La Figlia del Fuoco - Parte I

Storia di Yves

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Ruolata per i soli partecipanti sotto elencati:

    Yasu
    Karma
    Ksarashi
    Silver Element

    Non ci sono limiti di tempo per postare, ma se possibile cerchiamo di mantenere un ritmo abbastanza veloce.
    Non c'è ordine prestabilito per postare, ma se ne troviamo uno manteniamolo quando e dove possibile.
    Ci potrebbero essere dei combattimenti, quindi mettete sempre in calce i quote del combattimento.
    La morte è così regolamentata: 0 o inferiore Hp = svenimento/stato morente. Subire danni in stato morente causerà davvero la morte del personaggio. Curare un personaggio in stato morente recupererà vita peri alla vita recuperata dalla tecnica.

    La ruolata non dovrebbe essere complessa né causare morti, e in ogni caso cercheremo di fare il possibile per evitarle, ma sappiate che potrebbe anche succedere.

    Per dovere di cronaca, segnalo che quanto accade in questa ruolata è conseguente a: Il Tesoro di Nasradeva.

    Scusate se questo prologo è un po'wall of text, ma ci sono un sacco di cose da raccontare e poco tempo/spazio per farlo.

    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    La Figlia del Fuoco - Prologo
    _|
    Seduta su una scomoda sedia di legno intagliato Yves attendeva, con meno pazienza di quanto in realtà si ostentasse a dimostrare, il proprio turno per essere ricevuta dalla Guardia Madre.
    Era ritornata da un solo giorno ad Estheltia, dopo la settimana passata in convalescenza nella foresta, e non aveva avuto nemmeno il tempo di riprendersi dalla marcia che era stata accolta da una piccola squadriglia di Guerriere di Ysabeth. Era attesa dalla Guardia Madre, e doveva presentarsi immediatamente.
    Nonostante la fretta con cui era stata prelevata, apparentemente la situazione non era così importante dato che il suo fondoschiena era appoggiato su quella sedia da almeno quattro ore.
    La gente andava e veniva, ma lei continuava a rimanere seduta al suo posto, in attesa. "Ti chiameranno quando sarà il momento." sbuffò ripensando alle parole che le aveva detto una delle Guerriere. Se avesse saputo di dover buttare quasi un quarto della sua giornata in quell'atrio decorato con intarsi e motivi floreali votati alle Dee probabilmente non sarebbe stata così arrabbiata.
    Non aveva dubbi riguardo al motivo per cui era stata convocata. Aveva fallito nel suo incarico, non era riuscita a proteggere la carrozza che era partita da Nasradeva e avrebbe dovuto raggiungere Arcadia intatta; peggio, era fuggita, aveva abbandonato il suo posto come soldato e Guerriera di Ysabeth. Il minimo che poteva aspettarsi ora era una settimana di corvée alle latrine. Sarebbero passati mesi prima che l'avessero nuovamente assegnata a qualche incarico fuori da Arcadia.
    Tutto ciò non le importava al momento, aveva delle valide argomentazioni da presentare e non si sarebbe fatta intimorire. Le dovevano delle spiegazioni, e glie le dovevano immediatamente.
    Quando una novizia uscì dalla Sala della Madre e rivolse il suo sguardo verso Yves non ci fu né tempo né necessità di usare le parole. La bionda arcadiana si alzò e si avviò con passo marziale attraverso l'arco che divideva l'atrio dallo studio della Guardia Madre, chiudendo la porta alle sue spalle.
    La stanza era completamente in legno, ricavata da una ramificazione di uno dei grandi alberi di Estheltia, e con poche e grandi finestre arcuate. La luce proveniva sia dall'esterno che da alcuni boccioli a campanella che pendevano dal soffitto, illuminando l'ambiente. Erano Fiori del Giorno, crescevano spontaneamente in natura e li si poteva riconoscere perché durante le ore diurne emettevano un bagliore rosato, mentre la notte si chiudevano per lasciare spazio ai loro fratelli Fiori della Notte.
    L'arredo era vario e tutto ricavato dallo stesso legno delle pareti. La libreria si fondeva perfettamente con la parete di fondo, la scrivania sembrava emergere dal pavimento, così come anche i più piccoli oggetti e soprammobili. Solamente la scrivania era ricoperta di uno strato di fogli, documenti, inchiostro, penne e calamai.
    Verna Ilahi, la Guardia Madre, era una donna sulla cinquantina dal viso duro e pieno di rughe, tanto da sembrare un ramo di fico. I capelli neri erano legati in una lunga treccia che scendeva sulla spalla destra e i suoi occhi marroni parevano essere in grado di scrutare qualunque animo fin nelle sue profondità più recondite. L'armatura e divisa delle Guerriere di Ysabeth verde e oro non lasciava dubbi, e il simbolo ricamato sulla spalla, uno scudo su cui si incrociavano due spade sopra le quali svettavano tre stelle, la identificava pienamente per il suo ruolo. Lei era il capo e la sua autorità era seconda solamente a quella di Lexya Nyctos, la Prescelta di Ysabeth.
    Yves per un attimo vacillò incrociando il suo sguardo con quello della donna, ma si fece comunque coraggio. Era sicura delle sue argomentazioni e non si sarebbe risparmiata.
    Fece un lieve inchino e portò il braccio destro al petto, sotto il simbolo che la identificava come Guerriera di Ysabeth.
    - Yves Canterra, Caposquadra della Settima Divisione. A rapporto. -
    Verna la scrutò nei minimi dettagli prima di parlare. Quegli istanti parvero eterni.
    - Riposo. - disse infine.
    A quelle parole, Yves abbassò il pugno, ma rimase in piedi accanto alla sedia offerta dal superiore con un gesto del braccio. Questo le fece guadagnare prima un'occhiata interrogativa e a seguire una carica di rabbia.
    - Siediti. - era un ordine.
    Yves si accomodò sulla sedia offerta, ma non ringraziò.
    Sapeva perfettamente di stare giocando ad un gioco molto pericoloso, ma quello era l'unico modo che conosceva per ottenere le risposte che voleva. Doveva dimostrare alla donna che rispettava la sua autorità, ma che non la temeva, almeno non come la temevano la quasi totalità delle Guerriere.
    Verna probabilmente si aspettava che fosse Yves ad iniziare il discorso, ma poiché questa rimaneva in silenzio senza dare alcun segno d'iniziativa, fu la più anziana ad iniziare il discorso.
    - Sai perché sei stata convocata qui, Yves? -
    - A dire il vero no. -
    - Avresti dovuto ritornare più di una settimana fa dalla missione. Non hai fatto pervenire alcun messaggio, e non sei passata per la strada maestra. Ho fatto mettere delle sentinelle ai tuoi alloggi ed è solo grazie a loro che ho finalmente saputo che eri ritornata; una settimana dopo. - mentre parlava l'ira iniziava a prendere il sopravvento. Batteva il pugno sul tavolo con tale foga da far saltare i foglio posti sopra.
    - Il tuo compito come Guerriera di Ysabeth è prestare rapporto al termine dell'incarico assegnato. Perché non ti sei presentata da me immediatamente? Ti è dato di volta il cervello ragazza? -
    Verna ansimava. Si era sfogata, e la sua rabbia era comprensibile, ma quella silenziosa di Yves era ancora più terribile, e quelle parole non avevano fatto altro che alimentare il fuoco che le ardeva dentro.
    - Ci sono stati dei problemi durante lo svolgimento della missione. -
    - So perfettamente che cosa è successo. Hai disertato. Sei fuggita! Come una novizia durante la Prova delle Armi e... -
    - Abbiamo subito un'imboscata, ma non è stato quello il problema. -
    - Se la diserzione non è un problema, allora sentiamo qual'è il problema in questione! -
    - La carrozza si è rovesciata. Ho visto il carico. -
    - Il carico non ha nessuna importanza; bestia, uomo o roccia che sia. Avevi un compito da svolgere e hai mancato al tuo dovere! -
    - Una bestia selvatica, non addestrata, pericolosa, per di più proveniente da Nasradeva e indirizzata all'Impero. Non vi sembrava importante farci sapere che cosa stavamo trasportando? Se avessimo saputo prima a cosa andavamo in contro ci saremmo preparati diversamente, avremmo potuto... -
    Verna distolse lo sguardo a quelle parole, e in un istante Yves capì che la donna era già al corrente di ogni cosa.
    - Lo sapevate già vero? Sapevate perfettamente che cosa stavamo trasportando. Probabilmente avevate anche già valutato la possibilità che fossimo attaccati durante il tragitto, no? E io come una povera sciocca a combattere contro due mercenari fino all'ultimo respiro. -
    - Eseguire gli ordini è il tuo compito. Dovevi scortare quella carrozza ad Estheltia. Anche a costo della tua vita. -
    - Ho giurato di dare la mia vita ad Arcadia, non all'Impero! - gridò Yves alzandosi dalla sedia - Ho giurato fedeltà alla mia terra, alla mia gente, non a dei barbari invasori che non rispettano le nostre tradizioni e la natura in cui viviamo! -
    Il silenzio che seguì quell'affermazione non servì che ad alimentare i sospetti di Yves. La certezza che i "piani alti" fossero già a conoscenza di tutto e che poco importasse loro di che cosa stesse accadendo attorno a loro, purché riuscissero a mantenere il loro status.
    Quanto di marcio c'era già in Arcadia? Quanto era stata contaminata dall'Impero, dalle sue visioni e dai suoi metodi?
    - Ho visto la morte in faccia. Aveva il volto di una sorella arcadiana. - disse infine voltandosi per andarsene.
    - Non abbiamo finito il nostro discorso. -
    - Non ho altro da dire riguardo alla missione. Sono fuggita, non per paura, ma perché non avevo più motivo di proseguire quell'incarico. Sono una Guerriera di Ysabeth votata a proteggere Arcadia, non un burattino nelle mani dell'Impero. -
    - Non è di questo che dobbiamo discutere. -
    - No? - disse Yves, voltandosi nuovamente verso Verna - E di cosa dovremmo discutere allora? Se non posso proteggere Arcadia come Guerriera, lo farò da semplice cittadina. - Si portò la mano al petto, pronta a strapparsi dalla tunica il ricamo dell'ordine.
    - Si tratta di Nia. -
    A quelle parole tutta la rabbia di Yves si placò in un solo istante. Le braccia le scivolarono lungo i fianchi e la faccia sbiancò. La rabbia, veloce come se n'era andata ritornò altrettanto rapidamente, ma Verna non attese per proseguire il discorso.
    - Ascoltami per un momento Yves. E' una faccenda seria. - si prese qualche istante per verificare che la donna la stesse realmente ascoltando - Abbiamo deciso di sottoporre Nia alla Prova del Fuoco. -
    - Voi che cosa? - sbottò, ma Verla la zittì con un gesto della mano.
    - Abbiamo delle prove, e tu... -
    - E' mia sorella! Lo saprei se...ci vivo assieme da sempre e non ha mai dato segni di essere... Dannazione, state scherzando vero? E' un modo per punirmi per essere fuggita durante l'incarico. -
    - Vorrei davvero fosse così semplice. Abbiamo trovato tracce di terra bruciata nel Giardino Interno, dove solo le Guerriere possono accedere. -
    - Per le Dee, può essere stato chiunque! Quante maghe abbiamo tra le nostre fila? Quante di queste sanno maneggiare il fuoco? Troppe! E voi puntate il dito su mia sorella? -
    - Ci sono dei testimoni. -
    - Me ne frego dei testimoni. Devo parlare con lei. -
    - Questo è impossibile. -
    - Lo decido io se è impossibile o meno. Non potete impedirmi di parlare con Nia. -
    - E' già stata condotta al Tempio. Nessuno può accedervi senza il mio permesso. -
    - E allora datemi il permesso, dannazione. Mia sorella rischia la vita e noi stiamo qui a discutere di possibile e impossibile? -
    Verna non rispose subito e si prese qualche istante per riflettere. Si passò la mano sul mento con fare pensoso ed abbassò lo sguardo sulla scrivania, come se la risposta fosse nei fogli che giacevano scomposti su quell'ammasso di legno.
    - Cosa farai se la vedi? -
    - Proverò la sua innocenza. -
    - Come? -
    - Lei non è un pericolo. Posso garantire per lei. -
    - Tu non hai visto cosa... -
    - Io non ho visto, ma conosco Nia da quando sono nata e giuro sulle Dee che non permetterò che le venga fatto alcun male, che questo venga dall'Impero o dalla stessa Arcadia. -
    Il viso di Verna si rabbuiò e congedò rapidamente Yves - La nostra discussione è terminata. Sei rimossa con effetto immediato da tutti gli incarichi attivi e non potrai prestare servizio fino a data da destinarsi. -
    - Al diavolo. - disse tirando un calcio alla sedia. Sarebbe sicuramente caduta se non fosse stata fatta di legno massiccio, creato dal pavimento stesso.
    Lasciò la sala senza guardarsi indietro. Era entrata fiduciosa delle sue capacità ed invece si era lasciata trascinare dall'ira e dalla foga. Prima aveva un solo problema, ora ne aveva due, e il secondo era assai più grave.

    Aveva passato il resto della giornata nei suoi alloggi, cercando di dare un senso a quello che era accaduto quella mattina nell'ufficio di Verna, con scarsi risultati. Avevano arrestato e condannato sua sorella alla Prova del Fuoco senza nemmeno consultarsi con lei. Dov'erano queste prove e quei testimoni? Terra bruciata nel Giardino Interno? Era tutta una montatura.
    E se invece fosse stata la verità? E se davvero Nia fosse la donna di cui narravano le leggende? Colei che avrebbe portato distruzione e nuova vita ad Arcadia?
    No, era impossibile. Lei ne era certa. Conosceva Nia da sempre e non era mai stata capace di manipolare il fuoco, anzi lo temeva e non si avvicinava mai nemmeno alle candele quando erano accese, come poteva essere l'incarnazione di una figura mitologica?
    Dato che quei ragionamenti non la portavano da nessuna parte, aveva deciso di concludere la serata alla locanda "La Foglia d'Oro" poco fuori le porte della città, bevendo birra e rimuginando senza troppa convinzione sul da farsi. Poteva cercare di andare da sola al Tempio, in fondo Verna non le aveva tolto il grado di Guerriera, ma l'aveva semplicemente interdetta dagli incarichi, ma di certo dopo la loro discussione avrebbe preso le dovute precauzioni. La conosceva, sapeva quanto poteva essere testarda Yves.
    No, doveva trovare un altro modo per accedere al Tempio, era fuori discussione tentare di passare dalla porta principale.
    La locanda non era molto grande ed anche poco frequentata, tanto che Yves, un mercante di passaggio ed una coppia intenta in una accesa discussione sul nome che avrebbero dato al loro figlio, non c'era nessun altro; e a lei stava bene così.
    Non voleva chiasso e temeva che andando in una delle locande del centro avrebbe incontrato altre sue colleghe o conoscenti, che avrebbero fatto domande a cui lei ora non voleva rispondere.
    Se Nia era stata portata al Tempio già da qualche giorno allora la voce che qualcuno sarebbe stato sottoposto alla Prova del Fuoco probabilmente aveva già cominciato a girare. Qualcuno magari aveva anche visto "chi" sarebbe stato messo alla prova, e così Yves sarebbe finita sotto un mucchio di domande senza via d'uscita.
    Doveva muoversi con cautela e pensare bene alla sua prossima mossa. Doveva trovare un modo per portare via Nia, e doveva farlo in fretta.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza:

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]



    Edited by Silver Element - 29/6/2015, 12:10
     
    Top
    .
  2. :Karma:
     
    .

    User deleted


    Amica

    CITAZIONE
    In linea temporale, questa ruolata avviene dopo Arcana, il Tesoro di Nasradeva e una ruolata personale che dovrò scrivere per l'arte segreta "Quattro stili Wushu". Anche se non l'ho ancora cominciata, conto di finirla molto presto, prima che questa ruolata entri nel vivo. Chiedo a Silver di spostare questi eventi ad almeno un mese dopo il Tesoro.

    Tornare ad Arcadia faceva strano dopo tutto quel tempo. Aveva lasciato Estheltia insieme a Yves più di un mese prima quando insieme decisero di svolgere il lavoro per conto dei monaci del monastero di Gautama. Si era ripromesso di non pensare più a quella storia ma certe volte i pensieri vagavano liberi e nel suo cuore avvertiva come un ombra nera che vi giaceva nascosta e non era più andata via dall'incontro con Yang Shi. Ogni notte faceva incubi sempre peggiori ma di solito si comportava come se questi non esistessero, cercando di ignorarli completamente.

    Da Ephiora poi aveva di nuovo accompagnato Yves per quel lavoretto col carico di Nasradeva: esperienza interessante anche quella, un buon allenamento visto quello a cui aveva intezione di prepararsi. Lì poi si erano divisi: una volta tornato ad Arcadia a fine lavoro, aveva saputo che Yves non era più tornata e questo lo aveva preoccupato non poco, ma contemporaneamente aveva ricevuto l'invito di Rowan ad un importantissimo evento a Neagora e questo lo aveva portato di nuovo via da Arcadia. Aveva vissuto diverse esperienze forti da allora e, dopo un soggiorno obbligato ad Ephiora di almeno 3 settimane, aveva deciso finalmente di ritornare a casa, alla ricerca di un pò di meritato riposo mentale.

    Pochi lo riconobbero al suo arrivo ad Estheltia. Indossava una tunica di seta pregiata con fini ricami dorati di gusto tipicamente Ephiorese, era una veste a corpo intero che contraddistingueva i monaci dei monasteri nelle montagne vicino Chomandu. Tutto in netto contrasto con il suo precedente abbigliamento abituale, che comprendeva molta meno stoffa e molto meno ordine. Karma da parte sua un pò godeva di quelli sguardi increduli, pensando tra sè che quelle persone ignoravano quanto i cambiamenti interiori avvenuti in lui fossero molto più profondi di quanto potesse essere cambiato interiormente.

    Era diretto verso la periferia della città dove le case si diradavano mescolandosi alla foresta più fitta. Gli edifici di Estheltia erano qualcosa di davvero pittoresco, il legno delle costruzioni si fondeva spesso con quello degli alberi e della natura circostante generando forme creative ed armoniose che poco avevano in comunque con la freddezza e l'austerità delle costruzioni in cemento delle terre di fuori.

    La figura dell'arcadiano si fermò davanti all'uscio di una locanda recante l'insegna de "La Foglia d'Oro". Qui entrò senza titubare un minimo istante, soffermandosi presso la porta una volta dentro e vagando con lo sguardo come in cerca di qualcuno di familiare. Quella operazione richiese giusto qualche secondo, il tempo di individuare al bancone la bionda amica intenta ad una bevuta solitaria. Sul suo volto comparve un grosso sorriso mentre prendeva ad avvicinarsi a lei. Le poggiò una mano sulla spalla quando le fu arrivato vicino mentre prendeva posto sullo sgabello al suo fianco.

    Spero che quello non sia il quinto boccale e che ti sia rimasto ancora un pò di spirito per brindare insieme ad un amico.
    Esordì amichevolmente, guardando la bionda con il più sincero dei sorrisi. Ne avevano passate tante in brevissimo tempo. Il rapporto che si era creato tra i due era strano eppure non per questo frivolo e superficiale. Certo non conosceva effettivamente molto l'uno dell'altra e non erano trascorsi nemmeno tre mesi dal loro primo incontro a Louyhong, ma la fiducia che nutrivano reciprocamente nulla aveva da invidiare ad amicizie molti più durature.

    Il locale era intimo e i presenti pochi, Karma la trovò una condizione perfetta per due amici che non si vedevano da diverso tempo. Di cose da raccontarsi ne avevano un bel pò.


    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190

    Distanza:
    //

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo II
    Elemento: Terra II

    Arte Segreta:
    Quattro stili Wushu I

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    //
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //


    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Protezioni I - [10 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]





    Edited by Ryuk* - 21/6/2015, 11:40
     
    Top
    .
  3. Ksarashi
     
    .

    User deleted






    Estheltia, capitale di Arcadia, un posto dove la natura cresceva rigogliosa, dove ogni persona rispettava e curava ogni piccola pianta fino a che diventasse un frutto commestibile o un grosso ed imponente albero. Torque era proprio vicino ad uno di questi ultimi, un albero centenario che si ergeva fino in alto al cielo, che con i suoi rami ospitava un esercito di piccole bestioline tra scoiattoli e uccelli canterini. Posò la sua mano sulla corteccia, ammirandone le venature e la robustezza, quell’albero era lì da prima che lui nascesse e da prima che suo padre nascesse, quella grande quercia secolare dava conforto a tutte le persone che passando di li vedevano la magnificenza della natura e della sua enorme bellezza.

    Torque era affascinato dal fatto che le sue foglie assorbissero le impurità lasciando aria pulita alla zona, un paradiso in cui respirare sano e passare il tempo. I suoi occhi quasi lacrimavano di gioia nel vedere quell’immensità e maestosità…parlò ai suoi uomini con tanto fervore:<< Abbattete questo! Lo voglio per la mia nave.>>
    D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un pirata venuto in una città ricca di una risorsa così tanto preziosa.

    << Ma signore gli alberi di questa zona sono considerati sacri, le guerriere di Ysabeth cercheranno giustizia e le figlie di Gea non le concederanno pace alcuna per quanto sta facendo, è sicuro di volersi fare nemiche le più importanti figure e potenti di Arcadia? >>

    Pronunciò Asah, un venditore di legname che lavorava soltanto al confine della foresta, dove le riserve di legno erano ecosostenibili e potevano essere usate per costruire abitazioni e usate per scopi vari.

    << Non preoccuparti, verrai pagato bene per il rischio che correte tu e i tuoi uomini, caricate il legno e portatelo sulla costa dove c’è già una nave che vi aspetta, e non sentirete più parlare di me, se non per chiedere un favore in cambio, tenete. Questa moneta d’argento è il simbolo di un debito, quando verrà il momento potrete riscuoterla.>>

    Disse Torque ad Asah che, anche se non molto convinto e tremante per quello che poteva capitargli per un tale sacrilegio, decise di non dissentire dalle parole del pirata, cedette all’avarizia mettendo in tasca le monete d’oro come anche il doblone d’argento.
    Torque si lasciò alle spalle quegli uomini e le asce che stavano usando per dividere l’albero dalla base. Proseguendo nella foresta notò che alcune abitazioni erano del tutto fuse con l’ambiente, uno strano modo di vivere per lui, lo trovava molto pacifico, ideale per stabilirsi e formare una famiglia, poi continuare così per varie generazioni, ma non era vita per lui, uno che voleva tutto e subito e non si faceva troppi problemi se nel frattempo qualcuno soffriva. A volte, però, pensava a che vita avrebbe avuto se non fosse stato cresciuto dai pirati.

    Sovrappensiero arrivò ad una locanda, “Foglia d’oro” scritto sull’insegna, sorrise pensando che per quanto lontano dalla sua isola, fosse finito per rintanarsi in una locanda del tutto simile alla sua, solo diversa per un particolare, non era un covo di pirati.
    Entrò facendo rumore con i suoi stivali in pelle e il suo soprabito rosso dello stesso materiale, che ondeggiava ad ogni suo passo. Difficilmente la gente non avrebbe potuto non notare gli orecchini a forma di teschio in oro che gli pendevano dalle orecchie, i suoi lunghi capelli scuri e soprattuto la falce rudimentale con il manico in pelle e la lama in ossa che gli pendeva dalla cintura legata su delle cinghie sul soprabito.

    << Com’ è la birra da queste parti?>>

    disse alla locandiera

    << La migliore per miglia>>

    Gli rispose mettendo sul bancone una caraffa in legno da cui grondava la schiuma. Si guardò intorno vedendo la locanda semivuota ma con alcuni seduti a parlare al bancone, ma chi era lui per origliare una conversazione privata. Un pirata forse?
    Tra di loro la ragazza sembrava avesse bevuto parecchio e che fosse triste, come lo era il vuoto nella locanda, mentre l’altro sembrava del tutto più allegro visto che voleva bere in compagnia. Torque mentre sorseggiava la sua birra ghiacciata guardava con la coda dell'occhio quelli seduti a pochi metri da lui, incuriosito dal costume del ragazzo, visivamente un pugno nell'occhio, non doveva essere di quelle parti, come anche lui del resto.


    Nome:Torque Toortle
    Potenza: 10
    Vita: 200/200 (100%)

    100%


    Chakra: 190/190(100%)

    100%



    Discipline:
    Corpo a corpo Rank 2
    Armi pesanti Rank 2
    Slot Usati:
    -

    Slot rimanenti:
    -[Azione]
    -[Rapido]
    -[Rapido]

    Distanza:
    -

    Auree/Stance/Effetti:
    -

    Status/Buff/Passive:
    Passive: Armi pesanti I
    Passive: Armature pesanti I
    Passive: Heavy metal
    Passive: Paradigm Shift

    Passive: Protezioni I
    Passive: Corpo a corpo

    Passive: Body Weapon
    Passive: Fighter Dexterity *
    Passive: Amazing Reflex *

    Abilità: Contrattatore

    Equip:
    Protezioni dell'Avventuriero [Blocco 5]
    Arma Pesante Classe I [Danno 40]


    Edited by Ksarashi - 22/6/2015, 22:38
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Tecnico
    Posts
    2,604

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato
    Sussurrato

    Parlato Altri
    Golden Leaf
    xIUd8T5
    La brezza della sera soffiava leggera sui capelli scuri, mentre la ragazza vagava per le strade di Estheltia. Fino a quel momento ne aveva passate di tutti i colori da quando si era presentata al tempio quel maledetto giorno. Dopo la battaglia contro Yang-Shi e lo scontro amichevole con Haseo si era diretta ad Ovest, in cerca di fortuna. Aveva sentito parlare della grande fiera che si sarebbe tenuta di lì a poco, e voleva dare un'occhiata per curiosità. Non l'avesse mai fatto. Alla fine si era ritrovata in un turbinio di eventi che l'aveva portata prima ad essere catalogata come attaccabrighe, poi ad esplodere insieme alla grande areonave lì stazionata. Per poco non ci aveva lasciato le penne, e nella confusione aveva perso di vista Jericho. I due non si erano più incontrati da allora, ed era passati quasi un mese.
    La ragazza aveva viaggiato nel frattempo, si era fermata di paese in paese, senza attirare troppo l'attenzione. L'impero era quasi dappertutto, e sembrava espandersi ogni giorno di più. E la cosa, ovviamente, non le andava a genio. Sbottò, tirando un calcio a un sassolino sul ciglio della strada. Voleva fare qualcosa, ma non aveva nè i mezzi, nè le conoscenze per fare niente, tantomento la forza.
    Aveva acquistato dei nuovi vestiti nel frattempo, che le calzavano a pennello. Sembravamo quasi fatti su misura: lunghi stivali con l'immancabile tacco, ornati di cinte e borchie che andavano a sfumare a metà delle cosce; una specie di gonna con sotto pantaloncini corti, anch'essa piena di cinte e una maglia scura che lasciava scoperto il ventre. Un must per lei. Ma il tocco di classe era il mantello, se così si poteva definire: fatto di pelle scura, di apriva poco sotto il seno, lasciando intravedere il corpo mozzafiato per poi chiudersi il retro a punta. E il tutto con un bell cappuccio grande, tanto da lasciare che i capelli fluissero tranquilli sul davanti senza essere schiacciati.I due guanti gemelli completavano il tutto, sempre presenti. Sembrava una vedova, vestita tutta di nero. Chissà, magari sarebbe stato un presagio per il futuro.
    Ad ogni modo, si trovava nella periferia della cittadina. Non era mai stata da quelle parti, nè tantomeno ad Estheltia se bisognava essere precisi. Si, si era decisamente persa. Una visione quasi celestiale però le fece tornare le speranze: una piccola locanda, con un cartello che sventolava a destra e manca.
    ~ La Foglia D'Oro... posso chiedere informazioni qui, sempre sperando che ci sia ancora qualcuno a quest'ora...
    Entrò dalla grossa porta, la luce soffusa la calmò un pò. All'interno vi erano poche persone, era un posto calmo e tranquillo. QUasi intimo, per quanto una locanda di periferia possa esserlo.
    Si tolse il cappuccio, ruotando la testa per mettere ma posto i capelli, che puntualmente ricaddero in avanti.
    ~ Buonasera a tutti
    Saluto semplice e conciso, detto con aria stanca e senza badare tanto ai presenti. Si diresse verso il bancone senza neanche notare i due conoscenti sulla sinistra, sedendosi e appoggiando i gomiti sul legno scuro.
    ~ Una pinta di birra di Ghisal per favore
    Chiese gentilmente al barista adorava quella bevanda, era come una droga per lei e non appena ne aveva l'occasione se ne scolava volentieri un bel boccale. Chiuse gli avambracci, avvicinando i gomiti e appoggiandosi sopra il mento. Sospirò.
    ~ Che giornata ragazzi...
    Cominciò, mentre il barista le serviva la sua bevanda.
    ~ Grazie mille!
    Prese subito un paio di sorsi, freschi e dissetanti. Si voltò quasi per caso, lo sguardo calò su Yves e Karma. Una lampadina si accese dentro la testa bacata della moretta.
    ~ Hei, ma io voi due vi conosco! Tu eri al Tempio di Guatama!
    Disse, indicando con la mano destra la bionda. Inutile da dire, la mancina reggeva ancora il boccale, da cui prese un lungo e avido sorso.
    ~ Tu invece eri a Naegora, all'Esposizione!
    Esordì, riferendosi all'uomo. Ma c'era qualcosa che non andava, mancava qualcuno.
    ~ E la tua scimmietta dov'è? Volevo giocare un pò con quel batuffolo di pelo, sembrava così coccoloso... HIC!
    Si, avevo dimenticato di aggiungere un particolare: Misaki è TERRIBILE quando si tratta di bere. Bastano i vapori dell'acqua dolce di Anastea per farla uscire di gamella.


    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    Catalizzatore del Chakra (20)
    Armatura dell'Avventuriero (10)



    Edited by Ryuk* - 22/6/2015, 09:35
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    La Figlia del Fuoco - Incontri Inaspettati
    _|
    - Spero che quello non sia il quinto boccale e che ti sia rimasto ancora un pò di spirito per brindare insieme ad un amico. -
    Quelle parole destarono Yves dalla trance in cui era finita a causa dei brutti pensieri, l'alcol e la disperazione che la pervadevano da quando aveva lasciato l'ufficio di Verna.
    Non sapeva perché, ma era certa che quella frase fosse rivolta a lei. Quali amici tra i suoi potevano spingersi così in periferia? Non certo qualcuna delle Guerriere, e tra l'altro la voce era maschile e le era pure nota.
    Si voltò infine, trovandosi a fissare stupita la sorridente faccia di Karma. Ci mise qualche istante a riconoscerlo. Era cambiato, oltre che nell'aspetto, c'era qualcosa di nuovo in lui, che non era però in grado di identificare. La tunica era decisamente strana vista addosso a lui, eppure sembrava portarla con una naturalezza mai vista prima. Cosa era successo in quel lasso di tempo in cui si erano persi di vista? Che cos'era successo dopo la sua fuga a Nasradeva?
    Molte domande, che avrebbero dovuto attendere. Non era ora il momento, e forse nemmeno il luogo.
    Si alzò dalla sedia e strinse Karma in un caloroso abbraccio. Non diede alcuna spiegazione per il suo gesto. Forse lui l'avrebbe considerata un po'brilla a causa delle troppe birre, ma la verità è che lei aveva bisogno di provare a sé stessa che Karma era davvero li. Sentirlo fisicamente, dato che gli altri sensi potevano trarla in inganno. Aveva bisogno di un amico; una spalla su cui piangere.
    - E' bello rivederti e sapere che stai bene. - disse, dopo aver ordinato una birra per l'arcadiano.
    Bevve una sorsata dal proprio boccale, dove il liquido ambrato iniziava a calare piuttosto velocemente. Karma forse aveva scherzato sul numero di boccali, ma probabilmente quella era la sera in cui Yves aveva bevuto di più. Non le era permesso bere in servizio, e di rado si attardava nelle locande. Riteneva stupido affogare i propri dispiaceri nell'alcol, eppure quella sera per la prima volta aveva trovato sollievo nel buttare giù qualche boccale di birra insieme all'amarezza della giornata.
    La gioia di aver ritrovato Karma dopo quanto era accaduto durante l'ultimo incarico, lasciò ben presto il posto alle oscure parole di Verna, cancellando il sorriso che fino a quel momento era stampato sulle labbra di Yves.
    Bevve ancora e si rimise composta al banco, dando la schiena alla porta.
    - Quanto tempo è passato da quando... - istintivamente la mano corse al fianco sinistro, dove Hororo l'aveva pugnalata lasciandola in fin di vita.
    La cicatrice che partiva dal fianco era lunga quasi quanto una mano e larga quanto un dito. Non si era rimarginata bene a causa dell'impossibilità di suturarla, e durante la convalescenza Yves non era certo stata ferma, dunque aveva rischiato di riaprirsi più volte.
    Ora era nascosta dalla tunica verde che indossava quando non era in servizio, ma lei la poteva vedere anche senza sollevare i lembi di stoffa. La notte alle volte ripercorreva con le dita la linea del taglio, chiedendosi cosa ne fosse stato degli altri.
    - No. - disse infine guardando Karma negli occhi. - Dimmi che cos'hai fatto in tutto questo tempo. Sei cambiato, sei diverso dal Karma che ricordavo. Raccontami tutto, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. -
    - Hei, ma io voi due vi conosco! Tu eri al Tempio di Guatama! - disse una voce alla sua sinistra.
    Yves era così persa nei suoi pensieri da non aver notato che nel frattempo una giovane donna si era seduta al banco accanto a loro.
    - Tu invece eri a Naegora, all'Esposizione! E la tua scimmietta dov'è? Volevo giocare un po' con quel batuffolo di pelo, sembrava così coccoloso... HIC! - proseguì mentre buttava giù una discreta sorsata di birra.
    Il suo viso le era familiare, ma gli abiti che indossava non le dicevano nulla. Aveva fatto riferimento a Gautama, sicuramente si riferiva all'incidente di Yang-Shi. Non ricordava tutte le persone che aveva conosciuto in quell'occasione, ma era certa che a parte lei ed Hororo ci fosse stata una sola altra ragazza.
    - Misaki? - chiese incerta, non era sicura del nome, e non era nemmeno sicura che quella fosse la stessa persona che ricordava.
    Da quando era stata pugnalata da Hororo faticava a fidarsi delle persone e cercava di mantenere un certo distacco. Karma probabilmente era l'unica eccezione.
    Scrutò ancora dubbiosa la ragazza. Il viso le era familiare e poteva davvero trattarsi della giovane maga che aveva conosciuto durante lo scontro con il Wendigo Abissale. Avevano mai parlato? Non ricordava.
    - Piccolo il mondo eh? Due visi noti la stessa sera nello stesso posto. -
    "Mai creduto nelle coincidenze, e non comincerò certo stasera." pensò mentre svuotava il boccale e ne ordinava un nuovo.
    La compagnia era piacevole, era felice di aver ritrovato Karma, ma i suoi pensieri continuavano a tornare a Nia, e al fatto che fosse intrappolata in una situazione senza uscita, da cui solo lei, forse sarebbe riuscita a tirarla fuori.
    Invece era li, seduta a trangugiare birre come se il mondo dovesse finire domani. No, non domani; per lei il mondo era finito quello stesso giorno, quando una vecchia priva di buon senso le aveva detto tre semplici parole: "Prova del Fuoco".


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza:

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]



    Edited by Silver Element - 29/6/2015, 12:10
     
    Top
    .
  6. :Karma:
     
    .

    User deleted


    Un mondo davvero piccolo

    Ecco Karma invece non aveva certe inibizioni. Era in grado di godersi un abbraccio sincero quando ne riceveva uno. In generale, era un tipo caloroso a cui piaceva il contatto fisico per esternare i propri sentimenti, molto aveva contribuito la vita semplice e genuina del branco in cui era cresciuto. Quindi avvolse le proprie braccia attorno alla bionda, stringendola a sè, contento di rivedere una faccia amica dopo tanto tempo.

    Ricevette la propria birra che per il momento lasciò riposare di fronte a sè. Non era un patito degli alcolici, ma ogni tanto non disdegnava la bionda bevanda, meglio se accompagnata da qualche stuzzichino. C'era una ciotola di noccioline lì vicino, per fortuna.

    Fu subito evidente all'arcadiano che l'amica aveva qualcosa che la crucciava. Inizialmente, a giudicare dalle sue parole, pensò si trattasse di quello che era successo al confine con Nasradeva. Conoscendola, probabilmente si colpevolizzava per averlo lasciato solo contro quella bestia.

    Non ne era certo però e, notando come lei volesse cambiare immediatamente argomento, la assecondò, annuendo semplicemente e rispondendo. Eh già. Una bella gatta da pelare, quella volta. Quando sono tornato ad Arcadia ho saputo che tu non avevi ancora fatto ritorno, al che mi sono un pò preoccupato. Bello vedere che invece stai bene. Le sorrise, cercando di fingere di non essersi reso conto che lei non stava bene del tutto, forse riuscendoci un pò male dato che il sorriso che le mostrò era meno genuino degli altri.

    Difatti lei cambiò argomento subito dopo, cercando di spostare l'attenzione su di lui. Comprendendo la situazione, lui non fece alcun tipo di resistenza. Confidava che parlando, alla fine lei si sarebbe aperta. E' una lunga e strana storia. Cominciò a dire lui sorridendo un pò amaramente. Tante cose erano successe davvero in quel mese in cui non si erano visti, forse più di quanto successo in tutta la sua vita messa insieme.

    Non saprei da dove cominciare. Sono stato a Neagora dopo che ci siamo salutati. Ho assistito a quel disastro della cosa volante, sicuramente devi averne sentito parlare. Da lì poi, nella strada di ritorno a casa, ho dovuto deviare a Nord per tornare ad Ephiora, per risolvere certi problemi personali. Nessun imbarazzo o timore a raccontare quella parte, semplicemente si era promesso di non fare parola con nessuno di quel che aveva dentro. Faceva parte del cammino intrapreso per gestirlo e superarlo. Anche solo parlarne poteva alimentare quell'ombra nera che giaceva dormiente in un angolo del suo spirito. E gli dei solo sapevano quanto fosse rischioso svegliare una simile belva dormiente.

    Mi sono concesso qualche settimana di risposo insieme ai monaci. Gli avvenimenti a Neagora e quanto successo prima mi avevano decisamente scosso. E' stato illuminante.. Ma dovette interrompersi nel sentire la voce di una donna poco distante chiamare entrambi. Una giovane ragazza molto carina e decisamente brilla asseriva di conoscerli entrambi. Karma era un disastro con le facce per cui si limitò a guardarla con fare interrogativo, lasciando fosse Yves a risponderle e conversare con lei. Fece giusto un cenno con la mano, tentando di risultare amichevole.

    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190

    Distanza:
    //

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo II
    Elemento: Terra II

    Arte Segreta:
    Quattro stili Wushu I

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    //
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //


    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Protezioni I - [10 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]



     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar


    Group
    Tecnico
    Posts
    2,604

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato
    Sussurrato

    Parlato Altri
    Golden Leaf II
    xIUd8T5
    I due sembravano grandi amici che non si vedevano da tanto tempo. Si scambiavano storie di trascorsi passati, e come si erano ritrovati in quella locanda sperduta e dimenticata da quasi tutti.
    Yves sembrò riconoscerla, anche se era titubante. Certo, non era la stessa che aveva parte agli avvenimenti del Tempio, e di sicuro i vestiti nuovi non la rendevano più riconoscibile.
    ~ Misaki?
    Chiese, quasi titubante.
    ~ Si, esatto! Hic!
    Rispose immediatamente la moretta, senza lasciare neanche il tempo di focalizzare cosa stesse succedendo. Portò la pinta alle labbra, sorseggiando abbondantemente. Si, le piaceva troppo quel nettare dorato.
    Intanto il bell'imbusto si era limitato a fare un cenno con la mano. Probabilmente non sapeva manco chi era lei, nella confusione della fiera era più che comprensibile.
    La ragazza si tirò su, con non poca fatica. Diede un colpetto sulla spalla a Karma, cercando di attirare la sua attenzione.
    ~ Io sono Misaki, per gli amici Misa! Hic!
    Prima o poi avrebbe fatto bene a iscriversi a qualche spettacolo circense come fenomeno da baraccone, il successo sarebbe stato assicurato.


    ~ Piccolo il mondo eh? Due visi noti la stessa sera nello stesso posto.
    Misaki scosse la testa. Non lo avesse mai fatto, adesso tutto girava intorno. Maledetto alcool.
    Si ributtò sul bancone, questa volta con la guancia sinistra appoggiata sul legno scuro mentre con gli occhi cercava di mettere a fuoco la coppia.
    ~ Non esistono le coincidecsdetn....
    Non riuscì a finire la parola, troppa fatica. Li osservò un attimo, riacquisendo parzialmente la lucidità. Karma sembrava felice di aver ritrovato l'amica dopo tanto tempo, ma lei sembrava turbata da qualcosa. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se avesse dei pensieri che la affliggessero.
    La moretta decise di starsene in silenzio. Avrebbe voluto chiedere cosa c'era che non andava, maledetta curiosità. Come se tutti andassero a spifferare i loro affari a lei. Aspetta un momento. Effettivamente era sempre stato così. Mannaggia.


    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    Catalizzatore del Chakra (20)
    Armatura dell'Avventuriero (10)

     
    Top
    .
  8. Ksarashi
     
    .

    User deleted





    Torque pensava a cosa gli servisse per tornare ad essere chiamato "capitano". Una nave non gli bastava per dargli quel titolo, gli serviva della manovalanza sulla nave, gente di poco conto che lo avrebbe seguito fin ai confini del mondo, un gruppo di gente senza una famiglia a cui tornar, ma anche qualcuno che potesse coprirgli le spalle e difendere il suo prezioso titolo, a differenze dell'ultima volta.
    La Medusa era una nave considerata inaffondabile che si era resa famosa nell'arcipelago per il maggior numero di abbordaggi. La tecnica era piuttosto semplice; partivano da dietro uno scoglio tra le isole con una forte luce nella nebbia ; provocata da una miscela di fiamme e pece sulla prua facendola sembrare una nave fantasma senza nessuno a bordo ed in silenzio e senza essere visti, i membri della ciurma, abbordavano partendo dalle scialuppe in acqua, molto rapidi e indolori, alcuni accoltellavano in silenzio o alle spalle e chiudevano subito la stiva con dentro tutti quelli rimanenti e poco veloci per reagire.

    << Ti vedo un po' giù, brutti ricordi?>>

    Gli chiese la locandiera, molto gentile ad interessarsi ad un tipo come Torque, evidentemente in quel posto la gente veramente non si sorprendeva di nulla, anche gli altri nel locale non gli avevano degnato nemmeno uno sguardo sinistro, oramai con il titolo di pirata un po' di sano rispetto e paura mescolati insieme erano il minimo che poteva aspettarsi, invece no, qui lo trattavano troppo delicatamente e a lui non piaceva. Però le rispose educatamente.

    << Ha colto nel segno, non ho passato delle belle giornate di recente, però la ringrazio per avermi accolto nella sua locanda senza fare storie sul mio abbigliamento, sa com'è.>>

    Lei gli sorrise e continuò a pulire il bancone, nel frattempo Torque osservava quelle tre persone vestite in modo diverso l'uno dall'altro che interagivano amichevolmente come se si fossero incontrati tempo prima, sentiva discutere loro di cose frivole e di poco conto, ma quello grosso aveva delle polsiere di un certo pregio e vestiva di materiali che indicavano una cultura ben precisa, magari poteva avere qualcosa che con le giuste motivazioni poteva essergli tolto.
    Quella seduta al bancone sembrava sconfitta da qualcosa che la tormentava, una situazione simile a come si sentiva Torque.
    Dai discorsi si capiva che non era una semplice ragazza di paese, ma bensì una che aveva viaggiato,e forse anche combattuto.
    Aveva ancora un po' di tempo perchè sapeva che i suoi uomini ci avrebbero messo un pò a caricare la legna sulla nave di suo zio. Quindi
    decise di ordinare ancora un'altra birra e di godersela con calma osservando con attenzione la ragazza al bancone, e anche le sue strane compagnie.



    Nome:Torque Toortle
    Potenza: 10
    Vita: 200/200 (100%)

    100%


    Chakra: 190/190(100%)

    100%



    Discipline:
    Corpo a corpo Rank 2
    Armi pesanti Rank 2
    Slot Usati:
    -

    Slot rimanenti:
    -[Azione]
    -[Rapido]
    -[Rapido]

    Distanza:
    -

    Auree/Stance/Effetti:
    -

    Status/Buff/Passive:
    Passive: Armi pesanti I
    Passive: Armature pesanti I
    Passive: Heavy metal
    Passive: Paradigm Shift

    Passive: Protezioni I
    Passive: Corpo a corpo

    Passive: Body Weapon
    Passive: Fighter Dexterity *
    Passive: Amazing Reflex *

    Abilità: Contrattatore

    Equip:
    Protezioni dell'Avventuriero [Blocco 5]
    Arma Pesante Classe I [Danno 40]


    Edited by Ksarashi - 25/6/2015, 01:29
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    La Figlia del Fuoco - Gettare la Maschera
    _|
    Karma ad Ephiora assieme ai monaci? Davvero? Stentava a crederlo, eppure era vero. Il suo modo di parlare, la sua postura, c'era qualcosa in lui che sembrava maturato; non era più l'uomo delle foreste, il selvaggio che si stupiva per ogni cosa. O forse semplicemente lo nascondeva meglio di quanto avesse fatto in precedenza.
    - E' stato illuminante. -
    "Forse un periodo di meditazione e riposo farebbe bene anche a me." pensò mentre l'amico terminava il racconto.
    La ragazza seduta accanto a loro era effettivamente Misaki, si quella Misaki che li aveva aiutati durante lo scontro con Yang-Shi. Non avevano parlato molto in quelle circostanze, ma le era sembrata una persona capace e che metteva la sua vita prima del resto. Non come lei.
    Avrebbe dovuto rifiutare l'incarico per la scorta, sarebbe stato tutto più semplice. A causa delle sue pessime scelte, e della sua lingua troppo lunga si era ritrovata in quel pasticcio ed ora non sapeva come uscirne.
    Ad ogni sorsata le tornava in mente il viso di Nia, il viso di sua sorella; quella ragazza ingiustamente accusata e processata senza possibilità d'appello. Dov'era lei quando tutto questo succedeva? Che cosa stava facendo? Aiutava l'Impero, seppur seguendo gli ordini delle Guerriere. Quindi chi era responsabile? Arcadia? L'Impero?
    Forse tutto sommato se l'era meritata quella pugnalata.
    Un tonfo attutito la fece voltare verso Misaki, che la guardava con la testa appoggiata sul bancone.
    - Non esistono le coincidecsdetn... -
    Parole semplici, eppure le rimbombarono dentro il petto con tale forza da fare quasi male. Alzò lo sguardo verso il soffitto sentendo che le lacrime cominciavano a scendere. Non volevano fermarsi, ma cosa poteva farci ora? Nulla, doveva solo gettare la maschera finalmente.
    Si ricompose, o almeno ci provò.
    - Ho fatto proprio un bel casino. -
    Non stava parlando a qualcuno in particolare. Sapeva di potersi fidare di Karma, e non le importava molto che cosa avrebbe pensato Misaki di lei. Riguardo il resto della locanda o erano troppo lontani, o troppo impegnati per prestare attenzione alle sue parole.
    - Dopo la mia fuga, ho cercato di tornare ad Estheltia, ma la ferita si è riaperta durante la marcia ed ho rischiato di morire, di nuovo. - sorrise tra le lacrime guardando Karma - Fortunatamente uno dei guardiaboschi mi ha trovata e medicata. Ci ho messo più di una settimana per riuscire a camminare, e quasi un mese per essere nuovamente in grado di combattere senza avere fitte di dolore. In tutto quel tempo ho tentato di tornare alla capitale, ma non me la sono sentita. Ero fuggita, scappata dalla battaglia, come una vera codarda. La verità è che per la prima volta in vita mia ho avuto paura della morte... -
    Bevve un'altra sorsata di birra, per darsi coraggio. Le lacrime finalmente avevano smesso di scendere.
    - Sono tornata due giorni fa, ed oggi sono stata convocata da Verna, la Guardia Madre delle Guerriere. Mi sono beccata una bella lavata di capo e una sospensione a tempo indeterminato, ma fosse solo quello il problema... -
    Non riusciva ad andare oltre. Vedeva Nia nella sua mente e le si formava un nodo alla gola che impediva alle parole di uscire. Temeva che se avesse pronunciato quelle parole una volta di troppo si sarebbero trasformate in realtà.
    Forse non doveva dire niente, lasciar perdere ed accettare la cosa. Cosa sarebbe cambiato anche se Karma e Misaki lo avessero saputo? Non avrebbe comunque potuto fare nulla. L'avrebbero compatita, forse le avrebbero dato qualche pacca sulla spalla e l'avrebbero consolata con parole calme e sicure. Non era loro la sorella che presto non sarebbe stata più viva.
    Scosse la testa. No, stava pensando negativamente e l'alcol non l'aiutava certo a schiarirsi le idee. Non sapeva come l'avrebbe presa Misaki, ma di certo Karma non si sarebbe limitato ad una pacca sulla schiena. Forse l'avrebbe aiutata a formulare un piano per salvare Nia, sempre che i monaci di Ephiora non avessero inibito troppo la follia dell'amico.
    Prese coraggio, fece un respiro profondo e riprese a parlare.
    - Hanno condannato mia sorella alla Prova del Fuoco. - per un momento l'aria nella locanda sembrò congelarsi.
    La locandiera era troppo lontana, ma comunque anche i pochi avventori per qualche istante drizzarono le orecchie. Non era una notizia da poco; erano parecchi anni che non veniva sottoposto nessuno alla prova.
    Poteva aspettarsi qualche occhiata dubbiosa, così decise di spiegare di che cosa si trattasse e che origine avesse.
    - Ad Arcadia quando nasce un bambino in grado di controllare il fuoco dev'essere addestrato sin da piccolo in modo che possa crescere consapevole della propria sicurezza e quella degli altri. Secondo le leggende arriverà un giorno in cui il Figlio del Fuoco brucerà Arcadia per ricostruirla dalle sue ceneri. Quando succedono incidenti con fuoco e fiamme è facile risalire alla causa, essendo tutti i manipolatori del fuoco conosciuti e controllati. - sospirò - Nel caso in cui invece il colpevole non sia schedato viene sottoposto alla prova. Delle Sorelle al Tempio di Gea sono incaricate di guidarlo attraverso la prova, che dimostrerà se è davvero in grado di controllare il fuoco. Il prezzo se si fallisce, è la morte.
    Non fraintendete, non accade spesso che qualcuno venga sottoposto alla prova, anche perché piccoli incidenti domestici capitano, si tratta solo di situazioni davvero eclatanti.
    -
    Si sentiva meglio dopo averne parlato, anche se ora veniva la parte difficile.
    - Verna mi ha detto di avere delle prove e testimoni che Nia è in grado di controllare il fuoco. Io sono sua sorella! Ho Passato al suo fianco gran parte della mia vita e posso garantire che non è così. -
    Bevve ancora una sorsata dal proprio boccale.
    - All'inizio pensavo si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto. Un modo ulteriore per farmela pagare per essermi comportata in quel modo durante l'ultimo incarico, ma purtroppo era la triste verità. Ora Nia è al Tempio di Gea in attesa di... -
    Batté un pugno sul tavolo. Alcuni avventori si voltarono a guardarla, anche la locandiera si voltò per un istante.
    - Capisci. - disse rivolta a Karma - Se non me ne fossi andata a Nasradeva, no, se non avessi accettato l'incarico ora Nia non si troverebbe in questa situazione. Avrei potuto fare qualcosa per.... - batté un secondo colpo sul banco, stavolta rovesciando il proprio boccale e facendolo cadere a terra.
    - Hei se volete litigare andate fuori a darvele e non qui dentro! - disse la locandiera lanciandole uno sguardo in tralice.
    Yves pagò per le proprie consumazioni e per quelle degli amici. Poi si alzò, e per un istante il mondo minacciò di ruotare una volta di troppo. Quando si sentì più stabile, si avviò verso la porta.
    - Ho bisogno di un po' d'aria fresca per schiarirmi le idee. Andiamo fuori a finire il discorso. - disse prima di lasciare gli amici al banco.
    Karma probabilmente l'avrebbe seguita, non era sicura che Misaki sarebbe stata della stessa idea, ma poco le importava.

    Fuori dalla locanda l'aria della notte era fresca anche se non fredda. Respirò un paio di volte a pieni polmoni e sentì che l'effetto dell'alcol diminuiva lievemente. Si, l'aria della notte le faceva bene, e mischiata con l'ambrata bevanda le aveva fatto venire alcune idee interessanti.
    Forse con l'aiuto di Karma sarebbe potuta entrare al Tempio. Forse con qualche cazzotto ben assestato alle guardie sarebbero anche riusciti a trovare Nia e portarla in salvo.
    No, quasi sicuramente sarebbero morti dopo aver oltrepassato senza consenso il portone del Tempio. Doveva trovare un modo alternativo. E inoltre non era nemmeno sicura di poter davvero fare qualcosa per salvare Nia.
    - Cosa posso fare... - si chiese mentre cercava nel cielo stellato della notte, oltre la cupola di foglie verdi.
    Aveva finalmente gettato la maschera. Non era quella stoica guerriera che cercava di essere sempre e comunque. Non era più l'immagine dell'integrità morale e spirituale che aveva insistentemente dimostrato in precedenza. Ora era una semplice donna, con tutte le sue paure e dubbi.
    Ma anche da semplice donna, avrebbe ribaltato il mondo con i piedi per aria per salvare Nia.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza:

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]



    Edited by Silver Element - 29/6/2015, 12:10
     
    Top
    .
  10. :Karma:
     
    .

    User deleted


    Il fuoco dentro

    Fu ben presto lampante che qualcosa non andava. Karma non era molto bravo a leggere le persone per cui se ne rese conto con un discreto ritardo. Faceva fatica a parlare, distoglieva lo sguardo e altri piccoli gesti che facevano pensare stesse trattenendo le lacrime. Sorpres di vederla in quello stato emotivo, le si accostò un poco preoccupato. Ehiehiehi, tranquilla. Qualcosa non va?

    Chiese poggiandole una mano sulla schiena e parlando con voce sommessa e rassicurante. Gli venne quasi spontaneo, penso sia una reazione naturale quando si vede piangere una persona cara. La sentì parlare di sensi di colpa per non essere tornata subito indietro dopo la loro disavventura ad Arcadia. Ok, era tornata un pò più tardi del previsto, ma solo per avere il tempo di riprendersi da brutte ferite, non vedeva perché dovesse farsene una colpa. Poi udì che c'era dell'altro, al che aggrottò le sopracciglia domandandosi dentro di sè cosa potesse essere da renderla così triste.

    Alla fine udì tutta la storia. La sorella di Yves condannata a morte, in pratica. Potè comprendere chiaramente il motivo per cui era così distrutta e incapace di reagire con la solita forza d'animo che l'aveva sempre contraddistinta. Il guaio è che se ne colpevolizzava in qualche modo, per aver accettato l'incarico a Nasradeva, per essere rimasta via così a lungo, per essere incapace tuttora di fare qualcosa per lei.

    Aprofittando di una delle pause della bionda, Karma provò a dire qualcosa per consolarla, anche se la prima cosa che gli venne in mente risultò banale e stupida. Non potevi sapere cosa stava accadendo, non devi fartene una colpa.

    Come se non lo sapesse anche lei. Quelle semplici parole non avrebbero cambiato la situazione e difficilmente l'avrebbero fatta sentire meglio, ma in quel momento sentì che doveva dire qualcosa e di meglio non gli venne in mente. Mentre si insultava mentalmente per essere incapace di dire qualcosa che potesse aiutarla, lei decise di uscire dal locale per prendere una boccata d'aria e calmarsi un poco.

    Karma la guardava e l'assecondava, uscendo assieme a lei fuori dalla Foglia d'Oro. Continuava a cercare qualcosa che potesse farla sentire meglio, qualsiasi cosa, ma il cervello gli sembrò una ruota che gira e gira ma non arriva da nessuna parte. Poggiò la schiena contro uno degli alberi rimanendo in silenzio, preferendo non dire nulla anzichè continuare a dire ovvietà. Quando poi l'arcadiana chiese cosa dovesse fare, qualcosa dentro gli si accese.

    Come cosa puoi fare? Sei viva, giusto? Non è per questo che sei sopravvissuta ai confini di Nasradeva? Ti sei allenata e ripresa? Non è per proteggere i tuoi cari e la tua terra? Gli disse senza però esagerare con la propria veemenza. Capiva che lei era fragile, ma non per questo non avrebbe cercato di rimarcare il proprio punto. Ora sei di nuovo qui, nel pieno delle forze, con la forza di combattere. Ti manca forse un braccio o una gamba che chiedi cosa puoi fare?

    Le si avvicinò per guardarla negli occhi. Se decidi di non fare nulla e stare a guardare avrai qualcosa di cui pentirti perché vorra dire che il tempo che hai speso lontano da Arcadia non sarà servito a niente. Sei in grado di sollevare la tua spada? Sei in grado di reggere il tuo scudo? Allora non hai nulla su cui pensare, per come la vedo io. Difendi quel che ti è caro, a costo di affrontare Ysabeth in persona.

    Karma tornò eretto, un espressione seria nel suo volto. Era fatto così, in genere prendeva a leggera ogni singolo aspetto della vita avendo una filosofia molto leggera ma se credeva fermamente in qualcosa, la perseguiva fervidamente. E in questo frangente si sorprendeva che Yves non facesse lo stesso. Insomma, sua sorella rischiava di perdere la vita da un momento all'altro, lei rischiava di non vederla più e l'arcadiana era ad una locanda a chiedersi cosa potesse fare. Non la comprese in quel frangente, ma non voleva vederla così sconvolta, pensò che avesse bisogno di incoraggiamento. E di un sostegno.

    Io sono con te, qualsiasi cosa decidi di fare. Infine disse, accennando a un sorriso di intesa. Non si sarebbe tirato indietro, considerando la questione come se si trattasse di una sua sorella. Questo era Karma.

    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190

    Distanza:
    //

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo II
    Elemento: Terra II

    Arte Segreta:
    Quattro stili Wushu I

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    //
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //


    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Protezioni I - [10 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]



     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar


    Group
    Tecnico
    Posts
    2,604

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato
    Sussurrato

    Parlato Altri
    Golden Leaf III
    xIUd8T5
    Il silenzio di Misaki fu ripagato. Per una volta, aveva fatto bene a starsene zitta e ascoltare. E certo, l'acool non aveva reso le cose facili. O difficili.
    A conti fatti, la sorella di Yves, una certa Nia, era stata cattura dal corpo delle Guerriere di Ysabeth per essere sottoposta alla Prova del Fuoco. Fin qui tutto chiaro. Il problema era che la bionda era convinta che la sorella avrebbe fallito in tale compito, e sarebbe quindi morta. Per cui si trovava questo cruccio davanti: doveva salvare sangue del proprio sangue, ma non sapeva come.
    Misaki aveva la testa pesante, e le girava tutto. I due si alzarono per uscire dopo che la locandiera lì ammonì. Si, forse un pò di aria fresca avrebbe fatto bene anche alla moretta. Si tirò su a stento, barcollando. Fece cenno alla barista, come per dire "tutto ok", e si diresse verso la porta.
    Fuori tirava una leggera brezza che scostò leggermente i capelli, facendola tornare un pò più sobria. Yves si stava sfogando, buttando fuori tutte le ansie e le paure che aveva dentro. Non doveva essere facile per lei, ma a quanto pare era arrivata ad un punto tale che non poteva più tenere tutto dentro. Karma, d'altro canto, cercava di consolarla a suo modo, portando la ragione e la logica al primo posto. Forse un pò frasi fatte, ma magari era quello che serviva all'arcadiana in questo momento.
    Misaki si appoggiò a terra, schiena contro la parete esterna della Foglia D'oro. Il mondo aveva smesso di girare, e aveva recuperato ancora un pò di lucidità. Sospiro, gli occhi al cielo persi fra le verdi fronde ondose.
    ~ Bla bla bla...
    Scimmiottò Karma. Alla fine erano solo parole. Certo, le parole posso far male, possono ferire, ma mai quanto un bel pugnale piantato nella schiena o fiamme talmente calde da sciogliere il metallo. Quello che contava alla fin dei conti erano i fatti.
    ~ Possiamo stare qua a discutere quanto vogliamo, ma sappiamo bene tutti e tre che in un modo o nell'altro tu andrai a riprenderti tua sorella.
    Disse, lanciandole un'occhiata quasi seria.
    ~ E anche il bell'imbusto qua di fianco non se ne starà di certo fermo.
    Il pollice ad indicare Karma.
    ~ Ora la domanda che ci poniamo non è come fare a salvare Nia, ma quando tu realizzerai il fatto che in un modo o nell'altro ci entrerai in quel Tempio. Buttando giù la porta principale a suon di scudate se necessario.
    Gli occhi balenaro su Karma, in attesa di un segno di approvazione. La moretta l'aveva capito subito: quando hai qualcuno di importante, un consanguineo con cui sei cresciuta, daresti la vita pur di proteggerlo. Privilegio che, purtroppo, a lei era stato negato.
    Aveva deciso di aiutare l'arcadiana alla fine. Non per pietà, non per amore verso il prossimo. Macchè. Si trattava di una semplice conclusione logica: farsi amica una Guerriera di Ysabeth, che sapeva il fatto suo fra parentesi, sarebbe tornato molto utile in futuro. Per quanto riguardo l'uomo, invece, aveva già potuto osservare come combatteva, e averlo come nemico sarebbe stato un problema. Un grosso problema.
    Si tirò su, ormai le vertigini erano quasi sparite del tutto. Quei discorsi le facevano tornare in mente i tempi passati, quando avrebbe pagato oro per avere qualcuno che le dicesse chiaro e tondo come stavano le cose. Cosa sicuramente avrebbe fatto, anche se non ne era ancora consapevole.
    Si portò un pò in avanti, incrociando le braccia sotto i seni. Dava le spalle ai due interlocutori, ma non era un segno di mancanza di rispetto, anzi. Se volevano avere qualche chance, doveva muoversi, e subito. Ruotò la testa, riferendosi a Yves un'ultima volta.
    ~ Ah si, dovresti prendere in considerazione che Nia possa superare questa fantomatica prova. Non dico che sarà così, ma è un'eventualità da non scartare.
    Fece una pausa. Magari non ci aveva pensato, o semplicemente non voleva accettare il fatto che la sorella poteva controllare le fiamme, così come lei l'aria e il vento.
    ~ Quindi, come ci muoviamo adesso?
    Non era una domanda rivolta in particolare a uno dei due, era più una constatazione del fatto che non aveva la minima idea di come muoversi da lì in poi. Non sapeva neanche che forma o dove si trovasse questo Tempio. In quello, purtroppo, non sarebbe stata di alcuna utilità.


    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    Catalizzatore del Chakra (20)
    Armatura dell'Avventuriero (10)

     
    Top
    .
  12. Ksarashi
     
    .

    User deleted





    Troppi discorsi strappalacrime da ascoltare provenienti dalla ragazza seduta al bancone. Ella aveva incuriosito Torque per il suo modo di porsi prima in modo aggressivo e poi quasi piangente in un miscuglio di sentimenti contrastanti che rendevano evidente che la sorella le stava a cuore più della sua stessa vita.
    Visto che il pirata non aveva mai avuto nessuno per cui provare un sentimento simile restò ad ascoltarla fino a che colma di rabbia alzò la voce gettando a terra un boccale. Destò scalpore nella locanda e la padrona decise che era meglio farla sbollire fuori dalla porta ed in quel momento che Torque decise di andarsene prima che ci fossero troppi mormorii sulle persone sedute al bancone.
    Pagò le sue bevute e si diresse verso la porta.
    La rabbia della ragazza era stato uno sfogo interiore,Torque per un momento fù tentato di proporsi per aiutarla, ma i suoi modi da pirata fecero subito pensare ad un tornaconto... poi ci ripensò subito e si convinse a rimanerne fuori.
    Prima di andarsene sentì come ultime cose parole di conforto da parte dei suoi amici e questo gli fece dire una parola sottovoce

    << Pazzi! rischiare così tanto per qualcuno soltanto per dei sentimentalismi, non vi ritroverete altro che problemi.>>

    Si allontanò dal locale serio come sempre, fino ad intravedere degli uomini armati camminare verso di lui, guardavano in giro in cerca di qualcuno, e non era una cosa folle pensare che si trattasse proprio di lui, visto che come pirata aveva causato non pochi danni verso l'impero.

    << Dannazione! Che ci fanno qui due guardie dell'impero? Mi cercano forse... devo andaremene via di qui il più in fretta possibile.>>

    Parlò sottovoce con se stesso, ma non c'era modo per andarsene senza dare nell'occhio e se si fossero avvicinati lo avrebbero subito identificato come pirata. L'unica alternativa era nascondersi in un gruppo di persone, ma gli unici erano quelli della causa persa di salvare la "damigella in pericolo".

    << Non ho altra scelta. >>

    Si diresse verso quello grosso con la tunica da monaco che parlava con molto ottimismo cercando di consolare la ragazza, se aveva ascoltato bene doveva chiamarsi Karma.

    << Ehi tu, bestione, fammi passare. >>

    Scansò Karma per mettersi in un punto dove non sarebbe spiccato agli occhi delle guardie che passavano di li.

    << Sarebbe un peccato se qualcuno facesse la spia rivelando a qualcuno i vostri piani.>>

    Non era proprio l'ideale di un approccio amichevole. Yves o Karma avrebbero potuto reagire male una volta realizzato ciò ch'era stato detto.
    Inoltre Torque aveva gli imperiali non molto distanti dalla locanda.




    Nome:Torque Toortle
    Potenza: 10
    Vita: 200/200 (100%)

    100%


    Chakra: 190/190(100%)

    100%



    Discipline:
    Corpo a corpo Rank 2
    Armi pesanti Rank 2
    Slot Usati:
    -

    Slot rimanenti:
    -[Azione]
    -[Rapido]
    -[Rapido]

    Distanza:
    -

    Auree/Stance/Effetti:
    -

    Status/Buff/Passive:
    Passive: Armi pesanti I
    Passive: Armature pesanti I
    Passive: Heavy metal
    Passive: Paradigm Shift

    Passive: Protezioni I
    Passive: Corpo a corpo

    Passive: Body Weapon
    Passive: Fighter Dexterity *
    Passive: Amazing Reflex *

    Abilità: Contrattatore

    Equip:
    Protezioni dell'Avventuriero [Blocco 5]
    Arma Pesante Classe I [Danno 40]


    Edited by Ksarashi - 28/6/2015, 14:58
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    La Figlia del Fuoco - Forza di Volontà
    _|
    Era arrabbiata con sé stessa per non riuscire ad uscire da quella situazione, ma almeno le parole comprensive di Karma l'avevano aiutata a calmarsi. Aveva ragione lui, lei era ancora viva e non certo non in grado di fare tutto quello che era a sua disposizione. Il problema era il blocco mentale che non riusciva ad allentare. Lei era un'arcadiana, poteva davvero andare contro le proprie credenze e usanze? Nessuno si era mai opposto alla Prova del Fuoco, per quanto crudele, e lei non era sicura di essere in grado di andare oltre quel passo; anche se era la vita di Nia ad essere in ballo.
    Era più tranquilla ora, e l'aria fresca le stava facendo tornare una certa lucidità che aveva perso in precedenza a causa dell'eccessiva quantità di birra che aveva trangugiato. Poteva davvero farcela? Non lo sapeva, ma Karma era senza dubbio disposto ad aiutarla, qualunque cosa lei decidesse di fare.
    Misaki le era sembrata dello stesso avviso dell'arcadiano nel volerla aiutare, anche se i suoi modi erano stati piuttosto bruschi; ma era proprio quello che le serviva. Qualcuno che la prendesse di peso e la riportasse alla realtà. Si sarebbe anche aspettata uno schiaffo o un ceffone, ma le parole furono più che sufficienti.
    - Ora la domanda che ci poniamo non è come fare a salvare Nia, ma quando tu realizzerai il fatto che in un modo o nell'altro ci entrerai in quel Tempio. Buttando giù la porta principale a suon di scudate se necessario. -
    Aveva ragione. Pienamente ragione. Yves sospirò e si passò una mano sul viso. Doveva fari forza e cominciare a ragionare sulla situazione in modo analitico e sensato. Anche se era stata rimossa da ogni incarico rimaneva pur sempre una Guerriera di Ysabeth, e anche se le guardie fuori dal Tempio avessero cercato di fermarla, forse sarebbe riuscita a passare comunque, il problema era solo come...
    - Ah si, dovresti prendere in considerazione che Nia possa superare questa fantomatica prova. -
    - Ci sto quasi sperando. - ammise - Anche se non credo davvero in questa eventualità. -
    Innanzitutto doveva recuperare la propria armatura e le armi prima di tentare qualunque cosa. Casa sua era nel distretto residenziale, e ci avrebbe messo una decina di minuti, forse un quarto d'ora per raggiungerla e poi andare al Tempio. Si, avrebbe dato indicazioni a Misaki e Karma per incontrarsi davanti al tempio, e li avrebbe raggiunti li.
    Stava per spiegare il piano agli altri quando qualcosa li interruppe. Più che qualcosa a dire il vero si trattava di qualcuno.
    Un uomo decisamente alto e vestito in una moda che non le era familiare troneggiava su di lei e il resto del gruppo. I capelli lunghi fino alle spalle e sciolti, come pure l'accenno di barba le lasciavano presagire che fosse un avventuriero o comunque un viaggiatore.
    Yves era sicura di averlo intravisto uscire poco dopo Misaki dalla locanda, ma non ci aveva dato peso, concentrata com'era sui propri problemi. Perché ora era li?
    - Sarebbe un peccato se qualcuno facesse la spia rivelando a qualcuno i vostri piani. - disse con fare poco amichevole.
    Se solo avesse avuto la spada con sé non glie l'avrebbe fatta passare liscia, se non per il tono, quanto per quello che aveva detto. Dunque aveva ascoltato tutta la discussione? Da quanto tempo li stava osservando o seguendo? Yves non lo conosceva e per quanto ne sapeva poteva essere benissimo una guardia in borghese o qualcuno inviato da Verna.
    "Perché la vecchia dovrebbe tenermi sotto così stretta sorveglianza? Mandare persino un soldato ? No, non credo sia così..." pensò mentre cercava di darsi, inutilmente un contegno.
    Alle parole dell'uomo aveva stretto i pugni e fatto n minaccioso passo avanti. La sua statura e fisico non potevano certo competere con quella dell'uomo, ma la determinazione negli occhi di Yves non lasciava dubbi in merito al fatto che avrebbe potuto rivoltarlo da fuori a dentro a mani nude se ne avesse avuto l'occasione.
    Quell'uomo era davvero un problema, ma non poteva lasciarlo andare correndo il rischio di mettere in allarme più guardie di quanto non fossero già stazionate alla loro destinazione.
    - Karma, Misaki. disse infine distogliendo lo sguardo dall'energumeno - Andate al Tempio di Gea. Proseguite lungo questa strada. - disse indicando la via che dalla locanda tornava in città - Andate sempre dritti fino alla Piazza del Sole, quella con l'enorme casa albero, dalla piazza prendete la prima via a destra e troverete dopo una decina di minuti il Tempio davanti a voi. - li guardò per un secondo, assicurandosi che le indicazioni fossero chiare.
    - Prima del tempio c'è un giardino pubblico con una statua di legno intagliata raffigurate le due Dee. Ci incontreremo tra massimo mezz'ora ai piedi della statua. Se dovessi tardare... - concluse lanciando un'occhiata perplessa all'ultimo arrivato - ...cercate un modo per entrare, possibilmente senza dover combattere o ferire nessuno; io in qualche modo vi raggiungerò. -
    Si voltò a guardare ancora l'omone. - Seguimi. - intimò prima di partire a sua volta lungo il viale, diretta a casa sua.

    La casa di Yves era poco più di un piccolo appartamento ricavato dalla manipolazione naturale di un enorme albero, dal quale erano state ricavate altrettante stanze per ulteriori inquilini nel medesimo modo.
    L'interno era piccolo, ma accogliente. Due stanze da letto, una per lei e una per Nia, un piccolo bagno ed un soggiorno-cucina. A causa della sua assenza e anche quella della sorella su alcuni mobili si era creato un sottile strato di polvere, ma anche questo non impediva di ammirare la perfezione con il quale quasi tutti i mobili portanti come armadi, tavoli e letti fossero stati ricavati dallo stesso legno del quale erano fatti pareti e soffitto.
    Chiese al suo "ospite" di attenderla nel soggiorno mentre lei recuperava il proprio equipaggiamento.
    Senza perdere tempo indossò la leggera cotta di maglia sopra la tunica e prese anche il mantello verde con lo stemma delle Guerriere. Probabilmente sarebbe servito come lasciapassare se tutto fosse andato per il verso giusto.
    Ritornata nel soggiorno, estrasse immediatamente la spada e la puntò verso l'uomo, senza un attimo di esitazione.
    - Dammi un buon motivo per non tagliarti la lingua e lasciarti sanguinante per la strada. - disse in tono minaccioso - Chi sei? Che cosa vuoi? Cosa sai esattamente del "piano"? - proseguì senza perdere di vista l'"ospite".
    Il passato le aveva insegnato a non fidarsi mai troppo delle persone. Un passato che ora portava sul fianco come cicatrice.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza: 5m da Torque

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]

     
    Top
    .
  14. :Karma:
     
    .

    User deleted


    Appuntamento

    Alla fine c'era ben poco da discutere. Anche l'altra, Misaki, ormai propendeva per l'azione immediata e Yves non sembrava nemmeno troppo indecisa al riguardo. Molto probabilmente non comprendeva ancora la portata di quella decisione e, per quanto potesse essersi fatto un idea della sorveglianza delle figlie di Ysabeth, si sentiva abbastanza convinto che con coraggio e forza d'animo avrebbe potuto trionfare anche in quel frangente.

    Ascoltava solo Yves per il momento. Era ovviamente lei quella che avrebbe saputo come muoversi nel caso avessero deciso di scegliere un approccio frontale o anche nel caso in cui avessero voluto intraprendere una strada più discreta. Per Karma non faceva differenza, avrebbe preso a cuore la situazione come se la sorella fosse propria. Prima di tutto perché ci teneva ad Yves e avrebbe supportato l'amica pienamente, secondo perché odiava le ingiustizie, che venissero da terroristi, l'impero o il suo stesso paese, e quella lì aveva tutta l'aria di essere una tremenda ingiustizia fatta ad una ragazza innocente.

    Ovvio che si chiedeva se non sarebbero finiti molto male non appena varcata la soglia del Tempio di Gea: alcuni dei manipolatori della natura erano noti come bastioni insormontabili e la fitta rete di piante che potevano ergersi a protezione del santuario era molto nota in tutta Arcadia. Ma avrebbero pensato poi al come, l'importante adesso era vincere gli indugi e partire.

    Proprio mentre sembravano essere arrivati al punto di partire, uno sconosciuto si intrufolò di punto in bianco nella conversazione esponendo quello che sembrava un ricatto. Karma inizialmente non capì tanto era stata diretta e improvvisa quella entrata, quando però collegò il senso di quella frase, aggrottò le sopracciglia in un espressione poco amichevole, facendo un passo avanti con intenzione tutt'altro che concilianti, ma fu interrotto in partenza da Yves che si frappose tra i due.

    Yves... Solo disse Karma notando nella bionda la volontà di risolvere da sola la questione. Sentì le indicazioni date dall'arcadiana e, sebbene conoscesse la strada, fu riluttante a lasciarla da sola con quel brutto ceffo. L'abbigliamento denotava la tipica canaglia di quelle viste tra gli spettatori del Braxamundis e sapere Yves sola con quel tizio non lo faceva stare tranquillo.

    Io resto con te. Affermò secco, tenendo gli occhi fissi sull'uomo, ma gli bastò osservare la determinazione e il fuoco negli occhi della bionda per capire che non avrebbe permesso che le cose andassero diversamente. In quel momento si ricordò del loro breve allenamento di qualche mese prima. La bionda era una roccia incrollabile quando combatteva per ciò in cui crede, a tal punto da affrontare un demone mortifero a viso aperto in un altra occasione.

    Guardò ancora per qualche secondo il pirata cercando il suo sguardo e minacciandolo silenziosamente, poi poco convinto aggiunse. D'accordo, allora ci vediamo lì. Non esiste che tu ritarda, ci siamo capiti? Tra mezz'ora sarai lì con noi a riprenderti tua sorella. Quindi si avviò imboccando la strada presso cui sostavano, voltandosi verso Misaki facendole segno di seguirlo.

    Da qui sono 10 minuti di cammino. Continuò a dire alla moretta mentre camminava. Non potè fare a meno di sentire ancora quella sensazione rincuorante di star camminando a casa propria. Lì non si sentiva giudicato nè al centro dell'attenzione, lì si sentiva parte di quell'armonia tra uomo e natura. Solo nella foresta assieme al proprio branco si sentiva più a casa di così. Si trovò a pensare che non si sentiva così da tanto tempo ormai e che avrebbe voluto non ripartire mai più.

    Ma sapeva che chiudersi in una palla di cristallo come aveva fatto negli ultimi trent'anni non giovava a nulla. Fuori dalle foreste arcadiane il mondo era in continuo mutamento, gli ultimi anni erano stati particolarmente movimentati e qualcosa gli diceva che molte altre cose sarebbero successe in futuro. E lui non poteva chiudere gli occhi di fronte a ciò, non se voleva risultare pronto quando quel vortice di eventi funesti avrebbe bussato anche alle porte di Arcadia.

    Voltandosi distrattamente a guardare i dintorni, incrociò lo sguardo di Misaki al che trasalì, rendendosi conto solo ora di essere stato sì sgarbato a non averla considerata fino a quel momento, ma anche di star camminando insieme ad una persona che non conosceva affatto e che forse era il caso di conoscere meglio, visto che avrebbe dovuto accompagnare lui, ma soprattutto Yves, in una missione estremamente pericolosa.

    Misaki, allora.
    Esordì tenendo un tono formale. A dirla tutta l'aspetto della femmina non lo ispirava molto e il suo atteggiamento finora gli ispiravano guai. Non sei di arcadia tu. Come mai ti trovi da queste parti?

    E no, non avrebbe cercato di instaurare un legame o che so io. La ragazza non le piaceva molto a pelle e prima doveva capire se poteva fidarsi di lei o meno. Il tono comunque non era nè ostile nè sospettoso. Al massimo un pò secco, ma per il momento Misaki avrebbe dovuto accontentarsi.

    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190

    Distanza:
    //

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo II
    Elemento: Terra II

    Arte Segreta:
    Quattro stili Wushu I

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    //
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //


    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Protezioni I - [10 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]





    Edited by Ryuk* - 29/6/2015, 23:30
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar


    Group
    Tecnico
    Posts
    2,604

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato
    Sussurrato

    Parlato Altri
    Bad Boy
    xIUd8T5
    All'improvviso un energumeno si intrufolò fra Karma e Yves, cercando di nascondersi da qualcuno o qualcosa. Misaki l'aveva visto uscire poco dopo di lei, e tornare subito indietro, ma non ci aveva fatto tanto caso. Forse aveva solo dimenticato qualcosa alla Foglia D'oro.
    Ma a quanto pare non era il caso. Minacciò i tre di spifferare il loro piano ai quattro venti. Mossa non molto intelligente da parte sua. La mora si volto, nera in volto, mentre Karma fece per affrontarlo. Il chakra della donzella comincò a concentrarsi, mentre la brezza aumentò leggermente di intensità e i sassolini a terra tremavano quasi impercettibilmente. Non bisognava farli arrabbiare, e quel colosso vestito col cappotone ci era riuscito con poche parole.
    ~ Chi credi di...
    Cominciò, ma si zittì subito notando lo sguardo di Yves. Occhi seri che sembravano trapassare da parte a parte il pirata, come una lama tremendamente appuntita. E nonostante tutto, manteneva il suo contegno. Sembrava un'altra persona rispetto a prima. Si, era proprio una Guerriera di Ysabeth.
    Misaki fece spallucce, socchiudendo gli occhi. Se voleva pensarci la bionda, meglio così. Non aveva bisogno di altre attenzioni poco gradite, e scatenare una rissa in una città che non conosceva minimamente non era fra i suoi piani.
    La bionda diede ai due le indicazioni su come raggiungere il Tempio. Karma le fece cenno di seguirlo, al che la mora tornò a voltarsi, cominciando a percorrere il viale alberato. Alzò il braccio destro, scuotendolo leggermente a destra e sinistra
    ~ Ci vediamo dopo! Mi raccomando!
    Sapeva che sarebbe tornata in un modo o nell'altro. Nia era troppo importante per lei.

    Passò qualche minuto, in cui fra Karma e Misaki regnò il silenzio. Erano entrambe assorti nei propri pensieri. Fu l'uomo a parlare per primo.
    ~Misaki, allora. Non sei di arcadia tu. Come mai ti trovi da queste parti?
    Il tono era un pò secco, molto probabilmente non sapeva neanche lui come comportarsi. Dopotutto, erano due perfetti sconosciuti.
    ~ A dire il vero non dovrei neanche essere qua...
    Un pò di sconforto c'era effettivamente. Non sapeva come era arrivata così ad est da Naegora, e aveva smesso di chiederselo da qualche giorno ormai.
    ~ E' che il mio senso dell'orientamento è peggio di quello di un criceto nano di Soyara. Dovevo andare a sud, verso Shal'aria...
    Fece una pausa, abbassando la testa come si vede nelle scenette comiche di qualche rivista.
    ~ Come diavolo sono finita ad Estheltia?!
    Sussultò poi. Mistero della fede direbbe qualcuno. O, ancora meglio, destino.

    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    Catalizzatore del Chakra (20)
    Armatura dell'Avventuriero (10)



    Edited by ~ y a s u - 1/7/2015, 12:50
     
    Top
    .
42 replies since 20/6/2015, 18:30   670 views
  Share  
.