Oscure Macchinazioni

Isawa; Mad4Opps

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    Rapimento


    Jericho si svegliò con un tremendo mal di testa e la nausea, aprì stancamente gli occhi ed alzò il capo per vedere dove si trovava: l'ambiente era chiuso e buio, non particolarmente spazioso, ma nemmeno strettissimo. La puzza di muffa sui muri inebriava l'olfatto, dandogli ancora di più il vomito.
    Provò ad alzarsi, ma si rese conto di essere legato mani e piedi ad una sedia, lasciando poco spazio ad ulteriori interpretazioni: era stato rapito.

    Cosa diamine è successo?

    Stentava a ricordare cosa era successo prima di allora a causa del cerchio alla testa.

    Pensare che la giornata era cominciata così bene...

    ...



    Si era svegliato di prima mattina senza problemi come non succedeva da un po', complice il periodo di riposo concesso dall'accademia neagorese; in grado di rilassarsi come più gli aggradava e senza ansie per la testa finalmente era riuscito a dormire ben nove ore filate quella notte... un record di quei tempi.

    Quel giorno voleva concedersi qualcosa di speciale solo per lui: la visita al museo delle scienze della città. Grazie ai contatti con il precedente curatore, Jericho era riuscito ad ottenere un ingresso gratis ma, a causa del periodo turbolento, non era mai riuscito a sfruttarlo.

    Ogni tanto fa bene staccarsi dai libri e vedere le opere del passato nella loro forma originale.

    Le illustrazioni in bianco e nero nei libri non erano male, ma non reggevano il confronto con l'originale.
    Per l'occasione perse un'infinità di tempo per prepararsi e alla fine uscì dalla sua camera più o meno all'ora di tutti i giorni (in ogni caso il museo non avrebbe aperto prima solo per lui...), dirigendosi verso la solita caffetteria in cui ogni mattina faceva colazione con uno squisito cappuccino.

    L'ambiente di quel locale era davvero troppo raffinato per i prezzi che offriva e lo studioso si chiedeva sempre come avevano potuto permetterselo, immaginando chissà quali attività illecite alle loro spalle; in ogni caso avrebbe continuato a fare colazione lì fin quando le sue tasche glielo permettevano, o finché sarebbe rimasto a Neagora. Se fosse per Jericho ci sarebbe rimasto a vita in quella città, fin troppo a sua misura, ma doveva trovare un modo per far soldi all'interno di Neagora e non ce ne ero molti adatti alle sue capacità.

    Nel frattempo un gentile cameriere mai visto prima gli aveva portato il solito cappuccino e cornetto al tavolo in tempi da record, nonostante ci fosse un pienone di clienti in quel momento.

    A quanto pare sono in piena espansione visto che stanno assumendo nuovi inservienti e tengono in gran considerazione i clienti affezionati come me... questo posto mi piace sempre di più.

    Nel mentre Jericho sorseggiava tranquillamente la bevanda, pensava al suo futuro.

    Potrei diventare un ricercatore dell'accademia, qualche mente in più per le sperimentazioni fa sempre comodo, ma con tutte queste menti brillanti in giro rischio di essere tagliato fuori e mandato sul campo...

    Ovvero a combattere le minacce minacciose come quella a Beralta; esperienze che voleva assolutamente evitare in futuro, non importa con quanti soldi lo avessero ricoperto... sarebbero stati inutili se ci avesse rimesso le penne.

    A Beralta ci sono andato veramente vicino... ed anche al Festival... insomma sono diventato il bersaglio numero uno sia per mostri sovrannaturali e comuni canaglie indifferentemente. Deve essere la mia stazza minuta a trarli in inganno e, vedendomi come un bersaglio facile, concentrano tutte le loro forze nel neutralizzarmi. Sigh

    C'era poco da stare allegri, il giovane mago non avrebbe incominciato a fare bodybuilding per sembrare più pericoloso, quindi avrebbero continuato a prenderlo di mira con la stessa veemenza; l'unica alternativa era non trovarsi in quelle situazioni pericolose...

    Sarebbe bello concentrarsi solamente sulla teoria e lasciare ad altri la pratica sul campo, ma apparentemente tra gli studenti presenti sono quello con più esperienza e per questo sono sempre la prima scelta. Senza contare che Lord Goldshire mi vuole fuori dai piedi e farà sempre il mio nome per ogni incarico con un vago rischio di morte.

    Questo cappuccino ha un sapore strano.


    Avrebbe fatto appena in tempo ad aggiungere questo commento, per poi crollare sul tavolo con un tonfo secco, attirando l'attenzione di tutta la caffetteria su di se. Di lì a poco sarebbe sopraggiunto il cameriere che lo aveva servito per portarlo da un medico, sotto gli occhi indifferenti delle altre persone lì presenti.

    ...



    Ah ecco: sonnifero nel caffè. Un classico, sono caduto nel più comune dei cliché.

    Nonostante il dolore alla testa, dovuto alla botta o probabilmente più per il narcotico assunto inconsapevolmente, Jericho si rese conto di essere in grave pericolo, cominciando ad agitarsi in preda al panico; chi lo aveva rapito probabilmente lo voleva morto e più nello specifico torturarlo a morte, altrimenti sarebbe bastato fargli assumere un veleno mortale per liberarsi di lui seduta stante.
    In quella stanza non c'era nessuno, era la sua unica occasione per liberarsi e cercare di fuggire con la forza; passata la crisi di panico, riuscì ad escogitare una maniera per liberarsi abbastanza efficace, ma prima di poter attuare il suo piano, una voce lo interruppe ancor prima di cominciare.

    Se fossi in te non farei scherzi...

    Dalla porta entrò un uomo dalla fisicità imponente, vestito di abiti comuni e con la faccia coperta da un passamontagna.

    È più grosso del cameriere... quindi è lui la mente dietro il mio rapimento.

    ... so che puoi liberarti benissimo, ma non ti conviene farlo: anche se riuscissi a stendermi e fuggire non arriverai lontano.

    Lo studioso esitò a porre la retorica domanda, lasciando al mandante del suo sequestro la parola.

    Ti è stato iniettato in corpo un veleno mortale ed agirà entro ventiquattro ore. Ti conviene collaborare con noi se vuoi l'antidoto.




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    osnovnye-otlichija-thief

    Non era la rinominata tecnologia, né tantomeno la particolare architettura unica della regione ad aver condotto il Malygos nell'occidente di Kalendor..

    Il giorno precedente il giovane se ne stava per i fatti suoi in una locanda di Sumadea. Era un piccolo paesino dalla bassissima densità popolare, apparentemente tranquillo e sicuro ma.. a quanto pare, il Malygos sembrava trovare del marcio ovunque andava.
    forse è vero che tutto il mondo è paese, tutto sommato.. pensava osservando i due delinquenti a cui aveva appena spennato gran parte degli spicci messi in gioco; tra una mano e l'altra i due si erano fatti così tanti gin da annullare freni inibitori.
    Incominciarono a vantarsi con l'alchimista riguardo loro conoscenze pericolose nel continente e rinominati trafficanti: egli dal suo canto prese la palla al balzo, rimanendo si distaccato ma non perdendosi una singola informazione.
    A dir la verità alcune volte fece fatica a non scoppiare a ridere di fronte a racconti più che improbabili, descrizioni ultra-esagerate.. ma una notizia catturò la sua attenzione a pieno, facendolo voltare verso l'interlocutore.

    ..ho comprato questa da un nuovo contatto, un ragazzo da Haven.. un tipo in gamba, rivende a prezzo basso.
    Osservò il mercenario mostrare la lama nuova di zecca nella fondina, per poi domandargli incuriosito: se mi servisse una nuova arma, sapresti dirmi dove trovarlo?
    Davmorn avvicinò la vincita che aveva accumulato fino a quel momento al tipo; egli la accettò rivelandogli così dove poter trovare questo trafficante di armi.
    [...]

    Non erano poche le volte in cui aveva pensato di ritornare in patria ultimamente, questo avvenimento fu dannatamente inaspettato e richiedeva investigazione.
    Non lo sorprendeva il fatto che qualcuno trafficasse da Ephiora verso Tortuga, ma lo sorprendeva che qualcuno di nuovo lo stesse facendo; poteva voler dire parecchie cose e nessuna portava ad un risvolto positivo. Una sola cosa era sicura, ad Haven sarebbero arrivate molto presto una quantità massiccia di armi.. e lui se la ricordava già bella armata, questo lo aveva preoccupato a tal punto da spingerlo ad investigare.
    I sospetti incominciavano a fondarsi, temeva che la guerra civile nella regione fosse scoppiata in sua assenza.

    Proseguì il percorso sterrato indicatogli su una mappa fino ad arrivare in una casa nel mezzo della foresta: aveva appena una stanza a giudicare dalla grandezza, era circondata da tronchi e flora selvaggia per sterminati chilometri. Da fuori appariva abbandonata, dato che la finestra sopra l'ingresso era sfondata ed erano visibili vistose ragnatele.. gli era stato detto di avvicinarsi e bussare quattro volte, con ritmo tamburellante quasi.
    Una trappola?.. forse, motivo per il quale il giovane mentre bussava tenne l'altra mano costantemente pronta a colpire.. ed invece, la porta venne aperta dal criminale.
    Capelli neri e sguardo ingrugnito, ad occhio e croce sui venticinque anni, vestito come la maggior parte dei ragazzacci di strada a Tortuga: una giacca di pelle piena di buchi, accompagnata da pantaloni in corda e stivali logori.

    Non lo aveva mai visto prima e ne era certo, lui si ricordava una faccia: non era raro d'altronde, la malfamata città era divisa in numerosi quartieri e nel popolato centro urbano era proibitivo per chiunque osare lanciare sguardi più del dovuto, non ne usciva mai nulla di buono.
    Lo guardò dall'alto in basso per poi parlare:
    Entra, presto!

    Così fece; l'individuo guardò ad entrambi i lati assicurandosi che nessuno lo stesse spiando e richiuse rapidamente la porta.
    L'alchimista notò una spropositata quantità di sale gettata sotto lo stipite della porta, probabilmente per impedire l'accesso a vermi ed altri ripugnanti esseri.
    Una usanza tipica nelle baracche in lamiera della sua terra natale, non poté non sfuggirgli un sorrisetto sotto la bandana. Venne fatto accomodare su una sedia, dove si tolse il cappuccio e rivelò il suo viso intero.
    Veniamo al dunque, signor ...
    Se ne stava in piedi davanti al camino, probabilmente si stava scaldando la parte posteriore del corpo: sembrava attendere una risposta dal suo interlocutore, il ragazzo decise innanzitutto di limitare la confidenza.
    Niente nomi, il mio lavoro lo richiede.. fece una breve pausa per ricapitolare mentalmente il piano che aveva elaborato lungo il tragitto.
    Devo fare fuori un tipo di Tortuga. Non è un osso duro, ma è bravo a rintanarsi come il topo che è: ho bisogno di un informatore sul campo.
    Diretto e coinciso, lasciò spiazzato il tipo che gli rifilò un'occhiata intontita:
    Io tratto armi bello, mica informazioni..nel caso non te ne fossi accorto sono qui a Neagora, non ad Haven.
    Lo so, ma tu potresti farmi incontrare con qualcuno da quelle parti che si trova più in alto.. da dove si vede meglio e si riesce a cacciare con più facilità.


    Muovendosi lentamente, l'alchimista afferrò la sua sacca di monete dalla cintura scuotendola: sperava che il suono dei piccioli fosse abbastanza forte da far cedere il trafficante, magari si sarebbe risolta questa storia sua.
    Il suo scopo era capire subito chi e perché stava muovendo ammassi di armi da/per Haven, prima di impedirlo: se doveva ritornare nel suo paese di origine per fare giustizia, doveva capire contro quale bersaglio puntare le lame.

    Il suo furbo tentativo non venne colto dal ragazzetto, infondo non così tanto sveglio.. ma la palla venne presa al balzo e scagliatagli contro con più forza:
    I soldi non mi interessano, ma c'è qualcos'altro che potresti fare se vuoi che ti rimedi un incontro.. sei un assassino hai detto, giusto?



    Davmorn Malygos
     
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    Ricatto


    Quell'affermazione fece spalancare gli occhi a Jericho dallo stupore e, soprattutto, dal terrore: mai avrebbe immaginato che qualcuno potesse arrivare a tanto per assicurarsi la sua "collaborazione". Evidentemente aveva accumulato una certa fama (in positivo) in tutti i domini imperiali e ciò significava che i suoi servigi come mago erano molto richiesti.

    Cosa vorrà da me? Se si è spinto a tanto si tratterà qualcosa di illegale o terribile...

    Lo studioso tremava già all'idea di avere un veleno sconosciuto in corpo, l'altra implicazione stava alimentando ancora di più il suo nervosismo.
    Era letteralmente con le spalle al muro e da quella situazione non poteva cavarsela né con le parole, né con la forza bruta, se fosse stato più cinico e freddo gli avrebbe addirittura fatto i complimenti per il piano ben orchestrato... già, perchè avere un veleno in corpo non era un problema per un medico/alchimista del suo calibro, tutt'altra storia era un veleno sconosciuto; tra l'altro veleni così raffinati e di lunga attività uscivano dalla sua area di competenza, infatti Jericho era più orientato alla conoscenza di veleni dal decorso rapido e utilizzati principalmente in battaglia, non per ricattare o torturare.

    Non ho scelta... ti ascolto.

    Replicò infine, rassegnato.

    Hai capito perfettamente in che situazione ti trovi, così mi piaci.

    Commentò soddisfatto l'interlocutore dal volto coperto, con un evidente ghigno sulle labbra.

    Si tratta di un compito relativamente semplice per un uomo del tuo calibro: dovrai presentarti alla residenza di Lord Gerard Williams, un noto uomo d'affari e potente mago di questa città e tenerlo a bada finché un nostro affiliato non ruba una "cosa" dalla sua abitazione.

    Jericho si mostrò immediatamente confuso, scuotendo leggermente la testa con espressione interrogativa.

    Mi stai chiedendo di affrontarlo a duello?

    Domandò preoccupato, lasciando intendere che non l'avrebbe mai fatto.

    No no, niente di così eclatante. Dovrai semplicemente bussare alle sua porta e distrarlo con delle chiacchiere, tenerlo d'occhio e non farlo avvicinare al nostro uomo.

    Il piano sembrava a primo impatto decisamente strampalato ed impossibile da realizzare, ma nella situazione in cui si trovava era il meglio che potesse chiedere: lo scontro diretto con una personalità influente di Neagora avrebbe cancellato la sua buona reputazione e gli sarebbe costato davvero molto il risarcimento nei suoi confronti, oltre che la galera per un periodo imprecisato di tempo... sempre se fosse riuscito a sopravvivere.
    Il nome di quell'uomo non gli diceva praticamente nulla. Forse era stato un mago di tutto rispetto in passato ed ora si godeva la pensione in santa pace, ma difficilmente un mago diventa più debole nel tempo; contrariamente ad un guerriero non si serve dei muscoli per combattere ed era facile mantenere la mente allenata, rendendo i maghi avversari ostici anche quando anziani.

    Dovrai stare attento anche alle sue guardie del corpo: la sua villa fuori città è piena di articoli rari da collezione ed ha ingaggiato due gorilla per tenere al sicuro i suoi tesori, dovrai evitare che si allontanino troppo da lui... sono sicuro che saprai trovare dei pretesti adeguati.

    Se non fosse per loro la nostra organizzazione ci avrebbe pensato da sola e con metodi convenzionali a derubarlo... ma vista la situazione molto ostica ci siamo rivolti a te.


    Jericho era sempre meno convinto, ma quelle richieste erano chiare. Quel piano era rischiosissimo, ma solo per lui; i suoi mandanti erano in una botte di ferro, l'unico a rimetterci sarebbe stato il giovane mago.

    Ti consiglio di non incrociare la strada con il nostro collaboratore prima di aver portato a termine il lavoro. Solamente quando lui avrà rubato quella "cosa" potrai dirigerti al punto di ritrovo, possibilmente senza portare ospiti sgraditi, ed ottenere il tuo antidoto.

    Non mi sembra difficile, un genio come te dovrebbe riuscirci senza sforzo.


    In quell'incarico non avrebbe ricevuto alcun aiuto e se i suoi sotterfugi fossero stati scoperti, non avrebbe avuto scampo: sarebbe morto nel tentare la fuga o dopo per gli effetti della sostanza letale nel suo corpo. Poteva veramente farcela nel tenere su una farsa del genere?

    Questo tipo di ricatto è semplicemente follia! Non riuscirò mai a venirne fuori! Cosa cercate di così importante nella collezione di Lord Williams?

    Non posso dire i dettagli, ti basti sapere che è un ingrediente alchemico molto raro, impossibile da ottenere per mezzi legali e trovarlo in natura è praticamente impossibile. Se ci fosse stata un'alternativa non saremmo giunti a questo, non trovi?

    La risposta era vaga, ma il ragionamento non faceva una piega. Jericho dovette trattenere la sua frustrazione e sottostare a quelle assurde regole degne di uno scherzo di cattivo gusto nei suoi confronti.

    Bene, dimmi dove si trova la sua casa e dammi altre informazioni su di lui, non posso presentarmi lì impreparato.

    Il tono dello studioso era più freddo, nonostante fosse ancora titubante si doveva rassegnare a dover compiere una stupida recita e sperare per il meglio. L'interlocutore sorrise ancora una volta soddisfatto, liberando il prigioniero dalle corde e portandolo in un'altra stanza in cui discutere i dettagli...




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  4. Mad4Opps
     
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    osnovnye-otlichija-thief

    Non aveva altra scelta se non quella di continuare a mentire spudoratamente.
    Se così vuoi definirmi. disse con estrema freddezza, lanciando qualche occhiata alla stanza che lo accoglieva. Era completamente spoglia, il soffitto in legno era ammuffito dai periodi di pioggia e vistose ragnatele negli angoli più alti: era priva di quadri o arredamento, ad eccezione di poche seggiole ed un tavolino pieno di vistosi borsoni neri.
    Ad attirare la sua attenzione però furono numerose pelli e zanne di animali esotici proprio su quel tavolo; erano in quantità esorbitante e il proprietario di quella topaia non sembrava certo in procinto di arredarla.. questo poteva significare una cosa sola.
    Contrabbanda anche quelle.. molto probabilmente.. lanciò per un’ultima volta un’occhiata ai suoi logori abiti, confermando le sue idee ..non è un pezzo grosso, si sarebbe attenuto solamente alle armi.
    Era una notizia in parte buona, sapeva di non dover preoccuparsi troppo: ma qualcuno lo aveva pur sempre mandato fin lì a Neagora dunque, ed era sicuramente qualcuno di più potente.
    C’è un omicidio da fare, entro domani. Qui, a Neagora.
    Temeva che gli venisse proposto, ma aveva incominciato a realizzarlo già dalla precedente domanda. Se c’era un assassinio che voleva eseguire era proprio seduta stante, mozzare uno dei numerosi tentacoli di Haven, per quanto piccolo potesse essere.

    Ma, purtroppo, quelle informazioni non le avrebbe ottenute da nessuno prima di ritornare in patria. Era obbligato ad accettare, ma incominciò da subito a pianificare mentalmente un modo per risolvere la questione senza sporcarsi le mani. Non aveva mai ucciso nessuno che avesse attaccato per primo, lui o i suoi compari: non aveva intenzione di incominciare adesso.
    Continua, ti ascolto unì le mani e le sfregò l’una sull’altra, cercando rimedio all’umidità che regnava sovrana nella stanzetta.
    Vide lo sguardo dell’uomo soffermarsi sul suo tatuaggio, per poi incurvare le labbra in ghigno a denti stretti.
    Cavolo, vai subito al sodo! Dovevo immaginarmelo che hai esperienza.. l’obiettivo è un mago, molto conosciuto e benvoluto in questa regione.. beh, non da tutti almeno. Non ti è dato sapere chi o perché, ma devi farlo fuori.

    Portò una mano sul mento e iniziò a rimuginare silenzioso qualche attimo, passandosi un dito sulle labbra e strusciandosi l’ispida barba con le altre. Poco gli cambiava di chi era l’obiettivo, stava guadagnando tempo: il suo obiettivo era cercare di concordare con la vittima un esilio volontario, magari chiedendo uno dei beni personali al mago per far sembrare vero l’omicidio.
    Ma in caso il tipo fosse già a conoscenza di essere finito in una lettera nera e girava scortato? In quel caso non avrebbe avuto orecchie ad ascoltarlo, sarebbe stato costretto alla lotta per la sua vita.. era la peggiore delle ipotesi certo, ma doveva sapere se il bersaglio era almeno un criminale.
    Dimmi cosa devo aspettarmi almeno. E’ un delinquente?
    Stanotte lo sarà. Ruberà con il tuo aiuto un oggetto molto prezioso a Williams, un signorotto che abita a circa due orette da qui.. ma non vivrà abbastanza da raccontarlo. A quel punto gli piazzi una palla in testa e mi porti l’oggetto.
    Iniziò a ridere grattando la gola come uno spruzzino, per poi ricomporsi: si aspettava una domanda sul prezzo molto probabilmente, dato che invece di un reato ne chiese due.. prontamente aggiunse:
    Duemila pezzi d’oro a lavoro compiuto. Prendere o lasciare.

    Si prese qualche altro secondo per pensare. Avrebbe preferito non avere due gatte da pelare simultaneamente, ma quanto poteva essere difficile in fondo.. sapeva borseggiare e sapeva muoversi leggero come un’ombra nel buio. Avrebbe potuto sottrarre interi pacchi di monete sotto il naso di qualcuno mentre dormiva, gli doleva solamente farlo ad un innocente. Meglio che togliere la vita in fondo, o no?
    Va bene, accetto
    Si alzò ed avvicinò al contrabbandiere, il quale gli diede una mappa con indicata la posizione della casa da rubare. Gli disse che c’erano due uomini a proteggere gli ingressi e che l’oggetto, molto probabilmente, si trovava nel piano sotterraneo della villa: non gli disse cosa fosse tuttavia, ipotizzava un gioiello di pietre preziose da rivendere al mercato nero.
    Gli aveva detto praticamente tutto ciò che gli serviva, eccetto per l’identità del mago. Davmorn aveva appena salutato ed era sul punto di varcare la soglia, ma la porta bussò con il preciso tamburellante ritmo.

    Il trafficante andò ad aprire ed accogliere il nuovo ospite nella sala, che si rivelò essere non altro che il mercenario che gli aveva indicato l’ubicazione di quel posto. Gli sorrise e porse la mano destra in saluto
    Piccolo il mondo, eh??
    Accennò ad un sorriso e ricambiò la vigorosa stretta di mano, poi il tipo si volto verso il proprietario di casa e..
    Insomma bello, di che contratto mi parlavi?
    E’ già stato preso Farlan. Sarà per la prossima volta.


    Se il contratto aveva termini di scadenza così brevi, in effetti, era sensato che avessero già pensato a qualcuno da “assumere”. Senza volerlo il Malygos aveva rubato l’illegale incarico, ma non pensava fosse un grosso problema per il nuovo arrivato: stava per andarsene via quando sentì alle sue spalle
    Cosa? Questo qui..? gli puntava l’indice contro squadrandolo da testa a piedi Questo mingherlino ammazza, secondo te? Non farmi ridere bello, potrei prenderlo a schiaffi fino a che non mi implora di lasciarlo perdere.
    Per poi farsi scappare una risata. Effettivamente il mercenario era alto sul metro e novanta e piuttosto piazzato, ma chiamare mingherlino qualcuno atletico come il Malygos e minacciarlo.. era follia. Poteva continuare a camminare come nulla fosse, facendo finta di nulla.. ma non era abituato ad alzare i tacchi quando gli pestavano i piedi.

    Mesi di allenamento passati nella meditazione assoluta l’avevano cambiato, ma il suo istinto primordiale da testardo orgoglioso non era sparito.. era solo sotterrato sotto la sua sconfinata saggezza: quelle parole accompagnate dal maleducato gesto scavarono gli fecero salire il sangue al cervello, spingendo la bocca a parlare quasi di volontà propria.
    Scommetti che non arrivi a domani, figlio di puttana??
    Sembrò mandarlo su tutte le furie, dato che il tipo velocemente estrasse una daga dalla fondina ed incominciò a percorrere come un toro in carica i pochi metri nella stanza.

    Il contrabbandiere aveva gridato per cercare di fermarlo, non volendo problemi dentro la sua abitazione.. ma era troppo tardi ormai. La testa a scintille del rissoso era partita alla carica, così banalmente da dettare una risposta più che ovvia dal furbo Davmorn: gli bastò proiettare un geyser acquatico dal palmo sinistro nel momento in cui l’uomo lo aveva quasi raggiunto.
    Avendo il peso corporeo completamente sbilanciato in avanti, la botta d’incontro gli fece perdere l’equilibrio spingendolo all’indietro a pancia in giù: con uno scatto raggiunse velocemente il suo sfidante ancora a terra e gli rifilò un calcio al viso in rincorsa, buttandolo ancora una volta a terra mentre si tirava su.
    Un minimo di furbizia unita alla legge del più forte sveglio gli stava permettendo di sottomettere un avversario con la sua stessa moneta: e via di altri due calci al viso accompagnati da grida di un Malygos infuriato.
    Che dicevi? Eh? Avanti pez *calcio* zo di merda, con *calcio* tinua!

    Il mercenario era stato palesemente sottomesso, con le mani si proteggeva il già urtato visto, ottenendo solo un indirizzamento dei pesanti scarponi del giovane sulle costole. Fu il proprietario della casa ad interromperlo dal rabbioso momento, strattonandolo con forza per un braccio mentre continuava ad infierire sul tronco dello sconfitto.
    Non riuscì a calmarlo e nemmeno gli interessava probabilmente, gli bastò portarlo di peso all’altra stanza ed intimargli di andarsene a completare l’incarico



    Il monaco proseguiva la camminata consultando la mappa, mentre una spettacolare foresta al chiaro di luna si stagliava dinanzi ai suoi occhi. Non doveva mancar poi molto all'arrivo..

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    La Tenuta 1


    È tutto il giorno che provo ad avere un'udienza e sono riuscito ad ottenerlo solo a quest'ora.

    Pensò tra se e se mentre percorreva l'ampio giardino intorno alla tenuta del facoltoso uomo d'affari. Il luogo era davvero suggestivo, ad occhio più esperto sarebbe apparso addirittura magico...

    Molte delle piante qui sono cresciute e rimangono in vita grazie alla magia, inoltre alcuni di questi insetti luminosi si nutrono della linfa di queste piante, per questo sono più grandi del normale ed emettono luce a causa della contaminazione magica.

    Lo spettacolo intorno a lui avrebbe lasciato a bocca aperta qualsiasi altro cittadino neagorese, ma non Jericho: aveva già visto spettacoli simili nei giardini arcadiani e questo era soltanto un'imitazione.

    Ha comunque dei gusti raffinati e un bel po' di soldi per permettersi la cura di un giardino simile.

    A meno che non fosse lui stesso l'artefice.

    Intorno a lui tutto taceva, ben presto avrebbe raggiunto la porta d'ingresso, ma del suo "collaboratore" non si era vista traccia...




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    Il giovane Malygos era arrivato a destinazione, si trovava nel cuore della vasta proprietà del nobile.
    Hai capito il signor Williams.. pensò il giovane mentre adocchiava con una certa invidia quella struttura in muratura che, chiunque sano di mente, avrebbe definito la casa dei sogni. Non era tanto quel pregiato marmo a rendere l'abitazione sfarzosa, quanto tutta la flora che la circondava: alberi e piante di tutti i tipi e tutti i colori, quell'uomo non aveva cespugli da potare.. aveva degli arcobaleni!

    Davmorn non si era mai fidato di nessuno oltre ai suoi amici, tanto meno si fidava di uno scarto di galera: lo sapeva bene che, spesso e volentieri, chi si prendeva la briga di compiere il misfatto spesso veniva fatto sparire a fine incarico. Sapeva bene che c'è qualcuno a fare la guardia dato che aveva appena visto una figura muoversi nell'oscurità: impossibile vedere quanti e precisamente dove fossero.
    Poteva scavalcare il muro di cinta con rapidità, sfruttando il suo atletismo da felino della savana: una volta immerso nelle tenebre avrebbe sicuramente stecchito tutti.. ma non aveva motivo di farlo.
    Per quanto ne sapeva poteva essere tutta brava gente quella; ottenere più informazioni possibili su Haven era il suo obiettivo finché non ritornava, ma non era nella sua morale uccidere innocenti per accorciare la via verso il traguardo. Un furto si dai, è accettabile!


    Fece il giro della tenuta tagliando lungo il bosco, tenendo fissi gli occhi sul giardino interno e gli uomini di guardia: era così preso nella sua osservazione da trasalire realizzando che c'era qualcuno a pochi metri da lui, sotto l'albero in cui si trovava.
    Certo, l'uomo che dovrei uccidere..
    Scese dall'albero in rapidità camminando a passo tranquillo verso di lui; ogni passo che faceva aveva la terribile sensazione di averlo già visto. Il buio celava ancora il suo viso, ma la figura gli era molto familiare.. tanto che appena gli arrivo davanti rimase attonito spalancando gli occhi.
    Ma.. che ci fai qui? senza attendere risposta, avrebbe cercato di tirarlo dal braccio sinistro Leviamoci da qui davanti, possono vederci! per poi condurlo al riparo nella vegetazione.


    Davmorn Malygos
     
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