[QUEST] Ali nere

Eruyt, Arcadia - Il quadretto ha del tenero, l'approccio iniziale non è stato dei migliori ma se non altro sembravate sulla buona strada per iniziare una sorta di collaborazione in questa impresa, qualunque essa sia. Già perché ognuno di voi aveva chiaro in mente un obiettivo: trovare il drago. Ma avevate altrettanto chiaro nella vostra mente cosa avreste fatto poi, una volta trovato? E a prescindere da questo, eravate pronti ad inoltrarvi in un territorio tanto inospitale ed ostile quanto era Sumadea?

Kesha questa la devi sentire. Questa qui racconta di aver affrontato un vero drago. A che serve a questo punto andarlo a cercare, abbiamo un ammazzadraghi in carne ed ossa qui. Insegnaci, o cacciatrice, come si ammazza un drago?Continuò a canzonare lui, la ragazza alle sue spalle guardava seria Hororo e anche gli altri due, cercando di capire se fossero insieme.

Intanto i presenti cominciavano a vociferare qualcosa preoccupati, intuendo quel che stava per succedere. I ranger erano molto distanti e forse non si erano accorti di niente per il momento.

Lo sbruffone avrebbe continuato a guardare Hororo con aria beffarda, gonfiandosi persino quando ella le fu arrivata vicino per sfidarlo faccia a faccia. Il tuo tono e le tue parole erano abbastanza minacciose da fargli alzare la guardia, difatti tirò fuori le mani da dentro le tasche della giacca, sgranchendo ripetutamente le falangi. Continuava a ridacchiare ascoltando le parole dell'arcadiana considerandoli vaneggiamenti, poi al tentativo della stessa di afferrarlo, spostò rapidamente la mano destra per incontrare la sinistra di Hororo, intercettando il movimento.

Non si sarebbe limitato a ciò però, purtroppo per voi, ma un bagliore improvviso e un aumento repentino della temperatura si presentarono a pochi centimetri dal volto di Hororo. La mano che aveva bloccato la sua si era ricoperta di fiamme vivaci mentre il ragazzo faceva due passi indietro. Alla fine entrambe le mani del Roman presero fuoco ma nonostante tu avessi sfoderato la tua lama, lui non era ancora intenzionato a sfoderare le propria spada.

Rispetto chi mi pare, ciarlatana del cazzo, e prova ancora a mettermi le mani addosso e ti riduco in cenere!

Le intimò lui alzando abbastanza la voce ma senza perdere la propria sprezzante ironia. Prima che Hororo potesse presentarsi all'altra, che aveva portato le mani ai fianchi senza però ancora afferrare le lame, si alzò un rumoroso brusìo alla vista del fuoco e molti degli astanti si allontanarono intimoriti. Già, sventolare del fuoco nel mezzo di una foresta Arcadiana, per quanto si potesse essere in periferia, non era mai una buona idea.

Il nordico dalla chioma dorata si frappose prontamente tra i due litigando interrompendo figurativamente parlando le scariche elettriche che si stavano scaricando tra Roman e Hororo. Il giovanotto dalle mani infuocate non gradì molto l'intromissione e con solita scontrosità lo apostrofò. E tu cosa vuoi, barbaro!

Le parole spese sia da Vanberk che da Darina comunque furono ascoltate e fu chiaro sul volto del giovinastro che un ombra di dubbio cominciava ad affacciarsi nelle sue convinzioni. Ad ogni modo con orgoglio decise di negarla a sè stesso, fermo nella convinzione che nessuno poteva affrontare un drago faccia a faccia e rimanere in vita per raccontarlo, tanto meno quella testa calda di un arcadiana. Già era tanto anche solo accettare l'esistenza di una creatura tanto leggendaria, figuriamoci credere alla prima che passa che dice di essere sopravvissuta ad una di loro.

Ha davvero affrontato un drago, tsè ma figuriamoci!

L'attenzione si spostò poco dopo sull'altra donna che accompagnava Roman, Hororo in particolare le offriva un alleanza dopo aver bisticciato in quel modo con Roman e aver gridato insulti a destra e sinistra. Ammesso e non concesso che tu abbia davvero affrontato un drago... Cominciò la donna prendendo da subito le distanze.

Sei troppo rumorosa e molesta per i miei gusti. Sei persino peggio di lui che devo portarmi appresso mio malgrado. Non fai al caso nostro, oltre che a prendere ad insulti il drago non riesco a immaginare altri modi in cui potresti esserci utile. E fu estremamente seria e cristallina nel dire quelle parole. Si rivolse poi infastidita verso l'altro. Roman, smetti di fare il cazzone e leviamo le tende. E un occhio era ovviamente rivolto alle ranger poco più in là.

Coosa? Non credo proprio, bellezza. Tu non puoi darmi ordini, te lo sei scordato? Cominciò a dire il giovane ancora con le braccia che andavano a fuoco. Questa qui crede di essere migliore di tutti noi con quella sua storiella assurda ma sono sicuro che non vale uno sputo. Nessuno può parlarmi così e farla franca, sia chiaro. Non ho intenzione di fargliela passare liscia.

Il fuoco attorno a lui ebbe un fremito al che le arciere tesero ancora di più gli archi e gli astanti emisero dei gemiti. Fa un altra mossa sola e sei morto. Hai 3 secondi per spegnerti subito! Urlarono le arcadiane, al limite della sopportazione. Due grossi felini neri, allarmati dalla confusione, sbucarono dalla vegetazione lì a lato. Erano i compagni delle ranger e si posizionarono al loro fianco ringhiando ma mantenendo ubbidientemente la posizione.

Col cazzo! Urlò il ragazzo ancora esaltato, scattando quindi in avanti verso Hororo. Le arciere non persero tempo, lasciando partire i colpi che sibilarono bucando l'aria.

*ZAC!* *ZAC!*

THUUUUUMP!

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il cammino fino a Sumadea non era disagiato o particolarmente impervio. Le foreste arcadiane erano note per i loro sentieri battuti e comodi che permettevano gli innumerevoli spostamenti attraverso la vegetazione, tutto nel rispetto della natura circostante. Le vie nella regione Sumadiana non erano da meno e ciò era facilmente comprensibile se si pensa che l'intera vita di quei popoli, comprendente di ogni attività giornaliera, si svolgeva nel fitto dei lugubri e sempreverdi alberi.

La foresta, vi saresti resi conto, non era uno statico groviglio di tronchi e arbusti, ma sembrava pulsare di vita propria. Attorno a voi numerosi uccelli e un innumerabile stuolo di insetti riempivano l'aria di richiami e friniti. Ogni tanto era possibile rendersi conto di fruscii nel fogliame fitto senza mai essere certi al cento per cento di cosa fosse stato a provocarli e sulle vostre teste di tanto in tanto, alzando gli occhi, avreste notato diversi esemplari di scimmie muoversi sulle fronde più alte e chiamarsi tra di loro con i caratteristici strilli e urla.

Insomma, non vi sareste sentiti soli e l'atmosfera, a parte il non poter sapere quel che vi circondava oltre cinque passi, non era tesa per i possibili pericoli. A rompere il ghiaccio, alla fine, sarebbe stato Roman che, dopo avervi squadrato per tutta la prima parte dell'avanzata e aver fatto qualche battuta bisbigliata agli orecchi di Kesha (che tra l'altro sembrava sopportarlo a malapena) si sarebbe avvicinato a Darina con fare spavaldo e mani dietro la nuca. Allora dolcezza, pare proprio che dovremo passare un bel pò di tempo insieme. Vedo che non sei di molte parole.. Se hai paura posso capirlo, Sumadea ha davvero una pessima reputazione. Ma sta tranquilla, ci penserò io a difenderti da eventuali draghi, selvaggi o mostri kehehe

Si permise di punzecchiarla con il gomito, tenendosi abbastanza vicino alla donna senza sembrare sordido ma al contempo oltrepassando quella immaginaria linea di formalità che nessuno saprebbe quantificare ma che si è ben consapevoli esiste. Kesha che camminava a circa cinque passi in avanti rispetto a Darina si limitò a roteare gli occhi insofferente mentre il capo dei tre si voltò lievemente per guardare Roman, mantenendo un impassibilità inquietante. Il rosso trasalì, aggiungendo poco dopo. Naturalmente non abbiamo nulla da temere, fintanto che Hakka viaggia con noi. Non conosco nessuno più forte di lui, potrebbe stendere il nostro drago con un solo pugno, ne sono certo.

Tessere le lodi del loro capo non provocò nessun mutamente in quest'ultimo che si limitò a guardare nuovamente davanti a sè, dando di tanto in tanto qualche occhiata di controllo in giro. Roman mimò una smorfia composta, fin troppo composta forse per paura di esser visto, per poi riportare la propria attenzione su Darina. Coomunque.. si può sapere cosa porta una bella fanciulla come te a rischiare la pelle nei pantani di Sumadea? Curiosità di vedere un drago in carne ed ossa?

Vanberk nel complesso sarebbe stato ignorato mentre il gruppetto continuava per la sua strada. Il viaggio sarebbe durato un oretta senza che nulla di rilevante accadesse, ma potevate notare intorno a voi la natura inasprirsi, la vegetazione diventare quasi "meno curata", il verde brillante del fogliame scurirsi e ogni tanto qualche segno dell'esistenza umana, strutture in legno forse usata come segnaletica o chissà quale altro scopo.

Le descrizioni del paesaggio e ambientali si possono chiaramente applicare anche ad Hororo che proseguiva il proprio viaggio da sola. Dopo un ora di cammino anche lei avrebbe assistito al cambiamento della natura che la circondava, eccezion fatta per le strutture in legno: qui erano più numerose e frequenti e su qualche albero era possibile intravedere delle vere e proprie piattaforme dove una o due persone potevano posizionarsi, sebbene il legno delle stesse fosse semi marcio e ricoperto di muschio e vegetazione.

Dopo quella vista, la donna avrebbe cominciato ad avvertire movimenti sfuggenti e frequenti, difficilmente attribuibili alle innocue scimmie avvistate in precedenza. Sentiva i fruscii in posizioni sempre diverse a circa una quindicina di metri dove la vegetazione era più fitta. Ad un certo punto i fruscii si sarebbero fermati e la donna avrebbe avuto l'impressione solo in quel momento che i rumori della foresta si fossero attenuati, riducendosi ad alcuni versi lontani e a quelli minori degli insetti. Qualcosa stava per succedere.

O stava già succedendo.