[QUEST] Ali nere

Darina si sarebbe volentieri seduta mentre la ragazza continuava a sputare sentenze e insultare, ma almeno nel suo sbraitare aveva finalmente raccontato qualcosa riguardo la sua esperienza con il drago. Non che fosse qualcosa di utile alla causa, ad ogni modo.
Sospirò. Più il tempo passava più le sembrava che stessero assistendo alla recita di una ragazzetta in cerca di attenzioni.
Ripensò ad Altamir e And'jel. Si pentì di non aver suggerito loro, molto velatamente, di andare insieme a cercare il drago. And'jel, ne era sicura, doveva aver vissuto esperienze che lei nemmeno si poteva immaginare. Quanto ad Altamir, le era sembrato più che un semplice mercante. Non si era permessa di chiederlo, ma le avevano dato l'impressione di essere amici di lunga data e magari avevano condiviso anche le loro avventure.
Alzò lo sguardò e vide che Hororo stava ancora parlando al giovane con il quale aveva quasi iniziato una rissa, sempre in quel suo modo così gentile e grazioso.
Alzò gli occhi al cielo. Ne aveva abbastanza. Si chiese com'era possibile che una divinità come Ysabeth permettesse a una del genere di mettere in ridicolo il proprio nome. Ecco come avrebbe potuto riassumere l'impressione che quella donna le aveva fatto: irascibile e imbarazzante.
La rabbia aveva ormai lasciato spazio a una sorta di sconforto.
Vamberk intervenne mettendosi fra i due e la compagna del giovane rispose ad Hororo:
Ammesso e non concesso che tu abbia davvero affrontato un drago... sei troppo rumorosa e molesta per i miei gusti. Sei persino peggio di lui che devo portarmi appresso mio malgrado. Non fai al caso nostro, oltre che a prendere ad insulti il drago non riesco a immaginare altri modi in cui potresti esserci utile.
Forse detto da qualcun altro finalmente lo capisce...
Dopodiché la stessa ragazza richiamò il focoso Roman, che, non dissimilmente dalla sua avversaria, iniziò a strepitare contro di lei, ignorando perfino gli ulteriori avvertimenti delle ranger. Nel momento in cui partì per riavvicinarsi ad Hororo le frecce delle guardie scoccarono e, un istante dopo, Roman era a terra a causa del contatto con un omaccione: questo era comparso pressoché dal nulla a intercettare i proiettili con lo spesso strato di terra che gli ricopriva gli avambracci.
Darina spalancò gli occhi e le sue pupille si dilatarono per la sorpresa: come aveva fatto a muoversi così in fretta? Una piacevole sensazione attutì lo stupore non appena riconobbe l'abilità da lui usata. Anche lei conosceva una tecnica simile. Aveva di fronte a sé un altro manipolatore della terra.
Solo in un secondo momento guardò di nuovo Roman e constatò con sollievo che le sue fiamme si erano spente.
Andate via subito e non rimettete piede tanto presto in queste zone o potrebbe andarvi molto peggio. le ranger erano intimorite dallo sguardo che l'omone rivolse loro, ma risposero ugualmente con autorità.
QUELLE erano donne coraggiose, che vedono una minaccia ma reagiscono nonostante le spaventi. Quelle sì che onoravano la loro dea.
L'uomo subito dopo si voltò verso Hororo. Darina per un attimo temette l'avrebbe schiaffeggiata, invece disse cupamente: Cerca di starci alla larga.
Darina ebbe un tuffo al cuore. Che figura meschina.
Ma a quanto pare lui non aveva ancora finito, perché si voltò verso di lei e Vamberk e parlò di nuovo.
Parlavate di cercare un drago e di voler compagnia. Siete con lei?
La giovane osservò i tre per un momento e prima che potesse parlare Vamberk si rivolse ad Hororo.
Hororo, io rispetto la tua forza. Nel nome di Yasbeth tu sei una grande guerriera ma nessuno può riuscire da solo in imprese come queste: un lupo può certamente catturare un coniglio ma serve un branco per cacciare un orso. Chiedi scusa per il tuo comportamento e ti assisterò in questa missione altrimenti seguirò quest'uomo che ha deciso di mettersi in pericolo per aiutare un suo compagno. A te la scelta.
Vamberk, metteresti davvero la tua vita nelle sue mani? La affideresti ad una persona che disprezza a tal punto la propria? gli chiese incredula.
Non aveva nemmeno fatto caso all'aver dato del tu sia a lui che a Hororo e al ragazzo sconosciuto, normalmente le sarebbe sembrata una mancanza di cui vergognarsi. In quel momento, invece, si rese conto come ci fossero ben altre cose in grado di dimostrare il rispetto e il buon senso. Cose che quella donna sembrava disprezzare apertamente.
Forse era quella la cosa che la indisponeva più di tutto. Avrebbe più o meno potuto accettare un compagno collerico, ma non un tale irrispettoso e irresponsabile. Non avrebbe rischiato la propria pelle per gli umori di una donna instabile.