sotto gli ordini del suo superiore, un altro un civile omicida.

    Einar: Corri bello! Devo andarmene da qui!!

    Un altro colpo di tacco, e il cavallo accelera, galoppando come il vento.

    Per un istante, il Varyag si chiede... avrebbe mai piú visto le spiagge di Trondheim?


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 04:54
     
    Top
    .
  10. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    BENTUS
    6290417_orig

    M55YyTB
    Aveva una sola idea per levarseli di mezzo: il sentiero di Hadd. Galoppando per la strada del Nord, Einar devia improvvisamente il cavallo verso destra e scompare nella foresta.

    Il sottobosco é fitto e l'area é piuttosto buia, ma é abbastanza sicuro di ricordare, di fianco al grande masso... Si! Lo vede. Una enorme roccia con un particolare marchio rosso, intagliato dai suoi antenati e colorato con un pigmento che ancora non era scomparso dopo secoli.
    La roccia marca un antico sentiero, usato nel passato per collegare Bentus a Niethlung, passando attraverso le montagne.

    Dubito che gli imperiali conoscano questa strada...

    Per rendersi piú furtivo, poco dopo aver imboccato il sentiero, scende dal cavallo e comincia a camminare. Molto piú silenzioso cosí, che al galoppo sfrenato.
    Qualche minuto dopo li sente, un gruppo di cavalli che galoppano furiosamente a poca distanza. Li sente avvicinarsi, sempre di piú, sempre di piú.
    Sente le vibrazioni sotto ai suoi piedi, gli zoccoli battono con vigore sul terreno sterrato, gli sembra quasi di essere travolto lui stesso ma... il suono si fa piú debole, e infine i cavalli si allontanano. Li ha persi.




    Dopo cinque ore di cammino, ha finalmente raggiunto Bentus. Se é fortunato, quella pattuglia sará giá passata e se ne sará anche tornata indietro, probabilmente alla ricerca di un Varyag nascosto nelle foreste.

    Deve trovare una barca, e deve trovarla in fretta. Ma per andare dove?

    Piú a est non c'é nulla, il mondo conosciuto finisce. O meglio, c'é qualcosa, ma cosa?
    A ovest... Florentia... Nasradeva... Sumadea.

    Ezichi... il destino sembra averci legato.

    Dove altro poteva andare, d'altro canto? Ezichi era l'unica ad averlo aiutato, insieme al suo fedele Mobuto, da quando si era liberato dall'Impero. E lui stesso le aveva permesso di liberarsi dall'Impero. Forse era destinato a servirla, qualunque fosse il ruolo di quella donna. Ancora non lo aveva capito.


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 05:01
     
    Top
    .
  11. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    BENTUS
    6290417_orig

    M55YyTB
    Trottando nella via laterale di Bentus, la grande strada dedicata solo a carri e cavallerizzi, torna a pensare a Karma.

    Chissá dov'era quell'uomo, quasi spensierato, con cui aveva passato un viaggio piuttosto interessante. Chissá dov'era la Lántiān. Giusto mentre lo pensava, nota nell'acqua azzurra del porto una sorta di macchia bluastra.

    Non ci puó credere. E' la Lántiān. Evidentemente avevano fatto il giro dell'isola dopo aver fatto scalo a Niethlung, e si erano fermati a Bentus per la notte. La nave é ormeggiata nel porto. Decide di trottare verso la "Grande Stalla di Bentus. Si, ce n'é una identica a quella di Niethlung. Tradizioni.



    Dopo aver rivenduto il cavallo per piú o meno la stessa somma a cui l'aveva comprato, si avvia rapido verso la Lántiān, scoprendo i monaci a bordo, intenti a pulire il ponte e fare le loro solite mansioni. Sembrano impegnati, stanno probabilmente per lasciare il porto.

    Einar pone la mano nella sua sacca d'oro e lascia cinquanta monete nel contenitore per le donazioni.

    Poi li sente. Cavalli da guerra al galoppo, si avvicinano a velocitá spropositata.

    Il percorso montuoso é cosí tanto piú breve?

    Lo squadrone imperiale ha fatto il giro largo seguendo la costa. Einar non ha mai realizzato che il percorso montano é molto piú breve, e persino a piedi garantisce un vantaggio su qualcun altro che viaggi a cavallo.

    Pensa in fretta... se controllano il porto...

    Frettolosamente, scende le scale della nave. Alle spalle, un paio di avventurieri salgono sull'imbarcazione, vedendo i lunghi capelli di Einar sparire sottocoperta.

    Cerca furiosamente, qualcosa o qualcuno che lo possa aiutare. Non vede molto. Un secchio. Un libro. Un rasoio.

    Si tocca i lunghi capelli, accarezzandoli per un istante. Prende in mano il rasoio e...


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 05:13
     
    Top
    .
  12. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    BENTUS
    6290417_orig

    M55YyTB
    Un altro uomo esce dal sottocoperta. Rasato male, vestito con una tunica da monaco che gli sta stretta, con gli occhi a terra e un secchio in mano.

    Raccoglie una spugna, si china, e comincia a pulire il ponte della nave, in puro silenzio. I monaci non dicono una parola. Gli avventurieri conversano tra sé, completamente ignari di cosa stia succedendo.

    Nel porto, una truppa di imperiali a cavallo sembra pattugliare la zona e avvicinarsi a diverse imbarcazioni. Si dividono in due gruppi, uno sembra tirare su un gran casino con una piccola imbarcazione, ovviamente una Drakkhar piena di Varyag. Forse li sospettano, o forse vogliono solo una scusa per aggredirli.

    L'altro gruppo si avvicina a diverse navi, ma non sembra agire. Sempre piú vicino, approccia la Lántiān. Lo vede, con la coda dell'occhio, l'Imperiale che gli é sopravvissuto.

    Perché non l'ho finito... bastardo... gli dei ti prenderanno...

    Tiene gli occhi bassi, con prudenza. L'imperiale osserva gli avventurieri, i monaci, e la testa rasata di Einar, mentre passa trottando a cavallo.
    Superano la nave, e si dirigono verso gli altri ormeggi. C'é almeno un miglio di porto da pattugliare.

    E' fortunato.

    I monaci gettano gli ormeggi, e con le loro manovre delicate, lanciano la Lántiān liberandola nel mare. Rotta verso sud, forse verso Niethlung, se é fortunato direttamente verso Florentia, da dove sono venuti, per poi proseguire verso Sumadea.

    Il profumo della libertá é ancora piú dolce, quando rischi di perderla.


    Edited by Mike Portnoyz - 15/5/2018, 05:18
     
    Top
    .
  13. Mike Portnoyz
     
    .

    User deleted


    Prosegue in Memorie Varyag
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Tecnico
    Posts
    2,604

    Status
    Offline
    Urco, bella Aurogestita. Magari un pò corta, ma d'altronde non si può pretendere papiri sempre e comunque. Dopotutto questi sono racconti da intermezzo, da "filler" fra un arco principale della storia e l'altro. Interessanti e aiutano a smorzare un pò la tensione.

    CITAZIONE
    Scrittura: 2
    Tranquillo e scorrevole, capace di coinvolgere con la propria semplicità. E' questo lo stile che ci piace. Solo una piccola cosa: è bionda, non buonda, lol.

    Interpretazione: 2
    Bello, Einar è un PG molto umano, terra-terra e che si fa trascinare dalle emozioni quanto basta. Mi son trovato a pensare "bon, adesso gli spacca il culo a questi qua. DEVE farlo" e, quando il Vagyr ha esitato, ho fatto il tifo perchè portasse un pò di giustizia. Coinvolgente, crudo e semplicemente realistico: ottimo lavoro, si vede che ti piace come PG e che, in un modo o nell'altro, ti immedesimi molto bene.

    Strategia: 0
    N.D.

    Totale: 2 (base) + 4 (valutazione) = 6 exp

    Valutatore: 1 exp + 100 Gold.
     
    Top
    .
13 replies since 13/5/2018, 18:50   173 views
  Share  
.