[QUEST] Necropolis

Doropuffo, Silver Element, Mrxxx

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Silver Element
     
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    Necropolis - Vita e Morte
    Yves sentì la risposta dell'uomo, ma decise di non dargli la soddisfazione di voltarsi e rispondere a tono, sarebbe stato sciocco e inutile.
    - Yeves. Allora qualcuno è riuscito a metterti i piedi in testa. - tuonò una voce alle sue spalle costringendola a voltarsi.
    Giancarlo fece la sua trionfale entrata in scena, assieme ad uno strano animale appollaiato sulla sua spalla che l'uomo presentò come Yogurt. La donna non aveva mai visto una creatura del genere, e ne rimase affascinata. Aveva un aspetto molto simile a quello dei conigli selvatici di arcadia, tuttavia le orecchie erano più lunghe simili a quelle di una lepre ed anche la corporatura era più massiccia, ma la particolarità erano le piccole corna che portava sul capo, del tutto simili ai palchi che adornavano il capo dei giovani cervi.
    Il suo istinto arcadiano le diceva di avvicinarsi, tendere la mano per far abituare l'animale al suo odore e poi accarezzarlo, ma non era certa che l'enorme guerriero avrebbe apprezzato, così si limitò a fissare con curiosità la bestiola.
    "Un coniglio, con le corna. Potrebbe chiamarsi Corniglio!" pensò tra sé e sé sorridendo da sola al gioco di parole.
    - La nuova corazza ti dona lo sai? Mette in risalto il tuo lato femminile. - disse concludendo Giancarlo.
    A quelle parole Yves lanciò all'omone uno sguardo di rimprovero per quella battuta fuori luogo, ma non riuscì a trattenersi da sorridere, annullando completamente ogni possibile minaccia velata nell'occhiataccia.
    Ancora non riusciva a fidarsi completamente di Giancarlo, ma sapeva che dopo tutto era un uomo di buon cuore e che non doveva giudicarlo in base agli eventi del passato.
    "Se tutti dovessimo essere giudicati in base al proprio passato allora pochi avrebbero possibilità di redenzione.".
    L'uomo tatuato accolse il pelatone baffuto con più calore di quanto non avesse fatto con Yves, ma questa non se la prese dato che ormai aveva capito il motivo di tale freddezza e distanza. Poteva tranquillamente conviverci, e come aveva detto Ukon, riuscì a carpire il suo nome dalle frasi di Brann, non avrebbe avuto bisogno della sua protezione.
    Brann richiamò il gruppetto all'attenzione dichiarando che quella locanda non era un luogo adatto a discutere del loro imminente incarico. Alla parola barca Yves sentì nuovamente lo stomaco brontolare il suo disappunto, e dovette ammettere quelle proteste non erano proprio infondate. Non sorrideva certo all'idea di tornare su un'imbarcazione pronta a prendere il largo, per quanto l'idea di salpare con una calma piatta non potesse che essere incoraggiante.
    Il gruppo si stava già avviando verso la porta, così dovette a sua volta alzarsi e procedere, mentre il suo umore diventava ad ogni passo più scuro.

    Il brigantino sul quale erano saliti era più piccolo rispetto all'imbarcazione con cui Yves era giunta a Benthus quella mattina, e l'equipaggio di circa dodici marinai rispondeva direttamente ai comandi di Brann. Il mare al momento era calmo, ma la donna era comunque preoccupata dall'eventualità che a largo potessero essere sorpresi da una tempesta.
    Si scrollò di dosso quel pensiero, conscia che se fosse successo non avrebbe potuto farci nulla, se non aiutare poi i marinai a pulire il ponte una volta giunti a destinazione. La terra era il suo luogo, non il mare. Riportò l'attenzione su Brann che aveva dipinto la ciurma come degli autentici Figli dei Vaygr che avrebbero dato la vita piuttosto che lasciare che degli imperiali intralciassero il loro cammino.
    Sapeva che molti uomini del nord avevano nutrivano molto risentimento verso l'Impero, ma non erano gli unici, dunque era davvero necessario prendere tutte quelle precauzioni? La loro spedizione era così importante da temere la presenza di spie o sabotatori?
    Stava per dare voce ai suoi dubbi quando la nave levò gli ormeggi, costringendola a muoversi verso il parapetto più vicino. Il rollio era lento e i suoi timori di rimettere sul ponte il piccolo pasto si attenuarono mentre Brann riprendeva a parlare.
    - L'impero si sta muovendo. Mi sono giunte notizie di navi arrivate a Niethlung, piene di imperiali. Fanno rifornimento e ripartono poco dopo, tutte dirette a Nord. -
    - L'Impero ha sempre tentato di tenere sotto pressione l'isola di Vaygrjord, non vedo come questo possa di fatto preoccuparti. - disse cercando con lo sguardo Ukon e Giancarlo. - Ho visto la fortezza dell'isola e se gli assalti sono falliti fin'ora, di certo il risultato non cambierà nemmeno con dieci o cento navi armate di tutto punto. -
    Tuttavia dal tono del cacciatore, intuì che non fosse quello a preoccuparlo.
    - C'è una cosa che dovete sapere di me. - esordì l'uomo. - Suppongo che qualcosa abbiate intuito quando il drago mi ha addentato, quasi uccidendomi. Ukon conosce già questa storia. Sono passati quasi 15 anni ormai... - proseguì prendendo a narrare gli eventi che l'avevano portato a Vaygrjord anni prima.
    Yves non aveva mai sentito parlare delle Viverne dei Ghiacci, ma da come le dipingeva il cacciatore dovevano essere degli avversari davvero temibili per dargli del filo da torcere. Rimase ad ascoltare con il fiato sospeso, un po'per l'incredulità, e un po'per la drammaticità con cui Brann aveva raccontato l'accaduto.
    Aveva poi preso Yves in disparte per raccontarle quell'antica leggenda a cui aveva accennato in precedenza: Alasdair e la Necropoli. La storia di un giovane arcanista che aveva per così dire aperto le porte del mondo degli inferi, riuscendo a riportare in vita i morti.
    La sola cognizione che fosse di fatto possibile riportare in vita un defunto era per Yves inconcepibile, tuttavia aveva assistito in prima persona alla portentosa capacità di Brann di uccidere il drago quando teoricamente per lui era stata persa ogni speranza. Era davvero fattibile? No, doveva esserci un trucco o comunque il prezzo per poter attingere a tale potere doveva essere assai elevato.
    Non dubitava delle parole del cacciatore, ma era ancora completamente convinta di quello che aveva udito.
    - In questo mondo ci sono cose che vanno oltre la semplice concezione degli esseri umani. - disse cercando di raccogliere le idee. - Io per prima ho sperimentato sulla mia pelle poteri che non avrei mai creduto fosse possibile controllare. -
    Il ricordo delle tempo passato al Tempio di Gea in addestramento assieme ad Alanna e Rafi l'aiutò a fare chiarezza su alcuni punti. Se davvero le cose stavano come aveva ipotizzato Brann c'erano un sacco di punti di domanda che necessitavano di una risposta.
    - Continuo a dubitare dell'esistenza di un potere in grado di negare la morte. No Brann, lo so, ho visto con i miei occhi di che cosa sei capace, ma penso anche che tale capacità comporti un prezzo tale da non essere usata con leggerezza. - disse prima che lui o qualcun'altro intervenissero, dato che l'ultimo dei loro problemi era quello di mettersi a litigare come dei bambini su delle sciocchezze. - Dal tuo racconto deduco che tu non ti sia reso subito conto del "dono" che ti era stato fatto. Senza un certo addestramento credo sia piuttosto difficile padroneggiare un potere del genere, dunque non posso fare a meno di chiedermi come tu sia riuscito a sopportarlo senza impazzire. - sorrise ma senza ironia. - Tempra del nord? Forse, ma in ogni caso quando ti hanno reso "immortale" eri vivo, o morto da poco. - disse iniziando a camminare pensosamente su e giù per il ponte.
    - Non so come funzioni effettivamente questa "cosa", ma dubito che si possa riportare in vita qualcuno partendo dalle sue ossa. Se così fosse allora si aggiunge un terzo problema alla lista: i draghi non sono tornati in vita grazie a qualche sortilegio, ma semplicemente non si sono mai estinti come abbiamo sempre creduto. -
    Attese qualche istante per lasciar tempo agli altri di assimilare quanto aveva detto e soprattutto per sé stessa per riorganizzare i pensieri.
    - Anche tralasciando queste mie speculazioni rimane il fatto che se davvero i segreti custoditi in questa Necropoli cadessero nelle mani dell'Impero, sempre che non sia già successo, sarebbe la fine per chiunque cercasse di opporsi. -
    Sospirò cercando di trovare le parole giuste per esprimere un concetto che andava oltre ogni concezione umana, e contro la logica della vita stessa.
    - L'impero non si fa scrupoli ad usare tutte le risorse a sua disposizione per ottenere dei risultati. Il problema a quel punto non sarebbero più gli Antichi, ma gli uomini stessi. Con quale coraggio potrebbero dei soldati affrontare una milizia fatta di uomini che cadono sotto i loro colpi e poi si rialzano come se nulla fosse? Forse qualcuno riuscirebbe a portare avanti una futile resistenza, ma quanti tra tutti i soldati di un esercito ne sarebbero capaci? Chi di voi in cuor suo riuscirebbe ad affondare la lama nel corpo di un uomo che giaceva morto fino a poco prima ed ora marcia verso di voi brandendo la propria spada? -
    Oh qualcuno di sicuro avrebbe detto che non si sarebbe fatto scrupoli, ma sarebbe stato davvero così alla resa dei conti? La paura della morte era una cosa naturale e trovarsi a fronteggiare qualcosa che riusciva a superare l'ostilità del triste mietitore non poteva fare altro che aumentarla a dismisura.
    Forse lei stessa stava correndo troppo con quelle ipotesi, ma non era uno scenario da sottovalutare. Se davvero l'Impero fosse riuscito a mettere le mani su un sortilegio del genere allora quelle parti di Kalendor che rimanevano libere e indipendenti non avevano speranza.
    Yves non era completamente anti-imperiale, anzi riteneva che con i giusti tempi e modalità il continente avrebbe potuto accettare la presenza dell'Impero, ma questo, in particolare in certi luoghi, aveva sempre cercato di attuare una politica espansionista e non si faceva problemi ad usare forze militari se necessario. Tuttavia se davvero i sospetti di Brann erano fondati allora si i draghi sarebbero presto diventati un problema per Kalendor, ma a maggior ragione lo sarebbero diventati gli uomini stessi.


    Danni

    Ricevuti: 0
    Inflitti: 0




    Tecniche Usate

    Nessuna




    Abilità Passive

    Armi Bianche

    CITAZIONE
    Passive: Armi Bianche I
    L'utilizzatore è addestrato all'utilizzo delle Armi Bianche ed è in grado di attaccare con esse senza impaccio. L'attacco con armi bianche occupa lo Slot Azione e i danni dell'arma bianca sono incrementati di +30.

    CITAZIONE
    Passive: Silver Blade *
    La destrezza con le armi bianche è incrementata. L'attacco con Armi Bianche occupa uno Slot Rapido. Valido se non è attiva la Stance: Bastion.



    Elemento: Acqua

    CITAZIONE
    Passive: Rabdomante
    Si ha una connessione forte con l'acqua, percependone eventuali fonti o sorgenti nel raggio di 100 metri, e fino a 20 metri di profondità sottoterra.
    Si può evocare una piccola quantità d'acqua (3l) dal suolo e raccoglierla in un recipiente per qualsiasi scopo (esempio reidratare un alleato in difficoltà o ferito e aiutarlo a durare di più).

    CITAZIONE
    Passive: Fire Resistance
    Il danno che si subisce da Skill di fuoco dopo aver scalato le proprie resistenze (da armature eccetera), va ridotto ulteriormente di un terzo.



    Empatia Naturale

    CITAZIONE
    Passive: Natural Empathy
    Il portatore è in grado di alterare passivamente il processo di crescita di qualsiasi vegetazione in entrambi i versi. La manipolazione non modifica le dimensioni bensì accelera o inverte in naturale processo di crescita, facendo regredire la vegetazione a minuscoli semi o accelerandone la crescita fino alla loro massima dimensione o addirittura andare oltre fino all'avvizzimento. Il raggio d'azione della manipolazione è 30 metri.
    Le skill dell'arte segreta possono essere eseguite solo su terreno scoperto (non coperto costruzioni di legno, pietra, metallo o acqua profonda più di 2 metri)

    CITAZIONE
    Passive: Leeching Seed
    Un avversario danneggiato da una skill dell'arte segreta verrà ricoperto da una strato molto fine di semi minuscoli come polline.
    I semi assorbiranno qualsiasi effetto di talenti, abilità e oggetti che ripristinano vita o chakra. Il portatore riceverà 30% della cura ricevuta dall'avversario.
    I semi perdono il loro effetto dopo 3 turni.



    Permafrost Crystal

    CITAZIONE
    Passive: Dopo aver castato 3 skill Acqua, la quarta skill è gratuita.

    CITAZIONE
    Passive: Aumenta la resistenza all'elemento Acqua e Ghiaccio di +30.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200

    100%


    Chakra: 190

    100%


    Distanza:

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Arte Segreta:
    Empatia Naturale

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:


    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Classe I - [20 Danno]
    Scudo Classe II - [65 Blocco]
    Armatura Leggera Classe I - [30 Blocco]
    Pozione dello Spirito - [60 Chakra]
    Permafrost Crystal

     
    Top
    .
72 replies since 12/10/2015, 21:12   1715 views
  Share  
.