Un bel giorno

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  1. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Oggi hai lavorato molto, brava!
    Esclamò Henrik, appoggiandosi le mani sui fianchi.
    Miya rinfoderò i suoi due coltelli e, ancora con il fiatone, lo guardò un po' imbarazzata.
    Grazie..
    Henrik, il suo insegnante di armi, l'aveva sempre messa in soggezione. Con i suoi capelli lunghissimi neri, i suoi baffi fini e ben curati, aveva l'aria di uno che aveva visto mille cose nella sua vita e che sapeva sempre cosa fare e cosa dire. C'erano poche persone che mettevano Miya così in imbarazzo, e lui era una di queste.
    La ragazza si asciugò la fronte con il braccio. L'aria nella palestra era sempre pesante e chiusa, quasi irrespirabile. Forse perchè si trovava in un seminterrato?
    Beh..io allora vado
    Disse incerta, ancora guardando a terra ed arrossendo un po'.
    Vai vai! Ci vediamo dopodomani, mi raccomando: puntuale eh!
    Si raccomandò Henrik. Miya andò nello spogliatoio, si asciugò, bevve un pò d'acqua e poi uscì. Casa sua era molto vicina, quindi andava in palestra senza zaino e si faceva la doccia direttamente a casa sua dopo la lezione.
    A dire la verità si lavava a casa perchè la palestra le faceva un po' schifo, ma questo non lo aveva detto a nessuno.
    Dopo aver varcato la soglia della palestra si stiracchiò e guardò in aria: non una nuvola in cielo.
    Che bella giornata!
    Esclamò ad alta voce, tirando fuori la sua proverbiale allegria.
    D'improvviso le venne la voglia di farsi una passeggiata, e questo era molto sbagliato. Innanzitutto perchè doveva farsi la doccia: poteva mai una ragazza andare in giro tutta sudata ed in abbigliamento sportivo? Cosa avrebbe fatto se avesse incontrato qualcuno che la conosceva? Secondariamente Neagora era forse il posto peggiore della terra per passeggiare.
    Le strade erano affollate e caotiche, l'aria pesante a causa dei fumi delle fucine. Ma a lei non importava. Sentiva che quello era un bel giorno e non voleva farselo rovinare da niente al mondo.
    Avrebbe fatto giusto un giretto, magari correndo, così se avesse incontrato qualcuno avrebbe potuto dire che si stava allenando. Che idea geniale! Come aveva potuto non pensarci prima?
    Spero solo che mamma non si preoccupi non vedendomi tornare.
    Mentre diceva queste parole sovrappensiero, però, già aveva iniziato ad allontanarsi dalla palestra e a girare a caso tra le strade dell'immensa città degli enormi ingranaggi e marchingegni.
    Alla fine si allenava così spesso durante la settimana: un giorno armi ed un giorno ginnastica. Una passeggiata se la meritava no?
    E poi quello sembrava veramente un bel giorno.

     
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  2. :Karma:
     
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    A perdifiato

    Vieni subito qui!


    La scimmietta scorrazzava sfrenata zigzagando tra le persone, attirata verso qualcosa di non ancora definito. Le persone di quel modesto sobborgo di Neagora si scansavano emettendo versi di sgomento alla vista insolita dell'animale, di certo completamente fuoriluogo in quel panorama di fumi pesanti e strutture metalliche. E ancora più si sorprendevano dei richiami rauchi e accorati del suo padrone che la seguiva da non molto lontano, facendo fatica a farsi strada tra la gente.

    Per Hera non era difficile districarsi tra quella foresta di gambe ma per Karma era senz'altro più difficile, anche perché cercava di urtare meno persone possibile e di non finire nei guai. Ad un certo punto il gruppo di persone si fece folto come una barriera imbarricabile e l'arcadiano stava per sbatterci contro. Con un balzo acrobatico quindi allungò le braccia per afferrare il lampione che si affacciava sulla strada e tramite esso, darsi nuovo slancio con un colpo di reni verso un balcone particolarmente sporgente. Senza perdere lo slancio, continuò a spostarsi a mezz'altezza aprofittando di tralicci, lampioni e sporgenze architettoniche, seguendo la scimmietta dall'alto.

    Hera da parte sua non lo calcolava minimamente, proseguendo per la sua strada attirata da chissà cosa.

    Piccola peste! Se ti acchiappo facciamo i conti!


    Ululò Karma da un balcone al che la scimmietta, scossa da un fremito, si voltò per accorgersi solo ora di essere seguita dall'omaccione a torso nudo. Allarmata, accelerò il passo continuando a tenere la testa rivolta verso l'alto, verso Karma, ma in questo modo finì per cozzare proprio addosso a Miya, interrompendo di colpo la sua lunga scorrazzata.

    Karma esultò affrettando il passo per aprofittare della caduta della compagna animale, fino a darsi un ultimo lungo slancio ed atterrare praticamente addosso alla scimmia (senza calpestarla ovviamente) e rizzarsi subito dopo con le mani ai fianchi.

    Mi era sembrato di essere stato chiaro. Niente stupidaggini una volta arrivati in città. Saremo fortunati se non ci verranno ad arrestare!

    La rimproverò con viso duro e voce imponente, senza rendersi ancora conto che Miya gli era proprio ad un palmo da naso, potendo fraintendere quell'entrata improvvisa come un attacco nei suoi confronti.


    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  3. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Continuò a camminare per svariati minuti.
    Osservava circospetta i passanti, temendo di incontrare qualcuno che la riconoscesse. Ma alla fine la sua era una mossa stupida, più cerchi di non vedere qualcuno più prima o poi lo incontri.
    Se cerchi una cosa, prima poi la trovi. Era ovvio, no? Quindi avrebbe fatto bene a camminare a testa bassa.
    Pensando queste cose realizzò di essersi allontanata parecchio dalla palestra. Era finita in uno dei quartieri più grandi di Neagora, quello al centro-ovest. Guardò un paio di persone mangiare in un chiosco, poi svoltò a destra, ritrovandosi in un grande viale pieno di negozi e botteghe. Si fermò per un attimo e si accorse che il suo sudore si era asciugato, anche a causa della proverbiale afa di Neagora.
    Speriamo non mi venga l'influenza..
    Borbottò, ma fu interrotta da qualcosa. Anzi, da qualcuno.
    Sentì qualcosa spingerla via in maniera brutale, tanto che la ragazza quasi cadde a terra. Si girò di scatto e vide una grossa figura pelosa, che solo alcuni secondi dopo riconobbe come una scimmia.
    La prima reazione che ebbe fu quella di disgusto. Non vedeva mai animali selvatici, figuriamoci una scimmia! Era pelosa, sporca, puzzava anche a dire il vero.
    Aaaaah! Levatemelaaa!
    Urlò, schifata. Si portò le mani vicino al viso e istintivamente indietreggiò. Quel grido suscitò la curiosità di alcuni passanti, che subito si precipitarono a vedere cosa fosse successo.
    Miya poi notò anche l'accompagnatore dell'animale: un gigantesco tizio mezzo nudo che la disgustava quasi come la scimmia. Non riuscì a capire cosa fosse successo, ed andò completamente nel panico.
    Che sta succedendo qui?
    Disse un uomo, visibilmente preoccupato. Era sulla cinquantina, la su barba brizzolata, la sua testa rasata completamente.
    Miya cercò di calmarsi un attimo, poi gli rispose.
    Quel tizio e la sua scimmia mi sono saltati addosso! Proprio lui!
    Disse, indicando Karma ed il suo compagno animale.
    Cosa?
    Chiese l'uomo, stupefatto. Poi si girò verso Karma con aria minacciosa.
    Miya guardò meglio Karma e questo non la aiutò. Quel tipo era bizzarro, troppo bizzarro. Perchè diavolo andava in giro con una scimmia? E poi quell'animale era brutto e pericoloso: come avevano potuto farlo entrare le guardie della città?
    Ehi tu! Ma dico, cosa avevi intenzione di fare? E ti pare normale tenere un coso del genere qui in città?
    Gli urlò, infastidita ed arrabbiata.

     
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  4. :Karma:
     
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    Guai in vista

    E i problemi non tardarono ad arrivare. Hera aveva urtato una passante che in men che non si dica era andata su tutte le furie, apparentemente senza motivo agli occhi di Karma. Escludeva che Hera le avesse fatto del male, quindi tutta quella rabbia era del tutto ingiustificata. Per giunta, le urla della femmina stavano attirando indebita attenzione su di sè il che era ancor più pericoloso.

    Ehi ehi calmiamoci ok? Cominciò a dire sollevando le mani e portandole a mezz'altezza con i palmi rivolti verso i presenti per indurre la calma. Hera, spaventata dalla confusione che improvvisamente si era creata, andò a rifugiarsi intimorita dietro alle gambe di Karma, tirando i lembi del calzone dell'uomo per coprirsi il più possibile.

    Lo vedi? L'hai spaventata. Non c'era bisogno di offendere in questo modo, di certo Hera non lo ha fatto apposta ad urtarti, vero Hera?
    Rivolse alla scimmia che fece capolino lentamente da dietro le vesti di Karma, scuotendo lentamente il capo mentre con occhioni lucidi fissava la ragazza. In fondo era ancora un cucciolo.

    Cosa credi che siccome è più piccola di te non ha dei sentimenti? Insensibile. Le rivolse senza ridimensionare i toni. Si sentiva dalla parte del giusto in quella circostanza e, anche se in parte era preoccupato per il gruppetto di "persone civili" che si stava creando intorno a loro, non aveva alcuna intenzione di chiedere scusa.


    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  5. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Non solo il tizio non si scusò, ma non sembrò neanche dispiaciuto per aver urtato e spaventato la povera Miya. La ragazza, dal canto suo, non capiva che diavolo di coppia fosse quella e per quale motivo fosse a Neagora. Era davvero perplessa e tutta la situazione la infastidiva moltissimo.
    Eh? Ma che stai dicendo? E' solo una scimmia!
    Miya incrociò le braccia e sbuffò, non sapendo cosa dire ad un tipo che diceva tali sciocchezze. Ma perchè dovevano capitare tutti a lei? Eppure sembrava tanto un bel giorno.
    Ma...!
    Disse stupefatto il tizio che era intervenuto precedentemente.
    Miya lo guardò, annoiata, poi si rivolse a lui.
    Lascia perdere.
    Poi si girò e continuò a camminare, lasciando tutti lì. Miya era infastidita da ciò che era successo ed aveva ancora il broncio. Non aveva proprio voglia di perdere tempo in quella discussione così assurda, se la vedessero quel tizio con la scimmia ed il suo padrone ancor più scimmiesco.
    A volte le capitavano le cose più assurde così, a caso, giusto per rovinargli un bel momento. Pensava così fino a quando qualcos'altro interruppe la sua camminata.
    Sentì dei rumori forti, come di qualcosa che cadeva e si rompeva. Poi sentì delle urla.
    Il baccano proveniva da un vicolo lì vicino sulla destra, ma nonostante questo quasi nessuno si girò per vedere cosa fosse successo. Come era possibile che ci fosse tanta indifferenza in quella città? Miya proprio non lo capiva.
    Perchè tocca fare tutto a me? Io volevo solo farmi una camminata!
    Sbuffò, prese un bel respiro e poi iniziò a correre verso il vicolo da dove provenivano i rumori.
    Il sudore ricominciò a solcarle il viso mentre faceva slalom tra la gente.
    Quella giornata sembrava davvero non voler finire mai.
     
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  6. :Karma:
     
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    Animali metallici

    Karma sospirò profondamente. Era sempre la stessa storia, gli uomini delle tribù di cemento reagivano tutti allo stesso modo. Per loro un animale era solo un animale, un mostriciattolo inferiore senza sentimenti e buono solo se rinchiuso in una gabbia. Non riusciva a sopportare quel genere di atteggiamento ma fin quando si limitava a rimostranze verbali avrebbe cercato di sostenere che gli animali erano uguali a qualsiasi altro essere umano e più nobili di certi esponenti dell'umanità.

    Tuttavia questa volta non ebbe l'occasione di ribadire il concetto perché la sua interlocutrice lamentosa se ne andava senza dare possibilità di repliche. Karma rimase interdetto con Hera avvinghiata ad una gamba, non riuscendo a capire se dovesse andarle dietro per chiarire ulteriormente o semplicemente lasciar cadere la cosa.

    Dovremo farci l'abitudine, Hera. Qui è persino peggio di Louyhong..

    Perlomeno ad Ephiora le reazioni erano più contenute ed isolate, limitate forse ad ambienti interni. Qui quasi tutti continuavano a guardarlo straniti come se non avessero mai visto nulla di simile prima d'ora nella propria vita. E non si riferiva solo ad Hera, molti erano disturbati proprio dalla sua vista. In certi momenti aveva temuto volessero rinchiudere lui in una gabbia, altro che maltrattamenti animali.

    Si chinò su Hera per poterla guardare dritta in viso, assumendo di nuovo un aria severa.

    Che ti serva di lezione. D'ora in poi rimani qui vicino a me, guai a te se- Eh-ehm!

    Qualcuno alle loro spalle si schiarì rumorosamente la voce inducendo Karma a voltarsi. Era ancora quel passante pelato col panciotto, bastone da passeggio ed aria distinta solo che questa volta aveva compagnia. Un gendarme con tanto di manganello e baffi ridicoli che sembrava avercela proprio con lui.

    Oh-oh. Commentò sommessamente Karma poggiando una mano sul braccio di Hera ed afferrandolo abbastanza fermamente per impedirle di fare altre sciocchezze. La scimmia guardò i due con altrettanta preoccupazione, rimanendo ferma lì solo per via della presa di Hera.

    Gli animali selvatici non possono camminare nel centro cittadino se non muniti di un collare o qualche altro dispositivo di controllo. Dato il trambusto suscitato dalla sua bestiola suppongo che lei ne sia sprovvisto, non è così? Chiese severamente il gendarme con aria inquisitrice. Karma già si vedeva rinchiuso dietro le sbarre in uno zoo imperiale (da quando aveva sentito parlare che ne esisteva uno, è diventata una specie di paranoia) e in un primo momento non riuscì a rispondere nulla, meditando come trarsi in salvo da quella situazione.

    Al mio tre scappa... Sussurrò Karma cercando di muovere la bocca il meno possibile ma in maniera goffissima tanto che gli altri due lo capirono benissimo. Aspetti un momento- Tre! Urlò Karma ormai sempre più allarmato, scattando nella direzione opposta e prendendo a correre senza voltarsi. Hera era al suo fianco tenendo il passo egregiamente mentre alle proprie spalle sentiva le urla degli altri due che lo richiamavano all'ordine.

    Ad un certo punto il gendarme cominciò a suonare un fischio acuto che eccheggiò in tutti gli isolati vicini alche Karma capì di essere davvero nei guai e accelerò il passo, facendosi strada tra la gente sconcertata e prendendo a svoltare ad ogni strada che vedeva, immaginando così di far perdere le sue tracce.

    Corri Hera, corri! Continuò a dire immaginando di star scappando da condanna certa, mentre molto probabilmente il gendarme era semplicemente intenzionato a fare un richiamo verbale. Questo prima che lui cominciasse a scappare ovviamente. Svoltò l'ultimo angolo soddisfatto ormai della strada fatta e decidendo di proseguire giusto un pò più in là per darsi un ampio margine di vantaggio, quando un forte rumore lo fece sobbalzare.

    Fu indotto a guardare di fronte a sè nella nuova strada in cui era capitato, notando la presenza di un grosso coso in mezzo alla via. Si ergeva per almeno 3 metri di altezza su quelle che sembravano zampe artigliate da raptor, solo interamente di metallo. Le due gambe si univano in un grosso corpo centrale che costituiva l'intera figura della... macchina(?), oltre un enorme bocca munita di tre grosse zanne, una sulla mascella superiore e due su quelle posteriori. Sembrava un castore per via del dentone che splendeva singolarmente quasi fosse fatto di qualche forma di cristallo.

    Ma che! Frenò di colpo per non finirgli direttamente contro, atterrito da tale visione. Aveva certo visto animali più grossi e pericolosi, ma mai fatti di metallo. Il coso emetteva versi dai suoni metallici e si dimenava in mezzo alla strada mentre disordinatamente quattro o cinque gendarmi tentavano di immobilizzarlo con delle corde, senza successo.

    Alla vista delle guardie, Karma indietreggiò rapidamente, riparandosi dietro ad una pila di barili per non essere visto. Si, temeva ancora la rappresaglia delle guardie che, ovviamente non pensavano più a lui. Intanto il gruppetto era in una sorta di stallo con il costrutto nel mezzo della strada che grattava il terreno con gli artigli metallici in segno di ostilità e continuava a sbuffare e accennare delle cariche contro gli astanti, e i gendarmi che lo avevano circondato ma che non avevano idea di come fermarlo.

    C'era anche un pò di folla che mormorava rumorosamente riempendo l'aria di urla e un brusìo omogeneo. Osservando bene era possibile vedere anche segni di distruzione lasciati dalla cosa come buche e smottamenti della strada, qualche muro crollato, lampioni divelti.

    Karma preferì rimanere lì dietro per il momento, sconcertato da quella situazione. Hera strillava, saltellando sulle sue spalle, esaltata da quella visione. Che diamine è quella cosa?


    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  7. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Miya arrivò nel vicolo e si fermò per analizzare la situazione. Era curiosa, emozionata, ma principalmente non sapeva neanche lei cosa stesse succedendo. Aveva sentito dei rumori e si era diretta lì senza neanche pensarci su.
    Il vicolo era largo circa cinque metri, ma lo spazio percorribile era molto meno. Ai lati infatti c'erano molteplici casse vuote e scatole, tutte appartenenti a botteghe e varie bancarelle che posavano la loro roba nel retrobottega uscendo dalla porta sul retro. Un paio di casse erano riverse al centro del vicolo, aperte, mentre svariate scatole di cartone e carta erano tagliate ed i loro pezzi erano sparpagliati un po' ovunque.
    A prima vista sembrò che qualcuno fosse caduto appoggiandosi a delle casse, o che qualcosa di molto grosso fosse passato di lì seminando panico a destra e a manca.
    Appoggiata ad un muro c'era una signora sulla quarantina: vestita con abiti scuri ed una cuffia in testa, sicuramente lavorava in una delle botteghe vicine. Cercava di alzarsi quando Miya la vide entrando nel vicolo.
    Signora, cosa è successo? Ho sentito dei rumori così..
    Neanche fece in tempo a finire di parlare che la signora si alzò e si rivolse a lei, quasi gridandole in faccia.
    Qualcosa mi ha attaccata! Sembrava un macchinario di qualche tipo ma non so cosa! Che diavolo sta succedendo a questa città? Guardie, guardie!
    La sua voce era tremolante ma molto arrabbiata. Miya si avvicinò a lei con calma e la aiutò ad alzarsi.
    Sta bene? Mi dica dove si è diretto quel...coso e proverò a fermarlo.
    Le disse con voce dolce sperando di calmarla. La situazione la incuriosiva molto e non vedeva l'ora di scoprire cosa fosse successo. Un marchingegno impazzito che semina caos in giro? Doveva assolutamente vederlo con i suoi occhi!
    Sì, sto bene! E' andato di là!
    Indicò la via più interna del vicolo, dove altre stradine secondarie si incrociavano tra loro in una sorta di piccolo labirinto urbano
    Miya non perse tempo ed iniziò a correre dove la signora le aveva indicato, ma subito si trovò davanti a più bivi.
    A Neagora il baccano era una cosa comune e naturale, quindi non si stupì che nessun'altro avesse notato ciò che era successo. Questo però non la aiutava a trovare la strada giusta, quindi cercò di seguire la strada dove c'era più casino. Se c'erano casse rovesciate, graffi sui muri, pezzi di legno sparsi per terra allora doveva essere la strada giusta.
    Forse.
    Corse per poco tempo, forse un paio di minuti, poi girò un'ennesima volta e si trovò alle spalle dell'autore di tutto quel baccano.
    Rimase immediatamente stupita da quello che vide, tanto che trattenne il respiro per una manciata di secondi
    Ma che cavolo...
    Non riuscì a dire altro.
    L'autore di quel casino non era altro che una sorta di gallina meccanica, un mostro bipede con un'ampia bocca e due zampe forcute. Non era molto grosso, ma sembrava essere decisamente pericoloso.
    Di cosa era fatto? Come era arrivato lì?
    Il coso si girò girò verso di Miya e la ragazza sussultò. Avrebbe dovuto scappare? Non sapeva cosa fare.
    Solo dopo alcuni istanti si rese conto la bestia divideva la ragazza con una sua vecchia conoscenza: l'uomo seminudo e la sua scimmia.
    Subito si innervosì: che fosse opera sua?
    Ah così non porti in giro solo scimmie schifose, ma anche...cosi pericolosi e meccanici! Proprio bravo!
    Gli disse cantilenando e poi accennando un applauso.
    Tuttavia la scimmia sembrava spaventata dalla creatura, quindi forse non faceva parte della loro stramba combriccola.
    Beh..che hai intenzione di fare adesso?
    Gli chiese Miya. Ma dopo un istante la bestia si girò completamente verso di lei, abbassò la testa ed iniziò a caricarla.
     
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  8. :Karma:
     
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    Voragine

    Da dietro la pila di barili riusciva ad osservare tutto di ciò che accadeva più in là. La bestia di metallo si comportava come un toro imbizzarrito braccato dai mandriani ma per il momento sembrava contenersi. Assomigliava più a un animale in cattività scappato dalla sua gabbia piuttosto che un predatore che semina distruzione. Karma si sorprese di quanto quel coso addottasse effettivamente comportamenti tipici del regno animale e si chiese se in realtà non fosse una sorta di nuova specie delle città di cemento.

    In fondo, non erano nemmeno passati due mesi dal suo primo impatto col mondo fuori da Arcadia e si era già stupito di molte cose mai viste prima. Se si trattava di un animale allora poteva sperare di calmarlo con le buone, in fondo se aveva ragione la bestia agiva così più per paura che per pericolosità. Se non era intervenuto prima era solo per timore delle guardie ma, notando la possibilità che l'animale, disorientato e confuso, potesse farsi molto male, uscì allo scoperto avanzando lentamente mentre Hera continuava a dimenarsi sulla sua spalla, unendo i propri gridolini a quelli degli astanti, che producevano urla più alte ad ogni movimento brusco del costrutto.

    Shhh. Rivolse Karma alla sua amica scimmia, portando eloquentemente l'indice sulle labbra e continuando ad avvicinarsi a passi lenti. Nessuno dei gendarmi si era ancora accorto di lui e questo era un bene, ma ad un tratto udì una voce stridula rivolta probabilmente verso di lui. Era la ragazza antipatica di prima che si trovava dall'altra parte della bestia.

    Karma sbuffò pesantemente. Già quella aveva rischiato di farlo rinchiudere in una gabbia, sia lui che Hera, e ora se la doveva ritrovare tra i piedi. Un paio di gendarmi si voltarono verso di lui sentendo le parole di Miya. Forse qualcuno di loro cominciò a pensare seriamente che lui fosse invischiato in qualche modo con quel coso enorme. Rendendosi conto di ciò, Karma si allarmò rispondendole stizzito.

    Ma che cavolo dici! Tu sei fuori di testa.. e abbassa la voce che così lo spaventate solo.

    Karma alzò le braccia tentando di attirare l'attenzione del coso e chiamandolo a gran voce con "Ehi" eloquenti. Notando che ormai quello si era rivolto verso Miya, Karma provò urlare a voce ancor più forte, agitando persino le braccia, ma non ci fu nulla da fare, anzi il bestione cominciò a grattare il terreno con la zampa sinistra, eloquente segno di un animale che intende caricare.

    Oh nonono.. Il suo bersaglio era Miya che si trovava dall'altra parte della bestia e lui non avrebbe fatto in tempo a fermarla prima che potesse colpire la ragazza. D'istinto e senza pensarci, si abbassò per portare le mani a terra e richiamò in una sorta di impulso repentino una gran dose di chakra che entrò in risonanza con la superficie della strada. La carica del costrutto partì inesorabile, ma proprio in quel momento si avvertì una consistente scossa sismica e un rimbombo spaventoso, seguito dal crollo di una porzione di strada proprio davanti alla bestia, che vi finì completamente dentro ribaltandosi.
    Skill: Sinkhole
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Fa crollare un'area 5x5 di terreno, lasciando una voragine profonda 3 metri. Gittata 20 metri.
    Chi è all'interno dovrà spendere slot azione per uscire. La schivata non è utilizzabile al suo interno.
    [Chakra: 10]
    [Cooldown 3 turni]


    Karma allontanò le mani dal terreno posando la sinistra sulle ginocchia piegati e la destra alla nuca tirando un sospiro di sollievo.

    Per un pelo.
    Ghwaa-hekwwee!
    Lo so lo so, ma poi ho pensato che potesse risultargli indigesta data la sua acidità..

    E rise assieme alla sua scimmietta, guardando Miya e sperando che lei l'avesse ascoltato. Intanto i gendarmi sembravano essersi calmati, osservando esterrefatti la voragine in cui la bestia, che si agitava scompostamente senza l'apparente possibilità di alzarsi, era franata.

    Sei stato tu a farlo?

    Chiese una guardia di grado più alto che si era avvicinata a Karma. L'uomo deglutì colto alla sprovvista. Aveva reagito talmente di impulso da non rendersi conto che in quel modo si era fiondato in mezzo ai gendarmi e aveva attirato tutta l'attenzione possibile su di se.

    Ehm... Balbettò mentre Hera scendeva dalle sue spalle, nascondendosi tra le sue gambe. La giornata andava di male in peggio.


    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  9. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Quando Miya abbassò le mani che le coprirono il volto scoprì volentieri che la bestia non l'aveva attaccata. Anzi, era caduta in una sorta di grande voragine spuntata dal nulla.
    Senza dubbio si trattava di un'arte elementale. Non male.
    Si riprese dallo spavento e si affacciò al bordo della voragine, osservando il mostro. Era caduto di lato, ma senza apparenti ferite, e in un secondo di alzò.
    Non male, scimmione...
    Disse, mantenendo però sempre un tono tagliente e fastidioso.
    Non fece in tempo a finire la frase che la bestia di scatto si alzò e piegò le gambe il più possibile. Istintivamente Miya sfoderò i due coltelli che teneva dietro la cintola e si preparò all'azione. Il coso spiccò un enorme salto che lo stava per far atterrare a pochi centimetri da Miya. La ragazza, però, questa volta non perse tempo e attaccò la strana creatura mentre era ancora in volo.
    Tenendo i due coltelli con la lama rivolta verso il basso, Miya tirò un fendente orizzontale con il coltello che teneva nella mano destra. Il coltello colpì il busto della creatura, ma la sensazione fu come quella di colpire un muro di cemento. Il ferro del coltello graffiò solamente la corazza del mostro, creando uno stridìo metallico e fastidioso.
    La creatura atterrò lo stesso, quasi non si fosse accorta neanche del colpo sferrato dalla ragazza. Poi ruggì.
    Miya fece roteare i due coltelli. Lo faceva sempre, ormai era diventato un tic. La bestia cercò di morderla, ma questa volta Miya era pronta e con una ruota si spostò a sinistra. Poi fece un balzo indietro, allontanandosi di altri 5 metri.
    Ehi tu, scimmione! Perchè non vieni a darmi una mano invece di creare buche in città?
    Gli urlò, spazientita. Ora però tra Karma e la ragazza c'era la voragine che Karma stesso aveva creato. Se avesse voluto raggiungere Miya per prima cosa avrebbe dovuto superarla in qualche modo.
    Quello strano scontro la eccitava e la spaventava al tempo stesso. Era contenta di poter spezzare la sua routine e di poter verificare i suoi progressi, ma non era sicura che effettivamente ce l'avrebbe fatta.
    E poi quel Karma proprio non ne combinava una giusta. Possibile che dovesse sempre fare tutto lei?
     
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  10. :Karma:
     
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    Karma il maldestro

    Ovviamente il fosso non bastò a trattenere il bestione metallico a lungo, semmai riuscì solo a rallentarlo. E Karma avrebbe celermente provveduto a fare dell'altro per impedirgli di danneggiare se stesso e gli altri, ma quel gendarme sembrava intenzionato a volere una risposta. Risposta che Karma posticipava tergiversando, distratto com'era dalle azioni del costrutto. Difatti si era già alzato, pronto a prendersela ancora con la ragazza. Non poteva negare che quella rompiscatole se lo meritasse, anche lui al posto del bestione non avrebbe esitato a fare di lei un bel boccone, così da non dover sentire i suoi petulanti piagnucolii.

    L'arcadiano fissò il gendarme, impacciato e in cerca di una giustificazione per la deturpazione del mantello stradale, quando udì il ruggito della bestia preannunciare che c'era ancora bisogno del suo aiuto.

    Devo andare, scusa!

    GWHA! Esclamò Hera mentre veniva trascinata via da uno scattante Karma che si sottrasse volentieri dall'interrogatorio col gendarme, troppo lento e da solo per poter sperare di agguantare il selvaggio arcadiano. Si proiettò verso la bestia cercando di intervenire prima che potesse fare male a qualcuno, non per proteggere Miya sia chiaro, ma sempre con la speranza di riuscire a calmarlo e condurlo lontano da quel caos urbano. Lui poteva ben capire il disagio di un animale selvatico costretto a gironzolare per quelle rumorose e confusionarie foreste di cemento. La sua empatia sarebbe bastata a rassicurare il bestione e placare la sua collera.

    Ehi, bestione! EHI! Sta calmo, buono! Nessuno vuole farti del male!

    Cominciò a dire mentre gli arrivava alle spalle, ma quello in tutta risposta gli mollò un calcione con il tallone, proiettandolo all'indietro di almeno 5 metri e stendendolo a terra con un bel tonfo sordo.

    E' lui che vuole fare del male a me, ahiahio.. Si lamentò mentre Hera s'era divincolata durante il volo e si era precipitata sul compagno supino per assicurarsi delle sue condizione.

    Sta buona, sono ancora tutto intero. Credo che dovrò domarlo con le cattive maniere. Commentò mentre si rimetteva subito in piedi. Il bestione continuava a puntare Miya per chissà quale motivo, caricando a vuoto la ragazza che tutto sommato era abbastanza agile e sfuggente.

    Non male per una smilza, però ora ci penso io. Arretrò di un altro paio di passi, dando giusto solo un occhiata agli astanti. I gendarmi fortunatamente erano concentrati più sul bestione che su di lui, anche se quello di grado più alto continuava a scrutarlo da lontano. Una volta finito lì doveva filarsela a gambe, di nuovo. Sbuffò al pensiero mentre divaricava le gambe e condensava il chakra negli arti superiori.

    Che palle! Esclamò mentre con un movimento vistoso calava le braccia sul terreno, piantando i palmi aperti su di esso. Ciò provocò un violento frastuono e un movimento sismico che innalzò una porzione di terreno di fronte all'arcadiano, porzione dapprima irregolare che si compattava in un enorme sfera di mattoncini stradali, ghiaia e terra. Una volta formata, Karma tornò eretto dando un calcio alla massa che si diresse a gran velocità verso l'ignaro costrutto che finì investita in pieno e scaraventata contro la parete di un edificio vicino, incrinando le mattonelle della parete e facendolo tremare un bel pò.
    Skill: Boulder Smash
    [Azione]
    Focus: Offensivo
    Si aggrega e mette in movimento un enorme masso (diametro 2 metri) in linea retta. Colpirà ogni cosa sul suo percorso e si fermerà dopo 20 metri.
    Raggio personale. Prosegue lungo le discese. Su terreno piano si può spingere altri 10 metri pagando ulteriore 20.
    [Danno: 60]
    [Chakra: 30]
    [Cooldown 2 turni]


    Ops! Altri danni, altre guardie arrabbiate. Era così difficile far attenzione alle cose in quell'ambiente. Se si buttava giù un albero o due ad Arcadia nessuno si arrabbiava più di tanto, prima o poi sarebbe ricresciuto. Il cemento invece non ricresceva in modo uguale, sarà per questo che la gente se la prendeva tanto quando rompeva qualcosa. Pronta a scappare... Disse ad Hera che saltellava lì a lato. Le guardie erano attonite e preoccupate, ma continuavano a guardare il macchinario, sperando non si riprendesse.

    Quello era riverso sul lato, con il fianco immerso nella parete semi diroccata. Si agitò un pochino tentando di rimettersi eretta.

    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  11. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    La situazione era diventata quasi grottesca. Miya, Karma e tutte le guardie non facevano altro che fissare un pollo meccanico che aveva messo a soqquadro i quieti vicoli di Neagora. Se Miya avesse raccontato a qualcuno questa storia, nessuno ci avrebbe mai creduto. E non era che l'inizio!
    Ma che fai, cerchi di parlargli? Ma non vedi che è solo una macchina?!
    Gli urlò cantilenante la ragazzina, ancora una volta infastidita dalla stupidità e dalla rozzezza del grosso Arcadiano.
    Gli attacchi che la ragazza aveva portato alla bestia si rivelarono inutili, mentre la tecnica di Karma fu più rude ma efficace. Il coso venne investito da un enorme macigno che lo scaraventò al muro.
    La bestia per un po' rimase stordita, ma dopo alcuni istanti si riprese.
    Tutti la guardarono eccetto le guardie che invece erano accorse e che stavano fissando Karma.
    Non fai altro che combinare casini. Siete tutti così al sud? Aggredite fanciulle indifese e distruggete le città?
    Miya pronunciò l'ultima frase con una plateale finta tristezza e sconforto, tanto che tutte le guardie presero a guardare Karma in maniera ancora più minacciosa.
    Poi una si staccò dal gruppo.
    Tu con la scimmia, vieni con noi! E non fare brutti scherzi!
    Non appena finì quella frase, però la bestia ruggì, si guardò intorno e prese a caricare. Sembrava dirigersi verso Miya, ma la sua corsa non era precisa e di questo passo sarebbe passata solamente vicino alla ragazza senza colpirla. Che i suoi circuiti fossero andati in corto circuito?
    La ragazza fece un passo di lato ed osservò la creatura sorpassarla in gran velocità e dirigersi verso una parete. Sarebbe andato a sbattere, invece spiccò un gigantesco salto sorpassando a piè pari il muro e fuggendo chissà dove.
    Miya senza pensarci due volte si gettò nell'inseguimento. Non essendo però lei in grado di compiere simili salti, semplicemente prese una scorciatoia che l'avrebbe portata dall'altra parte del muro.
    Il pollo meccanico era veloce e la ragazza partiva già in svantaggio, ma la sua conoscenza delle strade di Neagora ed il caos che la creatura portava con sé sicuramente erano fattori che l'avrebbero aiutata.
    Era quasi assurdo trovarsi in quella situazione ma nel profondo Miya era decisamente divertita. Certo, non era la passeggiata che si era prefissata, ma l'azione ed il movimento rendevano tutto più interessante.
    Finalmente poteva mettere a frutto i suoi allenamenti e mettersi alla prova. Certo, magari un pollo meccanico non era il massimo come avversario, ma meglio di niente, no?
     
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    .
  12. :Karma:
     
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    La caccia comincia

    Ancora grane con le guardie. Stava cominciando a stancarsi di essere braccato neanche fosse lui l'animale inferocito. Certo, probabilmente se l'erano un pò presa per la facciata del palazzo che era venuta giù in seguito all'ultima sua bravata ma meglio un pò di cemento sbriciolato che qualche civile nella pancia metallica di quel coso, no?

    Non si rendeva conto comunque di aver causato più danni lui di quanti ne avesse causato la bestia e penso non ci sarebbe mai arrivato comunque. Mentre una delle guardie cercava di trattenerlo per portarlo via, il coso metallico se la stava svignando e senza che nessuno tentasse di immobilizzarlo. La bestia! Sta scappando! Non state lì impalati, dobbiamo fermarla prima che faccia male a qualcuno!

    Sbraitò Karma fiondandosi all'inseguimento ma le guardie si compattarono, sbarrandogli la strada. Tu non vai da nessuna parte, hai già fatto troppi danni. Adesso non fare un altro passo e metti le mani dietro la nuca. La guardia più vicina lo apostrofò severamente, mentre le altre si avvicinavano anch'esse. Karma non poteva credere che se la stavano davvero prendendo con lui, lui che aveva cercato solo di dare una mano. Sollevò le mani in segno di resa, portandole lentamente dietro la testa, quando con la coda dell'occhio intravide Miya imboccare un vicolo per inseguire il colosso di metallo. Sbuffò mestamente, scocciato di non potere unirsi all'inseguimento quando qualcos'altro catturò la sua attenzione. Era Hera che se la filava a sua volta, imboccando il vicolo a seguito della ragazza.

    No... non ci sto... Commentò tra sè osservando poi le guardie. Non ti muovere adesso. Ti ammanettiamo così potrai seguirci in centrale. La guardia estrasse un paio di ceppi abbastanza robusti, con quelli ai polsi sarebbe stato un problema continuare il suo inseguimento. Karma fissò le manette, internamente combattuto. Mi dispiace.. Alla fine disse mentre il chakra veniva convogliato negli arti inferiori.

    FERMO! Urlò una delle guardie che si rese conto di quel che stava per accadere, ma fu tardi. L'arcadiano pestò violentemente il terreno provocando l'ennesima frattura nel manto stradale e onde sismiche che destabilizzarono tutti intorno a lui, facendoli cadere a terra storditi. Rapido guizzò via, districandosi tra i gendarmi e gettandosi a sua volta all'inseguimento. Era diretto verso lo stesso vicolo imboccato da Miya, cercando di fare attenzione ai versi della bestia e ai rumori più alti per orientarsi in quel labirinto di cemento.
    Skill: Seismic Stomp
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Colpendo fortemente il terreno, si provoca una perturbazione sismica che disturba chiunque si trovi entro il raggio di azione.
    Raggio 5 metri, sale a 10 a rank 3. Applica SHOCK.
    [Chakra: 10]
    [Cooldown 2 turni]


    A sua volta, sorrise senza rendersene conto. Aveva pensato che le città fossero noiose scatole grigie dove le tribù delle foreste di cemento si chiudevano in routine morte e senza vita. Non avrebbe mai immaginato che in un posto come questo avrebbe potuto cimentarsi in una vera e propria battuta di caccia. Proprio come a casa propria.
    CITAZIONE
    Karma
    Alto 180 cm, capelli bianchi dritti e ispidi sulla fronte e pittora rossa tribale intorno agli occhi. Indossa un monile bronzeo sulla fronte. Il torso nudo e muscoloso è ricoperto di tatuaggi stile maori. I piedi sono nudi e le gambe indossano pantaloni larghi e comodi. Porta protezioni sugli stinchi e le ginocchia e sugli avambracci

    Hera
    Una scimmietta alta 130cm. Indossa protezioni sugli avambracci e pantaloni simili a quelli di Karma, oltre a una kefia rossa.

     
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  13. Impulse
     
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    ~Legenda
    Narrato
    Parlato Miya
    Parlato Altri

    ~Neagora


    Il coso metallico correva davvero velocemente e Miya faticava a stargli dietro.
    Come fa ad essere così veloce? Ha delle gambe così corte!
    Imprecò.
    Nel frattempo si rese conto di essersi completamente smarrita e di non avere più la pallida idea di dove stesse andando. Ciò la inquietò parecchio, ad essere onesti. Andavano per vicoli stretti, sporchi, dimenticati. A volte incrociava qualcuno che la guardava stupito, per poi rimanere ancora più stupito guardando la strana bestia.
    Quella, di contro, sembrava sapere esattamente dove stesse andando, quasi avesse una mappa memorizzata nel cervello.
    I vicoli finirono e Miya si ritrovò in una strada abbastanza larga che conduceva fuori città. La percorse per alcuni minuti fino a che non ci fu più nessun edificio intorno. Ogni tanto vedeva gigantesche carcasse di metallo o ferro rottamate ed abbandonate, ma correva troppo velocemente per poter riconoscere di cosa si trattasse.
    La bestia entrò dentro un gigantesco capannone bianco che dall'esterno appariva abbandonato da tempo.
    Miya, estenuata dall'infinita corsa, ora camminava semplicemente. Un po' era curiosa di scoprire come questa storia sarebbe finita, un po' era impaurita da quell0 che avrebbe potuto trovare.
    Entrando nel capannone vide un chaos indistinto. Attrezzi per terra, marchingegni, ingranaggi di ogni tipo, rottami. Tutto era sparpagliato a caso ovunque. Miya osservò bene l'ambiente e notò moltissime carcasse di metallo: alcune erano per terra, rotte, altre erano coperte da teli bianchi.
    Erano più alte del pollo meccanico e questo la impauriva un po'.
    Ma che...
    La ragazza non riusciva a dire nulla e per un attimo provò paura. Forse era il caso di tornare indietro e di avvertire le guardie. Loro si sarebbero occupati di tutta questa faccenda in men che non si dica.
    Proprio mentre pensava queste cose il pollo meccanico riapparve davanti a lei e ruggì, furioso.
    Miya indietreggio, poi senti altri rumori metallici tutt'intorno a lei.
    Oops...
     
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  14. :Karma:
     
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    Tag team (?)

    Il grosso pollo di ferro mosse qualche passo rivelando la sua presenza fino a quel momento nascosta da una delle altre carcasse metalliche che giacevano esanimi come rottami abbandonati. La sua attenzione era fissa su Miya ma la approcciava con calma per il momento: aveva una bella ammaccatura sul fianco e diverse escoriazioni sulla scocca metallica, e probabilmente non muoveva più bene la gamba sinistra, segno che non aveva superato indenne la sua precedente scaramuccia in città.

    Mentre il costrutto si avvicinava pesante verso Miya, all'improvviso si udì distintamente il rumore metallico dei cumuli di rottami che si smuovevano, alcuni franando lievemente, altri pullulando di attività. Da essi cominciarono a venir fuori altri costrutti, molto più minuti rispetto al loro cugino più grosso. Erano alte di poco sotto la cintola di Miya, la grossa testa a forma che ricordava vagamente il capo di un uccello era grande la metà dell'intero corpo, mentre il busto e gli arti era praticamente umanoidi. Non avevano aperture per la bocca ma solo fessure illuminate da una luce innaturale dove avrebbero dovuto avere gli occhi.

    Erano una dozzina e avevano circondato Miya, ancora non propriamente ostili. Però si avvicinavano a lei con un atteggiamento che somigliava alla curiosità. Alcuni di questi stringevano tubi arrugginiti e altri oggetti contundenti nelle loro mani il che non era proprio rassicurante. Diversi di loro erano arrivati alle spalle di Miya che quindi aveva ogni via di uscita sbarrata.

    In quel momento si udì il verso stridulo di una scimmia. Era Hera appollaiata su di una pila di cassa all'ingresso del capannone che si era resa conto del pericolo in cui versava Miya. La curiosità l'aveva spinta a seguirli fino a lì e adesso chiamava a gran voce il suo compagno arcadiano. Era qualcosa che facevano spesso, specie quando insieme a Karma cacciavano i cinghiali nel folto della foresta. Se Karma perdeva di vista la preda, Hera faceva affidamento ai suoi sensi per stanarla quindi chiamare l'altro. Fallivano poche volte.

    Karma arrivò correndo davanti all'uscio del capannone, frenando bruscamente notando nella penombra dello stesso la sagoma del grosso pollo che si agitava, puntando qualcosa. Quel qualcosa era Miya, che aveva tutto l'aspetto di essere alle strette. Aguzzando ancora un pò la vista, l'arcadiano si rese conto dei piccoli cosi di metallo che l'avevano circondata e in quel momento si allarmò definitivamente. Bel lavoro, Hera!

    Riprese la sua corsa verso l'ingresso del capannone, cominciando a urlare per tentare di distrarre quei cosi innaturali. EHIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Urlò rauco mentre accumulava di nuovo il chakra nella sua gamba destra, sbattendola contro il terreno prima di fermarsi provocando un altra onda sismica che si innalzava, compattava in un ammasso rotolante che investì un paio di quei cosetti ma che aveva come obiettivo il grosso pollo meccanico. Quello stavolta non si fece trovare impreparato e balzò di lato, mandando a vuoto la skill dell'arcadiano.
    [Slot Azione - Skill: Boulder Smash]
    Skill: Boulder Smash
    [Azione]
    Focus: Offensivo
    Si aggrega e mette in movimento un enorme masso (diametro 2 metri) in linea retta. Colpirà ogni cosa sul suo percorso e si fermerà dopo 20 metri.
    Raggio personale. Prosegue lungo le discese. Su terreno piano si può spingere altri 10 metri pagando ulteriore 20.
    [Danno: 60]
    [Chakra: 30]
    [Cooldown 2 turni]


    Non ci voleva! Commentò lui adesso a 10 metri dalla ragazza, avendo i mostriciattoli proprio di fronte a sè. Si tenne pronto ad affrontarli, piegando leggermente le ginocchia e sollevando gli arti in una posizione di combattimento. Dedicò brevemente un occhiata alla giovane, facendole un cenno con la testa che voleva cercare una sorta di intesa. Stai bene? Chiese, cercando di non perdere la concentrazione.
    CITAZIONE
    Pollo Meccanico
    Vita: 120
    Resistenza: 50
    Potenza: 60

    Distanza: 10 m da Miya, 20 m da Karma

    CITAZIONE
    Mini Costrutti
    Vita: 30
    Resistenza: 10
    Potenza: 20

    Distanza: una dozzina distribuiti tra i 5 e i 10 metri dai due

    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190 -30 =160

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo
    Elemento: Terra

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    Boulder Smash [2 turni]
    Slot Usati:
    Boulder Smash
    [Azione]

    Slot Rimanenti:
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Protezioni I - [10 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]



     
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  15. Impulse
     
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    User deleted


    Per sbaglio ho modificato questo post mentre rispondevo invece di scriverne uno nuovo, errore mio.
    Per fare un riassunto:
    Miya vede arrivare Karma ed un po' stizzita si lamenta che sia arrivato solo ora. In cuor suo però è contenta di non dover affrontare i nemici da sola e quindi dentro di lei è sollevata di avere l'Arcadiano al suo fianco.
    Come azione usa Thunder Blast su uno dei nemici piccoli, distruggendolo.

    Edited by Impulse - 9/7/2015, 17:03
     
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19 replies since 30/4/2015, 21:22   274 views
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