La Figlia del Fuoco - Parte I

Storia di Yves

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Silver Element
     
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    La Figlia del Fuoco - Gettare la Maschera
    _|
    Karma ad Ephiora assieme ai monaci? Davvero? Stentava a crederlo, eppure era vero. Il suo modo di parlare, la sua postura, c'era qualcosa in lui che sembrava maturato; non era più l'uomo delle foreste, il selvaggio che si stupiva per ogni cosa. O forse semplicemente lo nascondeva meglio di quanto avesse fatto in precedenza.
    - E' stato illuminante. -
    "Forse un periodo di meditazione e riposo farebbe bene anche a me." pensò mentre l'amico terminava il racconto.
    La ragazza seduta accanto a loro era effettivamente Misaki, si quella Misaki che li aveva aiutati durante lo scontro con Yang-Shi. Non avevano parlato molto in quelle circostanze, ma le era sembrata una persona capace e che metteva la sua vita prima del resto. Non come lei.
    Avrebbe dovuto rifiutare l'incarico per la scorta, sarebbe stato tutto più semplice. A causa delle sue pessime scelte, e della sua lingua troppo lunga si era ritrovata in quel pasticcio ed ora non sapeva come uscirne.
    Ad ogni sorsata le tornava in mente il viso di Nia, il viso di sua sorella; quella ragazza ingiustamente accusata e processata senza possibilità d'appello. Dov'era lei quando tutto questo succedeva? Che cosa stava facendo? Aiutava l'Impero, seppur seguendo gli ordini delle Guerriere. Quindi chi era responsabile? Arcadia? L'Impero?
    Forse tutto sommato se l'era meritata quella pugnalata.
    Un tonfo attutito la fece voltare verso Misaki, che la guardava con la testa appoggiata sul bancone.
    - Non esistono le coincidecsdetn... -
    Parole semplici, eppure le rimbombarono dentro il petto con tale forza da fare quasi male. Alzò lo sguardo verso il soffitto sentendo che le lacrime cominciavano a scendere. Non volevano fermarsi, ma cosa poteva farci ora? Nulla, doveva solo gettare la maschera finalmente.
    Si ricompose, o almeno ci provò.
    - Ho fatto proprio un bel casino. -
    Non stava parlando a qualcuno in particolare. Sapeva di potersi fidare di Karma, e non le importava molto che cosa avrebbe pensato Misaki di lei. Riguardo il resto della locanda o erano troppo lontani, o troppo impegnati per prestare attenzione alle sue parole.
    - Dopo la mia fuga, ho cercato di tornare ad Estheltia, ma la ferita si è riaperta durante la marcia ed ho rischiato di morire, di nuovo. - sorrise tra le lacrime guardando Karma - Fortunatamente uno dei guardiaboschi mi ha trovata e medicata. Ci ho messo più di una settimana per riuscire a camminare, e quasi un mese per essere nuovamente in grado di combattere senza avere fitte di dolore. In tutto quel tempo ho tentato di tornare alla capitale, ma non me la sono sentita. Ero fuggita, scappata dalla battaglia, come una vera codarda. La verità è che per la prima volta in vita mia ho avuto paura della morte... -
    Bevve un'altra sorsata di birra, per darsi coraggio. Le lacrime finalmente avevano smesso di scendere.
    - Sono tornata due giorni fa, ed oggi sono stata convocata da Verna, la Guardia Madre delle Guerriere. Mi sono beccata una bella lavata di capo e una sospensione a tempo indeterminato, ma fosse solo quello il problema... -
    Non riusciva ad andare oltre. Vedeva Nia nella sua mente e le si formava un nodo alla gola che impediva alle parole di uscire. Temeva che se avesse pronunciato quelle parole una volta di troppo si sarebbero trasformate in realtà.
    Forse non doveva dire niente, lasciar perdere ed accettare la cosa. Cosa sarebbe cambiato anche se Karma e Misaki lo avessero saputo? Non avrebbe comunque potuto fare nulla. L'avrebbero compatita, forse le avrebbero dato qualche pacca sulla spalla e l'avrebbero consolata con parole calme e sicure. Non era loro la sorella che presto non sarebbe stata più viva.
    Scosse la testa. No, stava pensando negativamente e l'alcol non l'aiutava certo a schiarirsi le idee. Non sapeva come l'avrebbe presa Misaki, ma di certo Karma non si sarebbe limitato ad una pacca sulla schiena. Forse l'avrebbe aiutata a formulare un piano per salvare Nia, sempre che i monaci di Ephiora non avessero inibito troppo la follia dell'amico.
    Prese coraggio, fece un respiro profondo e riprese a parlare.
    - Hanno condannato mia sorella alla Prova del Fuoco. - per un momento l'aria nella locanda sembrò congelarsi.
    La locandiera era troppo lontana, ma comunque anche i pochi avventori per qualche istante drizzarono le orecchie. Non era una notizia da poco; erano parecchi anni che non veniva sottoposto nessuno alla prova.
    Poteva aspettarsi qualche occhiata dubbiosa, così decise di spiegare di che cosa si trattasse e che origine avesse.
    - Ad Arcadia quando nasce un bambino in grado di controllare il fuoco dev'essere addestrato sin da piccolo in modo che possa crescere consapevole della propria sicurezza e quella degli altri. Secondo le leggende arriverà un giorno in cui il Figlio del Fuoco brucerà Arcadia per ricostruirla dalle sue ceneri. Quando succedono incidenti con fuoco e fiamme è facile risalire alla causa, essendo tutti i manipolatori del fuoco conosciuti e controllati. - sospirò - Nel caso in cui invece il colpevole non sia schedato viene sottoposto alla prova. Delle Sorelle al Tempio di Gea sono incaricate di guidarlo attraverso la prova, che dimostrerà se è davvero in grado di controllare il fuoco. Il prezzo se si fallisce, è la morte.
    Non fraintendete, non accade spesso che qualcuno venga sottoposto alla prova, anche perché piccoli incidenti domestici capitano, si tratta solo di situazioni davvero eclatanti.
    -
    Si sentiva meglio dopo averne parlato, anche se ora veniva la parte difficile.
    - Verna mi ha detto di avere delle prove e testimoni che Nia è in grado di controllare il fuoco. Io sono sua sorella! Ho Passato al suo fianco gran parte della mia vita e posso garantire che non è così. -
    Bevve ancora una sorsata dal proprio boccale.
    - All'inizio pensavo si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto. Un modo ulteriore per farmela pagare per essermi comportata in quel modo durante l'ultimo incarico, ma purtroppo era la triste verità. Ora Nia è al Tempio di Gea in attesa di... -
    Batté un pugno sul tavolo. Alcuni avventori si voltarono a guardarla, anche la locandiera si voltò per un istante.
    - Capisci. - disse rivolta a Karma - Se non me ne fossi andata a Nasradeva, no, se non avessi accettato l'incarico ora Nia non si troverebbe in questa situazione. Avrei potuto fare qualcosa per.... - batté un secondo colpo sul banco, stavolta rovesciando il proprio boccale e facendolo cadere a terra.
    - Hei se volete litigare andate fuori a darvele e non qui dentro! - disse la locandiera lanciandole uno sguardo in tralice.
    Yves pagò per le proprie consumazioni e per quelle degli amici. Poi si alzò, e per un istante il mondo minacciò di ruotare una volta di troppo. Quando si sentì più stabile, si avviò verso la porta.
    - Ho bisogno di un po' d'aria fresca per schiarirmi le idee. Andiamo fuori a finire il discorso. - disse prima di lasciare gli amici al banco.
    Karma probabilmente l'avrebbe seguita, non era sicura che Misaki sarebbe stata della stessa idea, ma poco le importava.

    Fuori dalla locanda l'aria della notte era fresca anche se non fredda. Respirò un paio di volte a pieni polmoni e sentì che l'effetto dell'alcol diminuiva lievemente. Si, l'aria della notte le faceva bene, e mischiata con l'ambrata bevanda le aveva fatto venire alcune idee interessanti.
    Forse con l'aiuto di Karma sarebbe potuta entrare al Tempio. Forse con qualche cazzotto ben assestato alle guardie sarebbero anche riusciti a trovare Nia e portarla in salvo.
    No, quasi sicuramente sarebbero morti dopo aver oltrepassato senza consenso il portone del Tempio. Doveva trovare un modo alternativo. E inoltre non era nemmeno sicura di poter davvero fare qualcosa per salvare Nia.
    - Cosa posso fare... - si chiese mentre cercava nel cielo stellato della notte, oltre la cupola di foglie verdi.
    Aveva finalmente gettato la maschera. Non era quella stoica guerriera che cercava di essere sempre e comunque. Non era più l'immagine dell'integrità morale e spirituale che aveva insistentemente dimostrato in precedenza. Ora era una semplice donna, con tutte le sue paure e dubbi.
    Ma anche da semplice donna, avrebbe ribaltato il mondo con i piedi per aria per salvare Nia.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza:

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]



    Edited by Silver Element - 29/6/2015, 12:10
     
    Top
    .
42 replies since 20/6/2015, 18:30   670 views
  Share  
.