La Figlia del Fuoco - Parte I

Storia di Yves

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    La Figlia del Fuoco - Forza di Volontà
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    Era arrabbiata con sé stessa per non riuscire ad uscire da quella situazione, ma almeno le parole comprensive di Karma l'avevano aiutata a calmarsi. Aveva ragione lui, lei era ancora viva e non certo non in grado di fare tutto quello che era a sua disposizione. Il problema era il blocco mentale che non riusciva ad allentare. Lei era un'arcadiana, poteva davvero andare contro le proprie credenze e usanze? Nessuno si era mai opposto alla Prova del Fuoco, per quanto crudele, e lei non era sicura di essere in grado di andare oltre quel passo; anche se era la vita di Nia ad essere in ballo.
    Era più tranquilla ora, e l'aria fresca le stava facendo tornare una certa lucidità che aveva perso in precedenza a causa dell'eccessiva quantità di birra che aveva trangugiato. Poteva davvero farcela? Non lo sapeva, ma Karma era senza dubbio disposto ad aiutarla, qualunque cosa lei decidesse di fare.
    Misaki le era sembrata dello stesso avviso dell'arcadiano nel volerla aiutare, anche se i suoi modi erano stati piuttosto bruschi; ma era proprio quello che le serviva. Qualcuno che la prendesse di peso e la riportasse alla realtà. Si sarebbe anche aspettata uno schiaffo o un ceffone, ma le parole furono più che sufficienti.
    - Ora la domanda che ci poniamo non è come fare a salvare Nia, ma quando tu realizzerai il fatto che in un modo o nell'altro ci entrerai in quel Tempio. Buttando giù la porta principale a suon di scudate se necessario. -
    Aveva ragione. Pienamente ragione. Yves sospirò e si passò una mano sul viso. Doveva fari forza e cominciare a ragionare sulla situazione in modo analitico e sensato. Anche se era stata rimossa da ogni incarico rimaneva pur sempre una Guerriera di Ysabeth, e anche se le guardie fuori dal Tempio avessero cercato di fermarla, forse sarebbe riuscita a passare comunque, il problema era solo come...
    - Ah si, dovresti prendere in considerazione che Nia possa superare questa fantomatica prova. -
    - Ci sto quasi sperando. - ammise - Anche se non credo davvero in questa eventualità. -
    Innanzitutto doveva recuperare la propria armatura e le armi prima di tentare qualunque cosa. Casa sua era nel distretto residenziale, e ci avrebbe messo una decina di minuti, forse un quarto d'ora per raggiungerla e poi andare al Tempio. Si, avrebbe dato indicazioni a Misaki e Karma per incontrarsi davanti al tempio, e li avrebbe raggiunti li.
    Stava per spiegare il piano agli altri quando qualcosa li interruppe. Più che qualcosa a dire il vero si trattava di qualcuno.
    Un uomo decisamente alto e vestito in una moda che non le era familiare troneggiava su di lei e il resto del gruppo. I capelli lunghi fino alle spalle e sciolti, come pure l'accenno di barba le lasciavano presagire che fosse un avventuriero o comunque un viaggiatore.
    Yves era sicura di averlo intravisto uscire poco dopo Misaki dalla locanda, ma non ci aveva dato peso, concentrata com'era sui propri problemi. Perché ora era li?
    - Sarebbe un peccato se qualcuno facesse la spia rivelando a qualcuno i vostri piani. - disse con fare poco amichevole.
    Se solo avesse avuto la spada con sé non glie l'avrebbe fatta passare liscia, se non per il tono, quanto per quello che aveva detto. Dunque aveva ascoltato tutta la discussione? Da quanto tempo li stava osservando o seguendo? Yves non lo conosceva e per quanto ne sapeva poteva essere benissimo una guardia in borghese o qualcuno inviato da Verna.
    "Perché la vecchia dovrebbe tenermi sotto così stretta sorveglianza? Mandare persino un soldato ? No, non credo sia così..." pensò mentre cercava di darsi, inutilmente un contegno.
    Alle parole dell'uomo aveva stretto i pugni e fatto n minaccioso passo avanti. La sua statura e fisico non potevano certo competere con quella dell'uomo, ma la determinazione negli occhi di Yves non lasciava dubbi in merito al fatto che avrebbe potuto rivoltarlo da fuori a dentro a mani nude se ne avesse avuto l'occasione.
    Quell'uomo era davvero un problema, ma non poteva lasciarlo andare correndo il rischio di mettere in allarme più guardie di quanto non fossero già stazionate alla loro destinazione.
    - Karma, Misaki. disse infine distogliendo lo sguardo dall'energumeno - Andate al Tempio di Gea. Proseguite lungo questa strada. - disse indicando la via che dalla locanda tornava in città - Andate sempre dritti fino alla Piazza del Sole, quella con l'enorme casa albero, dalla piazza prendete la prima via a destra e troverete dopo una decina di minuti il Tempio davanti a voi. - li guardò per un secondo, assicurandosi che le indicazioni fossero chiare.
    - Prima del tempio c'è un giardino pubblico con una statua di legno intagliata raffigurate le due Dee. Ci incontreremo tra massimo mezz'ora ai piedi della statua. Se dovessi tardare... - concluse lanciando un'occhiata perplessa all'ultimo arrivato - ...cercate un modo per entrare, possibilmente senza dover combattere o ferire nessuno; io in qualche modo vi raggiungerò. -
    Si voltò a guardare ancora l'omone. - Seguimi. - intimò prima di partire a sua volta lungo il viale, diretta a casa sua.

    La casa di Yves era poco più di un piccolo appartamento ricavato dalla manipolazione naturale di un enorme albero, dal quale erano state ricavate altrettante stanze per ulteriori inquilini nel medesimo modo.
    L'interno era piccolo, ma accogliente. Due stanze da letto, una per lei e una per Nia, un piccolo bagno ed un soggiorno-cucina. A causa della sua assenza e anche quella della sorella su alcuni mobili si era creato un sottile strato di polvere, ma anche questo non impediva di ammirare la perfezione con il quale quasi tutti i mobili portanti come armadi, tavoli e letti fossero stati ricavati dallo stesso legno del quale erano fatti pareti e soffitto.
    Chiese al suo "ospite" di attenderla nel soggiorno mentre lei recuperava il proprio equipaggiamento.
    Senza perdere tempo indossò la leggera cotta di maglia sopra la tunica e prese anche il mantello verde con lo stemma delle Guerriere. Probabilmente sarebbe servito come lasciapassare se tutto fosse andato per il verso giusto.
    Ritornata nel soggiorno, estrasse immediatamente la spada e la puntò verso l'uomo, senza un attimo di esitazione.
    - Dammi un buon motivo per non tagliarti la lingua e lasciarti sanguinante per la strada. - disse in tono minaccioso - Chi sei? Che cosa vuoi? Cosa sai esattamente del "piano"? - proseguì senza perdere di vista l'"ospite".
    Il passato le aveva insegnato a non fidarsi mai troppo delle persone. Un passato che ora portava sul fianco come cicatrice.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza: 5m da Torque

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Semplice - [20 Danno]
    Scudo Piccolo - [20 Blocco]
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]

     
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42 replies since 20/6/2015, 18:30   670 views
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