[QUEST] Ali nere

Casey91, Kinamy, BretonSaga

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  1. Kinamy
     
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    GRAMMAR NAZI

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    Darina aveva recuperato il proprio animale nel Giardino Centrale di Arcadia era andata ad acquistare del cibo per il viaggio anche per lui. Era lì che aveva sentito parlare di Sumadea e di una creatura che ne minava la sicurezza. In verità i due uomini non si erano accorti della sua presenza finché non aveva tossicchiato. I due si erano voltati, pallidi in volto, guardandola con attenzione.
    Cosa cercate, signorina? Per qualche giorno faccio sconti speciali ai cittadini dell'Impero, per farmi conoscere in giro.
    Calò un silenzio carico di tensione durante la quale Darina soppesò il mercante con lo sguardo. Allora temo di non poterne usufruire. Non posso dirmi cittadina di nessun luogo. rispose indicando la sacca da viaggio.
    L'uomo sembrò come sgonfiarsi un po' per il sollievo. Siete un'avventuriera? Ma non siete di Arcadia. constatò aggrottando la fronte. Posso chiedervi da dove provenite?
    Certamente. Sono nata a Temora e ho vissuto alcuni anni ad Alkarna, fino a non molto tempo fa. Ad ogni modo starei cercando del cibo per il compagno peloso. disse prendendo fra le braccia la bestiola aggrappata sulla sua schiena.
    Alkarna? chiese l'altro uomo. Sembrava quasi vecchio, il viso pareva però più provato da sole, vento e freddo che dal tempo. Doveva aver viaggiato molto, a giudicare anche dal suo abbigliamento e dal suo equipaggiamento.
    Sì. Mio zio ed i miei cugini vivono là.
    Si scambiarono un lungo sguardo. Darina scorse qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che le parve una profonda tristezza.
    Siete stata brava. le si rivolse con voce sommessa. Una frase che significava molto più di quanto dicesse.
    La ragazza abbassò lo sguardo. Sono stata fortunata. Le si era formato un groppo in gola ricordando quella città maledetta e la crudeltà a cui era sfuggita ogni giorno dietro le sembianze di un giovane uomo.
    Mia figlia è nata lì. Darina lo guardò ad occhi sbarrati, un brivido gelido le scese lungo la schiena.
    Ma sono riuscito a farla portare via. proseguì lui subito, come per tranquillizzarla.
    Da qualche parte.
    Il mercante era rimasto in silenzio fino a quel momento, il capo appena chinato, come uno che quella storia l'aveva già sentita e la conosceva ormai molto bene. Dal dispiacere che mostrava, la ragazza dedusse che dovesse esserci un'amicizia fra i due uomini.
    Ovunque sia, starà di certo meglio che ad Alkarna. constatò lei stringendo le labbra.
    L'animaletto si divincolò dalle sue braccia e si avvicinò al viaggiatore, battendo le zampine sulle sue ginocchia come un bimbo che vuole farsi prendere in braccio.
    Vieni qui, peloso! lo chiamò Darina, mortificata Scusatemi, mi è sfuggito di mano.
    L'uomo si chinò e accarezzò con dolcezza la creatura.
    Nessun problema. Questi orsetti sono molto giocherelloni, specialmente quando sono giovani. accennò un sorriso.
    Voi conoscete la specie?
    Ho visto animali che non crederei reali se non li avessi visti con i miei stessi occhi. E i cerini dei boschi sono fra i più simpatici.
    Cerini?
    Li chiamano così perché quando si spostano sugli alberi compaiono e scompaiono rapidi, rossi come dei cerini accesi. C'è addirittura un tempio, in un piccolo villaggio sulle montagne, dedicato a loro. Si dice che siano i sudditi preferiti di alcune divinità naturali, che siano i loro occhi e le loro orecchie e sorveglino per loro le foreste.
    Quell'uomo doveva davvero aver girato il mondo intero.
    Signori perdonatemi, non mi sono nemmeno presentata. Il mio nome è Darina. accennò un inchino.
    Io sono Altamir, rispose all'inchino e sorrise e il mio amico qui si fa chiamare And'jel. indicò il viaggiatore, ancora preso a coccolare la bestiola.
    Da lì parlarono di molto altro. Darina rimase davvero colpita da tutto ciò che i due uomini sapevano, uno per i propri viaggi e l'altro grazie al proprio mestiere. Rimasero quasi un'ora a parlare, e stavano per accomiatarsi quando And'jel le chiese cosa avesse sentito quando era entrata.
    Solo che un villaggio ha dei problemi.
    Ascoltatemi e saprete perché non dovete andarci.
    Le raccontò dei draghi in modo abbastanza stringato ma efficace e rimarcò più volte quanto fossero pericolosi. Nel frattempo Altamir teneva d'occhio la porta.
    Vi ringrazio per avermi informata, ma non potrei promettere di non andarci. Uno degli inconvenienti di essere liberi è di poter soddisfare la propria curiosità. disse con un misto di orgoglio e vergogna. Non voleva mettere in dubbio gli avvertimenti del saggio And'jel, che certo voleva solo restasse incolume, ma dopo l'esperienza nel deserto non si sarebbe fatta sfuggire l'occasione di intravedere un drago.
    And'jel sbuffò una risatina e la guardò scuotendo la testa.
    Questa ragazzina ha del fegato. riconobbe il mercante, divertito.
    Ad ogni modo io ho fatto il mio dovere di metterti in guardia. Buon viaggio, Darina.

    La giovane ripensava a quel giorno con tanta concentrazione che percepì meno anche la fatica di quella impervia salita. Quando arrivò in cima vide le guardie e rimase per l'ennesima volta stupita da come la natura fosse stata gentilmente plasmata secondo le esigenze degli uomini. Pensava non ci si sarebbe mai davvero abituata.
    Il suo compagno le strofinò il naso sulla guancia e lei gli diede una specie di biscotto, preso da una delle tasche della stacca.
    Si vedeva che la natura era diversa lì, meno docile. Da lì in poi faceva in assoluto da padrona. Gli alberi erano così alti che le sembrò quasi strano penetrasse comunque tanta luce.
    Spero vi ricordiate di me, abbiamo affrontato Baal insieme.
    Darina si voltò e si soffermò a guardarla per un momento, cercando di ricordare. Doveva chiamarsi Hororo. Non lontando da loro due notò anche Vamberk.
    Ah sì, siete la credente. Vi riconosco dalla voce. Le vostre grida imperiose hanno battuto il campo di battaglia quanto i vostri colpi. disse sorridendo.
    Immagino il perché voi siate qui.
    Questo posto non è esattamente un'attrazione turistica.
    Andrò dritta al sodo: a Vaygr ho affrontato un drago, so di cosa sono capaci.
    Darina osservò per un attimo la ragazza. Sembrava troppo... intera per aver vissuto una simile esperienza.
    La vostra dea deve tenere molto a voi.
    Da sola non farei nulla se non crepare, ho bisogno d'aiuto. E voi siete il meglio che questa combriccola di persone possa darmi. Ci state?
    La ragazza scoppiò in una risata. Non aveva mai sentito una frase così insolente detta con tanta sicurezza. Quella donna doveva avere un'alta considerazione di sé nonostante ciò che faceva sembrare.
    Perché, li conoscete? disse guardando la gente lì intorno a loro. Lei non aveva idea di chi fossero quelle persone, ma dubitava di essere fra i migliori. Si aggiravano avventurieri con certo molta più esperienza alle spalle. L'unico che lei aveva riconosciuto al suo arrivo era l'omone che nel deserto aveva colpito Dienyah con il colpo elettrificato. Era stato sbalorditivo, Darina non avrebbe dimenticato facilmente la prima volta che aveva visto usare una tecnica di fulmine.
    Anche Vamberk rispose: Ascolterò i tuoi consigli. Il drago di Vaygir? Quindi conosci anche Yves canterra per caso?
    Ad ogni modo, meglio essere con dei conoscenti che con dei completi sconosciuti. Non che sappiamo granché gli uni degli altri, ma c'è comunque un lato positivo: se uno di noi dovesse venire pugnalato alle spalle, almeno poi saprebbe chi cercare. constatò con semplicità guardandosi attorno.
    Vamberk dopo un attimo di riflessione domandò: Il drago di Vaygir? Quindi conosci anche Yves Canterra per caso?
    Non aveva avuto una grande impressione di quella donna, nel tempio di Baal. Per quel poco che aveva visto, le era sembrata guidata completamente da una furia cieca e dalla devozione per la propria dea. E Darina non trovava rassicurante nessuna delle due cose. Non le aveva certo dato l'impressione di essere malvagia, ma lei non riusciva a fidarsi di chi non conosceva, men che meno se con un carattere così aggressivo.
    Nemmeno di Vamberk poteva dire molto, tuttavia ricordava il modo in cui aveva parlato a Dienyah dopo il combattimento. Aveva la sensazione che fosse un uomo giusto, oltre che forte, e la cosa la tranquillizzava un po', anche se non bastava a farle abbassare del tutto la guardia.


    CITAZIONE
    Passive: Earth Empathy I
    Individua tramite le vibrazioni del terreno, la presenza di movimenti entro 30m. Il bersaglio deve muoversi sulla stessa superficie dell'utilizzatore.

    CITAZIONE
    Potenza: 10
    Vita: 230
    Chakra: 160
    Posizione: ---

    Abilità/Passive:
    Dual Wield
    Earth Empathy
    Rogue

    Discipline:
    Armi Leggere
    Elemento: Terra
    Darina
    Slot Usati:
    ---
    Slot Rimanenti:
    ---
    Auree/Stance/Effetti:

    Status/Buff:

    Equip:
    Armi e Armature
    Armatura dell'avventuriero (Blocca 10)
    Arma Leggera Classe I x2 (Danno 10)
    Oggetti consumabili
    Pozione dell'Energia Minore (Vita 40)
    Pozione dello Spirito (Chakra 60)


    Edited by Kinamy - 15/10/2015, 18:33
     
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