[QUEST] Il Risveglio dell'Anima

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    La fatica, il freddo, la stanchezza, il sangue, gli ululati di quei mannari affamati. Un mix catastrofico roteava intorno alla testa di Ukon ancora in ginocchio. La lotta furente era ciò per cui viveva, il brivido di trovarsi ad un passo dalla morte era ciò che andava cercando senza mai fermarsi. Ma questa volta l’inarrestabile macchina da guerra di oltre due metri di altezza per centoventi chili aveva trovato pane per i suoi denti o forse sarebbe più azzeccato dire carne degna della sua ascia. Ansimava profondamente, aspettando che la bestia facesse la sua mossa. Gli altri selvaggi attorno gridavano in branco, accaniti e bramosi più che mai e incitato da quell’ululato assordante che echeggiava per tutta la vallata il lupo attaccò con veemenza.

    Ukon si fece forza e con gli ultimi baluardi di energia che gli erano rimasti in corpo si rimise a stento in piedi, urlando come un pazzo per lo sforzo. Vene gonfie e nervi talmente tesi che il collo sembrava scoppiare mentre la bocca era spalancata in un ruggito di furia incontrollabile, la furia di chi ormai è disposto a tutto per portarsi a casa la vittoria o per entrare a testa alta nel mondo dell’Ade. Con la sua mastodontica arma riuscì a farsi parzialmente scudo dai canini affilati della belva sebbene questa riuscì comunque ad azzannargli il braccio.
    [AZIONE – Action: Parata Pesante]

    Ma ormai poco importava, l’animale sarebbe stato costretto a divincolarsi dal suo braccio ferito e completamente inzuppato di liquido rosso vitale poiché Ukon stava per eseguire il suo colpo finale, il suo ultimo asso nella manica.
    [RECUPERO]

    Tutte le volte che aveva provato a colpire direttamente il Lupastrello, questo era riuscito a divincolarsi e a sgusciare via grazie alle sue innate abilità motorie. L’unica cosa che restava da fare era provare a colpirlo, ma non direttamente bensì sfruttando il terreno che avevano sotto i piedi. Quella bestia, per quanto veloce, non avrebbe potuto fuggire da quello che stava per accadere, ne era sicuro. Così, caricando la sua ascia sopra la testa, a mo di martello, la fece lasciar cadere verso il basso e la fece impattare talmente violentemente con il suolo che questo si sfracellò in più pezzi. L’onda d’urto che ne risultò fu devastante.
    [AZIONE + RAPIDO – Skill: Smash’em]

    Se non avesse funzionato per lui sarebbe stata la fine o quasi. Gli altri mannari erano infatti pronti a piombare su di lui ma era convinto che con questo colpo avrebbe generato una baraonda tale da intimorirli e farli fuggire.

    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 100-24= 76
    Chakra: 65

    Distanza:
    P10

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 2)
    Elemento: Aria (Rank 2)

    Arte Segreta:

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:
    [Azione]+[Rapido] - Skill: Smash'em

    Action: Parata Pesante
    [Azione]
    Il guerriero effettua una parata con la propria arma pesante. Può parare gli attacchi portati con armi leggere, bianche e pesanti.
    E' possibile parare attacchi fisici diretti ad un altro bersaglio se la distanza che li separava è sotto i 5 metri.
    Se la distanza è di 5 metri, si può parare tale l'attacco pagando uno slot rapido ulteriore.

    Skill: Smash'em
    [Azione]+[Rapido]
    Focus: Offensivo
    Il guerriero sferra un potente fendente a terra con la propria arma pesante che causa un onda d'urto e danno fisico a tutti gli avversari presenti nell'area dell'attacco. Raggio 10 metri.
    [Danno: 60+[10 x Rank]]
    [Chakra: 40]
    [Cooldown 2 turni]


    Slot Rimanenti:
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:

    Status/Buff:

    Equip:
    Arma Pesante [Danno 40]
    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 0]

    Cooldown:
    2/3 Skill: Leap



    DANNO:
    DANNO FISICO: 80 (Skill: Smash'em)
    DANNO ELEMENTALE:



     
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    L'ascia di Ukon impattò contro il muso della creatura che tuttavia non si diede per vinta e lo azzannò ancora una volta, affondando i suoi denti affilati in quella carne dura. I fasci muscolari dell'enorme vaygr certo rendevano la sua pelle una sorta di armatura naturale, ma non poteva aiutarlo più di quanto avrebbe fatto una vera armatura.
    La bestia non sembrava volersi staccare dal braccio che aveva afferrato, anzi tentava di tirare l'uomo a sé e verso il resto del gruppo. Se fosse riuscito nel suo intento per Ukon non ci sarebbe stato scampo. Combattere contro un lupostrello era un conto, ma avere contro l'intero branco sarebbe stato davvero troppo.
    L'uomo sollevò la sua arma pronto a colpire ancora e istintivamente la creatura lasciò la presa indietreggiando, si preparò a schivare l'assalto, ma invece di mirare al lupostrello il guerriero colpì con estrema forza il terreno causando un'onda d'urto che travolse la bestia e alcune delle altre creature ululanti che erano ferme in cerchio attorno a loro.
    L'attacco di Ukon aveva sollevato un bel polverone di neve, e non appena questa si depositò nuovamente fu chiaro l'accaduto: l'avversario dell'uomo era riverso a terra alcuni metri più in là, immobile. Alcuni suoi simili si avvicinarono e fiutarono il corpo prima di scrutare con aria minacciosa il grosso vaygr.
    Se avessero voluto avrebbero potuto attaccarlo e finirlo, ma volevano rischiare? Nonostante tutto aveva dimostrato una tenacia senza precedenti, e nessun altro umano che avevano incontrato si era spinto a tanto.
    Non persero tempo a piangere il morto, poiché non ce n'era bisogno. Non erano riusciti a cacciare nulla quel giorno, si sarebbero fatti bastare la carcassa del loro compagno.
    Lentamente, senza perdere mai di vista l'uomo, il branco di lupostrelli si allontanò trascinando con sé il membro deceduto. Ora, senza il pericolo di quelle bestie, finalmente Ukon poteva riprendere la sua ricerca.
     
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    Recuperate le ultime forze e rifiatato per qualche minuto, non sarebbe stato difficile trovare nella neve i segni della precedente combutta tra lo straniero ed il branco di lupastrelli. Ora capiva come era finito in quelle condizioni: se Ukon, originario di quelle terre, aveva fatto una fatica madornale a cacciare quelle bestie, figuriamoci cosa avrebbe potuto combinare qualcuno che nella neve non era assolutamente abituato a combattere. In ogni caso la sacca marroncina conteneva solamente una sola pozione. C’erano però dei vetri rotti, segno che probabilmente quelle bestiacce avevano rotto alcune boccette. Ma, più importante di tutti, in quella sacca vi era il famigerato scrigno nero con tanto di zaffiro brillante incorporato. Quella piccola cassetta di legno, grande giusto da essere tenuta in due mani, aveva un non so che di attrattivo, era come se emanasse una certa aura. Nel momento stesso in cui Ukon la prese in mano ne restò quasi affascinato ed estasiato e proprio mentre la contemplava misticamente sentì come delle voci rimbombare nella sua testa, voci profonde, appartenenti a uomini, voci che lo chiamavano per nome.

    Gettò la scatola. La guardò con diffidenza. Era strano, gli faceva un bizzarro effetto. Forse si trattava di un maleficio che quel vecchio voleva fargli. Nutriva ancora sospetti nei suoi confronti: per quanto la sua storia sembrasse verosimile e piena di dettagli, poteva essere pur sempre il frutto di un’elaborata bugia imperiale. Quegli infami erano capaci di tutto. La cosa ancor più strana era che nonostante i suoi centoventi chili di pura massa muscolare, non riuscisse in alcun modo ad aprire quello scrigno, nemmeno sforzandosi con tutto se stesso. E quando provò a forzare l’apertura, colpendolo violentemente con la sua ascia, questo, eccetto per una leggera ammaccatura, non risentì assolutamente del colpo. Era incredibile ed inverosimile: un qualunque oggetto di quelle stesse fattezze e dimensioni si sarebbe frantumato in mille pezzi dopo aver ricevuto un colpo simile, mentre quell’oggetto restò sostanzialmente intatto. Era come se lo zaffiro ivi presente avesse risucchiato tutta la forza d’urto del colpo.

    La curiosità assaliva la sua mente, ma non vi nego che i sospetti e la preoccupazione erano altrettanto presenti. Anche perché provò per una seconda e terza volta a colpire la scatola senza riscuotere alcun successo. Non restava che rimettersi nelle mani del destino e tornare velocemente da quell’uomo.
    […]

    Che scherzo è mai questo!?

    Disse minaccioso buttandogli addosso la scatola e la pozione. Tuttavia l’uomo, dal volto pallido e ghiacciato, sembrava non riuscisse ne a muoversi ne a rispondere. Se voleva ottenere risposte doveva per forza fargli ingerire quell’unico intruglio e così fece.

    G-grazie. Fai piano.. E attento a non calpestare..

    Inizialmente non lo aveva notato ma vi era uno strano cerchio tribale dal diametro di circa un metro disegnato sulla bianca neve. Era un cerchio di color rosso poiché il vecchio lo aveva dipinto col suo stesso sangue. Ukon continuava a non capire e restava perplesso in attesa di spiegazioni.

    Siediti al suo interno senza rovinarlo, mi raccomando, ormai non mi resta più molto tempo e con questo processo io perderò la mia vita, forza fa come ti dico!

    Ma il gigante pelato restò impassibile.

    Mi hai detto che questa scatola avrebbe provato la tua avversione verso l’Impero, ma a me non sembra proprio. Non so di quale materiale sia fatta ma pare indistruttibile. Che strano potere racchiude in se?

    Il vecchio continuò senza dargli troppa corda.

    Un tempo ero un monaco, un monaco che decise di abbandonare la via insegnatagli. Mi addestrarono per mettere in contatto la mia anima con il creato, con le anime di chi mi stava intorno, con la natura, con l’oltretomba. Tutto è energia. Ti assicuro che ci vogliono decine di anni ed infinite ore di meditazione per raggiungere una’abilità percettiva, sensoriale e spirituale tale da sintonizzare la propria anima con le forze energetiche circostanti. Col tempo sono diventato capace di sentire le anime di chi mi stava danti ed intorno, potevo persino ferirli e prosciugargli le energie senza comunque fargli del male. Potevo convertirli sulla “retta via”: nulla è immutabile. Esistono anime pie e buone ed anime malvagie ma anche anime buone che diventano malvagie e viceversa. In guerra tuttavia non serve convertire e chi non uccidi ritorna più spietato di prima per finire il lavoro lasciato completo, in guerra esiste solo la malvagità. Ho presto capito che avevo in mano qualcosa che non solo poteva prosciugare le energie del mio nemico, ma persino ucciderlo brutalmente prima ancora di ferirlo concretamente. Colpisci l’anima e colpirai anche il corpo che la contiene.

    Tossì, scosse la testa, Ukon continuava a guardarlo serioso dall’alto.

    Vorrei ancora poterti parlare della filosofia che governa le energie del creato e l’anima, ma non credo che ne saresti molto interessato senza prima comprenderne la praticità, e soprattutto non ho più tempo. Dimmi, le hai sentite vero? Le voci.

    Secca e lapidaria fu la risposta del nordico.

    Si.

    Il vecchio avrebbe continuato.

    Bene, lo sapevo. Quelle che hai sentito sono le anime dei tuoi compagni caduti in battaglia accanto a te ad Aethernia quella tremenda notte. Ho provveduto a raccoglierle e a racchiuderle in questo scrigno: morti lontani da casa, senza aver portato a termine l’obiettivo che si erano prefissati, vagavano con disonore tra il mondo terreno e quello ultraterreno lamentandosi disperati e senza trovare pace. Il loro spirito combattivo è rimasto intatto ma non hanno un corpo con cui lottare. Tu diventerai il loro corpo e loro di daranno il loro potere, la loro energia. Posso solo lontanamente immaginare la forza che otterrai.

    Il gigante spalancò incredulo gli occhi anche se effettivamente aveva notato una certa familiarità in quelle voci.

    Vedi, ci sono due modi per risvegliare la propria anima e connetterla a quella degli altri: o attraverso un lungo processo meditativo, preferibile, oppure tramite un rituale ove racchiuderò queste anime dentro di te. E’ un processo che funziona solo se anche le anime sono d’accordo e a quanto pare loro sono disposte a combattere al tuo fianco. Non ci resta che procedere col rituale.





    Edited by mrxxx - 31/10/2016, 13:27
     
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    Una prospettiva tremendamente interessante, un potere che faceva gola. Ukon restò pensieroso, poteva davvero fidarsi di quel vecchio? Tutto quello che gli aveva detto era vero e perfettamente credibile, peccato che il nostro armadio pelato non si fidasse di nessuno con cui non aveva condiviso almeno una volta il campo di battaglia. Il pensiero di ottenere una tale forza tuttavia lo allietava e il vecchio notò chiaramente questo suo desiderio controllato dalla diffidenza.

    Ancora non ti fidi di me!? Davvero credi che un vecchio quasi senza forze possa riuscire a toglierti la vita con un solo rituale? Hai così tanta paura? Eppure mi avevano raccontato che voi vaygr non temete nulla eccetto la stazza e i muscoli del vostro nemico-

    Ukon lo interruppe bruscamente.

    E va bene! Va bene! Hai vinto tu vecchio da strapazzo, ma vedi di non giocarmi brutti scherzi altrimenti ci penserò io a toglierti quel briciolo di vita che ti resta in corpo!

    Minacciò puntandogli il dito addosso, per poi sedersi nel cerchio di sangue disegnato sulla neve. Gli avevano detto bene all’ex monaco: a volte per smuovere un vichingo ci vogliono modi bruschi e toni di sfida irruenti.

    E che non si dica che io abbia paura di qualcosa..

    Borbottava mentre prendeva posizione. Un flebile sorriso si dipinse sulle labbra rugose dell’altro, mentre a bassa voce cominciava a recitare e farfugliare sottovoce una sorta di preghiera del tutto incomprensibile.

    “Venite anime e raccoglietevi nel corpo del vostro prescelto”

    C’è un solo rischio a tutto questo Ukon, ossia che il tuo corpo rigetti l’enorme quantità di energia che sto per irrorargli ed imprimergli.

    “Possa lui ridare lustro ai vostri scopi primordialmente troncati dalla morte”

    Devi sapere che non tutti hanno la fortuna di udire le voci come hai udito tu: le anime scelgono di donare la propria energia solo a chi ritengono abbastanza degno di utilizzarla.

    “Possiate voi renderlo un emissario del vostro destino ed un portatore di sventure a tutti coloro che si opporranno al vostro fato”

    Dovrai scoprire da solo come utilizzare i poteri che riceverai perché io non potrò insegnarti nulla, morirò presto al temine di questo estenuante rituale. Come ti ho detto, io lasciai la via dei monaci perché decisi di utilizzare i miei poteri in maniera differente. Originariamente infatti questo potere veniva chiamato Arte Pura ed era utilizzato per debilitare una persona senza ucciderla ne ferirla, per convertirla sulla retta via senza utilizzare la violenza. Io invece ritenevo che certi individui fossero irrecuperabili ed andassero puniti per i gravi peccati che avevano commesso nei confronti della società, li ritenevo individui pericolosi e senza speranza, pertanto preferivo debilitarli sino a quando l’ultimo briciolo di energia non lasciava il loro corpo e la loro anima li abbandonava. Io fui uno dei tanti abbandonati e riluttati dal mio ordine di monaci che ci apostrofava in maniera dispregiativa come Rubanime.

    E mentre parlava un intenso alone azzurrognolo di energia dallo zaffiro sulla scatola raggiunse il gigante nordico, avvolgendosi attorno a lui come un uragano mentre il vecchio continuava con la sua bizzarra preghiera mista ad avvertimenti. Era una sensazione inebriante e travolgente, come se a mano a mano che il rituale proseguiva una scarica di potenza infinita percorresse tutte le fibre del suo corpo. Respirava a pieni polmoni, come se sentisse nuova vita scorrere dentro di se. La grotta era illuminata completamente di questo bagliore azzurro mentre onde eteree di energia si schiantavano sulle pareti circostanti. In tutto questo però una cosa aveva colpito particolarmente Ukon, ossia il fatto che quel vecchio fosse disposto a morire per pur di portare a termine il rito. Così, sforzandosi di parlare da dentro quel turbine vorticante e potentissimo di chakra, chiese urlante e sbigottito.

    Perché!? Perché ti fidi tanto di me? Come puoi fidarti di qualcuno che a malapena conosci e che potrebbe tradire le tue aspettative!?

    Pacata fu la risposta mentre proseguiva nella formulazione.

    “Possiate insieme trovare pace e giovamento, gloria e soddisfazione in questa vita e nell’altra sino a quando il corpo che vi contiene non vi renderà di nuovo libere”

    Perché io so ascoltare le anime e dato che oltre cento guerrieri possenti e valorosi si sono rimessi a te, io non posso tirarmi indietro. E poi per ottenere un qualsiasi successo bisogna prendersi un ragionevole margine di rischio. Ma sono certo che tu non tradirai le aspettative che ti sono state rivolte e che saprai sorreggere sulle tue possenti spalle il peso di coloro che hanno riposto le proprie speranze in te!

    “Unitevi”!

    Improvvisamente tutto il turbine sarebbe come imploso nel corpo di Ukon. Il vecchio lentamente chiuse gli occhi, per sempre, guardando il suo capolavoro prendere vita. Il vaygr purosangue si guardava incredulo i palmi delle mani senza notare alcuna differenza apparente ma comprendendo come dentro di lui sentisse scorrere una traboccante energia, talmente esuberante che dovette emettere un portentoso urlo liberatorio. Un nuovo Ukon era pronto a sfidare le sorti del mondo.



     
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    Valutazione Master: 3
    Do 3 punti non per la qualità, ma per la quantità. Hai dovuto fare pochi post alla fine, anche se comunque di ottima fattura, come sempre (da questo punto di vista sei una sicurezza assoluta). Forse sarei dovuto anche scendere a 2 punti, sempre per un fattore quantità, ma per averti tenuto in ballo così tanto tempo non me la sento di darti di meno.
     
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    Scrittura: 2
    Scrivi bene, grammaticalmente corretto a parte qualche svista "di fino" ogni tanto (le "d" toniche in particolare), e ogni tanto qualche frase contorta che va riletta una seconda volta per essere compresa, ma nel complesso il testo è scorrevole e corretto.
    Personalmente non mi piace lo stile che usi per la narrazione, spesso interrotta dai pensieri di Ukon per introdurre parti tecnicamente non rilevanti al contesto, seppur utili per delineare meglio il personaggio. Tuttavia è funzionale e azzeccato per questa role/quest

    Interpretazione: 2
    Ukon è il solito, non c'è molto da dire, anche se in questa role ho potuto vedere un nuovo aspetto del suo carattere. Si è trovato a fronteggiare qualcosa che non riusciva a comprendere e lo ha affrontato prima con il suo solito modo diretto e rabbioso, per poi doversi mettere in disparte ed ascoltare. Un peccato che negli ultimi due post escano poco i pensieri di Ukon in effetti.
    Mi aspetto una nuova role riguardo a come il nostro prode guerriero del nord affronterà il suo nuovo potere.

    Strategia 1
    Ti sei trovato davanti un avversario piuttosto complesso dato che era immune al tuo secondo elemento, eppure sei riuscito a gestirlo in modo comunque performante, anche se non eccelso.
    Il punto in meno è dato sia da questo aspetto, sia dal fatto che alcuni talenti sono stati risistemati durante il corso della role che è comunque durata parecchio e questo non mi permette di valutarla più di un punto in questo aspetto.

    Bonus: +1 Originalità

    Note: Ho trovato questa role/quest per la tua segreta davvero interessante, soprattutto nella prima parte dove fai un quadro ben preciso della situazione di Vaygrjord e dei guerrieri che hanno dato l'assalto all'Impero. La figura di Roy inoltre è emblematica quanto misteriosa e avrebbe forse meritato più spazio per esprimersi e narrare la sua storia.
    Sei riuscito a legare bene il tutto, anche se sfortunatamente la storia dietro l'arte segreta da te scelta è stata modificata nel corso della ruolata, e sei comunque riuscito a spiegare nel finale la motivazione di Roy nel trasmettere quest'arte a Ukon.
    Spiegazione buona, ma non sufficiente per concederti questa Arte. O almeno questo è quello che ho pensato la prima volta. Poi però riflettendoci bene e rileggendo i tuoi ultimi post, mi sono reso conto che invece è quasi meglio così di come avresti potuto fare in alternativa, e così ho deciso non solo che questa role è sufficiente a farti apprendere l'Arte Pura, ma di premiarti con qualcosa di speciale...

    Ukon: + 6 Exp, + 1 PA

    Ottieni il seguente Merito:
    CITAZIONE
    Insegnamenti di un Rinnegato

    L'Arte Pura appresa da Ukon durante il suo incontro con Roy Xing differisce da quella degli altri adepti di questa pratica poiché gli insegnamenti di quest'ultimo sono quelli di un rinnegato, ovvero colui che ha rifiutato le dottrine dei maestri Ren Shal. Non usa il suo potere per debilitare e graziare, ma per uccidere in modo più subdolo e letale.
    Se Ukon dovesse usare i talenti dell'Arte Pura in presenza di altri adepti, questi percepirebbero immediatamente di trovarsi davanti ad un rinnegato e reagirebbero in maniera ostile.

    Reazione dei PG a loro discrezione.
    Reazione dei PNG a discrezione del Master (se presente).

    Ottieni:
    1x Drop Ferale (Pelle di Lupostrello)

    Edited by Silver Element - 7/11/2016, 09:37
     
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