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Nome: Yao "Nihil" Shun
Luogo di Nascita: Ephiora
Età: 32 Descrizione Fisica: Yao Shun si presenta come un uomo di trent'anni dal fisico robusto e temprato dall'allenamento e dal proprio lavoro, che tende a lasciargli spesso sgradevoli ricordi come cicatrici e contusioni.
La carnagione abbronzata stona con i tratti del viso tipicamente ephiorensi, occhi più piccoli e a mandorla e capelli scuri, lasciando spesso il dubbio ai suoi interlocutori sulla vera provenienza dell'uomo. I capelli corti sul davanti sono invece lasciati lunghi sulla nuca e raccolti in una piccola coda.
Generalmente indossa abiti da viaggio leggeri o delle semplici maglie senza maniche per non essere impacciato nei movimenti, assieme a dei pantaloni di cuoio e scarponi resistenti adatti ad ogni terreno.
Non fa mistero del suo lavoro tanto da tenere in bella vista i coltelli e le lame corte, quasi esibendole con orgoglio.
Descrizione Psicologica: Definire Yao Shun come una persona cinica sarebbe quasi fargli un torto, poiché la vera parola da usare per descrivere il suo modo di essere e pensare è probabilmente: "un gran bastardo".
Manipolatore e bugiardo Yao ha fatto della sua vita uno spettacolo e del mondo il suo teatro. Vive la vita come viene e soprattutto non ha scrupoli poiché il suo lavoro è il più remunerativo e il più sicuro: l'assassinio.
Le persone sono cariche di odio e risentimento, e questo Yao lo sa bene perché lo ha sperimentato sulla propria pelle, e ci sarà sempre qualcuno disposto a pagare per avere qualcun'altro morto. L'unico problema è capire quale delle due parti in causa sarà propensa a far scorrere più monete.
Qualche furbastro ha tentato di incastrare Yao, dimenticandosi che l'uomo in questione non ha onore né rimorsi, pertanto nulla gli nega il piacere di far passare la lama sulla gola del proprio committente a lavoro terminato, se gli sorgesse anche il minimo dubbio di essere tradito.
Nonostante il suo nome sia noto nell'ambiente dei sicari, è il suo soprannome, "Nihil" a far tremare le gambe. Alcuni dicono che questo sostantivo nella lingua imperiale significhi "nulla", e indichi ciò che rimane una volta terminato il lavoro.
In contrasto con la sua occupazione Yao Shun si mostra come una persona allegra, dalla battuta facile e gran chiacchierone. A suo dire questo gli impedisce di prendere le cose troppo seriamente, altrimenti dovrebbe piantare un coltello nella schiena a chiunque non gli vada a genio e non vuole perdere dei potenziali clienti.
Quando decide di prendere le cose sul serio il suo modo di fare cambia drasticamente, facendo apparire alla luce del sole il suo vero volto e la sua vera natura: quella di uno spietato assassino.
Background: Natio di Ephiora, Yao non parla mai del suo passato, preferendo concentrarsi sul suo futuro e su come massimizzare i guadagni sfruttando ogni occasione possibile.
Addestrato dai monaci nell'arte del combattimento sin dalla tenera età, ha ben presto compreso che la disciplina e la pazienza non erano delle virtù adatte alla sua persona. Durante uno scontro d'allenamento non riuscì a trattenere i propri colpi e ferì gravemente un'altro apprendista finendo per essere espulso dal monastero. Quando venne a sapere che il danno che aveva causato al giovane era stato fatale invece di sentirsi in colpa provò una strana gioia, e da quel momento decise di seguire il suo istinto e continuare ad uccidere.
Cominciò a lavorare nei dintorni del monastero, ascoltando le conversazioni delle persone più anziane e chiedendo loro, fingendo di scherzare quanto sarebbero state disposte a pagare per non avere più "quella o quell'altra persona tra i piedi". Qualcuno ci rideva su e sparava qualche cifra esorbitante, altri invece si facevano seri e lo allontanavano dicendo che non si doveva scherzare con certe cose. Questi ultimi erano i più saggi e fortunati, perché Yao poi tornava ad esigere il credito, e se non veniva pagato trovava qualche altro modo per riscuotere.
Quando la gente cominciò a dubitare di lui decise di allontanarsi, e viaggiando apprese quello che tra le ventose lande di Ephiora non avrebbe mai potuto apprendere: combattere per lavoro e combattere per la propria sopravvivenza.
Viaggiò da città in città, da regione a regione, imparando sempre di più e diventando sempre più bravo nel suo lavoro. Modificò il proprio stile di combattimento, abituandosi ad usare anche delle lame corte e da alcuni eremiti apprese a controllare le correnti d'acqua per i propri fini, diventando a breve un sicario di prim'ordine.
Fortunatamente, o sfortunatamente, anche l'Impero cominciò a rendersi conto della sua esistenza ed a più riprese cercò di eliminarlo, ovviamente senza successo. Yao però stupì più di qualcuno quando si presentò alle porte di Aethernia chiedendo un'udienza con il Messia in persona. Il sommo capo dell'Impero non accettò di incontrare Yao, ma qualcuno di abbastanza vicino si prese la briga di ascoltare le parole del sicario ritenendole quanto meno interessanti.
Che cosa si sia detto quel giorno nella sala delle udienze di Aethernia nessuno lo sa, ma da allora Yao ha smesso di uccidere per il proprio piacere e per il proprio tornaconto, avendo giurato fedeltà all'Impero e lavorando solo per loro; almeno fino a quando non avrà trovato qualcuno in grado di pagarlo di più per i suoi servigi.