La Figlia del Fuoco - Parte I

Storia di Yves

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  1. Ksarashi
     
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    Estheltia, capitale di Arcadia, un posto dove la natura cresceva rigogliosa, dove ogni persona rispettava e curava ogni piccola pianta fino a che diventasse un frutto commestibile o un grosso ed imponente albero. Torque era proprio vicino ad uno di questi ultimi, un albero centenario che si ergeva fino in alto al cielo, che con i suoi rami ospitava un esercito di piccole bestioline tra scoiattoli e uccelli canterini. Posò la sua mano sulla corteccia, ammirandone le venature e la robustezza, quell’albero era lì da prima che lui nascesse e da prima che suo padre nascesse, quella grande quercia secolare dava conforto a tutte le persone che passando di li vedevano la magnificenza della natura e della sua enorme bellezza.

    Torque era affascinato dal fatto che le sue foglie assorbissero le impurità lasciando aria pulita alla zona, un paradiso in cui respirare sano e passare il tempo. I suoi occhi quasi lacrimavano di gioia nel vedere quell’immensità e maestosità…parlò ai suoi uomini con tanto fervore:<< Abbattete questo! Lo voglio per la mia nave.>>
    D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un pirata venuto in una città ricca di una risorsa così tanto preziosa.

    << Ma signore gli alberi di questa zona sono considerati sacri, le guerriere di Ysabeth cercheranno giustizia e le figlie di Gea non le concederanno pace alcuna per quanto sta facendo, è sicuro di volersi fare nemiche le più importanti figure e potenti di Arcadia? >>

    Pronunciò Asah, un venditore di legname che lavorava soltanto al confine della foresta, dove le riserve di legno erano ecosostenibili e potevano essere usate per costruire abitazioni e usate per scopi vari.

    << Non preoccuparti, verrai pagato bene per il rischio che correte tu e i tuoi uomini, caricate il legno e portatelo sulla costa dove c’è già una nave che vi aspetta, e non sentirete più parlare di me, se non per chiedere un favore in cambio, tenete. Questa moneta d’argento è il simbolo di un debito, quando verrà il momento potrete riscuoterla.>>

    Disse Torque ad Asah che, anche se non molto convinto e tremante per quello che poteva capitargli per un tale sacrilegio, decise di non dissentire dalle parole del pirata, cedette all’avarizia mettendo in tasca le monete d’oro come anche il doblone d’argento.
    Torque si lasciò alle spalle quegli uomini e le asce che stavano usando per dividere l’albero dalla base. Proseguendo nella foresta notò che alcune abitazioni erano del tutto fuse con l’ambiente, uno strano modo di vivere per lui, lo trovava molto pacifico, ideale per stabilirsi e formare una famiglia, poi continuare così per varie generazioni, ma non era vita per lui, uno che voleva tutto e subito e non si faceva troppi problemi se nel frattempo qualcuno soffriva. A volte, però, pensava a che vita avrebbe avuto se non fosse stato cresciuto dai pirati.

    Sovrappensiero arrivò ad una locanda, “Foglia d’oro” scritto sull’insegna, sorrise pensando che per quanto lontano dalla sua isola, fosse finito per rintanarsi in una locanda del tutto simile alla sua, solo diversa per un particolare, non era un covo di pirati.
    Entrò facendo rumore con i suoi stivali in pelle e il suo soprabito rosso dello stesso materiale, che ondeggiava ad ogni suo passo. Difficilmente la gente non avrebbe potuto non notare gli orecchini a forma di teschio in oro che gli pendevano dalle orecchie, i suoi lunghi capelli scuri e soprattuto la falce rudimentale con il manico in pelle e la lama in ossa che gli pendeva dalla cintura legata su delle cinghie sul soprabito.

    << Com’ è la birra da queste parti?>>

    disse alla locandiera

    << La migliore per miglia>>

    Gli rispose mettendo sul bancone una caraffa in legno da cui grondava la schiuma. Si guardò intorno vedendo la locanda semivuota ma con alcuni seduti a parlare al bancone, ma chi era lui per origliare una conversazione privata. Un pirata forse?
    Tra di loro la ragazza sembrava avesse bevuto parecchio e che fosse triste, come lo era il vuoto nella locanda, mentre l’altro sembrava del tutto più allegro visto che voleva bere in compagnia. Torque mentre sorseggiava la sua birra ghiacciata guardava con la coda dell'occhio quelli seduti a pochi metri da lui, incuriosito dal costume del ragazzo, visivamente un pugno nell'occhio, non doveva essere di quelle parti, come anche lui del resto.


    Nome:Torque Toortle
    Potenza: 10
    Vita: 200/200 (100%)

    100%


    Chakra: 190/190(100%)

    100%



    Discipline:
    Corpo a corpo Rank 2
    Armi pesanti Rank 2
    Slot Usati:
    -

    Slot rimanenti:
    -[Azione]
    -[Rapido]
    -[Rapido]

    Distanza:
    -

    Auree/Stance/Effetti:
    -

    Status/Buff/Passive:
    Passive: Armi pesanti I
    Passive: Armature pesanti I
    Passive: Heavy metal
    Passive: Paradigm Shift

    Passive: Protezioni I
    Passive: Corpo a corpo

    Passive: Body Weapon
    Passive: Fighter Dexterity *
    Passive: Amazing Reflex *

    Abilità: Contrattatore

    Equip:
    Protezioni dell'Avventuriero [Blocco 5]
    Arma Pesante Classe I [Danno 40]


    Edited by Ksarashi - 22/6/2015, 22:38
     
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42 replies since 20/6/2015, 18:30   670 views
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