[QUEST] Necropolis

Doropuffo, Silver Element, Mrxxx

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  1. mrxxx
     
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    Era raro che dove andasse non trovasse problemi. Sia chiaro, non che fosse il tipo di persona che se li cercava, fosse per lui tutte le cose sarebbero andate lisce come l’olio di balena. Il problema era quel suo aspetto cavernicolo da uomo delle nevi ed effettivamente questo era un appellativo più che lecito ed azzeccato visto che aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita rintanato tra i pendii nevosi di Vaygr a vivere di quel minimo che un territorio inospitale poteva offrire. Non c’era modo di nascondersi o di mimetizzarsi. Era troppo massiccio ed imponente, bruto ed aggressivo per passare inosservato tra le folle. Attirava inevitabilmente gli sguardi stupiti e disgustati di chiunque, persino quando girava nelle sue terre dove infondo non era l’unico essere con quell’aspetto tipico da barbaro scontroso, anche se ultimamente, con la presenza dell’Impero, certi usi e costumi più antiquati e tradizionali stavano venendo lentamente ma inesorabilmente repressi. E forse era proprio per questo motivo che aveva avuto non pochi problemi quando aveva fatto dopo molti anni il suo primo passo a Benthus. Da come se la ricordava era un’isola dove soli pochi eletti, i più valorosi, i più impavidi ed i più audaci potevano aver accesso, mentre ora era una roccaforte imperiale dove gentaglia come mercanti potevano scorazzare e vendere le proprie merci. Per lo meno aveva sentito mormorare che la roba che proponevano era davvero fuori dal comune e di grande valore, ma ciò non compensava il fatto per cui così facendo l’Impero aveva compiuto un vero e proprio atto sacrilego permettendo a gente che con la guerra e con l’onore nel brandire le armi non aveva nulla a che fare di disturbare la dimora di chi si era guadagnato tutto con fatica, sudore e sangue sul campo di battaglia, portando sempre in alto il vessillo dei Vaygr.

    Era comunque riuscito nel suo intento di riportare alla vedova di un suo vecchio compagno d’armi lo scudo simbolo del suo sacrifico in battaglia. Tuttavia sapeva bene che la donna non avrebbe potuto coprirlo e nasconderlo a lungo, per questo l’indomani mattina si era recato in una vecchia locanda dove sapeva bene che nessuno gli avrebbe detto nulla e dove sapeva che avrebbe incontrato altri gretti e rozzi barbari come lui. Sarebbe stata una buona occasione per riallacciare i rapporti con qualcuno, sperando che potesse ancora trovare un amico visto che quei pochi che aveva erano quasi tutti periti in quell’ultimo tragico assalto che tutti noi conosciamo e che aveva lasciato un solco infinitamente profondo nel suo orgoglio da guerriero.

    Che mi venga un colpo! Brutto pezzo di merda sei ancora tutto intero allora!?

    Esordì con voce grossa, profonda e stupefatta mentre con la mano tirava una pacca a quel Brann che credeva morto nelle fauci di chissà quale bestia, una pacca che avrebbe potuto smuovere le fondamenta di un edificio ma non le spalle possenti di un uomo cresciuto combattendo contro belve mastodontiche e divenuto celebre come uno dei cacciatori più esperti di tutta Vaygr. Insomma, aveva trovato qualcuno di sua conoscenza prima del previsto, qualcuno per cui nutriva grande rispetto e stima dato che per più di una volta avevano incrociato le loro lame mettendo in palio le carcasse delle enormi bestie che solevano cacciare, a volte insieme ed a volte separatamente. Eh sì, gli amici per Ukon erano più compagni di “giochi”, compagni di mazzate, che gente a cui chiedere favori o raccontare stronzate. Questo era il vero spirito Vaygr, il vero spirito di guerrieri freddi e forgiati da mille battaglie. Si sedette sulla sedia accanto a lui, facendone scricchiolare le gambe, mentre il cacciatore gli porgeva subito una birra, perché sì, i due non erano solamente cresciuti dandosele di santa ragione ne avevano fatto solamente qualche battuta di caccia insieme, ma più che altro erano due insaziabili compagni di bevute.

    Ed onestamente Ukon era più contento per aver trovato qualcuno con cui poter menare seriamente le mani dopo un lungo periodo di auto isolamento che qualcuno a cui raccontare come aveva vissuto negli ultimi tempi e cosa aveva intenzione di fare. Infondo non era un gran chiacchierone, anche se adesso se la rideva a squarciagola, contorcendo e grugnendo la faccia con quel suo tono roco e tonante talmente basso da riecheggiare in tutta la locanda più come un lamento di bestia che come una sincera risata. Brann comunque non se la passava male e nonostante la presenza dell’Impero aveva continuato a fare ciò che faceva prima del loro arrivo, senza essersi rintanato chissà dove serbando rancore per la bruciante disfatta subita come invece aveva fatto il monumentale pelato. Insomma, a Brann non interessava chi formalmente era al governo, lui faceva comunque tutto ciò che lo aveva da sempre appassionato e in ogni caso Ukon sapeva bene che qualora avesse dovuto per forza di cose schierarsi da una parte, non avrebbe esitato a supportare un vecchio compagno Vaygr. Che poi effettivamente erano ben pochi i Vaygr che avevano provato ad integrarsi nell’Impero. In ogni caso questa volta a necessitare supporto era Brann stesso: gli occhi di Ukon si fecero più seri ed accigliati che mai mentre le pupille si dilatavano e si illuminavano all’udire l’impresa passata dall’amico e quella che si prospettava. Una storia che aveva acceso la fiamma vichinga nel suo cuore di ghiaccio, perché infondo cosa poteva esserci di più epico e pericoloso se non affrontare la creatura leggendaria per eccellenza?

    Hai la mia ascia!

    Non vi nego che ci era voluto un po per convincerlo circa l'esistenza del drago, era un pò scettico all'inzio. Ma una cosa lo lasciava ancor più perplesso, ossia sul perché avesse chiesto aiuto e fatto affidamento su gente sconosciuta proveniente dalle più disparate parti di kalendor quando invece avrebbe tranquillamente potuto raccattare dei guerrieri di Vaygr, gli unici che l’energumeno tatuato reputava degni e preparati per affrontare un mostro del genere. Tanto più che quando fece comparsa l’affiliata che teoricamente avrebbe dovuto affiancarli, fece un grugnito di stizza ed ignorando completamente le sue parole si rivolse a Brann in tono piuttosto scocciato.

    Quale aiuto potrebbe darci questa qui!?

    Secco e lapidario. Insomma l’accoglienza non era delle migliori, ma infondo per un tipo chiuso e rude come lui non c’era che aspettarselo.

    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 200

    Distanza:

    Abilità/Passive:

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 2)
    Elemento: Aria (Rank 2)

    Arte Segreta:

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Arma Pesante [Danno 40]
    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 20]

     
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72 replies since 12/10/2015, 21:12   1715 views
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