[DUNGEON] Draco Sanguinis

Trinciapolli, Isawa, Yasu, Mrxxx

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  1. mrxxx
     
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    Lungimirante ed accorto era quel capellone. Forse Ukon si era tradito da solo con quella domanda, infondo non era un grande attore (anzi, non lo era per niente) e la domanda effettivamente era tremendamente fuori luogo, soprattutto se pronunciata da un rude e gretto bestione che con la cultura non ci azzeccava assolutamente nulla. Era ovvio che avesse chiesto il valore dell’oggetto perché sotto sotto bramava di impossessarsene. Probabilmente aveva sottovalutato quell’intellettuale e non c’era che aspettarselo visto che lui misurava la pericolosità delle cose in base alla loro grandezza. E quel direttore di biblioteca di certo non spiccava per circonferenza di bicipite. E a dire il vero non aveva sottovalutato solamente il direttore, ma anche l’ambiente ostile ed inospitale di Nasradeva. Iniziava a capire perché la gente odiava addentrarvisi. Non che ostilità ed inospitalità lo spaventassero, sia chiaro, ci era cresciuto in ambienti completamente disumani e privi di risorse dove una persona normale non sarebbe sopravvissuta nemmeno per poche ore. Ma per lui quelle due parole avevano un senso diverso: lui era cresciuto in lande deserte, gelide, dove il ghiaccio faceva da padrone e le risorse materiali erano minime, dove una distesa infinita di bianco veniva interrotta solamente dalle rocce aguzze che spiccavano dal terreno o dalla visione terrificante di un predatore famelico. Un posto quasi vuoto, dove la vita era quasi inesistente. Mentre nella giungla di Nasradeva di vita ce n’era sin troppa e si concretizzava soprattutto in minuscoli quanto fastidiosissimi insetti che gli ronzavano attorno e lo pungevano. Per fortuna la sua pellaccia era spessa e dura altrimenti sarebbe impazzito prima del previsto e già adesso vi assicuro che era sul punto di sbraitare. Continuava a muovere le mani generando inutili palate di vento nella speranza di scacciarli e dandosi schiaffi in faccia per ammazzare quegli inutili esserini. Era incredibile come degli esseri apparentemente insignificanti potessero creare generare tanta angoscia, rabbia e tormento in un bestione mastodontico. Da quando erano entrati a Nasradeva non aveva fatto altro che grugnire e contorcere la faccia in espressioni di rabbia e frustrazione, non aveva nemmeno dato ascolto agli altri, non aveva neppure risposto a presentazioni o stronzate simili, era troppo indaffarato a scacciare quei puntini neri che mai in vita sua aveva visto poiché dalle sue parti, viste le rigide temperature, di insetti non vi era nemmeno l’ombra.

    Era talmente diverso quel luogo dalla sua terra natia. Così umido, così pieno di alberi ed arbusti che doveva continuamente reciderli con sferzanti e decisi colpi d’ascia, mentre di solito a Vaygr la usava come pala per spalare la neve dal suo cammino. E poi c’era quel direttore che non la smetteva di dare fiato alla bocca. Si era già stufato e dato che era lì per fare soldi e che di soldi quel manufatto, nonostante fosse apparentemente relazionato agli Antichi, non valeva nulla, conveniva sfruttare tutta quella vegetazione per rapire il committente e mettere KO od eventualmente seminare tutti gli altri qualora questi avessero fatto opposizione. E poi tutti quei moscerini ed insetti lo stavano davvero facendo infastidire, la sua pelle per quanto ruvida non era abituata a quel prurito: era sul punto di ruggire dall’ira. Peccato però che qualcuno, o qualcosa, lo anticipò.

    Un urlo cupo e famelico provenì dalle loro spalle, un urlo che fece agghiacciare il sangue dei presenti, ma non il suo. Lui ribollì dall’eccitazione. I suoi muscoli, sempre pronti a scattare e a menare colpi, lo fecero voltare quasi istantaneamente, i suoi nervi erano tesi, pronti a caricare, il corpo e soprattutto il suo sguardo cruento ed aggressivo erano pronti ad accogliere la bestia. In un momento si era dimenticato di quegli insettini udendo la possenza di ciò che poteva esserci poco oltre la vegetazione. Scappare in questi casi non serviva a nulla, lui lo sapeva bene, era esperto nella caccia di mostri di tali dimensioni.
    [Stance: Heavy Guard]

    Probabilmente ci avrà già fiutati… Siamo nel suo territorio… Non abbiamo scampo.

    Pronunciò grottesco e concentrato, ma a tono abbastanza alto che gli altri potessero sentirlo. Scappare soprattutto non serviva perché non conoscevano quel luogo ergo c’era il rischio di incappare in pericoli ancora maggiori qualora si fossero mossi alla cieca. A pensarci, questo era la situazione ideale per poter rapire il direttore nel momento in cui gli altri sarebbero stati occupati con il potenziale energumeno, anche se ad essere sinceri l’idea di cimentarsi contro un mostro simile lo allettava parecchio, talmente tanto che ora si stava passando la lingua sopra le labbra, come se pregustasse il sapore della sua carne. Lo avrebbe atteso, avrebbe atteso il suo palesarsi, e qualora il direttore si fosse mosso lo avrebbe seguito, tanto era sicuro che in un modo o nell’altro quella bestia li avrebbe comunque raggiunti.

    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 200

    Distanza:

    Abilità/Passive:

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 2)
    Elemento: Aria (Rank 2)

    Arte Segreta:

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Heavy Guard
    Stance: Heavy Guard
    Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido.


    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Arma Pesante [Danno 40]
    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 20]

     
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106 replies since 12/10/2015, 20:16   2326 views
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