[HUNT] L'Armonia Perduta

Chiba

Chiba era giunto davanti il bosco, anche se c'era della foschia, strinse le palpebre e cercò di inquadrare ogni particolare interessante, doveva scoprire se la sua intuizione era giusta o no. Fortunatamente venne ricompensato, scrutò ciò che aveva già visto nelle risaie, la forma del cavallo anfibio che li stava facendo sudare, si mostrò dinanzi i suoi occhi.

"Eccolo!" esclamò nella sua mente il ragazzo, ormai pronto a schiantarsi sulla creatura. Ma il Kelpie aveva evidentemente intuito l'azione del giovane e spruzzò un getto d'acqua pressurizzato su di lui, allontanare il ragazzo sarebbe stato utile per riprendere le forze ed attaccare nuovamente. Ma Chiba non intendeva farsi prendere di sorpresa, la battaglia è stata condotta sin dall'inizio con minima cautela da parte del ragazzo, in quanto in campo aperto. Chiba avrebbe schivato il colpo con un salto in alto, flettendo le proprie ginocchia ed ottenendo la massima spinta possibile, così da poter atterrare subito dopo la fine del getto.

[Azione] Schivata su Skill: Pressurize

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RECUPERO

Chiba aveva evitato di essere allontanato, non intendeva cedere terreno ora che aveva scoperto l'inganno, anzi si sarebbe diretto con tutte le sue forze sul Kelpie ed avrebbe dato fondo ai propri colpi. Assunse una posizione di combattimento, con la mano destra portata al fianco e stretta in un pugno, mentre la mano sinistra sarebbe rimasta tesa e con le nocche dirette verso il terreno, seguendo parallelamente la gamba sinistra, leggermente piegata e portata in avanti. Anche il pugno sinistro rimaneva chiuso e la gamba destra era in linea con il busto, leggermente piegata anch'essa; una tipica posizione del karate, principalmente usata per le reazioni rapide, ma non essendoci peso sul piede anteriore quest'ultimo è maggiormente reattivo e portato a movimenti rapidi e profondi. La posizione è la Neko ashi dachi del karata stile Shotokan, rielaborata in quanto differisce dalla posizione delle braccia, Chiba ha avuto modo di approfondire la sua conoscenza di karatae al monastero, il maestro Chao Tze ha fatto del ragazzo un contenitore di sapere pratico della disciplina.

Stance: Kemto (Neko ashi dachi )

Chiba era pronto, nell'aria si respirava la tensione tipica dei combattimenti di arti marziali, due avversari uno di fronte all'altro, pronti a coprirsi del sangue altrui e disposti a rompersi ogni singolo pezzo del proprio corpo, pur di abbattere il nemico. Non è vanità o senso di competitività, è l'essenza della vita stessa, in combattimento non esiste il senso di umanità o di lealtà, c'è solo la lotta e la vittoria che si vuole raggiungere tramite essa.

Il ragazzo fece un profondo respiro, senza battere le palpebre e mantenendo contatto visivo con il nemico, spingendosi con il piede posteriore avrebbe compiuto un leggero balzo iniziale ed una volta atterrato con la gamba sinistra si sarebbe spinto di nuovo con quest'ultima, così da ottenere la spinta necessaria per schiantare un potente colpo sul cranio nemico.

Movimento Standard: 5 metri da d3 a c2
[Rapido] Attacco Fisico = 10 (Potenza) + 30 (Body Weapon) = 40 danni fisici

Ma sarebbe stato soltanto il primo colpo di una serie, Chiba aveva l'iniziativa adatta per schiantare altri colpi sul nemico; avrebbe riportato indietro il pugno usato per colpire il kelpie ed avrebbe immediatamente colpito con il sinistro nello stesso punto, per poi ritornare con il destro. Infine avrebbe chiuso la serie con un calcio, portato avanti dalla gamba destra, diretto sull'articolazione sinistra della bestia.

[Azione] Action: Chain Combo
Danni Inflitti = 10 (Potenza) + 30 (Body Weapon) = 40 x2 danni fisici
[Rapido] Attacco Fisico = 10 (Potenza) + 30 (Body Weapon) = 40 danni fisici

Chiba

Chiba terminò la micidiale serie di colpi lanciata sulla creatura, che ora più che mai stava provando qualcosa di simile alla paura, agli occhi del ragazzo quella creatura non sembrava poi così pericolosa. Specialmente dopo che Jin scagliò un altra saetta contro la pelle del Kelpie, la creatura era decisamente in difficoltà senza le sue illusioni. Ma i due dovettero ricredersi quando la creatura invocò un'onda anomala, in grado di spazzare via tutto ciò che incontrava, Chiba non riuscì a sfuggire al colpo e venne scagliato a distanza. Nonostante pose gli avambracci a formare una croce, il getto dell'onda era così potente da fargli sentire dolore fino alle ossa, mentre sentiva le gambe perdere l'equilibrio inseguito alla spinta.

Danni Subiti = 40 danni elemento acqua

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Chiba era stato distanziato ed il ragazzo non poteva fare nulla da quella distanza, dunque avrebbe fatto un rapido movimento, che gli avrebbe permesso di raggiungere il bersaglio rapidamente.

Stance: Kemto
Movimento Standard: 5 metri da h7 a g5
[Rapido] - Movimento Extra: 5 metri da g5 a e3

Intanto Jin incanalò tutto il potere energetico che poteva, avrebbe scagliato nuovamente una scarica di fulmini dal grande potere distruttivo. Una volta che la scarica si sarebbe dispersa ed avesse fatto il suo dovere, Chiba avrebbe assalito la creatura con un calcio volante e non appena tornato a terra avrebbe scagliato un altro calcio, con la gamba opposta. Avrebbe colpito gli arti della creatura, era già goffa e poco stabile di suo, indebolendo le giunture lo avrebbero reso inabile al movimento e sarebbe stato ancora più facile terminare il lavoro.

[Azione] - Action: Flying Kick (da e3 a e2)
Danni Inflitti = 10 (Potenza) + 30 (Body Weapon) + 20 (Flying Kick) = 60 danni fisici
[Rapido] - Attacco Fisico
Danni Inflitti = 10 (Potenza) +30 (Body Weapon) = 40 danni fisici

Chiba

La creatura evitò di farsi colpire dalle saette di Jin, generando istantaneamente uno scudo fatto d'acqua, ma Chiba era ormai vicino ed avrebbe caricato la bestia, che subì in pieno i colpi del monaco. Ma mentre la creatura nitriva dal dolore, Chiba poté accorgersi di diverse voluminose sfere d'acqua, generarsi di fronte a se. Quando il ragazzo spostò nuovamente lo sguardo sulla creatura, notò la furia di quest'ultima negli occhi, sembrava assetata di sangue e decisamente non aveva gradito le attenzioni del giovane. Le sfere si scagliarono contro il ragazzo, urtandolo con la forza dell'elemento acquatico, costringendolo ad abbassarsi per le spinte, mentre numerosi tagli e contusioni prendevano forma sul suo corpo. Chiba era in ginocchio, ansimante ed affaticato, sentiva di non poter dare oltre a questo scontro, aveva finito le forze. Ma notò che il colpo di grazia da parte della creatura non era giunto, dunque alzò lo sguardo e notò che la bestia, assunse una posizione fiera, pronta per il suo destino. Chiba non si aspettava che un animale, potesse provare onore e virtù, nonostante si trovi in un combattimento con chi comprende queste sensazioni.

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RECUPERO

Jin si avvicinò al ragazzo ed alla creatura, tutti sembravano aver inteso la fine dello scontro, restava solo decidere cosa fare della creatura.

"Lascio a te l'onore di mettergli una lapide, guerriero." disse Jin, una volta giunto al fianco di Chiba e di fronte al cavallo per metà pesce, intento a cedere l'onore di terminare il lavoro al ragazzo.

Ma Chiba non aveva mai ucciso nessuno, questa creatura nonostante sia di certo anomala e selvaggia, ha dimostrato di avere un suo orgoglio ed il ragazzo non se la sente di prendere una vita, a lui non necessaria. Gli insegnamenti del maestro e delle arti marziali sono chiare; queste tecniche e capacità, non vengono dominate con l'intento di imporre il proprio volere o per porre offese al prossimo. Le arti marziali sono una forma di difesa, di rispetto ed onore, vi sono regole e tradizioni da osservare. Nonostante Chiba abbia sempre voluto andare contro le limitazioni del maestro, per la sua giovinezza e per la sua testardaggine, non se la sentiva di rinnegare ciò che gli era stato insegnato.

"No." disse il ragazzo, con tono evidentemente affaticato e pesante, mentre il monaco si rimette in piedi e si sorregge tremolante e fradicio sulle sue gambe.

"Non spetta a noi decidere della vita di questa creatura. Guardandola si può notare come abbia un suo orgoglio ed una sua dignità, non è un nostro diritto privarla di questi doni." continuò Chiba, con tono calmo e pacato, ma evidentemente emozionato dall'aver incontrato un tale avversario, tanto speciale.

Il ragazzo unisce i piedi e porta il palmo della mano sinistra, a coprire il pugno chiuso della mano destra, per poi accennare un breve inchino, portando leggermente avanti le braccia. "Hai il mio rispetto, creatura guerriera, spero tu non faccia più del male a nessuno e che lasci i campi ai contadini, oggi non ti priverò nient'altro." dice Chiba, per poi rimettersi in forma eretta.

Il saluto praticato dal ragazzo è tipico del kung fu, si compone di due semplici elementi; il pugno rappresenta la forza del guerriero, mentre il palmo la volontà di quest'ultimo di nasconderla. "Questa è la mia forza, ma in tuo rispetto non te la mostro." il senso è quello di rispettare chi si ha dinanzi, imprimendo con i gesti l'intenzione di non aggredire, anzi di rispettare la vita di chi si ha di fronte.

Chiba

La creatura si era decisamente arresa ed aveva capito le intenzioni dei due, lo scontro era finito e mancava solo di dare gli ultimi saluti, ma il ragazzo non poteva essere certo che il Kelpie non avrebbe più aggredito i paesani. Inoltre il monaco era sfiancato, aveva riportato numerose ferite ed era sfinito, a malapena riusciva a tenere una posizione eretta, figuriamoci combattere ancora. Tutto d'un tratto comparve dal nulla Takezo, il lanciere che gli aveva scortati fino ai campi, per fronteggiare la creatura.

"Cosa state aspettando?! Dategli il colpo di grazia!" disse l'uomo, che ormai aveva assunto la posizione difensiva con la lancia.

Chiba si voltò leggermente e con calma, dato che non aveva più le forze per compiere movimenti rapidi e fluidi, dunque si sarebbe posto dinanzi a Takezo; "Finalmente Takezo ha fatto la sua comparsa, pensavo avrebbe attacco la creatura prima, dato che era andato a camuffarsi con l'ambiente in attesa del momento opportuno. Mah, si sarà perso nella nebbia." pensò Chiba, che ancora non aveva capito le vere intenzioni di Takezo. In effetti l'uomo era scappato dalla paura, non si era nascosto in attesa del momento migliore per attaccare, come ha pensato per tutto il tempo il ragazzo.

"Fermo Takezo, non serve combattere. La creatura si è arresa a noi, non sarà più una minaccia per il villaggio." disse con le forze che gli rimanevano, non aveva intenzione di lasciare che il lanciere aggredisse la creatura.

Fortunatamente, un'anziana signora comparve dalla nebbia; Takezo si rivolse a lei con reverenza, la signora Jozai. La donna spiegò cosa fosse il kelpie e come mai si fosse comportato in quella maniera, ma ora tutto era finito e la signora avrebbe condotto la creatura al tempio dedicatogli. Da li Takezo avrebbe condotto Chiba e Jin al villaggio, dove una volta spiegata la situazione al signore di quelle terre, il mercante che aveva assoldato i due ragazzi, i due avventurieri avrebbero ottenuto la loro ricompensa.

Oramai i due erano fuori dal palazzo del mercante ed avrebbero incrociato la signora Jozai, la madre del mercante, sacerdotessa del tempio della creatura. La donna ringraziò i due, per aver risparmiato la vita al kelpie e riportato la tranquillità nel villaggio, la situazione si era risolta nei migliori dei modi e Chiba poté capire quanto ancora avesse da imparare sul mondo.

"Beh Jin, è stata una giornata impegnativa e faticosa, mi spiace che alla fine non hai ottenuto la pelle dell'animale. Vedrai che questa buona azione ti porterà qualcosa di buono!" dice il ragazzo sorridente, rivolgendosi al mercenario.

"Spero di rincontrarti presto." termina Chiba, porgendo la mano a Jin, in segno di amicizia e rispetto.