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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~Il sole è in procinto di tramontare nella parte meridionale della grande ragione di Arcadia. Gli ultimi raggi toccano la sommità delle antiche rovine, ormai vestigia di una civiltà dimenticata negli annali della storia.
Questo luogo, ammantato di un'aura pacifica e rassicurante, non è altro che la città di Tetrankan. Posto a circa 20 chilometri a nord-ovest di Nimroth, è una tappa marginale per gli innumerevoli pellegrini che si recano ogni giorno alle rovine principali. Questo perchè, secondo le leggende, questo ammasso di pietre e rocce un tempo veniva chiamato "La Culla del Caos", uno dei pochi luoghi in tutta Arcadia in cui si praticava il Culto del Fuoco.
Ma facciamo un passo indietro. Nella cultura arcadiana, la Madre Terra riveste un ruolo particolarmente importante e, di riflesso, tutte le sue creazioni. In particolare modo la vegetazione assume quasi un ruolo sacro, rispecchiato dalla presenza in tutte le cominità di nuomerose piante, che crrscono forti e rigogliose anche nelle più grandi città. Ed è qua che entra in gioco il Fuoco, la vera e propria Antitesi di Arcadia. Quella forza in grado di distruggere tutto quello che gli abitanti venerano. Ed è per questo motivo che, millenni or sono, Tetrankan fu abbandonata. O distrutta. La verità giace sepolta ancora sotto i monumenti spezzati e ormai sigillati da liane e rampicanti.
Tu, Yves, giungi in questo luogo quasi effimero, appartenente ad un passato dimenticato, alla ricerca di risposte alle tue domande. Ma riuscirai a risolvere gli enigmi e i sotterfugi che la Culla del Caos nasconde?
Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:23. -
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Edited by Silver Element - 9/10/2015, 11:41. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Mentre ti addentri nelle rovine, qualcosa cattura la tua attenzione. Ormai i raggi del sole sono sempre più flebili, e con l'imbrunire l'oscurità dovrebbe diventare padrona di quel luogo ormai abbandonato. Dovrebbe.
Una flebile fonte luminosa, però, rischiara le strade. E' una luce leggera e fioca, di un verde alabastro candido. Non riesci a capire cosa sia, o come possa essere possibile una cosa del genere. E' come se la natura stessa cercasse di combattere la notte, temendone gli influssi. Piano piano, con cautela, ti addentri per le vie ormai erose dal tempo, il muschio a terra che letteralmente mangia le pietre con lentezza inesorabile. Fa fresco, ma la temperatura è gradevole. Forse è l'umidità della vegetazione, sovrana di quei luoghi, a darti quella sensazione strana. Come quando si entra in un sepolcro chiuso per troppo tempo.
Quello che ti si presenta davanti, al tuo ingresso in città, è una serie di stradine che si biforcano dalla tua attuale posizione, snodandosi fra le case in rovina. Ai lati delle vie principali sono presenti numerose statue, rigorosamente ammantate di un alone verdastro. Liane e rampicanti sovrastano quasi tutto, e si può notare come la natura e il tempo abbiano trasformato quella che un tempo doveva essere una delle più grandi città della regione.
Per gli esperti di archeologia, questo posto potrebbe essere considerato il Sancta Santorum di tutte le scoperte. Il pregio dei monumenti è ottimo, e ci sono iscrizioni e rune su quasi tutti i muri. Si tratta di una lingua antica, da cui derivano molte di quelle odierne. Magari riesci pure a scorgere qualche lettera familiare sulle basi di pietra erosa, se presti abbastanza attenzione.
Alzando lo sguardo, in lontananza, scorgi degli edifici alti, imponenti, che dovevano aver costituito un'importanza rilevante nella cultura del tempo. Il primo, praticamente diritto a te, non è altro che un palazzo imponente. Da quella distanza non riesci a capire altro, tranne che le sue dimensioni oscurano tutto quello che vi si trova dietro. A nord-est della tua posizione si alza una grande torre circolare. La sua altezza la rende facilmente visibile da miglia di distanza, e non puoi non averla notata prima di entrare in città. Seguendo la via sulla destra, invece, e superando un piccolo ponticello si intravede uno spiazzo, dove gli edifici si aprono. Probabilmente un tempo era un mercato di qualche sorta. L'ultimo posto, invece, è nascosto dietro a tutti. Da qui sembra che si tratti di un vecchio magazzino, forse un tempo appartenente al gruppo militare della città.
Nessuno di questi posti sembra particolarmente pericoloso, ma per contro non ispirano neanche fiducia. L'unico modo per scoprire cosa nascondono è recarvisi e controllare di persona.
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:23. -
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Edited by Silver Element - 12/10/2015, 15:10. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Il grande palazzo sorge maestoso nell'oscurità notturna. Piante e rampicanti ti impediscono di aprire il grosso cancello in ferro battutto. Sorprendentemente, però, grazie ad una forza quasi sovrannaturale riesci a districare parte di queste catene vegetali, liberando i cardini e riuscendo ad entrare nella grande magione.
Quello che vedi oltre è un grande spiazzo, con al centro un enorme arco ormai eroso dal tempo. Grosse colonne sorreggono il lastrone de funge da tetto artificiale, davanti all'entrata principale. A destra e sinistra sono presenti altri rami della costruzione, probabilmente una volta appartenenti ai membri della servitù. La luce verdastra ha assunto un colorito più caldo, spostandosi di gradazione verso un marroncino chiaro. Nulla si muove, sembra come se il tempo si fosse fermato. Nell'aria è palpabile la sensazione di disagio che quelle sale buie incutono ai normali viaggiatori.
Forse adesso noti qualcosa di cui prima non ti eri accorta. C' un silenzio quasi spettrale, come se ogni singola vita animale fosse scoparsa da quel luogo dimenticato dagli dei. Non riesci a percepire insetti, roditori, e nient'altro. Solo il perenne e inesorabile silenzio. Ti chiedi cosa potrebbe mai essere successo in quei luoghi, la tua curiosità viene stuzzicata da queste domande.
Ed è qui che vieni posta davanti ad una scelta: entrerai per l'enorme arco, avventurandoti nel sinistro palazzo, o sceglierai un altra destinazione, turbata da quelle strane sensazioni?
Ricorda che nulla è come appare a Tetrankan, e forse la via più sbagliata potrebbe portarti alla tua destinazione. Forse.
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:23. -
.CITAZIONEInserita la posizione nel riepilogo a fine post.
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Incurante dell'atmosfera tutt'attorno, ti addentri nella grande costruzione con pèasso felpato. Voglia per curiosità o semplice stupidità, attraversi il grande arco per poi finire in una grande sala avvolta dalla semioscurità. L'architettura, massiccia e spigolosa, sembra quasi incombere su di te mentre fai quei pochi passsi, come a intimarti di lasciare quel luogo maledetto. Ti guardi attorno, cercando di dare un senso a quello che vedi. Fra i tuoi pensieri c'è anche una cerimonia. Un culto legato a qualche tipo di divinità. Ma cos'è un Dio alla fine?
Il silenzio viene interrotto da un rantolo non troppo lontano, seguito dal classico rumore di rocce che di sgretolano e cadono a terra.
D'istinto, ti avvicini per controllare cosa è successo.
Davanti a te ora giace una grossa statua di pietra dalle sembianze umane. Possiede una testa, ammantata di un colore rossastro, e due braccia sottili che sostengono un grosso spadone conficcato a terra. Dalle venature delle crepe continua ad uscire quella luce strana che hai visto fuori, quel verde candido e quasi puro. Dietro, un grande masso circolare, con la stessa caratteristica luminosità a spirale. Sembra sigillare il passaggio. Un silente guardiano che attende paziente la fine dei tempi.
All'improvviso le braccia si alzano leggermente, per poi ricadere infilzando la spada più in profondità e creando un suono secco e sordo. Sa che sei qua.
~ Chi osa disturbare questo luogo sacro?
La voce non ha alcun tiombro aprticolare, anzi. E' quasi un suono meccanico, senza anima. Come se a parlare fossero le rocce tutto intorno. Ma ovviamente, si tratta del guardiano. O, per meglio dire, del Cavaliere di Giada.
Non sembra ostile, per il momento. Cosa risponderai, o intrepida avventuriera?
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:24. -
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Edited by Silver Element - 21/10/2015, 22:01. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Ti porti in avanti, facendo valere le tue ragioni. Spada sguainata e scudo alla mano, affronti fiera il protettore di quel luogo. Le tue parole sono caute, ma ti sfuggela verità sulla tua identità. Forse hai agito impulsivamente, per abitudine. Il guardiano non sembra essere interessato a queste futili ragioni però. Le parole sono solo questo, parole.
Ti scruta da quelli che sembrano gli occhi, disegnati sul viso marmoreo. Il suo aspetto non è imponente, ma puoi sentire comunque la gravità della sua presenza sul tuo essere. Sicuramente deve nascondere segreti celati negli annali del tempo, una forma di magia non appartenente a questo tempo. Per qualche istante, il silenzio regna sovrano. Sono momenti interminabili, nei quali forse ti chiedi cosa sta per succedere.
Le braccia si piegano nuovamente, alzandosi e facendo piombare ancora al suolo la spada. Il rompo è più forte e cupo di prima, e una serie di segni ammantanti di verde cominciano a delinearsi sul pavimento. Si illuminano tutti in contemporanea, e si estendono fino a una decina di metri dalla tua posizione in tutte le direzioni. Si può dire che sei circondata da quelle strane scritte, come se volessero inglobarti.CITAZIONESkill: Rune Drawing
[Rapido]
Mediante l'imposizione del chakra nell'ambiente circostante, vengono disegnate delle rune base su qualsiasi superfice solida in un raggio di 10 x 10 metri. Queste permangono fino a 2 turni.CITAZIONEPassive: Rune Master
Tutte le abilità di tipo "Rune" costano 1 slot [Rapido] in meno per essere castate. Se il costo equivale ad [Azione], diventerà [Rapido].
Ma, per il momento, questo è quello che accade. Non ci sono attacchi improvvisi, esplosioni e via dicendo. Sono solo degli strani simboli sul terreno.
Il Cavaliere di Giada richiede nuovamente la tua attenzione, il tono grave e ammonitorio.
~ Riponi le tue armi, seguace di Gea. Atti ostili non saranno tollerati fra queste mura sacre.
Evidentemente non sono ammesse armi all'interno del palazzo. O almeno, così il Guardiano lascia intendere.
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:24. -
.CITAZIONEChiedo scusa per il post brevissimo, ma ero poco ispirato D:
Edited by Silver Element - 29/10/2015, 11:42. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Saggiamente decidi di seguire il consiglio della statua, riponendo la spada nel fodero. Le rune intorno a te cominciano a sbiadire lentamente, fino a scomparire del tutto. Il silenzio si fa un pò meno cupo, e gli animi si rilassano anche se per poco.
Fai domande a rotta di collo, vieni subito al dunque. Chiara e precisa. Una qualità che il Cavaliere apprezza. I giri di parole non funzionano con chi può scrutare dentro la tua stessa persona, arrivando a capire le tue intenzioni prima ancora che tu possa fare qualsiasi cosa.
L'alone intorno alla testa del Cavaliere di Giada perde il suo colore, ritornando a quel verde fioco che caratterizzava le strade della vecchia città. Ha capito finalmente che non hai intenzioni ostili, ma questo non significa che qualsiasi atto belligerante non venga punito con la massima severità. Occhi a non indispettire il Guardiano di quel luogo.
Segue un momento di pausa, in cui puoi percepire il silenzio tutto intorno a te. Lentamente, quasi in maniera impercettibile, puoi udire qualche insetto che torna alle sue mansioni, svolazzando qua e là in cerca di cibo. A poco a poco, tutto sta tornando alla normalità.
La Statua ora si rivolge nuovamente a te, con tono privo di alcuna emozione.
~ Ti trovi fra le mura del Palazzo Reale di Tetrankan, un tempo culla dei Seguaci di Huehueteotl. L'unico e vero Dio, Sole lucente incastonato nell'etere scuro che con la sua luce potente ricaccia le tenebre e qualsiasi malvagità esistente in questo mondo.
Il Guardiano ti lascia assimilare queste informazioni, dandoti qualche momento per riflettere prima di continuare.
~ Non esite memoria di questa "Prova del Fuoco" a cui ti riferisci, straniera. Forse parli del Xiuhmolpilli, la Cerimonia del Fuoco Nuovo.
Preferisce non continuare, ma attendere una tua risposta.
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:25. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Il Cavaliere ascolta con attenzione le tue parole. Nella voce percepisce una nota di disperazione, quasi come se cercassi una risposta in particolare. Qualcosa di chairifitore, che in ogni caso avrebbe sconvolto tutto quello che conosci.
~ Parlami ancora di questa Cerimonia del Fuoco Nuovo.
~ Lo Xiuhmolpilli. Uno volta ogni 52 anni, un prescelto veniva insignito con l'onore di allontanare la fine del mondo. Esso stesso diventava l'incarnazione in terra dell'unico e vero Dio, Huehueteotl. Con il calore che solo il suo Sole può donare, l'Eletto si ammantava delle Fiamme Sacre, diventando il faro che scaccia le tenebre.
Fece una breve pausa, ma aveva altro da aggiungere.
~ Le Fiamme non bruciavano l'Eletto. Poteva controllarle a suo piacimento, in quanto prescelto dall'unico e vero Dio. Forse è questo il "Figlio del Fuoco" di cui tu parli.
La tua curiosità non ha limiti, e continui ad essere assetata di conoscenza. Devi sapere.
~ Nella mia ignoranza ammetto di non aver mai sentito parlare del Dio del Sole Lucente. Se il suo compito era quello di tenere le tenebre lontano dai cuori delle persone, come mai è scomparso e nessuno lo venera più?
Anche se fatto interamente di pietra, puoi sentire quasi come se dei muscoli si contraggono, in preda a furia cieca. Come quando inconsciamente si stringe il pugno, o si digrignano i denti.
~ L'unico e vero Dio, Huehueteotl, non è scomparso, seguace di Gea.
L'animo del Cavaliere sembro riprendere la sua calma. Una volta, forse, era stato umano anche lui, e qualche barlume di emozione ancora risiedeva in quell'animo antico.
~ L'Uomo è un essere effimero. E' capace delle cose più strabilianti, ma allo stesso tempo nasconde una tremenda fragilità verso le cose di più infimo livello.
Lascia il discorso in sospeso. Sa che non sei stupida, e non serve aggiungere altro.
~ Cosa cerchi fra queste mura sacre, Figlia di Gea? Cosa turba la tua anima?
E' una semplice domanda, ma allo stesso tempo nasconde risposte profonde. E adesso, sei tu che devi far valere la tua ragione.
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:25. -
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Tetrankan
Ciclo di Trama: La Culla del Caos
Prologo
~ ☀ ~
Con calma spieghi gli ultimi avvenimenti, concentrandoti sul fatto di voler aiutare tua sorella. Le tue parole sono cariche di sincerità, non stai mentendo. Per centinaia e centinaia di anni il Guardiano è rimasto vigile, bloccando la strada a tutti gli esploratori che per motivazioni quali fama e denaro cercavano di carpire i segreti di Tetrankan. Questa, però, è la prima volta che gli si para davanti una persona che non cerca il profitto personale, bensì pura e semplice conoscenza. Per aiutare qualcun'altro, per giunta.
~ Oltre queste mura di trovano i resti di Huixachtlan, la montagna del Dio.
Le parole hanno un che di rivelatorio, come se fosse quello che cerchi.
~ Solo l'Eletto può rompere il sigillo. Innumerevoli uomini ci hanno provato prima, e sono tutti finiti per ardere nelle fiamme del Dio. Se tua sorella è colei che tu dici, allora sarà in grado di superarle, rimanendo indenne.
Forse hai già capito dove vuole arrivare. Per entrare nelle viscere della Culla del Caos, avrai bisogno di qualcuno che sappia piegare le fiamme al suo volere. Perchè tutti gli Adepti del Fuoco, indiscussamente, posseggono un antenato comune, ormai dimenticato negli arbori del tempo.
~ Non hai le capacità per proseguire, giovane seguace di Gea. Ma le risposte che cerchi sono nascoste qua, sepolte sotto metri e metri di terra e fuoco liquido.
A quanto pare non puoi continuare nella tua esplorazione. Cosa farai adesso? Ti soffermerai ancora a parlare col guardiano o ti metterai in cerca di un Manipolatore del Fuoco?
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Edited by ~ y a s u - 16/11/2015, 10:25.