[RAID] La Maledizione di Tayksa

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  1. :Karma:
     
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    Libertà

    Non aveva avuto il tempo di farsi un idea su cosa si sarebbe trovato di fronte in quel deserto. Quel che sapeva era che qualcosa di strano aleggiava nell'aria, come un velo mistico di paura e dubbio. Le armi erano lì a terra così come i resti di un intero accampamento abbandonato di fretta. O svanito nel nulla.

    Non sapere cosa temere era anche peggio di qualsiasi certezza e ciò lo rendeva nervoso. Era lì fermo ad ascoltare il silenzio tintinnante delle armature e le armi dei suoi compagni immobili. Inizialmente il nulla tenne tutti sulle spine mentre Karma ripensava al racconto di Khair. Un muro di sabbia gli aveva strappato via l'unica figlia. Come avrebbero potuto sperare di scamparla se l'intero deserto si fosse rivoltati contro di loro?

    Il padrone di casa, o qualcuno in sua vece, fece la sua comparsa rompendo ogni dubbio. Non era umano, o meglio non lo sembrava. Karma non fu sorpreso del suo aspetto, non dopo aver visto e combattuto un demone e un drago. Ma era ugualmente inquieto: le creature mistiche che popolavano Kalendor non avevano niente a che fare con la sacralità e la purezza della natura. Erano malevole, infide e molto spesso spietate. Fece instintivamente un passo indietro quando l'essere cominciò a parlare.

    Khair fu veemente nel rispondere all'essere. Il suo obiettivo era uno solo in quella disavventura: ritrovare sua figlia. La creatura era fin troppo tranquilla per essere uno circondato da un gruppo armato e ostile, ciò poteva significare due cose: o aveva propositi pacifici, o dovevano cominciare a temere il peggio.

    Conosceva la ragazza, anzi perdipiù sembrava averle dato asilo. Da come parlava, non le aveva fatto del male e questo fu un particolare importante per Karma. In fondo, per come la vedeva lui non c'era motivo di scaldarsi fin da subito. Se Talisa era ancora viva e si trovava nel tempio, si poteva cercare un modo per riaverla.

    Khair era comprensibilmente offuscato dai propri sentimenti e Karma, rimasto vicino a lui fino a quel momento, posò una mano sulla sua spalla con l'intenzione di calmarlo. Calma Khair. Non credo che le sia stato fatto del male. Forse se gli parliamo potrà mostrarci dove...

    Malìa del deserto. Karma non finì la frase mentre la sua mente fu come svuotata da ogni precedente proposito. Khair non ascoltò nemmeno le sue ultime parole, prendendo a camminare verso il vicario di Baal, catturato in quell'incantesimo.

    L'arcadiano cominciò a percepire una leggerezza inspiegabile. Era simile all'assopimento, quel senso di abbandono che vince ogni resistenza quando si ha terribilmente sonno e si fatica a stare svegli. E allora immagini del sonno si confondo con la realtà della dormiveglia mentre ogni pensiero negativo e ansia viene dispera nell'incoscienza dell'onirio.

    Il desiderio di Karma era un desiderio di libertà. Non libertà dall'Impero, dal desiderio di vendetta o da catene materiali. Era libertà di spirito, dalla prigionia che gli uomini cosidetti "civilizzati" costruiscono sull'anima. Libertà da sentimenti come invidia, odio, malizia. La libertà del mondo naturale così com'era prima dell'uomo. Libertà dal proprio male. Libertà assoluta.

    E tra le immagini di quel sonno figurato, riusciva a scorgere Khair allontanarsi, rivolgersi verso il demonio rosso, senza poter dare significato a quel che vedeva. Se a sua volta non lo stava seguendo era semplicemente per via del suo subconscio cocciuto che tentava di respingere quell'inganno. Ma rapito com'era da quella sensazione di libertà non riusciva a trarsene fuori. Non voleva.

    Fu quando l'uomo fu lontano che la promessa di protezione e fedeltà riuscì a suonare un campanello d'allarme. Stava permettendo a quella sottospecie di ipnosi da quattro soldi di impedirgli di adempiere alla parola data a Khair poco prima. Con grande sforzo tentò di rimanere a questo mondo, concentrandosi sulla figura di Khair che ancora si avvicinava a Denyah, rivolgendo un braccio verso di lui e rivolgendogli uno stanco.. Fermo...

    Mosse qualche passo instabile fino ad arrivargli alle spalle, ma ancora a due passi da lui. Rimaneva ignaro dell'operato dei suoi compagni, riusciva solo a percepire Khair nel proprio raggio visivo, continuando a combattere blandamente la libertà che tanto anelava.
    [Movimento gratuito: F5->G6]

    CITAZIONE
    Stance: Boei *
    Il combattente assume un portamento sfuggente predisposto all'elusività.
    La schivata consuma uno slot azione.

    CITAZIONE
    Aura: Rock Skin
    Si cambia consistenza alla propria pelle, guadagnano resistenza fisica ed elementale.
    Res Fisica: 10 + [5 x rank]
    Res Elementale: 10
    [Chakra: 10 x turno]

    Karma
    Vita: 230
    Chakra: 190 -10 =180

    Posizione:
    F5->G6

    Abilità:
    //

    Discipline:
    Corpo a Corpo II
    Elemento: Terra II

    Arte Segreta:
    Quattro stili Wushu I

    Scheda:
    Karma

    Cooldown rimanenti:
    //
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    Aura: Rock Skin
    Stance: Boei

    Status/Buff:
    CHARME
    +20 Res Fisica
    +10 Res Elem

    Equip:
    Protezioni I - [30 Blocco]

    Passive:
    Protezioni I [CaC]
    Body Weapon[CaC]
    Fighter Dexterity [CaC]
    Amazing Reflex [CaC]
    Earth Resist I[Ter]
    Earth Empathy I [Ter]
    Rock Endurance [Ter]





    Edited by Ryuk* - 9/9/2015, 09:49
     
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87 replies since 2/9/2015, 13:43   1792 views
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