-
.Subuza
Lo vide afflosciarsi al suolo, schiacciato dal peso di quelle rivelazioni. Poteva comprenderlo, egli stesso nel ritrovarsi di fronte a quella cruda realtà dovette attingere a tutta la propria forza interiore per non finirne sopraffatto. Shikaku era stato tormentato dal proprio passato fino a quel giorno e ora veniva a sapere che la causa della fine del loro mondo era stato proprio uno dei loro. Tutti loro, grandi strateghi, protettori di popoli, gabbati da un unica persona.
Gli lasciò lo spazio necessario per riprendersi, nel frattempo l'osservava silente. Forse era stato troppo avventato, non aveva considerato la possibilità che il giovane già instabile potesse finire devastato da quella storia. Ad un certo punto, mentre aspettava una forma di reazione, cominciò a pensare che forse avrebbe dovuto dire qualcosa, anche se non sapeva bene cos'altro avrebbe potuto aggiungere.
Alla fine Shikaku si decise a rispondere, esordiendo ringraziando Subuza. L'ex kokage lo guardò, ancora insicuro sulle condizioni dell'altro. E invece il biondo sembrava più interessato a conoscere quale fosse il punto di vista di Subuza circa quella faccenda, come l'aveva vissuta lui, ma soprattutto che fine avesse fatto Zero.
Sparito. Rispose mentre si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro. Suppongo che il suo obiettivo lo avesse raggiunto. Fatto sta che dal momento della condanna dello Shogun e della proclamazione dell'Impero di Zero non vi fu più traccia.
Effettivamente anche lui si era interrogato di tanto in tanto circa l'eventualità che Zero potesse tornare a farsi vivo per tirare ancora una volta i fili del loro mondo e riportarlo ancora una volta nel caos, ma se lui aveva compreso bene la natura di quel folle, probabilmente una volta raggiunto il proprio scopo è molto più probabile fosse andato via per sempre, lontano da qualsiasi cosa potesse ricordargli il passato ch'egli stesso aveva cancellato con le proprie mani.
Per quanto riguarda l'altra domanda, su questo ci sarebbe stato molto altro da dire. Subuza fece una pausa cercando di capire da dove cominciare, dato che Shikaku sembrava sentire il bisogno di un punto di riferimento da cui ripartire, ora che aveva finalmente l'opportunità di azzerare tutto.
Alzò lo sguardo dopo aver riflettuto, pronto a rispondere a quella domanda. Non ci sono riuscito, questa è la verità.
Sospirò, ripensando a quel particolare momento. Fui acceccato dalla rabbbia. Ero riuscito a scoprire la realtà dei fatti troppo tardi. Konoha, l'ultimo baluardo, era già caduta assieme alla tua gente, le armate del Nord si erano già impadronite del paese e di fronte ad una folla di ingenui civili, il Messia decapitava lo Shogun come capro espiatorio, ergendosi a salvatore del mondo.
Il tono era tornato aspro e sporcato da un mai dimenticato avvelenato rancore. Il disgusto per tanta ipocrisia non mi lasciava altra scelta. Penetrai fino ad Aldaresia, deciso ad uccidere quel maledetto figlio di puttana al costo di venire ucciso a mia volta. Sarebbe stata l'ultima cosa che avrei fatto a questo mondo, non mi importava più nulla ormai se non quella di fargliela pagare.
Respirò, diventando improvvisamente teso nel raccontare questa parte. La mia spada era poggiata contro la sua gola. Avrei potuto ucciderlo dieci volte e scappare senza venire beccato. Ma il mio ego mi impedì di farlo. Quell'uomo doveva guardarmi negli occhi, doveva conoscere il nome di colui che era riuscito a beffarlo, colui che recava la vendetta del mondo ch'egli aveva spietatamente annientato. Indugiai, per godermi la paura e il terrore nei suoi occhi...
Pausa. Il viso si rilassò in un sorriso sempre più amaro mentre le iridi tornarono per guardare Shikaku. Le sopracciglia si inarcarono per sottolineare l'ironia di ciò che seguì. Il mio ego mi costò il fallimento. Una freccia mi colpì alle spalle trafiggendomi il cuore e... credo effettivamente di essere morto per qualche minuto. Ma quel pazzo... nel proprio delirio di onnipotenza predispose che venissi curato dai suoi sacerdoti, mi rimise in sesto, incatenato nelle segrete del suo sfarzoso palazzo. Quindi mi condannò a finire ucciso in una delle sue arene, godendo suppongo nell'infliggermi un'umiliazione peggiore della morte.
Si passò una mano sulla guancia. Era la seconda volta che raccontava quella storia, Kyle era stato il primo e unico a sentirla fino a quel momento. Ripensandoci, il destino era stato beffardo nei suoi confronti. Ero scampato alla morte tante di quelle volte fino a quel momento, eppure quella volta sentii che era diverso. Con i polsi costretti dai ceppi in quella stanza buia, ancora ignaro di quello che il Messia avrebbe fatto di me, mi resi finalmente conto del terribile errore che avevo commesso. Pensai a Koike, ai ninja che erano morti in quella stupida guerra e alla crudeltà dei loro carnefici. A Zero e al suo folle sogno. E a me, che forse sarei morto in quella maniera tanto inutile, nella stessa maniera in cui erano morti tutti gli altri ingannati dallo scherzetto di Zero.
Le iridi cercarono gli occhi di Shikaku. Decisi che se avessi avuto l'opportunità di tirarmi fuori da quell'inferno, non l'avrei sprecata. E quindi, eccomi qua... Strinse le spalle, glissando sul resto dato che quanto d'importante c'era da dire era stato detto. Suscitare empatia in Shikaku a questo punto era stato semplice, era bastata dire la verità. Subuza cominciava a domandarsi se il biondo avrebbe fatto altrettanto, cogliere il fatto di essere ancora in vita come un'opportunità piuttosto che una maledizione.
E chissà, ora che aveva ritrovato un proprio pari, poteva ritrovarne un vantaggio personale dopotutto.. -
..
-
.Subuza
Subuza ascoltò le conclusioni tratte da Shikaku.
Era soddisfatto, come aveva pronosticato il giovane era già riuscito a ricomporsi, traendo rapide conclusioni sulle implicazioni della verità appena appresa e già delineava per lui, anzi per loro due, una possibile strada da seguire per rimettersi in piedi e stabilire il proprio cammino.
Solo che Subuza si era già rimesso in piedi con le proprie gambe e aveva già un cammino da seguire. I propositi di Shikaku, sebbene non troppo lontani dalle stesse conclusioni che aveva tratto l'ex kokage, non collimavano esattamente con i piani più prossimi di Subuza, o perlomeno, l'albino non poteva concedersi il lusso di accompagnare Shikaku nella sua ricerca del senso della vita, non era il suo mentore nè tantomeno desiderava diventarlo.
Shikaku aveva parlato al plurale, implicando nei suoi ragionamenti che su di loro cadesse qualche sorta di responsabilità verso il mondo in cui si trovavano. Subuza gli rivolse un sorriso comprensivo, rivolgendogli poi con tono sincero. Cosa proponi di fare, quindi? Continuare la nostra vita come outsider, arbitrando l'operato di questo nuovo sistema e elargendo giustizia quando qualcuno si spinge troppo oltre?
Le labbra si strinsero, tradendo il suo scetticismo. Sei arrivato alla conclusione giusta, Shikaku, ma forse le cose sono più complicate di quanto tu possa comprendere in questo momento. Non ti ho raccontato di quel che è successo poi, in questi anni di governo "pacifico" dell'Impero. Non so di quante cose tu sia già a conoscenza adesso, ma sappi che il bello deve ancora venire.
Accumulò il chakra nella mano sinistra mentre abbassava il capo e aggiunse. Quel che hai proposto tu richiede più che il semplice trascendere il proprio passato. Richiede forza di volontà non appartenenti a comuni esseri umani...
Con un rapido gesto Subuza allargò il braccio rivolgendolo verso alla finestra alla propria sinistra, aprendo il palmo e rilasciando un'onda d'urto spaventosa che infranse i vetri di diverse finestre. Il rumore assordante e il tintinnìo prolungato di vetri rotti caduti per terra provocò già l'urlo spaventato di qualche guardia in lontananza, creando un certo subbuglio all'esterno.
Sei pronto a risporcarti le mani per un fine superiore, Shikaku? Sei pronto a sostenere il peso di questa tua decisione? Il sorriso di Subuza si fece più largo, le iridi smeralde ben visibile nei suoi occhi spalancati per dare peso a quella domanda. Alla fine il nocciolo della questione era quello. Almeno a parole Shikaku era stato all'altezza della propria reputazione, ma quanto del vecchio hokage era rimasto integro dopo la terribile sconfitta subita? Doveva essere sicuro di non ritrovarsi davanti un altro Kyle o un altro Sebastian. Doveva capire se i sensi di colpa e i sentimenti suicidi avrebbe continuato ad ostacolarlo o se era davvero in grado di lasciarsi tutto alle spalle, di tornare all'azione. E per esserne davvero sicuro, c'era solo un modo a quel punto.
Vogliamo scoprirlo subito, che ne dici? E detto ciò, avrebbe spiccato un salto per poi atterrare sul cornicione del finestrone appena infranto e fiondarsi successivamente all'esterno, proprio verso la direzione da cui provenivano gli urli delle guardie oltre che la loro unica via di uscita.. -
..
-
.Subuza
Forse ho corso un pò troppo.. Rispose Subuza con un ghigno affilato notando le incertezze di Shikaku, ma l'espressione del suo viso denotava che non era per niente pentito di quel che aveva fatto.
Udì anche le provocazioni di Shikaku e queste, più che indisporlo, lo rassicurarono da un certo punto di vista. Significavano che la scossa che aveva voluto dare al biondo collega aveva avuto l'effetto sperato e che il mero commiseramento poteva lasciare spazio all'entrata in azione se ciò si fosse reso necessario.
Si trovavano in mezzo allo spiazzale di poco al di fuori dell'edificio dal quale si erano defenestrati, i civili erano già scappati o erano stati allontanati dai tutori dell'ordine e già un gruppetto di soldatuccoli imperiali con tanto di arma bianca si erano disposti in formazione di contenimento, pronti a fronteggiare il pericolo.
Un anno? Cos'hai intenzione di andartene in vacanza dopo tutto il tempo che hai passato a poltrire?! Chiese con tono schernitore l'albino mentre un paio di frecce già venivano dirette contro i due interlocutori, pronte a spezzare il loro discorso. Lesto un braccio di Subuza si mosse a disegnare una semisfera di fronte a sè e un improvvisa folata di vento respingete si generò tra i due e gli imperiali, vanificando i dardi lanciatigli contro.
Sei mesi. Alla prossima Arcana, qui a Neagora. Non farti venire a cercare! Esclamò l'ex kokage abbandonando ogni atteggiamento difensivo e passando quindi al contrattacco. Un libro evanescente e fluttuante comparve nuovamente sulla propria mano mentre sotto i suoi piedi prendeva forma un vistoso cerchio luminescente ricoperto di simboli arcani.
Evocatore
[Aura: Summoning Circle]
[Action: Veni]
Attorno alla figura di Subuza presero forma sei teste rettiliformi che si diramarono in sei entità lungiformi aventi come aspetto quello di un hydra. Subuza estrasse quindi una spada lunga e affilata, dall'aspetto simile a una katana ma dalla singolare peculiarità: la doppia lama. Ispirato dall'evocazione che aveva assunto tratti sempre più fisici, la figura dell'albino fu quasi completamente permeata da quella dell'entità fino a quando fu difficile distinguere dove finiva uno e cominciava l'altro.
Evocatore
[Action: Codex Surgo]
[Skill: Summon Warring Soul]
[Acquisito: Armi Bianche Rank III]
Con agilità, l'apparizione si gettò sul gruppo di poveri imperiali, inorriditi da quell'improvvisa trasformazione, che muovendo fendenti di spada cominciò a infierire su quegli uomini per aprirsi un varco. I fendenti lanciati si moltiplicarono come le teste dell'idra e a ogni fendenti una fiera calava su di una preda, che urlante incassava il colpo e agitava la spada scioccata. Alla fine di quella frenetica danza, un onda infuocata si generò dall'apparizione, gettando gli imperiali a terra e costringendo a coprirsi gli occhi se si fosse stati troppo vicini ad essa.
Armi Bianche
[Action: Steel Dance]
[Skill: Gale Slash]
[Potere Warring Soul: Onda infuocata 10 metri di raggio]
Alla diradazione dell'esplosione improvvisa, non ci sarebbe stata più traccia dell'ex kokage, che aveva sfruttato l'elemento aria e la sua incredibile agilità per dileguarsi tra le cime degli edifici circostanti, facendo perdere le propri tracce. Shikaku d'altra parte, avrebbe dovuto fronteggiare il resto dei soldatucoli, più quelli che eventualmente si sarebbero ripresi dall'assalto di Subuza, ottenendo un compito altrettanto arduo con cui fare i conti se voleva sottrarsi alla cattura.
Elemento: Aria
[Aura: Go with the flow]
[Passive: Airbending]
[Skill: Leap]
Armi Leggere
[Action: Sprint]
[Stance: Catlike]. -
..
-
.CITAZIONEMrxxx - Shikaku
Scrittura: 2
Avrei voluto darti il massimo perché in questi post, forse forzando anche, hai usato uno stile particolare che non ti ho visto usare spesso quando ruoli altri personaggi. Un po'distaccato, quasi ti stessi rivolgendo direttamente al lettore (cosa che apprezzo), tuttavia ci sono stati alcuni (troppi) errori. Certi evidenti sviste, altri purtroppo recidivi.
Uno in particolare mi ha turbato. "Infondo". Usati più e più volte nei tuoi post. Ogni volta tu intendevi "in fondo" e invece hai usato "infondo" (voce del verbo infondere). Una volta è svista, due volte può capitare, ma essendo presente in ogni tuo post, purtroppo è un errore che va corretto.
Interpretazione: 2
Lo ammetto, Shikaku mi è stato sull'anima sin dal primo post e non sono riuscito a farmelo piacere troppo. Tuttavia proseguendo nella lettura, e forse anche complice il tuo modo di narrare, ho iniziato a capire bene i suoi retroscena e le motivazioni. Alcuni passaggi mi sono sembrati forzati, ma necessari. La trasformazione della sua psiche è un po'veloce, ma comunque giustificata e mi è piaciuta la gestione del dialogo con Subuza. Si vede tutta la fragilità di Shikaku, di una persona fuori dal suo mondo e che cerca di trovare un nuovo posto e una nuova motivazione per vivere (o morire).
Alla fine della role mi sono trovato a chiedermi quando leggerò nuovamente qualcosa riguardo Shikaku.
Strategia: 0
Avete usato le abilità a livello scenico, quindi non posso attribuirvi punti sotto questo aspetto.
Bonus:
+1 Originalità
+1 Lunghezza
Tuttavia posso darti questi due bonus perché, obiettivamente i tuoi post erano estremamente lunghi e ben gestiti, e l'originalità della trama di fondo (più che originalità, mi piace come avete voluto spiegare/giustificare il passaggio da quello che era NS a quello che è oggi il RotE).CITAZIONERyuk - Subuza
Scrittura: 2
Non posso darti il massimo perché anche rispetto ai post di Mrxxx il tono della narrazione è molto meno incisivo. Corretto, privo di errori, ma non così epico come mi sarei aspettato (o come di solito fai quando narri da master). Nulla da togliere alla tua bravura nella scrittura, ma manca quello stile ricercato che ti avrebbe permesso di avere il massimo.
Interpretazione: 2
Subuza. Serpe velenosa che non sei altro. Ho imparato a conoscerlo a mie spese e qui esce il lato più "tenero" del personaggio, quello che non ero mai riuscito a scorgere fino adesso. Mi è piaciuto parecchio l'ex Kokage, soprattutto quando narra determinati retroscena del suo passato, ma solo con lo scopo di smuovere l'animo di Shikaku.
Strategia: 0
Avete usato le abilità a livello scenico, quindi non posso attribuirvi punti sotto questo aspetto.
Bonus:
+1 Originalità
+1 Lunghezza
Come Mrxxx, premio anche te sull'aspetto di originalità e lunghezza (nonostante i tuoi post non fossero così massicci come i suoi).
Mrxxx: 6 exp + 400 Gold (i libri che hai trafugato e rivenduto erano di un discreto valore, ma non i migliori che potevi rubare)
Ryuk: 6 exp - (exp ridotta PNG) = 3 Exp
Valutatore: 100 Gold + 2 Exp.CITAZIONEConsiderazioni
Ho letto con piacere (anche se a fatica in alcuni passaggi) la role, che trovo davvero utile per capire come si sia arrivati alla situazione attuale del RotE.
Mi piace vedere come avete sapientemente collegato gli elementi del vecchio NS con quello che stiamo creando ora, tuttavia mi spaventa un po'sapere che ci sono personaggi come Shikkaku e Subuza in circolazione e che tecnicamente sono degli immortali che potrebbero decidere del futuro di Kalendor quasi in autonomia. Mi aspetto di rivederli, anche se temo le conseguenze..