[AUTOGESTITA] La fonte dell'anima

Sblocco segreta per Einar Grimr

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  1. Mike Portnoyz
     
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    Prosegue da Home. Home is gone.

    QUANTO TEMPO, ANASTEA
    M55YyTB
    Non si ricorda cos'é successo allo scalo intermedio, che era probabilmente Florentia.

    Tutto ció che sa é che si risveglia, in abiti da monaco, e sbirciando sul ponte nota che sono ormeggiati nella baia di Sumadea.

    Fa per scendere dalla nave, ma si sente estremamente leggero.

    La tunica! La spada!

    Ancora vestito da monaco, e disarmato, non avrebbe avuto una vita facile. Almeno per il suo gusto.
    Torna sottocoperta, abbandona i vestiti da monaco, coperti di sangue imperiale, piegandoli con relativa cura e lasciandoli a terra in un angolo, in segno di gratitudine ai monaci che hanno mantenuto la sua identitá segreta.

    Scendendo dalla nave, lascia delle monete d'oro, in abbondanza, nel cesto delle offerte, e si dirige verso Anastea, zoppicando un poco a causa dello sforzo fatto poche ore prima a Bentus.
    Sembra essere l'unico nella zona. I monaci restano silenziosi sulla nave a compiere le loro mansioni. Non ci sono altri passeggeri. A ripensarci, é possibile che sia rimasto a dormire per un po', giá da quando avevano attraccato.

    Il cavallo... ???

    Aveva una cavalcatura a Bentus, ma non riesce piú a ricordarsi che ne ha fatto. L'ha abbandonato nel molo?

    Camminando verso Anastea, si trova piuttosto annoiato e solo. Neanche le allucinazioni gli fanno piú compagnia.

    Hel, che ne é stato di te? Gli dei mi abbandonano?

    E dire che le aveva mandato altre due anime in un solo giorno. Una "raccolta" non male.
    Attraversa la foresta avvolto solamente dal cinguettio degli uccelli e il fruscio delle foglie. Una quiete piú che apprezzata dal Varyag in quel momento.

    Dopo un'ora di cammino, raggiunse finalmente il lungo ponte che portava alla cittadina di Anastea.


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 19:29
     
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  2. Mike Portnoyz
     
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    EZICHI E MOBUTO

    Era magnifica, come se la ricordava. Eppure qualcosa sembrava renderla ancora piú bella.
    Sentí qualcosa di bizzarro in testa, e istintivamente ci piazzó una mano.

    Sono ancora rasato...

    Si era quasi dimenticato della sua nuova apparenza.
    Che ne avrebbe pensato Ezichi? Probabilmente avrebbe riso a crepapelle. Persino Mobuto ci avrebbe lasciato una mezza smorfia, ne era sicuro.

    Lentamente, attraversó il ponte, ascoltando il suono dell'acqua scrosciante. Qualcosa lo faceva sentire a casa, come se la sua anima appartenesse ora a quel posto.

    Come ho fatto ad affezionarmi a questo posto cosí in fretta? E' solo un villaggio in mezzo al nulla.

    Comincia a salire lungo il sentiero serpeggiante che porta alle mura della cittá. Il fiato si fa corto, mentre istintivamente affretta il passo, diventando impaziente di rivedere una faccia conosciuta.

    L'ultima conversazione decente era stata con quel vecchio Varyag vicino a Bentus, e non sapeva neanche se era ancora vivo. Probabilmente l'avrebbero sentenziato a morte, dandogli la colpa dell'attacco sulla pattuglia imperiale. Piú facile che ammettere di aver perso d'occhio Einar.

    Einar: Anf... anf...

    Il fiato si fa corto, ha preso un ritmo decisamente troppo rapido, e tra armatura e spadone forse é stata una brutta scelta.
    Si sente quasi mancare le energie, e lo stomaco lascia uscire un sonoro BRRRLLLLGLLLGLLLL.

    Non mangia da troppo tempo, almeno 24 ore, a pensarci.

    Finalmente raggiunge una delle tante piccole porte della cittá, sparse sulle mura esterne, e appena varcata la soglia si fionda nella prima locanda che vede, ordinando tre tozzi di pane alla soda, una birra scura, e una bistecca alla brace. In un accento Sumadeano, l'oste gli risponde subito.

    Oste: Emmmm... abbiamo del ramen. Oppure un seitan alle cinque spezie?

    Einar lo osserva, silenzioso, con occhi omicidi. Non se ne rende conto, ma l'oste é piuttosto intimorito.

    Oste: R-riso in agrodolce e kombucha da bere?

    Einar, famelico e completamente ignorante della cucina locale, tira a indovinare.

    Einar: Dammi un sa-tan e del con-buccia da bere, grazie.

    L'oste fa il suo meglio, e dopo pochi minuti lo serve con un enorme piatto di verdure coperte in una salsa marrone, una sostanza rosea molto simile alla carne e una bevanda arancione.

    Meglio che morire di fame.

    Divora l'intero piatto in un istante per poi fiondarsi sul "con-buccia". Ne beve un enorme sorso, che poi sputa in faccia all'oste.

    Einar: Scusi! Dalle nostre parti gli alcolici hanno un sapore diverso...

    L'oste, indeciso se attaccare bottone con un enorme omaccione dell'est, non dice parola e scompare nella cucina, andando a pulirsi.

    Einar prova a dare un altro sorso alla bevanda.

    Disgusto. Dovró chiedere a Ezichi cosa si beve da queste parti.

    Il che lo porta a ricordarsi della sua destinazione originale. La casa dove aveva montato Ezichi per una notte intera. Forse l'avrebbe trovata lí, con Mobuto e gli altri?



    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 19:45
     
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  3. Mike Portnoyz
     
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    IL MAESTRO


    M55YyTB
    Non é facile navigare le strade di Anastea quando la principale memoria di quella giornata é il sedere di Ezichi che rimbalza sul proprio inguine.

    Ma dopo aver girato per una mezz'ora, finalmente scorge un edificio che sembra familiare. Si avvicina e gli si rinfresca la memoria.
    Apre la porta senza tanto convenevoli e urla all'interno.

    Einar: C'é nessuno?

    Nessuna risposta. Resta ad attendere per un po', ma niente.

    Decide di fare un giro per l'abitazione, che sembra piuttosto in ordine, considerando com'era quando ci era passato l'ultima volta.
    Nota che non c'é una traccia di sporco o di polvere, e incuriosito prova ad aprire gli armadi.

    Vuoti. Si é trasferita?

    Approfitta del momento per usare l'abbeveratoio per cavalli, che é in realtá una vasca da bagno, e darsi una lavata, ripulendosi per bene e rilassandosi.

    Che faccio adesso?

    E', per la prima volta da quando é fuggito, privo di scopo. Che fare? Cercare un bando per mercenari e andare a fare qualche soldo? L'oro sta cominciando a finire, dopo tutti questi viaggi.

    Forse potrebbe cominciare giá ora la sua ricerca per Dharmuid, ma da dove cominciare?
    E' ricercato a nord nel continente, e a est nelle isole.

    Che sia ora di esplorare il sud?

    Sole, caldo e deserti. No grazie. E Dharmuid non é li, sicuramente.

    Una come Ezichi forse sarebbe stata a suo agio, ma Dharmuid? No, no, Dharmuid era in una qualunque parte del mondo conosciuto, ma non Shal'Aira.

    Il maestro... mi ha salvato la vita. Ma non sembrava in buone condizioni. Non voglio restare in debito.

    Decide di cercare il monastero di Anastea, e tornare dai monaci Garuda. Come minimo, vuole ringraziare il vecchio maestro che l'ha tenuto in vita.

    Magari c'é qualcosa che puó fare per i monaci per ripagarli.


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 20:02
     
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  4. Mike Portnoyz
     
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    IL MAESTRO


    M55YyTB
    Il monastero si fa trovare con facilitá. E' in sommitá alla cittá, attaccato alle cascate. Se lo ricorda ancora dal forte rumore che ha sentito l'ultima volta.

    Einar: Salve! C'é nessuno?

    Kamoh: Shhhhhhh!

    Un giovane, molto giovane, monaco vestito in abiti tradizionali compare all'improvviso dalla porta d'ingresso, zittendo Einar e porgendo le braccia in avanti.
    Lo interpella poi, a voce piú bassa.

    Kamoh: Stiamo meditando... le serve qualcosa, signore?

    Il ragazzino gli arriva a malapena al petto. Ha la testa piegata verso l'alto per guardare il guerriero negli occhi. Non sembra intimidito da questo gigante dalla testa rasata, con un enorme spadone.

    Einar: Voglio vedere il "Maestro". Mi ha salvato la vita due giorni fa.

    Kamoh: ???? Hey! Tu sei il Varyag! Il Maestro ha usato le sue energie per guarirti!

    Einar non capisce perché quest'aria di sorpresa nel ragazzino. Sembra avere un'aria contrariata. E sembra troppo giovane per essere un monaco.

    Einar: Le sue... energie?

    Il ragazzino lo prende per la mano e cerca di trascinarlo, schiantandosi subito a terra. Il Varyag non é cosí facile da muovere.

    Einar: Oh, scusa. Certo, andiamo.

    Perché no. Non ha di meglio da fare, e se puó aiutare e saldare il suo debito, é tutto di guadagnato.

    Il ragazzino si rialza e insieme camminano a spron battuto per i corridoi, passando il chiostro all'interno, che ospita un enorme albero dalle fronde lussureggianti, per poi arrivare a una piccola cella scura.

    Aprono la porta, e trovano il "Maestro", disteso a terra su un letto rudimentale, perso in un sonno malsano. L'aria odora di malattia.

    Maestro: Bentornato, Einar.



    Edited by Mike Portnoyz - 22/5/2018, 14:46
     
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  5. Mike Portnoyz
     
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    IL MAESTRO


    M55YyTB
    Kamoh: Dai, dai, ridagli la fonte! Ridagli la fonte!

    Dice il minuscolo monaco, saltellando e battendo i pugni sulla corazza del Varyag. Facendosi male.

    Maestro: Kamoh, lascia stare il Varyag. Esci, su, e chiudi la porta. Vai a meditare, hai bisogno di concentrarti.

    Il ragazzino esce dalla stanza, chiudendo la porta, ma non si sentono passi una volta uscito.
    Einar esita un istante.

    Einar: Maestro. Eri in condizioni migliori qualche giorno fa, che succede? Il ragazzino dice che ti devo curare...

    Maestro: Non ascoltarlo. Kamoh é solo un apprendista. Per me, non c'é ritorno.

    Forse non ci sará mai modo di risaldare il debito.

    Dopo qualche secondo di silenzio, il maestro chiede a Einar di avvicinarsi, e guardarlo negli occhi.

    Maestro: La fonte... non hai ancora aperto il sigillo. Dammi la mano.

    Einar gli porge la mano, e si sente pervaso da una sensazione incredibile. Si sente potente come non é stato mai, pronto a combattere mille battaglie.
    Pronto ad affrontare l'impero stesso.
    Poi la sensazione svane, fugace, lasciandolo con un desiderio tremendo di provarla di nuovo.

    Einar: Cos...? Questa sensazione, é...

    Maestro: La fonte. Devi imparare ad accedere alla fonte. Devi unire il tuo spirito all'universo. COFF!

    Un forte colpo di tosse obbliga il maestro a fermarsi.
    Einar resta completamente bloccato.

    Maestro: Scusami Varyag, questo forse non é il destino che avevi scelto. Perdonami, ho visto del potenziale in te e ho voluto interferire con il corso degli eventi

    Einar: Interferire... con il corso degli eventi?

    Maestro: Hel. La donna dai lineamenti grotteschi. Colei che ti tormenta. Ti vuole per sé. Ma io la vedo diversamente.


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 20:25
     
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  6. Mike Portnoyz
     
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    IL MAESTRO


    M55YyTB
    Einar: Come puoi sapere di Hel? L'ho vista... giorno dopo giorno... Mi sussurra, mi... manipola. Mi ha dato uno scopo.

    Maestro: Eppure non l'hai vista molto negli ultimi tepmi. Qualche idea di chi sia stato?

    Il monaco ammicca con un sorriso quasi dispettoso.

    Einar: E' vero... non la vedo da molto...

    Maestro: Hel non é che una manifestazione delle forze oscure. Ti avrebbe portato per un cammino... omicida. Ho visto la sofferenza che avresti portato con te.

    Einar: Maestro, la mia vita é fatta di omicidio. Ma grazie per avermi risparmiato."

    Maestro: Ho visto cosa ti aspettava. Ho deciso di provare un'altra via. Non mi rimane molto su questa terra. La vita di un monaco é quasi sempre meditazione. Non capita spesso l'opportunitá di intralciare una divinitá oscura.

    Per quanto Einar avesse adorato Hel e l'avesse seguita, non provava un vero amore per lei. Era piú una facile via d'uscita dalle sofferenze della sua vita tragica.

    Maestro: E a quanto vedo, ha funzionato. Quando ti ho curato, ho trasferito la mia fonte dell'anima nella tua. Dovresti sentirla. Non c'era altro modo, stavi giá trascendendo... Ti ho appena dato l'ultima parte ora. Non mi resta niente.

    Einar prova a capire cosa sta dicendo. Poi gli viene un sospetto.

    Einar: Maestro, sono tornato per ripagare il mio debito, non per stringerne uno piú grande.

    Non sa cosa sia la fonte dell'anima, ma se contiene la parola anima...

    Maestro: Ripagami seguendo un nuovo percorso. Attingi alla tua fonte. Hai anche la mia. Persino un Varyag puó manipolare una fonte cosí potente. Abbandona Hel e servi l'universo.

    Tossí con forza, obbligato a interrompersi.

    Maestro: Non ho piú tempo, sembrerebbe. Einar, unisci la tua fonte a quella dell'universo. Vivi in armonia con la natura. Fynn Alasdair non ti avrá mai. Se vuoi, puoi restare al monast- COFF COFF.

    Einar strappa un pezzo di stoffa dalle sue vesti per darlo al monaco, cosí che si possa pulire il sangue dalla bocca. E... Fynn Alasdair? Dove aveva giá sentito quel nome? Gli ricordó qualcosa riguardo la "Necropoli" di Vayrgjord.

    Maestro: Vivi la tua vita, esplora il mondo. Vai dove vuoi, ma non sprecare il dono che ti ho dato. Il destino ha qualcosa in serbo per te, sii pronto quando arriverá. Dimentica Dharmuid, il vostro destino é scritto.

    Per quanto intrigato dall'idea di "unire la propria anima all'universo" o cose del genere, sentirsi dire che Dharmuid non era nel suo destino lo rende scettico, improvvisamente vuole negare questo ruolo che stava giá accettando con facilitá.

    Sará pure un vecchiaccio magico, ma che ne sá dell'amore.
    E ora sembra faticare a respirare. Tende un braccio verso il Varyag.

    Maestro: Chiama... chiama Kamoh...


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 20:36
     
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  7. Mike Portnoyz
     
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    IL MAESTRO


    M55YyTB
    Neanche il tempo di fare un verso che Kamoh apre la porta di colpo e corre verso l'anziano, inginocchiandosi per esaminarlo da vicino.

    Prova a toccare il vecchio con la mano, creando una luce bluastra, ma non succede nulla.

    Maestro: Kamoh, non sprecare le forze, é il mio ultimo momento. Chiama gli altri, voglio dare il mio addio. Veloce, corri!

    Il ragazzino resiste per qualche istante, poi, quasi spinto via dal Maestro, corre nel corridoio e va a cercare gli altri.

    Maestro: Lasciami, Varyag. Non sei ancora uno di noi, non posso averti qui nel rito della trascendenza. Ma ti prego, fermati nel monastero per la notte. I miei fratelli ti insegneranno ad unirti all'universo e attingere al tuo dono. Ora va!

    Einar: Vecchio pazzo... Unirmi all'universo... sono un Varyag... mmmmgggg... ci proveró...

    Indeciso, Einar lascia la stanza, mentre un gruppo di monaci accorre quanto velocemente possibile, tuffandosi nella stanza del Maestro.

    Il Varyag decide di percorrere il corridoio e camminare verso il cortile, per avvicinarsi alle cascate di Anastea.


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 20:42
     
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  8. Mike Portnoyz
     
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    GARUDA


    Quel giorno cominciava un breve periodo della sua vita, il periodo forse piú difficile.

    Si sedette a osservare le cascate, conscio che doveva prendere delle decisioni.

    La sua patria era sotto conquista di un impero straniero. La sua ragazza era persa, chissá dove, nel mondo.
    I suoi unici nuovi amici, spariti.
    Ma per quelli c'era tempo di chiedere nel villaggio e ottenere informazioni.

    Credeva che liberarsi dall'impero fosse l'inizio di una nuova vita, ma non era vero, era sempre lo stesso Einar.

    Questo evento invece l'avrebbe cambiato per sempre.



    Un piccolo diario in pergamena rilegata giace in un angolo, nella nuova cella monastica di Einar.

    Diario, Pagina 1
    Sono tre settimane che sono bloccato in questo monastero, forse di piú. Sto perdendo traccia del tempo. Ho bisogno di scrivere ció che succede, perché non riesco piú a distinguere tra ció che é reale e ció che...

    Diario, Pagina 1, dopo una macchia d'inchiostro
    Credo che quel vecchio mi abbia rimbalzato da una divinitá all'altra. Non sono sicuro di voler continuare.

    Diario, Pagina 2
    Che ci faccio qui... non so per quanto resisteró. Quattro settimane? Due mesi? Tre giorni? La meditazione mi sta rendendo pazzo, di nuovo. Era meglio Hel.

    Diario, Pagina 3
    Schull! Credo di iniziare a capire. La meditazione é piú interessante di quanto credevo. Se lo sapessero Armogh e Magnus... quanto riderebbero. Mi mancate, bastardi.

    Diario, Pagina 3, dopo una macchia d'inchiostro
    ------------una procedura particolare. Il "Chakra" si allinea con l'ambiente esterno. Dovrebbe rendermi piú forte, invece ogni volta, il buio, e mi risveglio con una secchiata d'acqua gelata. Non sono sicuro di riuscire a

    Diario, Pagina 4
    Per gli dei, da quanto non scrivo? Sono almeno due mesi dall'inizio. Finora é stata tutta pratica, ma ora dovró anche leggere dei manoscritti. Non conosco nemmeno l'alfabeto. Non sará facile. Saró onesto, la battaglia fa meno paura.

    Diario, Pagina 5
    Eh. Saranno pii, saranno uomini di gran pazienza, ma si sono arresi. Dovró imparare con la pratica, dicono. Ho una fonte dalla grandezza innaturale, dicono. Compenserá la mia... mancanza, dicono.

    Diario, Pagina 6
    Una sensazione incredibile. Vorrei avere le parole per descriverla, e ricordarmi com'é stata la prima volta. Haha, no non mi riferisco a Ezichi. La rigenerazione é qualcosa di...



    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 21:03
     
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  9. Mike Portnoyz
     
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    GARUDA


    Diario, Pagina 7
    Non avevo idea delle possibilitá che si sarebbero aperte davanti a me. L'energia del mondo che mi circonda... non riesco a credere che é sempre stata lí e non l'ho mai percepita. Ho alcune idee su come utilizzare questa capacitá in battaglia.

    Diario, Pagina 8
    Ancora troppo presto per combattere con questa abilitá, ma comincio a capire. Devo meditare di piú.


    Passano tre mesi, e Einar si abitua finalmente alla routine del monastero. Ogni giorno, si alza per una colazione molto leggera, seguita da una sessione di meditazione, e l'intero giorno é un alternarsi di meditazione, studio, riflessione, e pratica di arti marziali.

    Nel suo tempo libero, fa pratica con lo spadone, per non perdere l'abitudine. Si toglie le vesti da monaco, indossa l'armatura, e pratica i suoi classici movimenti piú e piú volte.

    Argo: Einar, é il momento di tornare nel mondo.

    Einar: Tornare nel mondo? Ma siete stati voi a pregarmi di restare...

    Argo: Le ultime volontá del Maestro erano di risvegliare la tua fonte, e questo abbiamo fatto. Ora puoi andartene se vuoi. Solo questo volevo dirti. Usa i tuoi doni di curatore nel mondo, dona la tua anima a chi ne ha bisogno.

    Dopo tre mesi con i monaci Garuda, ancora non si sentiva un "curatore". Non vedeva l'ora di tornare in battaglia, con la sua nuova abilitá.

    Einar: Certo, faró il mio meglio.

    Dice, mentendo spudoratamente. L'anima di guerriero é ancora intrinseca al suo spirito, forse persino alla sua fonte. Peró ha compreso le vie dei Garuda, almeno in parte.

    Argo: Se mai vorrai davvero diventare uno di noi, torna al monastero. Potresti diventare un maestro, considerando la fonte che ospiti. I libri sono il tuo unico punto debole...

    Non dimenticherá mai le due settimane spese a leggere e rileggere le prime quindici pagine del primo libro. Ancora non sa di cosa parlassero.

    Einar: Grazie per tutto ció che avete fatto per me. So che non sono stato il piú facile degli studenti.

    Argo: Torna quando vuoi, fratello. Qui sarai sempre benvenuto. Ora vai, e cerca il tuo destino.


    Edited by Mike Portnoyz - 21/5/2018, 21:30
     
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    Scrittura: 2
    Stile semplice e pulito. Pochi errori di battitura o distrazione. Hai ripetuto la frase del monaco bambino due volte. Non so se sia voluto, ma dai un occhi lo stesso.
    Per il resto nulla da dire, bravo.

    Interpretazione: 1
    Meh, ho visto Einar un pò altalenante. Non si capisce bene cosa voglia fare, sembra più che altro in balia di tutto quello che gli accade intorno. Non c'è quel senso di sicurezza che c'era, ad esempio, nella role antecedente. Ma probabilmente questo è perchè sei anche stanco di fare autogestite, ne hai sputate fuori così tante nell'ultimo mese che giustamente ti è passata la voglia.
    Non me la sento di darti 2 punti pieni. Puoi fare molto di meglio, e lo sai anche tu Mike.

    Strategia: 0
    N.D.

    Totale: 2 (base) + 3 (valutazione) = 5 Exp + 1 PA per l'Arte Segreta

    Valutatore: 1 exp + 100 Gold.
     
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